Regione, tutela patrimonio boschivo: 90mila euro ad Alghero

Cagliari, 4 luglio 2022 – “Nel bilancio regionale 2022 è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro a favore delle Amministrazioni comunali in tema di patrimonio boschivo e nei giorni scorsi è stata approvata la ripartizione della somma destinata ad aumento, manutenzione e valorizzazione del patrimonio boschivo sui terreni in prossimità di aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, riferendosi alla delibera che ripartisce 4 milioni di euro ai Comuni, mentre gli altri 6 milioni sono destinati a quelli che hanno subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione.

Come beneficiari sono stati individuati i Comuni ricompresi nei siti del Sulcis Iglesiente, di Tossilo-Ottana, di Porto Torres, Siniscola e altri Comuni ubicati in diverse aree del territorio regionale interessate da gravi forme di deindustrializzazione riferite al comparto estrattivo (industria mineraria).

“Le Amministrazioni comunali – ha aggiunto l’assessore Lampis – potranno eseguire lavori di manutenzione forestale, come interventi selvicolturali per la gestione delle foreste, rimboschimenti e imboschimenti anche per riqualificazione ambientale e salvaguardia del territorio, interventi finalizzati alla realizzazione di sistemi verdi e della rete ecologica regionale o locale, lavori di realizzazione e manutenzione di sentieri, piste ciclopedonali destinate alla fruizione delle aree forestali e rurali, lavori fitosanitari nel settore forestale, opere di prevenzione del rischio incendi e interventi di salvaguardia e ripristino del patrimonio forestale danneggiato da eventi atmosferici o da incendi, lavori di ingegneria naturalistica, con impiego prevalente di materiale vegetale vivo, e di sistemazione idraulico forestale”.

I 4 milioni di euro sono stati così ripartiti tra i Comuni: Alghero 90.000 euro; Arbus 80.000; Ballao 57.000; Bolotana 70.000; Borore 67.000; Buggerru 67.000; Calasetta 62.000; Carbonia 90.000; Carloforte 77.000; Domusnovas 77.000; Fluminimaggiore 70.000; Furtei 62.000; Gadoni 57.000; Giba 63.000; Gonnesa 77.000; Gonnosfanadiga 80.000; Guspini 85.000; Iglesias 90.000; Lula 70.000; Macomer 85.000; Masainas 63.000; Muravera 77.000; Narcao 77.000; Noragugume 53.000; Nuxis 67.000; Orani 70.000; Ottana 95.000; Perdaxius 63.000; Piscinas 53.000; Porto Torres 160.000; Portoscuso 124.000; Posada 63.000; San Gavino Monreale 77.000; San Giovanni Suergiu 77.000; San Vito 80.000; Santadi 80.000; Sant’Anna Arresi 63.000; Sant’Antioco 82.000; Sarule 67.000; Sassari 90.000; Seui 70.000; Seulo 57.000; Siliqua 80.000; Silius 63.000; Siniscola 85.000; Sinnai 90.000; Teulada 80.000; Tratalias 53.000; Villacidro 85.000; Villamassargia 77.000; Villaperuccio 63.000; Villaputzu 80.000; Villasalto 60.000. I lavori oggetto del contributo devono essere avviati dalle Amministrazioni entro 12 mesi dalla notifica del provvedimento regionale di impegno delle risorse assegnate.

“La Sardegna è la seconda regione italiana per estensione di superfici boscate e questo nostro patrimonio assume particolare valore perché si distingue da quello delle altre regioni italiane, dando vita a una ricca varietà di paesaggi. Rappresenta un importante occasione di sviluppo economico per i territori, anche con concrete finalità occupazionali”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

I falchi pescatori nati a Capo Caccia hanno preso il volo | foto + video

ALGHERO – Conclusa la terza stagione riproduttiva della famiglia di falchi pescatori che hanno messo su casa lungo le falesie della penisola di Capo Caccia. I piccoli si sono involati dopo essere stati, nella scorse settimane, inanellati e grazie al posizionamento di rilevatori satellitari sarà possibile monitorare i loro spostamenti. E nei limiti del possibile intervenire qualora fossero in difficoltà.

