Balzello per Punta Giglio: proteste

ALGHERO – Con Ordinanza n°2 del 2018, il Direttore del Parco di Porto Conte, Mariano Mariani, ha deciso di “privatizzare temporaneamente” il comprensorio verde di Maristella togliendolo di fatto dalla disponibilità gratuita dei visitatori. Se fosse successo all’interno delle mura di Alghero ci sarebbero stati lo sdegno e la rivolta popolare. Invece accade nella borgata algherese di Maristella dove, da lunedì prossimo, i non residenti che abitualmente vanno a passeggiare a piedi e in bicicletta a Punta Giglio (esclusi dal pagamento in questa prima fase sperimentale i residenti) si troveranno a pagare un balzello al Parco di Porto Conte.

Tonina Desogos, Presidente del Comitato di Borgata di Maristella ha commentato: “Il Parco sta scippando Punta Giglio alla fruizione gratuita così come accaduto per Le Prigionette. A fronte di quale tornaconto concreto per il territorio? Casa Gioiosa sta diventano un’idrovora di fondi senza dare nulla in cambio. Gli abitanti di Maristella hanno già firmato in massa per la riperimetrazione del Parco, limitandolo a non oltre la Foresta Demaniale delle Prigionette. A Maristella si paga già la tassa di soggiorno che in tutto il mondo viene utilizzata anche per le manutenzioni e la prevenzione nei sentieri escursionistici. Visto il numero di strutture ricettive presenti nella nostra borgata crediamo che quegli introiti siano molto più che sufficienti per garantire la fruizione gratuita per tutti dei sentieri per Punta Giglio”.

“Il Parco di Porto Conte non può pensare di mettere biglietti di ingresso ovunque al solo fine di stipendiare i propri dipendenti. C’è già Forestas a presidiare ottimamente il territorio e non sono necessari altri interventi. E’ necessaria un’importante riflessione sulla reale necessità di avere un Parco se i risultati sono quelli ottenuti in questi anni. Ora, se Punta Giglio deve essere a pagamento, il Comune di Alghero faccia in modo che il 100% dei fondi incamerati siano finalmente utilizzati per la riqualificazione delle borgate”.

Nella foto l’ingresso a Maristella

S.I.

Parco: guardare la Luna, non il dito

ALGHERO – Parole piuttosto dure e pesanti da parte della Desogos, presidente del Comitato di Maristella, [Leggi] riguardo l’agognato, promesso, annunciato e ancora mai realizzato concorso per stabilizzare i dipendenti del Parco di Porto Conte. Lavoratori, alcuni con esperienza pluriennale presso l’Ente di riserva terrestre, che attendono tale passaggio forti anche di un pronunciamento del Tribunale del Lavoro. Sentenza che se non rispettata porterebbe degli effetti diretti ai responsabili di tali scelte e in particolare i vertici del Parco e dell’amministrazione comunale che ne dovrebbero rispondere davanti al Giudice.

Tralasciando questo importante aspetto, non si può non dare ragione alla Desogos e anche ad altri esponenti politici che, da tempo, chiedono che Villa Gioiosa diventi quel volano di sviluppo connesso all’ambiente atteso da troppi anni. Per fare ciò, come noto, è indispensabile l’atteso “Piano del Parco”. Atto, anche questo, annunciato, promesso e ancora neanche portato all’Assemblea che, tra l’altro, mai come in questi anni si è riunita cosi poche volte. Altro segno del distacco (quasi totale) tra la politica locale e un Ente che ha potenzialità enormi. A dimostrarlo, ad esempio, la manifestazione di due domeniche fa. E’ “bastata” l’intuizione. lo sforzo e la volontà di alcuni rappresentanti delle borgate per realizzare un appuntamento che, se promosso e organizzato col giusto sostegno del Comune, Parco compreso, potrebbe essere di richiamo per solidi flussi turistici legati allo sport ambientale. Un piccolo grande esempio. Ma, con una struttura del genere, le idee vincenti potrebbero essere diverse.

