FestivAlguer all’ex-Mercato il coreografo londinese Alexander Whitley

ALGHERO – Un’opera visivamente accattivante che induce a riflettere sull’apprendimento e sulla memoria in relazione alla tecnologia dell’intelligenza artificiale. È “Pattern Regression” l’acclamatissimo lavoro del celebre coreografo londinese Alexander Whitley a caratterizzare la seconda giornata della XX^ edizione di FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.  

Un’installazione di luci mobili, realizzata insieme all’artista digitale Memo Akten, che reagisce automaticamente al movimento, circonda una danzatrice e segue e reagisce ai suoi movimenti in tempo reale, stabilendo un dialogo cinetico fra uomo e macchina. Lo spettacolo, ospitato negli spazi dell’ex Mercato civico di via Sassari ad Alghero, coinvolgerà in una danza psichedelica gli spettatori. Il pubblico potrà assistere alla performance – della durata di dieci minuti – e di seguito provare l’emozione di sostituirsi al danzatore e muoversi all’interno dello spazio scenico. Gli spettacoli sono previsti alle 17, alle 18 e alle 19. Anche in questo caso sarà necessario prenotarsi, contattando il numero 349 41 27 271 o inviando una mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com.

Alle 18.30 spettacolo all’aperto in piazza San Michele con il teatro fisico e la danza site specific delle coreografe e performers Marianna Moccia e Valeria Nappi della compagnia FUNA. Lo spettacolo “ROOM 22” è un progetto nato dalla convivenza forzata tra le due artiste durante il lockdown del 2020. Due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine grazie alla danza. S’indaga il concetto di comunicazione tra gli individui nel tempo del distanziamento sociale. La volontà è quella di disegnare uno spazio interiore che le due performer costruiscono, rimanendo in equilibrio e in connessione tra loro nonostante la distanza fisica. Solo nel momento in cui i due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine, le due performer riescono ad unirsi in una danza d’insieme, simbolo della più primordiale forma di linguaggio e di comunicazione universale.

La performance terminerà con l’allestimento di una balera dove gli spettatori verranno invitati a ballare. In caso di maltempo lo spettacolo verrà ospitato nei locali dell’ex Mercato Civico.

Contaminabit, nuovo spettacolo di Boboscianel all’Auditorium

SASSARI – Non una ricostruzione storica ma un punto di vista originale per raccontare la peste in Sardegna del 1652 attraverso il gioco buffonesco. “Contaminabit: l’origine del voto alla Madonna”, è il nuovo progetto teatrale dell’associazione culturale Bobòscianèl, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna. Un’opera di prosa originale, in un unico atto, che racconta la peste nera che colpì l’isola a metà del Seicento, e Sassari in particolare, con il suo voto alla Madonna dell’Assunta per liberare la città dalla terribile piaga.

Un omaggio a Sassari e alla sua storia – ogni anno celebrata il 14 agosto con la Festa dei Candelieri, raccontato attraverso la farsa e lo stile buffonesco.

Lo spettacolo, in scena venerdì 16 e sabato 17 dicembre alle 20.30 negli spazi dell’Auditorium provinciale di via Monte Grappa a Sassari, mette in evidenza i limiti e le debolezze degli esseri umani, attraverso il racconto della situazione sociale di allora, la corruzione politica, i limiti della medicina nel tentativo di arginare l’epidemia. Non una ricostruzione fedele del periodo forse più buio della storia di Sassari, ma una personale interpretazione – la sceneggiatura è firmata dall’attore sassarese Daniele Coni – per raccontare una tragedia in pieno stile buffonesco.

Un’ora e quindici di risate amare ma anche di riflessioni profonde, come solo un’opera teatrale è in grado di stimolare, che riesce ad evidenziare le tante analogie con quanto vissuto negli ultimi anni a causa della pandemia, mettendo in luce mancanze politiche, sociali e umane.

Sul palco, ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio nella storia, Laura Calvia, Daniele Coni, Elisa Casula, Maria Elena Cocco, Claudia Casu, Carolina Onnis, Aldo Milia e Alessandro Scaramella. La regia è affidata a Michele Manca attore, autore e regista del gruppo comico “Pino & gli Anticorpi”. Le scene e i costumi sono di Mattia Enna. Contaminabit andrà in scena nelle stesse giornate anche con due matinée dedicate agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. L’inizio dello spettacolo è previsto alle 10.  Info e prenotazioni alla libreria Dessì/Mondadori in largo Cavallotti, 17 a Sassari – TEL 0792012098

FestivAlguer, venerdì la famosa danzatrice Marigia Maggipinto

ALGHERO – Sei formazioni per dieci spettacoli distribuiti nelle tre giornate del 16, 17 e 18 dicembre con performances di danza in loop che coinvolgeranno attivamente il pubblico, vero protagonista degli spettacoli.

