Giro: Sentieri Contemporanei

ALGHERO – Parte da Alghero la prima tappa del progetto triennale Sentieri Contemporanei, palinsesto itinerante di dialogo ed interazione tra arte, scienza e formazione. Si parte il 30 aprile in omaggio alla Grande Partenza del 100° Giro d’Italia con In-Giro / A-round, presso l’ex mercato Ortofrutticolo del centro storico con l’apertura della mostra d’arte contemporanea (ore 18). Il filo conduttore del progetto è rappresentato da una grande installazione modulare di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle dal titolo “No Man’s City / La Città di Tutti” che costituisce lo scenario, mobile e mutevole, delle varie tappe di Sentieri Contemporanei (sarà inaugurata il 3 maggio, Piazza Pino Piras, ore 17).

Nella foto un parte della mostra

S.I.

Graffiti, Accademia: ospite Faletra

SASSARI – Proseguono gli incontri dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari inseriti nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa. Questa volta sarà il momento per Marcello Faletra che incontrerà gli allievi giovedì 26 gennaio alle ore 10,30 nell’aula magna dell’Accademia sarda. Sul tavolo, un quesito al quale rispondere: Una poetica dei graffiti? A leggere le cronache sembrerebbe che questi apparterrebbero più a fenomeni di ordine pubblico che di poetica. Eppure questa preoccupazione, che emerge dalla presa della città da parte dei graffiti, tocca una questione cruciale, che è quella della produzione sociale dello spazio e della sua rappresentazione. In che misura la produzione della parola e dell’immagine è libera di circolare in un regime di totalitarismo economico?

L’emergenza dei graffiti, alla luce di questo processo, acquista un significato ben diverso che è quello di un racconto antagonista che pone al centro la presenza non assoggettata di comunità narrative che sfuggono all’igienismo coatto del mercato. D’altra parte i fatti di cronaca che accompagnano i graffiti pongono la questione della loro presenza ad un livello più profondo: come si effettua nell’ordine del tardo capitalismo la produzione dello spazio e della parola, come anche dell’immagine e la loro distribuzione sociale? Perché il cosiddetto “vandalismo” dei graffiti sarebbe associato al “disordine” e al disequilibrio sociale, mentre la pubblicità e la sua profilassi colonizzatrice del desiderio all’ordine e alla norma?

Marcello Faletra, critico, saggista, studioso di arte moderna e contemporanea; ha pubblicato numerosi saggi e articoli sui rapporti tra arte e problemi filosofici in varie riviste specializzate, volumi collettanei e in cataloghi di mostre; tra le sue ultime pubblicazioni “Dissonanze del tempo, elementi di archeologia dell’arte contemporanea” Di prossima pubblicazione presso l’editore Grenelle “Il feticcio transestetico e l’ombra del valore”. Redattore della rivista “Cyberzone”, è editorialista di “Artribune”. Insegna Estetica dei New Media e Fenomenologia dell’Immagine all’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Nella foto un opera di Manu Invisible

S.I.

Multi Street Art: Banksy a Cagliari

CAGLIARI – Sabato 26 novembre alla galleria d’arte The AB Factory, in via Alagon 29 a Cagliari, inaugurerà la prima esposizione in Sardegna di street art. La mostra “Multi Street ART” ospiterà opere di numerosi street artists di fama mondiale tra cui il rinomatissimo Banksy, Ron English, Invader, Obey, Crisa, Manu Invisible e tanti altri. I pezzi proverranno dalla nota galleria milanese The Don Gallery di Matteo Donini il quale sarà in prima persona presente all’inaugurazione di sabato. Inoltre proprio sabato l’ammirazione delle opere sarà accompagnata dal DJ set di Nostal Chic e nella sala print house annessa alla galleria lo street artist Andrea Casciu effettuerà un live painting.

