Festivalguer, arriva “Officina oceanografica sentimentale”

ALGHERO – Si alza ancora una volta il sipario per FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative, su uno spettacolo teatrale straordinario che combina poesia, clownerie e suggestioni visive. Il 19 e 20 dicembre, dalle 16 alle 18, e il 21 dicembre dalle 11 alle 12.30 i Giardini Manno di Alghero ospiteranno Officina Oceanografica Sentimentale, performance teatrale intima e immersiva, ideata dall’attore e regista Luca Salata della Compagnia Samovar. Lo spettacolo è concepito per essere vissuto da piccoli gruppi di massimo sette spettatori per volta all’interno della suggestiva roulotteatro, un ambiente raccolto e itinerante che trasforma l’esperienza teatrale in un viaggio emotivo e personale. Con una durata di 15 minuti per replica, Officina Oceanografica Sentimentale invita il pubblico a un’“apnea” metaforica, per esplorare le profondità del mare e delle storie umane che esso custodisce. Attraverso il linguaggio poetico e gli strumenti del teatro di figura, lo spettacolo tocca corde universali: dal viaggio di Ulisse alle vicende bibliche di Noè, fino alla tragica storia del piccolo profugo siriano Alan Kurdi. Ogni replica rappresenta un invito a riflettere sul legame indissolubile tra l’uomo e l’acqua, da sempre fonte di vita, speranza e avventura. La Compagnia Samovar si distingue per la sua capacità di coniugare artigianalità e innovazione teatrale, con l’utilizzo di spatole, rotelle e una varietà di ingegnosi marchingegni scenici. La loro originalità risiede nell’intreccio tra clownerie, poesia e una narrazione che sa parlare al cuore di ogni spettatore. Le repliche si svolgeranno ogni 15 minuti, per garantire la massima fruizione da parte del pubblico interessato e offrire un’esperienza intima e personalizzata. La partecipazione è aperta a tutti, previa disponibilità dei posti. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 349 4127271 o inviare un’e-mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com.

Lo spettacolo Officina Oceanografica Sentimentale è l’ultimo appuntamento della XXII esima edizione di FestvAlguer, il festival internazionale di arti performative, ideato e organizzato dall’associazione culturale ExPopTeatro con il supporto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, la Fondazione Alghero e la Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero, inserito nel calendario degli appuntamenti del Cap d’Any 2024 – 2025.

Dall’altra parte del mare, Natale all’aeroporto con allestimento degli alunni

ALGHERO – Quest’anno Babbo Natale non scende dal camino ma atterra nella Main Hall dell’aeroporto di Alghero, passeggia tra i negozi, si ferma a prendere un caffè al bar. Questo accade grazie agli alunni e le alunne delle scuole cittadine, che per settimane, insieme alle animatrici Eleonora Cattogno, Claudia Chelo, Annalisa Masala e all’architetto Andrea Forges Davanzati, si sono trasformati in laboriosi folletti e hanno deciso di accogliere Babbo Natale realizzando un allestimento site-specific per l’aeroporto, colorato, allegro, pieno di fantasia, che segnerà l’inizio della festa più bella dell’anno. Il sipario si alzerà sabato 14 dicembre alle 17:00, quando, come per magia, le decorazioni realizzate da alcune classi degli istituti comprensivi cittadini appariranno alle porte dei negozi nella hall.

Gli allestimenti sono stati creati durante una serie di laboratori didattici organizzati nell’ambito del festival Dall’altra parte del mare, evento promosso dall’Associazione Itinerandia con la collaborazione della Libreria Cyrano e con il sostegno della Regione Sardegna, delle Amministrazioni Comunali di Alghero e Putifigari, della Fondazione Alghero e del Centro per il libro e per la lettura.

Da sabato e per tutte le festività, grazie alla collaborazione con SOGEAAL. Società di Gestione dell’Aeroporto di Alghero e la libreria Cyrano en Voyage, lo scalo algherese si animerà di spirito natalizio, da luogo di transito si trasformerà in una vivace piazza al coperto, piena di calore, in cui passeggiare, incontrarsi, scegliere i regali da mettere sotto l’albero tra le attività commerciali presenti. Tutto questo tra i colori, i disegni, la fantasia dell’allestimento creato dai piccoli artisti.

