“Grillo vuole che gli italiani restino disoccupati”

ROMA – “Grillo ama così tanto i poveri che quando è andato al potere ne ha creato molti di più e vuole che restino tali per carpirne il voto col reddito di cittadinanza”. Parafrasando la celebre frase di Montanelli, Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le dichiarazioni del leader del movimento cinquestelle, Beppe Grillo. “Il reddito di cittadinanza – prosegue Cappellacci- è un fallimento perché non ha inserito né reinserito nessuno nel mondo del lavoro, tanto che perfino i navigator sono diventati nuovi precari. Nessuno farà mancare un sussidio a chi ne ha bisogno – ricorda Cappellacci- ma a chi nel nostro Paese è forza lavoro occorre offrire un’opportunità. Grillo invece continua a spacciare illusioni, ben sapendo che prima o poi i soldi per il reddito non basterebbero e che i suoi elettori sarebbero abbandonati al loro destino. Se vogliamo dare reddito e stabilità occorre restituire slancio alle imprese, con politiche che alleggeriscano il peso del fisco e che le liberino dai rovi della burocrazia. Occorre defiscalizzare le nuove assunzioni, rilanciare la formazione e prevedere nuove forme di apprendistato retribuito. Questa è la strada da percorrere non la vecchia logica delle politiche clientelari legalizzate dai cinque-stelle e dal loro capobranco”.

Palestra al coperto all’Istituto d’Arte di Alghero

Alghero, 3 ottobre 2022 – Un nuovo campo sportivo polivalente nasce nell’area esterna del Liceo Artistico “F. Costantino” di Alghero. Sarà un impianto coperto, che andrà a sorgere di fianco all’istituto, così da soddisfare le esigenze della scuola e del mondo dello sport locale. L’intervento presentato oggi nell’auditorium del Liceo è attuato dalla Provincia di Sassari, competente sulle scuole superiori, che impegna per questa iniziativa 550 mila euro di fondi di bilancio.

I lavori già affidati all’impresa aggiudicataria possono partire imminenti, per una stima generale dell’esecuzione che fissa in 9 mesi i tempi di lavorazione. “Un impegno che abbiamo assunto con il Sindaco Mario Conoci in periodo pre – pandemia e che oggi portiamo a compimento – ha detto l’Amministratore straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois – per garantire alla scuola la migliore delle condizioni per l’espletamento della attività motorie dotandola di un impianto moderno al posto dell’area scarsamente utilizzata e in stato di degrado”.

Il progetto in via di esecuzione prevede la realizzazione di un campo polivalente di dimensioni 34×21, area idonea per gli sport del basket e pallavolo; il terreno di gioco sarà protetto da una copertura montata su una struttura in legno lamellare ad arco, una soluzione che dal punto di vista estetico e funzionale rende maggiori garanzie.

“Un tassello importante per il miglioramento della scuola, che necessitava di avere una struttura adeguata, grazie alla Provincia di Sassari e all’impegno che ha profuso per mettere in atto in tempi rapidi  questa iniziativa – commenta il Sindaco Mario Conoci, che precisa:  “Si attua una decisione importante per il Liceo, ma anche per la città. Gli impianti delle scuole sono a disposizione anche  delle società sportive, e questo è un arricchimento anche per lo sport algherese in generale, che, come sappiamo ha necessità di impianti”. Presente all’incontro con la stampa e con i ragazzi del Liceo, il Dirigente scolastico Mario Peretto e la Dirigente del Settore opere pubbliche della Provincia Vittoria Loddoni. L’impianto è definito “di esercizio”, in base alle disposizioni CONI, e sarà adibito principalmente allo svolgimento delle attività didattico-pratiche previste dal corso scolastico di scienze motorie e sportive.

