Alghero, il Consiglio vota la presa d’atto del Pai. Centrosinistra diviso

ALGHERO – “Più sicurezza per le persone, più possibilità di sviluppo per le aziende e più prospettive per il proseguimento della pianificazione. La sicurezza è l’obiettivo principale della presa d’atto del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) assunta questa sera in Consiglio Comunale. Ma, allo stesso tempo, si liberano grandi aree dell’agro di Alghero in particolare, da vincoli eccessivi grazie alla adozione di un sistema di calcolo che ora avremo la possibilità di estendere a tutto il territorio comunale”, cosi il Sindaco Mario Conoci sul voto di ieri sera in Consiglio Comunale che ha visto il documento passare con 14 voti, Centrodestra più il voto del Partito Democratico con Mimmo Pirisi, mentre il resto del Centrosinistra ha lasciato l’Aula.
“Il PAI è lo strumento necessario per procedere con ogni altro atto di pianificazione urbanistica. Voglio ringraziare per questo traguardo l’assessore Emiliano Piras, i collaboratori del suo assessorato, e il Consiglio Comunale. Così come voglio sottolineare e ringraziare i molti cittadini, singoli e associati, che hanno partecipato e sollecitato, anche con diversi punti di vista, il dibattito che ha preceduto questa approvazione”.

Sanità, Pais e Nieddu: Stanziato 361 milioni per Asl e Aou di Sassari”

SASSARI – “ Questa mattina, nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Sassari, si è tenuto un nuovo incontro con le parti sindacali della sanità del nord-ovest Sardegna. L’incontro coordinato dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, ha visto la presenza  dell’Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, del direttore amministrativo di Ares Attilio Murru, del Direttore generale dell’AOU Antonio Spano, del Direttore Sanitario dell’Asl Vito La Spina, dei consiglieri regionali eletti nel territorio e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

“E’ stato un incontro proficuo. Sono state date puntualmente le risposte alle diverse richieste avanzate dalle sindacali e contenute nel documento unitario oggetto del vertice odierno” – dichiara il presidente Pais – “Ci siamo ridati appuntamento per metà settembre per valutare insieme i percorsi intrapresi”

L’Assessore Nieddu, nel suo intervento, ha spiegato che per la Sanità del nord Sardegna, sono già stati assegnati, e in parte già spesi, importanti investimenti mediante lo stanziamento di oltre 361 milioni di euro. Il documento è oggi anche nelle mani dei sindacati che ne potranno apprezzare  lo sforzo per il territorio.

Sono state diverse le questioni evidenziate dalle organizzazioni sindacali, sulle quali ci si è confrontati in maniera chiara e aperta.

Per quanto riguarda la situazione della GeNa, l’Assessore Nieddu ha precisato che la Regione interverrà concludendo entro il 30 settembre il tavolo tecnico per la rideterminazione delle tariffe. Naturalmente bisognerà adeguare il budget per mantenere  i livelli complessivi di assistenza.

Per quanto riguarda Ploaghe e Rizzeddu l’Assessore ha annunciato la proroga del servizio e la  contestuale preparazione del nuovo bando di gara entro l’anno, tenendo conto delle attuali esigenze e a garanzia del servizio ai pazienti e dei livelli occupazionali.

Il Presidente Pais ha ricordato come “il Consiglio nella legge approvata il 30 giugno scorso ha destinato 8 milioni di euro per l’acquisto di specialistica medica da destinare tenendo conto del riequilibrio territoriale, risorse che si aggiungono ai 13 milioni già stanziati come risorse aggiuntive regionali”.

Quanto al tema degli interinali l’Assessore ha specificato che “è in corso lo scorrimento di tutte le graduatorie in essere e sono in previsione nuovi 25 concorsi che potranno rispondere alle esigenze di occupazionali e sanitaria. Inoltre è prevista una quota di riserva di assunzione del 50% per il personale assunto con contratti interinali sanitario e socio sanitario”.

In conclusione i Sindacati si sono anche espressi a favore della immediata spendita delle risorse già  stanziate e per l’immediata messa in cantiere  della proposta del  Presidente Solinas  per la costruzione dei nuovi ospedali ad Alghero e Sassari.