Tra le opere site-specific realizzate dagli alunni, una in particolare è un inno al volo, alla creatività, al fascino dei racconti e alla bellezza di costruire qualcosa con le proprie mani. Si tratta di un’installazione ispirata ai principi educativi di Bruno Munari, realizzata durante il laboratorio “Le macchine inutili – i libri utili”, coordinato dall’educatrice Annalisa Masala e dall’architetto Andrea Forges Davanzati. Si intitola Mobíle, e l’accento sulla i non è un errore da segnare in rosso ma una felice licenza poetica dovuta al movimento perenne che la caratterizza. Mobíle è un originale planetario in cui i mondi celesti sono rappresentati da altrettanti libri, realizzati dai partecipanti al corso, ciascuno dei quali ruota nella propria orbita intorno a un altro libro, e in questo modo ogni libro in qualche modo è connesso con altri. Libri da guardare con gli occhi del bambino che vi cerca una nuova sorpresa.

FestivAlguer 2024, spettacolo per bambini “Sulle mie tracce”: alla ricerca del Bianconiglio

ALGHERO – Ispirato al celebre libro per bambini Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol, lo spettacolo “Sulle mie tracce” è una performance sound_walk costruita sull’interazione in uno spazio immersivo. È il primo appuntamento della XXII esima edizione di FestvAlguer, il festival internazionale di arti performative, ideato e organizzato dall’associazione culturale ExPopTeatro con il supporto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, la Fondazione Alghero e la Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero, inserito nel calendario degli appuntamenti del Cap d’Any 2024 – 2025.

Sabato 7 dicembre alle 12 lo spettacolo di teatro per l’infanzia, ideato e diretto dall’attrice Monica Serra, prodotto da Micro Fratture Teatro con il supporto del Festival Tuttestorie, coinvolgerà i bambini delle scuole in tour al centro della terra per inseguire il Bianconiglio, entrato nella sua tana. A guidare i partecipanti, lo spettacolo è rivolto ai bambini dai 9 agli 11 anni, la performer guida, Claudia Pupillo, in scena nel ruolo del coniglio bianco e la sua voce fuori campo Emanuele Ortu, in un percorso tutto da esplorare per una partecipazione attiva in cui gli spettatori vengono invitati a interagire con le forme e i personaggi di questo avventuroso viaggio, in cui ognuno di loro è Alice.

Lo spettacolo verrà replicato alle 16 ed è rivolto ad un massimo di 25 partecipanti per volta, e riproposto domenica 8 dicembre alle 11.30 e alle 16 con partenza dai Giardini Manno di Alghero.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 349 4127271 o inviare un’e-mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com.

“Bolig” in Atelier: talk con i designer Terrapintada

ALGHERO – Riprende venerdì 6 dicembre la programmazione di Atelier# – nuove Narrazioni contemporanee – con il talk sul progetto “Bolig” presso il bookshop ufficiale della Fondazione Alghero in via Carlo Alberto 80, in occasione dell’inizio del calendario invernale degli eventi del Cap d’Any 2024-2025. Sarà l’occasione per presentare la produzione di oggetti in terracotta firmati Terrapintada: oggetti che riproducono, nella forma e nella texture materica i bolig. Si tratta di un prodotto di design in ceramica legato al patrimonio paesaggistico e culturale della città di Alghero, da inserire nella collezione di Atelier#3, alla cui realizzazione collabora la Fondazione col supporto della curatrice Sonia Borsato.

Si tratta di una sfera in ceramica che riproduce forma e colore della paglia marina. Incisa sopra la superficie della sfera, la parola algherese “Bolig” (pr: «burìc» burítʃ). E’ l’inizio di un lavoro che ha come partenza la cultura linguistica di Alghero e che aprirà l’atelier a nuove collaborazioni, coinvolgendo anche chi si occupa di politiche linguistiche nel territorio, con l’obiettivo di valorizzare l’aspetto comunicativo della parola associato a oggetti d’arte e design.

L’incontro di venerdì 6 dicembre, ore 16, consisterà in un talk con i designer Robert Carzedda, Giulia Carzedda, Simonetta Marongiu e la curatrice Sonia Borsato, alla presenza dei referenti della Consulta Linguistica di Alghero, volto a esplorare il processo creativo dietro “Bolig”. Protagonisti delle spiagge, hanno il profumo agrodolce dei ricordi d’infanzia: proiettili in giocose battaglie estive o attrezzi da giocoleria balneare; mattoni nella costruzione di castelli di sabbia o tappeti improvvisati su cui stendersi al sole. Certamente i “Bolig” popolano in grande quantità le coste della Riviera del Corallo, contendendosi con l’oro rosso il ruolo di simbolo della città. L’evento ha posti limitati, prenotazione obbligatoria al numero +39 348 8281292 (solo Whatsapp) o via mail a atelier3@fondazionealghero.it.

