Rotaract, giornata pulizia spiagge

ALGHERO – Domenica 31 marzo il Rotaract Club Alghero invita la comunità di Alghero a partecipare alla raccolta di rifiuti manuali presso la spiaggia di Maria Pia. L’evento organizzato fa parte di un progetto più grande, che coinvolge diversi Rotaract club d’Italia e del mondo, che vede come promotore il Rotaract Club Bari Agorà PHF assieme alla Surfrider Fondation. Viviamo in un momento di grandi cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento delle aree verdi e del mare. Consapevoli delle nostre colpe è arrivato il momento di agire per creare un futuro migliore per noi e per il nostro pianeta.

È ora di rimboccarsi le maniche iniziando da piccoli gesti, ma molto significativi, per dare un forte segnale a chi ha il potere di cambiare le cose. Il Rotaract Club Alghero insieme all’appoggio dell’amministrazione comunale e altre associazioni cittadine, si ritroveranno all’inizio della Pineta di Maria Pia per una giornata di clean up e/o raccolta rifiuti manuali dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Ci auguriamo cosi, di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e di diffondere l’idea di un impegno eco-cittadino che dovrebbe coinvolgere tutti gli abitanti della nostra città.”

Nella foto la locandina della manifestazione di domani

S.I.

Anche Alghero sia “plastic free”

ALGHERO – Contribuire a promuovere la tutela del mare e delle spiagge, contrastando l’abbandono di plastica in ambiente marino e il triste fenomeno dei furti di sabbia: è l’ambizioso obiettivo del gruppo Campo Progressista che, con un ordine del giorno a firma della consigliera Giusy Piccone e del Presidente del Consiglio Matteo Tedde, impegnano il Sindaco e la Giunta di Alghero a prendere posizione sul tema della salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento dalle plastiche e dalle microplastiche, ormai diventato insostenibile e ad aderire alla campagna “Plastic free”. Una proposta che poteva già essere già realtà qualora un ordine del giorno simile fosse stato già approvato durante questa consiliatura. Comunque, anche in questo caso, meglio tardi che mai e dunque è utile che quest’atto, se ci sono i tempi tecnici, possa essere votato positivamente dall’Aula.

La campagna, lanciata nell’agosto scorso dal Ministero dell’Ambiente (http://bit.ly/2Fc6lmB) nell’ambito dell’iniziativa #iosonoambiente, oltre a evidenziare i pericoli legati all’abbandono della plastica sulle spiagge intende promuovere l’utilizzo di materiali compostabili e biodegradabili in sostituzione della plastica monouso.

Nell’ordine del giorno, si chiede all’Amministrazione comunale di vietare l’introduzione di contenitori e recipienti in materiali plastici monouso non compostabili e non biodegradabili nelle spiagge libere e di intensificare la collaborazione – anche alla luce del recente protocollo d’intesa tra Comune, Confcommercio e Associazioni dei balneari – con i titolari delle concessioni allo scopo di favorire la somministrazione e la vendita di cibi e bevande in contenitori (piatti, bicchieri, cannucce, etc.) realizzati in materiali compostabili e biodegradabili e di evitare quelli in materiali plastici monouso.

Infine, l’invito a realizzare, insieme al Parco Naturale Regionale di Porto Conte, una campagna di sensibilizzazione nelle spiagge, itinerante e tramite l’affissione di cartelli, che informino sul tema delle plastiche e su quello della tutela dei litorali, in special modo quello dei furti di sabbia.

“Il tema della difesa dell’ambiente, della salvaguardia e della valorizzazione dei beni del paesaggio sono parte centrale del programma di Campo Progressista – spiega Giusy Piccone. Vogliamo proteggere le nostre coste e il nostro mare dalle aggressioni della plastica, vogliamo proteggere la nostra economia, seguendo l’esempio della Regione Puglia, ma soprattutto cercando anche noi di anticipare la direttiva europea che vieterà l’uso delle stoviglie usa e getta e la plastica non compostabile dal 2021.”

Nella foto il litorale algherese

S.I.