L’ingresso al vernissage del 26 novembre avverrà in via privilegiata ai soci dell’associazione culturale The Ab Factory e a chi avrà acquistato preventivamente il biglietto di ingresso a titolo di contributo partecipativo. Chi avrà acquistato il biglietto, inoltre, riceverà una edizione limitata realizzata per l’evento e l’intero ammontare biglietto darà diritto a uno sconto di valore medesimo da utilizzare per acquistare una limited editions di Art Bakers entro il 31 dicembre 2016. I biglietti saranno reperibili online su Eventbrite e nella galleria stessa.

Nella foto un opera del genio della street art Banksy

Francesca Eleonora Orgiana

Sgarbi racconta “I tesori di Cagliari”

CAGLIARI – Sabato 1° Ottobre hanno volto al termine gli eventi “Panorama d’Italia” con l’ultimo di questi e un ospite d’eccezione: Vittorio Sgarbi, il quale ha tenuto uno splendido discorso incentrato sull’arte nostrana e la sua esperienza in terra sarda. L’orazione è stata preceduta da una talentuosa violinista quattordicenne, Greca Puddu, la quale ha suonato la Ciaccona di Tommaso Vitali; un brano tra l’allegro e il malinconico che ha reso l’evento ancora più particolare e “artistico”.

Presentato da Giorgio Mulè, direttore di Panorama, Vittorio Sgarbi ha raccontato spesso ironicamente le sue visite e le sue esperienze in terra sarda da quand’era ragazzo fino a oggi. Tra i periodi di permanenza ricordati con un sorriso vi è stato quello della sua candidatura con il partito liberale come parlamentare della Sardegna e in seguito della campagna elettorale con l’amico Grauso, creatore della rete televisiva sarda Videolina. Proseguendo ha rammentato l’importanza del patrimonio artistico e naturale di cui disponiamo che è necessario difendere e mantenere integro onde evitare un’ulteriore speculazione come è, purtroppo, già avvenuto. Una narrazione ricca di elogi alla nostra terra per via della nostra capacità di aver mantenuto così saldamente le tradizioni come nessun altro nel territorio italiano, partendo dal cibo fino a giungere all’abbigliamento tipico a cui ancora oggi ci sentiamo legati.

Infine un excursus tra le opere d’arte di maggiore rilievo e bellezza; dalle sculture de “Il Nomade” e “La madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa al “Contadino in verde” di Brancalone Cugusi da Romana il quale morì poco prima che le sue opere venissero esposte a Milano, da “La Mattanza” di Foiso Fois opera particolarmente d’impatto concludendo con l’arte decò delle sorelle Coroneo le quali attraverso l’arte povera riuscirono a stilizzare egregiamente i costumi tipici sardi. Tutte opere che non hanno niente da invidiare alle più conosciute a livello internazionale.

Nella foto la collaboratrice di Algheronews Francesca Eleonora Orgiana e Vittorio Sgarbi

Francesca Eleonora Orgiana

Girovagando fa tappa a Stintino

STINTINO – Palcoscenici estemporanei, virtual location, site specific e spazi mutanti. Stintino come un grande palcoscenico, una città e la sua comunità al centro di un esperimento, un luogo quasi immaginario per uno studio sul campo dedicato alla percezione dello spazio e del tempo, scenario inconsapevole di un processo creativo estemporaneo, che si adatta alle condizioni del luogo e del momento. È “Moduli alterni”, l’evento organizzato da Theatre en vol e dall’associazione “Girovagando” con il contributo del Comune di Stintino, dell’assessorato della Pubblica istruzione, dei Beni culturali, dell’Informazione, dello Spettacolo e dello Sport della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con la partnership di Acciaro e Parodi Logistics. Quattro giornate di appuntamenti, dal 22 al 25 agosto, per entrare nel clima di “Girovagando”, il festival internazionale di arte in strada che raggiungerà il suo culmine con il consueto appuntamento di Sassari, fissato tra il 15 e il 18 settembre prossimi.

