Pescatori in Commissione, comparto in crisi. Urgono sostegni

ALGHERO – La V Commissione riguardante il regolamento dell’Area Marina Protetta, si è svolta ieri pomeriggio con grande partecipazione e responsabilità da parte di tutti i Commissari, allo stesso tempo è stata data udienza, come richiesto negli scorsi giorni, all’Associazione pescatori della piccola pesca artigianale. “Con rammarico non posso non rilevare le assenze, non comunicate preventivamente, del Direttore del Parco e del Presidente del Parco, nonostante l’invito di convocazione fosse stato inviato per tempo e tramite canali ufficiali”, scrive Mulas. In Commissione è stato ascoltato il delegato dell’Area Marina Protetta il dott. Alberto Ruiu che ha soddisfatto le varie richieste rispondendo in maniera esaustiva a tutte le domande poste dai commissari e i pescatori. Gli interventi sono stati numeroso e tutti interessanti da parte di tutti i commissari e il presidente Christian Mulas, dopo aver illustrato il regolamento dell’Area Marina Protetta, ha invitato ad intervenire il rappresentante dei  pescatori  della piccola pesca artigianale Carmelo Mura che ha evidenziato la  grave situazione che si è venuta a creare in seguito all’applicazione del regolamento  dell’Area Marina protetta di Capo Caccia Isola Piana il quale impone il blocco della pesca per sei mesi. Tale provvedimento priva i pescatori anche del minimo guadagno durante i mesi invernali, quando le condizioni meteo-marine non permettono, alle loro imbarcazioni di piccola stazza, la pesca in mare aperto e dunque devono “riparare” in specchi acquei più sicuri.

“E’ evidente a tutti che la condizione critica del comparto dei pescatori, e nello specifico degli operatori che ci hanno chiesto di essere ascoltati, negli ultimi due si è ulteriormente aggravata a seguito della diffusione della pandemia Covid-19, con la chiusura di ristoranti, hotel, varie attività e coi mercati poco frequentati; tutto ciò non ha permesso loro di svolgere il lavoro nella misura di soddisfare le spese quotidiane e di fatto acuendo la crisi sociale”, ha detto Mulas.

Infine, in accordo con la Presidente della Commissione Attività Produttive Monica Pulina, presente all’incontro, e  i commissari della Commissione e i rappresentanti dei pescatori, si è preso l’impegno di programmare degli incontri specifici e sistemateci per provare a trovare una soluzione al problema dei pescatori.

