Alghero, 10 educatori ambientali

ALGHERO – Un ulteriore strumento che si aggiunge al processo di cambiamento in corso nel servizio di igiene urbana in città. Migliora il servizio mentre si prepara l’avvio ufficiale del nuovo appalto con l’estensione graduale in tutti i quartieri della città delle nuove modalità di conferimento. Ad incrementare le attività di promozione delle buone pratiche, prevenzione, vigilanza e controllo del coretto conferimento, da martedì 28 novembre ci saranno dieci volontari che svolgeranno servizio ad integrarsi con le attività già in essere. Riceveranno alle 17,00 nella sala del Sindaco a Porta terra la qualifica di “Educatori Ambientali Volontari Comunali”, operante all’interno del territorio Comunale di Alghero, i quali agiranno nella qualità di Pubblici Ufficiali per contribuire al miglioramento del decoro urbano del territorio comunale e il miglioramento delle percentuali di raccolta differenziata. Subito operative, le dieci unità agiranno in qualità di pubblico ufficiale con poteri di accertamento delle violazioni amministrative, a supporto della Polizia Locale, nell’ambito del presidio territoriale a garanzia dell’igiene ambientale.

Il raggio d’azione è ampio: abbandono incontrollato sul suolo di rifiuti di qualsiasi natura; conferimento dei rifiuti domestici ingombranti nel circuito di raccolta dei rifiuti urbani; deposito incontrollato sul suolo di rifiuti; conferimento nei contenitori per RSU di frazioni di rifiuti per le quali è istituita la raccolta differenziata; mancata rimozione delle deiezioni animali; abbandono e deposito incontrollato sul suolo di rifiuti pericolosi; conferimento dei rifiuti fuori dall’orario previsto. “I miglioramenti del servizio sono già ampiamente visibili in tutta la città – spiega l’Assessore all’Ecologia Raniero Selva – ma ora, con l’entrata a regime del nuovo appalto, si va verso la svolta decisiva. L’istituzione dell’Educatore Ambientale è un valido strumento che insieme al prezioso lavoro svolto dalla Polizia Locale contribuisce all’innalzamento qualitativo del servizio e al raggiungimento degli obbiettivi che tutti auspichiamo per l’immagine della città”.

I volontari hanno svolto un apposito corso di formazione dopo aver partecipato all’avviso pubblico dell’Amministrazione comunale. Potranno segnalare alla Polizia Locale le violazioni alle norme riscontrate nel corso dell’attività di prevenzione e vigilanza. Lo sguardo è rivolto alla tutela dell’Ambiente e alla salvaguardia del territorio, attraverso il contrasto il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti e il non conforme conferimento dei rifiuti da parte del cittadino a discapito della raccolta differenziata e del decoro urbano.

Nella foto la pessime condizioni della pineta di Maria Pia durante l’estate 2015

S.I.

Parco, assemblea dimenticata

ALGHERO – Mentre la sinistra riferibile ai bruniani è totalmente avulsa dal riuscire a convincere il Partito Democratico a garantirgli ancora qualche mese di “galleggiamento”, aumenta la distanza verso le questioni primarie del territorio. Non solo problematiche, ma anche realtà fondamentali come il Parco di Porto Conte. Un’Ente che avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello dell’attuale amministrazione, si trova oramai da tempo guidato in modo di fatto commissariale.

Questo perchè l’assemblea (che rispecchia il Consiglio Comunale), organismo primario, anche per l’espletamento dei fondamenti democratici del confronto e del voto, non si riunisce da quasi un anno. Mai era accaduto prima un così lungo tempo di assenza di convocazione dell’assemblea. E ciò grava sull’andamento delle tematiche più importanti di Villa Gioiosa. A partire dalla stabilizzazione del personale. Nonostante gli annunci di dicembre scorso, i lavoratori sono ancora, di fatto, precari.

