Fili, l’arte del “Yarn Bombing” di Patrizia Pinna arriva in Liguria

ALGHERO – Palmieri Contemporary presenta – FILI da Alghero a Celle Ligure – un’installazione di Yarn Bombing realizzata da Patrizia Pinna. L’elemento sardo è una componente del progetto di Palmieri Contemporary, non solo per Maria Antonietta, figlia di Peppe Collu – personalità di spicco nel panorama Algherese, noto per le sue doti artistiche e sociali – ma anche per un legame che unisce Paolo Palmieri alla Sardegna e ad artisti del calibro di Costantino Nivola, Maria Lai e Pinuccio Sciola per continuare con giovani artisti come Nicola Filia, con cui si è avviato il progetto di residenze “Appuntamento con l’Artista”.
I Filati di Patrizia hanno per i galleristi un valore simbolico e affettivo, un filo che lega alla terra d’origine, con cui rimanere in contatto e ritrovare la via. Fili e legami che rimandano anche ad una grande artista sarda, Maria Lai, e ai suoi lavori, in particolare quello con cui legò alla montagna un intero paese, Ulassai. Fili insomma con cui ispirarsi e rimanere in contatto e con cui intessere nuove relazioni, fili che varcano il mare a sigillare un legame tra la Sardegna la Liguria.
Lo Yarn Bombing (bombardamento di filati) è una tecnica che utilizza la maglia come forma di espressione artistica, un particolare tipo di graffitismo o arte di strada che si distingue per l’uso di tessuti colorati – lavorati a maglia o all’uncinetto – per avvolgere oggetti in spazi pubblici con cui si creano installazioni tessili che trasformano elementi del paesaggio urbano creando qualcosa di divertente e inaspettato che rompe la monotonia della quotidianità.
Per questa installazione Patrizia Pinna veste le grandi magnolie e l’ulivo del giardino di casa Palmieri riciclando vecchi filati di famiglia che avvolgono in un abbraccio colorato le cortecce dalle radici fino alle chiome dimostrando anche una particolare sensibilità e attenzione all’ambiente.

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Patrizia Pinna (Sassari, 1967), vive e lavora ad Alghero (SS).
Palmieri Contemporary nasce dall’esperienza nell’ambito dell’arte contemporanea di Paolo Palmieri collezionista dal 1998 e di Maria Antonietta Collu. La galleria, attiva dal 2020, attraverso il progetto di residenze “Appuntamento con l’Artista” ha coinvolto artisti nazionali e internazionali, come Nicola Filia, Sebastiano Sofia, Paul Noble, John Pettenuzzo, Giulio Alvigini, Monika Romstein, Annika Ström. Attualmente è in corso la residenza con Ermanno Brosio e Reto Pulfer.

Nuova edizione del festival “Abbaida! Luoghi comuni sul cinema”

SASSARI – Il cinema e i suoi luoghi comuni, i nuovi linguaggi e le forme del contemporaneo, la rivoluzione delle piattaforme streaming. Sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nella IV^ edizione del Festival Abbàida! Luoghi comuni sul cinema, l’evento dedicato al cinema, patrocinato dall’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e dal comune di Sassari, promosso e organizzato dall’associazione culturale Cineclub “Nuovo Aguaplano”, in programma a Sassari dal 16 al 19 settembre nel teatro dell’Exma.Ter di via Zanfarino, il nuovo Campus delle arti e dello spettacolo dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”.

«Il festival – sottolinea il direttore artistico, Sergio Scavio – chiamerà a raccolta attori, registi e operatori del settore per riflettere su cosa significhi oggi fare cinema e avviare una riflessione utile a disinnescare i luoghi comuni sulla settima arte, provando a crearne di nuovi. L’ambizione è quella di organizzare un festival che possa diventare punto di riferimento per il cinema di ricerca in Sardegna, riscoprendo anche nuovi siti, l’Argentiera ad esempio, dove l’anno prossimo speriamo di ospitare la rassegna». Nato dalle ceneri del fortunato Rebeccu Film Festival di Bonorva, nel 2022 ospitato a Genoni, piccolo centro del Sarcidano, Abbàida ospiterà talenti del nuovo cinema italiano, come Fulvio Risuleo, giovane regista romano ma anche fumettista e scrittore, il sassarese Giovanni C. Lorusso, già socio del Cineclub, di rientro dall’81a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il suo documentario A Man Fell, Alain Parroni, anche produttore e sceneggiatore, nuovo enfant terrible del cinema italiano e l’attore cagliaritano, Luciano Curreli, 30 anni di carriera, tra i più interessanti interpreti del cinema sardo e non solo della sua generazione.

