Sant’Anna, Isola ecologica: distribuzione chiavi

ALGHERO – Dal 7 Dicembre prossimo l’Assessorato all’Ambiente procederà alla consegna delle chiavi dell’isola ecologica di nuova realizzazione di S. Anna. Gli utenti residenti o titolari di immobili ricadenti in questa zona dell’agro o che vi accedono attraverso la strada vicinale omonima potranno recarsi presso gli Uffici Comunali di Sant’Anna dalle ore 09:00 alle ore 12:00 per il ritiro della chiave d’accesso all’isola.

Le operazioni di consegna andranno avanti per tutti i giorni della settimana negli orari previsti, sino ad esaurimento.  Bisognerà presentarsi muniti di documento d’identità che attesti la residenza o di documento che attesti la titolarità dell’immobile. Gli utenti verranno registrati e dovranno firmare per ricevuta.

Mobilità sostenibile, presentazione Mazda 30

ALGHERO – Continua il sostegno  all’attivazione di processi volti a diffondere la mobilità sostenibile da  parte del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina  Protetta Capocaccia Isola Piana. Domani martedi 24 novembre alle 10.30,la concessionaria Confalonieri  presenterà presso Casa Gioiosa la nuova Mazda MX 30 full elettric; si  tratta di un prodotto che punta sempre più ad un rapporto tra uomo,  natura e auto,in questo caso elettrica al 100% a zero emissioni.

La location scelta rappresentata dal paesaggio e delle peculiarità dei  luoghi, invita tutti a riflettere sull’importanza del nostro patrimonio  ambientale e sulla esigenza di tutelarlo e preservarlo al fine di rendere più forte e delineato il settore della sostenibilità ambientale. La presentazione di domani alla presenza del Presidente Raimondo  Tilloca,il direttore del Parco Mariano Mariani,l’assessore alla  viabilità Emiliano Piras  ed il Ceo della Concessionaria Luca Confalonieri, è curata dalla Rm management,agenzia di servizi operante  su vari settori tra cui quello della diffusione delle buone pratiche di mobilità sostenibile.

Ricci, Deiana plaude all’ordinanza di Mariani

ROMA – “Esprimo grande soddisfazione per l’ordinanza emessa dal direttore del Parco regionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, Mariano Mariani, attraverso la quale, alla luce dello stato di grave depauperamento della risorsa e in particolare del trend negativo ben evidenziato dalle relazioni tecniche di monitoraggio nel tratto di mare compreso tra Calabona e Porticciolo, si vieta la pesca del riccio di mare da oggi e fino al 17 aprile. Così tuteliamo veramente la risorsa”.

Queste le parole della deputata del Movimento cinque stelle Paola Deiana, che sul fronte salvaguardia del Paracentrotus lividus sta portando avanti una battaglia per scongiurare la scomparsa della specie: “Un impatto di vasta portata considerato che il riccio di mare contribuisce a definire la struttura della comunità bentonica infralitorale, costituita dagli organismi acquatici che vivono in stretto contatto con il fondo o fissati al substrato solido”.

A settembre la parlamentare algherese ha presentato un’interpellanza per domandare al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mar quali iniziative intenda assumere al fine di tutelare il riccio di mare. “In quest’ottica, una maggiore cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti è fondamentale. La questione è delicata e stiamo valutando di avviare un tavolo tecnico-istituzionale”, fa sapere Paola Deiana che precisa inoltre: “Accolgo con piacere che l’assessora regionale Gabriella Murgia abbia richiesto una collaborazione con il Governo. Negli anni abbiamo assistito allo sfruttamento degli stock a causa del continuo aumento della domanda, con evidenti difficoltà nella gestione e nel controllo di tutto il processo di filiera. È tempo di ristabilire l’equilibrio”

Tutela riccio di mare, si amplia il divieto di pesca

ALGHERO – Data la grave situazione di criticità del riccio di mare ed il forte trend negativo ben evidenziato dalle relazioni tecniche di monitoraggio di Paracentrotus lividus nel tratto di mare compreso tra località Calabona e località Porticciolo affidate dalla AMP all’Università degli Studi di Sassari relativamente alle annate 2018, 2019 e 2020, il Direttore dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, Ente gestore dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, ha emanato una ordinanza che vieta la pesca del riccio di mare non solo all’interno dei confini dell’Area Marina Protetta, ma la estende a tutti i tratti di mare ricompresi all’interno dei confini delle aree di interesse comunitario SIC ITB010042 e ZPS ITB013044 ricadenti nel Comune di Alghero.