Civile, aree esterne: prima trascurate, ora decoro

ALGHERO – “Ospedale civile di Alghero, tra tante difficoltà, legate prevalentemente al personale, che si cerca costantemente di risolvere, la cura degli spazi interni ed esterni delle strutture sanitarie, é un aspetto non secondario, legato all’accessibilità, vivibilità e umanizzazione delle cure.  Spazi che nel passato erano il simbolo di trascuratezza.
Passo in avanti, piccoli ma importanti e inesorabili”, così il presidente Michele Pais riguardo alcuni interventi di decoro e servizi presso l’ospedale Civile di Alghero.

Bollette, famiglie e imprese a rischio collasso: misure urgenti

ALGHERO – “Il sopraggiungere dell’autunno porta con se tantissime amare “sorprese” sia per le famiglie che le imprese locali. Ad Alghero così come nel resto del paese continuano ad arrivare delle vere e proprie stangate sulle bollette per l’energia elettrica. Le nostre imprese, le attività commerciali, anch’esse, nonostante una stagione tutto sommato buona,  non potranno sopportare tali esborsi.
Crediamo che la nostra regione attraverso il presidente Solinas debba attivarsi subito per aprire un tavolo di confronto con il prossimo governo per trovare una soluzione che non può certamente essere il contributo “una tantum” di 200 euro deciso dal precedente governo.
La politica a tutti i livelli non può restare spettatrice inerte di fronte all’ipotesi ormai imminente che decine e decine di attività si apprestano a chiudere definitivamente,  oppure a diminuire drasticamente il personale occupato;problemi che avranno una pesantissima ricaduta su tutto il tessuto socio- economico anche nel nostro comune.
Urge incontrare le associazioni di categoria e con loro valutare le azioni da mettere in campo per portare all’attenzione dell’amministrazione regionale in primis, la gravità della situazione.
Ci auguriamo che tutti i neo eletti deputati e senatori sardi, passata la fase elettorale, possano mettersi subito a lavoro, facendo fronte comune, per  trovare soluzioni  urgenti”.
Noi con Alghero

Piano del Parco, “attendiamo che si passi dalle parole ai fatti”

