Abbandona rifiuti, algherese multato


ALGHERO – Continua anche nell’emergenza l’attività di controllo avviata dall’Amministrazione comunale presso i punti di conferimento dei rifiuti dell’agro, sotto monitoraggio costante  da parte della compagnia Barracellare.

In arrivo pesanti sanzioni per gli incivili che nonostante l’esistenza di un servizio di ritiro a domicilio e nonostante la riapertura dell’Ecocentro Comunale, insistono nella esecrabile pratica dell’abbandono dei rifiuti non conformi presso le isole ecologiche,  destinate invece ai soli residenti e per le sole frazioni di plastica, umido, vetro e secco. 

L’attività posta in essere questi giorni ha consentito di individuare diversi comportamenti scorretti come immortalato nella foto in allegato, nella quale si vede un individuo che abbandona un vecchio passeggino nei pressi del punto raccolta in località Carrabuffas.

Il trasgressore, in questo caso, verrà multato con una sanzione amministrativa di 500€. “Comportamenti del genere – commenta l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis – non fanno altro che minare il lavoro dell’Amministrazione e l’impegno dei tanti cittadini rispettosi. Per gli incivili serve severità e rinnoviamo l’ invito a segnalare casi analoghi per poter intervenire di conseguenza”.

Rifiuti,”servizio civico” del Comitato Zonale

ALGHERO – Restiamo sempre più sconcertati della maleducazione dei cittadini che ogni giorno non rispettano le basilari regole di civiltà.  Le isole ecologiche delle nostre borgate e del nostro agro non sono delle discariche dove si può buttare qualsiasi cosa! Dobbiamo necessariamente intervenire per ricordare alcune regole fondamentali sulle isole ecologiche: 

  • Sono a servizio delle sole utenze domestiche dell’agro e per i soli rifiuti domestici non ingombranti
  • Gli ingombranti devono essere conferiti nei due ecocentro comunali di Galboneddu e di Ungias-Galantè  
  • Per chi non può conferire all’ecocentro comunale è disponibile il servizio di ritiro a domicilio tramite appuntamento al numero verde 800543999 disponibile anche per l’agro e le borgate; il servizio funziona regolarmente anche in agro, smettiamola di trovare scuse inutili!   
  • I rifiuti prodotti dalle attività produttive di qualsiasi genere, anche agricole, non possono essere depositati ma devono essere smaltiti con i canali delle attività produttive o all’ecocentro

Il danno provocato per questi comportamenti scellerati è multiplo, passiamo dall’inquinamento ambientale al danno economico per l’intera collettività.  L’ufficio ambiente dell’amministrazione comunale con la Ciclat sono costretti ad intervenire per smaltire i rifiuti depositati scorrettamente quasi quotidianamente con ulteriore aggravio dei costi a carico delle casse comunale e quindi dei cittadini.

Abbiamo chiesto con forza all’Assessore Montis di intensificare i controlli e agire con fermezza per scovare quelli che ormai non possono che essere chiamati delinquenti, la compagnia barracellare ha infatti intensificato i controlli. Segnaliamo a questi “delinquenti dell’ambiente” che sono in vigore pesanti sanzioni amministrative ( delibera Giunta Comunale n.316 del 16/10/2019) e che i controlli da parte delle forze dell’ordine sono oggi già attivi ed efficaci.   

Un esempio su tutti: Violazione “Conferimento dei rifiuti presso le isole ecologiche dell’agro, presso le isole condominiali o presso le isole ecologiche informatizzate fuori dai cassonetti o dagli appositi contenitori con sanzione di € 500,00 

Ricordiamo a tutti che è nostro preciso dovere civico rispettare le regole di conferimento ma che è anche nostro preciso compito farle rispettare anche attraverso le segnalazioni dei cattivi comportamenti. 