L’iniziativa nasce e si inserisce nell’ambito della programmazione di Atelier# – Nuove Narrazioni contemporanee, promosso dalla Fondazione Alghero e dal Comune di Alghero e finanziato nell’ambito del Fondo per le piccole e medie città d’arte del Ministero dell’Interno, che a dicembre prevede una serie di appuntamenti:

Venerdì 6 dicembre
h 16:00
Atelier#1 – Via Carlo Alberto 80
CECI N’EST PAS UN BOLIG. Pensare, creare, comunicare l’oggetto
Robert Carzedda, Giulia Carzedda e Simonetta Marongiu (Terrapintada) dialogano con Sonia Borsato

ore 17:00
Atelier#2 – Via Carlo Alberto 82
L’ALGUER
Performance audio-video di Les Biologistes Marins | Beatrice Miniaci e Anton Sconosciuto
Esito della residenza d’artista del progetto ATELIER# – NUOVE NARRAZIONI CONTEMPORANEE
Fruibile durante i giorni e gli orari di apertura di Atelier#3 – Alghero Turismo Bookshop

Sabato 28 dicembre
ore 18:00
Sale espositive de Lo Quarter
INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA LLIGAMS
Di Gianpaolo Arena, a cura di Sonia Borsato
Esito della residenza d’artista del progetto ATELIER# – NUOVE NARRAZIONI CONTEMPORANEE
La mostra sarà fruibile fino all’8 gennaio tutti i giorni dalle 16:00 alle 19:00.
ingresso gratuito

Arti-Coese-Festival, scrivere in pace: la letteratura alla Galleria Cult

ALGHERO – Anche quest’anno l’incontro è dedicato alla scrittura. Ricordando i contributi essenziali al pensiero del pacifismo specie quello di Bertha von Suttern, primo Nobel per la Pace al femminile, invitiamo alla lettura corale di testi per la non-belligeranza, per non isolare artiste/i. Per non svuotare i Paesi del pensiero critico mondiale. Per evitare un nuovo rogo dei libri.
Il nostro dibattito si allarga alle testimonianze letterarie, dalle opere e riflessioni di Ingeborg Bachmann e Stefan Zweig, fino ad arrivare ai contributi letterari del secondo novecento per voce di Mary Benedetti e quelli a noi più vicini con i recenti testi dei poeti Antonio Fiori, Alessandro Ceni, Massimiliano Fois e Antonio Pibiri.

L’occasione è speciale per l’intervento della libera studiosa austriaca Susanne Farendla che partendo da Graz, si è stabilita in Sardegna ormai da decenni. A lei è dedicato anche il nostro “video-ritratto di passione” che sarà presentato in primavera per Austriamentis 2025. Sarà Susanne Farendla ad introdurci nella tematica della neutralità austriaca e portare la testimonianza delle vicende che hanno influenzato la sua famiglia e permeato la sua infanzia.

L’evento è a cura dell’Associazione Fondo VP-Sardinia. Arti-Coese-Festival 2024 / Austriamentis ha il sostegno di: Fondazione Alghero, Land Salzburg, Stadt Salzburg, Forum Austriaco di Cultura Roma (Ministero Affari Europei e Internazionali). Si svolge in collaborazione con Comune di Bosa, Società Operaia di Mutuo Soccorso Alghero, Ass. Sesto Continente, Ass. Senza Confini Di Pelle.
Galleria CULT, Bastioni Marco Polo 39 A – Alghero. Lunedì 2 dicembre, ore 17.00
Ingresso gratuito. Necessaria prenotazione con mail a: ass.fondovpsardinia@gmail.com

“Rosso tondo” , decimo anno dell’Albero di Natale: avanti coi lavori, plauso del sindaco Cacciotto e presidente Porcu | foto e video

ALGHERO – Avanti tutta con la realizzazione del tradizionale Albero di Natale di Porta Terra, importante e classica attrazione del Cap d’Any de l’Alguer. Sono le tre prime classi del Liceo Artistico Costantino di Alghero a contribuire alla creazione dell’opera ideata dall’artista Tonino Serra e portata a compimento in questi giorni da studentesse e studenti del plesso di viale 1^ Maggio.

“Rosso tondo”, questo il titolo dell’installazione artistica di questa edizione, che vedrà la creazione di un albero caratterizzato da tre tipologie di interventi: festoni, rami di corallo e sfere rosse. Composizione finalizzata a ricordare il classico gioiello sardo, di moda principalmente nei centri costieri, “torschon” con il colore rosso che ricorda, in particolare, lo stemma di Alghero.