«Sassari ha sempre avuto un legame molto stretto con il cinema e qualche anno fa – ricorda il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia – con l’emergere di alcuni talentuosi cineasti sassaresi attorno ai quali si è affermata una folta squadra di professionisti del settore e di maestranze specializzate, si è parlato della possibilità che in città si radicasse un vero distretto dedicato alla settima arte, in grado di dare lavoro agli operatori locali e non, di attrarre investimenti e produzioni da altre parti d’Italia, di promuovere Sassari e il suo patrimonio naturalistico, architettonico, storico, culturale ed enogastronomico. Credo che la presenza di un festival giovane ma dalle grandi ambizioni possa alimentare questo progetto, che è in linea con l’idea di cambiamento che promuoviamo anche in ambito culturale».

Il festival è anche il risultato della collaborazione nata tra la scuola civica di cinema e l’Accademia di Belle Arti, le uniche due realtà che sul territorio promuovono “il fare cinema”, come spiega Matteo Manunta presidente del Cineclub Nuovo Aguaplano.

«Un festival dedicato al cinema in città – aggiunge infine l’assessora alla Cultura Nicoletta Puggioni – è importante per almeno due motivi. Il primo è che in questo modo si rinsalda il solido rapporto che Sassari ha sempre avuto con la celluloide, come testimonia anche la longeva esperienza del circolo di promozione della cultura cinematografica Aguaplano. Il secondo, certo non per importanza, è che per consentire alla comunità di riappropriarsi degli spazi pubblici è necessario riempirli di contenuti e di buoni motivi per essere vissuti. Ristrutturare edifici comunali per lasciarli chiusi è insensato. Per questo siamo ben lieti che l’Exma.Ter ospiti questo festival dalle grandi ambizioni».

IL PROGRAMMA – Si parte lunedì 16 alle 19.30 con la presentazione del libro “La tenda” di Fulvio Risuleo, un’educazione sentimentale, tenera e esilarante, una commedia romantica per tutti coloro che hanno sofferto per un cuore spezzato. Sarà sempre il regista romano, artista curioso e instancabile, il protagonista del secondo appuntamento della giornata, in programma alle 21, con la proiezione del suo cortometraggio “L’uomo materasso”, un falso-documentario che indaga la psicologia dell’uomo che ha scelto di vivere la sua vita senza mai alzarsi dal proprio letto. A seguire il suo ultimo lungometraggio “Notte fantasma” (2022), road movie allucinato e straniante che riesce a raccontare grandi temi, senza fare proclami e innalzare manifesti ideologici.

Martedì 17 si parte alle 18 con l’incontro pubblico sul tema “Dipendenza & Indipendenza – come restare in sella e fare cinema oggi”, tavola rotonda alla quale parteciperanno i registi e gli attori ospiti del festival e gli operatori sardi del settore cinematografico per avviare un dibattito su come viene fatto oggi il cinema e conoscere le novità sulla legge che stabilisce nuove regole di accesso delle opere audiovisive ai finanziamenti pubblici.

Alle 20.30 la presentazione dei film realizzati dalla Scuola civica di cinema “Gli amanti perduti” e “Faccia a faccia con te stesso”, progetto nato nel 2015, primo esempio di realtà didattica unicamente dedicata al cinema in Sardegna. La serata si concluderà con la presentazione di “Songs of all ends” di Giovanni C. Lorusso, opera presentata come prima mondiale all’International Film Festival Rotterdam 2024, film che segue la vita quotidiana di una famiglia che vive nel campo profughi palestinese di Shatila a Beirut, sedici mesi dopo la terribile esplosione del porto.

