Piano del Commercio e suoli pubblici, troppi ritardi e disordine: attesa per scelte e atti

ALGHERO – Mentre Sassari ha approvato il nuovo regolamento del suolo pubblico, Alghero, anche in questo caso, è ancora in attesa. Un comparto, quello del commercio, primario e fondamentale per l’economia cittadina. Eppure, nonostante questo, siamo in attesa da anni di un decalogo che conduca la città fuori dal caos e dal disordine che ha prodotto condizioni di poco decoro e perfino assurde che, tra l’altro, sono sotto gli occhi di tutti.

Basti pensare alle tante attività che, pur essendo chiuse da mesi, se non da anni, continuano ad occupare il suolo pubblico. Oppure a chi ne approfitta e copre molto più superficie rispetto a quanto previsto dalla sua concessione. Per alcuni siamo nel far-west. Ma, certamente, le responsabilità non sono (solo) delle attività, anzi. “Siamo da mesi che chiediamo maggiori controlli, verifiche degli spazi occupati e soprattutto di creare delle regole certe e chiare anche rispetto a quelle che sono le offerte delle varie attività”, commenta un commerciante.

Infatti, è palese che con un regolamentazione efficiente si eviterebbero certe situazioni poco congrue, per non dire altro, a livello di proposta merceologica. Senza considerare le distanze con mura e palazzi storici e luoghi di culto o quant’altro. Ma, come detto, le attività non hanno piena responsabilità, urgono direttive utili anche al rilancio del comparto in chiave moderna ed efficiente. E non è una scusante il fatto che poco è stato fatto in passato, cià che conta è oggi. Al massimo domani, per una città che si vanta di essere una tra le più importanti località turistiche d’Italia.

“Bene su Secal: la struttura amministrativa deve sottostare alle direttive di Sindaca, Giunta e Consiglio”

ALGHERO -“Prendo atto della posizione espressa dal sindaco sul futuro di SECAL, posizione che ritengo fosse necessaria a seguito delle preoccupazioni espresse in quest’ultimo periodo da più parti. Naturalmente ho apprezzato le determinazioni espresse dal sindaco che proseguono nel solco tracciato dalla mia amministrazione su SECAL. Tuttavia ho ritenuto giusto intervenire, e penso sia comunque necessario tenere alta l’attenzione sulla vicenda, in quanto ho dovuto constatare in prima persona che la volontà degli amministratori eletti può essere ribaltata o comunque non attuata silenziosamente da azioni o inerzie messe in atto all’interno della struttura. Non mi era mai capitato ma nel caso di SECAL ho dovuto, mio malgrado, averne la prova. Mai, da sindaco, ho esternato le difficoltà che si incontrano all’interno dell’amministrazione e tantomeno dei normali contrasti che possono capitare e che normalmente si superano. Bene ha fatto il sindaco nella sua nota ad esprimere pubblicamente fiducia verso la struttura dei servizi finanziari, ma sono certo che d’ora in avanti l’attenzione verso chi ha il dovere di attuare le direttive politiche su SECAL sarà massima, ad iniziare dal pagamento degli arretrati che i servizi finanziari devono alla partecipata e che servono, oltre che a svolgere la normale attività, anche pagare gli stipendi ai dipendenti. E’ bene tenere sotto stretta sorveglianza e verificare con gli altri organi amministrativi interni all’amministrazione, segretario generale in primis, l’operato di un dirigente che deve mettere in esecuzione, senza deviazioni, le direttive di sindaco, giunta e consiglio comunale”.

Mario Conoci, ex-sindaco di Alghero

Porto in crescita, restano alcuni nodi: Prg, Molo Sopraflutto ed ex-Circomare

ALGHERO – Negli scorsi giorni si è svolta la tradizionale conferenza stampa – incontro di fine anno del Consorzio del Porto di Alghero. Alla presenza del presidente Giancarlo Piras, assessore Francesco Marinaro, presidente regionale di Confcommerio Sebastiano Casu, comandante della Guardia Costiera Biagio Semeraro, dei soci dell’approdo e di diversi altri partner e rappresentanti di settore e politici, sono state snocciolate attività, progettualità e iniziative del Porto di Alghero.

Infrastruttura sempre in crescita, ma che necessità, come noto, di interventi migliorativi già da diversi anni, forse troppi. A parte l’atteso Piano Regolatore che pare quasi una chimera, c’è da mettere mano, per renderli fruibili e non solo dei “monumenti all’immobilismo”, al “Molo di Sopraflutto” e all’ex-Circomare. In entrambi i casi si creerebbero occasioni di lavoro, decoro e servizi a fronte di abbandono e degrado. Dalle parole dell’Amministrazione, in particolare dagli assessori Marinaro e Daga, ci sono dei passi avanti col recupero di denari e progetti, la speranza è che, come detto dal presidente Piras, “non si tratti, come in passato, solo di parole, ma – ha chiuso – siamo fiduciosi”.