Lavori che hanno visto nella giornata di ieri la visita dell’Amministrazione Comunale col sindaco Cacciotto, le assessore Piras e Sanna che hanno espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto da studentesse e studenti, dall’artista Tornino Serra, dai tutor Dolores e Davide Meloni e dalla professoressa Naitana col coordinamento del dirigente Mario Peretto.

Processo creativo, condiviso dal Cda della Fondazione Alghero, vede il ringraziamento del presidente Graziano Porcu il quale si è congratulato “per l’impegno profuso da tutti e tutte al fine di garantire ogni anno alla città un’attrazione ormai divenuta tradizionale e molto apprezzata anche dai più piccoli col giorno dell’Immacolata che aspettano l’accensione e il via ai tanti eventi”.

L’Albero, come da tradizione, sarà acceso alle ore 19.00 del giorno dell’Immacolata ovvero domenica 8 dicembre. Mentre il suo posizionamento e inizio di allestimento avverrà in anticipo rispetto agli anni passati, questo anche per la complessità del lavoro da realizzare. La cerimonia di accensione dell’albero, come ogni anno, darà avvio alla ricca programmazione del Capodanno predisposta dalla Fondazione Alghero e Amministrazione Comunale che culminerà con gli eventi gratuiti in piazzale della Pace di fine anno.

Le parole dell’assessore Piras, della tutor Meloni e degli studenti
https://www.youtube.com/watch?v=NXU8kVxWLug

Festivalguer, “Sulla cresta dell’onda”: arti performative e musica

ALGHERO – Alghero si prepara ad accogliere la XXII edizione di FestivAlguer, il Festival internazionale di arti performative che anche quest’anno porterà in città un ricco programma di eventi imperdibili per tutte le età. “Sulla cresta dell’onda”, il tema scelto per questa edizione che spazierà dall’arte itinerante alle performance musicali, dai racconti immersivi agli spettacoli di teatro, FestivAlguer 2024 si conferma, ancora una volta, uno degli eventi più rappresentativi del Natale algherese.

Si parte il 7 dicembre alle 12 con la performance sound_walk “Sulle mie tracce” liberamente ispirata a Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll. Lo spettacolo di teatro per l’infanzia di e con Monica Serra insieme a Claudia Pupillo, Sara Cappai e Simon Balestrazzi, è strutturata come un percorso esperienziale rivolto ai bambini dagli 8 agli 11 anni per una partecipazione attiva attraverso l’ascolto e l’interpretazione dei segni della guida del Bianconiglio. Lo spettacolo, prodotto da Micro Fratture Teatro con il supporto del Festival Tuttestorie, verrà replicato alle 16 e domenica 8 dicembre, alle 11.30 e alle 16 con partenza dai Giardini Manno.

Il 15 dicembre la Seuiin Street Band diretta dai maestri Adriano Sarais e Francesco Oppes animerà le vie del centro cittadino a partire dalle 17 da piazza Civica. La più grande street band della Sardegna che oggi conta tra le sue fila circa 30 strumentisti dai 9 ai 70 anni, proporrà musiche che spaziano dal funk al rhithm and blues, dal soul al jazz abbinate a coreografie spettacolari che coinvolgeranno e divertiranno il pubblico delle feste.

Nella stessa giornata un evento che trasformerà lo skyline di Alghero in una tela d’arte vivente con lo spettacolo di danza verticale e circo aereo firmato dalla compagnia eVenti Verticali.

La performance, prevista per il 15 dicembre alle 19.00, trasformerà il cielo sopra il piazzale della Pace in un palcoscenico sospeso: i performers Claudia Cipollina, Valeria Serra, Gaia Pascolo e Francesca Venturi, la regia è di Andrea Piallini, si esibiranno su un grande cubo sollevato da una gru, utilizzando l’altezza e le superfici verticali per creare uno spettacolo mozzafiato che combina teatro, acrobazia, danza, musica e tecnologie innovative. Nei 18 anni di attività la compagnia ha trasformato campanili, facciate, mura storiche e cieli di tutto il mondo in palcoscenici delle loro esibizioni, conquistando il pubblico con la loro maestria e creatività.

Il 19 e 20 dicembre, dalle 16 alle 18 e il 21 dicembre dalle 11 alle 12.30
in programma, infine, lo spettacolo Officina Oceanografica sentimentale, un’esperienza teatrale intima e suggestiva creata da Luca Salata della Compagnia Samovar. Una performance immersiva, 15 minuti di apnea per capire com’è profondo il mare e perché tutti noi, da Ulisse a Noè, fino al piccolo profugo siriano Alan Kurdi, siamo passati dall’acqua per cercare la vita. Lo spettacolo si terrà nei Giardini Manno, con repliche ogni 15 minuti.