Moduli alterni è una variazione sul tema di “Alterazioni spazio temporali”, il progetto con cui Theatre en vol ha vinto il bando di residenza artistica 2015/2016 indetto dalla Regione e realizzato nel centro di produzione Move tha Box, di Villaverde, nella Marmilla, in collaborazione con l’Agenzia di sviluppo territoriale “Due Giare” e con “Teatro Tragodia”. Attraverso azioni estemporanee e non programmate di danza, teatro, musica, video mapping e paesaggi sonori, l’anteprima di Girovagando animerà strade, piazze e luoghi inaspettati in diversi momenti della giornata. A metà tra spettacolo ed esperimento, l’evento esplorerà come il corpo e le azioni individuali e collettive sono condizionate dalla percezione del tempo e dello spazio, e come gli esseri umani manifestano il proprio adattamento o disadattamento all’ambiente che li circonda. Attraverso l’arte e la sua percezione vengono così reinventati nuovi livelli di relazione tra corpi in movimento e spazio circostante, inteso come spazio vivo, mutevole, dove il pubblico è parte di quello stesso spazio e ne governa e anima i confini. In questo contesto, il pubblico è a tutti gli effetti parte dell’atto performativo.

Dal 22 al 24 agosto Stintino sarà il palcoscenico mobile di “Itineranze”, una serie di performance estemporanee “senza fissa dimora”, che giocheranno sul fattore sorpresa per testare la reazione dei luoghi e delle persone all’improvviso mutare dello scenario, alterato da performance di teatro e danza. L’appuntamento clou è invece fissato per il 25 agosto alle 22.30 alla diga foranea del Porto vecchio, che ospiterà una ricca performance di realtà aumentate, video mapping, paesaggi sonori, teatro-danza e live eletronics.

Quello che succederà a Stintino nei prossimi giorni è solo il prologo di “Girovagando 2016”, che si presenta con un calendario particolarmente ricco di appuntamenti. “Aspettando Girovagando”, la serie di eventi in programma lontano da Sassari, farà tappa il 9 settembre a Ploaghe e il 10 settembre a Martis e Tissi. Come annunciato, il festival internazionale tornerà a Sassari, sua sede abituale, dal 15 al 18 settembre. Quest’anno Girovagando sarà dedicato a “Convivenze – codici, lunguaggi e nuovi vocabolari”. Attraverso un programma eclettico, che alterna performance e laboratori, il festival ambisce a descrivere e far rivivere una città che cambia costantemente nella sua forma attraverso le sue mutazioni reali, dovute alla sempre presente crisi economica, alla crescente presenza di una popolazione multietnica, all’aumento delle forme di discriminazione razziale, sociale, di genere e di abilità, mirando a una sensibilità maggiore alla convivenza delle diversità.

Nella foto un momento della scorsa edizione di Girovagando a Sassari

S.I.

Un viaggio tra il cinema d’autore

ALGHERO – Un percorso in lungo e in largo attraverso Alghero, dai luoghi più suggestivi del centro città, attraverso le spiagge più rinomate e suggestive del litorale, in direzione Capo Caccia, ideale meta di un viaggio a ritroso, di un ritorno, di un obiettivo che si fa ogni anno più concreto e più intenso: riportare la Riviera del corallo ai fasti del Meeting internazionale del Cinema degli anni Sessanta e Settanta. È l’ambizione per niente segreta di “Cinema delle terre del mare – rassegna itinerante per cinefili in movimento”, in programma ad Alghero dal 27 luglio all’8 agosto. Organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero, la rassegna guarda lontano e si ispira ai fasti più antichi, quando il cinema era di casa, per spostare l’orizzonte un po’ più in là, sognando di raccogliere con il tempo l’eredità del Meeting, nato a Capo Caccia più di 40 anni fa.

