Fertilia e agro, stop polemiche: progetto di rilancio complessivo

Alghero, 16 marzo 2022 – “Le recenti polemiche sul progetto relativo a Fertilia candidato ad usufruire dei fondi del PNRR sono astruse ed indigeste.” Così il Gruppo consiliare di FI bolla  le accuse lanciate da esponenti politici di opposizione sulla manifestazione di interesse regionale  per la rigenerazione culturale sociale ed economica dei borghi che ha visto prevalere Ulassai,  cui il Comune aveva candidato Fertilia. I consiglieri azzurri invitano coloro che accusano l’amministrazione di avere candidato Fertilia pur sapendo che non avrebbe avuto possibilità di prevalere in quanto, contrariamente al requisito richiesto, sarebbe un borgo con un incremento costante di popolazione, a studiare e ad approfondire i procedimenti prima di esprimere giudizi avventurosi. “E’ risaputo che Fertilia soffre di uno spopolamento che ha portato il Borgo dai 595 abitanti degli anni 70  ai 459 attuali -ricordano gli esponenti politici di FI-. Peraltro, anche dalle risposte alle Faq degli uffici regionali emerge la candidabilità di Fertilia quale Borgo storico.” Gli azzurri algheresi sottolineano che la partecipazione al bando sarebbe anche servita per dare profondità al Progetto pilota da 2 milioni di euro redatto dalla Giunta Tedde nel 2010 per il recupero per fini turistici di edifici storici di Fertilia. Un  piano che secondo FI “possiede un’ampia elaborazione di dettaglio e  prevede per Fertilia la destinazione a futura sede del Festival Internazionale del Cinema della Riviera del Corallo e di sede stabile della Scuola Regionale di Cinematografia.”

Il Gruppo politico azzurro ricorda che il progetto pilota contiene concrete proposte progettuali tese a migliorare la qualità urbana, attraverso la riqualificazione a fini turistico-ricettivi ed economico-commerciali della borgata marina di Fertilia che rappresenta forse l’unica delle “città di fondazione” realizzate nell’epoca fascista che ha conservato intatti i caratteri dell’architettura razionalista del ventennio. Il Piano d’Azione prevede il recupero di immobili, in stato di conservazione fatiscente, attraverso operazioni di permuta di alcune aree edificabili in cambio di opere di ristrutturazione architettonica e urbanistica da parte di privati da individuare con gare ad evidenza pubblica. “E’ evidente che anche le altre borgate meritano attenzione e debbono essere immaginate in una ottica futura di crescita e sviluppo. Ma siamo convinti che dal Progetto pilota e da un Piano di sviluppo complessivo che vede Fertilia come hub trarranno straordinari benefici economici e sociali anche le altre borgate che in una ottica di sistema potranno esercitare significativi ruoli nei settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare, ma anche nell’accoglienza turistica. Siamo disponibili a discutere di un progetto complessivo per l’agro, ma non a polemizzare inutilmente -chiude il Gruppo consiliare di Forza Italia-.