Mercoledì 18 alle 19 presentazione del libro di Alessandro Cadoni “Sardegna di carta”, ritratto affascinante, denso e complesso della Sardegna letteraria. Alle 20.30 Alain Parroni presenterà il suo cortometraggio ADAVEDE (2017), presentato alla 32esima Settimana Internazionale della Critica, sezione indipendente della 74esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e il suo film “Una sterminata domenica” (2023), opera prodotta da Fandango e Road Movies (Wim Wenders), esordio alla regia di Parroni per un lungometraggio. Giovedì 19 settembre, giornata conclusiva del festival dedicata al progetto “Cinema di quartiere”, esperienza educativa e sociale nata sei anni fa nell’Istituto comprensivo San Donato di Sassari. Sei cortometraggi all’attivo, alle 19 proiezione dell’ultimo lavoro dedicato al quartiere dal titolo “Featuring”. Alle 20.30 la proiezione del film di Davide Manuli “Girotondo, giro intorno al mondo”, con la partecipazione dell’attore protagonista Luciano Curreli, opera finalista al Premio Solinas nel 1995, girato nel 1998, seppur uscito in pochissime sale e per pochissimi giorni, il lungometraggio d’esordio del regista è diventato, negli anni, un caso straordinario e mitologico del cinema italiano indipendente. Un grido di liberazione e di follia, un film no budget originale e rivoluzionario.

L’ingresso a tutte le serate del festival è libero e gratuito.

Arriva ad Alghero, grazie a Nina P, lo “Yarn bombing”: presentazione

ALGHERO – Arriva ad Alghero, grazie a Nina P, già “NINAcrea ”, lo “Yarn bombing”. Una straordinaria tecnica dell’uso della maglia e nello specifico un particolare tipo di graffitismo o di arte di strada costituito da esposizioni colorate di opere formate da stoffe o tessuti lavorati a maglia o a uncinetto, che solitamente sono posti ad avvolgere oggetti presenti in luoghi pubblici, invece che dipinti o disegni realizzati con vernici.

In particolare, per adesso, nell’idea in capo a Nina P, lo “Yarn bombing” ha avvolto alcuni alberi di ulivo presenti all’interno dell’attività Vegamare, all’ingresso della strade per le Bombarde, dove, domenica 1 settembre si terrà una presentazione, con aperitivo ((offerto dagli organizzatori) e selezione musicale a cura di Giuseppe Esposito, dalle ore 19:30 alle ore 21:30.

In questo caso, e in vista di ulteriori sviluppi del progetto, l’installazione creata da Patrizia Pinna in arte, appunto, “Nina P”, prevede l’utilizzo di filato riciclato: vecchie coperte, maglioni, sciarpe ed in generale tutto ciò che riguarda i tessuti in maglia vengono ri-utilizzati creando una connessione che rende uniche delle semplici cortecce; l’uso del colore e delle trame viene trasferito su alcuni alberi di ulivo, dove il tessuto diventa in realtà un abbraccio di filati che dalle radici alle chiome diventano raccontano di un attenzione e sensibilità della semplice emozione di vivere a contatto e protezione della natura. Appuntamento, dunque, a domenica 1 settembre al Vegamare, per adesso..

Matteotti a Teatro, i ringraziamenti di Alvau

ALGHERO – “Orgoglioso e lusingato di aver fatto parte, nel ruolo di Giacomo Matteotti, del cast che venerdì 19 luglio scorso ha portato in scena al Teatro Civico “G.Ballero” di Alghero l’oratorio laico “Matteotti” -liberamente ispirato al lavoro di Antonio Scurati- riscuotendo grande riscontro e apprezzamento di pubblico (i posti erano completamente esauriti in ogni loro ordine), di critica e della stampa specializzata.
Mi piace citare e ringraziare le mie compagne e i miei compagni di scena Carmelita Zedda, Flaminia Antonini, Barbara Calciati, Nanda Salis, Claudia Bellodi, Salvor Ruggiu, Antonio Gallo, Giovanni Oliva, Antonio Piga, Gianni Sanna, nonché il regista e direttore di scena Giancarlo Monticelli”, cosi Pier Luigi Alvau riguardo l’opera realizzata negli scorsi giorni