Decoro ambientale, boom di sanzioni grazie alle foto-trappole

SASSARI – Dall’inizio del 2022 il nucleo ambientale della Polizia locale di Sassari ha sanzionato 228 persone per illeciti legati al mancato rispetto delle norme sul conferimento dei rifiuti. Un triste record, che polverizza tutti i precedenti report, e che in alcune zone registra anche cinque illeciti in una sola ora. Se da una parte il dato indica un aumento degli incivili e una diminuzione del senso del bene comune in città, dall’altro è sicuramente dovuto anche alle nuove tecnologie di cui dispone ora l’Ente.Il Comando può infatti contare su quattro nuove trappole, a cui se ne aggiungeranno altre nelle prossime settimane, di ultimissima generazione, per consentire un controllo totale e capillare del territorio: dal centro città alle borgate. Acquistate dal settore Ambiente coi proventi delle multe, sono alimentate con pannelli solari per restare sempre attive e non scaricarsi. Le immagini, a elevata risoluzione, sono trasmesse in tempo reale e senza soluzione di continuità direttamente al Comando. Inoltre hanno un ampio raggio di azione e riprendono uno spazio più vasto. Non solo: si tratta di vere e proprie videocamere utili anche per la sorveglianza e quindi per potenziare il livello di sicurezza della cittadinanza. Le nuove, come le precedenti, sono mobili e sono quindi spostate nelle varie zone della città e dell’agro, individuando le aree più critiche anche grazie alle segnalazioni che arrivano dai cittadini attraverso i canali istituzionali dell’Ente (alla Polizia locale ai numeri 079279115 e 079274100, al settore Ambiente all’indirizzo mail ambiente@comune.sassari.it e all’Ufficio relazioni con il pubblico, attraverso la mail urp@comune.sassari.it o con un messaggio privato nella pagina Facebook del Comune @ComunediSassari raggiungibile anche dal nuovo sito [http://www.comune.sassari.it)]www.comune.sassari.it) .Tra le sanzioni, il maggior numero – ben 125 su 228, quindi più della metà – sono legate al mancato rispetto del servizio di ritiro dei rifiuti porta a porta. Un illecito amministrativo che causa un danno al decoro ambientale e per tutta la comunità: occupando lo spazio destinato ai cittadini che abitano in quelle zone si sovraccaricano di fatto i contenitori che non possono più essere usati da chi ne ha diritto, quando addirittura gli incivili non abbandonano i loro rifiuti per terra. Tra questi, un uomo ha portato a casa una doppia sanzione: oltre a conferire nei cassonetti di strada, li urinava anche. 51 sono state le multe per conferimento usando buste nere (vietato dalle norme sul conferimento dei rifiuti, che devono essere buttai in buste trasparenti e per quanto riguarda carta e cartone soltanto in contenitore dello stesso materiale). Tra queste, una signora ha conferito nel cassonetto del secco residuo un bustone talmente pesante (la percentuale di raccolta differenziata si calcola sul peso totale dei rifiuti conferiti) che faceva fatica a sollevarlo, il tutto ripreso dalle videocamere. Ben 40 le persone che arrivano dai paesi vicini per buttare i propri rifiuti nei cassonetti di Sassari e sette i depositi a terra. Tra questi, anche un enorme scaldabagno, nascosto in bustoni neri e abbandonato vicino ai cassonetti. Infine cinque le attività commerciali e in generale non domestiche che hanno conferito nei cassonetti di strada, mentre per loro è previsto un ritiro porta a porta ad hoc .A queste violazioni, si aggiungono quelle commesse da un uomo di origine nigeriana che nei giorni scorsi ha svuotato un appartamento abbandonando per strada tutti i mobili, gli oggetti e perfino tre bombole del gas. Il successivo tentativo di dare fuoco a tutto (le indagini per identificare l’autore del gesto sono ancora in corso) ha messo gravemente in pericolo gli abitanti del quartiere del centro storico dove il fatto è avvenuto e soltanto l’intervento tempestivo degli agenti della Polizia locale ha evitato la tragedia. Due giorni dopo, lo stesso uomo ha reiterato il comportamento. Per lui mille euro di sanzioni più l’obbligo di risarcire al Comune la spesa che l’Ente ha affrontato per far ripulire la zona dal gestore dell’appalto rifiuti.

Itinerari transumanza, progetto Cambio Via: corso del Parco

ALGHERO – Nell’ambito del Progetto Interreg “Cambio Via”, il Parco di Porto Conte organizza un corso di formazione rivolto alle aziende del territorio denominato “Transumanza e imprese multifunzionali”. Obiettivo migliorare l’efficacia delle azioni pubbliche per proteggere e promuovere il patrimonio naturale e culturale delle aree protette lungo i sentieri storici della transumanza.

Oltre una ventina di imprese multifunzionali del territorio della Nurra hanno già aderito al corso di formazione “Transumanza e imprese multifunzionali” promosso dal Parco naturale regionale di Porto Conte che prenderà avvio il prossimo 15 febbraio. L’iniziativa si inquadra nell’ambito delle attività previste dal Progetto europeo Interreg “CAMmini e BIOdiversità: valorizzazione itinerari e Accessibilità per la Transumanza” denominato Cambio Via. L’iniziativa è rivolta alle imprese localizzate lungo il sentiero tradizionale della transumanza che va dalla Barbagia alla Nurra e che hanno risposto positivamente alla richiesta di aderire al progetto. Le iscrizioni al corso di formazione sono ancora aperte alla partecipazione di altre imprese multifunzionali che intendessero fare richiesta di adesione al progetto.