Il divieto è esteso a tutto il periodo temporale 16 novembre 2020 – 17 aprile 2021, coincidente al periodo di pesca del riccio di mare (Paracentrotus lividus) regolamentato dal decreto della Regione Sardegna Assessorato regionale dell’Agricoltura del 4 novembre 2020.

L’ordinanza è il frutto di un accordo intercorso con l’Amministrazione comunale di Alghero e con i pescatori autorizzati della AMP che parte dalla consapevolezza che sia necessario impedire che la risorsa continui a ridursi in modo irreversibile fino a rischiare la completa estinzione. I contenuti dell’Accordo sono stati anche inviati dal Sindaco di Alghero ai competenti uffici dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura competente in materia di pesca in Sardegna unitamente ad una proposta articolata che oltre alla interdizione del prelievo prevede una azione di ripopolamento della specie nel territorio di Alghero con il pieno coinvolgimento dei pescatori.

L’ordinanza è anche finalizzata alla tutela di un habitat di interesse comunitario (cod. 1170) che sarebbe fortemente compromesso da una specie dominante come il riccio (Paracentrotus lividus) criticamente minacciata di estinzione in Sardegna ed in particolare nell’area di Alghero, e che riveste una funzione chiave nella catena trofica delle comunità vegetali ed animali colonizzanti l’habitat comunitario in questione. “Negli ultimi anni purtroppo –ha evidenziato il direttore della AMP Mariano Mariani- la risorsa riccio di mare si è ridotta drasticamente, anche a causa del prelievo eccessivo e alla richiesta elevata del prodotto trasformato in polpa da parte degli esercizi della ristorazione. Alghero deve continuare ad essere un punto di riferimento per tutto il territorio regionale relativamente alla pesca e consumo del riccio di mare, dando il buon esempio e proponendo soluzioni come quelle legate al ripopolamento, essenziali per la tutela di una risorsa essenziale per gli equilibri eco-sistemici costieri e per le future prospettive economiche degli operatori del comparto”.

Parco e Amp: ok al Rendiconto, percorso virtuoso

ALGHERO – L’Assemblea del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, con 15 voti favorevoli e tre astenuti ha dato il via libera al documento contabile riferito alla gestione dell’esercizio 2019. Visti i numeri e soprattutto visti gli accadimenti eccezionali del 2020 legati alla pandemia, l’annualità 2019 può essere considerata come riferimento ordinario per rappresentare le potenzialità ed il contributo che Parco e Area Martina Protetta possono assicurare al territorio nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.

La struttura contabile del Rendiconto evidenzia un totale delle entrate e delle corrispondenti spese che raggiunge i 3.560.255 euro con una costante crescita rispetto alle annualità precedenti. Oltre al contributo ordinario di funzionamento assicurato dalla Regione per euro 600.000 annui e del Ministero dell’Ambiente per 106.000 euro, grazie alla propria capacità progettuale, l’Ente Parco ha ottenuto finanziamenti regionali, nazionali ed europei, per progetti, per un importo totale di 2.698.000 euro. A questi si aggiungono anche le entrate proprie per auto-finanziamento pari a 156.255 euro. La relazione sulla gestione presentata dal Consiglio direttivo alla Assemblea evidenzia il grande impegno profuso per le attività di salvaguardia e tutela ambientale, per la riqualificazione degli insediamenti storici, per la promozione e fruizione, per il marchio di qualità ed educazione ambientale.