Ecco i vincitori del concorso di video in algherese Arrés és

L’ALGUER – Dijous 20 de juny a la sede de l’Òmnium Cultural de l’Alguer (carrer de La Marmora, 64), ha tengut lloc la cerimònia de premiació del Concurs de Vídeo en alguerés “Arrés és!” arribat a la quarta Edició, organitzat de l’Òmnium Cultural de l’Alguer a dins del projecte “Joves i llengua algueresa” cofinanciat de la Fondazione di Sardegna, amb la col·laboració del Centro Servizi Culturali de la Società Umanitaria de l’Alguer.
Los vídeos presentats al Concurs són estats valutats d’una juria formada d’experts de llengua i cultura algueresa indicats de l‘Òmnium Cultural de l’Alguer (Michele Canu, Giuseppe Piga i Carla Valentino), i d’experts de cinematografia indicats del Centro Servizi Culturali de la Società Umanitaria de l’Alguer (Emiliano Di Nolfo, Gianfranco Fois i Alessandra Sento).
Després de la projecció dels vídeos, oberta al públic, són estats proclamats los vencidors del Concurs, que era dividit en dues seccions: Professionistes i No Professionistes.
Roger Cassany i Claudio Gabriel Sanna amb el vídeo “Tupamaros de l’Alguer” són los guanyadors de la Secció Professionistes i del premi de 800 euros posat a disposició de l’Òmnium Cultural de l’Alguer. Segon classificat de la Secció Professionistes és “Cor càrstic” realitzat del Grup Espeleològic Alguerès.
Per la Secció No Professionistes són resultats primers classificats ex aequo “Mataresos de l’Alguer” realitzat de Martina Bovetta i “Com és nat lo grup escout de Sant Francesc” realitzat del Gruppo Scout Alghero 1, que han recivit un premi de 200 euros perhom posat a disposició de l’Òmnium Cultural de l’Alguer.
Tots los participants al concurs han recivit també una targa personalitzada com a record.
Com per les precedents edicions de “Arrés és!”, los vídeos són ja a disposició de qui los vol veure al canal YouTube Òmnium Cultural de l’Alguer:

A la fi de la tardada és estat projectat també un filmat a fores concurs, “Mar i poesia”, realitzat de Roberto Barbieri i de Antonello Colledanchise.

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Giovedì 20 giugno alle ore 18.30 presso la sede dell’Òmnium Cultural de l’Alguer (via La Marmora, 64), si è tenuta la cerimonia di premiazione del Concorso di Video in algherese “Arrés és!” giunto alla quarta Edizione, organizzato dall’Òmnium Cultural de l’Alguer, facente parte del progetto “Joves i llengua algueresa” cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna, con la collaborazione del Centro Servizi Culturali de la Società Umanitaria di Alghero.
I video presentati al Concorso sono stati valutati da una giuria composta da esperti di lingua e cultura algherese indicati dall’Òmnium Cultural de l’Alguer (Michele Canu, Giuseppe Piga e Carla Valentino), e da esperti in cinematografia indicati dal Centro Servizi Culturali de la Società Umanitaria di Alghero (Emiliano Di Nolfo, Gianfranco Fois e Alessandra Sento).
Dopo la proiezione dei video, aperta al pubblico, sono stati proclamati i vincitori del Concorso, che era diviso in due sezioni: Professionisti e Non Professionisti.
Roger Cassany e Claudio Gabriel Sanna col video “Tupamaros de l’Alguer” sono i vincitori della Sezione Professionisti e del premio di 800 euro messo a disposizione dall’Òmnium Cultural de l’Alguer. Secondo classificato della Sezione Professionisti è “Cor càrstic” realizzato dal Grup Espeleològic Alguerès.
Per la Sezione Non Professionisti sono risultati primi classificati ex aequo “Mataresos de l’Alguer” realizzato da Martina Bovetta e “Com és nat lo grup escout de Sant Francesc” realizzato dal Gruppo Scout Alghero 1, ciascuno ha ricevuto un premio di 200 euro messo a disposizione dall’Òmnium Cultural de l’Alguer.
Inoltre, tutti i partecipanti al Concorso hanno ricevuto come ricordo una targa personalizzata.
Così come per le precedenti edizioni di “Arrés és!”, i video sono già a disposizione di chi li volesse vedere nel canale YouTube Òmnium Cultural de l’Alguer:

A fine serata è stato proiettato anche un filmato fuori concorso, “Mar i poesia”, realizzato da Roberto Barbieri e da Antonello Colledanchise.