Si sono involati nei giorni scorsi i giovani nati nel 2022 della coppia di falchi pescatori che hanno messo su “casa” lungo le falesie della penisola di Capo Caccia, all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte e dell’Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana. Anche la terza stagione riproduttiva dunque, può dirsi conclusa positivamente. I giovani falchi nelle scorse settimane sono stati inanellati e gli è stato posto un rilevatore satellitare che consentirà di monitorare i loro spostamenti e nei limiti del possibile intervenire qualora fossero in difficoltà. L’obbiettivo del monitoraggio è ottenere il maggior numero di informazioni sull’etologia di questa specie che proprio nel primo anno di vita detiene un tasso di mortalità piuttosto alto dovuto a molteplici fattori che, grazie alle informazioni circa i loro spostamenti, si sta cercando di discriminare in modo abbastanza puntuale.

Purtroppo anche uno dei tre giovani nati a Porto Conte non ha superato la delicata fase della crescita nel nido restando vittima di una triste fatalità, statisticamente comune durante le fasi di crescita prima dell’involo. Grazie alla telecamera posta sul nido è stato possibile verificare quando il giovane falco ha iniziato a stare male: praticamente subito dopo un pasto fino al verificarsi di una caduta dal nido qualche ora dopo e  prima che potesse volare autonomamente. Il pullo è stato recuperato ormai esanime e trasferito per la perizia necroscopica al centro di recupero di Bonassai dell’Agenzia Forestas,  guidato dal medico veterinario Marco Muzzeddu. La mortalità giovanile è uno dei fattori maggiormente limitanti per gli uccelli rapaci. In particolare, per quanto riguarda il falco pescatore, il gruppo di progetto, sotto la direzione scientifica di Andrea Sforzi, che vede in partnership il Parco naturale regionale di Porto Conte con il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, il Parco regionale della Maremma e il Parco regionale di Migliarino San Rossore Massacciucoli, ha precisato che in Italia da quando questa specie ha ripreso a nidificare (anno 2011) il 62% dei pulli non supera il primo anno di vita e quelli che non arrivano all’involo, come nel caso di uno dei tre pulli di Porto Conte, sono il 19% dei nati. In pratica uno su cinque muore nel nido o cadendo dallo stesso prima di aver imparato a volare, per cause che si possono definire “naturali” (patologie congenite, traumi etc.).

Inoltre, grazie all’uso delle telecamere nel corso degli ultimi anni, quattro pulli caduti dal nido o in difficoltà sono stati recuperati ed uno di essi dopo essersi involato ha raggiunto il Mali. Invece le cause di morte dopo l’involo e nel primo anno di vita sono tutte da attribuire ad attività umane. Questo dato è più o meno in linea con analoghi studi sulla specie fatti in altre parti del mondo. Le attività di monitoraggio ora proseguiranno sia al nido dove, per qualche mese i giovani conviveranno con i genitori che li aiuteranno a cacciare e quindi alimentarsi definitivamente da soli, dopodiché inizierà la dispersione anche in territori lontani come l’Africa centro occidentale. E  il monitoraggio a quel punto sarà garantito dai rilevatori satellitari (gps) che scandaglieranno le loro rotte. Grazie alle immagini della telecamera è stato infine, possibile acquisire importanti informazioni sulla dieta di pesce che mamma e papà falco hanno somministrato ai loro piccoli. Ben 400 pesci di varie specie molte delle quali provenienti dal mare anziché dalla vicina laguna del Calich che invece viene prevalentemente utilizzato nel periodo non riproduttivo.