ALGHERO – “Leggendo le dichiarazioni del Dott. Raimondo Tilloca ai comunicati stampa con cui noi del Comitato di Quartiere di Fertilia-Arenosu e, contemporaneamente, i Comitati di Borgata di Maristella e Sa SegadaTanca Farrà sottolineiamo in modo univoco la continua mancanza di coinvolgimento da parte del Parco di Porto Conte, appare subito necessario procedere con una precisazione in risposta. Da tempo sosteniamo il nostro disaccordo con i metodi e la gestione attuale del Parco, non per questioni meramente politiche o partitiche, facile e ingenua scusa dietro la quale nascondersi, ma per il suo essere sempre più autoreferenziale e scollato dalle realtà che di fatto lo costituiscono e cioè i territori e i loro abitanti. Forse può risultare un passaggio un po’ troppo ardito per alcuni, ma quando si afferma che “[…] rispetto all’iter di approvazione del Piano del Parco c’è massima disponibilità al dialogo […] e (alla) partecipazione […]” e che le Linee Guida sono un “passaggio propedeutico e presupposto politico per l’indispensabile avvio del percorso partecipativo […]”, si sta dicendo a tutti gli interessati che saranno ammessi a partecipare ad un percorso in cui sia la direzione che gli strumenti sono già fissati a priori. Di fatto il rischio è che, come spesso accade, un processo dichiarato partecipativo, si riduca ad essere un mero processo informato nel quale le comunità verranno illuse di avere voce in capitolo, mentre in realtà potranno solo prendere atto di un flusso di azioni e decisioni già avviato. Questo non lo possiamo accettare. Tilloca prosegue la sua giustificativa con il solito refrain “ancora una volta si ha a che fare con polemiche pretestuose scollegate dalla realtà che invece racconta di una chiara volontà dell’Ente Parco, e del suo attuale Cda, di riprendere il filo del discorso interrotto qualche anno addietro […] per cui prima è obbligato l’approdo in assemblea delle Linee Guida”. A tal proposito ricordiamo che il CdQ Fertilia-Arenosu, per scelta e vocazione, rappresenta i cittadini e non i partiti. Qualsiasi azione il CdQ intraprenda ha quindi un forte carattere politico, cioè volto alla partecipazione nei processi di costituzione, organizzazione, amministrazione e direzione della vita pubblica e assolutamente non un carattere partitico, cioè dichiaratamente o segretamente legato alle sorti o all’azione di questo o di quel partito, e tantomeno legato ad un possibile interesse economico personale. Gli aggettivi “pretestuoso” e “scollegato”, perciò li rimettiamo al mittente senza mezzi termini. Per quanto riguarda la parte della volontà dell’Ente Parco, credo che, a prescindere dalle vicende e dalle polemiche in cui è invischiato, appare chiarissimo lo scollamento tra l’Ente ed il Territorio che lo ospita. Secondo l’opinione presente nelle Comunità dell’agro, sarebbe stato un passaggio obbligato quello organizzare incontri e intavolare una discussione proprio sulla stesura di linee guida condivise. Troppo democratico? Per quanto riguarda poi il discorso sulla ricucitura tra Alghero e le sue Borgate, ci piacerebbe capire chi, se non i rappresentanti dei cittadini delle Borgate e i rappresentanti delle attività economiche, devono essere coinvolti e perché, dopo essersi riempiti la bocca con tante buone intenzioni, i Comitati siano spesso ignorati dall’Amministrazione comunale o coinvolti marginalmente, quasi relegati al ruolo di disturbatori. Ma come al solito ci si nasconde dietro un dito e l’affermazione che “le porte sono aperte a chiunque voglia dare un contributo di idee” risulta alquanto banale e priva di efficacia, dal momento che non esiste alcun tavolo di confronto. Le responsabilità della Commissione sono, in questo caso, innegabili. Attendiamo che dalle parole si passi ai fatti e che “l’approvazione delle Linee Guida” si trasformi in una “stesura di Linee Guida condivise e costruite attraverso la partecipazione di tutti i portatori di interesse” e che si dia subito inizio a questo percorso che sarà sicuramente più rapido e fruttuoso, sicuramente condiviso”.

Luca Rondoni, Comitato di Quartiere di Fertilia

Medici di base: “Dalla Giunta risposte concrete”

SASSARI – L’assessorato regionale alla Salute ha approvato la richiesta della Asl di Sassari di incremento del tetto massimo di assistiti per i medici di famiglia, per assicurare assistenza medica in tutti i centri della provincia in cui le sede è ancora vacante.

“L’incremento del tetto massimo di assistiti che ciascun medico di famiglia dei distretti della ASL di Sassari può prendere in carico passerà da 1500 a 1800 unità” – comunica Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna – “Questo provvedimento, su base della adesione volontaria dei medici, già adottato in altre realtà, sarà ora esteso ai centri della provincia di Sassari dell’Anglona, del Mejlogu, del Coros, della Nurra, del Villanova in cui la sede del medico di base è tutt’ora scoperta, con l’obiettivo di garantire l’assistenza sanitaria di base a quei pazienti che ne sono rimasti privi a seguito del pensionamento o del trasferimento del proprio medico di famiglia. L’auspicio è la massima adesione da parte dei medici in servizio”.

“Con questo provvedimento, insieme all’assegnazione delle nuove sedi ai medici di base, al finanziamento delle borse di studio specialistiche, voluti dal presidente Solinas e dall’assessore Nieddu, si fa fronte alla necessità di garantire massima assistenza sanitaria in tutti i centri della Sardegna e si continua a lavorare per rafforzare l’assistenza sanitaria” – conclude Pais – “La pandemia ha dimostrato quanto fondamentale sia il ruolo dei medici di famiglia come presidio territoriale, per questo va valorizzato e potenziato”.