Entra nel vivo la XX^ edizione del FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro,sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.  

Sarà la storica danzatrice di Pina Baush, Marigia Maggipinto, la prima grande protagonista di quest’edizione, interamente dedicata alla danza.

Venerdì 16 dicembre la sala Mosaico del MŪSA, il Museo Archeologico della città catalana, ospiterà lo spettacolo “Miss Lala al Circo Fernando/in a room – un panorama di esperienze”.

Straordinaria danzatrice la Maggipinto, interprete dello spettacolo ideato dalla coreografa Chiara Frigo, e la drammaturgia di Riccardo Torrebruna, riproporrà  la sua danza raccontando l’esperienza vissuta con la Bausch – grande innovatrice con il suo teatro-danza dell’arte puramente coreutica – coinvolgendo attivamente il pubblico.

Come agli albori del Circo, gli spettatori si avventureranno in uno spazio intimo di memorie e aneddoti per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”, nello specifico la lunga esperienza di lavoro e di vita di Marigia con Pina Bausch. Verrà offerta una scelta di foto, un archivio vivente dal quale le persone del pubblico potranno attingere. Frammenti, memorie, aneddoti e altre suggestioni. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia comporrà un racconto in tempo reale, in cui a tratti riemergerà la sua danza.

La presenza di Pina Bausch aleggerà lungo tutto il racconto, innescando da lontano la sua danzatrice. Marigia si fa corpo e parola sulle corde sottili della memoria e della passione per il lavoro, una traccia indelebile nella sua esperienza di vita. Marigia comporrà un racconto in tempo reale. Non si tratta di commemorare ma di rivivere ad ogni diversa sollecitazione quel bagaglio di esperienza e artistica e umana.

“Miss Lala al Circo” è la sintesi di un viaggio di un interprete rara e preziosa, tutta da riscoprire, tra danza, teatro e narrazione.

Drammaturgia di Riccardo de Torrebruna, musica di Laura Masotto, progetto curato da Nicoletta Scrivo, produzione Zebra Cultural Zoo.

 

Il primo spettacolo è previsto alle 17 nella sala Mosaico, uno degli spazi più suggestivi del museo, ospitato in uno degli edifici storici della città, in via Carlo Alberto 72. La performance di danza verrà riproposta alle 18 e alle 19.30.

Per assistere allo spettacolo è necessario prenotarsi al numero 349 41 27 271 o all’indirizzo mail expopteatro@gmail.com.

La prima giornata del festival sarà arricchita anche dagli interventi dell’associazione culturale e folklorica “Ittiri Cannedu” che alle 19 in piazza San Michele presenterà uno spaccato dei più famosi balli sardi. Ad accompagnare i danzatori gli strumentisti Totore Chessaall’ organetto e alla fisarmonica, Tore Matzau alla chitarra e Giovannino Marreu alla voce.

In caso di maltempo lo spettacolo all’aperto verrà ospitato nei locali dell’ex Mercato Civico.

Romanzo su Alghero e mostra d’arte, fratelli Morittu a Lo Quarter

ALGHERO – Si terrà martedì 29 novembre, presso Lo Quarter ad Alghero, un doppio evento culturale, ad opera dei fratelli algheresi Antonio e Mauro Morittu.   Alle ore 18:00, presso la Sala Conferenze al terzo piano, ci sarà la presentazione di “Aligvria”, romanzo storico ambientato ad Alghero. All’incontro sul libro, scritto da Antonio Morittu, parteciperanno, oltre allo stesso autore, Federico Mura (revisore dei testi), Giuseppe Tanda (Guida Turistica e Ambientale) e Mauro Morittu (Illustratore). Lo scrittore, guida turistica e appassionato della storia di Alghero e della Sardegna, ha voluto, con questo romanzo, ripercorrere in maniera letteraria le vicende del passato della città catalana, dalle origini genovesi sino al presente.