Alghero con Trieste e Gorizia: identità e accoglienza

Alghero, 16 marzo 2022 – Comune di Alghero e Regione Sardegna insieme alle istituzioni del Friuli Venezia Giulia  per la valorizzazione del patrimonio culturale e identitario che unisce Alghero alle terre  dell’Istria, Fiume e Dalmazia. Terre che oggi sono pronte all’accoglienza, come Alghero, in un momento così delicato che mette in moto una catena di solidarietà senza confini. Una serie di incontri istituzionali hanno caratterizzato questi due giorni a Trieste, dove  il Sindaco di Alghero Mario Conoci, il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’Assessore alla cultura Alessandro Cocco, su invito del Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e del Sindaco di GoriziaRodolfo Ziberna hanno consolidato il rapporto che ha gettato le sue basi nel febbraio 2020, in occasione della visita ad Alghero dei due sindaci.  L’occasione di ieri, nella prestigiosa sede dello Yacht Club Adriaco in cui si è tenuta la presentazione dell’Ecomuseo Egea-Una luce sulla memoria e del libro Locanda Fertilia-Il segreto della fertilità, presentato dal coautore del volume e promotore del progetto Egea, Mauro Manca, si inserisce nel più ampio progetto che punta a salvaguardare le radici delle persone giunte in Sardegna dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, ma anche, precedentemente, dal Veneto e dall’Emilia Romagna.  “Alghero è una terra accogliente, lo dice la nostra storia. Il capitolo dell’esodo giuliano dalmata è una parte preziosa del nostro patrimonio culturale e identitario e vogliamo che venga preservato e tramandato alle giovani generazioni. La borgata di Fertilia rappresenta una testimonianza storica non solo per Alghero ma soprattutto per la Sardegna e ha in sé il valore dell’integrazione, simbolo dell’accoglienza. Il Comune di Alghero è pronto con la sua  formidabile rete di associazioni, a continuare ad accogliere con lo stesso spirito i profughi ucraini”, così il Sindaco Mario Conoci sulla conservazione della memoria e sulla continuità di quel sentimento dell’inclusività degli algheresi. “Alghero con i comuni di Trieste e Gorizia pianifica iniziative di collaborazione sull’ importante tema della  valorizzazione culturale di un momento importante della storia che ha toccato il nostro territorio – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Alessandro Cocco, che il giorno prima ha incontrato a Gorizia il Sindaco Ziberna e l’Assessore Silvana Romano  – un tema che ha visto Alghero partecipare alla storia di Fertilia, con le sue le sue sofferenze e la sua partecipazione allo sviluppo economico della città.”  

Sanità, vertice col Ministro Speranza

Cagliari, 16 marzo 2022 – Più risorse per il piano di sviluppo della sanità territoriale e un nuovo accordo per la medicina di base, con una revisione della contrattazione collettiva nazionale, soprattutto in vista della realizzazione degli ospedali di comunità. Ma anche nuove regole che agevolino le Regioni nel reclutamento del personale sanitario e del comparto. Questi, in sintesi, i temi al centro dell’incontro di oggi tra il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e gli assessori regionali della Sanità.

Sul tavolo del Ministro le richieste delle Regioni in un documento di venticinque pagine.

Nel corso del vertice la Regione Sardegna ha posto particolare attenzione alle proposte del DM 71, l’atto normativo che andrà a definire il futuro della sanità territoriale, ovvero il nuovo assetto dei servizi di cura e assistenza non ospedalieri, un piano strettamente coordinato con gli investimento del PNRR.

“La richiesta di questo incontro è maturata all’interno della Commissione salute della Conferenza delle Regioni. Il DM 71 ha già subito diverse modifiche, rispetto alla prima stesura, tuttavia, continuano a esserci dei punti sui quali abbiamo chiesto al Governo di fare chiarezza”, dichiara l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu. “I dubbi più grandi riguardano l’adeguatezza delle risorse umane e finanziarie necessarie a realizzare il nuovo assetto della medicina territoriale”.

In particolare l’esponente della Giunta Solinas ha posto l’accento sulle incertezze che ancora pesano sul futuro inquadramento dei medici di medicina generale: “I medici di famiglia – spiega – sono indicati come un elemento fondamentale per il funzionamento degli ospedali di comunità. Per consentire alle aziende sanitare di poter programmare il loro lavoro e poterne quindi disporre nelle struttura la strada più giusta sarebbe quella di un rapporto di lavoro parasubordinato, diverso quindi dall’attuale rapporto libero professionale. Tuttavia, a livello nazionale le interlocuzioni con la categoria non hanno ancora prodotto risultati e mancano linee di indirizzo da parte del Ministero. Senza la possibilità di impiegare i medici di medicina generale la nuova medicina territoriale partirebbe ‘monca’”.

Sul piano dei finanziamenti: “Sebbene siano state definite le risorse destinate agli interventi per la realizzazione degli ospedali di comunità, l’ammodernamento tecnologico e lo sviluppo della telemedicina, con una previsione che però non tiene conto dell’attuale rincaro dei costi, mancano ancora indicazioni sulla copertura finanziaria per il personale che sarà necessario integrare nel nuovo assetto. Si stima a livello nazionale un costo aggiuntivo di diversi miliardi di euro che non trova riscontro nelle attuali coperture, anche in ragione del fatto che non sono state modificate le norme sulle fonti di finanziamento e sui tetti di spesa, fermi dal 2004, salvo le deroghe varate per l’emergenza Covid”.