Porto di Alghero: parola Piras

Porto di Alghero: parla Daga

“Secal, Cacciotto smetta di fare il ‘pesce in barile’ e faccia chiarezza”

Alghero, 05 novembre 2024 -È nostro dovere richiamare ancora più fortemente l’attenzione sulla sorte della nostra partecipata Secal e dei suoi dipendenti.- Secondo il Gruppo consiliare di Forza Italia a tutt’oggi l’amministrazione Cacciotto non ha preso una posizione seria e chiara in merito al futuro della Secal. Futuro, allo stato, fortemente compromesso dal venir meno delle risorse che l’Ente avrebbe dovuto corrispondere alla partecipata in virtù del contratto firmato a giugno dello scorso anno.
E se preoccupa il destino dei dipendenti della Secal, non meno allarmante è la previsione del danno che deriverebbe alle casse comunali in assenza dell’unico soggetto oggi strutturato per la riscossione delle entrate comunali.
“il silenzio dell’amministrazione Cacciotto fa temere il peggio, attaccano gli esponenti politici azzurri-. Non è pensabile che l’Ente non svolga direttamente, o attraverso soggetti terzi, la fondamentale funzione della riscossione delle entrate comunali. E se la prima ipotesi è da escludere per mancanza della struttura interna o per messa in liquidazione della partecipata, non resta che la seconda, cioè l’affidamento a terzi dell’intera gestione delle entrate comunali.
Tutto ciò a ridosso dell’approvazione delle revisione periodica delle partecipate e del piano di razionalizzazione, da adottare entro il 31 dicembre 2024. Cacciotto smetta di fare il “pesce in barile” e di spargere etere sulla delicata questione. Dica qualcosa sulla chiara delibera di scioglimento che gravita nei paraggi della Giunta da troppo tempo, senza una chiara assunzione di responsabilità. Nell’interesse degli algheresi e dei dipendenti Secal -chiude il Gruppo di Forza Italia-.”

Dimensionamento scolastico, appello Territorio contr i tagli

SASSARI – “Si è tenuta martedì 3 Dicembre, nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, la Conferenza territoriale per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche A.S. 2025-2026, presieduta dall’Amministratore Straordinario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru alla presenza di numerosi Sindaci, del Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, dei Dirigenti scolastici e dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali.

Durante la riunione si sono succeduti diversi interventi, appassionati e ricchi di considerazioni, dai quali è emersa la volontà unanime di invitare gli organi competenti a non sottoporre il nostro territorio ad altri sacrifici in termini di tagli alle autonomie scolastiche. Al contempo è stata invitata la Città metropolitana a farsi parte attiva con la Regione affinché possa sensibilizzare il Governo a tenere in debito conto i sacrifici già fatti in passato dal territorio, salvaguardando le realtà locali e le peculiarità del Nord-Ovest della Sardegna”.

Amministratore Straordinario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru

Asl, Pnes: Contrastare la povertà sanitaria

ALGHERO – Portare la Sanità pubblica tra le fasce più
fragili della società, con il coinvolgimento del terzo settore e delle
amministrazioni comunali, nell’intento di abbattere le barriere sociali
ed economiche che spesso rendono difficoltoso l’accesso ai servizi
sanitari. Sono questi i presupposti del piano “Contrastare la povertà
sanitaria”, del Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES), che oggi
ha fatto tappa ad Alghero.
Da questa mattina, la popolazione target individuata dalla Asl di
Sassari, grazie alla preziosa collaborazione dei Servizi Sociali del
Comune di Alghero e della Caritas, si e’ data appuntamento presso i
locali di via degli Orti, per sottoporsi a visite gratuite di
cardiologia, diabetologia, pneumologia, ginecologia. Sono circa 150 i
cittadini che sono stati contatti e hanno risposto all’appello
dell’azienda sanitaria.
L’intervento si rivolge alle persone in condizione di svantaggio
socio-economico, in particolare a: cittadini iscritti al Servizio
Sanitario nazionale in condizioni di indigenza, persone con basso
livello di reddito e istruzione, senza reti relazionali di sostegno,
senza fissa dimora, appartenenti alle comunità rom, sinti e camminanti.
Il PNES – Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell’Accordo
di Partenariato dell’Italia sulla Programmazione della politica di
coesione 2021-2027, si pone l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari
e renderne più equo l’accesso in sette Regioni: Basilicata, Calabria,
Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Il Programma individua quattro aree per le quali è più urgente
intervenire ed è necessaria un’iniziativa nazionale a supporto
dell’organizzazione regionale e locale dei servizi sanitari e
sociosanitari:
1. Prendersi cura della salute mentale
2. Maggiore copertura degli screening oncologici
3. Il genere al centro della cura
4. Contrastare la povertà sanitaria
Sono 38 le aziende sanitarie selezionate, nel panorama nazionale; tra
queste la Asl n. 1 di Sassari che, attraverso un gruppo di lavoro
aziendale diretto dalla Direzione dei Servizi Socio Sanitari della Asl
n. 1, ha elaborato un piano di intervento, che si articola in sette
progetti per un ammontare complessivo di 3.680.000 euro, provenienti dal
FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e dal FSE+ (Fondo Sociale
Europeo), e approvati dall’Istituto Nazionale Migrazioni e Povertà
(INMP), quale organismo intermedio con cui la Asl di Sassari ha
sottoscritto un’apposita convenzione.
L’attenzione del PNES è puntata in modo particolare sull’area del
contrasto della povertà sanitaria: nei prossimi 5 anni la Asl n.1
svilupperà una serie di attività che mirano a concretizzare iniziative
capaci di ridurre le barriere di accesso ai servizi sanitari e
sociosanitari per le persone vulnerabili dal punto di vista
socio-economico, con progetti di sanità pubblica di prossimità,
dell’inclusione attiva, dell’integrazione sociosanitaria e di comunità.
Per la realizzazione degli obiettivi, la Asl di Sassari ha previsto
l’acquisto di due cliniche mobili attrezzate per visite mediche e altre
prestazioni sanitarie di base, oltre a prevedere l’allestimento di
ambulatori fissi situati in zone strategiche e facilmente accessibili e
la costituzione di équipe multidisciplinari e trasversali (composte da
medico, infermiere, autista, amministrativo ed altre figure specifiche)
per le cure di base e quelle specialistiche.
Il progetto prevede inoltre la fornitura e distribuzione di farmaci di
fascia A e C, essenziali per la cura della salute sanitaria in quanto
utilizzati per malattie croniche gravi, a persone svantaggiate per
migliorarne la qualità di vita e promuovere l’equità nell’accesso ai
servizi sanitari. Altrettanto fondamentale sarà la co-progettazione tra
l’Asl sassarese e gli Enti del Terzo Settore per realizzare interventi
finalizzati a contrastare la povertà sanitaria attraverso una serie di
attività coordinate e mirate, a partire dalla mappatura dei bisogni
territoriali dei vari siti identificati a livello di ogni Distretto
Socio-Sanitario.
Molta attenzione, con due diversi progetti, sarà inoltre posta sulla
salute odontoiatrica delle fasce più vulnerabili di popolazione, alle
quali saranno offerte visite e cure, ma anche la possibilità – con un
finanziamento specifico – di poter usufruire di protesi odontoiatriche.
Stamane erano presenti il direttore dei Servizi Socio Sanitari della Asl
di Sassari, Annarosa Negri, e il sindaco della città di Alghero,
Raimondo Cacciotto.

“La Giunta Cacciotto festeggia per qualche metro di parquet, ma abbandona la piscina”

ALGHERO – “E’ ormai trascorso un anno da quando la precedente Amministrazione di Centrodestra approvò il Bilancio e stanziò 358.741,00 euro per il completamento di un lotto che avrebbe permesso di rendere quantomeno fruibile la piscina comunale coperta. Da allora è tutto fermo”. Il Direttivo cittadino di Forza Italia così commenta la fuoriuscita della piscina coperta dai radar dell’Amministrazione Cacciotto.