FestivAlguer 2024 è organizzato dall’associazione culturale ExPopTeatro con il supporto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, la Fondazione Alghero e la Fondazione di Sardegna e gode del patrocinio del Comune di Alghero.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 349 4127271 o inviare un’e-mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com

The Missing Boys, film sulla mitica scena dark wave sarda: venerdi a Sassari

ALGHERO – “The Missing Boys”, il film di Davide Catinari che racconta la new wave in Sardegna, sarà proiettato questo venerdi 8 novembre ore 21.00 al Cinema Multiplex di Sassari. Dopo la “prima” degli scorsi giorni a Cagliari, che ha ottenuto un importante riscontro, il lungometraggio sbarca a Cagliari e poi anche Bologna e altre città nazionali ed europee.

Una produzione che rappresenta un singolare viaggio nel cuore pulsante della scena musicale sarda del decennio 1979-1989 in grado di restituire voce, immagini ed emozioni ad anni di grande fervore creativo e vivace trasformazione giovanile.

Tra le band protagoniste del film ci sono anche gli Autosuggestion, band di Alghero, di fine anni ’80, composta da Virginia Farris alla voce, Stefano Idili alla chitarra, Massimiliano Achenza al basso e Carlo Cecconello alla batteria. Gruppo musicale che ebbe un importante consenso di pubblico e critica tanto da diventare riferimento per l’intera scena isolana tanto da suonare in lungo e in largo in tutta l’Isola con le “famose aperture” per Negazione, Diaframma e Ritmo Tribale (anni ’88-’90). Musicisti, in particolare Achenza e Idili, che hanno continuato nel loro percorso, ancora con ottimi riscontri e da riferimento per le varie scene, prima coi Morphia (alternative rock) e poi con gli attuale Allee der Kosmonauten (elettronica)

Per ritornare al film, “The Missing Boys rappresenta la ricostruzione cinematografica di una stagione storica estremamente importante, caratterizzata da uno spartiacque generazionale che ha prodotto mutamenti tali da generare l’emergere di nuovi modelli antropologici – sociali, culturali ed estetici – destinati a trasformare la percezione del mondo contemporanee” e ancora “gli scenari e i luoghi proposti nel film costituiscono una chiave di lettura che rimanda al concetto portante del progetto: tracciare un percorso che parta dal basso per arrivare a definire i passaggi obbligati della genesi di un movimento spontaneo, generato dall’urgenza espressiva e dalla necessità di produrre un cambiamento atteso e irreversibile.

La colonna sonora del film è costituita dalle musiche dei gruppi new wave, dark e post punk che animarono l’isola da Sassari a Cagliari negli anni ’80: Demodé, Crepesuzette, Nice ray, Physique du Role, Rosa delle Ceneri, Cult of Destiny, Ici on Va Faire, Vapore 36, Polarphoto, Agorà, Weltanschauung, Maniumane, Anonimia, Quartz, Autosuggestion, Femme Publique.

‘The Missing Boys’ è l’affresco di una generazione di giovani mossa dal sogno di creare una musica nuova nella scena isolana decisamente distante dal resto del mondo. La storia di band che hanno dimostrato di poter competere ad armi pari con le altre d’Italia e del resto del mondo.

La pellicola di Catinari ha subito riscosso pieno successo e tanti riconoscimenti. È stata ammessa al gruppo dei quindici semifinalisti dello Scandinavian International Film Awards 2023 e alla Sezione International Documentary del Glendale International. È stata selezionata a: Berlin Lift Off Festival, Rome World Cinema Fest, Toronto Lift Off Festival, Madriff – Madrid Indipendente Cinema Festival, Everybody needs Somebody Albuquerque Film Festival. Ha vinto, quindi, il Premio Best Documentary Feature ai New York Independent Cinema Awards.

Teatro, “Un amore di suora” a Nulvi

ALGHERO – La rassegna “pARTEcipando 2024” prosegue mercoledì 23 Ottobre alle 20,30 nel Centro Servizi di Giulzi, con un appuntamento con il teatro e più precisamente con il monologo teatrale a voce femminile “Un amore di suora” (Edicions de l’Alguer) finalista al Premio Efesto Teatro Catania (2023) del poeta, saggista e narratore Massimiliano Fois, con la regia e l’interpretazione di Elisabetta Dettori e le musiche originali di Quirico Solinas.