País de Alegries torna in scena con l’Associazione Culturale Cabirol

ALGHERO – La Giunta Comunale più sgangherata di sempre torna in scena nella commedia musicale País de Alegries, di Pino Piras. L’Associazione Culturale Cabirol ha programmato tre serate, il 10, 11 e 12 Maggio prossimi al Teatro Civico per la rappresentazione della commedia che racconta Alghero degli anni settanta, alle prese con i problemi come quello della casa, della disoccupazione, della miseria delle classi più deboli. Pino Piras affronta questi temi con il suo consueto sarcasmo e con situazioni divertentissime che mettendo a nudo la cialtroneria di una classe politica dipinta dall’autore con una vena estremamente pungente.

In País de Alegrias Alghero elegge il nuovo Sindaco Carabassa che si presenta con un programma ambizioso: portare l’Alghero in Serie A e benessere e lavoro per tutti. Insieme a lui governano Carabassatumbariga, Carabassetta, Tritolobombamà e Mengiabèicagamal. Con loro si confronta il popolo dei disoccupati in una serie di situazioni in cui si palesa in modo esilarante l’inadeguatezza dei governanti. Il tutto con tante canzoni tra le più famose di Pino Piras, che accompagnano il racconto, denso di ironia sanguigna e popolare, che si conclude con un’inevitabile fallimento e con lo svanire delle promesse. La commedia è stata rappresentata per la prima volta dallo stesso autore nel 1977, con uno straordinario successo che ha segnato un punto di svolta nella commedia musicale algherese.

L’Associazione Cabirol ha riproposto la commedia nel 2017, per celebrarne i 40 anni, e poi nel 2018. Oggi, dopo sei anni País de Alegries torna in scena in un momento in cui Alghero si prepara ad andare ad elezioni ( quelle vere), con un momento di contributo culturale ma anche di riflessione con la satira di Pino Piras, un intellettuale che affronta i problemi della città con un taglio autoriale intelligente ed ironico, mai banale. L’Associazione Cabirol con la Nova Companya del Reganal presenta la commedia con un cast composto da Nicoletta Bigi, Anna Maria Multineddu, Gabriella Caria, Alberto Lai, Antonio Carboni, Lelle Urgias, Armando Baschini, Pietro Migoni, Tore Nieddu, Berto Calaresu, Luigi Meloni, Carlo Lai, Giovanni Mura, i giovani Daniele Bassu e Andrea Bigi, i musicisti Piero Sotgiu, Franco Cano, Pietro Ledda e Alessia Pischedda. Le scenografie sono di Sergio Zidda, il coordinamento e organizzazione di Giovanni Chessa. La prevendita sarà aperta a partire dal 2 Maggio presso la sede dell’Obra Cultural, in Via Ardoino n. 44, dal lunedi al venerdi, dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 18,30. L’evento gode del patrocinio del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero e della delegazione di Alghero della Generalitat de Catalunya.

The Big Grey Ghost, musica (Allee der Kosmonauten) e immagini (Mauro Madau) di Alghero in lockdown

ALGHERO – “The Big Grey Ghost”, dal titolo di un brano all’idea di un progetto culturale e artistico. Dalle musiche di Allee der Kosmonauten alla creazione di un docu-film, un reportage di straordinarie immagini riguardanti Alghero in lockdown. Ad un anno dalla data considerata come fine della principale ondata del Covid 19, ovvero il 5 maggio 2023, si ritorna a quel periodo che, di fatto, sembra così lontano. Forse per una celata volontà di dimenticare, andare avanti e superare anche il trauma, per alcuni, dovuto a diverse perdite umane, di quei giorni. Ma, senza gravare troppo teste e cuori, è anche giusto non ritornare a quel periodo, pure per non dimenticare. E questo grazie all’arte: immagini e musica condensati al meglio nel brano, “Big grey ghost”, appunto, del duo di musica elettronica ambientale e sperimentale, Allee der Kosmonaunten (Massimiliano Achenza e Stefano Idili) che ha base tra Sardegna e Berlino.