Ma questo è solo un aspetto. Infatti basta considerare tante altre situazioni connesse all’area di riserva terrestre che avrebbero potuto dare lustro al territorio e soprattutto creare economie e posti di lavoro. Una su tutte? La Grotta Verde. Tutto, o quasi, ancora fermo a diversi anni fa. E ancora, l’area archeologica di Sant’Imbenia che se messa a regime sarebbe già diventato un importante attrattore turistico all’interno proprio di quell’ambito ambientale che aveva visto gli attuali protagonisti del governo cittadino ergersi a paladini. Oggi, invece, siamo quasi all’anno zero.

Nella foto l’ultima assemblea del Parco del dicembre 2016

S.I.

Strage di alberi: Alghero fuori legge

ALGHERO – “Pensa che in un albero c’è un violino d’amore. Pensa che un albero canta e ride. Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita”. (cit. Alda Merini) Gli alberi, il verde, aree verdi ricche di alberi, polmoni che respirano e consentono di respirare anche alle realtà metropolitane più congestionate. Il richiamo alla letteratura è “superfluo” ma esplicativo dell’importanza che ogni singolo albero ha per una comunità, per qualunque comunità, compresa quella algherese. Letteratura a testimonianza dell’importanza del verde pubblico, da citare a mo di monito, e futura memoria a chi troppo semplicisticamente sottovaluta il problema.

Purtroppo, ciò che sta accadendo ad Alghero è in controtendenza rispetto alla sensibilità comune che vorrebbe veder crescere il patrimonio arboreo in città, trend contrario anche alla stessa normativa nazionale. “Abbiamo perso un ingente patrimonio palmizio a causa del disastro causato dal punteruolo rosso, infestazione che, nel tentativo di salvare le piante con trattamenti spesso inefficaci, ha determinato un costo esorbitante per l’Amministrazione comunale. E infatti, a fronte di centinaia di piante già abbattute, inesorabilmente, assisteremo ancora al taglio tantissime altre”.

In questo contesto non è passato inosservato l’ultimo albero abbattuto, un olmo, proprio all’inizio di Via Giovanni XXIII. Motivazione? La pericolosità dello stesso albero sembrerebbe riconducibile ad una cavità presente nel tronco che ne minacciava la stabilità. “La storia ci riporta ad un’immagine in cui tante vie cittadine erano alberate, immagine che purtroppo sta pian piano svanendo in considerazione del fatto che le Amministrazioni comunali, negli anni, hanno abbattuto numerose piante localizzate nei viali storici cittadini: quello di via Giovanni XXIII è solo l’ultimo triste esempio – attaccano i portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle Graziano Porcu e Roberto Ferrara -. Da tre anni chiediamo che venga redatto il Piano del Verde urbano, uno strumento strategico per la realizzazione di una struttura verde articolata e composita, funzionale al pianificare in modo più armonioso possibile le scelte operate sul territorio integrandole all’interno degli strumenti di pianificazione”.

A livello normativo la Legge 10 del 2013 introduce indicazioni utili alla tutela degli alberi monumentali e ridefinisce la “Giornata Nazionale dell’Albero” (21 novembre) con lo scopo di valorizzare la tutela del patrimonio arboreo e boschivo italiano. “Il Comune di Alghero ha sistematicamente disatteso tale normativa. Chiediamo quindi l’immediato reimpianto delle piante abbattute, in aggiunta alla cura e al mantenimento dei viali alberati. Chiaro che necessario è anche il pieno rispetto della legge 10 del 2013: sia piantato un albero per ogni neonato – affermano con decisione Ferrara e Porcu -. Ci auguriamo che proprio il prossimo 21 novembre Alghero compia un’inversione di rotta e inizi a rispettare le norme, a partire proprio dalla sostituzione dell’olmo abbattuto in Via Giovanni XXIII ”

Nella foto la passeggiata Barcellona con le palme tagliate

S.I.