Buona la prima stagione della spiaggia accessibile

ALGHERO – Al via le operazioni di smontaggio della  “spiaggia facile”. L’ area  allestita dall’ Amministrazione comunale di Alghero nella spiaggia libera di San Giovanni, per che l’estate appena trascorsa ha  dotato l’arenile di  45 moduli passerella in legno modulare amovibile, 8 parapetti angolari in legno per facilitare il passaggio delle carrozzine fino ai lettini o sedie, 8 passerelle triangolari in legno per facilitare le manovre delle carrozzine, una bacheca lignea dove riportare le regole in uso nell’area, un deposito per la sedia job e un bagno dedicato alle persone con disabilità, conclude per questa stagione il suo compito.

Le attrezzature verranno smontate e preservate dalle mareggiate invernali per poi riprendere la loro funzione all’ inizio della prossima estate.

“Siamo molto soddisfatti della risposta che c è stata da parte dell’ utenza, abbiamo dato un primo segnale e l’area è stata utilizzata moltissimo, possiamo e dobbiamo in futuro solo migliorare” dichiara l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis. Fondamentale il contributo delle associazioni locali di volontariato  Carovana del Sorriso, Polisoccorso Alghero, Avo, Misericordia che per tutta la stagione hanno offerto gradita e fondamentale assistenza.  “Ci teniamo, per ora, a ringraziare di cuore tutte le associazioni e i volontari che hanno partecipato all’ iniziativa – aggiunge il delegato all’Ambiente – hanno reso un servizio eccezionale che ha suscitato l’ unanime apprezzamento della comunità e delle persone più bisognose”.

Insieme all’Assessore al Demanio Giovanna Caria, Montis volge un ringraziamento anche all’ Associazione Ttriskell che ha contribuito fattivamente, dotando l’area di una sedia Job ad uso degli utenti che è stata utilissima,  e all’Associazione Sardegnaaccessibile che non ha fatto mancare il suo apporto e i suoi suggerimenti.

Corallium Rubrum, riprendere percorso per certificazione Unesco |video

ALGHERO – Ieri, come detto, presentazione del progetto “Viva Corallium Rubrum”. Protagonista dell’iniziativa anche l’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana. Realtà fondamentale per la tutela e gli studi scientifici riguardanti il mare algherese e non solo. E, durante l’incontro di ieri, è stato il direttore Mariano Mariani a ribadire l’importanza di questo progetto anche in un’ottica più ampia di inserimento nel percorso di riconoscimento del “Corallo di Alghero” come patrimonio dell’Umanità e dunque attivare quanto previsto per ottenere la certificazione Unesco. Iniziativa avviata dall’Amministrazione Bruno e che sarebbe importante portare a compimento vista la valenza per tutto il territorio del vero corallo rosso di Alghero.

 

 

 

Viva Corallium Rubrum: Aquarium, Akenta e Amp: al via il progetto. Parla Simula |video

ALGHERO – Al via il primo test per il progetto di ripopolazione del corallo nei fondali di Alghero lanciato da Davide Simula, responsabile dell’Aquarium Rubrum: 30 innesti di corallo saranno posizionati nelle cantine subacquee dove viene affinato il vino l’Akènta Sub. Un progetto per promuovere la rinascita e diffusione del corallo nei fondali di Alghero, un test per verificare la possibilità di far crescere il corallo a diverse profondità nella baia di Alghero.

È questa la finalità alla base dell’iniziativa “Viva Corallium Rubrum”, promossa da Davide Simula, Direttore dell’Aquarium Rubrum, in collaborazione con la Cantina Santa Maria La Palma, l’esperto sub Michele Sanna – titolare del Diving Blue Service, il corallaro Agostino Cherchi e con il supporto del Parco Naturale di Porto Conte.