Alle ore 16:00, invece, presso la Sala Espositiva al piano terra, sarà Mauro Morittu ad inaugurare una mostra artistica dal titolo “Prospettive Nascoste”, visitabile fino alle ore 20:00. L’artista, docente dell’istituto secondario di primo grado “Maria Carta” di Alghero, presenta una selezione di opere in cui le dimensioni della realtà vengono scomposte e stravolte, avvalendosi anche dell’uso di QR code e di collocazioni insolite nello spazio espositivo. La mostra è a cura di Elena Calaresu, con allestimento di Fabiano Alciator.  L’evento gode del patrocinio della Fondazione Alghero ed è organizzato dalla casa editrice algherese Aleguora.

Ritorna Festivalguer, dieci appuntamenti di danza e arte

ALGHERO – Vent’anni in cui ha interpretato lo spettacolo dal vivo e celebrato l’arte performativa e le sue diverse espressioni artistiche. Quest’anno sarà la danza, declinata in forme e generi differenti, a guidare la XX^ edizione del FestivAlguer, il festival internazionale di arti performative della città catalana, ideato e allestito da ExPopTeatro, sostenuto dall’Assessorato regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, dalla Fondazione Alghero e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Comune di Alghero.  

FestivAlguer è inserito nel cartellone di eventi del Cap d’Any 2022 – 2023 della città di Alghero, realizzato anche grazie al contributo delle cantine Sella & Mosca.

Sei formazioni per dieci spettacoli distribuiti in tre giornateil 16, 17 e 18 dicembre con performances di danza in loop che coinvolgeranno attivamente il pubblico, vero protagonista degli spettacoli.

Si parte con un gruppo folk che presenterà uno spaccato dei più famosi balli sardi, giovedì 16 dicembre alle 17.45 in piazza Pino Piras.

A seguire lo spettacolo “Miss Lala al Circo Fernando/in a room – un panorama di esperienze”, protagonista Marigia Maggipinto, storica interprete della compagnia del Tanztheater di Pina Baush. Straordinaria danzatrice la Maggipinto, ideatrice dello spettacolo insieme alla coreografa Chiara Frigo, riproporrà le diverse coreografie della Bausch – grande innovatrice con il suo teatro-danza dell’arte puramente coreutica – coinvolgendo il pubblico in uno spazio intimo di frammenti, memorie e aneddoti. Lo spettacolo, previsto alle 17.30 al MŪSA, il Museo Archeologico di Alghero, negli spazi della sala Mosaico in via Carlo Alberto 72, verrà riproposto alle 18.30 e alle 19.30.

Venerdì 17 dicembre sarà sempre il MŪSA ad ospitare dalle 17.30 l’acclamatissimo lavoro del coreografo londinese Alexander Whitley. “Pattern Regression”, opera visivamente accattivante, realizzata insieme all’artista digitale Memo Akten, che induce a riflettere sull’apprendimento e sulla memoria in relazione alla tecnologia dell’intelligenza artificiale. Utilizzando un’installazione di luci mobili in grado di tracciare e rispondere in modo intelligente ai ballerini, Pattern Regression coinvolgerà in una danza psichedelica gli spettatori. Lo spettacolo verrà riproposto alle 18 e alle 19.30.

Alle 18.30 appuntamento in piazza San Michele con il teatro fisico e la danza site specific delle coreografe e performers Marianna Moccia e Valeria Nappi della compagnia FUNA. Lo spettacolo “ROOM 22” è un progetto nato dalla convivenza forzata tra le due artiste durante il lockdown del 2020. Due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine grazie alla danza. La performance terminerà con l’allestimento di una balera dove gli spettatori verranno invitati a ballare.

Chiusura del festival domenica 18 dicembre con la conclusione del progetto inedito “Umbratile. Cantica” dell’attrice Monica Serra e del musicista filosofo Fabio Talloru, esperimento partito durante la diciottesima edizione del FestivAlguer come performance urbana ispirata al pensiero dello scrittore Giordano Bruno. Lo spettacolo, in programma alle 17.30 in piazza Pino Piras, coinvolgerà lo spettatore dentro la scena, organizzata nella dimensione rituale della sala da ballo con live set affidato a Sara Cappai.

Alle 18.30 gli spazi de Lo Quarter, allestiti a festa, ospiteranno lo show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni: “Dancefloor”, il nuovo concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, il celebre ensemble multietnico, nato nel 2002 nell’ombelico di Roma, omonimo rione della città, da un’idea di Mario Tronco, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà.