Stintino, stop alla plastica

STINTINO – “Stintino Plastic free” è il nome della campagna che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell’Asinara impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e del mare. In adesione all’iniziativa del ministero dell’Ambiente, #Iosonoambiente e #PlasticFree, anche il Comune di Stintino dice ancora una volta no alla plastica ed è pronto a coinvolgere le scuole e la popolazione. Lo farà con due appuntamenti, il primo il 17 aprile e il secondo a fine maggio, durante i quali chiamerà a raccolta i giovanissimi studenti delle scuole, cittadini e associazioni, prima per la giornata della “pulizia dei litorali” e poi per un convegno scientifico sugli effetti dell’inquinamento da plastica.

La giornata di “Pulizia dei litorali” che si svolgerà il 17 aprile alle Saline e alla Pelosa coinvolgerà le scuole di Stintino, in collaborazione con il coordinatore del Progetto Life+ Sterna, Daniele Pisu, con la compagnia barracellare di Stintino e il Parco nazionale dell’Asinara. Il convegno, in programma a maggio, avrà come tema portante l’inquinamento da plastica e tra i suoi obiettivi principali quello di contribuire significativamente a ridurre l’utilizzo di plastica usa e getta.

Nella foto Stintino

S.I.

Ambiente, che fine ha fatto il Paes?

ALGHERO – “Come coordinatrice del Paes (Piano d’Azione per l’ Energia Sostenibile), presentato in Consiglio comunale il 13 febbraio 2013, per il Patto dei Sindaci, Covenant of Mayors, non posso che fare una riflessione e condividerla con i cittadini”. Cosi Nadia De Santis, Coordinatrice del Paes del Comune di Alghero 2013.

“Premesso che il Paes aveva lo scopo di coinvolgere le comunità locali ad impegnarsi con adeguate iniziative per la riduzione nelle città delle emissioni di anidride carbonica, causa dei cambiamenti climatici in atto, attraverso una serie di azioni mirate e condivise, sia per la pubblica amministrazione e sia per i cittadini”

“A seguito dell’approvazione del piano,  la comunità europea forniva risorse per l’attuazione, ovviamente i comuni dovevano partecipare ai bandi per poterci accedere. Curioso è che tra le diverse azioni oltre all’adesione alle iniziative educative come M’illumino di meno, c’è anche la “Produzione di energia attraverso il moto ondoso del mare di Alghero”, idea allora ritenuta innovativa anche nelle diverse commissioni propedeutiche all’approvazione in consiglio”

“Ora siamo nel 2019, il tempo è gentil’uomo per una lunga riflessione, e il Parco di Porto Conte e l’Area Marina Protetta hanno presentano al Ministro un progetto internazionale denominato “Waves4water” riguardante proprio la produzione sostenibile di energia da moto ondoso, preziosa fonte di energia rinnovabile”.

“Non solo nel 2016 una ditta chiese alla capitaneria di porto di Porto Torres la concessione demaniale marittima per l’inserimento di moduli per un impianto off-shore di generazione di energia elettrica nelle acque territoriale al largo della costa del Comune di Sassari località Argentiera”.

“Ben venga che l’idea sia stata riproposta dopo tantissimi anni, ma quello che è ancor più curioso è che un Piano così importante che era fonte di importanti risorse economiche non solo non è mai stato preso in considerazione, ma che si sono perse ingenti opportunità di lavoro, di green economy e benefici per l’ambiente”.

“Dato che la pubblica amministrazione deve essere trasparente, e dato che il piano, approvato dalla commissione europea, prevedeva ogni due anni un monitoraggio costante per verificare la sua attuazione, perché non ci novellano i dati aggiornati della BEI (Baseline Emission Inventory, che è l’ammontare delle emissioni di anidride carbonica di un territorio, correlate al consumo di energia cumulativo di tutti gli attori locali, pubblici e privati) alla luce dei pochissimi progetti realizzati? Tenere nel cassetto un piano ed i suoi progetti, non partecipare ai bandi non è cosa buona e giusta per il bene comune”.

Nella foto Nadia De Santis

S.I.


Contratto Laguna, Pd soddisfatto

ALGHERO – “Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Alghero esprime soddisfazione per l’approvazione da parte di tutta l’aula del “primo contratto di Laguna del Calik” un primo passo per la risoluzione dei problemi della laguna algherese con l’obbiettivo chiaro di riportare lo stagno ad una produttività dimenticata negli anni che solo qualche anno fa ha dato lavoro a decine di persone, inoltre con questo progetto oltre a risolvere i problemi del Calick si contribuirà a migliorare e ad eliminare le problematiche legate alla marea gialla che spesso invadono le acque della riviera con gli inevitabili danni di immagine per l’intera città”. Cosi dal Pd riguardo l’atto passato in Consiglio Comunale grazie anche alla presenza dei consiglieri Pirisi e Nasone che nell’ultima seduta erano presenti al contrario delle assemblee precedenti palesando, ancora una volta, l’atavica crisi di numeri della maggioranza bruniana.