Lo spettacolo arriva alla sua 15esima replica dopo il successo e il sold out del 29 agosto a Girona in Catalogna, in cartellone al Festival Internazionale Fitag, dove il testo è stato recitato nella variante del catalano algherese. A Nulvi, si presenta ancora una volta al pubblico in lingua italiana.
Nel monologo, una donna, una suora di clausura in convento da 23 anni, affronta un percorso che attraverso il racconto della sua vita, la porta alla consapevolezza di sé. Un racconto a tappe, quello di Rebecca, nel quale la protagonista passa da un quasi totale buio di coscienza, dove riaffiorano i ricordi di un passato tormentato in cui si riscopre vittima dei condizionamenti dell’anima, alla comparsa del dubbio, fino alla visione della luce in fondo al tunnel. Le parole di Rebecca sono come delle epifanie che mettono a nudo le sue vere intenzioni nello stesso istante in cui le pronuncia: il passato condizionato dall’abbandono degli uomini della sua vita, determina la scelta di affidarsi all’unica entità maschile incapace di abbandonare e l’incontro con Ismael, un’anima vagante in cerca della sua via smarrita in uno spazio temporale che si ripete all’infinito, le apriranno la strada verso il mondo esterno. L’ingresso è gratuito.

Riparte la stagione al Civico di Alghero con “Teatri di Prima Necessità”

ALGHERO – Riparte la stagione teatrale al Civico Teatro “Gavì Ballero” di Alghero con “Teatri di Prima Necessità _ Autunno ‘24”. L’attesa stagione del Teatro d’Inverno “Teatri di Prima Necessità _ Autunno ‘24” ritorna con otto imperdibili appuntamenti tra prosa, nuova drammaturgia e stand up comedy a partire dal 19 ottobre 2024 e fino al 4 gennaio 2025.

Primo appuntamento sabato 19 ottobre alle ore 20:30 con “Sa Sangia. Malacarne” il monologo dell’attrice Daniela Littaru scritto in collaborazione con Fabio Marceddu che ne cura la regia con Antonello Murgia. Nella nuova produzione della compagnia Teatro Dallarmadio di Cagliari, Sangia è sinonimo di tante cose, ma si avvicina alla rabbia per poi comprendere e declinare altri sentimenti affini, spesso la si è equiparata a una cugina della follia, a una sorta di “malacarne”. In questo studio sulla follia si indagano i mille aspetti ancora poco svelati del fascismo, che voleva la donna inquadrata in determinati ruoli funzionali al sistema dispotico, e che, se non inquadrabili, veniva internata in una delle tante categorie che “fuoriusciva” da quelle dettate dal regime.
In scena Daniela Littarru narratrice e attrice che fa rivivere tanti personaggi in 50 minuti intensi sospesi fra la storia di un Paese durante il Ventennio, e la caduta del regime, in un Paese dove le donne ebbero il diritto di voto solo dopo il 1948.

Lunedì 28 ottobre sempe alle 20:30 appuntamento con “Bye Bye Blackbird”, allestimento firmato Aria Teatro di Pergine Valsugana ispirato a “Il bacio della Donna Ragno” scritto dal drammaturgo Manuel Puig durante la dittatura argentina. Per la regia e adattamento di Chiara Benedetti, in scena Denis Fontanari e Christian Renzicchi sono un dissidente politico ed un inguaribile romantico omosessuale che sogna le luci dei riflettori, costretti ad una convivenza coatta in cella. La scena è incentrata sulle strategie che i due protagonisti, apparentemente incompatibili tra loro, mettono in atto per sopravvivere nell’anelito ostinato di incontrarsi e riconoscersi.
Il mondo dell’uno s’inabissa in quello dell’altro nell’evasione comune delle visioni e dei sogni che prendono forma nelle notti di reclusione. I mondi agli antipodi s’avvicinano con sorprendente tenerezza., un filo che intreccia le vite che, se da un lato li coinvolge in un’aspettata reciproca affettività, dall’altra li imbriglia nella rete di un potere spietato.