Tutti gli spettacoli del FestivAlguer sono gratuiti previa prenotazione al numero 349 41 27 271 o all’indirizzo mail expopteatro@gmail.com. Per il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio l’ingresso è a pagamento. Il costo del biglietto è di 10 euro. Prevendite aperte online sul circuito VivaTicket. In caso di maltempo tutti gli spettacoli all’aperto verranno ospitati nei locali dell’ex Mercato Civico.

Fabio Saiu nel gotha degli artisti italiani contemporanei

ALGHERO – Fabio Saiu nel gotha degli artisti italiani contemporanei. Pittore già noto e apprezzato da tempo a livello nazionale grazie alle sue particolarissime opere d’avanguardia, ora è arrivata per lui anche la consacrazione da parte della prestigiosa Quadriennale di Roma, che lo ha appena inserito nell’elenco del progetto “Panorama”, con la quale la Fondazione che ha il compito di promuovere l’arte contemporanea italiana – e il cui nome deriva dalla cadenza con la quale si svolge, nella capitale, l’esposizione periodica che, appunto ogni quattro anni, registra gli orientamenti più attuali delle arti visive nel nostro Paese – facendogli far visita da un critico (nel caso specifico da Nicolas Martino) che è andato a trovarlo nel suo studio qui in città per poi raccontarne stile e modo di lavorare.

Cosi si legge nell’incipit del racconto dello “studio visit”. Fabio Saiu, pittore, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Attivo sulla scena artistica dalla seconda metà degli anni Novanta, ha deciso di rimanere a vivere e lavorare nella sua città d’origine. Non è un dettaglio, dato che quello sardo è un territorio ricco di talenti ma dove il sistema dell’arte, inteso come rete di gallerie, collezionisti e musei, soffre da sempre di una carenza strutturale. Certo, la generazione di Saiu ha potuto contare, proprio in quelli anni Novanta, sull’esperienza straordinaria del MAN di Nuoro, che diretto ai suoi esordi da Cristiana Collu, ha funzionato da collante tra le esperienze internazionali e la scena emergente del territorio, del lavoro di Marco Magnani, critico d’arte scomparso prematuramente e che molto lavorò proprio sulle generazioni più giovani, e del mecenatismo di Pietrino Soddu, politico da sempre attento alla funzione strategica delle arti contemporanee

Arte ed emergenza clima, al via la quinta edizione di Girovagando

SASSARI – Girovagando compie 25 anni, guarda con apprensione e passione (nel contrastarlo applicando la sua arte) all’emergenza clima e dopo le prime tappe della sua edizione 2022 vissute nel territorio del Montiferru fra CuglieriBonarcadoSennarioloScano di Montiferro e ieri Santu Lussurgiu – tutti luoghi colpiti dagli incendi – si prepara a invadere pacificamente la città di Sassari con una serie di intensi e straordinari eventi in programma dall’all’11 settembre.

Si riparte da una confermata consapevolezza: la Cultura e l’arte giocano un ruolo fondamentale, insieme all’intero settore artistico-culturale, nella lotta alla crisi climatica. Perché? Perché capaci di attuare attenzione e amplificare il messaggio della società rispetto alle cause dei cambiamenti climatici e alle conseguenze disastrose che essi hanno per il pianeta Terra e per chi lo abita. L’arte si propone quindi come strumento di divulgazione e di cambiamento.

“Theatre en vol, compagnia di teatro urbano di Sassari, da oltre 30 anni lavora nella convinzione che il teatro abbia proprio questo compito. Proprio per questo Girovagando 2022 “La quinta stagione – Emergenza clima” – grazie alla collaborazione di altre organizzazioni ed Enti con cui condivide stesso spirito e obiettivi – sarà come un viaggio immersivo nel bruciante problema del cambiamento climatico affrontato attraverso il linguaggio del Climate Change Theatre Action.

“I cambiamenti climatici sono già in atto con conseguente  aumento del rischio legato a eventi meteorologici e climatici estremi. Gli effetti variano in base a regioni e località: in combinazione con gravi siccità e ondate di calore in Sardegna si scatenano incendi come nel Montiferru o terribili alluvioni come a Bitti”.