Certo lascia perplessi che a fare l’eventuali “spese” della gestione non ottimale del Parco siano, solo o quasi, dipendenti, in particolare coloro che svolgono le più svariate mansioni pur di sopperire alle diverse necessità che si presentano. Temi, come quello del Piano e sopratutto del monitoraggio delle spese di questi anni e del “ritorno” delle manifestazioni realizzate, compresa la recente “sfilata di moda”, che dovrebbero interessare la politica e in particolare il Consiglio ovvero l’assemblea. Ma, come detto, non vorremmo che lo xanax naturale del solleone estivo faccia dimenticare definitivamente quello che è un prezioso e formidabile asset per il rilancio del territorio algherese e che, soprattutto, a fronte di una diffusa stagione, si guardi “il dito e non la luna”.

Nella foto trekking al Parco di Porto Conte

S.I.

Discarica alghe, annuncio rimozione

ALGHERO – “La rimozione delle banquette di posidonia oceanica presenti lungo il battente del mare nel sito di stoccaggio in zona San Giovanni, con l’obbiettivo di evitare che le mareggiate possano staccarne porzioni che poi le correnti riversano lungo il litorale, chiude la serie di interventi straordinari eseguiti dall’Amministrazione e propedeutici alla completa bonifica del sito, già programmata per la stagione autunno-invernale”. Cosi dal Comune di Alghero riguardo il grave problema della montagna di alghe putride che sono presenti a San Giovanni e anche alla fine della pineta di Maria Pia e Punta Negra che, come segnalato più volte da Algheronews, con ultimo articolo di ieri in cui venivano illustrati gli ultimi 50 anni, con immagini, del litorale cittadino. [Leggi]

“Proseguiranno invece con cadenza quotidiana i servizi di pulizia con pulisci-spiaggia e la raccolta manuale dei rifiuti lungo tutte le spiagge della costa algherese. Confermata, infatti, la decisione di procedere alla fine della stagione balneare con lo smaltimento e la bonifica dei siti di stoccaggio di San Giovanni e seguiranno la stessa sorte dell’area pinetata di “Cuguttu” in località “Maria Pia”, dove la sperimentazione eseguita ha consentito di recuperare l’intera frazione sabbiosa presente, prevedendone la ridistribuzione sul litorale di provenienza, liberando ampi spazi di pineta alla libera fruizione dei bagnanti”.

Tutto questo, in linea con quanto evidenziato dalla manifestazione del Centrodestra Sardista e Civico dello scorso metà maggio [Leggi] dove veniva messo in evidenza il grave problema soprattutto rispetto alla fruibilità delle spiagge. Considerando anche la “discarica di alghe” a San Giovanni che quest’anno ha assunto proporzioni mai viste con anche evidenti problemi sanitari visti gli olezzi che si sollevano dal sito. Dopo diverse segnalazioni di Algheronews, cittadini, balneari e Centrodestra Sardista e Civico, l’Amministrazione Bruno, a luglio 2018, dopo 4 anni di Governo cittadino, ha annunciato di voler intervenire. Vedremo, la speranza è sempre l’ultima a morire.

Nella foto la pessima condizione di San Giovanni nel weekend appena trascorso

S.I.

Eco-box a spese delle attività

ALGHERO – “Ecco i primi “eco-box” installati ad Alghero, su indicazione dell’ufficio Ambiente. Si tratta delle schermature in legno, fiorite, con un telaio metallico in scatolare di acciaio che rivestiranno i bidoni dei rifiuti di tutte le attività commerciali e di somministrazione che, per mancanza di spazi, utilizzano il suolo pubblico per il conferimento quotidiano”. Cosi dall’amministrazione Bruno riguardo l’installazione della prima struttura utile ad occultare i contenitori dei rifiuti presenti in città.

“Si tratta di un vero e proprio progetto di arredo, perfettamente integrato nel contesto architettonico e in linea con sedute e panchine presenti negli angoli più caratteristici della città, mirato ad alleggerire l’impatto negativo che i numerosi bidoni arrecano al contesto urbano. Realizzate con listelli in legno di iroko di colore bruno, le strutture di dimensioni modulari sono dotate nella parte superiore di fioriera e abbelliranno il centro e le vie cittadine, contribuendo a garantirne il decoro. I box ecologici realizzati dai privati e titolari di attività, saranno installati previa autorizzazione, di concerto con i competenti uffici comunali: vanno incontro alle richieste dei residenti che negli ultimi anni hanno assistito ad un proliferare di attrezzature posizionate all’esterno dei locali, e troveranno il piacere dei turisti.