“Il nostro è un test che vuole trasformarsi in una sperimentazione più strutturata”, spiega Davide Simula “Il Corallium Rubrum è il grande simbolo di Alghero: come sappiamo, può riprodursi e diffondersi a diverse profondità, dai 5 metri – in grotta – sino ai 500. Noi vogliamo lavorare per verificare la possibilità di farlo crescere a profondità diverse, tra i 30 e 40 metri, all’interno di un contesto speciale: le gabbie utilizzate per affinare l’Akènta Sub, il vino subacqueo di Alghero e della Sardegna”.

“Siamo aperti alle sperimentazioni e a disposizione delle realtà produttive e creative del nostro territorio”, sottolinea Mario Peretto, Presidente della Cantina Santa Maria La Palma “Nel corso degli ultimi mesi Davide ci ha contattato illustrandoci questo progetto e chiedendo la possibilità di utilizzare le nostre cantine subacquee, almeno nella fase iniziale, in quanto utili per fornire un’adeguata protezione agli impianti di corallo. Siamo felici di poter dare il nostro contributo per un obiettivo così importante per la nostra Alghero”. Il primo test verrà realizzato a partire dal 29 settembre, giornata durante la quale una prima roccia con 30 talee di corallo verrà immersa all’interno di una delle cantine subacquee. Il progetto di posa e monitoraggio subacqueo del corallo sarà seguito da Michele Sanna, titolare del Diving Blue Service e “cantiniere subacqueo” dell’Akènta Sub, insieme al corallaro Agostino Cherchi.

Dopo i primi test, sottolinea Davide, si passerà a una seconda fase in collaborazione con Università regionali e nazionali con la regia del Parco naturale regionale di Porto Conte e nello specifico dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, presente all’incontro, col direttore Mariano Mariani: “Oggi celebriamo due anni della partenza del progetto dell’Acqurium Rubrum, iniziativa che sta crescendo con un interesse sempre maggiore tra locali e turisti e questo grazie anche ad iniziative come questa che vedono interagire importanti realtà locali come, appunto, l’aquario con le Cantine di Santa Maria La Palma con la regia, e supporto scientifico, dell’Area Marina Protetta”, chiude Mariani.  Il progetto Corallium Rubrum Live sarà presentato con un evento aperto al pubblico nella serata di venerdì 7 ottobre, presso il museo Aquarium Rubrum.

 

Messaggio al mondo della scuola di Padre Mauro Maria Morfino

ALGHERO –  “A tutti voi, cari Amici e Amiche che vivete con entusiasmo, con impegno e (forse) con un po’ di preoccupazione questo inizio della Scuola, desidero far giungere un ricordo affettuoso e un augurio cordiale.

Accingendomi a scrivervi queste righe di saluto e di augurio, non ho potuto fare a meno di oltrepassare la soglia di una splendida, ricchissima e sempre generosa amica: l’etimologia. Ritornare alle origini, anche dei termini più usati, giornalieri e perciò, talvolta, “scontati” e quasi logori, aiuta a scorgere una luce nuova, un guizzo di inedito, una comprensione ulteriore. L’etimologia dei termini aiuta a intravedere il loro cuore ardente, la loro forza inesausta, la loro perenne attualità.

Penso al vocabolo che, più di tutti, è comprensivo di tutto ciò che voi vivete e abitate: scuola. Deriva dal greco σχολή, che originariamente significava “libero e piacevole impiego delle proprie forze”, soprattutto interiori, indipendentemente da ogni bisogno, scopo pratico e utilità. Per il mondo latino era otium: un tempo libero dalle occupazioni della vita sociale e politica; tempo che poteva essere dedicato agli studi, alla conoscenza, all’apprendimento senza altri “fastidi” o impegni. Solo più tardi indicherà anche un luogo fisico dove ci si impegna nello studio.

Scuola, quindi, dove l’accento non è tanto sull’utilità pratica, “finalizzata” dello studio, sulla sua necessaria obbligatorietà quanto, piuttosto, sulla libertà e la piacevolezza di questa attività e sulla dimensione interiore, sulla sua intima connessione con le motivazioni profonde, esistenziali, spirituali del cuore. Scuola come tempo dedicato alle cose amate, desiderate, appassionanti. Scuola come filosofia, come amore del conoscere e del sapere, come acconsentimento e compimento di ciò che si ama, come tempo liberato per ciò che si predilige.