Grande importanza il lavoro realizzato, ed ancora in corso, per la salvaguardia e fruizione della laguna del Calich, per la tutela dell’avifauna marina in collaborazione con l’Ispra, per il contenimento della fauna selvatica e la salvaguardia forestale in collaborazione con l’Agenzia Forestas. Prosegue l’opera di riqualificazione degli immobili storici avviata fin dal 2015  con la realizzazione delle aree museali di Casa Gioiosa, Torre Nuova, Torre San Giacomo, Porticciolo e delle strutture di supporto alla fruizione a Prigionette, Punta Giglio, Calich, Villa Romana S. Imbenia. Nel 2019 sono state inoltre poste le basi per i nuovi ed importanti interventi riguardanti la realizzazione di un’area di sosta a Tramariglio per lo sviluppo della mobilità elettrica, le opere di valorizzazione per la fruizione della Grotta Verde” (apertura al pubblico prevista per la primavera del 2022), per la mitigazione del rischio frane in falesia ed il potenziamento dei percorsi per la fruizione a Punta Giglio.

 Rilevanti anche i risultati della promozione e fruizione naturalistica e turistica con un incremento medio dei visitatori del 50% negli ultimi quattro anni e della educazione ambientale che ha visto un aumento di presenze da parte degli studenti del 34%. Cresciute del 51% rispetto al 2015 anche le imprese che hanno ottenuto il marchio di qualità del Parco e che collaborano ad importanti nuovi progetti quali quelli della filiera cerealicola, del bio-distretto del Parco, del Circle Meat per la creazione di una filiera corta regionale della carne bovina. Fra le attività innovative di ricerca e sviluppo nel 2019 si è consolidato il ruolo del Parco quale centro di competenza e sperimentazione per la produzione di energia da moto ondoso. “Un Rendiconto che mette in luce a chiare lettere lo sviluppo di questi anni del Parco e dell’Area Marina Protetta- ha sottolineato il Presidente Raimondo Tilloca. Questo lasso di tempo, rappresentando un ciclo, sarà da stimolo ed esempio per continuare tale virtuoso percorso di crescita”

No acquacoltura, petizione: nuovi sostegni

ALGHERO – “Il neo Comitato spontaneo volontario costituito da cittadini e associazioni, in merito l’impianto di molluschicoltura di 64.669 mq situato nello specchio acqueo antistante l’isolotto della Maddalenetta con durata ventennale, ha il pieno appoggio delle associazioni ambientaliste Legambiente e Gruppo di Intervento Giuridico. Nessuno è contrario alle nuove iniziative imprenditoriali, ma tutti all’unisono e in maniera compatta ritengono che lo spazio individuato per l’installazione del nuovo impianto, non sia idoneo per il bene comune e la salvaguardia del patrimonio ambientale, e che sia necessario farlo spostare in un altro sito più idoneo.

L’ubicazione scelta potrebbe costituire una serie di criticità in diversi settori strettamente interconnessi tra loro per un armonico sviluppo locale in quanto una delle maggiori fonti economiche della città di Alghero è l’industria turistica costituita da una filiera che comprende diverse attività balneari, diportistiche, sportive, collegate al mondo della recezione e dell’enogastronomia di eccellenza con l’obiettivo di creare uno sviluppo sostenibile.

Gli ambientalisti condividono le preoccupazioni del comitato e aggiungono che la concessione insiste sui fondali di posidonia, habitat protetto dalle direttive europee, e che proprio quel tratto di mare e l’antistante litorale sono interessati da fenomeni di criticità ambientale dovuti ad avanzati processi di erosione del litorale. Non appare opportuno aggiungere potenziali elementi di disturbo agli habitat marini presenti nell’area ed alla prateria di posidonia.

La presenza di una concessione potrebbe essere da ostacolo ad auspicabili interventi di recupero naturalistico dell’area. Il naturalista Roberto Barbieri, del comitato scientifico Legambiente Sardegna, alla luce di diversi studi di settore, propone che l’allevamento venga spostato in un altro sito meno fragile sotto il profilo ambientale/naturalistico e metterebbe a disposizione la relazione tecnico scientifica.