Le segnalazioni possono essere fatte: 

Sgambamento cani, commissione proficua

ALGHERO – “Commissione congiunta proficua quella di oggi presieduta dal Consigliere Mulas e dalla Consigliera Ansini. E’ arrivata in commissione una proposta presentata dal settore Ambiente con cui viene predisposto un regolamento per l’utilizzo ed  una ricognizione condivisa con gli altri settori di tutte quelle aree potenzialmente disponibili ad ospitare delle aree di sgambamento per i cani”. Cosi riferisce il presidente della commissione Ambiente Christian Mulas rispetto alla riunione di ieri.

“L’Assessore ha introdotto riferendo che l’amministrazione dispone in ambito urbano di diverse aree di proprietà Comunali scarsamente o del tutto inutilizzate che potrebbero essere destinate a tale scopo, per questo sono state inserite tutte quali potenzialmente fruibili come aree di sgambamento.  Alla commissione spetterà il compito di approfondire e  decidere tra queste quali quelle prioritarie, senza fretta e con la massima condivisione che si è assistita in commissione. Ad Alghero da ultimo censimento si stimano circa 13.300 animali domestici microcippati, la cultura degli animali d’affezione in Italia è molto diffusa, un censimento registrato da Associazioni Nazionali ha quantificato che l’Italia è la seconda in Europa per aver più  cani a domicilio ovvero 7000,000 di amici a quattro zampe  dell’uomo”.

“La necessità di individuare aree di sgambamento di quartiere, le quali permetterebbero non solo di offrire ai residenti e visitatori un servizio ma diventerebbero anche luoghi di socializzazione per gli amici a quattro zampe. Aree dove poter offrire dei servizi anche a quella ormai sempre piu’ ampia fascia di turismo Pet Friendly. A tal proposito dichiara il Presidente Ansini si è convenuto, a sintesi dei lavori e degli interventi, in un clima di condivisione di tutti i commissari , al fine di rendere maggiormente chiaro quali saranno le aree su cui potrà essere ampliato il ventaglio dei servizi da offrire, di aggiornare alla prossima settimana i lavori.Ai lavori ha partecipato anche il Dirigente Mulas e il Funzionario Dott. Mariano del settore Ambiente. 

Inizio pulizia spiagge, lavori in corso a Maria Pia

ALGHERO – Al via da oggi le prime operazioni di messa in sicurezza delle spiagge a cura degli operatori del settore Ambiente. Nei pressi della spiaggia di Maria Pia son stati rimossi alcuni grossi blocchi di cemento, residui di costruzioni demolite anni fa e che ogni anno arrecavano non pochi problemi alla sicurezza dei fruitori del litorale anche a causa di alcune sporgenze in ferro.

Dalla giornata di giovedì gli operai della ditta incaricata effettueranno, partendo dalla spiaggia di Maria Pia, una pulizia manuale dai rifiuti antropici a cui seguiranno i passaggi con il mezzo meccanico puliscispiaggia. La settimana successiva sarà il momento del tratto di litorale compreso tra il Camping Mariposa e San Giovanni, dove si procederà ad asportare la posidonia spiaggiata, a livellare i tratti interessati di accumuli invernali di sabbia e a perfezionare il lavoro con i mezzi. Seguiranno interventi in tutte le spiagge ricomprese nel comune di Alghero e parallelamente, cosi come avvenuto l’anno passato, ci si occuperà anche di quelle spiagge che se pur non definite urbane vengono normalmente fruite dai tanti residenti ( Calabona, Las Tronas, Solaio etc ).

“L’auspicio è che si possa presto tornare a frequentare i nostri splendidi arenili e per questo vogliamo farci trovare pronti” dichiara l’assessore all’Ambiente Andrea Montis. Al riguardo, sul fronte delle concessioni demaniali, è all’attenzione dell’Assessore Giovanna Caria e del settore Demanio la proposta degli imprenditori balneari, che hanno manifestato l’esigenza di eseguire i lavori di sistemazione e pulizia degli stabilimenti al fine di poter gradualmente riprendere l’attività recuperando l’inattività docutaa all’emergenza Covid 19.