“Crediamo infine che mettendo in sintonia e in collaborazione i diversi comuni e Enti di Settore l’intera area del Nord ovest della Sardegna ne beneficerà  sia in termini ambientali che economici”.

Nella foto il Calik

S.I.

Flumendosa e Arenas zone Sic

CAGLIARI – Via libera alle misure di conservazione dei due Siti di importanza comunitaria (Sic) “Is Arenas” e “Foce del Flumendosa – Sa Praia” che si aggiungono ai 13 Sic le cui norme erano state già approvate a dicembre e che possono quindi essere designati come Zone speciali di conservazione (Zsc) da parte del Ministero. Così ha deciso la Giunta riunita nella sala “Emilio Lussu” a Villa Devoto.

Le misure di conservazione elaborate sono una sintesi ed una estrapolazione dei contenuti dei piani di gestione in aggiornamento predisposti dagli enti locali interessati, con l’aggiunta di una nuova misura individuata per siti che contengono aree umide e specie di avifauna. Il provvedimento precisa e puntualizza che la disciplina è applicabile a partire dalla pubblicazione del decreto ministeriale di designazione delle Zsc e rimarrà in vigore fino all’approvazione, con decreto dell’assessore della Difesa dell’ambiente, dei relativi piani di gestione predisposti dagli enti locali interessati.

Il provvedimento giunge dopo che  la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione (2015/2163) contro lo Stato italiano. Per la Regione Sardegna risultavano infatti scaduti i termini per 89 dei 93 Sic esistenti. Per chiudere tale procedura lo Stato, d’intesa con le Regioni, sta procedendo alla designazione di tutte le Zsc sul territorio nazionale, attraverso appositi decreti che contengono anche le previste misure di conservazione conformi alle esigenze ecologiche di habitat e di specie.

Nella foto Is Arenas

S.I.

Emergenza spiagge, parla Selva |video

ALGHERO – L’obiettivo principale, da parte dei balneari e cittadini, è stato raggiunto: la questione spiagge è divenuta centrale. Un fatto normale, in una località turistica, dove proprio il binomio “sole e mare” è l’attrazione principale, ma, per diversi motivi, in questi ultimi anni, non è stato così.

Dalle varie azioni e perfino battaglie messe in campo sono emerse le varie criticità. Ci sono stati momenti anche di tensione, ma, è giusto che prevalga il buon senso e dunque la volontà di trovare soluzioni utili a salvaguardare e rilanciare la fruizione dei litorali. E in tale senso, ovviamente, va anche inserita l’assoluta necessità, ribadita più volte, di liberare le spiagge dagli stock di posidonia e rifiuti e in generale avere “spiagge pulite sempre”.

L’assessore all’Ambiente, Raniero Selva, intervistato da Algheronews, proprio su questi temi, non ha niente in contrario rispetto a queste volontà. Certo, è lui stesso, a ricordare che ricopre questo ruolo da due anni e mezzo e che non c’è alcuna intenzione di andare contro il comparto. D’altra parte è evidente che, come ricordato anche da Selva, senza queste diffuse azioni (pure dell’Amministrazione), forse non si sarebbe giunti a questi, seppur minimi, risultati.

Insomma, anche in questo settore, c’è molto da fare. E mancando un paio di mesi alla fine del mandato, le responsabilità maggiori saranno in capo ai prossimi governi regionale e locale. Anche se, ancora l’assessore, ricorda che mai come ora sono stati “messi a correre” denari ed energie proprio per il comparto, d’altra parte è indispensabile che nella stagione estiva 2019 non si ripetano i problemi della scorsa con larga parte del litorale ricoperta dalla “posidonia” e altro materiale fino a luglio inoltrato.

Nella foto e video l’assessore all’ambiente Raniero Selva

S.I.

Bocche Bonifacio, fermare navi

SASSARI – La Camera di Commercio di Sassari scrive ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Toninelli, all’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Costa, e alla Regione Sardegna per intraprendere un percorso condiviso che abbia come obiettivo la sicurezza della navigazione nella Bocche di Bonifacio.