“Si tratta di un bel esempio di cooperazione tra pubblico e privato, tra imprenditori e residenti” evidenzia il Sindaco di Alghero, Mario Bruno, sottolineando gli sforzi in atto dall’Amministrazione per garantire pulizia, decoro e coinvolgere sempre più cittadini e imprenditori in progetti e attività di abbellimento e rigenerazione urbana, così da presentare la città accogliente tutti i mesi dell’anno. In allegato la simulazione fotografica delle opere in progetto e lo scatto con il primo “eco-box” installato all’angolo tra le vie Eleonora d’Arborea e La Marmora dalla gelateria-caffetteria “Passione gelato”.

Nella foto il primo “Eco-box” realizzato ad Alghero

S.I.

Delfini, risorse alle Aree Marine

CAGLIARI – Le Aree Marine Protette della Sardegna, anche nel 2018, potranno proseguire le attività legate alla gestione dei SIC marini, con particolare riferimento agli approfondimenti scientifici sulla presenza di delfini della specie Tursiops truncatus in prossimità dei territori delle stesse Aree. Le ricerche sono necessarie ai fini dell’individuazione di nuovi siti marini da proporre al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare. La Giunta, su proposta dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha approvato la delibera con la quale vengono destinati 100mila euro da distribuire tra le cinque Aree Marine Protette della Sardegna.

“Si tratta – spiega l’assessora Spano – di risorse previste nella Legge di Stabilità 2018 per sostenere gli oneri della gestione dei siti di interesse comunitario marini e per favorire il funzionamento della Rete delle aree marine protette”. “L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), su incarico del Ministero dell’Ambiente – precisa la titolare dell’Ambiente – ha elaborato uno studio da cui si rileva la potenziale presenza di delfini della specie Tursiops truncatus in particolare nell’area del Nord Sardegna. La ricerca rileva peraltro che gli avvistamenti sono ravvisabili anche in altri luoghi della Sardegna, in prossimità dei territori delle attuali Aree Marine. Per questo è necessario dare corso ad approfondimenti più completi e puntuali”.

Nella foto alcuni delfini

S.I.

Porto Ferro e Palmas: issato il Blu

SASSARI – Sono state issate questa mattina a Porto Ferro e Porto Palmas le Bandiere Blu, riconoscimento internazionale che è espressione di una politica di gestione eco-orientata. Porto Ferro può vantare la bandiera per il terzo anno consecutivo, mentre Porto Palmas si riconferma per il secondo anno. «Si tratta di spiagge con acque di balneazione eccellenti – spiega l’assessore alle Politiche agro-ambientali e vicesindaco Fabio Pinna -, dove sono garantite la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini e la pulizia della spiaggia. Un’area costiera da preservare, una risorsa preziosa, da valorizzare dal punto di vista turistico e ambientale».

Nella foto le bandiere blu issate

S.I.

Asinara, ambientalisti: pulizia mare

ASINARA – Si è conclusa oggi ad Asinara l’iniziativa “Pfu Zero sulle coste italiane”, il progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati sulle coste italiane che fa capo a EcoTyre, il Consorzio che a livello nazionale si occupa della corretta gestione degli PFU, e all’Associazione Marevivo, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia Costiera.

In cinque anni, sono stati effettuati 40 interventi per rimuovere gli pneumatici fuori uso dai fondali e dai litorali delle isole minori e delle coste italiane. Sono oltre 8.500 le gomme portate a riva dai sub e finalmente avviate al recupero dopo essere state sommerse per anni: un gesto concreto per ripulire i nostri mari. Era abitudine comune, infatti, utilizzare i copertoni come parabordi su barche e moli per poi gettarli in mare, dopo anni di incuria e usura. Solo quest’anno gli interventi sono stati 6, tutti in acque portuali. Complessivamente sono stati correttamente avviati al riciclo circa 3.200 kg di pneumatici: a Messina (600 kg), a Trani (400 kg), a Gaeta (1.500 kg), a Marina di Ravenna (record, una sola gomma), a Porto Venere (600 kg) e ad Asinara (circa 100 kg).