Il Progetto, coordinato dalla Regione Sardegna – Assessorato agli Enti locali – è attuato dal Parco di Porto Conte in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari e con la Provincia di Nuoro. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di migliorare l’efficacia delle azioni pubbliche nel proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale rappresentato da aree protette, parchi e siti storici lungo l’itinerario della transumanza e di proporre, attraverso la cooperazione pubblico-privati, un’offerta naturale e culturale integrata e multidisciplinare che migliori la capacità di attrazione e la competitività dei territori interessati.

“Nuova igiene urbana, percorso attento e partecipato”

ALGHERO – “Finalmente avviato il confronto sul servizio di igiene urbana, venerdì 18 febbraio sarà nuovamente convocata la commissione competente. Le due sedute già tenutesi, hanno confermato la necessità di un confronto nel merito, partecipato e puntuale nelle tempistiche (mancano due anni alla scadenza dell’attuale capitolato).
Come consiglieri di opposizione, abbiamo chiesto all’ufficio (dirigente e assessore) di formulare una proposta scritta in bozza di linee guida nuovo appalto dalla quale emergano le criticità riscontrate, quale punto di partenza per la riflessione e la condivisione in commissione.
Abbiamo chiesto, inoltre, di conoscere il dato relativo agli evasori totali emersi in questi anni, sia utenze domestiche che non domestiche.
Questi dati di partenza saranno utili per quantificare il costo complessivo e del nuovo appalto, che dovrà evidentemente tener conto nel dettaglio di tutti i servizi che si vorranno ricomprendere.
Durante il proprio lavoro la commissione dovrà, inoltre, interpellare comitati di quartiere, associazioni di categoria, portatori di interesse in generale al fine di individuare ulteriori criticità, raccogliere osservazioni e proposte utili alla definizione del nuovo scenario. Accogliamo favorevolmente, in tal senso, la proposta dell’assessorato di interpellare in prima istanza i soggetti interessati per una risposta in forma scritta, per programmare poi un ciclo di audizioni in commissione.
Il Comune di Alghero dal 2017, nel corso della consiliatura precedente, con l’avvio dell’attuale servizio, ha intrapreso un radicale cambiamento nella gestione dei rifiuti urbani, caratterizzata fino ad allora da bassi livelli di raccolta differenziata con conseguenti ricadute sulla pulizia e sul decoro del proprio territorio e raggiungere i valori attuali sopra il 70%.
Questo traguardo va difeso e ulteriormente migliorato e in tal senso il percorso che da qui a due anni ci porterà a definire il nuovo scenario rappresenta una sfida importante da condurre con la massima cura e attenzione”.

Raimondo Cacciotto  
Beniamino Pirisi
Mario Bruno
Ornella Piras  
Gabriella Esposito
Pietro Sartore
Valdo Di Nolfo