“La politica attivata dal presidente Christian Solinas va nella direzione di aumento dei livelli delle prestazioni sanitarie e di stabilizzazione del personale, così come richiesto dalle organizzazioni sindacali” – chiude Pais.ª

L’Aou di Sassari conferma: «L’Ospedale Marino di Alghero centrale nei piani di sviluppo dell’Azienda»

SASSARI – «L’ospedale Marino di Alghero è al centro dei piani di sviluppo dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari che prevedono un percorso di ammodernamento e valorizzazione, che ha portato ad investire, solo nei primi sei mesi dell’anno, quasi 1 milione e 300mila euro». A dirlo è il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano che interviene sulla questione dell’ospedale algherese, a seguito di alcuni articoli di stampa apparsi questa mattina sul quotidiano locale e alcuni giornali on line.

«Dal momento del passaggio dello stabilimento, il 1 gennaio 2022 – riprende Spano –, abbiamo dimostrato con i fatti di voler integrare l’ospedale Marino di Alghero all’interno dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, attraverso l’estensione di importanti servizi di connessione con l’Hub ed investimenti mirati alla sua rinascita».  L’attenzione dell’Azienda di viale San Pietro sul futuro della storica struttura algherese Marino non è minimamente in discussione ed anzi il milione e trecentomila euro già spesi e l’ulteriore finanziamento straordinario richiesto e ottenuto dalla Regione Sardegna per l’adeguamento delle sale operatorie di 4,5 milioni di euro ne sono un’ulteriore prova.

Quest’ultime risorse consentiranno la realizzazione di un complesso operatorio tra i più moderni e tecnologici della Regione Sardegna, con la creazione di tre nuove sale ISO 5.  I lavori saranno banditi entro il mese di luglio e portati avanti in step successivi.  La conclusione della prima sala è prevista per gennaio 2023.

«Come tutti i lavori di ammodernamento, saranno necessari alcuni mesi per vederli realizzati – prosegue Antonio Lorenzo Spano – Un sacrificio necessario, richiesto ai pazienti e personale sanitario che sarà però sicuramente ripagato da una struttura altamente tecnologica e con i migliori standard di sicurezza.  L’obiettivo è quello di affiancare al sistema delle Ortopedie e traumatologie dell’Hub e Dea di II livello, quale punto di riferimento dell’altissima specialità del centro nord Sardegna, un polo di rilievo regionale integrato per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative e nel campo della robotica, quest’ultima già attiva nei reparti specialistici di Sassari».

«Una volta concluse le sale operatorie – aggiunge il capo Dipartimento chirurgico professor Alberto Porcu – troveranno possibilità di sviluppo ulteriori discipline chirurgiche che, adesso, devono condividere a Sassari le sale operatorie con la prevalente attività della grande chirurgia.  Così oltre alla Ortopedia e traumatologia, troveranno spazio al Marino di Alghero anche altre branche chirurgiche presenti nel Dea di II livello.  Inoltre la struttura entrerà a far parte della rete di formazione delle Scuole di specializzazione e questo sarà un ulteriore elemento di valorizzazione».

Sulla questione della recente riorganizzazione del Marino, con il ritorno a Sassari degli anestesisti, interviene anche il direttore sanitario dell’Aou, Luigi Cugia. «La struttura – precisa –, non avendo un pronto soccorso, un’attività chirurgica, né l’uso di mezzi di contrasto in Radiologia, né un punto nascita, non richiede da norma l’obbligo della figura dell’anestesista-rianimatore. Inoltre, in caso di patologie specialistiche tempo dipendenti, come ictus o infarto, sarebbe comunque obbligatoria la centralizzazione verso il Santissima Annunziata di Sassari». Le degenze all’interno dell’ospedale sono inoltre a bassa intensità assistenziale

«I medici – afferma ancora Cugia – al di là della loro specializzazione sono tenuti a conoscere le manovre salvavita e la rianimazione cardiopolmonare di base, oltre a dover individuare quanto più precocemente possibile i segni di aggravamento dei parametri vitali del paziente».

