Alghero, fogne in mare: intollerabile

ALGHERO – “Disastri Abbanoa, questa la situazione al solaio. A sinistra mare cristallino, a destra lo scarico diretto delle fogne e non si può certo dire che è causato dalle piogge. Intollerabile! Sindaco Mario Bruno denunci questo disastro”. Cosi, ieri, il consigliere comunale Roberto Ferrara sull’ennesimo grave problema ambientale connesso al sistema idrico fognario nel centro di Alghero.

Alla segnalazione di Ferrara ha fatto seguito, oggi, una nuova nota dell’amministrazione Bruno. “In seguito al probabile disservizio verificatosi nell’impianto di sollevamento del Mariotti (ex impianto di depurazione), all’origine dell’anomalo sversamento fognario avvenuto in prossimità dello scarico a mare denomimato “Solaio”, il competente Ufficio Ambiente del Comune di Alghero ha immediatamente attivato ogni procedura possibile per accertare eventuali responsabilità dell’Ente Gestore, preoccupandosi d’informare l’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Sardegna Arpas, dipartimento di Sassari. Dal settore Sviluppo Sostenibile e l’Ufficio Complesso Igiene e Sanità, dopo un accurato sopralluogo, la richiesta urgente di conoscere l’attuale schema dell’impianto fognario, con particolare riferimento alla condotta in questione, al fine di scongiurare il ripetersi di simili anomalie in altri sfiori di emergenza a diretto contatto con le stazioni balneari”.

Nella foto lo scarico delle acque nere nel mare di Alghero sotto i bastioni

S.I.

Nasce l’agrigelato biologico

ALGHERO – Gelato al grano capelli. E’ l’originale idea dell’azienda multifunzionale di Campagna Amica Naturabio di Alghero. L’agrigelato biologico sarà preparato e degustato domani, sabato 10 giugno, in esclusiva nel mercato coperto di Campagna Amica nel centro commerciale a Luna e Sole di Sassari. E’ un gelato a km0 che contiene solo prodotti di Naturabio, azienda che garantisce tutta la filiera del grano: dal campo alla tavola.

Il nuovo arrivo è frutto dell’interpretazione in chiave moderna da parte di Daniela ed Enrico Boi titolari dell’azienda, di un’antica ricetta, su trigu cottu, un dolce composto da grano e sapa. E proprio dall’incrocio tra tradizione e innovazione è nato l’agrigelato al grano che domani mattina i clienti del marcato di Campagna Amica potranno osservare la lavorazione in tempo reale e degustare. Il primo mercato coperto degli agricoltori del Nord Sardegna sarà aperto dalle 9 alle 13, nel secondo pianto del centro commerciale Luna e Sole. Oltre all’agrigelato saranno presenti tutte le eccellenze del territorio: pane, frutta e verdura, formaggi, miele, dolci, confetture, lumache, uova, salumi, olio, passata di pomodoro.

Nella foto Campagna Amica

S.I.

Energia onde, idea green per Alghero

CAGLIARI – “Sono dati molto interessanti: la Sardegna è prima nel Mediterraneo per capacità di produzione di energia generata dalle onde, e il mare di Alghero quello con il maggiore potenziale.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta i dati della ricerca scientifica di Enea, secondo la quale in Sardegna abbiamo potenzialmente il più grande giacimento di energia pulita di tutto il Mediterraneo, con punte d’eccellenza nel mare di Alghero. “Parrebbe che un mini parco marino realizzato al largo di Alghero possa soddisfare il fabbisogno energetico di oltre duemila famiglie e, quindi, di 7-10 mila cittadini. Sono numeri impressionanti, -commenta Tedde- anche visti in relazione ai potenziali posti di lavoro e alla riduzione delle emissioni nocive di CO2″.

“Sarebbe veramente utile e proficuo se la Giunta Regionale piuttosto che impegnarsi nella sperimentazione della Cannabis a fini ludici occupasse i suoi enti tecnici e agenzie scientifiche in quella relativa allo sfruttamento combinato del moto ondoso e delle maree. La Sardegna –chiude l’ex sindaco di Alghero- avrebbe la possibilità di diventare una regione europea all’avanguardia nella produzione di energia “green” e nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili piuttosto che nella sperimentazione a fini ludici della Cannabis come qualcuno vorrebbe.”