Lo spunto lo ha dato la Cna Gallura e il suo presidente Benedetto Fois, che ha posto l’accento sul problema relativo alla sicurezza della navigazione nelle Bocche di Bonifacio  – specchio d’acqua nel quale transitano ogni anno circa 3000 navi di cui il 55 per cento ad alto rischio ed il 31 a medio alto rischio in uno stretto che, secondo l’Organizzazione Mondiale del Mare è tra gli otto più pericolosi del pianeta- e nel Golfo dell’Asinara sollecitando un’azione condivisa. Navi di grande cabotaggio tracciano le loro rotte quotidianamente nelle acque del nord Sardegna ed è costante il rischio che possa accedere l’irreparabile.

” Il rischio c’è ed è costante, navigare nelle acque a nord dell’Isola non è semplice– sostiene Italo Senes, componente di giunta camerale e delegato al settore della nautica – i nostri ecosistemi, patrimonio naturale irriproducibile dell’arcipelago de La Maddalena e dell’Asinara non possono rischiare di essere colpiti da versamenti di carburante a seguito di un eventuale situazione di emergenza in mare. In più di un occasione si è rischiato che questo accadesse. E’importante, ora, trovare una soluzione.”

“La Camera di Commercio di Sassari, in risposta alle pressanti richieste dei tanti che hanno la chiara percezione dei rischi ambientali che corrono i territori costieri del Nord Sardegna e della Corsica Meridionale a causa della navigazione indiscriminata sulle Bocche di Bonifacio, ha convocato un tavolo di lavoro con l’intento di stimolare e studiare proposte rivolte a minimizzare i possibili rischi di catastrofi”, si scrive nella lettera.

Alla prima riunione hanno partecipato diversi soggetti ed istituzioni tra cui i Sindaci di Porto Torres e Santa Teresa Gallura, un delegato del Sindaco di Bonifacio, il Presidente dell’Autorità Portuale della Sardegna, i delegati delle Capitanerie di Porto Torres e di La Maddalena, l’Ufficio Trasporti di Bonifacio, il Presidente Nazionale della FedePiloti, i delegati del Parchi di La Maddalena e dell’Asinara, l’AssoArmatori e i rappresentanti dell’Associazione CNA Gallura; il Sindaco di La Maddalena che pur non potendo partecipare all’incontro ha dato la sua piena disponibilità al sostegno dell’iniziativa.

Un messaggio di un sistema territoriale che prosegue spiegando ai suoi interlocutori: “Le Bocche di Bonifacio costituiscono un tratto di mare nevralgico e sono considerate acque internazionali per cui possono essere percorse da tutte le navi senza alcun vincolo come ad  esempio l’imposizione di un servizio di pilotaggio a pagamento durante il loro attraversamento.  Annualmente registrano il passaggio di circa 3000 navi commerciali di grande cabotaggio, provenienti da tutto il mondo, che in tal modo accorciano le distanze di molti percorsi pur seguendo precise rotte a causa della vicinanza della terra ferma e dei bassi fondali di quel tratto marino. L’incontro ha permesso di condividere interessanti proposte che, se messe in atto, potrebbero contribuire a minimizzare i rischi a fronte di un impegno economico abbastanza limitato in proporzione ai danni che potrebbero essere evitati”.

“In particolare – aggiunge la nota inviata ai due dicasteri e alla Regione- si è pensato alla costituzione di una stazione di pilotaggio in funzione 24 ore su 24 da localizzare a Santa Teresa Gallura o a Bonifacio, gestita in collaborazione dalla Regione Sardegna e dalla Regione Corsa, il cui utilizzo sarebbe a titolo gratuito. Per quanto su esposto, si auspica che gli Onorevoli Ministri, Toninelli e Costa, possano incontrare quanto prima una delegazione per analizzare congiuntamente il problema e condividere le linee d’azione più opportune da seguire.

Nella foto uno scontro nelle Bocche

S.I.