Giornata della Transumanza al Parco, tradizione, ambiente e turismo: grande valore |video

ALGHERO – Grande riscontro e apprezzamento per la “1a Giornata della Transumanza in Sardegna”. Evento di due giorni che si svolto nel Parco di Porto Conte e che avrà sicuramente un seguito. Commenti del Sindaco Conoci, del componente del Direttivo Grossi e del Direttore Mariani Si è chiuso, registrando un importante riscontro e apprezzamento, l’evento dedicato alla “1a Giornata della Transumanza in Sardegna”. Iniziativa realizzata dal Parco naturale regionale di Porto Conte nell’ambito del progetto europeo “CAMmini e BIOdiversità con l’obiettivo della “Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la Transumanza” del Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020, che ha come referente la Regione Sardegna e come partner l’Università di Sassari, la Regione Liguria, la Regione Toscana e la Collectivité de Corse. Un progetto che si pone l’obiettivo di riconoscere e valorizzare le vie della transumanza, attraverso la promozione di un modello economico basato sulla riscoperta di prodotti tradizionali, dei luoghi di produzione e degli itinerari collegati.

La prima giornata è stata dedicata alla comunicazione dei risultati della ricerca del DADU Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’ Università di Sassari, della provincia di Nuoro e del Parco Regionale di Porto Conte, coordinati dalla Regione Sardegna. Hanno preso parte al dibattito il Sindaco del Comune di Alghero Mario Conoci, il componente del Consiglio Direttivo Adriano Grossi (con anche la dott.ssa Lina Bardino), il Direttore del Parco Mariano Mariani, la Dott.ssa Daniela Minetti, Regione Liguria, l’Arch. Giorgio Costa, Regione Sardegna, il Dott. Tonino Serusi, Provincia di Nuoro, Dott Roberto Busonera del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, il Dott. Daniele Visconti e il Dott. Valter Nunziatini, partners del Progetto CAMBIO VIA – Regione Toscana, l’Ingegner Enrico Rovida, Team Srl, il Dott. Lucio Floris, Insight Srl e l’Ingegner Antonio Serra, Espereal Technologies. La seconda giornata, invece, si è aperta con l’escursione presso l’Oasi Faunistica di Le Prigionette e presso la Villa romana di Sant’Imbenia.

“Un progetto di grande rilevanza che recupera una tradizione millenaria: la transumanza dei pastori che veniva dal luoghi più freddi a quelli più miti, dunque dal centro Sardegna verso la nostra costa, e che unisce i vari territori e soprattutto permette di recuperare specialità e tradizioni mettendo in relazione i valori immateriali e materiale di una fondante tradizione della nostra Isola, un progetto reso possibile dalla connessione di vari territori facenti parte dell’Interreg, dei i parchi di Porto Conte e dell’Asinara, Comune di Alghero, Regione e Università di Sassari”, cosi il Sindaco Mario Conoci

“Un tema antico ma di grandissima attualità. Un progetto attento ai temi della tradizione, della memoria storica e della sostenibilità ambientale. Un progetto che vuole fare conoscere i significati più profondi della transumanza reinterpretata anche come un chiaro esempio di come l’uomo viveva in perfetta armonia col territorio, armonia dura e difficile, che però consentiva di mantenere in equilibrio i rapporti uomo/ambiente che invece oggi sono entrati  clamorosamente in crisi – afferma Mariano Mariani – per il Parco di Porto Conte è un progetto importante che arricchisce l’offerta dell’Ecomuseo del Parco e rafforza le iniziative che da anni il Parco sta portando avanti per valorizzare la qualità dei prodotti e dei servizi locali in un’ottica di sostenibilità ed eccellenza delle produzioni  e per consolidare l’importanza di maturare una “coscienza di luogo” quanto più possibile ampia ed estesa. Sono proprio questi i principi che hanno ispirato la nostra partecipazione al progetto Cambio Via e che hanno orientato le azioni di nostra competenza.”

“Un altro importante evento che porta avanti il Parco di Porto Conte volto a ridare lustro alle tradizioni della Sardegna e in particolare alla transumanza e dunque agli itinerari che venivano percorsi dai pastori e che creavano un collegamento tra l’interno della Sardegna e la Nurra, una connessione che oggi ha anche un valore culturale, turistico, oltre che ambientale, da tramandare e far conoscere sia agli stessi sardi che anche ai visitatori andando ad ampliare la nostra offerta”, cosi chiude il componente del Consiglio Direttivo Adriano Grossi.