In merito all’incontro di oggi l’assessore Nieddu precisa: “Con il Ministro abbiamo avuto un’interlocuzione positiva. Certo, restano importanti nodi da sciogliere. Dalla medicina territoriale passa il futuro della sanità sarda e di tutto il Paese”.

Calich e depuratori, laguna “valvola di sfogo”: ora basta

ALGHERO  – Ieri il presidente della commissione Ambiente, Christian Mulas ha riunito ieri i vertici del Parco di Porto Conte e le associazioni ambientaliste per discutere del fenomeno che sta investendo la laguna del Calich. In collegamento in videoconferenza era presente anche la deputata del M5 Stelle Paola Deiana. “La laguna è un gioiello da salvaguardare e tutelare, oggi non è un mistero che il Calich abbia problemi, le continue immissioni quotidiane di reflui stanno modificando profondamente l’ecosistema della laguna, contribuendo ad accelerare fenomeni di eutrofizzazioni e crescite continue incontrollate di alghe” ha sottolineato il Presidente Mulaas. L’intervento del direttore  del Parco di Porto Conte Mariano Mariani è stato esaustivo e propositivo nel dare le spiegazioni sulla situazione attuale della laguna del Calich, invitando il presidente della commissione a coinvolgere i rappresentanti delle borgate per discutere del problema.  “La laguna – ha detto Mariani – ha problemi di disordinata affluenza di notevoli regimi di afflussi e ciò crea evidenti problemi che si aggiungono al fatto che queste acque sono dolci e incidono rispetto all’ecosistema esistente basato su una tipologia di acque salmastre tipica delle lagune. In questa situazione, anche gli scarichi nel Calich del cento di  Bonassai, Consorzio Industriale, Olmedo, Santa Maria La Palma e altri, è normale che possano accadere fenomeni proliferazione algale e di assenza di ossigenazione dello specchio acqueo”.  Il dibattito in commissione ha registrato  importanti contributi da parte dei Commissari presenti, che hanno messo in luce criticità e anche possibili soluzioni ad un problema che, se non affrontato al meglio e una volta per tutte (vista anche la posizione strategia in cui si trova la laguna), “non potrà che peggiorare”, è stato detto.

Gli interventi di Lega Ambiente Roberto Barbieri  e Lipu  Francesco Guillot hanno ricordato che il Calich era stato al centro di un importante progetto  comunitario, Retragals avviato nel 2019, per risolvere le criticità ambientali. La Commissione ha fatto proprie anche le istanze di alcuni operatori della pesca presenti nella seduta che intendono poter realizzare dei progetti per creare impresa e dunque occupazione. “La Commissione è stata aggiornata ad una prossima seduta con la diffusa volontà di non spegnere i riflettori sulla grande risorsa che rappresenta, o che dovrebbe rappresentare, lo stagno del Calik per Alghero e suo territorio”, ha concluso il Presidente Mulas.

 

Strada Mejlogu – Bosa, studio di fattibilità

SASSARI – Una nuova strada collegherà il Mejlogu  a Bosa, un collegamento nuovo e sicuro che le comunità della terra di mezzo e della Planargia attendono da oltre 20 anni. Il nuovo collegamento, per il quale è stato concluso lo studio di fattibilità finalizzato all’individuazione del percorso ottimale, sarà una infrastruttura strategica per l’intero nord ovest della Sardegna. La strada collegherà infatti i territori della Planargia e del Mejlogu con i porti e gli aeroporti del nord dell’Isola e con le città di Sassari, Porto Torres e Olbia.

Il progetto è stato presentato presso la Provincia di Sassari alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna Aldo Salaris e dei sindaci dei comuni del sassarese interessati dall’opera: Sabrina Sassu di Cossoine, Mariano Soro di Pozzomaggiore, Alessandro Mura di Padria e Paolo Chessa di Mara. «L’infrastruttura avrà un ruolo cruciale capace di realizzare, attraverso le sinergie tra costa ed interno, quelle condizioni indispensabili per innescare la ripresa dello sviluppo sociale ed economico di Planargia e Mejlogu – spiega Salaris – Tra i risultati si avrà l’allungamento della stagione turistica, anche attraverso la riscoperta del patrimonio ambientale, storico culturale, delle produzioni agro-alimentari oltre la leva che il turismo marino-balneare attuerà per lo sviluppo e la promozione delle aree interne. Una grande opportunità, soprattutto per il Mejlogu che, da oltre mezzo secolo, sta subendo un pauroso declino demografico».

