4 Corsie, “basta scuse, si vada subito in appalto: è una vergogna”

ALGHERO – “Si vada immediatamente in appalto con i lotti 1 e 4 della Sassari-Alghero: basta scuse, basta uso del condizionale, è vergognoso che una quattro corsie si interrompa a pochi chilometri dalla città, in piena campagna, e si continui con atteggiamenti dilatori”.
Ad affermarlo Paola Deiana, deputata uscente, che nel corso del mandato parlamentare ha seguito passo passo l’iter e ottenuto la messa in sicurezza delle risorse fino a tutto il 2023 e Mario Bruno, attuale consigliere comunale e sindaco uscente, con Paola Deiana tra i protagonisti dello sblocco della pratica negli anni scorsi da parte del Governo. I due esponenti politici passano ora all’attacco.

“E’ quasi ridicolo utilizzare la comunicazione istituzionale della Regione per un laconico comunicato che si limita a dirci che la gara per il completamento di sette chilometri della 4 corsie, che dovrebbero finalmente collegare Sassari e Alghero, “potrebbe essere” (si, c’è scritto potrebbe essere!) bandita entro la fine dell’anno. E’ inconcepibile – proseguono Bruno e Deiana – usare ancora il condizionale da parte della Giunta Regionale soprattutto dopo aver sentito – in campagna elettorale – il Presidente della Regione Christian Solinas affermare di aver trovato i 35 milioni che ancora servivano per andare in appalto, attraverso il definanziamento della strada 554 cagliaritana, in un tratto non ancora cantierabile. L’ANAS non può far altro che attendere l’approvazione definitiva da parte del Commissario per le opere strategiche in Sardegna, Christian Solinas, e procedere al bando”. Allora – affermano Deiana e Bruno – si tolgano tutti i condizionali, tutte le prudenze, si diano certezze. Si parli con atti”. Le risorse sono al sicuro grazie al finanziamento del 2015 nello Sblocca Italia e ai finanziamenti regionali degli scorsi anni, mantenute grazie al costante pressing sui governi negli anni e agli interventi legislativi sempre puntuali, per il lavoro costante dei rappresentanti del territorio, a cominciare da Paola Deiana e Mario Bruno. “Ora basta – concludono – si proceda subito all’appalto e velocemente alla posa della prima pietra”.

Odissea 4 Corsie, atteso il bando per i lavori entro il 2022

CAGLIARI – Entro l’anno potrebbe essere bandita la gara per la realizzazione della Sassari Alghero, opera attesa da decenni, strategica per la viabilità del territorio. È una novità emerse dall’incontro tenutosi in serata a Villa Devoto tra il Presidente della Regione Christian Solinas, l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Salaris e i vertici Anas, l’ad Aldo Isi e il capo compartimento della Sardegna Francesco Ruocco.

Molti i temi in discussione, dai cantieri aperti sulla 131alla 195 Sulcitana, alla quale mancano i lotti finali in prossimità di Cagliari, agli interventi infrastrutturali in Gallura tra Olbia e Santa Teresa necessari non solo per il traffico turistico ma anche per il tessuto economico e produttivo e gli scambi commerciali con la Corsica caratterizzati da un alto volume di traffico di mezzi pesanti.

Il Presidente Solinas ha sollecitato una accelerazione nell’iter di progettazione di un’opera di fondamentale importanza, un collegamento orizzontale tra le 2 coste. Sulla trasversale sarda si lavora su 3 ipotesi di tracciato, con una spesa che dovrebbe aggirarsi sui 2 miliardi di euro.

L’assessore Salaris ha fatto il punto con Anas sui lavori relativi alla 131 e alla 131 dcn, e sui forti ritardi che si registrano nei cantieri. Programmate anche nuove opere per la sicurezza dei tracciati e l’eliminazione dei nodi critici di Paulilatino e Macomer.

Anas gestisce in Sardegna circa 3000 km di strade statali, distribuite su tutto il territorio dell’Isola, con un piano di investimenti per un totale di 4,2 miliardi tra manutenzione e nuove opere.