“Siamo fortemente preoccupati per lo stato di abbandono della struttura, nonostante vi siano le risorse necessarie per la fruizione dell’unico plesso natatorio coperto di Alghero. Si trattava infatti di somme chieste dall’ex Assessore alle Opere Pubbliche Peru ed ottenute grazie al contributo dell’ex Assessore Caria affinché si procedesse ad un primo intervento. Inoltre, nelle more dello stanziamento, l’Assessorato alle opere Pubbliche presentava un’ulteriore richiesta di finanziamento affinché si potesse concludere l’intervento sull’impianto natatorio nella più moderna ottica di creare un polo sportivo dove le diverse strutture fossero collegate tra loro. Ad oggi, nessun passo in avanti è stato fatto sulla piscina. Tant’è che nel Piano Triennale delle opere Pubbliche proposto dalla Giunta Cacciotto e approvato di recente dal consiglio Comunale l’unico riferimento ad interventi di completamento risulta essere ancora quello proposto dall’allora Assessore di Forza Italia –precisa il parlamentino cittadino azzurro-.”
Da Forza Italia denunciano che da allora l’Amministrazione comunale non ha impegnato le necessarie risorse aggiuntive per una riqualificazione generale del plesso natatorio e a distanza di sei mesi la Giunta Cacciotto naviga al buio. Eppure una soluzione, peraltro già proposta nella scorsa consiliatura di centro destra, era quella di ipotizzare un progetto di finanza oppure un partenariato pubblico privato che permettesse, in tempi rapidi, di completare l’intervento pur mantenendo un controllo pubblico del prezioso bene. “Una situazione paradossale: mentre la Giunta Cacciotto infesta l’etere con l’annuncio dell’arrivo del parquet per la palestra Palamanchia, omette pericolosamente di intervenire sulla prosecuzione dei lavori per il completamento della struttura natatoria coperta –denuncia il Direttivo di Forza Italia-.”

Secondo gli azzurri cittadini “è evidente il disinteresse dell’attuale Giunta nei confronti di un’opera strategica. Nonostante le pubbliche rassicurazione fatte dal Sindaco Cacciotto al Presidente della Federazione Italiana Nuoto durante l’importante quadrangolare di pallanuoto tenutosi la scorsa estate. In quel contesto il Sindaco, invitato dal Presidente FIN ad intervenire in modo definitivo e risolutivo sulla realizzazione della vasca coperta, “prometteva” vanamente massima attenzione ed impegno in tempi rapidissimi –denunciano gli azzurri algheresi-. Nel frattempo, i nostri ragazzi sono costretti a fare i pendolari del nuoto recandosi a Porto Torres per allenarsi, affrontando disagi e sostenendo notevoli spese. Invitiamo il Sindaco Cacciotto a mettere in agenda in tempo reale la conclusione dell’opera pubblica. Forza Italia è a disposizione dell’Amministrazione con la sua classe dirigente per fornire contributi tecnici e politici. Vogliamo fortemente la conclusione della struttura che consentirà al movimento natatorio algherese di strutturarsi e dare alla nostra comunità significative risposte anche in termini di crescita sociale –chiude Il Direttivo di Forza Italia.”

Violenza di Genere, successo per l’iniziativa #NONSEISOLA delle ACLI Sassari.

SASSARI – “Se anche fosse solo uno sarebbe troppo, il femminicidio non è come un incidente stradale”. Con queste parole, il Presidente delle ACLI Provinciali di Sassari, Giuseppe Fresu, ha aperto l’evento #NONSEISOLA, un’iniziativa che ha coinvolto la cittadinanza sulla sensibilizzazione al tema della violenza di genere nell’ambito della campagna “Nessuno è straniero all’umanità” promossa dall’Assessorato Regionale al Lavoro.

Piazza d’Italia a Sassari si è trasformata in un luogo di riflessione e impegno, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza e conoscenza degli strumenti di prevenzione e dei servizi di aiuto disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale.

La piazza è stata animata da due punti informativi: uno dedicato alla campagna regionale ‘’Nessuno è straniero all’umanità’’ e un altro curato dal CAV Progetto Aurora, AICEM e Centro Contro le Discriminazioni, che hanno offerto materiali informativi e risorse utili per informare i cittadini.

Il presidente provinciale Giuseppe Fresu ha sottolineato i dati allarmanti di questo fenomeno negativo: nel 90% dei casi, il femminicidio è compiuto da persone con una relazione con la vittima. Ha quindi evidenziato la necessità di riconoscere le situazioni di violenza e sviluppare competenza, conoscenza ed empatia, ribadendo l’importanza di creare reti di supporto efficaci, in cui istituzioni credibili e affidabili possano collaborare con la società civile, aggiungendo che “conquistare la fiducia delle persone in difficoltà è un passo fondamentale

per intervenire con successo”.

Il Sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha garantito il proprio impegno per portare l’educazione al rispetto e alla parità di genere nelle scuole. Tra gli altri interventi, si sono alternati Lavinia Rosa di APS Ponti Non Muri, che ha affrontato la condizione femminile in Palestina, la Dott.ssa Giovanna Piana del Centro Anti Violenza, Gianluca Chelo dell’Ordine Professioni Infermieristiche, Antonio Gavino Santoni del Coordinamento Giovani ACLI e Sabrina Sanna del Coordinamento Donne ACLI.