Il comitato è aperto a tutti e propone di organizzare campagne di informazione con i diversi portatori di interesse interessati alla salvaguardia del nostro territorio. Contestualmente si confronterà con tutte le rappresentanze istituzionali regionali, territoriali e locali deputate al rilascio delle concessioni che autorizzano la realizzazione dell’impianto nella rada di Alghero. Per coloro che desiderano aderire possono firmare la petizione online su change.org “No all’impianto di molluschicultura alla Maddalenetta Alghero. Sì allo spostamento” oppure possono chiedere informazioni all’indirizzo comitatospontaneoalghero@gmail.com

Il Direttivo del Comitato

Rimozione auto abbandonate, 45mila euro

ALGHERO – Il programma di rimozione delle auto abbandonate per le vie della città può iniziare. La procedura è stata avviata nel mese di settembre con le indagini svolte per risalire ai proprietari e con le successive attività di verbalizzazione e notifica. Molte di queste procedure sono giunte quasi al termine e si inizia con le prime azioni di rimozione e consegna a una depositeria che provvederà, decorsi i termini di legge, alla demolizione.

Nei giorni scorsi intanto la Giunta, su proposta dell’Assessore alle Finanze Giovanna Caria ha approvato una prima variazione al bilancio che destina 45 mila euro alla rimozione delle macchine abbandonate. Il lavoro congiunto con l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis e con il Comando della Polizia locale, prevede ora un incontro operativo per la prossima settimana al fine di imprimere massima celerità alle operazioni di rimozione.

La procedura di liberazione delle strade dalla presenza di veicoli infestanti  consente di garantire decoro e pulizia in ambito urbano. Da una stima fatta dalla Polizia Locale risultano circa 120 i veicoli che giacciono dimenticati in molte parti della città. Già inviati gli atti, si sta procedendo per gradi: il percorso per rimuovere e mandare a demolizione mezzi abbandonati è complesso. In molti casi si tratta di veicoli con presenza di fermi amministrativi, o fallimenti, che ne impedirebbero la demolizione.

Nella foto l’assessore Montis e qui sotto un auto abbandonata nell’ingresso di Monte Agnese dalla strada che porta all’asilo

300mila euro per lo smaltimento amianto

CAGLIARI  – Nell’ambito del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente dall’amianto sono stati stanziati 300mila euro, destinati ai consorzi di bonifica, che non hanno beneficiato di analogo finanziamento nell’annualità precedente, e ad Abbanoa per l’attuazione di un programma straordinario di rimozione e smaltimento delle condotte in cemento amianto. Ai consorzi la cifra è stata assegnata in base all’estensione chilometrica delle condotte interrate in amianto, mentre per quanto riguarda Abbanoa si tratta di tubazioni, giunti, manicotti e similari provenienti dalle reti idriche in scadente stato di conservazione e collocati nei pressi di impianti o siti che si trovano vicini o all’interno di centri abitati.

“La presenza di questi materiali costituisce una pericolosa criticità per l’ambiente e per la salute, perciò è necessario intervenire con urgenza – ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – Le bonifiche ambientali rappresentano da sempre una priorità per la Giunta regionale che intende assicurare la salute e il benessere dei cittadini, come previsto dagli obiettivi del Piano regionale, oltre a garantire le condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro, definire gli interventi di bonifica e di smaltimento e le modalità di gestione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica”. Al Consorzio di bonifica della Gallura (265 chilometri di condotte) sono stati assegnati 17.749 euro; Nurra (248) 16.610; Nord Sardegna (231) 15.506; Oristanese (1.693) 113.391; Ogliastra (250) 16.744; infine, ad Abbanoa 120.000 euro

A Pesca del Rifiuto, progetto dell’Amp: 1800 kg di immondizia

ALGHERO Tappa importante ieri a Fertilia per l’attuazione del progetto “A Pesca del Rifiuto” promosso e gestito dall’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana e finanziato dal fondo strutturale europeo per la pesca FEAMP 2014-2020. Il progetto mira alla salvaguardia della biodiversità marina attraverso il recupero dei rifiuti in mare e degli attrezzi da pesca abbandonati, grazie alla collaborazione attiva dei pescatori che operano nelle sue acque e della Amministrazione comunale d Alghero.