Anfiteatro Maria Pia, 120 gg di lavori e sarà pronto per l’estate

ALGHERO – Via libera ai lavori di riqualificazione dell’area esterna del Palacongressi di Maria Pia. Siglato ieri  il contratto per i lavori che verranno eseguiti dall ‘impresa On Tecnology di Porto Torres per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro. Il progetto della Giunta Conoci prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi esterni della struttura, per ripristinare la zona attualmente in stato di degrado.
“Riprendiamo un discorso molto proficuo  interrotto nel 2011 che ha visto l’anfiteatro del Palazzo dei Congressi diventare il fulcro degli eventi musicali e di spettacolo di livello internazionale. Questo grazie alla lungimiranza dell’allora amministrazione comunale che puntò sulla grande musica per promuovere Alghero a livello internazionale”, afferma il Sindaco Mario Conoci.  L’obbiettivo è quello di ripristinare  le aree attrezzate ad anfiteatro, impianti sportivi, spazi ricreativi e messa in sicurezza ed averle disponibili  per la prossima estate, restituendo ad Alghero il luogo per eventi di grande  richiamo consono alle proprie tradizioni. Il progetto approvato nel luglio 2021 con  la gara d’appalto avviata a fine ottobre, arriva alla firma del contratto per l’immediato avvio dei lavori  che nei prossimi giorni verrà formalizzato con l’apertura del cantiere.
L’importo complessivo delle opere,  1.600.000 euro, fa parte di un finanziamento regionale più ampio di 3 milioni del marzo 2020 dell’Assessorato Regionale agli Enti Locali.  Il progetto, realizzato dal tecnico incaricato Ing. Cocco,  prevede anche il ripensamento delle funzioni e la polifunzionalità.  «Abbiamo dato priorità alla procedura – commenta l’Assessore alle opere pubbliche Antonello Peru – per attivare nel più breve tempo possibile al concretizzarsi della stessa, con l’affidamento dei lavori che ora è imminente”. I tempi di esecuzione sono stati stimati in 120 giorni lavorativi.
Le strutture dal 2002 sono state utilizzate con successo nei periodi estivi del decennio a venire.  In quella stagione,  nell’Anfiteatro si sono svolti importanti eventi musicali che hanno richiamato migliaia di spettatori ( la struttura piò contenerne fino a 7.500 )  contribuendo notevolmente ad ampliare l’offerta di intrattenimento della Riviera del Corallo. Dal 2014, a causa dell’interruzione delle manifestazioni, anche per le strutture esterne del Centro è subentrato l’abbandono. Negli ultimi anni la mancanza di manutenzione e le azioni di vandali e ladri hanno determinato la completa inagibilità della struttura e la necessità di ingenti interventi per il ripristino della funzionalità ed agibilità del complesso.
La struttura, di proprietà regionale,  necessità per questo  di  interventi necessari per il ripristino della funzionalità ed agibilità. Lo spazio esterno del palacongressi è molto ampio, circa 54.000 mq. Oltre agli interventi di pulizia e manutenzione del verde, il progetto prevede l’adeguamento del varco per le uscite di sicurezza e l’apertura di un nuovo accesso pedonale su viale Primo Maggio, inoltre la compartimentazione dell’area destinata al parcheggio e al parco da quella destinata all’anfiteatro mediante la realizzazione di una nuova recinzione metallica. L’intervento tocca inoltre gli impianti sportivi presenti, con rifacimento totale di superfici e recinzioni, rifacimento dell’illuminazione e degli impianti elettrici, dell’impianto idrico e antincendio.

“Giusto ascoltare in presenza le istanze dei pescatori”

ALGHERO – “Ascoltare, riflettere, mettersi a disposizione dei cittadini, entrare  in sintonia con la città, mettere nelle condizioni migliori chi ha qualcosa da dire, e dopo aver sentito tutti trovare soluzioni. Questo è il compito di chi è chiamato ad amministrare , sia che si tratti di consiglieri di maggioranza che di opposizione.”  Cosi il Capogruppo del Partito Democratico Mimmo Pirisi riguardo la richiesta di  essere ascoltati da parte di una porzione importante dei pescatori algheresi in relazione alla possibilità di poter operare anche in acque interdette e sotto tutela.

“Ecco perché credo che questa vertenza legata al mondo della pesca, debba essere ricondotta nei luoghi deputati e nelle forme giuste con il contributo di tutti,  nessuno escluso. Se fino ad oggi si è latitato, molto, anche a livello amministrativo,  bisogna recuperare il tempo perso, ed è necessario il contributo di tutti, senza che nessuno cerchi di scavalcare nessuno”, scrive ancora Pirisi in relazione anche all’accoglimento delle istanze dei pescatori da parte del Presidente della Commissione competente ovvero quell’Ambiente, Parco e Area Marina Protetta, Crhistian Mulas che, come preannunciato, fisserà l’organismo entro questa settimana.

“Per chi grida aiuto poco importa chi si prende ed abbia la visibilità non solo mediatica ma anche politica, quello che conta  è il risultato finale, che  si ottiene facendo sedere sullo stesso tavolo, e di sicuro dal vivo e in presenza, tutte le parti in causa, sapendo che non si può far finta che il problema riguardi solo poche famiglie. E noto che  il tema è molto più complesso e lambisce tutta la città , la sua storia, la sua cultura marinaresca e anche il suo futuro. E quando si parla di futuro si deve guardare a quei giovani che hanno scelto il mare come lavoro e fonte di loro sostentamento”.