Piano del Parco, approvate le linee guida:: coraggio e senso di responsabilità, avanti con l”iter

L’Assemblea dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte ha approvato le “Linee guida del Piano del Parco”. Traguardo importante e atteso da anni. Ora parte il percorso partecipativo volto ad arrivare all’adozione e approvazione dello strumento pianificatorio.

Ieri l’Assemblea ha approvato le “Linee guida del Piano del Parco”. Un passaggio atteso da diversi anni e che finalmente si è concretizzato. Un punto di partenza aperto utile a far partire il processo partecipativo con gli attori del territorio. Un documento propedeutico all’adozione e poi approvazione del Piano del Parco per cui ci sarà spazio, nell’arco del percorso di condivisione, delle osservazioni e indicazioni dei vari soggetti interessati. Strumento che, una volta entrato in vigore, potrà garantire e rafforzare gli indirizzi di tutela ambientale e crescita dell’area di riserva in connessione con i centri abitati in quel “Patto tra campagna e città” che non potrà che rafforzare entrambe le parti con uno sviluppo armonioso ma che possa garantire una maggiore e più strutturata crescita del territorio.

Finalmente si riprende il percorso verso un obiettivo fondamentale dell’attuale Presidenza, Cda e Direzione del Parco e Amministrazione Comunale e questo grazie al coraggio di andare avanti e al senso di responsabilità volti a superare polemiche pretestuose e infondate che, in certi casi, paio volte a rallentare il raggiungimento degli obiettivi prefissati – commentano il presidente Raimondo Tilocca e i componenti del direttivo Adriano Grossi e Lina Bardino – ora, come ampiamente detto, si avvia il percorso di confronto con chi avrà interesse che si baserà, ovviamente, su una pietra miliare da cui partire e che traccia le linee del Piano del Parco, linee che, lo ricordiamo, erano all’ordine del giorno dell’Assemblea e a disposizione dei componenti da mesi”. A breve, come indicato anche dal Sindaco Conoci, verranno programmati gli incontri con i portatori di interesse e con la partecipazione attiva di tutti: maggioranza, opposizione, associazioni, comitati, parti sociali e tutti i cittadini che ne avranno interesse.

Infine – chiudono i vertici del Parco – proprio da questi incontri potremo finalmente comprendere meglio quali sono gli auspici da parte degli oppositori ovvero, ad esempio, se ampliare il Parco e i suoi confini, come emerso ieri dall’Assemblea, oppure se paiono volte a limitarne la presenza e dunque arginare le restrizioni; d’altra parte, per noi, invece è tutto molto chiaro: coniugare la tutela ambientale con lo sviluppo e la crescita sociale ed economica del territorio, città e agro”. 

Piano del Parco, approvate le Linee guida: Ora si apre percorso partecipativo

ALGHERO – – “Avviata concretamente, dopo anni, già con l’approvazione avvenuta nel 2020 delle linee guida del Puc, la pianificazione sul territorio comunale adesso anche del Parco di Porto Conte, con l’approvazione delle linee guida di quello che sarà lo strumento definitivo ovvero il Piano del Parco” così il Sindaco Mario Conoci sull’approvazione delle linee guida da parte dell’Assemblea del Parco di Porto Conte. “Le linee guida, tenute volutamente il più aperte possibile – spiega – consentono di avviare il confronto con tutti i portatori di interesse, partendo proprio da chi con l’area parco ha una connessione ed una contiguità maggiore, borgate, mondo agricolo, ecc., ma non solo.