Dal direttore sanitario arriva, poi, un’ulteriore precisazione: «Non c’è stato alcun “furto” di anestesisti-rianimatori dal Marino. In precedenza, infatti, gli anestesisti-rianimatori non hanno mai svolto una guardia anestesiologica e quelli presenti di recente hanno concluso un progetto obiettivo, con scadenza il 30 giugno. Questo prevedeva la presenza di un anestesista-rianimatore a supporto dell’alto numero di pazienti Covid presenti nella struttura al momento dell’istituzione del progetto obiettivo».

In sintonia con le dichiarazioni del direttore sanitario, conclude il professor Pier Paolo Terragni direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’Aou di Sassari, ponendo l’accento sul fatto che «nello stabilimento di via Lido, una volta concluse le sale operatorie, sarà reso disponibile un organico idoneo di Anestesia e Rianimazione che si occuperà dell’attività di sala chirurgica, del post-operatorio e dell’emergenza intraospedaliera».

“Robotica al Marino, un bluff: si dimettano Pais e Nieddu”

ALGHERO – “Il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais aveva convinto la Giunta e l’Aula del Consiglio a concedere l’ospedale Marino all’AOU, l’azienda mista universitaria di Sassari e toglierlo all’azienda sanitaria del territorio. Legge approvata, senza coinvolgere il territorio. Selfie e annunci volevano convincerci  che sarebbe diventato un polo di eccellenza della robotica. In realtà è stato un bluff, come conferma l’ultima grottesca decisione di trasformare gli ortopedici in anestesisti. Ne è nato poco più di un ospedale COVID, gli anestesisti, perfino gli infermieri sono giunti dal Civile e altri rianimatori sono stati pagati a prestazione aggiuntiva. Tanti soldi. Ora si scopre che non vogliono mandare dall’AOU ortopedici e anestesisti e da mesi hanno chiuso le sale operatorie senza di fatto aver neanche quasi iniziato i lavori, di cui è lontanissima la data di conclusione. Le sedute di ortopedia vengono gestite al Civile in convenzione, con pazienti che fanno la spola da un ospedale all’altro.
L’AOU ha 100 anestesisti in busta paga, è possibile che non ne trovino 7 da mandare al Marino? È possibile che non riescano a cominciare i lavori per riqualificare e mettere in sicurezza le sale operatorie? Dovevano collocare al Marino la lungodegenza, la chirurgia robotica, l’ortopedia di eccellenza, ma niente di tutto questo è stato fatto. Forse semplicemente perché non lo si vuole. Perché e’ tutto un bluff. Un bluff che di fatto è servito per smantellare un centro di traumatologia e riabilitazione funzionale importante. Nel frattempo, si vuole aprire un ala COVID anche al civile di Alghero, destinare i pochi rianimatori alla terapia intensiva e di fatto bloccare nuovamente l’attività chirurgica anche all’Ospedale Civile.
Pais e l’assessore Nieddu farebbero bene a chiedere scusa e dimettersi”
Pietro Sartore
Mario Bruno
Gabriella Esposito

Pescatori in crisi, incontro con Pirisi: “La Regione sblocchi gli aiuti”

ALGHERO – “𝐒𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐞, 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐞𝐬𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐬𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐥𝐠𝐡𝐞𝐫𝐨. L’argomento è sempre il medesimo: 𝗔𝗿𝗲𝗮 𝗺𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘁𝘁𝗮. Si è discusso del regolamento che è di prossima approvazione e il disciplinare attuativo, vero nodo cruciale per la marineria Algherese, in particolare per quella che lavora nella baia di Porto Conte e nella fascia protetta”, cosi il capogruppo del Partito Democratico Mimmo Pirisi sulla questione della pesca nelle aree interdette dalla normativa nazionale in tema di Amp.
“Le preoccupazioni dei pescatori sono sempre le stesse che sono state denunciate qualche mese fa: dal 1° Ottobre fino al 1° Marzo un’importante specchio d’acqua verrà interdetto alla pesca professionale, per permettere il ripopolamento di alcune specie marine in via di estinzione, il tutto senza garantire un paracadute economico a chi in quella zona lavora da sempre. Il parco di Porto Conte ha presentato diversi progetti alla Regione Sardegna e la Regione si è impegnata a finanziarli, ma ad oggi nulla si è visto e nulla si sa, per ora restano solo promesse; intanto il 1 ottobre si avvicina”,
“Il comune di Alghero deve accelerare questo iter con la regione, perché se la situazione non viene sbloccata, fra qualche mese le porte dei servizi sociali e quindi, le casse finanziarie comunali, verranno investite da nuove richieste di aiuti mai avute in questi anni. Ci faremo portavoce di queste realtà produttive spingendo verso la soluzione del problema che resta difficile ma ancora recuperabile2.