Così, al termine del percorso itinerante nel territorio del Montiferru Girovagando approda a Sassari, dall’8 all’11 settembre: il festival abiterà il centro storico con 16 interventi (spettacoli, incursioni teatrali, performance itineranti, installazioni artistiche, concerti e laboratori per adulti e bambini), parlerà di resilienza e sostenibilità ai cambiamenti climatici in aree urbane; la socialità verrà inoltre incentivata con momenti di mindful eating durante i quali i partecipanti vivranno il rito del mangiare collettivo, prediligendo la qualità degli alimenti locali garantiti dal produttore nella loro genuinità.

Protagonisti della parentesi sassarese saranno Antagon TheaterAKTion, Baro Drom Orkestar, Shedan Theater, Maimé, Orquesta ReuSónicaTheatre en vol/Céline Brynart Circosottovuoto. “Ritorno al pianeta. L’avventura ecologica dai Neanderthal alla pandemia” è invece il libro di Pierluigi Adami (Bordeauxedizioni, 2021) che In collaborazione con Libreria Koinè e BirrAjò sarà presentatore corso delle tappe sassaresi del festival. A dialogare con l’autore saranno Giovanni Salis (attivista ambiente e diritti civili) e Lorenzo Tecleme (Fridays for Future Sassari); moderazione affidata a Claudia Soggiu (Theatre en vol).

 

Il Festival è sostenuto e finanziato da Fondazione di Sardegna, MIC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Unione dei Comuni del Montiferru (Comune di Cuglieri, Comune di Scano di Montiferro, Comune di Bonarcado, Comune di Santu Lussurgiu), Comune di Sassari, Sassari Estate 2022.

IL CALENDARIO

SASSARI 8-11 SETTEMBRE

8 settembre

H 20 da largo Castello – corso Vittorio Emanuele – piazza Santa Caterina

Antagon TheaterAKTion

incursione collettiva sul tema del cambiamento climatico (risultato del laboratorio)

H 21 Piazza Santa Caterina

Baro Drom Orkestar 

Musiche dal mondo

9 settembre

H 19 largo Sisini – via Arborea – piazza del Rosario – via Luzzati – piazza Azuni

Shedan Theater 

Steamplant Movement – incursioni teatrali

H 21 piazza Duomo

Maimé

Circo Teatro, Wake-Up!

H 22 piazza d’Italia

Antagon TheaterAKTion

KLIMA X, performance di teatro fisico, danza contemporanea e musica dal vivo

10 settembre

H 11 Emiciclo Garibaldi / largo Castello

Antagon TheaterAKTion

Corpus Mundi – incursione teatrale

H 12 via Turritana – via Università – largo Cavallotti – piazza Azuni – piazza Nazario Sauro

Shedan Theater 

Steamplant Movement – incursioni teatrali

H 18 piazza Duomo

Orquesta ReuSónica

Esito laboratorio di musica con strumenti realizzati con materiali di recupero

18.30 piazza Tola

Theatre en vol/Céline Brynart

Ginette et son monde

H 19 piazza Tola – via Cesare Battisti – corso Vittorio Emanuele – via Santa Caterina – piazza del Comune

Shedan Theater

Steamplant Movement – spettacolo itinerante

H 21 piazza Duomo

Orquesta ReuSónica

Música de l’Insolito

H 22 piazza Duomo

Antagon TheaterAKTion 

Corpus Mundi

11 settembre 

18 piazza Duomo

Theatre en vol/Céline Brynart

Ginette et son monde, spettacolo clownesco

H 19 piazza Santa Caterina

Presentazione del volume “Ritorno al pianeta. L’avventura ecologica dai Neanderthal alla pandemia” di Pierluigi Adami

H 21 piazza Santa Caterina

Circosottovuoto

Che coppia!, spettacolo comico di danza acrobatica a terra e in aria al tessuto e al palo cinese

H 22 piazza Duomo

Theatre en vol 

Il grande spettacolo della fine del mondo, performance teatrale

Musica elettronica, Allee der Kosmonaunten: esce “The Synagogue” e live a Miniere Sonore