Alghero, costa e dune: è emergenza |video

ALGHERO – Da una parte vediamo una gara di solidarietà per le dune di Chia, dall’altra è sotto gli occhi di tutti, o quasi, la drammatica condizione del sistema dunale di Maria Pia ad Alghero. Gli appelli dei balneari e cittadini, ad oggi, sono caduti ne vuoto. La situazione, però, è sempre più allarmante. La variazione delle condizioni meteo climatiche, in particolare dei venti e dunque delle mareggiate, hanno causato l’erosione di larga parte della costa sabbiosa che va, all’incirca dal Lido fino alla fine della pineta. In certi punti, come si evince dalle foto allegate, molti alberi stanno per cadere e alcuni l’hanno già fatto. Un pericolo evidente per tutti quelli che, e fra poche settimane, saranno nuovamente tanti, frequentano quel tratto di litorale. Inoltre, nel bel mezzo della spiaggia, della presenza di una pericolosa “fossa settica” come residuo del casotto abbattuto anni addietro.

Senza considerare un altra grave criticità. Davanti all’Ospedale Marino il lavorio del mare ha riportato alla luce diverso materiale edile occultato sotto la sabbia diversi decenni addietro quando vennero abbattute delle porzioni di struttura del presidio sanitario. Massi, pietre, perfino ferro arrugginito, senza considerare la solita invasione di posidonia e micro-plastiche e pure il muro di contenimento che oramai sta crollando. E tutto questo in una porzione di costa che, come quella di San Giovanni, se sistema, riqualificata potrebbe divenire altro luogo di frequentazione per famiglie, turisti e tutti quelli che vogliono ammirare le bellezze locali senza dover cambiare meta. E’ oggettivo che alcuni tratti necessitano di un riposizionamento di arenile che, venti e mareggiate, hanno spostato in altri siti (ad esempio a ridosso del porto, sito di stoccaggio cresciuto anche per questo e per la massiccia presenza di posidonia).

Posdinia, dune e pineta di Maria, l’intera costa (dalla strada di Bosa passando per i bastioni, porto, San Giovanni, Maria Pia e poi fino ad arrivare a Porto Conte) deve essere oggetto di un mega intervento di tutela, salvaguardia, monitoraggio e riqualificazione per creare nuove occasioni di sviluppo e dunque lavoro in relazione alle bellezze naturalistiche che Alghero, come è evidente, può e deve offrire.

Nelle foto e video la condizione del litorale a Maria Pia e ospedale Marino

S.I.



Porto Conte-Garraf, incontro Parchi

ALGHERO – “Si intensifica e rafforza il dialogo istituzionale tra il parco catalano del Garraf e il Parco naturale regionale di Porto Conte ormai gemellati da quasi un lustro. Proprio nei giorni scorsi una delegazione del Parco di Porto Conte si è recata a Barcellona per l’insediamento ufficiale del comitato tecnico ai sensi dell’accordo di gemellaggio”. Cosi fanno sapere dal Parco di Porto Conte che informa sull’incontro in Catalunya riguardo il gemellaggio col Garraf.

“Ed è stata l’occasione per pianificare l’agenda delle azioni per il 2019. Erano presenti per il Parco di Porto Conte il vicepresidente Salvatore Mulas e il direttore del Parco Mariano Mariani. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Alghero ha partecipato l’assessore all’ambiente Raniero Selva. Ad accoglierli una nutrita delegazione catalana composta da Jesús Calderer, Diputat adjunt Espais Naturals, Jordi Padrós, Coordinador Àmbit Espais Naturals, Xavier Roget, Cap de la Direcció Territorial, Josep Melero, Cap de la Secció de Divulgació, Santi Llacuna, Director del Parc del Garraf. Tanti i temi trattati che accomunano le due aree protette catalana e algherese, ma per il 2019 sono stati fissati fondamentalmente sei punti”.

“Si parte dallo scambio di buone pratiche sul tema della prevenzione incendi allo scambio di modelli comunicativi moderni e al passo con le tecnologie e i progressi dei principali social network emergenti. Ma non solo tra i temi cari ai due parchi ci sono gli scambi culturali, l’educazione ambientale ed il particolare il turismo scolastico sfruttando la tratta navale Barcellona-Porto Torres. Il Parco di Porto Conte inoltre si propone di trasmettere al Garraf il suo modello di gestione del marchio di qualità ambientale e promozione delle produzioni agroalimentari locali. Sempre nel 2019 si affronteranno anche temi sulle energie rinnovabili e il contenimento della fauna selvatica. Per quanto attiene gli scambi culturali, confermati gli appuntamenti consolidati con “Poesia als Parc” e “Parc a taula”.

S.I.