Di quell’epoca restano splendide immagini di repertorio e moltissimi ricordi, che saranno al centro della programmazione della rassegna e di alcune iniziative fondate sull’interattività con la gente del festival. A quel tempo Alghero sognava di vivere di turismo e di cinema, e davanti all’Esit di piazza Sulis, oggi sede dell’istituto alberghiero, sfilavano i volti più noti e i talenti più celebrati del grande schermo a livello internazionale. Con questa suggestione proiettata più al futuro della città che al suo passato, “Cinema delle terre del mare” torna con un programma ricco, che alterna cinema italiano e internazionale, commedie e film drammatici, finzione e documentari, senza dimenticare il pubblico più giovane, tra proiezioni in riva al mare, ospiti, momenti conviviali, musica, perfino giochi.

Il viaggio dei cinenauti di “Cinema delle terre del mare” inizierà mercoledì 27 luglio alle 20 in piazza della Juharia con Passo dopo passo, messinscena della compagnia Theatre en vol di Sassari, per la regia di Michéle Kramers e la scenografia di Puccio Savioli. Alle 22 la stessa piazza ospiterà la proiezione di Era d’estate, di Fiorella Infascelli, con Giuseppe Fiorello e Valeria Solarino, che racconta del trasferimento dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino all’Asinara, minacciati dai vertici di Cosa Nostra. La regista interverrà insieme a Francesco Massidda e Gianmaria Deriu, rispettivamente direttore e guardia carceraria all’Asinara nel 1985.

Giovedì 18 luglio alle 22 sarà sempre la piazza della Juharia a fare da cornice alla visione di Io sono Ingrid, del registra Stig Björkman, un film-documentario su Ingrid Bergman, ispirato e interpretato da sua figlia, Isabella Rossellini. Venerdì 29 luglio alle 22 a Pedramare, lungo la strada panoramica per Bosa, La buona uscita di Enrico Iannaccone, che parteciperà alla serata per raccontare la sua Napoli cinica, borghese e straffottente. Si resta sulla direttrice di Bosa anche sabato 30 luglio. Alle 22 alla spiaggia della Speranza la visione di Leviathan, di Andrey Zvyagintsev, una storia di periferia e di legami con la propria terra, direttamente dal continente russo.

Domenica 31 luglio alle 21.30, nel chiostro di San Francesco, una serata dal titolo Moby Prince, 25 anni dopo. Ad animare il dibattito sarà il documentario realizzato dal giornalista Paolo Mastino e prodotto dalla sede regionale della Rai. Con Paolo Mastino interverranno Luchino Chessa, presidente dell’Associazione 10 Aprile – familiari
e vittime del Moby Prince, e Silvio Lai, senatore e presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince. Coordinerà il giornalista Gianni Garrucciu.

Lunedì 1° agosto tutti a bordo della motonave Attilio Regolo, con ingresso dalla banchina Dogana, dove alle 18 la compagnia teatrale i Barbagialli porterà in scena Sherlock Holmes e la stella degli abissi. Il 3 agosto alle 22 un appuntamento ormai classico, quello con lo stabilimento Rafel, sul lido di Alghero, dove sarà proiettata la commedia Viaggio da paura, di Alì Mostafa. Il consueto appuntamento dedicato ai bambini è fissato per il 4 agosto alle 21.30 a Villa Segni, in località Maria Pia, con Quando c’era Marnie, di Hiromasa Yonebayashi. Venerdì 5 agosto la proiezione di Fuocoammare di Gianfranco Rosi si terrà alle 22 al Vel Marì di Fertilia, il centro di prima accoglienza per richiedenti asilo. La storia di Samuele, 12 anni, per raccontare Lampedusa e vent’anni di migrazioni, speranze, sogni, voglia di libertà e tragedie.

Sabato 6 agosto alle 19.30 si gioca al Lazzaretto con #cdtmgames, quattro giochi sul cinema. Giochi da tavolo, quiz a premi, sfide a squadre e corse sulla sabbia per testare la preparazione dei cinenauti più temerari. Alle 22, dopo i giochi, sempre al Lazzaretto la proiezione di Dio esiste e vive a Bruxelles, di Jaco van Dormael, Pili Groyne, Benoît Poelvoorde e Catherine Deneuve, che racconta la storia di Ea, figlia di Dio, scesa sulla terra per scombinare i giochi di un genitore tanto ingombrante.