Maristella propone: cammino da P. Conte all’Asinara

ALGHERO – “Le limitazioni di movimento di queste settimane hanno rappresentato, per il Comitato di Borgata di Maristella e i suoi contributori, l’occasione per confrontarsi nuovamente, a mezzo chat, riguardo le enormi potenzialità che offre il nostro splendido territorio e le opportunità concrete di sviluppo. I punti fermi della nostra indubbia vocazione naturalistica e sportiva ci hanno portato a ritornare su un tema a noi caro: la sentieristica e la rispettiva segnaletica che dovrebbero guidare tutti coloro che desiderano fruire del comprensorio”. Cosi dal Comitato di Borgata di Maristella riguardo la proposta di realizzare un “cammino” tra Porto Conte e Asinara.

“Un servizio utile e necessario sul quale, il Parco di Porto Conte per primo, dovrebbe fortemente puntare per aumentare la propria attrattività. Esistono infatti sentieri storici, all’interno del perimetro del Parco, che non sono a tutt’oggi segnalati e neppure mantenuti. Sentieri che rappresenterebbero un’enorme opportunità per raggiungere il mare, senza transitare dalla strada provinciale, per tutti coloro che soggiornano presso le strutture ricettive delle borgate”.

“A nostro parere, oltre agli indispensabili sentieri di prossimità, il Parco e gli interlocutori del caso dovrebbero concentrarsi sulla creazione di sentieristica e segnaletica a lungo raggio. Da anni infatti pensiamo a quanto sarebbe spettacolare realizzare un “Cammino” che dal Faro di Capo Caccia, lembo estremo del Parco di Porto Conte, possa raggiungere il Faro di Punta dello Scorno, a nord del Parco dell’Asinara, transitando da Porto Ferro, l’Argentiera e costeggiando tutto il promontorio a Nord Ovest sino a Stintino. Un Cammino, per gli amanti del turismo lento, lungo oltre 70 chilometri e da percorrere a tappe camminando, in bicicletta o a cavallo. Sostando presso le strutture convenzionate e cibandosi con prodotti locali.

“Tecnicamente gran parte del percorso è già fruibile su sentieri e strade sterrate. Si tratta ora di creare, allacciare e migliorare alcuni tratti, attrezzandoli all’occorrenza e richiedendo le necessarie autorizzazioni. I Comuni coinvolti sarebbero Alghero, Sassari, Stintino e Porto Torres oltre ai due Parchi, Porto Conte e l’Asinara. Sono innumerevoli i “Cammini” nel mondo che ottengono sempre maggior successo e centinaia di migliaia i visitatori che ogni anno vi si avventurano”.

“Quello proposto ha potenzialmente tutte le carte in regola per diventare un “must to do” a livello internazionale per gli amanti del turismo lento. La presenza dei fari, le Grotte di Nettuno, la via Ferrata del Cabirol (da riaprire), le torri di avvistamento, le spiagge, le cale nascoste, il fascino dell’Argentiera, dell’Asinara e gran parte del percorso esposto a tramonti spettacolari, sono solo alcuni dei richiami che renderebbero questo Cammino davvero meraviglioso. Auspichiamo che il neo Presidente Tilloca e il direttore Mariani del Parco di Porto Conte possano approfondire la questione insieme al direttore Gazale del Parco dell’Asinara e a tutti gli organi politici e turistici del territorio.

Parco di Porto Conte a Linea Verde (Rai Uno)

ALGHERO – Sarà una puntata tutta dedicata al Parco naturale regionale di Porto Conte e alla città di Alghero quella della nota trasmissione domenicale  Linea verde in onda domani domenica 15 marzo alle 12,20 su Raiuno. I conduttori Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini faranno tappa nell’area protetta algherese per raccontare la filiera cerealicola a km 0 messa a punto dal Parco in collaborazione con il molino Riu , il Panificio Cherchi e un gruppo di 15 agricoltori della Nurra che hanno scommesso nel recupero di una varietà di grano sardo il “Karalis” andato quasi perduta.