Particolarmente significativo sarà il beneficio in termini di innalzamento dei livelli di sicurezza per la circolazione e di riduzione dei tempi di percorrenza. Questi risulteranno praticamente dimezzati rispetto agli attuali, circa 24 minuti per l’intero percorso, ai quali deve sommarsi il significativo risparmio di tempo conseguente all’abbandono della tratta – Cossoine – Macomer (17 Km) della SS 131, che costituisce, oggi, l’uscita privilegiata da questa arteria verso la Planargia.

«Si tratta di un intervento di programmazione partecipato direttamente e condiviso dai territori interessati – afferma l’Amministratore Straordinario Fois – che vede unità di intenti tra la Provincia di Sassari e la Regione Sardegna per poter dare concretezza a questa importante infrastruttura».  

L’intervento interessa 7 Comuni di 3 diverse Province: Cossoine, Pozzomaggiore, Padria e Mara (SS), Sindia (NU), Bosa e Susi (OR). La nuova strada ha una estensione di 37 Km che riqualifica e rettifica l’attuale inadeguato, tortuoso e pericoloso percorso. È previsto il progetto di una strada tipo C1, avente carreggiata unica della larghezza di 10,50, con una corsia per ciascun senso di marcia della larghezza di m 3,75 e banchine laterali asfaltate della larghezza di m 1,50. Velocità di progetto 90 Km/h. Lo studio di fattibilità stima l’investimento in € 70.000.000.

Guè – G Capitale Tour 2022: boom di prenotazioni ad Alghero

ALGHERO – Sono andati letteralmente a ruba in pochi giorni i titoli di accesso per partecipare al primo grande evento dell’estate 2022 in Riviera del Corallo. Un vero e proprio boom di prenotazioni per l’atteso concerto di Gué, che apre il G Capitale Tour 2022 ad Alghero col grande evento in programma il 18 giugno nella banchina del porto turistico. L’apertura dei cancelli è programmata per le ore 20 (inizio concerto ore 21.30) e il titolo di accesso sarà verificato all’ingresso dei varchi, tramite scansione del QR.
Lo spettacolo con una delle più grandi stelle del firmamento rap italiano, idolo dei teenager già dall’epoca dei Club Dogo, sarà soltanto il primo di una lunga serie di eventi che impreziosiranno la primavera-estate ad Alghero. “Musica e tanto altro. Dalla grande comedy al teatro, passando per i grandi eventi sportivi internazionali, il tennis, la tappa del mondiale rally e l’Air show delle Frecce Tricolori. Alghero si prepara ad accogliere visitatori da ogni parte d’Italia con una programmazione attenta e un’offerta di qualità” sottolinea il presidente della Fondazione, Andrea Delogu.
Stay tuned. E’ infatti molto probabile la riapertura delle prenotazioni nelle prossime settimane. I titoli di accesso disponibili sul circuito https://bit.ly/Gue_Alghero_Accessi sono quantificati in base alla normativa anti-Covid 19 vigente che prevede l’accesso del 50% degli spettatori rispetto alla capienza della location individuata. In seguito alle prossime disposizioni governative – la cui modifica è prevista dopo il 31 marzo 2022 – se sarà possibile aumentare la capienza, si valuterà la riapertura delle prenotazioni. Tutti i dettagli e le informazioni saranno disponibili sul sito https://bit.ly/GueAlghero

“Alghero e borgate, decadenza senza fine”

ALGHERO – Alghero. 20 milioni buttati al vento, senza motivo, dal Sindaco Conoci e dai suoi sodali. I figli di Alghero tutti, speriamo più in gamba dei padri, dovrebbero segnarsi questo periodo cupo per la città e i responsabili di questa decadenza senza fine. La storia è questa: la Regione pubblica un bando da 20 milioni di euro per la valorizzazione di un borgo sardo in fase di abbandono. Alghero ha tutte le borgate di Porto Conte tra cui scegliere, in possesso dei requisiti e forti di una storia, di un contesto e di una posizione invidiabili. Il Comitato di Borgata di Maristella candida Maristella. L’amministrazione Conoci candida invece la città di fondazione di Fertilia, che non ha i requisiti di partecipazione. I 20 milioni del bando vanno a Ulassai, Fertilia naturalmente esclusa. Pessima figura per Alghero: in Regione avranno pensato che in città non si conoscano nemmeno le basi della lingua italiana, visto che il bando era chiarissimo sui requisiti per parteciparvi.