Olbia, il programma delle “Giornate ambientali” e Plastic free

OLBIA – Il tema dell’ambiente sta particolarmente a cuore a questa amministrazione e sono diverse le iniziative organizzate in tal senso. «Circa un anno fa abbiamo stipulato un accordo di collaborazione con l’associazione Plastic Free per portare avanti attività di sensibilizzazione ambientale. – ricorda il sindaco Settimo Nizzi – Abbiamo appena approvato, con una delibera di  giunta, un programma che prevede la pulizia di diverse zone della città e delle sue frazioni. L’iniziativa è volta alla tutela ed alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. Ha inoltre un grande valore educativo e permette alle persone di prendere coscienza dell’importanza che tutti noi possiamo avere nel prenderci cura della nostra città».

«Siamo particolarmente fieri dell’iniziativa sia per la viva partecipazione delle associazioni che per la risposta che arriva dai cittadini. – interviene l’assessora Antonella Sciola – È importante ricordare che la tutela dell’ambiente, oltre che attraverso l’applicazione e l’esecuzione di regolamenti e normative, si esercita ancor prima attraverso un cambio di mentalità: il cittadino che volontariamente si mette a disposizione di cause nobili come quella di volere pulito il proprio quartiere».

Ecco il programma, nel dettaglio:

  • 13 Febbraio Putzolu e Isticadeddu;
  • 20 Febbraio quartiere Gregorio/ via Vittorio Veneto;
  • 06 Marzo frazione di Murta Maria;
  • 20 Marzo quartiere Poltu Quadu;
  • 03 Aprile San Simplicio / San Nicola;
  • 08 maggio Rudalza;
  • 22 maggio quartiere Bandinu;
  • 05 giugno frazione di Berchiddeddu.

Le “Giornate ambientali” rappresentano un’opportunità non solo per il recupero ambientale di strade, aree verdi e spazi pubblici, ma anche per creare un rapporto di collaborazione tra cittadini, l’associazione ambientalista coinvolta nell’evento e l’Ente Comunale, tutti uniti per testimoniare il proprio rispetto per il Pianeta.

Igiene urbana, progetto da 1milione in Commissione

ALGHERO – Si è tenuta questa mattina V Commissione presieduta dal consigliere Christian Mulas che ha illustrato la partecipazione  del Comune di Alghero  ad un bando ministeriale predisposto dall’ Assessorato all’ Ambiente. Un corposo lavoro di circa 30 pagine nel quale  viene descritto lo scenario attuale e le criticità,  dalle quali  partire per la “costruzione” del nuovo bando di gestione  dell’igiene urbana, tema che potrà esser cosi affrontato già dalla prossima seduta di commissione.
La richiesta di finanziamento presentata, che ammonta a circa 1milione di euro, prevede l’adeguamento e la costruzione della tariffazione puntuale ( più secco si produce e  più si paga), la riqualificazione del centro di raccolta di Galboneddu con rifunzionalizzazione di alcuni spazi da destinare a  Centro del Riuso, l’ acquisto di attrezzature idonee a migliorare e a meccanizzare la raccolta  secondo le nuove previsioni normative, in particolare  nelle zone che si sono mostrate  più critiche (agro e centro storico). L’utilizzo specifico delle nuovo soluzioni sarà adattato agli scenari di indirizzo che scaturiranno dal lavoro della Commissione finalizzato alla predisposizione  del nuovo appalto.
“Un incontro costruttivo e un  progetto con azioni significative sia per i risparmi che potrà generare che per  la grande utilità anche sociale del Centro del Riuso che, oltre che generare risparmi e rispetto per l’ ambiente, potrà essere strumento di aiuto per soggetti in  difficoltà. La  commissione verrà convocata la prossima settimana per iniziare a snocciolare proposte e soluzioni migliorative per la preparazione  del nuovo appalto da affidare tra due anni” spiega il Presidente Mulas.