Si parlerà anche, grazie alla filiera cerealicola del Parco, del recupero di un pane tradizionale algherese il “Pà pugnat”.  I due conduttori dialogheranno poi sui valori naturali del Parco regionale di Porto Conte e dell ‘Area marina protetta Capo Caccia -isola Piana con una guida  Ambientale escursionistica nello straordinario palcoscenico a picco sul mare di Cala Barca tra piante endemiche e i tipici profumi della macchia mediterranea. Spazio inoltre alla storia con una simpatica tappa di rievocazione storica a Torre Nuova dove si parlerà dello scrittore aviatore Antoine Saint Exupery.

In città Linea verde racconterà di artigianato orafo in una bottega del centro storico e con un noto chef cucinerà un piatto della tradizione algherese. Tappa anche all’Agriturismo Sa Mandra e in una nota azienda zootecnica che opera nell agro algherese nell allevamento di bovini. Un particolare ringraziamento alle aziende certificate con il marchio di qualità del Parco di Porto Conte che hanno accettato di raccontarsi e raccontare il territorio.

In Sardegna raccolte 5.501 tonnellate di rifiuti

ALGHERO – In Sardegna nel 2019 Ecodom, il principale Consorzio italiano per la gestione dei RAEE, ha trattato 5.501 tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, pari a 15 Airbus A380. È stata così evitata l’emissione in atmosfera di 33.032 tonnellate di CO2, con un risparmio di 6.501.988 kWh di energia elettrica.

Tra i RAEE Domestici gestiti da Ecodom in Sardegna prevalgono lavatrici, lavastoviglie, forni e cappe, stufe elettriche, boiler e microonde (Raggruppamento R2) con 3.732 tonnellate raccolte; 1.491 tonnellate sono rappresentate invece da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione e il deposito di alimenti (R1), mentre le restanti 278 tonnellate comprendono monitor, tv e piccoli elettrodomestici.

Più che per le quantità di RAEE gestiti nel 2019, siamo particolarmente orgogliosi per la qualità del servizio che il Consorzio offre al Paese, sia per quanto riguarda la puntualità dei ritiri dalle isole ecologiche, che lo scorso anno è stata pari al 99,6% su 53.567 ritiri effettuati in tutta Italia, sia per i benefici ambientali che la nostra attività genera” – ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – “Sono risultati ancora più importanti se si considera che il settore dei RAEE è indebolito da carenze legislative e dalla mancanza di adeguati controlli lungo la filiera, come è stato evidenziato dalla recente inchiesta svolta dal nostro Consorzio insieme ad Altroconsumo sulle rotte illecite dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia”.

Tra le province virtuose, Sassari è al primo posto, con 2.726 tonnellate trattate in modo ambientalmente corretto, permettendo così di evitare l’emissione in atmosfera di 14.043 tonnellate di CO2. In dettaglio, dai RAEE gestiti da Ecodom nella provincia sarda sono state ricavate: 1.602 tonnellate di ferro, pari a 4 Freccia Rossa 1000; 295 tonnellate di plastica, pari a più di 819 mila cestini da ufficio; 53 tonnellate di rame,pari a 59 km di cavi e 47 tonnellate di alluminio, pari a circa 3 milioni di lattine. Nella graduatoria Sassari è seguita da Cagliari (1.401 t) e dal Sud Sardegna (537 t), mentre Oristano (336 t) si posiziona in fondo alla classifica.

A livello nazionale, Ecodom registra una crescita del 16% rispetto ai risultati del 2018 superando le 122 mila tonnellate di RAEE Domestici trattate (122.330 t), con un beneficio complessivo di circa 849mila tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 849 kmq (esteso quanto la provincia di Lecco), e più di 150 milioni di kWh di energia elettrica risparmiati, pari ai consumi elettrici domestici annui di una città di 141.844 abitanti (come Salerno).