Nella foto il mare agitato ad Alghero

S.I.

“Calik, Bruno e Selva negligenti”

ALGHERO – “Disastro ambientale al Calik. Situazione drammatica in cui versa lo stagno. Una gigantesca moria di pesci che evidenzia un vero e proprio disastro ambientale che si sta consumando nell’inerzia colpevole e criminale delle Istituzioni pubbliche, Regione e Comune in testa”. Forza Italia Alghero, per bocca del gruppo consigliare composto da Michele Pais, Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi e il portavoce Andrea Delogu intervengono sull’allarmante condizione ambientale della laguna come anticipato da Algheronews [Leggi]

“In 6 anni non si è fatto nulla, tranne che blaterare vacuamente, e queste sono le conseguenze! Disastri a cui sarà molto difficile rimediare. Però, la propaganda di regime dice che va tutto bene. Questo è un’atteggiamento da ciarlatani della politica. E non si dica, come qualcuno sta già provando a fare, che le colpe sono del passato evidenziando presunte responsabilità nella scelta dell’ubicazione del depuratore. Questa è una filastrocca a cui non crede più nessuno. In ogni caso, responsabilità e capacità dell’Amministrazione è risolvere i problemi dell’oggi e prevenire quello del domani, evitando di perdere tempo in inutili attribuzioni di responsabilità che arrivano dal passato. Per quello, ove ci fossero, se ne occuperà la Giustizia ordinaria”.

“Ma l’amministrazione faccia l’amministrazione così come non sta facendo da 6 anni a questa parte. Del resto governare col torcicollo è da irresponsabili e porta a schiantarsi contro ogni ostacolo. Ciò che infatti indigna è l’atteggiamento negligentemente colposo dell’amministrazione, con a capo sindaco Bruno e assessore all’ambiente Selva che, sebbene la segnalazioni siano pervenute da venerdi, non abbiamo ancora comunicato quale azione efficace intendano porre in campo in merito. Ma sappiamo già, che oltre a dare le colpe al passato, non saranno in grado di fare nulla. Tranne che a parole, dove sono campioni del mondo.

Nella foto il Calik ricoperta dalle alghe

S.I.

Allarme Calik, Parco: alghe killer

ALGHERO – Dopo l’esclusiva pubblicazione della denuncia rispetto alla condizione dello stagno del Calik da parte di Algheronews [Leggi], arriva, a distanza di qualche giorno dalle prime segnalazioni (avvenute venerdi), la prima comunicazione ufficiale degli Enti Locali. E’ il Parco di Porto Conte a rompere gli indugi e informare sull’accaduto. “Intervento nella mattinata dei tecnici del Parco di Porto Conte insieme ai colleghi dell’Arpas ed in stretto accordo con l’Assessorato Ambiente del Comune di Alghero alla laguna del Calich a seguito della segnalazione di miasmi e morie di pesci. I primi rilievi effettuati hanno consentito di registrare innanzitutto il marcato calo di ossigeno sia al fondo che in superficie e in taluni casi addirittura la quasi assenza percentuale dello stesso, cosa che necessariamente ha generato le prime conseguenze ossia: moria di alcuni pesci che non sono riusciti ad arrivare nella bocca a mare del porto canale di Fertilia e di altri organismi acquatici, quali l’aplysia depilans, le comuni “lepri di mare”. Queste ultime probabilmente attratte dalla massiccia presenza di ulva hanno invaso la laguna e dopodichè sono rimaste intrappolate a seguito del robusto calo di ossigeno che ne ha determinato la morte. Da qui l’origine dei miasmi dovuti ai processi degradativi organici. I tecnici dell’Arpas ad ogni modo proseguiranno con l’analisi delle acque per approfondire meglio l’origine del fenomeno”.