 

Operazione Mare Blu in Sardegna

Parte la quinta edizione della campagna social “Operazione Mare Blu”, promossa dalla senatrice Virginia La Mura, oceanografa e capogruppo del gruppo Cal nella commissione Ambiente di Palazzo Madama.

Per i mesi di luglio e agosto 2022, la senatrice raccoglierà tutte le segnalazioni foto e video dei cittadini che riguardano lo stato delle spiagge frequentate durante la stagione estiva.

Gli utenti potranno inviare i loro contributi su scarsa accessibilitàmancanza di servizi di informazione e sicurezzascorretta gestione dei rifiutipresenza di scarichi abusivi, non osservanza del divieto di balneazione e tutti gli altri problemi che compromettono una adeguata fruizione delle spiagge, contattando la senatrice attraverso il suo canale facebook @VirginiaLaMuraSenato.

“Nel corso di questi anni – spiega La Mura – ho tradotto le segnalazioni dei cittadini in atti parlamentari, grazie alla loro partecipazione abbiamo puntato il faro sul rispetto e la protezione di un bene comune importantissimo. Credo infatti che lo strumento informativo alla base di Operazione Mare Blu sia un buon metodo per rendere il beneficiario della spiaggia più consapevole del suo diritto di godere di una risorsa pubblica e di pretendere che venga rispettata e tutelata in quanto proprietà di tutti, cittadino e concessionario in uguale misura. Le spiagge e le coste hanno bisogno della nostra attenzione e cure, insieme possiamo creare un esempio virtuoso di tutela collettiva”.

Terreno Abbado a Lazzaretto, avanti col progetto Crimm

ALGHERO – Il 26 giugno 2022 resterà per sempre una data di grande importanza nel calendario Legambiente e nella cronistoria legata al terreno della famiglia Abbado sito alle spalle della spiaggia del Lazzaretto ad Alghero: il 26 giugno parte infatti ufficialmente il secondo anno del progetto CRiMM, le buone pratiche trovano attuazione e gli obiettivi si confermano alimentati dal lavoro svolto 

CRiMM – acronimo di Centro di Ricerca Macchia Mediterranea – si consolida, cresce e si sviluppa dopo l’operatività di un anno zero che ora passa necessariamente il testimone alla stagione del fare: è realmente arrivato il momento del fare, ed è anche arrivato l’atteso accreditamento del Ministero della Giustizia .

Tutto comincia con l’accordo siglato a gennaio 2021: quel terreno che guarda al mare d’Alghero è diventato, diventa e diventerà sempre più luogo di incontro, confronto, ricerca, osservazione, ascolto e inclusione. È l’anno zero: l’accordo è raggiunto; l’annuncio arriva in conferenza stampa il 21 gennaio 2021; il 26 giugno c’è la nomina del Comitato e  una straordinaria festa avvolge in un forte realvirtuale abbraccio tutti gli importanti attori coinvolti: la famiglia AbbadoLegambiente, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il maestro Pistoletto e la Città dell’Arte di Biella; il 27 giugno, al mattino, si apre il tavolo di lavoro. 

Tante le attività avviate in un anno: prosegue infatti l’azione di ricerca sul grande patrimonio di biodiversità presente sul terreno della famiglia Abbado; grazie alla generosa opera del professor Emmanuele Farris è stato avviato l’orto sociale che, fra l’altro, svolgerà una importante azione educativa rivolta alla comunità; a seguire sarà anche riattivato il frutteto, grazie al prezioso supporto della dottoressa Grazia Scarpa del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari

Abbiamo appena ricevuto dal Ministero della Giustizia l’accreditamento per l’attuazione della messa alla prova per adulti per le attività sul terreno. Il progetto si sviluppa in tutte le sue articolazioni, con l’obiettivo di fare da cassa di risonanza per lanciare un messaggio di sostenibilità che deve essere Ambientale, Economico e sociale , e soprattutto deve essere sostenibilità per tutti” dicono da Legambiente.