Ecodom – Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici – è il Sistema Collettivo nazionale che gestisce, senza fini di lucro, il trasporto e il trattamento dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Costituito nel 2004 su base volontaria dai principali produttori di grandi elettrodomestici, cappe e scalda-acqua operanti nel mercato italiano, Ecodom ha l’obiettivo fondamentale di evitare la dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente e massimizzare il recupero dei materiali da reinserire nel ciclo produttivo, nel rispetto della normativa in materia (D. Lgs. 49/2014). Ecodom gestisce i RAEE provenienti dai nuclei domestici di tutti i Raggruppamenti – R1 (frigoriferi e condizionatori), R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua), R3 (TV e monitor), R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione) e R5 (sorgenti luminose).

www.ecodom.it

Interreg, due importanti progetti ambientali

ALGHERO – L’amministrazione Comunale, fa sapere il presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas, ha ancora in corso due Progetti Europei del Programma Interreg: uno, denominato Retralags, nel quale siamo comune Capofila per la tutela e valorizzazione della Laguna del Calich attraverso il quale abbiamo approvato il Contratto di Laguna (primo in Sardegna e secondo in Italia) come strumento di governance in un territorio dove insistono un’infinità di Enti e soggetti privati che a vario titolo hanno delle competenze sull’area; l’altro, denominato ADAPT, rivolto al rafforzamento delle capacità dei sistemi urbani di prevenire e gestire i rischi derivanti dai cambiamenti climatici con particolare riferimento alle alluvioni urbane da acque meteoriche, realizzando azioni per migliorare le conoscenze, le competenze istituzionali, della società civile; definendo strategie e piani di adattamento, appunto, ai cambiamenti climatici; realizzando azioni pilota per la riduzione dei rischi e dei danni derivanti dalle alluvioni urbane.

“I cambiamenti climatici sono una realtà evidente e i danni derivanti da esso ricadono sui territori, sulla popolazione e sul tessuto economico -sociale. Occorrono, quindi, soluzioni efficienti ed efficaci per mitigare e contenere gli effetti ripensando al modo di operare nelterritorio. Ci sono molte azioni che ciascuna comunità può fare a riguardo come: educazione ambientale; passaggio rapido all’energia pulita; trasporti pubblici garantiti per tutti; infrastrutture e sostenibilità ambientale; aggiornamento regolamenti edilizi per il risparmio energetico ed efficientamento degli edifici pubblici; adeguamento strumenti urbanistici con i vari Piani (PAI- PAES – adattamento climatico- ecc.); manutenzioni costanti dei canali, caditoie, ecc.; contenimento del rischio idraulico; corretta gestione delle acque; ecc. ecc..”, commenta sempre Mulas.

Entrambi detti Progetti Europei hanno concorso e concorrono a migliorare e rafforzare la corretta gestione del territorio attraverso modelli innovativi di governance integrata del territorio. Il Contratto di Laguna e il Progetto ADAPT diventano, quindi, strumenti fondamentali per attuare il processo che aiuti le Istituzioni Pubbliche, i privati e i portatori diinteresse ad individuare strumenti di gestione e di programmazione sostenibili e integrati dei territori.

Amp verso una rinnovata autonomia

ALGHERO – Si è svolto recentemente, nella sala comunale di via Columbano, fanno sapere dall’associazione presieduta da Roberto Barbieri, un incontro tra i componenti la Quinta Commissione Consigliare (Ambiente), i vertici del Parco di Porto Conte e AMP, ed il naturalista Barbieri (rappresentante locale di Legambiente).