Nuovi parcheggi a Maria Pia, sicurezza stradale e ticket gratuito per i residenti |video

ALGHERO – Le nuove aree parcheggi di Maria Pia nei prossimi giorni saranno a disposizione di cittadini e turisti. Saranno circa 800 i posti auto ricavati nelle aree  comunali e del palazzo dei congressi totalmente riqualificati dall’Amministrazione che ha voluto  dotare la spiaggia della Pineta, tra le più frequentate della Riviera del Corallo,  di maggiore  sicurezza e servizi,  come altre  città turistiche della Sardegna. Una parte dei parcheggi – circa 200 suddivisi in due aree – saranno gratuiti per i residenti, che potranno usufruire dei posti attraverso un ticket  che verrà rilasciato della Società In House, la partecipata che gestisce i parcheggi a pagamento del Comune di Alghero. Di fronte alla Pineta, meta  da sempre di un gran numero di bagnanti, l’area parcheggio contribuirà ad innalzare sensibilmente  il livello di sicurezza sul viale Primo Maggio e su tutto il litorale compreso tra la via del Libeccio e la Rotatoria con viale Burruni. La strada  è contestualmente oggetto di  una appropriata ordinanza di divieto di sosta su ambo i lati della carreggiata, sosta che in passato ha creato più di un pericolo per il transito e per i pedoni,  a causa dell’ occupazione degli spazi di sicurezza da parte delle auto. “Un passo avanti concreto che mette la città al pari di tante altre località turistiche che offrono servizi in spiaggia e parcheggi. L’area di sosta sulle nostre spiagge mette a disposizione un servizio ai bagnanti e anche più sicurezza e  ordine  nella circolazione. Ma abbiamo pensato anche ai nostri concittadini, riservando loro una quota di parcheggi gratuita”, così il sindaco Mario Conoci oggi, nel sopralluogo svolto insieme all’Assessore alla Viabilità Emiliano Piras.
“Un’area che fino ad oggi veniva usata impropriamente da automobilisti ma soprattutto da camperisti che avevano scambiato questa area pubblica per un’area di sosta – aggiunge l’Assessore – e ora diventa una zona di servizi a pagamento con tariffe agevolate”. L’intervento, inoltre, realizzato con i settori manutenzioni, viabilità, ambiente  e con la Società In House, rispetta le prescrizioni antincendio della Regione che permettono di creare zone di sosta temporanea. Le tariffe per i parcheggi, aperti dalle 09:00 alle 21:00,  saranno così definite :  per le auto  6 euro per mezza giornata e dieci euro per l’intera giornata;  per caravan e camper :  9 euro mezza giornata e 18 euro per intera giornata,  mentre i residenti dovranno munirsi di ticket che rilascerà la Società In House, con sede in via Diez n. 29, previa manifestazione di interesse da inviarsi all’indirizzo mail parcheggi@algheroinhouse.com
Per info chiamare dal lunedì al venerdì  dalla 9:00 alle 12:00 il seguente numero  0799143309 – 342 3839066

“Basta fare cassa sulla pelle degli algheresi”