Nostaglia e ricordi a Casa Gioiosa, sede del Parco naturale regionale di Porto Conte, che domenica 7 agosto alle 19.30 ospiterà Il cinema ad Alghero ieri, oggi e domani, in collaborazione con la pagina facebook “Alghero, terra di film, pubblicità e documentari”, gestita da Michele Canu. Condurrà Raffaele Sari. Per l’occasione, il Parco propone, dalle 19 alle 21 la visita al Museo multimediale della memoria carceraria di Tramariglio, alle 19 Tramonto a Cala Barca, passeggiata da Casa Gioiosa a Cala Barca, e alle 21 una degustazione, tramite ticket, dei prodotti delle aziende certificate dal Parco. Alle 22, per il consueto appuntamento cult, la visione di Agente 007 – La spia che mi amava, di Lewis Gilbert,
con Roger Moore e Barbara Bach. Il film contiene un adrenalinico inseguimento girato sulla litoranea per Capo Caccia.

Per il gran finale, lunedì 8 agosto, tutti a Porto Ferro. La serata si aprirà con il regista Marco Antonio Pani, che presenterà il suo ultimo cortometraggio. Alle 22 sarà proiettato Il club, di Pablo Larraín,
film cileno dello scorso anno, che racconta della vita in comune di quattro sacerdoti in una casa isolata, in una piccola città di mare. E per concludere il viaggio, “Il baretto di Porto Ferro” presenta Un’Esperienza Cinematica: Luigi Frassetto quartet
feat. Daniela Pes in concerto.

“Cinema delle terre del mare” può essere raccontata anche attraverso le suggestive parole di Alessandra Sento, direttrice della Società Umanitaria di Alghero, cui si deve il poderoso impegno organizzativo. «La nostra rassegna è una dichiarazione d’amore, un tributo e un omaggio alla settima arte e ai suoi rapporti con il mare, che nasce dall’incontro tra due passioni e un desiderio», spiega la direttrice. «Il nostro viaggio riprende a bordo del cinema d’autore, “in direzione ostinata e contraria” – spiega – siamo viaggiatori e non turisti, e partiamo per la stessa ragione del viaggio, viaggiare. Non abbiamo una meta, conta solo il percorso». Secondo Alessandra Sento «in fondo ogni film assomiglia all’inizio di un viaggio». E come il viaggiatore accoglie e si fa accogliere, «il mare riceve e restituisce», spiega. «Molte delle nostre storie vengono dal mare e a esso ritornano – conclude – è il movimento della marea, è un movimento che ogni isolano conosce bene».

Nella foto la presentazione della manifestazione

S.I.

Castelsardo: arriva Respir’Arte

CASTELSARDO – Arte a tutto tondo in uno dei luoghi più pittoreschi dell’isola tra colori, sculture, musica e poesia. Dal 22 al 29 luglio arriva a Castelsardo il favoloso circuito di Respir’Arte che, non pago del grande successo ottenuto nel parco di Monserrato a Sassari, porta una ventata di talento artistico tra le mura del castello medioevale e nel centro storico della cittadina costiera anglonese. Decine di artisti provenienti da gran parte dell’isola realizzeranno dal vivo i propri capolavori e proporranno un’esposizione di opere selezionate per l’occasione. Sarà un tripudio di pennelli, tele e cavalletti, di scalpelli e sculture in legno.

Ci si potrà imbattere in spettacolari statue in ferro come grossi ragni, pesci e serpenti e prenderanno forma interessanti affreschi in stile medievale e pompeiano, grazie alla dedizione dell’ultimo maestro calcinaio del nord dell’isola, che stenderà un intonaco di grassello di calce dove immortalare ritratti d’altri tempi. Una novità saranno le splendide icone di santi realizzate dal maestro iconografo, e opere pittoriche disegnate con speciali pigmenti che prendono vita nell’oscurità della notte. «Castelsardo è una cornice impareggiabile per i nostri artisti – è il commento di Gianni Pittui, presidente dell’associazione Solid’Arte che ha sviluppato l’iniziativa –. Siamo molto grati alla comunità, all’amministrazione comunale e in particolare al sindaco Franco Cuccureddu e all’assessore al Turismo e alla Cultura, Maria Speranza Frassetto, per la sensibilità dimostrata e per la disponibilità delle location».