“Risulta abbastanza chiaro che si tratti di anossia – dichiara il Direttore del Parco – dovuta alla degradazione delle alghe che hanno proliferato negli ultimi mesi creando un vero e proprio tappeto verde sulla superficie della laguna. Tale fenomeno è attribuibile, inoltre, all’ostacolo rappresentato dal molo di sopraflutto del porto canale di Fertilia che costituisce esso stesso una pressione incidente sulla laguna impedendo il ricambio di acque fresche e povere di nutrienti normalmente garantito dal mare. Pertanto, si rendono sempre più urgenti ed indispensabili, con il coinvolgimento di tutti gli enti operanti a diverso titolo sulla laguna, le misure di tutela, le strategie di governance e di ripristino ambientale che, peraltro, sono alla base del progetto retralgas promosso dall’Amministrazione comunale ed in corso di attuazione con la collaborazione del Parco di Porto Conte”. Intanto resta alto l’allarme e la conferma, dei residenti della zona, che nella laguna è molto probabile sia state scaricate delle acque del sistema fognario.

Nella foto una lepre di mare morente

S.I.

Fogne al Calik? Allarme ambientale

ALGHERO – E’ un vero e proprio allarme ambientale. Qualcuno parla anche di danni irreversibili e aggressione mai vista alla natura. Del resto sui social appaiono preoccupanti immagini che immortalano una diffusa moria di pesci. Teatro, ancora una volta, è lo stagno del Calik. Già da qualche giorno, anche se dal’amministrazione Bruno non è arrivata alcuna comunicazione, tavolo e incontro urgente, nella zona della laguna l’aria è irrespirabile. Questo almeno da sabato. Eppure neanche dal Parco di Porto Conte e associazioni ambientaliste sono giunte comunicazioni. Ma, quando le realtà preposte sono distanti dalla realtà, sono i cittadini a puntare i riflettori sui vari gravi accadimenti. In questo caso è probabile che ci stato uno sversamento non previsto dal depuratore, ma non di acque reflue, ma proprio direttamente quelle proveniente dalla città e dunque dal sistema idrico-fognario. Tutto ciò potrebbe derivare da un malfunzionamento o avaria del depuratore che è gestito da Abbanoa.

“Avete saputo degli odori nauseabondi del Calik, temo – scrive un imprenditore algherese che opera nella zona del Calik – che potrebbero aver riversato tutto il contenuto dei 15 km di tubazioni dentro i quali è stato deviato il pre start-up dell’apertura della stagione turistica, pari alla settimana del Giro d’Italia e tutto questo di venerdi notte” e continua “nessun controllore reperibile nel fine settimana e immediata bufala su qualche media che parla di qualche pesce e gambero morto”, ma invece, per essere, chiari, “merda, si chiama merda e siamo sommersi, è pieno tutto lo stagno, vi chiedo di verificare direttamente in viale Burruni, comunque vi informo che domani formalizzo ufficiale denuncia, Polizia Locale e Carabinieri Alghero” e la laconica chiusura “in tutti questi anni mai sentita una cosa simile, siamo veramente preoccupati e arrabbiati per il mancato intervento del Comune”.

Nella foto i pesci morti in questi giorni nel Calik

S.I.

Bruno-Selva: maglia nera dell’Ambiente

ALGHERO – “Da maglia rosa del ciclismo a maglia nera dell’ambiente. Alghero, passato l’importante evento sportivo, ripiomba nei soliti problemi. Nonostante la poderosa e costosa macchina comunicativa messa in piedi dal sindaco, emergono le perenni criticità legate ad un’amministrazione vacua, scarsa, tutta fumo e niente arrosto. Proprio come nel caso dell’ambiente: Alghero non conquista la bandiera blu”. Forza Italia Alghero commenta la mancata presenza di Alghero tra le bandiere blu italiane. Un giudizio rispetto la cura dell’ambiente che, secondo i consiglieri Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi, Michele Pais e il portavoce Andrea Delogu, mette a nudo le criticità dell’amministrazione Bruno.

