Spiaggia della Pelosa, accessi limitati anche quest’anno

STINTINO –  In estate alla Pelosa ritornano i servizi per la fruizione della spiaggia, che si conferma a numero chiuso, e per le aree di sosta i prezzi restano invariati, come quelli dello scorso anno. E’ quanto ha approvato nei giorni scorsi il consiglio comunale di Stintino che nell’ultima seduta ha approvato anche il documento unico di programmazione 2022/2024, la nomina del revisore dei Conti per il triennio 2022/2024 – sarà Antonello Piga – oltre ai verbali delle sedute precedenti.

Il consiglio quindi ha ratificato la deliberazione della giunta che ha riproposto le limitazioni di accesso alla spiaggia gioiello del paese, per garantire la tutela ambientale e la pubblica sicurezza.
“L’esperienza degli anni scorsi è stata vincente – afferma il sindaco Antonio Diana – sia dal punto di vista dell’ambiente sia per i fruitori della spiaggia che hanno capito e apprezzato quanto fatto in questi anni per la salvaguardia di questi luoghi, con l’introduzione di prescrizioni e divieti”.
Il numero di accessi previsti sarà sempre quello di 1.500 utenti al giorno. Per il 2022 il “numero chiuso” entrerà in vigore dal 1° giugno al 30 settembre, dalle ore 8 alle ore 18. Dopo questo orario l’accesso sarà senza limitazioni.
La giunta ha stabilito, inoltre, che i minori sino ai 12 anni e coloro che si recano nell’area per ragioni lavorative o di servizio non vengono ricompresi nella soglia dei 1.500 accessi.
“Per noi – dice l’assessora al Turismo Francesca Demontis – è importante continuare con il progetto di salvaguardia della Pelosa. Manterremo sia il numero degli ingressi sia le modalità di pagamento online. Elemento portante sarà il divieto di fumo in spiaggia. Tutto questo siamo convinti abbia già portato dei risultati ben visibili dal punto di vista ambientale e sarà un punto di riferimento per il futuro”.
Il contributo di ingresso è stato fissato a 3,50 euro e, per coloro che lo avranno pagato, l’utilizzo dei servizi igienici e delle docce sarà gratuito. Invece, bagni e docce saranno a pagamento (0,50 e 0,60 euro) per chi non ha versato il contributo di accesso.
“Il numero chiuso e la regolamentazione dell’accesso e fruizione della spiaggia della Pelosa – aggiunge il vicesindaco Angelo Schiaffino – sono ormai un punto fermo del nostro territorio. Un sistema che ha fatto da esempio per molte altre realtà. Un tempo neanche troppo lontano queste idee erano ritenute dai più irrealizzabili e utopiche. Ci abbiamo creduto e adesso sono capisaldi ormai indispensabili. Impensabile farne a meno”.

Gli uffici tecnici, adesso, dovranno predisporre una proposta inerente la concessione di servizi legati alla fruizione della spiaggia de La Pelosa che dovrà essere presentata in consiglio comunale per l’approvazione.

Il consiglio, infine, ha ratificato la deliberazione di giunta relativa all’istituzione della sosta a pagamento con ausiliari del traffico lungo la strada della Pelosa sino a Capo Falcone. Il servizio di sosta a pagamento si svolgerà nel periodo estivo e si effettuerà dalle ore 8 alle ore 20 nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 31 agosto quindi dalle 8 alle 18 per tutto il mese di settembre. La sosta negli stalli sarà riservata alle autovetture, agli autocaravan, ai motocicli, e ai ciclomotori. I prezzi restano invariati e saranno differenti a seconda del tipo di veicolo e periodo.