Amp, patrimonio da rilanciare |video

ALGHERO – Negli scorsi giorni è ritornata alla ribalta l’Area Marina Protetta. Ciò per alcune questioni, non proprio positive: l’abbandono delle imbarcazioni, taglio del personale e progetti e la volontà di unificarla al Parco di Porto Conte. L’Amp, cosi come altri asset del territorio, avrebbe potuto, e forse potrà ancora, rappresentare una colonna anche per lo sviluppo e la crescita economica. Ovviamente al primo posto c’è la tutela dell’ambiente esistente, ma non si possono sottovalutare le possibilità che oggi potrebbe offrire un ente di riserva marina con delle straordinarie bellezze e unicità (basta pensare alla Grotta Verde) se messe a regime e gestite al meglio. [Leggi]

Per affrontare questo tema non si poteva non sentire il parere di Gianfranco Russino, già direttore, ovvero colui che ha permesso all’Amp di nascere, svilupparsi e soprattutto ottenere diversi progetti finalizzati alla cura del territorio e lo studio delle specie, ma non solo. Perchè l’Amp in questi anni ha dato lustro alla Riviera del Corallo e ha anche contribuito a creare posti di lavoro. Oggi invece si parla di accorpamento per creare una regia unica, “ma la regia unica esiste già – spiega Russino – ed è quella che dovrebbe realizzare il Comune tramite il sindaco o l’assessorato competente”. Tale processo può sembrare più che altro una foglia di fico per nascondere la mancanza di visione nell’investire, tempo, energie e denari, in una realtà che potrebbe ampliare enormemente anche l’offerta turistica locale, quella legata all’ambiente marino, oggi tanto in voga. Senza considerare che dopo gli taglio degli emolumenti del Parco (da ripristinare) e l’accorpamento con l’Amp, Regione e Stato si fregano le mani che devono trasferire minori risorse ad Alghero.

Nella foto e video Gianfranco Russino, già direttore dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana

Ambiente, tramonto dell’Amp

ALGHERO – Come sempre, ma in particolare nell’ambito politico, annunci, slogan e buoni propositi si scontrano con la realtà. Ed è cosi che l’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana, istituita nel 2002, dopo un’avvio delle procedure col sindaco Baldino, progetto portato avanti e rinforzato dal sindaco Tedde, dopo essere divenuto un esempio gestionale, grazie soprattutto alla direzione di Gianfranco Russino, è praticamente scomparsa dai radar delle successive amministrazioni e in particolare di quell’attuale. La prova di questo è anche nei mezzi a disposizione dell’Amp, un gommone e una grossa imbarcazione per monitorare il fondale, abbandonati, il primo dentro gli spazi delle officine comunali dietro il Mariotti, l’altro ancora in acqua, nel molo di sottoflutto con la chiglia, e non solo, completamente compromessa. A parte l’evidente segnale di abbandono delle attività, c’è anche un possibile danno erariale viste le somme pubbliche usate per acquistare questi mezzi.

Senza considerare il personale. Oramai praticamente a disposizione dell’Amp non c’è più nessuno. Tutti trasferiti in altri settori. E pensare che fino pochi anni fa, insisteva una bella sede all’interno di Porto Conte Ricerche al fine anche di tenere vivo il rapporto con il mondo accademico e soprattutto il Parco di Porto Conte. Niente di tutto questo. Dietro una presunto accorpamento, reputato totalmente errato dalle opposizioni, tra Parco e Area Marina, pare celarsi il declino e il tramonto di una colonna dell’ambiente del Comune di Alghero. Realtà che, oltre i dettami di tutela e salvaguardia, avrebbe potuto anche creare importanti introiti legati al turismo ambientale e anche al diving. Senza considerare la Grotta Verde. Luogo di estremo valore storico, archeologico e ambientale da tempo lasciato a se stesso. Anche in questo caso, non si contano gli annunci di ripresa dei lavori e apertura. Tutte grandi occasioni perse che stanno riducendo Alghero da potenziale importante cittadina del Mediterraneo a piccolo paesello di frontiera.

Nella foto le imbarcazione dell’Area Marina Protetta abbandonate

S.I.

Barracelli, accordo col Parco

ALGHERO – Un arma in più per la prevenzione, vigilanza e repressione nel territorio dell’area protetta di Porco Conte. Si costituisce l’alleanza con la Compagnia Barracellare per una collaborazione che vedrà impegnati i barracelli nelle attività nel territorio con il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e con Polizia Locale di Alghero, per quanto di propria competenza. La schiera di uomini e mezzi a salvaguardia del patrimonio naturale del Parco di Porto Conte si amplia con il protocollo di intesa siglato negli ufficio dell’Assessorato all’Ambiente alla presenza dell’Assessore Raniero Selva, tra il direttore del Parco Mariano Mariani e il Comandante della Compagnia Barracellare Riccardo Paddeu.