A fronte di quanto accaduto chiediamo al Sindaco di trarre le dovute conclusioni. Conoci, di nuovo e senza motivo, ha bruciato le chance di rinascita di una borgata come Maristella, a dispetto degli slogan elettorali acchiappa salpe borgatare, “Ripartiamo dalle borgate”. Maristella, incastonata nel parco di Porto Conte, circondato da perle come Punta Giglio, Capo Caccia, Lazzaretto, Bombarde, Mugoni, ricca di storia agricola, ambientale, turistica, archeologica, non avrebbe potuto giocarsela con una seppur bellissima cascata?

Viene il dubbio che Conoci abbia preferito strizzare inutilmente l’occhio agli elettori di Fertilia, facendogli credere di aver pensato a loro pur non avendo alcuna chance di vittoria. Pensata così pare una presa in giro a tutti gli effetti. L’alternativa, ancora più agghiacciante, è che a Sant’Anna non si sappia leggere o, peggio, non abbiano voluto impegnarsi per redigere un piano di valorizzazione ad hoc per una borgata. Intanto sono stati persi 20 milioni di euro a danno di tutti gli algheresi.

Ciò premesso, come ultimamente accade, sarà facile liquidare queste dichiarazioni, etichettandole come un attacco politico di parte. Lo sappiamo, è la via più facile da percorrere in quanto trattasi di critica, ovviamente dimenticando che chi amministra dovrebbe avere ben chiaro il concetto di onestà intellettuale, nel quale critica e riconoscimento viaggiano di pari passo se trattasi di cose buone e giuste”

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Nasce l’Area Canina nel Parco Tarragona di Alghero |foto

ALGHERO – Nasce l’Area Canina nel Parco Tarragona di Alghero. Un vasto spazio all’interno del polmone verde al centro del Comune catalano dove poter far giocare e correre i nostri amici a 4 zampe. Un ulteriore servizio che viene proposto da Folia Bio, gestore del Parco Tarragona di Alghero. Questo in vista di ulteriori progetti che saranno realizzati nei prossimi mesi al fine di aumentare l’offerta di svago, relax e benessere per gli algheresi e villeggianti. Proposte che saranno anche connesse con le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche del territorio, oltre che gli attesi e classici giochi e format (anche didattici e per la diffusione della tutela ambientale) dedicati ai più piccoli.

Sindacati: “ennesimo atto di arroganza della dirigenza Asl”