ALGHERO – “Basta fare cassa sulla pelle degli algheresi. Questo il concetto su cui si basa l’ordine del giorno – primo firmatario Valdo Di Nolfo – protocollato in data odierna dai consiglieri comunali di centrosinistra ad Alghero. Il tema è cogente: le tariffe dei parcheggi non custoditi a pagamento. La proposta è tanto semplice quanto opportuna: “la creazione di una tariffa calmierata per il parcheggi non custoditi a pagamento destinata in via esclusiva ai cittadini e alle cittadine residenti ad Alghero e/o nati ad Alghero con un costo orario massimo di 0.50 centesimi di euro”. La stessa proposta il centrosinistra l’aveva fatta nella commissione competente. Ora dopo che “senza alcun indirizzo politico-amministrativo in tal senso da parte del Consiglio Comunale con la delibera di Giunta n. 186 del 01/07/2022 l’amministrazione ha approvato, tra le altre cose, l’aumento delle tariffe per i parcheggi non custoditi a pagamento” la proposta della minoranza è stata formalizzata e presto sarà votata in Consiglio Comunale. Con l’ordine del giorno le consigliere e i consiglieri Di Nolfo, Sartore, Piras, Cacciotto, Bruno, Pirisi ed Esposito impegnano il Sindaco e la Giunta ad approvare – entro 10 giorni – tutti gli atti necessari per la nascita della tariffa calmierata per i residenti.

La spiaggia attrezzata di San Giovanni, un modello

ALGHERO –  L’allestimento della nuova spiaggia attrezzata per bagnanti in carrozzina a San Giovanni si avvarrà d’ora in avanti anche della partecipazione attiva delle associazioni di volontariato che ieri hanno partecipato all’incontro con gli Assessori al Demanio, Servizi Sociali e e Ambiente, Giovanna Caria, Maria Grazia Salaris e Andrea Montis. L’obbiettivo dell’Amministrazione è infatti quello di  coinvolgere i volontari, e ieri si sono appunto valutate insieme forme compartecipate di supporto e accoglienza idonee all’utilizzo da parte degli utenti dell’area attrezzata.  Si valutano le migliori forme di gestione sperimentale possibile :  i volontari potranno quindi esser impegnati ad accogliere gli utenti e loro accompagnatori, fornendo supporto e le eventuali attrezzature messe a disposizione (tipo sedie job).
Intanto l’ Amministrazione lavora per aggiungere un ulteriore tassello ed incrementare i servizi nella spiaggia,  attraverso il posizionamento di appositi bagni per i disabili ed un locale per il deposito delle attrezzature. A breve, inoltre, il litorale attrezzato  sarà dotato di postazione di salvamento con apposito bagnino replicando l’ esperienza positiva degli ultimi tre anni. “I ringraziamenti non sono mai troppi per le  nostre associazioni, che dimostrano ancora una volta di essere un grande valore aggiunto per la collettività ” sottolinea  il sindaco Mario Conoci.

Porto Torres, niente salvamento a mare e spiagge senza passerelle: assurdo

PORTO TORRES – “Anche per l’anno 2022 la Regione Sardegna, attraverso apposita delibera dell’Assessorato all’Ambiente, ha inteso garantire ai cittadini sardi ed ai numerosi turisti che affollano le nostre coste la possibilità di usufruire in sicurezza delle spiagge e del mare isolano, destinando importanti risorse alla predisposizione dei programmi di previsione e di prevenzione del rischio balneare”, cosi il segretario cittadino del Psd’Az Adriano Solinas e i consiglieri del partito dei Quattro Mori Bastianino Spanu e Pantaleo.

“Con l’atto di Giunta la Regione Sardegna si è impegnata ad erogare ai Comuni denominati “costieri” la somma di euro 1 milione 506mila 211 euro, per garantire il sistema integrato di salvamento a mare. La notizia era apparsa ufficialmente già sulle pagine dei quotidiani locali isolani fin dallo scorso 3 maggio. Al Comune di Porto Torres sono stati attribuiti 20.004 euro. Da lunedì 20 giugno, praticamente all’inizio della campagna estiva, il Comune di Sassari è prontamente partito con il servizio di salvamento a mare nei litorali di Porto Ferro, Argentiera, Porto Palmas e Platamona”.

“Tutto tace, in un silenzio imbarazzante, per quanto riguarda il litorale turritano, che vede le spiagge dello Scogliolungo, delle Acque dolci, di Balai, della Farrizza e di Cala Sabina all’Asinara ancora sprovviste dell’importante e fondamentale servizio. Una situazione di grave criticità che coinvolge tutte le spiagge cittadine, dove non si intravvede alcun bagnino e neanche gli altri strumenti e presidi di salvataggio che garantiscono la sicurezza dei bagnanti. Non solo, mancano inoltre le passerelle per l’accesso all’arenile alle persone con ridotta capacità motoria, dallo scivolo fino alla battigia. A stagione abbondantemente iniziata, con i flussi turistici che da fine giugno hanno iniziato ad essere molto importanti in termini di numeri, in una città che si vuole scoprire “turistica” e senza avere certezza alcuna di quando il servizio sarà effettivamente operativo, questa è una situazione inaccettabile e potenzialmente pericolosa per i fruitori degli arenili turritani”.