Ceas Porto Conte celebra la giornata delle Zone Umide

ALGHERO – Anche quest’anno il CEAS Porto Conte celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide, in programma per Mercoledì 2 Febbraio dalle ore 9.30. Evento al Calich riservato agli studenti delle scuole secondarie. “Valorizza, gestisci, restaura, ama le zone umide”: è lo slogan del 2022 e il tema dell’evento organizzato presso la Laguna del #Calich e riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Questo grazie al Ceas Porto Conte che anche quest’anno celebra la “Giornata Mondiale delle Zone Umide”,. Una preziosa occasione per ricordare il ruolo fondamentale di questi ambienti, che accolgono e conservano una ricca diversità biologica, garantiscono numerosi servizi ecosistemici e svolgono una funzione importantissima di mitigazione dei cambiamenti climatici. Le attività sono state organizzate dal Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, in collaborazione con la Società Botanica Italiana – sezione sarda e con l’Università di Sassari – Dipartimento di Chimica e Farmacia

Ritorno nel nido a Capo Caccia del falco pescatore |video

ALGHERO – A Capo Caccia nel Parco di Porto Conte riprende possesso del suo nido il maschio di falco pescatore che si è riprodotto per due stagioni consecutive. Le informazioni in tempo reale si sono potute ottenere grazie all’installazione di una speciale telecamera che monitorerà h24 il nido. Tutto ciò è stato possibile grazie al progetto nazionale “Falco Pescatore” che vede il Parco regionale di Porto Conte e il vicino Parco nazionale dell’Asinara partners dei Parchi toscani

Ha ripreso possesso del suo nido il maschio di falco pescatore, nativo della Corsica, che per ben due stagioni riproduttive ha messo su casa nella penisola di Capo Caccia. Dopo la nascita di due piccoli nel corso del 2020 e di tre piccoli nati e involati nel 2021 anche quest’anno ci si riprepara all’evento straordinario di una nuova riproduzione. Com’è noto questo rapace non nidificava in Sardegna da almeno mezzo secolo e ciò testimonia senza dubbio il ruolo inequivocabile della presenza ed efficacia delle attività di conservazione portate avanti dal Parco di Porto Conte. Da quest’anno il monitoraggio a cura dei tecnici del Parco e dei professionisti incaricati dallo stesso avverrà in modo ancora più puntuale o meglio “h24” grazie all’installazione di una speciale telecamera che osserverà tutta l’attività sul nido della coppia di falchi i cui piccoli lo scorso anno si erano involati ai primi di luglio. Una iniziativa realizzata grazie ad un finanziamento della Rete metropolitana dedicato pal monitoraggio ambientale dell’area umida del Calich dove il falco pescatore è abituale frequentatore e che utilizza come sito elettivo di alimentazione. Il tutto si inserisce poi nel progetto nazionale “falco pescatore” che  porta con se anche la nascita di una qualificata collaborazione con i parchi toscani, quello nazionale dell’Arcipelago Toscano e quelli regionali della Maremma e di Migliarino San Rossore che già da anni si occupano di aumentare l’areale di nidificazione del falco pescatore nella penisola. Partecipano all’iniziativa anche le principali associazioni ambientaliste e in particolare la Lipu che le rappresenta nel tavolo tecnico di coordinamento del progetto appositamente istituito. Visto l’evento straordinario verificatosi in Sardegna i parchi toscani infatti hanno chiesto al Parco regionale di Porto Conte e al Parco nazionale dell’Asinara di entrare a far parte di un progetto di rilievo internazionale che mira a favorire ed estendere l’areale di nidificazione del falco pescatore. Un’importante partnership per unire le migliori energie e competenze a favore del falco pescatore. Il progetto prevede un orizzonte temporale di attività di un triennio nel corso del quale, in collaborazione con ISPRA Assessorato regionale all’Ambiente, verranno messe in campo diverse attività tra le quali monitoraggio, collaramento e posizionamento gps, posizionamento di telecamere per il monitoraggio riproduttivo e realizzazione di nidi artificiali. A brevissimo verrà organizzato con la direzione generale dell’Assessorato regionale della difesa dell’Ambiente un incontro operativo per illustrare in maniera più dettagliata i contenuti del progetto  e per condividere successive strategie che per ora coinvolgono il nord-ovest sardo al fine di estendere l’areale di studio e monitoraggio anche al comprensorio centro meridionale dell’isola. “Contiamo molto su un supporto della Regione-spiegano il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca ed il Direttore Mariano Mariani- per dare a questa attività di conservazione di questa specie protetta un respiro più ampio al fine di favorire il ritorno alla nidificazione anche in altre aree della Sardegna.”