SASSARI – “Come preannunciato in occasione della manifestazione di venerdì us, questa mattina, i Segretari di Cgil, Cisl e Uil della FP, con una delegazione di lavoratrici e lavoratori delle due strutture convenzionate, Ge.Na. e Coop elleuno, si sono presentati in direzione generale della Asl di Sassari per essere ricevuti ed ascoltati dal Dott. Sensi, in relazione alla vertenza in atto. Dopo aver atteso circa un’ora e mezza ed in seguito ad alcune interlocuzioni con la sua segreteria, nessuna traccia, ne tantomeno comunicazioni da parte del Direttore Generale. Per queste ragioni, le OO.SS., le lavoratrici e lavoratori hanno deciso di andare via, sottolineando gravissimo l’atteggiamento del Direttore, che per la seconda volta non si fa trovare (volutamente?) nel suo ufficio. È del tutto evidente che i problemi delle lavoratrici e lavoratori, con stipendi non pagati e/o sotto forma di acconto, ore contrattuali no garantite e così via dicendo, così come le forti criticità dei servizi sanitari e socio assistenziali, al Direttore Generale non interessano, oppure, ma non vorremo che fosse così, la sua assenza potrebbe derivare da una sorta di “ripicca” nei confronti di chi sta giustamente e doverosamente battagliando per rivendicare i diritti del lavoro, occupazionali, salariali e soprattutto del diritto e a difesa di una sanità territoriale, che nel sassarese è in preda alla desertificazione. La negazione continua e totale delle procedure e delle fasi di contrattazione e di confronto, e la sua ormai nota tendenza ad eclissarsi, sono diventate prassi costante e continua di questo DG, anche in ambito di sanità pubblica e, nella fattispecie, nel merito della contrattazione decentrata della Asl Sassari. Le relazioni sindacali sono ridotte a carta straccia con un disprezzo dei diritti contrattuali dei lavoratori che trova pochi riscontri nella storia degli ultimi anni della Sanità Pubblica Sassarese. Di fronte a questa arroganza e a questo continuo sottrarsi ai propri doveri istituzionali, ci chiediamo seriamente se il Dott. Sensi abbia i requisiti necessari per continuare a ricoprire il suo ruolo di DG. Le Segreterie Territoriali chiedono all’Assessore alla sanità un intervento urgente ed autorevole, affinché in questo territorio si ristabilisca il rispetto verso il sindacato, favorendo relazioni sindacali esigibili al fine di attenzionare coloro i quali oggi manifestano i propri diritti, rispetto ai quali la ASL di Sassari e l’ARES devono rispondere. Si comunica infine che quanto accaduto oggi, oltre a configurarsi come una “atto di guerra”, sarà oggetto di valutazioni del sindacato per indire una nuova giornata di protesta pubblica, con un forte impatto di contestazione nei confronti di un management che non risponde ai doveri di ascolto e soluzione delle criticità ampiamente e ripetutamente rappresentate”.

Le Segreterie Territoriali FP Cgil Cisl FP Uil FPL Toto Terrosu Antonio Canalis Antonio Monni Augusto Ogana

“Bando borghi, un prevedibile flop”

ALGHERO – “La città di Alghero perde un’altra opportunità per ottenere un finanziamento dal PNNR, questa volta per la rigenerazione  dei borghi e quindi delle borgate e periferie in stato di abbandono  e a rischio di spopolamento. Il bando era per un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi per un importo di 20 milioni di euro. Voler partecipare al bando inserendo Fertilia, come borgo con quelle caratteristiche, è stato un azzardo, con esito finale più che prevedibile, cioè zero finanziamenti. Fertilia e’ un borgo in crescita, con  aumento costante della popolazione, con il  comune presente, attività imprenditoriali presenti , trasporti presenti, chiesa agibile, forze dell’ordine presenti con caserma, poste presenti e in ottima salute , e ancora asilo, scuola elementare e medie presenti, case di riposo pubbliche e private presenti, con un porto in espansione. Come si vede è un borgo vivo, con attività in espansione e tanto altro in cantiere. Certo ci sono anche a Fertilia tante cose da fare, sulle quali intervenire,  ma queste non gli avrebbero permesso di avere punteggi alti . Punteggi e caratteristiche che avrebbero avuto invece altre Borgate, come  Maristella (richiesta specifica peraltro sollecitata dal comitato ). Ma anche su altre Borgate si poteva fare una proposta progettuale, e una tra tutte Santa Maria la Palma, che evrebbe avuto le carte in regola per partecipare alla manifestazione  di interesse. Santa Maria La Palma circa 30 anni fa era il centro produttivo e culturale della Nurra, e che oggi ha quasi perso tutto, per colpa di una rigenerazione culturale, sociale ed economica che non si è fatta.  Eppure i tanti locali abbandonati , al pari delle altre borgate, potevano essere destinatori di progettualità, di idee, davvero in linea con le caratteristiche di recupero di un borgo, che ha in corso una emorragia di spopolamento che non si arresta. Progetti, se destinatari dei finanziamenti, avrebbero reso possibile l’ossigenazione del tessuto socioeconomico e culturale del borgo di Santa Maria la Palma, contrastando efficacemente il  fenomeno di spopolamento e favorendo la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, peraltro pubblico. Peccato, ancora una volta la miopia della giunta Sardo-leghista si è fermata al “Ripartiamo dalle borgate “, slogan ormai sbiadito della campagna elettorale, ma di azioni concrete, dopo tre anni non solo non se ne vedono, ma neanche se ne sente parlare”.

Mimmo Pirisi, capogruppo Pd (Consiglio Comunale di Alghero)