Oggi la guerra è un’idiozia

ALGHERO – Io non sono pacifista; sono contro la guerra. Con queste parole Gino Strada chiariva il suo pensiero a tanti suoi infelici detrattori, e indicava una strada all’umanità e alla classe dirigente che governa gli Stati. Essere contro la guerra, infatti, non vuole rappresentare l’irenico proclama di un astratto buonismo tendente all’amore universale. In una società dominata da una sfrenata competizione economica, in tanta parte intrecciata con feroci  interessi criminali, “l’amore fraterno” non appare certo un modus operandi confacente all’attuale stadio evolutivo della società umana. Al contrario, essere contro la guerra militare assurge a serio esercizio di realismo politico, significa, cioè, essere contro uno strumento pressoché  inutile per dirimere controversie fra Stati, sia nella versione occidentale  legata a una improbabile “esportazione della democrazia”, sia in quella strettamente geo-politica di conquiste di territori o porzioni di esso, appartenenti a Stati confinanti. Afghanistan e Ucraina sono i due emblemi del fallimento di entrambe le versioni. Per le generazioni di venti-trentenni come la mia, ai quali è stato risparmiato persino il servizio di leva, una guerra combattuta in stile seconda guerra mondiale, appare un vero e proprio delirio. Se non fosse per il massacro di civili inermi e la distruzione di città millenarie, si potrebbe definire il conflitto russo-ucraino una forma di idiotismo basato su una condizione di profonda arretratezza culturale. Pensare che nel XXI secolo i problemi in campo possano essere risolti con conflitti armati, significa per l’appunto essere idioti. Noi giovani, che ci affanniamo a rinominare tutto, spesso in modo troppo superficiale, non sbaglieremo se, questa volta, definissimo la guerra una idiozia. GUERRA=IDIOZIA. Questo potrebbe essere l’incipit di un nuovo programma generazionale, con il quale confrontarsi in modo realistico in questa complicata epoca di transizione. Noi siamo la prima generazione che dovrà farsi carico di problemi globali e cercare di risolverli: dai cambiamenti climatici ai ricorsi pandemici; dall’emigrazione di popoli, ad una nuova economia che sappia svilupparsi distribuendo ricchezza e opportunità in modo giusto a tutti. Se la generazione dei nostri genitori era quella che doveva cambiare il mondo, noi siamo quella che deve salvarlo. E iniziare definendo ogni guerra una idiozia credo sia partire con il piede giusto.

Partito Democratico Alghero, Giancarlo Balbina

“Punta Giglio, stop attività: esprimiamo soddisfazione”

ALGHER – “Le Associazioni e i Movimenti – Comitato Punta Giglio Libera, LIPU, Italia Nostra Sardegna, Legambiente Alghero, Siamo Tuttimportanti Sassari, Liberu, Sardenya i Llibertat, Sardegna Possibile, Movimento5Stelle Alghero e Earth Gardeners, che con la nota del 24 gennaio hanno chiesto all’Assessore regionale del Turismo la nomina di un “commissario ad acta” per interdire le attività di ricettività alberghiera e ristorazione, avviate (in autocertificazione) nell’improbabile veste della “casa per ferie” di Punta Giglio, all’interno della Zona di Conservazione Speciale (ZSC) di “Capo Caccia (con le isole Foradada e Piana) e Punta Giglio”, nel Parco Naturale Regionale di Porto Conte, non possono che accogliere con particolare soddisfazione l’autorevole provvedimento finale del 3 marzo, con cui la Direzione Generale dell’Assessorato del Turismo della Regione Sardegna ha intimato l’interruzione delle suddette attività, dopo che la stessa Direzione, nell’esercizio delle sue funzioni di controllo, aveva in precedenza richiesto al Comune di Alghero, l’adozione del provvedimento interdittivo, ricevendone un immotivato rifiuto”.

Secondo le associazioni e il comitato firmatari “il provvedimento mette definitivamente a nudo diversi “equivoci” da tempo segnalati, come, per l’appunto, l’attività commerciale turistico-alberghiera, svolta sotto mentite spoglie, con troppe connivenze e complicità diffuse; individua le condizioni d’ingiusto vantaggio e le implicazioni di “concorrenza sleale” e di “violazione dei principi di concorrenza a danno delle strutture alberghiere imprenditoriali della zona”, che vengono palesemente a configurarsi in questo caso, come purtroppo altrove, in molte altre concessioni di beni pubblici e siti di particolare pregio storico-naturalistico; pone l’accento sul fatto che le imprese turistiche concorrenti, per la realizzazione di strutture con caratteristiche omologhe, sono tenute al rispetto della normativa urbanistica e paesaggistica nonché al corretto accatastamento degli immobili adibiti a usi commerciali”.