“Da un primo resoconto, a circa otto mesi dal suo avvio – sottolineano il Presidente Raimondo Tilloca ed il Direttore Mariano Mariani –i principali risultati del progetto sono: Sono stati mappati più di 15 km di fondale dell’AMP mediante l’uso di ROV (veicolo a pilotaggio remoto) per individuare le zone a maggiori concentrazioni di rifiuti e verificarne l’impatto sulla biodiversità. Sono state condotte più di 70 operazioni di recupero di rifiuti e attrezzi da pesca abbandonati”. Sono stati recuperati circa 1800 kg di rifiuti, tra cui 350 nasse e 350 kg di cime e reti abbandonate, 20 pneumatici di camion, 200 kg di materiale ferroso e vecchie ancore, due motori e parti dello scafo di due imbarcazioni abbandonate sul fondale. Sono stati raccolti oggetti di plastica provenienti tra l’altro dalla Spagna e dai paesi del Nord Africa, a testimonianza di come i rifiuti siano un problema ambientale senza confini, che riguarda l’intero Bacino Mediterraneo.  Sono state monitorate 42 operazioni di pesca per verificare la sostenibilità della pesca in area marina.

“Fondamentale è la crescita del rapporto di collaborazione che si è instaurato tra Area Marina, pescatori e Amministrazione Comunale –ha evidenziato l’Assessore all’ambiente del Comune di Alghero Andrea Montis- impegnata attivamente sia nel coinvolgimento del pescatori, che nello smaltimento dei rifiuti raccolti, rapporto che pone le basi per una gestione partecipata dell’ambiente tra tutti i portatori di interesse coinvolti. Sui temi della pesca –ha proseguito Montis- abbiamo avviato un nuovo percorso di collaborazione fra Comune e AMP, che riguarderà anche il tema del riccio di mare, la sua tutela e un piano di ripopolamento data la situazione di forte criticità. Da questa collaborazione ci aspettiamo importanti risultati in termini sociali. I pescatori della piccola pesca artigianale e i pescatori subacquei professionisti, che hanno deciso di investire parte del loro tempo nel preservare la qualità dell’ambiente dell’area marina, sono remunerati economicamente, un sostegno al reddito che diventa particolarmente importante in questo periodo di grave crisi economica legata alla pandemia”. Il progetto si protrarrà per altri 10 mesi. Ciò consentirà di ripulire in modo sostanziale i fondali dell’area marina, monitorare pescato e sostenibilità della pesca, intensificare i rapporti con i pescatori e porre le basi di progetti futuri per la salvaguardia della biodiversità.

Igiene urbana, migliora il servizio: nuova Isola ecologica

ALGHERO – Continua l’azione di miglioramento dell’Ambiente in città. Grazie all’impegno dell’assessore Andrea Montis e degli uffici proseguono con determinazioni le azioni volte a rendere sempre più efficiente il servizio di igiene urbana in città che, a prescindere da qualche atavica criticità, è sempre più in linea con quanto atteso dai cittadini.

E in questo solco sono quasi conclusi i lavori di realizzazione dell’Isola Ecologica di Sant Anna. L’accesso e l’utilizzo alla nuova struttura sarà consentito, in via sperimentale, esclusivamente ai cittadini accreditati al servizio e in possesso dell’apposita chiave. Potranno essere autorizzati ad accedere direttamente per  conferire rifiuti solo i cittadini residenti o domiciliati nel territorio del Comune di Alghero servito da quel centro. L’ambito territoriale per cui l’isola dovrà prestare servizio sarà formalmente reso noto attraverso apposita planimetria che verrà comunicata dall’Amministrazione Comunale.

Potranno altresì essere autorizzati al servizio, previa richiesta mediante l’apposito modulo di domanda di accreditamento, anche utenti pur non domiciliati nel territorio servito dall’Isola ecologica qualora in possesso di abitazione secondaria ubicata in quel  territorio  La chiave verrà consegnata secondo le modalità che verranno indicate a breve.

“Si riparte così con una nuova modalità d’accesso ai punti di raccolta dell’agro che verrà sperimentato  a Sant’Anna per poi esser eventualmente replicato nelle altre isole presenti”, spiega l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis. Intanto si prosegue con la procedura  autorizzativa per la realizzazione delle restanti isole, particolare attenzione a quella in Località Arenosu dove potrebbe esser a breve trasferita quella di Viale Europa che cederà il passo  ad un isola Itinerante con cui i cittadini e i turisti  pur avendo a disposizione giornalmente il servizio del porta a porta, potranno conferire eventuali rifiuti extra in orari e giorni prestabiliti.

Nella foto di Giuseppe Idili la nuova Isola Ecologia a Sant’Anna