“Il Sogno di un Uomo Ridicolo” è la versione teatrale presentata da Abaco Teatro dell’omonimo racconto di Fëdor Dostoevskij del 1876 e che andrà in scena venerdì 8 novembre sempre alle 20:30 nell’interpretazione di Tiziano Polese, in triplice ruolo di adattatore, attore e regista con la partecipazione di Rosalba Piras. La drammaturgia vivace e ricca di momenti ironici, scandita da musiche pop e testi contemporanei, propone i dilemmi fondamentali della riflessione dostoevskiana sul significato ultimo dell’esistenza, l’eventualità di una vita ulteriore, la possibilità di ritornare ad uno stato di natura edenico e incontaminato sulla base di un riassetto sociale, tra suggestioni di matrice evangelica, shakespeariana, influenze rousseauiane e viaggi fantastici nell’oltre mondo. Lo spettatore scoprirà infine che quello dell’uomo ridicolo è un sogno in cui ci si può specchiare, una visione coinvolgente della vita del mondo, che, per il protagonista, rimarrà chiusa nell’indifferenza di un manicomio.

Si prosegue alle ore 20:30 di martedì 19 novembre con il Teatro d’Inverno in “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, tratto all’omonima commedia del drammaturgo britannico Tom Stoppard, di ritorno dalle repliche romane. Lo spettacolo, di ritorno dalle repliche di Roma del 13 e 15 novembre, è interpretato da Gianfranco Corona, Antonello Foddis e Giuseppe Ligios, autore dell’adattamento e della regia, con il disegno luci di Aaron Gonzalez e i costumi di Giovanni Trudu. La trama attinge a piene mani dall’Amleto di William Shakespeare. Il focus della drammaturgia si concentra su due personaggi assolutamente marginali della tragedia, gli amici del giovane principe danese, convocati a corte dai sovrani per indagare sulle cause della sua improvvisa malinconia. Un testo surreale dal sapore vagamente gotico nella quale il dubbio su cosa sia reale e cosa non lo sia scandisce il ritmo della pièce. L’essere o non essere domina la scena sottolineando l’incertezza dei protagonisti sulla realtà che li circonda, sulla morte e sul senso stesso della vita. Niente sembra essere sotto il loro diretto controllo, nulla avviene per loro volontà.

Doppio appuntamento venerdì 29 novembre a partie dalle 20:30 e in replica alle ore 21:30 attori e spettatori insieme sul palco per “La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi”, lavoro bizzarro e audace della compagnia Batisfera Teatro di Assemini per la drammaturgia e regia di Angelo Trofa con Valeria Fadda, Leonardo Tomasi e la voce di Tito Petilli. Un micro cosmo i cui interpreti sono proprio gli orsetti di una nota ditta di caramelle. La nazione degli Orsetti Gommosi si risveglia dal suo pacifico torpore per intraprendere una guerra senza speranza: attaccheranno la confinante nazione dei Dinosauri. Per ogni essere di buon senso è evidente che lo scontro tra piccoli orsi di caramella ed enormi rettili preistorici si risolverà necessariamente a favore di questi ultimi. Eppure la guerra ci sarà. Tutto lo spettacolo è realizzato su un tavolo e in realtà tutto il lavoro è pensato in piccolo, dalle musiche alle luci. Ad ogni replica il pubblico, massimo 25 spettatori, verrà invitato a prendere posto sul palco per vede inscenare a pochi metri di distanza battaglie e schieramenti: La Grande Guerra degli Orsetti Gommosi è in tutto e per tutto un piccolo colossal. Gli attori si scambiano i ruoli, le voci, i punti di vista utilizzando diversi registri per dar voce ad una tragedia nata da due mondi inconciliabili; si racconterà della volontà dell’autodistruzione degli orsetti, inspiegabile e gloriosa e contemporaneamente si darà voce ai Dinosauri, con divertenti siparietti di uno stato razionale e burocratico. Lo spettacolo che ha da poco superato le 100 repliche su tutto il territorio nazionale, è approdato questa estate al Fringe Festival di Edimburgo.

Venerdì 13 dicembre altro appuntamento con la drammaturgia contemporanea di Francesco Civile e il suo “La Roba d’Altri” del quale firma anche la regia oltre ad esserne interprete insieme a Ivano Cugia e Filippo Salaris. Nella nuova produzione di Origamundi di Cagliari, un gruppo di operai si stanzia sul tetto dell’edificio aziendale per protestare contro il consiglio d’amministrazione a causa delle pesanti decisioni riguardanti la delocalizzazione, i licenziamenti e i nuovi principi etici e strategici adottati. Tito, un giovane manager in carriera, viene incaricato di risolvere al più presto la situazione, pena il decadimento della tanto agognata promozione. Le volontà dell’azienda sembrano imprescindibili, ma Tito dovrà scontrarsi con un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente non solo la sua vita ma anche quella di qualcun altro. La drammaturgia propone tematiche che sembrano apparentemente legate esclusivamente al mondo del lavoro, ma che sono intrinseche nell’uomo come ambizione, invidia e avidità.