Il progetto CRiMM ha preso meravigliosamente forma (in Sardegna) nel terreno di proprietà della famiglia Abbado sito alle spalle della splendida spiaggia del Lazzaretto di Alghero. Il seme è germogliato in una dimensione ideale, ha dato linfa alle idee e alla ribadita e convinta volontà di Legambiente, grazie al prezioso lascito culturale del direttore d’orchestra Claudio Abbado che ha acquistato e bonificato il sopra citato terreno (salvandolo dalla speculazione), terreno che gli eredi hanno affidato alle cure di Legambiente.

Molto importante per noi poter contare su partner quali Michelangelo Pistoletto che rinnova l’appoggio al progetto, l’Agenzia delle Nazioni Unite ILOUniss. Importante il sostegno di Formula Ambiente S.p.a che ha da subito seguito con interesse e supportato le attività. Sentiamo grande la responsabilità del testimone che abbiamo raccolto, ma sappiamo che il peso di questo nuovo corso sarà alleggerito dalla corsa che con unità di intenti e condivisione di obiettivi andremo a fare per raggiungere traguardi possibili che, se tagliati, trasformino la nostra missione impossibile in una missione (sempre) possibile e sostenibile”.

L’immagine è forte: “Mille le idee messe in gioco, come è normale nel primo anno di vita di un progetto. Idee da scandagliare in seguito e da portare a riva, scegliendo fra quelle fattibili e realisticamente adatte ad adattarsi al luogo, al terreno e alle varie composizioni” dice Alessandra Abbado. Un gesto dal valore immenso, e dal significato profondo.

Porto di Alghero, progetto Marevivo e Ecotyre raccolti 3.300 kg

ALGHERO – Alghero ha ospitato la quarta tappa di PFU Zero sulle coste italiane, iniziativa patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica, a favore dell’ambiente e della salvaguardia del mare grazie alle raccolte straordinarie di PFU-Pneumatici Fuori Uso in mare e a terra organizzate da EcoTyre e realizzate con il prezioso contributo dei volontari di Marevivo.

I PFU sono rifiuti classificati come permanenti, cioè non si deteriorano, restano lì, in mare o in natura, per centinaia di anni. Se ben gestiti, invece sono riciclabili al 100% e si trasformano in una risorsa perché il polverino derivante dalla loro lavorazione può essere impiegato in tantissimi utilizzi, dalle pavimentazioni antiurto ai pannelli fonoassorbenti, passando dall’arredo urbano agli asfalti modificati. Proprio per favorire il riciclo della gomma, EcoTyre ha sviluppato, negli ultimi anni, il progetto di ricerca e sviluppo ‘Da Gomma a Gomma’ che ha consentito il reimpiego del polverino da PFU per la produzione di prodotti nuovi “green”. Oggi è alla fase 4.0 cioè al processo di industrializzazione con l’impiego di elastomeri derivati dai PFU all’interno dei prodotti della gamma Versalis Revive® DVC.

EcoTyre ha portato via da Alghero complessivamente 3.300 kg di PFU, grazie alle operazioni di Marina Aquatica e Mar de Plata, dei diving center Porto Conte, Nautisub, Handicapped Scuba Association e Consorzio del Porto di Alghero che hanno ripulito il Porto di Alghero – Banchina Sanità e Banchina Dogana dai PFU che giacevano sul fondo del mare. I PFU raccolti saranno portati all’impianto di trattamento più vicino, rispettando la logica di prossimità su cui EcoTyre basa la sua attività, per essere correttamente trattati, opportunamente riciclati e reimmessi nel ciclo dell’economia circolare.

Il viaggio di Marevivo ed EcoTyre quest’anno è ricco di tappe, ben 7: dopo Mazara del Vallo, Gaeta, Isola delle Femmine e Alghero sarà la volta di Viareggio, Laguna di Orbetello e Lampedusa.