Un momento simbolico è stato realizzato dalle volontarie del Servizio Civile, che hanno ricordato il motto “in piedi davanti a una donna”, mostrando in silenzio il segno antiviolenza. L’evento è stato reso accessibile grazie alla traduzione simultanea in Lingua Italiana dei Segni (LIS) curata da Maria Vittoria Lai.

“Le ACLI sono pronte. Nei nostri spazi sul territorio siamo attenti ai più piccoli segnali di disagio, pronti a far scattare l’allarme e a creare percorsi di ascolto e protezione”, ha concluso Fresu, ringraziando tutti i partecipanti e il Sindaco per il supporto istituzionale.

Aeroporto, “Isolamento invernale, non più tollerabile: Regione e Sogeaal si attivino”

ALGHERO – “L’aeroporto di Alghero è oggi il simbolo di un isolamento invernale insostenibile per il territorio e la Sardegna. La totale assenza di voli internazionali durante i mesi più freddi rappresenta un’involuzione drammatica rispetto ai progressi fatti nei primi anni Duemila, quando l’isola aveva finalmente iniziato a colmare il divario infrastrutturale con altre destinazioni turistiche. Oggi, invece, si è tornati a un punto critico, con danni evidenti per l’economia locale e la qualità della vita dei cittadini.

L’abbandono di Alghero da parte di diverse compagnie e il mancato consolidamento di nuove rotte invernali da parte di Ryanair segnano un fallimento politico e gestionale. Nonostante le promesse di rilancio dell’aerostazione con nuove basi e rotte, l’attuale stagione invernale lascia la Riviera del Corallo senza collegamenti internazionali, in una Sardegna che già soffre di una cronica difficoltà nei trasporti  .

Questo scenario ha conseguenze devastanti per il turismo, settore chiave dell’economia locale, e per le imprese che dipendono dall’arrivo di visitatori stranieri. Durante i mesi invernali, la capacità di attrarre turismo internazionale è essenziale per mitigare gli effetti della stagionalità, ma le scelte strategiche errate e l’inerzia delle istituzioni stanno soffocando ogni opportunità di crescita.

È giunto il momento di un cambio di passo radicale. La Regione Sardegna deve assumersi le proprie responsabilità e mettere in campo un piano di azione chiaro: attrarre nuovi vettori con incentivi concreti, investire nelle infrastrutture aeroportuali e lavorare su un piano di promozione che rilanci l’attrattività di Alghero sui mercati internazionali, non solo durante l’estate e deve prevedere anche un cospicuo aumento dei voli nel mese di dicembre per non vanificare gli ingenti investimenti fatti per il capodanno per evitare che siano solo ad “uso” domestico Non possiamo permettere che Alghero diventi il simbolo di un’isola dimenticata, prigioniera di una visione miope e di annose scelte politiche inadeguate.

Il tempo delle promesse è finito. Serve una classe dirigente che si assuma la responsabilità di liberare la Sardegna da un isolamento che non è solo geografico, ma soprattutto politico ed economico. Un altro inverno così non è accettabile”.

Martinelli, Loi, Piras e Bamonti
Noi Riformiamo Alghero

Sassari, prova a svoltare: al via il cantiere de “La città che cambia”