Torna sulla scena Alghero l’attore e drammaturgo sassarese Michele Vargiu con il monologo “Der Boxer” accompagnato con le musiche live del chitarrista Gianluca Dessì. Più che uno spettacolo teatrale una ballata per Johann Trollmann, il pugile Sinti che sfidò il naziosmo quando il 9 giugno del 1933 nella fumosa birreria Bock di Fidicin Strasse a Berlino, durante la finale nazionale per il titolo dei pesi medi di pugilato, in sole sei riprese mise al tappeto quello che era il gran favorito della folla, diventando il nuovo campione di Germania. Un solo problema, quel giovanissimo pugile, bello come un Dio, così veloce sul ring che sembra danzare è uno zingaro. Malgrado venga osannato da un intero popolo per le sue doti atletiche, la sua vittoria rappresenta una sfida per la follia del regime del Terzo Reich che nella vittoria di Johann vede minata l’affermazione della supremazia della razza ariana. Un monologo febbrile, appassionato e crudele in turnée dal 2019 in tutti i teatri d’Italia presentato da Meridiano Zero e Tabasco Teatro. Inizio spettacolo 20:30.

Grande e attesissimo ritorno sul palco del Teatro Civico “Gavì Ballero” per stand upper Sandro Cappai al quale è affidata la chiusura della stagione autunnale Teatri di Prima Necessità con il nuovo lavoro in tour nazionale e in prima assoluta regionale ad Alghero: “C’è un po’ di tensione”, presentato da The Comedy Club in collaborazione con Teatro d’Inverno.
Cagliaritano, classe 1993, Sandro Cappai è uno stand-up comedian e un autore comico seguitissimo dal pubblico, già ospite nel 2023 del Teatro d’Inverno con il precedente live show in tour nazionale “Non si muore così facilmente” registrando il sold out dal nord a sud dell’Italia totalizzando oltre 80 repliche. Co-fondatore del progetto Stand-up Comedy Sardegna, Cappai fa parte della redazione di Lercio.it, ha condotto il podcast “I Pugedos” con Valeria Pusceddu, e attualmente conduce il podcast “Tazza di Caffè” insieme a Giordano Folla. Nel 2019 ha registrato il suo speciale per la serie “Italian Stand Up”, successivamente distribuito su Prime Video e Rai 5. Nel settembre del 2022 ha pubblicato su YouTube il suo secondo comedy special dal titolo “Non è andata proprio così”, che ha superato il mezzo milione di visualizzazioni. Parlare di un nuovo show – dice Sandro Cappai – è sempre complicato, vorresti farlo con battute brillanti per convincere le persone a venire a vederlo, ma diciamocelo: se mi vengono battute brillanti sugli argomenti dello spettacolo, le metto nello spettacolo. Quindi – aggiunge Cappai – se volete sentire queste fantomatiche battute brillanti venite sabato 4 gennaio 2025 alle ore 21:00 al Civico Teatro “Gavì Ballero” di Alghero. Per iniziare bene il nuovo anno si parlerà di un sacco di cose “divertenti”: guerre nucleari, guerre non nucleari, terapia, razzismo, viaggi in treno, ipocondria, ipocrisia e tante altre cose che inizia con “ipo” e finiscono con “ia”… insomma di scenari apocalittici che si intrecciano a storie di vita di tutti i giorni perché sempre e comunque, c’è un po’ di tensione.

Per info, prenotazioni e scopriere le offerte “Io Vado a Teatro” è possibile contattare il Teatro d’Inverno all’indirizzo info@teatrodinevrno.it o tramite WhatsApp 3762486698 e 3338578630. I biglietti sono disponibili durante i giorni di spettacolo presso il botteghino del Civico Teatro “Gavì Ballero” aperto dalle ore 19:00.

Il costo degli spettacoli varia da € 15 / € 10 intero a € 10 / € 8 ridotto (under 30 e over 60).
La prevendita del live show di Sandro Cappai è disponibile on line sulla piattaforma www.diyticket.it:
€ 20 Platea e Loggia 1, € 15 Logge 2, 3 e Loggione.
Programma completo della stagione su www.teatrodinverno.it e i profili IG e FB di teatrodinverno.

La stagione “Teatri di Prima Necessità _ Autunno ‘24” – per la direzione artistica di Giuseppe Ligios – è realizzata con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, il patrocinio della Fondazione Alghero M.E.T.A e del Comune di Alghero.