“Una sonora bocciatura, a favore di altre località sarde, che supera la straordinaria bellezza del mare e del litorali della Riviera del Corallo. Ma del resto la natura non può sopperire all’incapacità politica e amministrativa di chi per anni ha cavalcato, con anche azioni giudiziarie, i temi ambientali salvo poi dimenticarsene e mettere tutto sotto il tappeto una volta al governo della città. Comportamento politicamente ipocrita diffuso in tutti gli ambiti gestiti dalla coalizione e giunta del sindaco Bruno. Tanta demagogia, slogan, annunci e niente altro, anche con l’ambiente e ancora di più per le preziose spiagge che attendono un PUL promesso e ancora non realizzato. Non solo questo, però, infatti sulla scelte delle località da premiare con le bandiere blu pesa anche la gestione dei rifiuti e in particolare la percentuale delle differenziata: quella di Alghero è tra le più basse d’Italia. Del resto gli effetti di questa mala-gestione erano e (nonostante il passaggio di testimone all’attuale assessore e nuova azienda) sono visibili in ogni angolo della città evidenziando una pessima condotta ambientale”.

“Da non dimenticare poi i problemi legati all’eutrofizzazione delle acque del Calik (derivanti dal mancato completamento del depuratore e dall’assenza di un’adeguato uso irriguo), gli scarichi fognari in mare con i ripetuti divieti di balneazione e ciò per la mancata presa in carico delle vasche di prima pioggia (nonostante mille annunci e rinvii), la pulizia tardiva e mal organizzata degli arenili dalla posidonia e la mancata attuazione di quelle azioni legate ad essa utili, ad esempio, a rendere fruibile il vasto tratto di spiaggia di San Giovanni oramai, da alcuni anni, divenuto luogo di stoccaggio della stessa posidonia. Senza dimenticare, infine, la programmazione dell’offerta turistica e commerciale delle attività e chioschi sul mare, che pesa anch’essa in maniera molto negativa sulla “cartolina Alghero” e di conseguenza sull’economia cittadina sempre più asfittica e legata unicamente all’azione estemporanea dei privati. Per chiudere, non ci resta che assegnare al sindaco Bruno, e ai suoi assessori, la maglia nera dell’ambiente”.

Nella foto le ruspe, solo pochi giorni fa, che puliscono e sistemano la spiaggia di San Giovanni

S.I.

Bandiere Blu: Alghero non c’è

CAGLIARI – La Sardegna conferma le 11 Bandiere blu del 2016 anche nell’edizione 2017 del premio assegnato dalla Foundation for Environmental Education alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Anche quest’anno il riconoscimento va alle spiagge dei Comuni di Badesi, Castelsardo, La Maddalena, Oristano, Palau, Quartu Sant’Elena, Santa Teresa di Gallura, Sassari, Sorso, Teulada e Tortolì. “È un risultato che accogliamo con grande soddisfazione, – commenta l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – che conferma quanto di buono fatto in Sardegna sotto il profilo dei servizi alla balneazione e della sostenibilità ambientale. Il trend di questi anni è positivo: rispetto al 2014, le Bandiere blu assegnate alle località costiere sarde sono raddoppiate. In questi ultimi anni, le amministrazioni locali e gli operatori balneari hanno capito che il mare non può essere l’unico valore sul quale puntare per attrarre i turisti e stanno investendo su tutela del paesaggio costiero e dei sistemi dunali, assistenza alla balneazione, vigilanza, accessibilità dei litorali, offerta culturale e attività complementari.

Questa è la strada da seguire per consolidare il nostro primato come destinazione balneare più desiderata e, in questa direzione, la Regione non farà mancare il suo supporto per migliorare e ampliare l’offerta di servizi nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio”. Alle Bandiere blu per le spiagge, si aggiungono quelle per gli approdi turistici. In Sardegna sono state premiate Marina di Capitana (Quartu S.E.), Marina di Santa Maria Navarrese, Cala Gavetta (La Maddalena), il porto turistico di Palau, Marina di Portorotondo e Marina di Portisco (Olbia), Porto Cervo Marina (Arzachena), Marina di Santa Teresa di Gallura, il porto turistico di Castelsardo.

Nella foto l’elenco delle bandiere blu 2017

S.I.