Bisogna dire che le linee guida approvate sono quelle in fase di predisposizione ormai da diversi mandati amministrativi, dal 2009 e per la precisione da 12/13 anni, e costituiscono di fatto il portato trasversale di tutte le rappresentanze politiche e sociali della nostra città. L’assemblea, nella sua maggioranza, ha ritenuto che fosse giunto il momento di far finalmente partire formalmente l’iter che dovrà vedere attuarsi concretamente questo confronto ed il processo partecipativo che è necessario quando si pianifica il territorio ed il suo sviluppo. Oggi abbiamo un punto fermo dal quale partire – mette in evidenza il Sindaco –  un punto aperto ad ogni contributo e pronto a recepire tutti i suggerimenti e le indicazioni che potranno certamente migliorare ed arricchire quello che sarà lo strumento di programmazione vero e proprio, quindi il Piano del Parco. Da domani – afferma Mari Conoci –  verranno programmati gli incontri con i portatori di interesse; la partecipazione è ciò che vogliamo attivare, ma è indispensabile farlo con un documento formalmente approvato che si lasci alle spalle la programmazione “a parole” troppo spesso praticata in città alla quale mai è seguita quella concreta e risolutiva che deve dare risposte alle esigenze di tutela e soprattutto sviluppo del nostro territorio. Vogliamo farlo naturalmente con chiarezza e con forza  anche con la partecipazione attiva di tutti: maggioranza, opposizione, associazioni, comitati, parti sociali e tutti i cittadini che ne avranno interesse”.

“Medici di famiglia fulcro del nuovo modello di assistenza”

CAGLIARI –  “I medici di famiglia saranno il fulcro del nuovo modello di assistenza sanitaria che ha la sua base negli investimenti del Pnrr, con la realizzazione degli ospedali di comunità e delle case della comunità. Oggi però, se non vogliamo creare cattedrali nel deserto, dobbiamo affrontare seriamente il problema della carenza di personale sanitario che si registra anche per i medici di medicina generale”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che oggi, a Villasimius, ha aperto i lavori dell 79° congresso nazionale Fimmg-Metis, subito dopo il raccoglimento in ricordo dei medici di famiglia morti a causa del Covid.
“Il Pnrr – ha proseguito l’assessore, che ha portato i saluti del Presidente Solinas e della Giunta – sta portando investimenti importanti, in Sardegna abbiamo approvato una programmazione da 290 milioni di euro per 50 case della comunità e 13 ospedali della comunità, ma non possiamo limitarci alle strutture. Con il nuovo Governo servirà un ragionamento articolato anche sulla rimozione dei tetti di spesa per il personale.  La Sardegna è stata fra le prime regioni a eliminare l’imbuto formativo, aumentando le borse di studio per le scuole di specializzazione, ma occorre un passo in più sulla programmazione con il potenziamento della capacità formativa delle facoltà di Medicina”.
“Crediamo con forza – ha concluso l’assessore – nel superamento del tradizionale modello d’assistenza ospedale-territorio. Abbiamo approvato un piano dei servizi sanitari che metta al centro il cittadino, la famiglia e suoi bisogni, anticipando la filosofia che sarebbe stata propria della riforma della sanità territoriale contenuta nel DM 77. Le risorse in campo rappresentano un’opportunità, ma a livello nazionale sono ancora tanti i nodi che devono essere sciolti. Fondamentale continuerà a essere la collaborazione e il contributo dei medici e gli operatori sanitari. Noi continueremo a portare a Roma le istanze della nostra Isola”.

Scuole, servizio assistenza: risorse non sufficienti. Fois: intervenga la Regione

SASSARI – L’Amministratore straordinario Pietro Fois, è fortemente preoccupato per le criticità del servizio di assistenza educativa nelle scuole secondarie destinato agli studenti e studentesse con disabilità e si associa con forza, all’accorato appello di enti e associazioni di categoria che chiedono un intervento urgente della Regione Sardegna. In base alle richieste espresse nei singoli piani educativi individualizzati (Pei), cosi come espressamente scritto nella richiesta di audizione in commissione regionale dalla FISH (Sardegna Federazione Italiana Superamento Handicap) e FAND (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità), è cresciuto il numero delle richieste di servizio di assistenza educativa scolastica (art.13 Legge 104/92, art.73 L.R. 9/2006), soprattutto nei riguardi delle scuole secondarie superiori, a fronte di un rallentamento dello stanziamento delle risorse che risultano essere insufficienti a coprire l’intero fabbisogno. Si prende atto inoltre che, sempre secondo i dati forniti dalle associazioni sopracitate, nell’anno scolastico 2022/2023 gli studenti e studentesse con disabilità nelle scuole sarde sono 8.530 (su un totale di 187.176 totali) di cui3.093 nelle scuole secondarie di secondo grado, un incremento del 4,56% (la Sardegna registra l’incremento più alto fra tutte le regioni). Questo ha comportato un ritardo nell’avvio del servizio fin dal primo giorno di scuola, e una riduzione delle ore dello stesso, per riuscire ad arrivare a fine dicembre 2022.