L’impegno sottoscritto dai barracelli è volto alla prevenzione, vigilanza e repressione di illeciti perpetrati all’interno del Parco e l’irrogazione delle conseguenti sanzioni amministrative laddove possibile individuare i responsabili; garantito inoltre il servizio di sorveglianza durante le operazioni di contenimento della popolazione del cinghiale e del daino in stressa collaborazione e supporto al personale del Corpo forestale e di V.A. della Sardegna e sotto il coordinamento dello stesso.

Nella foto le auto dei Barracelli

S.I.

Arriva agosto, apre la Torre

ALGHERO – “Dallo scorso martedì 1° agosto e per tutto il periodo estivo – fanno sapere dal Comune di Alghero – sarà possibile visitare la Torre di San Giacomo (dal martedì alla domenica dalle ore 19 alle 22). Gli operatori dell’Area Marina Protetta svolgeranno una costante azione di informazione e divulgazione riguardante non solo l’A.M.P. “Capo Caccia – Isola Piana” ma l’intera rete di aree protette presenti nel territorio algherese e nelle zone limitrofe. Grazie all’installazione di Tv led ad alta definizione, i visitatori potranno apprezzare le straordinarie meraviglie del nostro mare ed i bambini potranno scoprire l’affascinante mondo dei cetacei e delle tartarughe marine presenti nel Mar mediterraneo”.

“La torre S. Giacomo, costruita nel XVII secolo e dedicata San Jaume per onorare Re Giocomo I il conquistatore, è l’unica nel suo genere grazie alla particolare forma ottagonale esterna. Richiama diversi esempi di architettura militare spagnola dalla forma prismatica come ad esempio la torre aragonese di Porto Torres o quelle pentagonali di Bosa e Casteldoria. Durante i secoli passati la torre S. Giacomo è stata utilizzata per differenti scopi e attività oltre quello difensivo per cui è stata eretta. Pare infatti che abbia avuto anche funzioni di osservatorio astronomico e scientifico e probabilmente vi era collocata anche una meridiana”.

“Nel corso della seconda guerra mondiale, sulla sommità della torre, furono disposte delle mitragliere di contraerea. Dal dopoguerra fino agli anni ‘70 la torre è stata utilizzata come canile municipale e, successivamente, come ristorante e locale notturno. I lavori di ristrutturazione e riqualificazione sono iniziati nel 2010 ed è stata inaugurata nel 2011 come Centro di Informazione ed Educazione Ambientale, Accoglienza e Primo Soccorso per Cetacei e Tartarughe Marine, gestito dall’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana. La torre inoltre sfrutta la sua posizione strategica anche come luogo di eventi, incontri ed attività culturali attinenti con le finalità istitutive dell’area protetta”.

Nella foto Torre San Giacomo

S.I.

Alga tossica, livelli ancora superati

ALGHERO – Nuovo divieto di balneazione in vista ad Alghero. Dall’amministrazione Bruno, l’ufficio stampa del sindaco, riporta una comunicazione che di fatto certifica un nuovo problema ambientale nel mare della Riviera del Corallo. Da Porta Terra fanno sapere che “il direttore del competente dipartimento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna, nell’ambito del programma di monitoraggio e campionamento della qualità delle acque, ha riscontrato nei giorni scorsi una concentrazione di Ostreopsis cf. ovata pari a circa 13.000 cell./l, superiore al valore soglia di 10.000 cell/l, indicative della fase di emergenza descritta dal D.M. 30 marzo 2010, nel tratto di mare in località Las Tronas ad Alghero”.