ALGHERO – Allee der Kosmonauten pubblicano un ep di 5 brani più due remix tratto dalla sonorizzazione della storia di un sinagoga vicino a Francoforte. Il duo di elettronica contemporanea sarà protagonista, sabato 27 agosto, del festival Miniere Sonore a Oristano. Nasce sull’asse Sardegna – Berlino il progetto culturale e musicale “Allee der Kosmonauten” nome che deriva dalla storica via, dell’estremo est di Berlino dove ha vissuto Stefano Idili, e che rappresenta molto nella storia del socialismo e della modernità della metropoli tedesca. Il duo composto da Idili e Massimiliano Achenza , musicisti con un passato da protagonisti nella scena new wave e rock con le band Autosuggestion e Morphia, dopo aver prodotto e diffuso i brani che hanno composto “Stellar”, ha dato vita all’ep “The Synagogue” derivante dal progetto culturale “Carry On” ideato dall’artista nata in Israele e con base tra New York e Berlino Sharon Paz. Un’iniziativa, di cui esiste anche un app scaricabile su tutti i cellulari, dedicata alle migrazioni dei popoli che per motivi diversi (guerra, economia, scelte etc) sono stati, e lo sono ancora, costretti a lasciare la propria casa per trovarne un’altra dove possibile.

Un racconto che, purtroppo, trova riscontro anche nei giorni nostri in quello che, ad esempio, sta accadendo in Ucraina. Per questo è stata utilizzata anche come simbolo una sinagoga di Francoforte che nei decenni è stata anche un officina, un dispaccio (in epoca nazista) e una mensa. Ogni parete della struttura ha visto creare dei suoni da parte di Allee der Kosmonauten che poi sono stati trasformati in “canzoni”. Ognuna con dei suoni, veri, reali, che ricordano quello che è stata la Sinagoga. E dunque dei rimandi alla religiosità ebraica, alla mescita di cibo e bevande e alla presenza di avventori, all’oppressione del regime nazista, ai lavori come officina e poi un brano per le ombre, appunto le anime che vagano e emigrano/trasmigrano: “Shadows”, per cui è stato prodotto una sorta di video che accompagnerà le prossime esibizioni e anche la diffusione nei canali web. Non solo, infatti, l’ep, già presente su tutte le piattaforme digitali, ha anche due remix dei brani Kitchen e Garage realizzati da due ottimi dj / produttori di Berlino (Gigiotto Von Alt ed Elektrobob). Remix che mettono in luce alcune delle peculiarità della musica realizzata da Achenza e Idili basata su un’esperienza pluriennale di conoscenze e influenze musicali (che coprono tutti i generi compresa la musica classica e contemporanea e le colonne sonore) e personali sintetizzate in un format che può essere considerato “musica contemporanea elettronica”. Non tutto, però, è creato usando le macchine, ma sussistono diverse partiture che rivendono imbracciare gli strumenti d’origine (basso, tastiere e chitarre) ai due musicisti. Solitamente la creazione dei brani avviene tramite uno scambio di idee e spunti che poi si trasformano in loop i quali poi vengono strutturati in forma “canzone” o in una forma che viene ritenuta valida anche perchè entrambi sono consci della proposta non convenzionale di Allee der Kosmonauten.

“Fin dal principio, da quando abbiamo iniziato a fare musica insieme, con Autosuggestion e Morphia, da fine anni ’80, abbiamo cercato di proporre la nostra musica, vanno bene le cover, ma abbiamo subito creato e suonato nostre canzoni oppure di rivisitare le canzoni d’altri come facemmo con “Late Night” di Syd Barrett ripresa  dai This Mortal Coil, questo correndo il rischio di proporre delle cose non facili ma per noi, con tutto rispetto per il pubblico, ha sempre più interessato quelli che potevano essere i limiti di ogni genere da noi realizzato, anche quello più pop, e oggi ancora di più che, come Allee der Kosmonauten, abbiamo deciso di creare qualcosa di oggettivamente molto più di nicchia, ma che era da tempo nelle nostre corde e che da tempo avremmo voluto produrre, suonare e proporre”, commentano il duo Allee der Kosmonauten.

 

 

 

Festival delle musiche attuali, ritorna l’internazionale Miniere Sonore a Oristano

ALGHERO – Giunge quest’anno alla quindicesima edizione “Miniere Sonore”, festival di musiche attuali promosso dall’associazione “Heuristic”. Il festival animerà per tre giorni, dal 26 al 28 agosto, il chiostro dell’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano, con 10 live, gratuiti, di artisti nazionali e internazionali.

Il Festival | Promosso dall’associazione “Heuristic”, nasce nel 2006 con l’intento di dar vita a un cammino che, percorrendo le vie della sperimentazione, riesca a favorire la diffusione e la valorizzazione di forme artistiche meno conosciute al grande pubblico. “Miniere Sonore” fa parte de “Le Vie dei Festival, itinerari spettacolari dell’isola”, un progetto nato per valorizzare la storia, l’esperienza umana e il capitale valoriale dei festival musicali della Sardegna.