Questa iniziativa di raccolta straordinaria di PFU ha già coinvolto e coinvolgerà tante località meravigliose della nostra Penisola; – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre – PFU Zero sulle coste italiane, in partnership con Marevivo che ringrazio per il supporto logistico e per l’entusiasmo contagioso dei volontari, fa parte di un nostro progetto più ampio, PFU Zero, grazie al quale in questi anni con oltre 200 iniziative sono stati eliminati definitivamente dall’ambiente milioni di kg di PFU. Ma soprattutto abbiamo potuto parlare ai cittadini attraverso campagne di sensibilizzazione e di informazione sulla filiera della gestione dei PFU. Con Marevivo negli ultimi interventi effettuati abbiamo notato con sorpresa e con soddisfazione che gli pneumatici sempre di meno vengono abbandonati in natura o gettati nel mare ma piuttosto seguono la corretta modalità di gestione. Per noi e per i nostri Soci questo è un gran bel traguardo”.

 Questa è la prima tappa in Sardegna di PFU Zero sulle coste italiane – ha affermato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – ed è la prima uscita pubblica della delegazione Marevivo di Alghero. Ci auguriamo che altre località della Sardegna vogliano aderire a questa iniziativa di tutela dell’ambiente e del mare. Oltre alla raccolta dei PFU e alla loro corretta gestione, l’obiettivo è sensibilizzare le persone sull’importanza di tutelare l’ecosistema marino. Ringraziamo Comune, Guardia Costiera e tutti i volontari che hanno partecipato, in attesa di un prossimo intervento.

Ho accolto con entusiasmo la proposta del Direttore Generale dell’Associazione Marevivo, Carmen di Penta, di ospitare ad Alghero la campagna PFU Zero – ha commentato il T.V. (CP) Giuseppe Tomai, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Algheroche si concretizza in un’operazione di recupero di pneumatici dai fondali del porto. Attività come questa non soltanto tutelano l’ambiente, ma risultano foriere di quell’indispensabile valore simbolico volto alla sensibilizzazione della cittadinanza sulla tutela dell’ecosistema marino, che rientra tra i compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di Porto”. In ultimo, nel ringraziare tutti gli intervenuti e nell’assicurare la presenza continua e costante dei controlli di settore a cura del proprio personale, soprattutto durante la corrente stagione estiva, il Comandante Tomai torna a sensibilizzare e ad esortare tutti gli utenti del mare ad un condotta, durante la navigazione, maggiormente accorta e responsabile a tutela senz’altro dell’ambiente marino e costiero, ma anche per garantire a tutti la salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione.

Un esordio incoraggiante – ha affermato Marco Di Gangi, referente Marevivo Alghero – per la delegazione di Marevivo di Alghero. Un sentito ringraziamento a tutti gli amici di Marevivo che hanno generosamente supportato l’iniziativa: Marina Aquatica, Giancarlo Piras-Presidente del Consorzio Porto di Alghero, Raffaele Pensè-Amministratore Mar de Plata e Marina 3G, i diving center Porto Conte, Nautisub, la Handicapped Scuba Association. La prima iniziativa che confido sia seguita da tante altre che vedranno il mare come protagonista, cui dobbiamo riservare amore, cura e massima attenzione”.

Un’iniziativa PFU Zero sulle coste italiane che accogliamo con grande orgoglio. – ha spiegato Mario Conoci, Sindaco di Alghero – La nostra città, infatti, ha un rapporto privilegiato con il mare ed averne cura è fondamentale. Ringraziamo dunque Marevivo, EcoTyre e la Capitaneria di Porto per questo intervento di raccolta di PFU in mare e per le attività di sensibilizzazione destinate ai cittadini”.

Ordinanza cura e decoro ecobox, partono i controlli

Alghero, 22 giugno 2022 – Si notano già i primi effetti positivi dell’ordinanza dirigenziale emessa al fine di riportare decoro e pulizia agli ecobox in uso alle attività commerciali, attraverso il mantenimento delle indicazioni dettate dal regolamento.