Alghero in lockdown come mai è stata e come mai, si spera, lo sarà. Immortalata dall’occhio sempre attento e mai banale del fotografo professionista Mauro Madau che ha prodotto degli scatti unici e irripetibili di una città e suo territorio durante il periodo pandemico. Immagini e musica che non possono non creare un flusso omogeneo di emozioni con anche un certo disorientamento. Del resto non si poteva non raccontare quel periodo in altro modo viste le problematiche che ha portato a tutti: dal carico devastante sul settore sanitario (i cui effetti, purtroppo, continuano a vedersi ancora oggi, fino alle migliaia di ricoveri e pure, purtroppo, tantissimi morti. Dalle code agli hub per fare i vaccini, comprese le preoccupate scelte di essi, alle caccia alle mascherine fino alle limitazioni alle libertà che tanto hanno pesato sugli affetti e sulla socialità fino ai vari pass e circolari scolastiche e appuntamenti serali coi dati diffusi in tv, spesso da bollettino di guerra. Grazie alle risposte del mondo sanitario e scientifico il peggio, però, è passato. Ovviamente non senza ferite, ancora aperte, in taluni casi. Ma, la falce del Covid 19 poteva mietere ancora più vittime se non ci fosse stata una pronta risposta, com’è stato. Poi, come sempre, la storia non si fa coi se e coi ma, ma con gli accadimenti. E così è stato e speriamo così non sarà più.

D’altra parte è doveroso, come obiettivo del progetto Big Grey Ghost, non dimenticare. E grazie ad un idea dell’operatore culturale e della comunicazione Stefano Idili con la regia dell’associazione culturale Orion, insieme al fotografo Mauro Madau e col sostegno dell’Amministrazione Comunale e, come primi step, della preziosa disponibilità del dirigente del Liceo Scientifico e Scienze Umanistiche Mario Peretto e della professoressa Patrizia Unali, si porterà a compimento l’avvio della iniziativa. Martedi 30 aprile, dalle 9.15, nella struttura del Fermi in via XX Settembre, è prevista la proiezione, in anteprima, del docu-film di immagini in versione short con le musiche di “Allee der Kosmonauten” a seguire, dopo l’illustrazione del progetto e alcuni brevi interventi Istituzionali, si aprirà il confronto con protagonisti i ricordi degli studenti e delle studentesse che, con anche interventi del Dirigente e dei Professori, riporteranno quel periodo sia dal punto di vista didattico che personale. A seguire le conclusioni in vista delle prossime tappe dove arte, musica e ritrovata socialità saranno nuovamente protagonisti.

Allee der Kosmonauten (social):

https://www.youtube.com/@AlleederKosmonauten2021

https://www.facebook.com/profile.php?id=100076085316362

Nella foto Massimiliano Achenza e Stefano Idili (Allee der Kosmonauten)

Riapre al pubblico il Museo della Tonnara di Stintino

STINTINO – Dopo la pausa invernale il Museo della Tonnara di Stintino riaprirà al pubblico, in occasione del 25 aprile e sarà visitabile dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19. Anche quest’anno il Museo della Tonnara si riproporrà come luogo di esplorazione del passato attraverso le storie delle persone che lo hanno attraversato, i loro segni, gli oggetti, il loro contributo alla costruzione di una comunità. E, allo stesso tempo, continuerà ad essere uno spazio nel quale disporre insieme i frammenti di senso del presente e costruire un futuro orientato ai valori della relazione e della sostenibilità.

«Il museo garantirà un’apertura, in termini di giornate e orari, che consentirà la più ampia fruizione delle collezioni museali e l’offerta culturale di quest’anno sarà contrassegnata – dichiara Esmeralda Ughi, direttrice del museo di Stintino – da un ricco cartellone di eventi, che spazierà dalle rassegne musicali alla divulgazione scientifica, da convegni e workshop su sostenibilità ambientale e tematiche di genere alle proiezioni cinematografiche, dalle mostre fotografiche alle tappe di importanti iniziative regionali e nazionali, quali Monumenti aperti, Insiemi, evento nazionale promosso dall’Associazione nazionale Piccoli Musei, La Notte Internazionale dei Musei, il Sardinia Archeo Festival. A breve sarà pubblicato il programma degli eventi di concerto con l’Amministrazione comunale di Stintino».