Il percorso si estende entro il perimetro del castello, aperto dalle 9 alla mezzanotte, un’imperdibile occasione per visitare l’antico baluardo. Il viaggio artistico continua poi in via Marconi, al fianco di brave artigiane che realizzano i rinomati cestini della zona. Sabato (23 luglio) il coro Caras diretto da Tore Bulla concluderà la serata con le note a cappella delle sue ventuno voci femminili. Non mancherà Luisella Pintus, docente dell’Accademia delle belle arti di Sassari con i suoi lavori originali, e porteranno le loro elaborazioni anche i rappresentanti dell’Ute (Università della terza età). Un bello spazio sarà concesso alla fotografia artistica. Infine gli attori del gruppo teatrale “Arte, Kaos & Poesia” indosseranno costumi medievali proponendo tra gli slarghi suggestivi sia poesie che danze dell’epoca.

Nella foto Castelsardo

S.I.

Alghero: sfilata della Deligios

ALGHERO – Lunedì 20 Giugno, Via Columbano 31 è stata trasformata in un set fotografico. L’iniziativa, promossa dalla Galleria antiquaria Belle Epoque che ha come titolare, la stilista Lucia Deligios, ha attirato l’attenzione dei passanti, in particolare molti turisti che hanno voluto farsi fotografare con le modelle. Due splendide ragazze, una sarda, Luccia Asole e una norvegese, Merete Berg.

Per l’occasione le modelle hanno indossato le creazioni della stilista, una selezione di abiti da sposa, attualmente esposti presso la stessa galleria che unisce singolarmente antiquariato, arte e moda. Il trucco é stato realizzato dalla prestigiosa make up artist algherese Valeria Boncoraglio e le acconciature dall’artista Davide Marras. Gli scatti fotografici sono stati realizzati dal talentuoso fotografo algherese Massimo Della Noce.

Nella foto la sfilata della Deligios

S.I.

Abiti da sposa: Deligios espone

ALGHERO – E’ in corso sino al 21 Giugno Dress Art – Wedding dresses esposizione di una selezione di abiti da sposa della stilista sarda Lucia Deligios. L’esposizione, a cadenza mensile, è ospitata dalla Galleria antiquaria Belle Epoque in via Columbano 31, attività della stessa stilista, dove arte, antiquariato e moda si uniscono in un insieme originale ed elegante. Ogni mese saranno esposte creazioni moda diverse. Lucia Deligios si definisce un architetto prestato alla moda, laureata in architettura al Politecnico di Torino, dopo la laurea studia come modellista CAD moda, conseguendo la qualifica nel 2006.

Sempre nel capoluogo piemontese, frequenta corsi di taglio e cucito. Inizia delle esperienze lavorative in aziende della zona legate al mondo della moda, in particolare in un service che realizza capi della linea giovane di Fiorucci. Prosegue in un ufficio di modellistica che lavora per le più importanti firme della Moda made in Italy. Subito dopo entra nell’affascinante mondo dell’abito da sposa lavorando in un’azienda che realizza abiti da sposa e da sposo per l’Italia e l’estero. Affascinata dalla creatività e dalla libertà interpretativa legata all’abito da sposa da lei definito un vero e proprio costume d’epoca reinterpretato in chiave contemporanea, decide di aprire un proprio Atelier nella sua amata Sardegna, in particolare nella sua città natale, Sassari. Nasce così l’Atelier Gurusele, dal nome dell’antica fontana simbolo della città. Ubicato nel centro storico sassarese, l’elegante atelier diventa uno dei punti di riferimento per le spose. Le collezioni che vengono create partecipano a concorsi e sfilate in tutta la Sardegna. Nel 2012 alcuni abiti vengono esposti presso il Museo Nazionale Sanna di Sassari.