E concludono il Comitato Punta Giglio Libera, Lipu, Italia Nostra Sardegna, Legambiente Alghero, Siamo Tuttimportanti Sassari, Liberu, Sardenya i Llibertat, Sardegna Possibile, Movimento5Stelle Alghero e Earth Gardeners,  “il documento riconosce il positivo ruolo svolto dalle Associazioni e dai Movimenti dei cittadini che si sono mobilitati per la salvaguardia dell’ecosistema di Punta Giglio quali espressioni dell’interesse pubblico diffuso e qualificato, che ha indotto all’adozione del provvedimento”, infine “si augurano che l’importante provvedimento contribuisca a favorire un’urgente e partecipata discussione sull’uso dei Beni Pubblici, sulla sostenibilità del consumo del territorio e sui piani dell’Ente Parco Naturale Regionale di Porto Conte in un’ottica estesa all’intero sistema dei Parchi e delle Aree Marine Protette del nord ovest dell’Isola”.

Ospedale Civile, nuovo tunnel per il Pronto Soccorso

ALGHERO – “La realizzazione di un tunnel coperto per garantire il transito protetto di pazienti e barelle dal pronto soccorso è ulteriore segno di attenzione, provvisorio (in attesa dei lavori di ristrutturazione già finaziati e in fase di progettazione) ma necessario. Dalla settimana prossima, inoltre, riprenderà a pieno regime l’attività di endoscopia nei locali al piano terra, gli importantissimi esami di screening dei tumori del colon, la cui diagnosi tempestiva è di fondametale importanza per prevenire la pericolosità, anche grazie alla nuova strumentazione tecnologica di ultima generazione, che ha sostituito quella obsoleta presente.
Non c’è solo il covid”, cosi il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais.

Lavori Abbanoa, martedì senz’acqua ad Alghero

ALGHERO – Abbanoa ha in programma il collegamento della nuova condotta  che alimenta il Centro Storico. Dovrà intervenire Martedì 15 marzo dalle 06:00  alle 18:00, nell’intersezione stradale di Via La Marmora angolo Via Mazzini. Per consentire  l’esecuzione dell’intervento, sarà necessario interrompere l’erogazione idrica all’abitato di Alghero, dalle ore 02.00 fino a fine intervento previsto per le ore 18.00. Da tenere presente, comunque,  che l’intera rete distributrice entrerà in pressione non prima delle ore 20.00. Resteranno escluse dall’interruzione le borgate di Fertilia e Maristella.

La Città Metropolitana di Sassari è realtà, ora più fondi

CAGLIARI – “Come primo firmatario della legge di Riforma che istituiva anche la Città Metropolitana di Sassari accolgo con grandissima soddisfazione la decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile il ricorso del Governo nazionale che aveva chiesto l’impugnazione della Legge. È una vittoria storica che riconosce le nostre ragioni ma soprattutto la nostra autonomia.

Ora grazie a questa pronuncia potremo applicare finalmente la Riforma degli Enti Locali, fortemente voluta dai sardi e approvata dalla massima assemblea regionale.

Chiediamo però con forza che il Governo nazionale si faccia carico delle pesanti conseguenze economiche che sono derivate alla Città Metropolitana di Sassari. A causa dell’impugnazione infatti le è stata preclusa la possibilità di accedere ai bandi esclusivamente riservati alle Città Metropolitane. Bandi per centinaia di milioni di euro a cui tutte le altre 14 Città Metropolitane hanno potuto partecipare.