Il progetto PFU Zero ha avuto nei primi anni un focus specifico sulle isole minori perché queste perle dei mari italiani, oltre alle gomme abbandonate in acqua, vivono quotidianamente un problema logistico per il trasferimento dei rifiuti sul continente. EcoTyre e Marevivo hanno, alla luce di questo, firmato dei protocolli di intesa con i comuni di Lampedusa, Pantelleria e Ustica che consentono il ritiro regolare degli pneumatici presso i gommisti delle isole e il trasporto a impianti di recupero. Perché poi è questo il percorso corretto degli PFU: dopo il cambio gomme le officine possono richiedere il ritiro gratuito a consorzi specializzati, come EcoTyre, che ne garantiscono il trattamento e il completo recupero. Un passaggio semplice sulla terraferma ma più complicato quando tra il gommista e l’impianto c’è un tratto di mare.

Una volta raccolti, gli PFU sono condotti dai mezzi del Consorzio EcoTyre agli impianti di trattamento per essere correttamente gestiti. Sono, infatti, una tipologia di rifiuto cosiddetta “permanente”: se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Gli PFU, invece, sono un prodotto completamente riciclabile perché composti da acciaio, fibre tessili e gomma, che una volta triturata può dar vita a pavimentazioni antiurto – come quelle delle piste di atletica o dei parchi gioco dei bambini – asfalti ad alta aderenza o centinaia di altri prodotti green.

Attività di sensibilizzazione
Uno degli obiettivi principali del progetto è l’attività di sensibilizzazione e di informazione alla cittadinanza, al centro del lavoro di EcoTyre e Marevivo. Grazie a Gummy, la mascotte dell’iniziativa, sono stati coinvolti negli anni migliaia di ragazzi a cui, attraverso il gioco, è stata spiegata come funziona la corretta filiera di gestione degli PFU e quanto sia importante la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.

“Cinque anni fa, quando a Sestriere abbiamo iniziato il progetto PFU Zero – spiega Enrico Ambrogio, Presidente del Consorzio EcoTyre – credo che abbiamo avuto una buona intuizione. La strada che abbiamo percorso ci ha portato dalle Alpi alle isole minori e in giro per le coste Italiane, individuando e intervenendo su decine di depositi di PFU abbandonati. Il problema non è ancora del tutto risolto ma queste discariche sono sempre più rare, grazie anche al lavoro di sensibilizzazione che accompagna queste iniziative e al sito www.pfuzero.ecotyre.it dove è possibile segnalare depositi di PFU abbandonati, sui quali faremo le opportune verifiche e se possibile interverremo”.

“Abbiamo raggiunto – commenta Carmen Di Penta, Direttore Generale di Marevivo – con questa edizione di PFU Zero sulle coste italiane una serie di importanti obiettivi come il coinvolgimento sempre più attivo delle Istituzioni locali e delle Capitanerie di Porto di tutta Italia. Grazie, inoltre, ai protocolli di intesa siglati con alcune isole minori, abbiamo attivato canali preferenziali di raccolta e gestione degli PFU in difesa del mare. Alla quinta edizione di questo progetto abbiamo potuto constatare, con orgoglio, che ci sono sempre meno PFU abbandonati in mare, come il caso di Marina di Ravenna, a testimonianza di come questa operazione di recupero funzioni e aiuti a sensibilizzare sul problema dei rifiuti”.

Nella foto il gommone dell’associazione Marevivo in azione all’Asinara

S.I.

Alghero, ecco le “Isole ecologiche”

ALGHERO – Installate in via De Gasperi e nell’area sterrata (fronte Cimitero) compresa tra via Vittorio Emanuele e via Mazzini le prime due ecoisole video-sorvegliate che consentiranno un conferimento extra delle frazioni differenziate a tutti i residenti serviti dal sistema porta a porta. Il conferimento nelle isole ecologiche sarà possibile per tutti i cittadini dotati di tessera sanitaria: è sufficiente avvicinare la banda magnetica per abilitare il lettore e successivamente passare la mano davanti agli appositi spazi destinati ai rifiuti. A tutte le strutture extra-alberghiere regolarmente registrate, saranno fornite apposite schede per l’eventuale utilizzo ai turisti stranieri non in possesso della tessera sanitaria.