La situazione, ben esplicata nella lettera inviata alla Ras dalla Città metropolitana di Cagliari, che chiede un adeguamento delle risorse, rende ancora più chiara la situazione finanziaria: l’ampliamento degli aventi diritto, il carico degli oneri per gli OSS di supporto ai casi gravi, e l’ordinario incremento dei costi, hanno portato il volume degli oneri del servizio a una cifra complessiva di 2 milioni e 500 mila euro, a fronte dei 2 milioni dello scorso anno. Gli incrementi diventano insostenibili per altro, a fronte della riduzione delle risorse destinate agli enti locali. Per tutti questi motivi, la Provincia di Sassari si unisce alla richiesta di intervento urgente da parte della Regione Sardegna e degli uffici preposti, affinchè venga adeguato il supporto finanziario al fabbisogno del servizio e che i fondi regionali di prossima ripartizione, vengano adeguati alle nuove necessità. “Il diritto allo studio- sottolinea l’Amministratore della Provincia Pietro Fois- dev’essere garantito a tutti senza alcuna distinzione. Auspichiamo un’audizione urgente in consiglio regionale per trovare nell’immediato una soluzione idonea”.

Comunità energetiche e autoproduzione, “14milioni dalla Regione”

CAGLIARI – “L’approvazione da parte del Consiglio regionale del Testo Unificato in materia di energia è passo importante che promuove la costituzione di comunità energetiche e la autoproduzione energetica, di cui la Sardegna ha necessità e urgenza”, cosi il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais riguardo le importanti azioni messe in campo dalla Regione sul tema dell’energia,
“Prevista una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024, in particolare 2 milioni a favore delle comunità energetiche e 5 milioni annui per il reddito energetico delle famiglie. Puntiamo con concretezza a superare la generazione centralizzata dell’energia da fonti fossili puntando sulle fonti rinnovabili e abbattendo i costi energetici per cittadini, famiglie e imprese”.

Sassari, che fine ha fatto il progetto di restyling di viale Italia?

SASSARI – Mariolino Andria, consigliere comunale del Psd’Az nel Consiglio Comunale di Sassari, interpella il Sindaco Campus e la sua Giunta riguardo “l’inerzia rispetto agli interventi annunciati per viale Italia”.

Nel documento si evidenzia che “su questo tema in oltre 35 mesi di governo della citta’ e quindi su quali siano nell’immediato le azioni concrete che possano migliorare e rigenerare Viale Italia e le vie circostanti affinché possa esserci negli operatori commerciali una speranza per la riqualificazione, valorizzazione e sviluppo di questa importante arteria per la quale vi è anche una proposta che vede invertito il senso di marcia restituendola come Viale principale per l’ingresso in città.”

Aou: Maxi emergenza e traumi, la Sardegna in vetrina a Riccione

SASSARI – I temi delle maxi emergenze e del trauma maggiore saranno gli argomenti principali del congresso in programma dal 5 al 7 ottobre al palazzo dei congressi di Riccione. L’organizzazione dell’evento, che si svolge sotto l’egida della Otodi (associazione Ortopedici, traumatologi ospedalieri di Italia), vede la stretta sinergia di tre direttori di altrettante Traumatologie e Ortopedie della Sardegna: dell’Aou di Sassari Francesco Cudoni, dell’Asl di Olbia Sebastiamo Cudoni, dell’Arnas Brotzu Giuseppe Dessì.

Il congresso, arrivato alla sua 14esima edizione, vedrà la partecipazione di oltre 1.800 professionisti, tra esperti italiani e stranieri (americani, francesi, belgi e inglesi), confermandosi tra i più importanti appuntamenti di Ortopedia in Italia.