«Il Museo della Tonnara – afferma Rita Vallebella, sindaca di Stintino – è stato caratterizzato fin dalla sua apertura da un forte legame con la realtà locale e da una grande capacità di accoglienza. Il MuT è un simbolo della nostra storia, delle nostre tradizioni e della profonda connessione con il mare che ha plasmato la vita delle nostre comunità per secoli. Condivisione, partecipazione e sostenibilità saranno ancora i valori che caratterizzeranno l’offerta museale e culturale dei prossimi mesi, fino a dicembre».

Il Museo della Tonnara di Stintino sarà gestito da una ATS (Associazione Temporanea di Scopo) composta dalla cooperativa “Pelagus Società Cooperativa Sociale”, dall’associazione “Centro Studi sulla Civiltà del Mare e per la valorizzazione del Golfo e del Parco dell’Asinara” e dall’associazione “Absentia APS”

Il Museo della Tonnara di Stintino aprirà nei mesi di aprile e maggio dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19; nel mese di giugno dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21; nei mesi di luglio e agosto dal martedì alla domenica, dalle 18 alle 23 e il giovedì anche dalle 11 alle 13; nel mese di settembre dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20; nel mese di ottobre dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 ed infine nei mesi di novembre e dicembre dal venerdì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Contest di Street Art con Manu Invisible

SASSARI – Dal 3 al 5 aprile, nell’istituto Pellegrini, si terrà il contest di street art in chiusura del laboratorio che in questi mesi, al centro Poliss del Comune di Sassari, ha coinvolto ragazzi e ragazze in momenti di pratica e teoria. A guidare i ragazzi e le ragazze Manu Invisible, oltre ai formatori che li hanno accompagnati durante il percorso, Edoardo Gino Tarma, Emanuele Konflitto Mossa K.NF e Alessio Enea. Insieme saranno realizzate opere che saranno poi condivise online e votate dalla rete.

Protagonisti delle opere saranno i temi sociali, dal bullismo, alla non discriminazione, rispetto, tutela dell’ambiente. Per i vincitori, un set di bombolette per continuare a sperimentarsi nell’arte della Street Art. Per informazioni e per partecipare è possibile contattare il centro Poliss in via Baldedda 15, all’indirizzo cirsassariplus@gmail.com o al numero 3297883850.

Il progetto, sviluppato nei centri di Sassari, Porto Torres e Sorso, nell’ambito del progetto Centri in Rete (finanziato dal Plus ambito territoriale Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino) è gestito dal Consorzio “La Sorgente”, la Cooperativa “La Clessidra” e la Cooperativa EduPé

A Lo Teatrì c’è Eppoinulla di Alessandro Doro

ALGHERO – Venerdì 15 marzo, alle ore 20, si esibisce ad Alghero a Lo Teatrì Alessandro Doro, in una serata che vedrà un riadattamento, con vigorose sforbiciate, di Eppoinulla, il suo spettacolo di poesia, sulla poesia, fra la poesia, alla poesia, per la poesia, con la poesia: ma non quella che vi aspettereste!

Tante preposizioni, un solo poposito: scavare nel nonsense, alla ricerca di un senso, della ratio che muove la scrittura (poetica), la performance, lo stare davanti a un pubblico. Eppoinulla non è uno spettacolo teatrale, Eppoinulla non è un reading. Eppoinulla è multiforme, è un gioco, è parodia, è con-citazione, è artigianato.

La serata è proposta dall’associazione CAATS, Cunsorziu Artistas Artesanos Turritanos Sardos, che in questi mesi sta dando vita a una serie di eventi di poesia performativa e poetry slam, tra lo SpazioBunker a Sassari e Lo Teatrì di Ignazio Chessa ad Alghero.

Alessandro Doro mette in scena poesie dal 2014, calca palchi teatrali dal 1996, gli capita di scrivere musica e canzoni dal 1989, sempre rinunciando rigorosamente a qualsiasi “comfort zone”. Eppoinulla rende conto di tutto questo.

Di e con Alessandro Doro. Con, in via eccezionale, apparizioni di Céline Brynart. Eppoinulla è una produzione di Meridiano Zero Teatro.