La corretta gestione delle ecoisole, tutte dotate di sistema di videosorveglianza esterna, sarà garantita dal controllo in remoto, grazie ai sensori che segnalano la percentuale di riempimento dei singoli cassoni. Nei prossimi giorni si provvederà all’installazione di una terza oasi a servizio del centro storico e sarà allestito un mini-ecocentro in Viale Europa. Si tratta di servizi aggiuntivi al progressivo passaggio al sistema integrale porta a porta, già previsti in capitolato, che garantiscono la possibilità di conferimenti extra in giornate diverse dal regolare servizio domiciliare.

“L’obiettivo è avere una città sempre più pulita – ripete l’assessore all’Ambiente Raniero Selva – ma perché questo sia possibile serve lo sforzo di tutti, ad iniziare dall’azienda fino ai cittadini”. Con l’avvio del rinnovato appalto d’igiene urbana ad opera della Ciclat, crescono sensibilmente le percentuali di raccolta differenziata rispetto al passato e migliora il decoro generale della città. Uniformato per tutte le utenze cittadine anche il calendario di ritiro delle differenti frazioni. Parallelamente s’intensificano i controlli sul territorio al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni su modalità e orari di deposito dei rifiuti, tenendo alta l’attenzione sull’azienda affinché perfezioni i servizi erogati. Impegnati nei controlli e monitoraggi gli agenti della Polizia Locale e la Compagnia dei Barracelli.

Nella foto le Ecoisole

S.I.

Organico: martedì, giovedì, sabato
Plastica e metalli: venerdì
Carta e cartone: mercoledì
Secco residuo: giovedì
Vetro: lunedì
Pannolini: lunedì, mercoledì, sabato (previa prenotazione Numero Verde 800543999)

Parco-Amp gestione unica: firma

ALGHERO – Con la firma del decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, si conclude l’iter amministrativo promosso dall’Amministrazione comunale di Alghero per l’affidamento della gestione dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana al Parco di Porto Conte. Le due aree protette manterranno inalterate le proprie identità e ruoli, ma saranno gestite sotto una direzione unificata e da un solo organismo giuridico che sarà l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte.

Per il Sindaco Mario Bruno si tratta di un decreto storico, in grado di esaltare le grandi potenzialità dell’ambiente marino e terrestre della Riviera del Corallo. “E’ un atto atteso ed estremamente positivo – afferma Mario Bruno – non solo per dare piena efficienza alle due macchine operative, ma soprattutto per garantire una gestione ragionata delle risorse naturali che le due aree protette di fatto condividono. Era per noi diventata necessaria e non procrastinabile una gestione unificata per dare gambe a progetti di sviluppo e tutela che necessariamente devono andare in un’unica direzione”. Soddisfatto anche l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva che parla di un “risultato importante che chiude un iter complesso, auspicato da tempo e parte integrante degli obbiettivi programmatici della Giunta comunale”. Ora la gestione sarà più razionale e operativa, con una ottimizzazione di risorse economiche e professionali ma soprattutto un riferimento chiaro per l’utenza: gli uffici di Casa Gioiosa che diventeranno il quartier generale delle due aree protette algheresi. Una sede dove utenti, visitatori e scuole potranno scoprire e conoscere le attività svolte e le straordinarie bellezze naturali terrestri e marine grazie ai musei e agli allestimenti multimediali presenti. L’articolata fase di concertazione di questa importante decisione assunta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha visto protagonisti a Roma la Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare con il suo Direttore Generale, la dott.ssa Maria Carmela Giarratano, e la dott.ssa Gabriela Scanu della Segreteria Tecnica del Ministro.

Al dicastero dell’Ambiente, l’Amministrazione comunale di Alghero e la stessa Azienda Speciale Parco di Porto Conte hanno sottoposto una seria e credibile proposta di gestione operativa delle due aree protette senza svilire o aumentare il ruolo di una rispetto all’altra, ma lavorando su un unico fronte: la sinergica tutela e valorizzazione delle risorse naturali insistenti negli oltre cinquemila ettari di territorio, oltre 60km di coste e 2mila e seicento ettari di superficie marina. Proposta che è stata valutata con estrema positività dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Sardegna.

Nella foto la sala multimediale dell’Area Marina Protetta nella sede di villa Gioiosa al Tramariglio

S.I.