“Il fenomeno non è nuovo, anche nell’agosto del 2016 aveva interessato lo stesso tratto costiero. Si tratta di una micro-alga potenzialmente tossica presente nel Mediterraneo, associata a disturbi respiratori e febbre osservati a partire dal 1998 in Toscana, Liguria, Puglia, Lazio, e Sicilia. Il contatto può avvenire tramite l’inalazione di tossine prodotte dall’alga o di frammenti di cellule di Ostreopsis presenti nell’aerosol marino. Nei prossimi giorni l’Arpas effettuerà nuovi campionamenti al fine di verificare I’evolversi del fenomeno”.

Nella foto l’area interessata dalla segnalazione dei riscontri dell’Arpas

S.I.

Bruno-Wwf: patto di ferro per Alghero

ALGHERO – “Questa mattina il sindaco Mario Bruno ha ricevuto negli uffici di Porta Terra il direttore generale di WWF Italia, Gaetano Benedetto, accompagnato dal delegato per la Sardegna, Carmelo Spada”, cosi dall’ufficio stampa del sindaco Bruno rispetto l’incontro di oggi con i vertici del Wwf. Organizzazione che ad Alghero si è già distinta per la limitazione dei decibel della musica nei locali, per la limitazione dei tavolini e per la limitazione degli spettacoli sulle spiagge. “La visita, che fa seguito all’incontro di qualche mese fa con la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, è stata l’occasione per fare il punto sui progetti in corso di realizzazione in partnership col Comune di Alghero e indirizzati al risparmio energetico ed alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Gettate le basi per il tavolo tecnico programmato per il prossimo 27 luglio, al quale parteciperanno i referenti dell’associazione ambientalista e i competenti uffici del Comune. In allegato uno scatto”.

Nella foto l’incontro di questa mattina

S.I.

Greentur, Sardegna alla ribalta

CAGLIARI – E’ partito il 25 giugno il progetto di internazionalizzazione del raggruppamento di imprese sarde denominato “Greentur”, grazie al cofinanziamento della Regione Autonoma della Sardegna, che mira alla penetrazione nei mercati internazionali attraverso la partecipazione ad una serie di eventi fieristici che si svolgeranno in diversi paesi, tra i quali Stati Uniti, Russia, Germania e Spagna. L’aggregazione proponente nasce dalla volontà di quattro aziende, operanti nella provincia di Sassari, che svolgono attività appartenenti a vari settori, con riferimenti alla ricerca scientifica e sviluppo sperimentale nel campo agricolo ed ambientale (Acanthus Coop), nei servizi legati al turismo rurale (Folia Bio), nella distribuzione ed esportazione di eccellenze agroalimentari della Sardegna (I-Coop) e nel mondo della comunicazione (Gruppo Comunicazione). L’elemento principale che qualifica l’aggregazione risiede nella complementarietà delle varie attività, svolte con l’obbiettivo di proporre un’offerta integrata di una filiera turistico agro ambientale.

La prima delle diverse tappe sopracitate è la 63esima edizione del Summer Fancy Food Show che si tiene a New York dal 25 al 28 Giugno. L’evento oltreoceano rappresenta il più grande palcoscenico a livello mondiale per le aziende impegnate nel settore Food and Beverage. In questa occasione Greentur punta ad ottenere i migliori risultati attraverso la presentazione in anteprima mondiale del “Cestino del Contadino” o “The Farmer Basket”, New Concept creato da I-Coop, con la collaborazione delle altre aziende partner, grazie all’attenta e accurata selezione di prodotti agroalimentari appartenenti ai circuiti della filiera agricola italiana e di Campagna Amica di Coldiretti, in collaborazione con il marchio Italian Farmers.

Il principale obbiettivo è promuovere i valori etici, qualitativi e di tracciabilità dei prodotti italiani al fine di contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding. Il cestino del contadino diventa ambasciatore nel mondo dell’autenticità enogastronomica e culturale dell’Italia, condensando tutte le emozioni relative a un luogo con la sua storia, cultura ed arte attraverso i sapori genuini della nostra Isola. Al fine di rendere fruibile tale esperienza gli ingredienti tradizionali del cestino vengono presentati attraverso video dimostrativi delle ricette e simpatici New Gift ordinabili tramite smartphone app.

Nella foto il team Greentur a New York

S.I.