La scadenza dell’ordinanza n. 42  che impone 10 giorni di tempo per  ottemperare alle attività di ripristino a cura e spese dei proprietari  degli ecobox  avrà effetto immediato dalla giornata di domani,  giorno in cui sono previsti controlli e relative sanzioni, sino alla revoca dell’ autorizzazione al mantenimento dei box per chi in particolare non avrà provveduto a rendere visibile il nome dell’attività sulla struttura, posizionato i previsti addobbi floreali nella parte superiore e manutenuto accuratamente la struttura stessa.  Da ricordare che l’ordinanza impone  il  lavaggio e disinfezione dei contenitori dei rifiuti e della superficie occupata, la raccolta dei rifiuti all’interno delle strutture e quelli  accidentalmente caduti per terra negli spazi esterni durante le operazioni di conferimento,  di provvedere quotidianamente al lavaggio dell’ecobox e della strada pubblica eventualmente imbrattata.    Il Sindaco Mario Conoci, con la decisione preentoria  dell’Amministrazione  confida in   “una maggior crescita del rispetto nei confronti della città da parte di chi a qualunque titolo occupa porzioni di suolo pubblico che per propria natura appartengo a tutti pur se in concessione”.

I controlli saranno indirizzati anche verso quei casi di chi si ostina a lasciare negli spazi pubblici i contenitori per i rifiuti senza la struttura di mascheramento. L’ attività proseguirà per tutta la settimana in corso.

Giornate della Transumanza, importante evento al Parco di Porto Conte

ALGHERO – Il 23 e 24 giugno prossimi si svolgerà a Casa Gioiosa, nella sala conferenze dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, la Prima Giornata della Transumanza in Sardegna. Una due giorni che sarà incentrata sull’importante convegno che si terrà giovedi 23 giugno, a partire dalle ore 9.00, riguardante il progetto europeo “CAMmini e BIOdiversità: Valorizzazione Itinerari e Accessibilità per la Transumanza” nell’ambito del Programma Italia-Francia Marittimo 2014-2020. Partner del progetto la Regione Liguria, la Regione Toscana, la Regione Sardegna e la Collectivité de Corse. Un progetto che si pone l’obiettivo generale di riconoscere e valorizzare le vie della transumanza oggi non più strettamente funzionali allo scopo, ma portatrici di valori storico culturali, sociali ed economici di grande importanza. L’idea è quella di promuovere un modello economico per le aree rurali basato sui suoi valori capaci di riscoprire i prodotti tradizionali, i luoghi di produzione e gli itinerari collegati, per favorirne il posizionamento sui mercati. Rilanciare le comunità locali garantendo il valore ecosistemico di servizi e prodotti locali di qualità può essere una scommessa vincente per il protagonismo delle stesse comunità locali chiamate a divenire “Comunità custodi”. Un nuovo modello di rete che riconosca il valore economico, storico-culturale, turistico e ambientale di prodotti tradizionali, della sostenibilità e della biodiversità e dei percorsi rurali in un’ottica di multifunzionalità delle attività produttive.
Già patrimonio UNESCO per la parte immateriale dal 2019, la valorizzazione delle antiche vie della transumanza potrà offrire un contributo al riconoscimento della civiltà della transumanza anche come patrimonio materiale. Il programma della giornata di giovedi 23 giugno (allegato in forma integrale assieme alla locandina dell’evento) prevede gli interventi dei referenti del progetto delle regioni Liguria, Sardegna, Toscana, della Provincia di Nuoro, del Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università di Sassari e del Parco di Porto Conte.