«Abbiamo prenotato l’organizzazione dell’evento quattro anni fa e per circa un anno e mezzo lo abbiamo organizzato nei minimi dettagli – affermano i tre presidenti del congresso –. Si tratta di un utile momento di confronto nazionale e internazionale, perché metterà in campo le varie esperienze di gestione delle maxi emergenze. Una vetrina per le nostre aziende sanitarie e, nel contempo, un riconoscimento delle competenze e delle professionalità dei sardi in campo ortopedico».

 

Tre giornate quindi che vedranno i professionisti impegnati in ben 9 sessioni di lavoro, a cominciare da quella relativa agli scenari legati alle maxi emergenze che sarà seguita da quella sul damage control e sulle lesioni associate. Gli specialisti si confronteranno quindi sulle esperienze di gestione delle maxi emergenze, sull’organizzazione della gestione in Italia e ancora sui traumi maggiori della pelvi, degli arti inferiori, superiori e del rachide.

vari focus riguardano non solo le tematiche dell’adulto ma anche del paziente pediatrico, proponendo soluzioni appropriate nella gestione in emergenza, in urgenza differita e in taluni aspetti particolari negli esiti che comportano un impatto di disabilità che ha risvolti pratici non solo sul soggetto affetto ma anche con costi ribaltati sul welfare.

Viene considerata maxiemergenza un evento inatteso che coinvolge un grande numero di persone, vittime umane e può interessare un territorio vasto, creando uno squilibrio tra la richiesta di soccorso e le potenzialità dei mezzi di emergenza. «Tra questi – aggiungono ancora Cudoni, Dessì, Cudoni – la caduta di un aereo, l’affondamento di una nave, un terremoto ma anche un attacco terroristico che comporta l’affluenza contemporanea in ospedale di vittime e pazienti. Si tratta di situazioni sulle quali è necessario essere pronti per limitare l’impatto sulla popolazione».

Da qui la necessità di un confronto su modelli esistenti, sull’esperienza di altri soggetti o istituzioni che hanno già affrontato situazioni simili per limitare l’impatto negativo degli eventi catastrofici. Quindi tra i professionisti della Traumatologia sulla gestione delle evenienze traumatiche nei principali settori di intervento, dalla pelvi agli arti alla colonna vertebrale.

 

Vertenze borgate e agro, Comitati uniti verso Comune e Parco

ALGHERO – “Nella serata di lunedì 3 ottobre si è tenuta, presso la sede del Comitato di Borgata Sa Segada-Tancafarrà, una prima riunione di coordinamento tra presidenti dei Comitati dell’Agro. In attesa di un incontro più esteso tra tutti i Comitati rappresentativi delle comunità residenti fuori dall’area urbana, i rappresentanti di Sa Segada-Tancafarrà,  Maristella, Santa Maria La Palma e Fertilia-Arenosu, hanno dato il via ad un percorso atto a definire rapidamente una linea comune nei rapporti con l’Amministrazione comunale e con l’Ente Parco.
Dall’incontro è scaturito un primo risultato importante, e cioè una forte coesione e capacità di coordinazione tra le diverse realtà dell’Agro.
Posizione ufficiale dei Comitati è il completo rigetto delle linee guida presentate dall’Ente Parco e portate in Commissione Consiliare, in quanto è stato ritenuto assolutamente inaccettabile che queste siano il risultato di un percorso dal quale sono state volontariamente escluse  le Associazioni che rappresentano il territorio e i suoi abitanti e gli imprenditori locali.
Si tratta delle stesse linee-guida, con un’impaginazione diversa, che erano già state presentate circa un decennio fa’ ed erano state contestate per gli stessi identici motivi.
In dieci anni, quindi, nessuna amministrazione è riuscita ad avviare un percorso di dialogo e fattiva partecipazione con i Comitati, cercando di imporre visioni autoreferenziali di un territorio che ben poco conoscono.
Da sottolineare che sul programma elettorale messo a punto da tutta la cordata di centro-destra,  al riconoscimento dei Comitati e  al loro coinvolgimento, era dedicato un intero articolo.”
Antonio Zidda
Tonina Desogos
Amabile Simbula 
Luca Rondoni