SASSARI – La prima pietra. Il cantiere per la realizzazione della “città che cambia” inizia a prendere una forma e una direzione piuttosto chiare. Dopo le fondamenta gettate lo scorso settembre attraverso l’approvazione da parte del consiglio delle linee programmatiche del sindaco Giuseppe Mascia, oggi si sono avviati i lavori per la realizzazione dei due pilastri su cui sarà eretto l’intero mandato amministrativo. La giunta comunale ha infatti licenziato la bozza del Documento unico di programmazione e lo schema del Bilancio di previsione per il 2025. Si tratta di due atti fondanti, i più importanti sin qui approvati dall’esecutivo, tra i più importanti e qualificanti dell’intero mandato.
È solo un primo passo, perché i due atti di programmazione per eccellenza assumeranno una fisionomia definitiva solo al termine dell’iter approvativo che avrà per protagonista il consiglio e che coinvolgerà anzitutto le competenti commissioni, il cui lavoro inizierà verosimilmente già la settimana prossima. Ma al netto di imprevedibili stravolgimenti, le due delibere di giunta e i relativi allegati rappresentano un passo decisivo alla scoperta del disegno che il sindaco e la sua maggioranza hanno iniziato a tratteggiare già a partire dal programma di mandato.
Cosa è il Dup
Il Dup, presupposto normativo a tutti gli altri documenti di programmazione, traduce in risorse, obiettivi e azioni concrete le scelte politiche fatte con le Linee programmatiche. Elaborato in funzione di un orizzonte temporale che va dal 2025 al 2027, il documento proposto dalla giunta comunale sulla base degli incipit provenienti dai diversi settori dell’amministrazione rappresenta lo strumento attraverso cui si intende concretizzare una visione orientata al cambiamento, nel rispetto dei principi di equità, sostenibilità ambientale, innovazione e partecipazione.
Gli strumenti su cui si basa
I punti cardinali attraverso i quali il Comune di Sassari deve orientarsi – tra missioni strategiche di portata geografica più ampia, obiettivi da perseguire in ambito locale e linee di finanziamento cui attingere per la loro realizzazione – sono il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la nuova Politica di coesione europea 2021-2027, il Programma regionale Sardegna Fesr 2021-2027, il Programma regionale Sardegna FSE+ 2021-2027, il Programma per la cooperazione territoriale europea e il sistema dei programmi europei a gestione diretta, come il Programma per lo sviluppo urbano sostenibile (Urbact IV), il Programma per la ricerca e l’innovazione (Horizon) o il Programma per gli investimenti in Ict (Digital Europe). Un altro faro che ha ispirato tanto le Linee programmatiche quanto il Dup è l’Agenda 30 per lo Sviluppo sostenibile, attraverso cui gli Stati membri dell’Onu affrontano in modo integrato le questioni economiche, sociali e ambientali allo scopo di promuovere lo sviluppo, proteggere il pianeta e operare per la prosperità e la pace.
Gli indicatori che lo modellano
A definire meglio gli obiettivi concorrono anche informazioni di natura statistica, dalle quali emerge che il Comune di Sassari è quinto in Italia per estensione territoriale, dopo Roma, Ravenna, Cerignola e Noto. Ha un perimetro di circa 169 chilometri, oltre 121 confinanti con altri Comuni e più di 47 costieri. Con quasi 222 abitanti per chilometro quadrato, è alla posizione 2404 rispetto al parametro della densità abitativa, mentre è al 34° posto come numero di abitanti: quasi 121mila. Quaranta località, 12 centri abitati, 26 nuclei abitati, due aree produttive e una vasta porzione del territorio catalogata alla voce “case sparse”, la popolazione sassarese si è più che triplicata in meno di un secolo, ma da oltre quarant’anni è pressoché stabile e da cinque tende a diminuire nonostante l’aumento di stranieri residenti, che oggi rappresentano il 4,4% della popolazione. Aumentano le imprese e gli addetti, calano le attività artigianali e manifatturiere. Aumenta la capacità ricettiva in ragione di una domanda turistica in crescita.
Ancora, la redazione del Dup tiene conto dell’analisi del contesto interno all’amministrazione: modalità di gestione dei servizi, delle finanze, dei tributi, del patrimonio e delle risorse umane, modelli di rendicontazione, coerenza con i vincoli di finanza pubblica, obiettivi strategici e missioni. Infine, ogni singolo intervento previsto è coerente con gli strumenti urbanistici vigenti, sia generali – ossia il Piano urbanistico comunale e il Piano territoriale di coordinamento dell’Area di sviluppo industriale di Sassari, Alghero e Porto Torres – che attuativi, come i Piani particolareggiati del centro storico, del Sacro Cuore, di Tottubella, della città ottocentesca e del quartiere “Le Conce”, il Piano di utilizzo dei litorali, i Piani di lottizzazione di Li Punti, Serra Secca, Palmadula, Sant’Orsola e i Piani urbanistici attuativi di via Luna e Sole e via Simon.
Il Dup 2025-2027 in cifre