La stilista ama unire moda e forme d’arte, dopo varie sfilate nei principali eventi moda dell’Isola, instaura una collaborazione con il maestro Elio Pulli, nasce così una singolare collezione di abiti in seta, velluto e le inconfondibili ceramiche e i dipinti del maestro dell’arte sarda. La collezione riscuote molto successo. Nell’estate del 2015, viene aperto il punto vendita di Alghero, la Galleria Belle Epoque dove la stilista propone non solo le sue creazioni moda ma antiquariato, abiti d’epoca, opere d’arte, bijoux. Per questa occasione è stata selezionata una serie di abiti da sposa ed accessori, interamente realizzati a mano, una panoramica sull’arte e la moda della stilista sarda. L’esposizione rimarrà aperta sino al 21 Giugno, un abito è stato gentilmente esposto presso il laboratorio di ceramiche artistiche Euli900 in via Minerva 9, sempre ad Alghero.

Nella foto un momento di una manifestazione con la Deligios

S.I.

Respir’Arte a Sassari: 4mila visitatori

SASSARI – Un parco di Monserrato così vivo, animato e ricco di colori forse non si era mai visto. Con Respir’Arte, per due giorni l’area verde all’ingresso della città è diventata una novella Montmartre, quasi una rievocazione della miglior tradizione artistica parigina. Un esercito di tele e cavalletti ha invaso pacificamente i vialetti e le piazzuole curate anch’esse come opere d’arte, tra allegria e condivisione. E i curiosi non hanno tardato ad arrivare. Sono circa 4mila le presenze stimate: appassionati, amanti della natura, uomini e donne di ogni età e famiglie con bambini desiderosi di “respirare arte” a due passi dal centro. Tra i pittori, qualcuno è riuscito a vendere un quadro ancora prima di finirlo. È stato entusiasmante scoprire la figura di Dafne emergere dal tempio delle acque, mentre le fronde degli alberi di alloro diventavano una foresta africana dalla quale spuntavano macachi, elefanti e volatili. Erano tutti dipinti.

All’accensione della motosega di William Pinna, il richiamo è stato irresistibile. Taglio dopo taglio, su un grosso ceppo di ulivo secco sono comparsi profili di maschere di mammuthones, sagome di rapaci e l’immagine perfetta della Sardegna. Ne è venuta fuori in breve una scultura mozzafiato. Grazie alla collaborazione del maestro calcinaio Costanzo Salis, bravissimi pittori hanno realizzato dodici affreschi sull’intonaco di calce appena disteso: affascianti volti femminili e ritratti in stile pompeiano. Nella vasca centrale un’atmosfera surreale ha ospitato riproduzioni di strani pesci, grossi ragni e serpenti, con le sculture metalliche di Giovanni Dettori.
Incontenibile la soddisfazione di Gianni Pittui, presidente dell’associazione Respir’Arte e principale organizzatore, che ha ringraziato l’amministrazione comunale e tutti gli artisti: «Il gruppo ha lavorato in sinergia come una vera orchestra, guidata per l’occasione dalla direzione artistica e scenografica di Micaela Pisciottu di Gianpaolo Pinna».

Tra i presenti il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il primo cittadino di Castelsardo, Franco Cuccureddu, l’assessora alla Cultura, Raffaella Sau e quello all’Ambiente, Fabio Pinna, che è stato tra i più attivi nell’organizzazione dell’evento. Brividi durante le esibizioni canore che hanno chiuso l’evento. Come un autentico anfiteatro, il parco ha accolto su tutto il suo perimetro le suggestive voci femminili del coro polifonico Caras, con canti e melodie di forte impatto emotivo. L’appuntamento con l’atmosfera bohemien di Respir’Arte si sposterà a fine luglio in un’altra stupenda cornice, quella del centro storico di Castelsardo.

Nella foto la manifestazione a Sassari

S.I.