Barracelli contro la Regione, anti-incendio a rischio

ALGHERO – “Le sigle sindacali e rappresentative dei barracelli, Sindacato Autonomo Barracelli e Unione Barracelli, apprendere la notizia della “privatizzazione onerosa” del servizio di pattugliamento, avvistamento, allarme e spegnimento degli incendi boschivi non poteva che provocare sgomento e sdegno fra le fila dei vari Comandi barracelli. I Barracelli da oltre 400 anni operano come polizia rurale per la salvaguardia del territorio sardo, uomini e donne dentro una divisa che ogni giorno rischiano la propria vita per poi a fine anno vedersi riconoscere degli emolumenti economici insufficienti e per alcuni versi ridicoli. I barracelli hanno sopportato da ormai troppo tempo ristrettezze economiche, con rimborsi e premi esigui, mezzi vetusti, tenuti insieme e mantenuti efficienti dalla determinazione degli operatori, la mancata approvazione di una nuova legge regionale per il corpo, pochi soldi per il “caro carburanti”, abbiamo tollerato la riduzione del presidio del territorio con il pattugliamento ridotto al lumicino. È poi, un bel giorno di un’estate torrida, la direzione regionale della protezione civile rende disponibile una cospicua somma di danaro per rafforzare il sistema antincendio, ma non per i barracelli che oggi rappresentano un presidio di polizia rurale, protezione civile antincendio di circa 6.600 operatori. Il bando, pubblicato sul sito della Regione Sardegna, prevede una spesa di poco meno di un milione e mezzo di euro per un numero minino di 16 mezzi pick up con modulo antincendio, due operatori per ciascun mezzo di cui un autista per 48 giorni. Non si capisce il perché di un bando simile quando le stesse risorse sarebbero potute essere messe a disposizione dei barracelli, che svolgono lo stesso servizio con in più le qualifiche funzionali di agenti di pubblica sicurezza, agenti e ufficiali di polizia giudiziaria. Un bando che apre la strada ad una gestione di tipo privatistico della campagna antincendio per interventi che possono essere svolti dai Barracelli, perché è ciò che svolgiamo ogni giorno h24 con in più un protocollo di collaborazione tra Direzione generale della Protezione civile la Direzione generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale la Direzione generale Enti locali e finanze e i Comuni che si avvalgono delle Compagnie Barracellari per lo svolgimento della campagna antincendi. Un protocollo pieno di doveri ma privo di risorse economiche, i barracelli oggi sono esclusi dal poter avere dei mezzi nuovi da parte della protezione civile regionale. I barracelli non subiranno indifferenti, pertanto l’attività antincendio 2022 subirà inevitabilmente dei forti ridimensionamenti in termini di uomini e mezzi. La decisione di avviare uno sciopero generale ad oltranza è stata presa all’unanimità da parte delle due sigle sindacali e rappresentative come forma di protesta in seguito al possibile impiego di ditte private nelle attività di pattugliamento lungo le strade statali e provinciali. Il bando è stato predisposto a seguito di quanto previsto nella legge Finanziaria 2022 che assegna 3 milioni di euro per rafforzare la capacità operativa delle Strutture Operative Regionali di Protezione Civile. I Barracelli chiedono alla Regione la sospensione del bando ed un incontro con i soggetti interessati al fine di essere coinvolti Nell’immediato saranno rivisti i programmi operativi per il 2022 e quindi la disponibilità in termini di giornate e numero di squadre, manifestando pubblicamente nelle prossime ore il proprio dissenso con l’astensione dal 08 luglio dalla lotta attiva agli incendi boschivi”.

Sindacato Autonomo Barracelli Unione Barracelli

La segreteria regionale Cap. Giuseppe Vargiu Cap. Giovanni Chessa