“Parco, chiediamo che vengano illustrati i vari progetti”

ALGHERO – “Finalmente si è potuta tenere l’assemblea del Parco con le minime presenze garantite per legge. Nonostante la seduta fosse in seconda convocazione, è stato possibile aprire una discussione sui punti all’ordine del giorno e anche sentire le comunicazioni del presidente su richiesta del PD di chiarimenti sulla incresciosa vicenda che ha creato un corto circuito con Forestas e quindi con la regione Sardegna”, cosi il capogruppo del Partito Democratico Mimmo Pirisi riguardo l’ultima assemblea del Parco.
“I chiarimenti non sono stati ritenuti soddisfacenti dal gruppo PD e dall’opposizione presente che, anzi, ha incalzato la direzione e la presidenza a trovare con l’agenzia Forestas un punto di incontro. E’ stato chiesto, e sostenuto, dall’opposizione, la richiesta di un’assemblea del parco ad’hoc per parlare ed illustrare le progettualità del parco per avere il tempo materiale di studiare, analizzare e se nel caso condividerne i progetti e per capire se questi progetti rientrano nella filosofia ed indirizzo del parco. Sempre nella stessa seduta sono stati eletti i nuovi revisori dei conti nelle figure del Dott. Calvi, Dott.sa. Montesu e il Dott. Serio”.
“Infine si è analizzato il consuntivo 2021, in particolar modo nelle parti salienti; sia il partito democratico che l’opposizione presente, ha ritenuto (così come anticipato sulla stampa), di votarlo negativamente, ritenendo le progettualità portate avanti nel corso del 2021 insufficienti e lontane dalle linea di indirizzo che l’opposizione ritiene necessarie. Questa è una gestione personalistica e lontana dallo spirito originario in cui è nato il Parco, che piano piano si sta allontanando sempre di più dalla città e dal suo territorio”

Assemblea del Parco, nuovo collegio dei revisori. Ok al Bilancio Consuntivo

ALGHERO – L’Assemblea del Parco naturale regionale di Porto Conte, riunitasi nella giornata di ieri nella sede di Casa Gioiosa, ha rinnovato il Collegio dei revisori dei conti ed ha approvato il Rendiconto 2021. Passaggi anche sull’Ecomuseo

Si è svolta ieri l’Assemblea del Parco naturale regionale di Porto Conte. Alla presenza del Presidente Raimondo Tilloca, del componente del direttivo Adriano Grossi e del Direttore Mariano Mariani sono stati affrontati diversi importanti temi. In apertura, come richiesto da alcuni componenti dell’Assemblea, si è tornato a parlare della questione dei sentieri di Prigionette col Direttore che ha ulteriormente fatto chiarezza ribadendo, oltre la regolarità dell’azione portata avanti dal Parco, insieme al Sindaco Conoci, intervenuto dopo, la necessità di incontrare (come tra l’altro già richiesto da tempo), i vertici di Forestas per ritrovare la giusta serenità nei rapporti tra i due enti.

Poi si è passati al punto dell’ordine del giorno che prevedeva il rinnovo del Collegio dei revisori dei conti. Attraverso il voto espresso dai componenti dell’Assemblea sono stati eletti Claudio Calvi con 15 voti, che sarà il presidente del Collegio, e poi Eliana Montesu con 13 e Francesco Serio con 5. A seguire si è passati al successivo punto all’ordine del giorno ovvero l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2021 con l’introduzione del Presidente dei Revisori uscente, Salvatore Gancitano il quale, oltre ad essere ringraziato per il lavoro svolto sia dai vertici del Parco che dall’Assemblea, ha sottolineato l’assoluta bontà del conto economico certificando una gestione finanziaria accorta e totalmente in linea con le normative vigenti.

Il rendiconto è stato votato positivamente e durante la discussione del documento c’è stato spazio, viste le segnalazioni di parte dell’assise, di soffermarsi sull’Ecomuseo del Parco di Porto Conte che racchiude le cinque principali attrazioni dell’area protetta e che è stato il primo in Sardegna, grazie all’attivazione di un iter procedurale insieme con la Regione, ad ottenere tale status. “Ecomuseo che, grazie ad una sempre più crescente promozione, sta diventando un riferimento tangibile dell’offerta culturale e naturalistica della Sardegna”, è stato detto dal Presidente Tilloca.