La Commissione, convocata dal suo presidente Christian Mulas, ha affrontato, in un’intensa mattinata, molti temi riguardanti la gestione dell’area marina protetta Capo Caccia Isola Piana, la tutela degli habitat marini e le future progettualità. In particolare si è affrontato il tema del Regolamento dell’amp, strumento normativo indispensabile che dovrà essere portato a compimento in tempi brevi. Su questo argomento ci sono state, lo scorso anno, non poche polemiche. E’ stato ribadito che un provvedimento così importante, che riguarda tutti i fruitori a vario titolo del mare di Porto Conte e di Capo Caccia, può nascere soltanto cercando di conciliare le direttive generali del Ministero dell’Ambiente con le esigenze del territorio e di tutti i soggetti interessati. E’ perciò importante che la 5 Commissione, ma anche la stessa assemblea del Parco interagiscano con i vertici del Parco stesso per trovare il miglior punto di equilibrio possibile.

Il rappresentante di Legambiente ha ricordato che il mare si sta impoverendo sempre di più e che non sono più rimandabili, nel tratto costiero gestito dall’amp, provvedimenti per limitare le attività di prelievo (pesca), soprattutto nei confronti della pesca non commerciale e della pesca al riccio di mare. Nel contempo vanno incentivate le attività ecosostenibili quali l’escursionismo subacqueo e marino in genere. Vanno anche incentivate attività collaterali svolte dai pescatori professionisti quali il recupero delle plastiche in mare o il pescaturismo (meno impattante della pesca vera e propria). Alla presenza del neoeletto presidente del Parco, Raimondo Tilloca, del consigliere Adriano Grossi e dell’Assessore all’Ambiente Andrea Montis, il rappresentante di Legambiente ha anche sottolineato la necessità che il Parco nomini finalmente i componenti della Consulta e del Comitato Scientifico, organi istituzionali previsti da tempo (1999) e che dovranno svolgere un importante ruolo propositivo e consultivo.

Il direttore del Parco/Amp dott. Mariani ha illustrato i nuovi aspetti gestionali conseguenti all’unificazione delle due aree protette ed il lavoro fin qui svolto per perfezionare il Regolamento. Questo anche in considerazione dalla volontà dell’attuale compagine governativa di ridare autonomia all’Area Marina Protetta con una propria guida scientifica e staff per riuscire a ritornare ad essere un organismo di forte impatto anche turistico e ambientale.

Si è anche soffermato su alcuni obiettivi, condivisi dai consiglieri comunali e da Legambiente, quali il completamento dei lavori nella Grotta Verde e la sua apertura al pubblico, il recupero e la valorizzazione dello storico faro di Capo Caccia, la messa in sicurezza della falesia di Punta Giglio con la riapertura dell’area alle immersioni subacquee, ed infine completare l’iter autorizzativo per riaprire la via ferrata sulla falesia antistante la Foradada.

A fine incontro, il presidente Christian Mulas ha ribadito l’intenzione di convocare più spesso la Commissione, i vertici del Parco e le associazioni ambientaliste, affinché la politica algherese, Casa Gioiosa e la comunità dei cittadini lavorino insieme e con sinergie costruttive.

Accordo Posidonia, buona politica ambientale

ALGHERO – “Si tratta di un accordo, è vero, ma sufficiente a permetterci di essere un po più speranzosi per il futuro. La buona politica è fatta di sinergie, di impegni, di lungimiranza, di attenzione nei confronti del futuro del nostro territorio e questo ha tutte le carte in regola per rappresentarne un esempio virtuoso”. Così l’agronomo Ferdinando Manconi apre il suo commento riguardo l’importante notizia dell’avvenuto accordo tra Amministrazione Conoci, Asi e Provincia utile, finalmente, a “lavorare” in loco la posidonia raccolta nei litorali del Comune di Alghero e pure oltre.

“Regione, Provincia (e il suo consorzio Asi), Comune hanno dimostrato di recepire con attenzione la questione (non vorrei chiamarla solo problema) Posidonia e di impegnarsi per dare una risposta tangibile alla sua gestione”. E ancora Manconi. “Le opportunità proposte dalla nuova legge regionale sulla nostra principale pianta acquatica si traducono oggi in scenari importanti nella sua gestione a vantaggio delle amministrazioni pubbliche, Alghero e l’area metropolitana di Sassari in primis”.

Nella foto Ferdinando Manconi