Parco, weekend sulla qualità

ALGHERO – Grande riscontro di operatori del settore e di pubblico, fanno sapere dal Parco di Porto Conte, lo scorso fine settimana a Casa Gioiosa in occasione del weekend dedicato al tema della Qualità Sostenibile. Si è cominciato sabato 19, dedicato al Marchio Day dove numerose imprese del circuito del Marchio della Rete dei Parchi e delle Aree Protette del Parco Regionale di Porto Conte e del Parco Nazionale dell’Asinara, si sono incontrate per confrontarsi, proporsi e rafforzare il sistema di rete di collaborazioni, nell’ottica di offrire nuovi modelli di sviluppo sostenibile per l’accoglienza di un territorio, il Nord Ovest della Sardegna, ricco di risorse naturali, culturali e produttive. All’iniziativa hanno partecipato oltre trenta aziende certificate ed in fase di certificazione, del settore turistico ed agroalimentare, segno importante della condivisione dei principi fondanti del marchio di Qualità Ambientale con la finalità di aggregare gli operatori in un sistema di rete articolato per un offerta turistica di elevata qualità. All’iniziativa, che rientra nelle azioni di comunicazione del progetto Comunitario CIEVP, hanno partecipato Il Presidente del Parco Cella, la Presidente del Comitato del marchio Antonia Casu dell’Agenzia laore Sardegna, il Direttore Porto Conte Mariani, il Direttore del parco dell’Asinara Pierpaolo Congiatu.

Anche l’iniziativa di domenica 20 maggio “Emozioni di miele” ha riscosso un grande successo. L’evento si è svolto grazie alla collaborazione degli esperti dell’Agenzia Laore Sardegna e ai produttori locali per una giornata dedicata a degustazioni guidate di alcune eccellenze alimentari del territorio. I mieli delle qualità di eucalipto, cardo e rosmarino del Parco di Porto Conte sono stati presentati in abbinamento con il gioddu, sapientemente preparato dall’Azienda Fauro e con gli ottimi pecorini delle aziende Mureddu Aru e F.lli Riu ed assaggiati dai presenti in accompagnamento dai vini della Cantina Rigàtteri e di Sella & Mosca.

Le presentazioni degli esperti dell’Agenzia Laore Gavino Carta e Cianni Brancazzu insieme a Caterina Pozzati della Cantina Rigàtteri, hanno conquistato il pubblico in sala suscitando nei degustatori vivo apprezzamento verso i prodotti proposti. A corollario della giornata “dolce” anche deliziose torte a base di miele, ricotta e frutta del territorio preparate da un’allieva dell’Istituto Alberghiero, coordinata dal docente Umberto Dacrema, chef della scuola che da anni dedica particolare attenzione ai prodotti locali utilizzandoli in piatti innovativi eccellenti.

Anticipazione del prossimo week-end 25-26 maggio 2018. Resterà sul tema della qualità anche il prossimo week-end di Emozioni di Primavera ispirato all’anno nazionale del Buon cibo italiano, così come promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Questa volta sarà il prodotto enogastronomico che maggiormente rappresenta l’identità italiana, ossia il pane di qualità, l’argomento al centro dell’attenzione, grazie a una due giorni che vedrà coinvolti rappresentanti del mondo accademico, associazioni di categoria tra cui Coldiretti Sardegna, ed esperti dei settori alberghiero e ristorazione. Il programma avrà inizio venerdì pomeriggio (25 maggio) con il seminario dal titolo “Il pane a tavola” rivolto a tutti i gestori di attività agrituristiche. Verranno inoltre inaugurate due Mostre di cui una dedicata ai pani tradizionali della Sardegna proposta dalla Coldiretti Sardegna, e la seconda sul tema de “La Vida Rùstiga” allestita dal Centre Excursinista de l’Alguer.

Il sabato mattina (26 maggio) sarà invece interamente dedicato al convegno aperto al pubblico dal titolo “Il Lievito madre: uno scrigno di biodiversità microbica da salvare e valorizzare”, coordinato dal Prof. Antonio Farris con la partecipazione dei relatori Marco Gobbetti dell’Università di bolzano, Carlo Giuseppe Rizzello dell’Università di Bari, Karl De Smedt dell’Università di Bruxelles e della biologa nutrizionista Domenica Anna Obinu, i quali tratteranno l’argomento sotto diversi punti di vista, qualificando infine il pane quale prodotto simbolo del patrimonio enogastronomico rappresentativo della cultura e dell’identità italiane.

Nella foto l’incontro sul miele

S.I.