Asinara: esempio sostenibilità

PORTO TORRES – Le enormi potenzialità del parco dell’Asinara e la mission dell’ente che vede nella salvaguardia e tutela dell’ambiente il suo cardine. Questi i punti centrali dell’intervento del vicepresidente del parco nazionale dell’Asinara Antonio Diana che ieri sull’ex isola carcere, in occasione della Festa del lavoro nei parchi, ha voluto rimarcare come il parco rappresenti una realtà consolidata di sviluppo sostenibile. L’incontro, promosso in occasione dei vent’anni dalla nascita del parco da Legambiente in collaborazione con l’ente Parco nazionale dell’Asinara, il Comune di Porto Torres, la Regione e Federparchi, è stato l’occasione per approfondire alcuni temi attuali, come quello sulla proposta di una nuova legge sui parchi che dovrà rivedere la 394 del 1991.

La Casa del parco, nel suggestivo scenario di Cala Reale, ha messo allo stesso tavolo autorità regionali con associazioni, senatori e deputati che, in questi giorni, stanno proprio discutendo della nuova legge. «Negli ultimi anni – ha detto ancora Antonio Diana – il Parco ha realizzato molti progetti di riqualificazione ambientale e valorizzazione del territorio, nella speranza e prospettiva per il futuro di diventare, sempre di più, un punto di riferimento importante di sostenibilità ambientale per tutto il nord ovest della Sardegna. L’obiettivo, però, è uscire dal confine dei 5200 ettari del parco ed esportare quella tutela anche nelle aree attorno all’Asinara. E allora, il progetto del marchio del parco diventa un valido strumento per realizzare questo obiettivo, consentendo l’accesso alle aziende dell’area vasta».

Che il parco sia «l’esempio tangibile di come sia possibile un cambiamento in positivo dei luoghi, secondo una direttrice di sostenibilità», lo ha ribadito anche Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna, mentre la conferma che il parco possieda potenzialità di sviluppo è arrivata anche dalle parole del docente di Economia dell’Università di Sassari Marco Vannini. Il docente, attraverso un’analisi dei dati reali sulle affluenze, ha messo in luce le possibili ricadute economiche su tutto il territorio dell’area vasta.

A tenere banco, poi, è stata la discussione sulla nuova legge che ha messo a confronto i senatori Massimo Caleo e Silvio Lai, il primo convinto della necessità di ampliare l’area marina protetta con un nuovo ragionamento sui vincoli, il secondo sostenitore del necessario coinvolgimento della Rete metropolitana per un maggiore impulso. La deputata Giovanna Sanna, invece, ha proposto un emendamento alla nuova legge affinché si prevedano delle compensazioni da parte dei grandi impianti industriali che insistono nelle vicinanze delle aree dei parchi.

Nella foto l’Asinara

S.I.

Pescatori algheresi: incontro

ALGHERO – Negli giorni scorsi presso la Torre di S. Giacomo, nell’ Info Point dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, si è svolto un incontro che ha visto coinvolti l’Assessore all’Ambiente del comune di Alghero, Raniero Selva, e l ‘Assessore allo Sviluppo economico Ornella Piras con la Marineria Algherese della pesca Artigianale. “L’ incontro – fanno sapere dal Comune di Alghero – è stato promosso per condividere strategie comuni sulle principali problematiche della piccola pesca e per mettere a punto programmi di lavoro tra i due assessorati e la marineria algherese. Tra i temi sul tavolo della discussione i bandi FEAMP (Fondo Europea per la Pesca), le prime misure finanziarie pubblicate dalla Regione Sardegna e indirizzate agli operatori del settore. “E stata l’occasione per esprimere la volontà di attivare e supportare, in un settore spesso in difficoltà, strategie di governance comuni” hanno sottolineato i due assessori calendarizzando i prossimi incontri. Inoltre, durante la riunione è stata l’occasione per l’Area Marina algherese di parlare del Centro di Primo Soccorso delle tartarughe marine in difficoltà. Con l’associazione Crama (Centro Recupero Animali Marini Asinara) è stato presentato il progetto Tartalife che ha come obbiettivo la riduzione della mortalità delle tartarughe marine nella pesca professionale”.

Nella foto l’incontro degli scorsi giorni

S.I.