Il Documento unico di programmazione elaborato con il coinvolgimento di tutti i settori e in particolare dei livelli dirigenziali è stato poi armonizzato dal servizio Programmazione, che fa capo alla direzione generale. Il risultato è un faldone di 257 pagine in cui quelli che sino a ieri erano solo indirizzi politici sono stati trasformati dalla giunta in una lunghissima serie di azioni: 379 in tutto, ripartite in base ai 117 obiettivi operativi indicati, a loro volta rispondenti a 54 obiettivi strategici, delineati sulla base di 3 indirizzi strategici che rispondono a una sola parla d’ordine: cambiare prospettiva. E se il primo passo verso la città che cambia è segnato dagli impegni per l’inclusione, la sicurezza, l’accessibilità e le pari opportunità, non è secondaria l’attenzione rivolta a sostenibilità, innovazione, sviluppo del territorio e qualità dell’abitare. Il terzo step contempla un impegno sostanziale per favorire la partecipazione attiva, la governance territoriale, la comunicazione e l’efficienza della macchina amministrativa.
Le scommesse della giunta Mascia
Per restare ai temi che hanno caratterizzato sia la campagna elettorale che i primi passi dell’amministrazione Mascia, è tra gli obiettivi strategici quello di costruire una Sassari a misura di tutte e tutti, che passa dall’adozione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per altri interventi che rendano maggiormente fruibile la città, dall’istituzione di nuove aree pedonali e ciclo-pedonali alla definizione del programma delle “strade scolastiche”, sino all’attuazione del Programma innovativo della qualità dell’abitare, che ispiri processi di rigenerazione urbana e sociale e favorisca la cosiddetta fascia grigia della popolazione, che è sempre più ampia.
Si è parlato di fare di Sassari un punto di riferimento in ambito culturale, a livello territoriale e non solo. Il Dup avvia il processo verso la realizzazione di un’arena per concerti e di spazi sportivi per eventi nazionali e internazionali, dall’individuazione dei siti idonei all’adozione di eventuali varianti urbanistiche. Si punta sul potenziamento delle attività di gestione di Monte d’Accoddi, sulla messa in rete del Padiglione Tavolara, del Museo del Contemporaneo nell’ex Convento del Carmelo, dell’ex Tipografia Chiarella e del complesso di Santa Maria in Betlem.
Come esempio virtuoso di collaborazione con gli altri attori istituzionali, sociali, economici e culturali che operano a Sassari, spicca la collaborazione avviata con l’Università per la valorizzazione dell’omonima piazza come centro di incontro e di iniziativa culturale e sociale attraverso la riqualificazione e la sperimentazione della pedonalizzazione delle aree, che dovrà necessariamente essere preceduta dall’individuazione di una nuova area per parcheggi.
Al di là della funzione abitativa, la rigenerazione urbana nel centro storico come in altre aree della città dovrà passare, secondo la visione della giunta guidata da Giuseppe Mascia, dalla rivisitazione del Piano del commercio e del sistema delle aree mercatali. Molto dipenderà dalla capacità di rendere Sassari sempre più sostenibile e fruibile. Vanno in questa direzione le indicazioni fornite dal Dup per la definizione di strategie di sviluppo territoriale e urbanistico e per la valorizzazione del sistema delle valli, così da favorire lo sviluppo turistico, l’ospitalità di iniziative culturali e di spettacolo e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche l’approvazione del Piano urbano della mobilità sostenibile e lo sviluppo di un sistema di trasporto urbano ed extraurbano in grado di migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale.
Se da un lato si mira a incentivare la partecipazione delle cittadine e dei cittadini ai processi decisionali, partendo dalla valorizzazione del ruolo dei comitati e dei forum sociali di quartiere, d’altro canto Sassari ambisce a riappropriarsi del suo ruolo di guida del territorio, a iniziare dall’attuazione della Città metropolitana attraverso la collaborazione dell’attuale governance della Provincia di Sassari, così da dare immediata operatività al nuovo ente.
Il piano triennale delle opere pubbliche
Ma la giunta comunale ha approvato, in allegato al Dup, anche il programma triennale dei lavori pubblici. Complessivamente la sua realizzazione costerà 36 milioni 842mila e 789 euro. spiccano in particolare i 14 milioni e 400mila euro necessari peri i lavori di adeguamento per la realizzazione e la chiusura definitiva dei moduli esauriti nella discarica di Scala Erre e il loro recupero ambientale, tanto per citare una delle più gravose questioni ereditate dalla passata amministrazione.