Il tema | “Un aspetto che caratterizza Miniere Sonore è la scelta del tema che invita a soffermarsi a ragionare su uno degli aspetti dell’arte contemporanea” spiega il direttore artistico Stefano Casta. “Quest’edizione, intitolata “Intelligenze naturali”punta i riflettori sul ruolo delle intelligenze artificiali nell’arte.”

Quanto è umana l’Arte? È davvero possibile realizzare reti neurali artificiali capaci di produrre autonomamente algoritmi che possano dar luogo a un sentire che sia umanamente soddisfacente e sufficientemente empatico?

In questo contesto di incertezza, è interessante intendere le AI principalmente come strumenti e media al servizio del processo compositivo umano, ma capaci certamente di influenzarlo nella ricerca di nuovi linguaggi e nell’esplorazione di nuove modalità di fruizione dell’opera d’arte.

Il programma | Le serate saranno tre, inizieranno tutte alle ore 21 e saranno ospitate nel chiostro dell’Hospitalis Sancti Antoni, messo a disposizione dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano. Durante le tre date si alterneranno sul palco 15 performer che si esibiranno in 10 spettacoli.
L’evento darà spazio ad artisti che approcciano i generi musicali più variegati ma legati da un unico comun denominatore, la sperimentazione.

 VENERDì 26 AGOSTO – dalle 21 | Ivonne Bello & Marco Orrù – Caterina Palazzi – Paolo Angeli

Inaugurano il festival Ivonne Bello Marco Orrù con “LINE..” una performance- studio per danza e musica elettronica nella quale si indagano e si mettono in gioco le interazioni tra musicista e danzatore attraverso un tempo dato.

A seguire la contrabbassista Caterina Palazzi, leader della band Sudoku Killer, con “ZALESKA”, progetto audiovisivo in cui linee melodiche si intrecciano a momenti dissonanti e rumoristici e ogni composizione musicale è ispirata a un attore che ha impersonificato Dracula nella cinematografia.

Chiuderà la prima serata Paolo Angeli che presenta il suo ultimo disco “RADE”, fatto di isole musicali sospese tra pulsazioni balcaniche, arcate mediorientali, adagi nordafricani e citazioni di Rebetiko, reminiscenze flamenche, crescendi art-rock e squarci di liricità.

• SABATO 27 AGOSTO – dalle 21 | Eleonora Steri & Marco Fadda – Felice Colucci & Enrico Sesselego – Jessiah – Allee Der Kosmonauten 

Eleonora Steri Marco Fadda aprono la seconda serata con “No.1”, che intende rivisitare dei brani modali attraverso gli strumenti e le tecnologie a disposizione.

Prosegue la serata il “Generative duo” formato da Felice Colucci, ricercatore del CRS4, ed Enrico Sesselego¸ musicista e ingegnere audio, con una performance che, con l’ausilio di una rete di intelligenza artificiale di tipo GAN, ipotizza una Oristano del futuro che conservi i suoi elementi tradizionali in un contesto immaginativo e distopico.

A seguire la cantante pop bulgara Jessiah che punta i riflettori sulla musica del suo album in uscita con una performance prevalentemente acustica, pianistica e vocale, con alcuni elementi elettronici.

A concludere la seconda serata sarà il duo Allee Der Kosmonauten formato da Stefano Idili e Massimiliano Achenza, musicisti con esperienze in alcune band che hanno fatto la storia della new-wave dark, che presentano “The Synagogue” lavoro che deriva dalla sonorizzazione di una sinagoga a Francoforte.

• DOMENICA 28 AGOSTO – dalle 21 | Jenni Österlund & Michele Uccheddu – Elsa Martin – Daniele Ledda

La terza e ultima serata inizia con Jenni Österlund e Michele Uccheddu che presentano BIOPHILIA, performance che, attraverso dei paesaggi sonori ritualistici, esamina il significato di biofilia e riflette sul e sul nostro atteggiamento nei confronti dell’ambiente.

La friulana Elsa Martin prosegue con SPIRÀLIA, performance per voce e video animation che vuole indagare il tema universale della coesistenza degli opposti attraverso cinque quadri, ognuno caratterizzato da un colore.