Oggi, soprattutto nelle nostre latitudini, la Scuola è vissuta più come obbligo che come diritto, più come imposizione che spazio di crescita appassionata attraverso cose amate e stimate e, perciò, difese. Credo, quindi, che il primo impegno della Scuola oggi – anzi la prima vera, improcrastinabile riforma scolastica – sia quello di riuscire a recuperare il significato originario della parola scuola come scholè e della parola studenti come filosofi. Dobbiamo restituire alla scuola il suo autentico e ineludibile significato di scholè, luogo dell’otium, in cui si vive l’amore del sapere.

E’ chiaro che non si può obbligare nessuno ad amare il sapere, ad essere filosofo, innamorato della sapienza, proprio perché lo studio è amore e non dovere: nessuno può obbligare a studiare così come nessuno può obbligare ad amare! Platone l’aveva enunciato con chiarezza a chi si cimentava nell’ardua arte dell’insegnare: “Non devi iniziare gli alunni allo studio con la forza della costrizione, ma come se giocassero, così che tu possa meglio comprendere le tendenze e le inclinazioni di ciascuno”.

Fare Scuola, significa per i docenti saper fare innamorare gli studenti, farli diventare filosofi per farli diventare umani, preferendo movenze “socratiche”, capaci di introdurre nella ricerca, nella scoperta, nella costruttività creativa, aiutando a partorire più che ad affibbiare pacchetti preconfezionati di saperi, di nozioni, di regole. Ma si sa: per indurre altri ad amare occorre amare, essere innamorati. Il matematico e filosofo Federigo Enriques, da par suo, raccomandava: “Se il nostro pensiero e le nostre parole debbono muovere l’attività del discepolo, bisogna che qualcosa di vivo che è in noi passi nello spirito di lui come scintilla di fuoco ad accendere altro fuoco”.

Fare Scuola, significa per chi è studente, sapersi fidare e affidare, lasciarsi contagiare dalla bellezza, lasciarsi con-vincere da ciò che è buono, appassionarsi per la verità, perché “la verità vi farà liberi” (Giovanni 8,32). Soprattutto, fare Scuola, per uno studente, è integrare e integrarsi: la forma più alta di apprendimento è quella che conduce ad un presente e ad un futuro insieme, ad una storia condivisa, dove la propria storia e il potenziamento di se stessi diventa storia vera e un “di più” di vita solo quando si sguscia fuori dal proprio striminzito cerchio magico e si incomincia a dar spazio ad altro-da-sé.

Fare scuola, per docenti, studenti e genitori ma per l’intera società, è crescere nella consapevolezza condivisa di ciò che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) trent’anni orsono (1993), consegnava alla riflessione comune: favorire, in ogni modo, l’apprendimento di alcune “competenze per la vita/Life Skills” che portano a comportamenti positivi e di adattamento che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni. Le competenze per la vita rendono la persona capace di trasformare le conoscenze, gli atteggiamenti ed i valori in reali capacità, cioè sapere cosa fare e come farlo. Dieci le competenze fondamentali: consapevolezza di sé; gestione delle emozioni; gestione dello stress; comunicazione efficace; relazioni efficaci; empatia; pensiero creativo; pensiero critico; prendere decisioni; risolvere problemi.

Vi auguro di vivere la Scuola come luogo che favorisca e faciliti l’apprendimento libero, piacevole e appassionato, prendendosi vicendevolmente cura dell’e-ducazione di tutte e di ciascuna persona. Uno spazio vitale che aiuti ogni singola persona a divenire consapevole e a disvelare pienamente il proprio potenziale di unicità e di irripetibilità in tutte le sue dimensioni.

Di cuore, a tutti: buon anno scolastico!

 

*Vescovo di Alghero-Bosa