Dopo interi lustri di discussioni e di scontri, Giuseppe Mascia e l’esecutivo di cui è a capo sono determinati a chiudere alcune opere che Sassari attende davvero da troppo tempo. La principale è quella del centro intermodale, che prevede il parcheggio di via XXV aprile e la piazza soprastante in corso Vico, per cui ci sono 6 milioni e 700mila euro, l’ex centrale elettrica attigua, il cui restyling costerà 4 milioni e 800mila euro, le annesse modifiche alla viabilità di tutta l’area circostante, per un valore di 7 milioni e 800mila euro, e l’autostazione per i bus in via San Paolo, alle spalle della stazione ferroviaria, che costerà 7 milioni e 900mila euro. Tra gli investimenti più significativi c’è quello per gli interventi di mitigazione del rischio idraulico e di consolidamento dei versanti franosi, che risponde ai dettami del vigente Piano di assetto idrogeologico: complessivamente vale 12 milioni di euro. Importante anche la cifra prevista per l’efficientamento energetico delle case popolari di via Leoncavallo e via Paganini, tra Latte Dolce e Santa Maria di Pisa: 5 milioni, 781mila e 746 euro.
Il bilancio di previsione 2025
Nella stessa seduta, a voler rimarcare la coerenza e lo stretto collegamento tra i due atti fondanti del mandato, la giunta comunale ha approvato anche il bilancio di previsione.
Priorità assoluta alle Politiche sociali. Per far fronte alla crisi socio-economica – che negli anni ha assunto le sembianze dell’emergenza occupazionale e abitativa, ma che ha i connotati di una popolazione sempre più anziana, con sempre più numerosi e vari bisogni assistenziali – il Bilancio di previsione che la giunta comunale ha appena approvato, e che ora sarà sottoposto al dibattito consiliare, investe nei Servizi sociali oltre 65 milioni di euro. Si tratta nettamente della voce più alta all’interno di un documento contabile la cui importanza è fondamentale: si tratta del primo bilancio preventivo dell’amministrazione Mascia, e può essere utile per capire quali priorità il sindaco e la sua maggioranza intendono darsi nel corso del mandato, compatibilmente con le condizioni in cui la città è stata presa in mano.
Complessivamente la manovra presentata all’esecutivo dall’assessore al Bilancio, alla Programmazione, alle Partecipate e all’Innovazione, Giuseppe Masala, vale circa 294 milioni di euro. Di questi, 88 milioni di euro sono destinati all’acquisto di beni e servizi funzionali alla realizzazione delle missioni che Palazzo Ducale dovrà compiere nel corso del prossimo anno. In pratica i Servizi sociali rappresentano oltre il 22% delle spese programmate. Più nel dettaglio, quasi 25 milioni e mezzo serviranno per intervenire nell’ambito delle disabilità, 16 milioni per sostenere chi è a rischio di esclusione sociale, 11 milioni e ottocento per i minori, l’infanzia e il sistema degli asili. Gli anziani rappresentano un investimento da 5 milioni e 258 mila euro, mentre per sostenere il diritto alla casa ci sono circa 2 milioni e 600 mila euro.
Detto dei quasi 24 milioni destinati a fondi e accantonamenti di legge, l’altro investimento significativo – che inizia a dare la cifra della direzione verso cui l’amministrazione intende muoversi – è rappresentato dai quasi 39 milioni per lo sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente. Circa 14 milioni e mezzo di euro sono destinati all’istruzione e al diritto allo studio, poco meno della metà alle politiche per la sicurezza e l’ordine pubblico. Ancora da segnalare i 23 milioni per i trasporti e il diritto alla mobilità, i 4 milioni e 800mila euro per i beni e le attività culturali e a cascata tutto il resto, compreso l’investimento di oltre 860 mila euro per sostenere lo sviluppo economico e la competitività.
La fiducia del sindaco Mascia
«Quella che abbiamo approvato è solo una traccia, ma ci sottoponiamo con fiducia e soddisfazione al confronto con il consiglio comunale, che in quanto rappresentante della comunità è sovrano e potrà apportare le modifiche che riterrà», afferma il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. «Abbiamo sottoposto gli uffici a uno sforzo enorme per rispettare i tempi previsti dalla legge, pur non rinunciando a un documento corposo, estremamente analitico e dettagliato, in cui tutti gli impegni assunti sin qui prendono forma – aggiunge – chiunque potrà giudicarci sulla base di un documento programmatorio che non lascia spazio a interpretazioni e sottintesi». Il primo cittadino rimarca che «ovviamente ci sarebbe piaciuto, specialmente nel bilancio di previsione, poterci dare altre priorità». Tuttavia, «la situazione economica e sociale è particolarmente critica e dobbiamo per prima cosa far fronte a quella che è una vera emergenza, accompagnando la città passo dopo passo verso una fase nuova di sviluppo, di fiducia e di ottimismo».
La soddisfazione dell’assessore Masala
Estremamente soddisfatto l’assessore Giuseppe Masala, titolare sia della Programmazione che del Bilancio. «Muoversi dentro una serie di vincoli formali e sostanziali non è mai semplice, ma siamo sicuri che il lavoro certosino fatto dagli uffici finanziari, unito al grande sforzo prodotto da ciascun settore per fissare le priorità e attribuirgli un valore economico coerente, abbiano alla fine generato due documenti di grande sostanza, di forte impatto e di estremo equilibrio», spiega l’assessore. «Non appena sarà possibile inizierà la discussione in commissione – conclude – con l’obiettivo di approdare in aula quanto prima e liberare presto le risorse e i progetti in campo».