La quindicesima edizione di “Miniere Sonore” si chiude con l’esibizione di Daniele Ledda, compositore e docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari, che con Clavius, nome dato ad una famiglia di strumenti auto-costruiti partendo dal concetto di “pianoforte preparato” di John Cage, sperimenta le possibilità di fusione tra analogico e digitale.

Per partecipare | L’ingresso è gratuito e non è necessario prenotare. È consigliato arrivare con un po’ di anticipo per far sì che gli spettacoli inizino con puntualità.

I patrocini | “Miniere Sonore” è un progetto finanziato dall’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, ed è patrocinato dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano, sempre disponibili nel sostenere l’organizzazione degli eventi dell’Associazione Heuristic.

 

Ritornano i Concerti Riviera del Corallo di Arte in Musica

ALGHERO – Ritorna ad Alghero la rassegna dei Concerti Riviera del Corallo, appuntamenti con la musica da camera, a cura dell’associazione Arte in Musica nell’ambito della programmazione del Festival del Mediterraneo 2022 e con la direzione artistica di Ugo Spanu. Tutti gli eventi si svolgeranno  nel chiostro della chiesa gotico-catalana di San Francesco. Non solo organo quindi con la Rassegna Internazionale che in queste settimane sta registrando una grande partecipazione di pubblico agli eventi nel duomo di Santa Maria. Anche i Concerti Riviera del Corallo, come la Rassegna Organistica, godono del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna – Assessorato alla Pubblica Istruzione Beni Culturali Spettacolo e Sport, della Presidenza del Consiglio regionale della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari – Progetto Salude&Trigu, di Chilivani Ambiente, del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero.

Si inizia lunedì 22 agosto alle 21 nel chiostro della chiesa di San Francesco con I Sileni, ensemble di flauti composto da Vanna Sanna, Alberto Sannia, Letizia Pirino, Matteo Sechi, Nicola Roggio, Luigi Pinna, Aurora Bellu e Martina Porcheddu. Eseguiranno un programma che spazierà dal 1600 fino all’Opera: G. Holst, First Suite op.28 in Mi B; W. A. Mozart, Concerto in sol maggiore K.313 per flauto e orchestra di flauti (solista e direttore Tony Chessa); K. e F. Doppler, Andante e Rondó per due flauti solisti e orchestra di flauti (Nicola Roggio e Martina Porcheddu); Gershwin, Favourites (arrangimento di R. Kerner per ensemble di flauti); E. Nazaret, Odeon; Z. Abreu, Tico Tico No Fubà.

Mercoledì 24, sempre alle 21 a San Francesco, Walter Agus (pianoforte) e Massimiliano Pani (violino) saranno protagonisti di Italian Promenade, composizioni di grandi autori italiani del 1700 reinterpretate nel XIX e XX secolo: di Nicola Antonio Porpora Sonata per Violino in Sol maggiore, Op.12 No.2 (Ferdinand David), di Tomaso Antonio Vitali Ciaccona in Sol minore (Ferdinand David), di Antonio Vivaldi Sonata per Violino Re maggiore, RV 10 (Ottorino Respighi) e di Arcangelo Corelli Sonata per Violino in Re minore, Op.5 No.12 ‘La Folia’ (Fritz Kreisler).

Il giorno successivo, giovedì 25, ancora alle 21, il quintetto di fiati Shardana (Tony Chessa flauto, Sara Pisano oboe, Michele Garofalo corno, Giovanna Virdis fagotto, Marcello Melis clarinetto) proporrà un programma che comprenderà brani di diversi generi, non solo del repertorio classico.

Infine, sabato 27 agosto sempre nel chiostro di San Francesco alle 21 ritorna l’Ensemble Enarmonia (Alessandro Puggioni violino I, Alessio Manca violino II, Valentino Marongiu viola, Paolo Tedde violoncello, Sergio Fois contrabbasso) con l’evento musicale dedicato al Quintetto classico: di W. A. Mozart, Divertimento in Re magg per archi KV 136 e Divertimento in Fa magg per archi KV 138, di M. Reger Andante lirico, WoO III/7, di P. Tchaikovskij Elegia per archi “In memoria di Ivan Vasil’evich Samarin”, di J. Sibelius Romanza per orchestra d’archi op. 42 e di F. Mendelssohn Sinfonia per archi n.2 in Re magg. MVW 2.