Tra i primi effetti immediati ci dovrà essere quindi il riconoscimento dell’istituzione della Città Metropolitana di Sassari da parte del Governo nazionale per avere così accesso a tutte le misure di finanziamento riservate alle Città Metropolitane. Nel contempo lo stesso Governo dovrà inserirla all’interno del nuovo programma operativo PON Metro 2021-2027, anch’esso riservato alle Città Metropolitane. E infine si dovrà al più presto nominare un commissario liquidatorio per traghettare beni, servizi e personale dalla Provincia di Sassari alla Città Metropolitana.”

 

Antonello Peru, consigliere regionale Cambiamo/Udc/Italia Viva

Enti locali, ricorso bocciato: riforma regionale va avanti

CAGLIARI – La Corte costituzionale ha rigettato il ricorso promosso dal Governo contro la Regione Sardegna con il quale veniva impugnato l’art. 6 della Riforma degli enti locali (L. R. 12 aprile 2021 n. 7 – Riforma dell’assetto territoriale della Regione). “Si tratta di una sentenza molto importante con la quale viene salvaguardata l’autonomia legislativa della Regione e rispettata la volontà dei cittadini sardi” – dichiara Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna.

“Ora, finalmente, si potrà dare piena attuazione alla riforma degli Enti locali, fortemente voluta dal presidente della Giunta Christian Solinas e da tutto il Consiglio regionale, per il giusto riconoscimento della pari dignità di tutti i territori e la nascita della Città Metropolitana di Sassari” – conclude Pais.

Dighe, monitoraggio costante: un incontro al mese

CAGLIARI – Riuscire ad appaltare entro l’anno i lavori per la diga di Cumbidanovu, il cui progetto definitivo ha già superato la Conferenza dei servizi e, sul fronte della messa in sicurezza, procedere speditamente anche con la progettazione della diga di Monte Lerno, il cui stato dell’arte è ancora un passo indietro rispetto a Cumbidanovu, per arrivare comunque al progetto definitivo entro il mese di giugno (servirà in questo caso arrivare alla terza fase della progettazione, quella esecutiva). Per quanto riguarda la seconda diga in costruzione, quella di Monti Nieddu, sarà necessario completare l’attività di revisione progettuale sia per quanto riguarda la diga principale e sia per le reti di adduzione di acqua potabile e irrigua. L’obiettivo resta quello di riprendere quanto prima i lavori di costruzione dell’opera di sbarramento e reperire le ulteriori risorse necessarie per il completamento dell’intero schema. Necessario imprimere una forte accelerata anche per la diga di Maccheronis (terza opera da realizzare), la cui finalità è quella di incrementare la risorsa idrica invasabile in un territorio a forte criticità dal punto di vista dell’approvvigionamento (mancanza di altre fonti e imminenti problemi legati alla siccità).

Per quanto riguarda i lavori sulle altre dighe sarà invece necessario procedere speditamente per evitare, come nel caso delle nuove opere la perdita dei finanziamenti. Proprio per superare le criticità una volta al mese si riunirà il tavolo di lavoro con i soggetti attuatori degli interventi sulle dighe commissariate (Enas, Abbanoa, Consorzi di bonifica), che nella giornata di ieri hanno incontrato la Commissaria straordinaria Angelica Catalano. “Abbiamo affrontato in maniera netta e decisa il problema dei ritardi nei lavori, concordando con il commissario straordinario una tabella di marcia che porterà i soggetti attuatori degli interventi a imprimere una forte accelerata”, ha spiegato l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, che ha ricordato la necessità di intervenire celermente per affrontare la minaccia relativa alla siccità.

I ritardi per i quali è stato necessario procedere con la richiesta di commissariamento da parte della Regione riguardano anche altre dighe per le quali è stato disposto l’incremento della sicurezza: la Cantoniera sul fiume Tirso, nell’Oristanese, che è la prima diga d’Italia in termini di volume di invaso, quella sul rio Olai e sul rio Govossai, entrambi nel nuorese e di Monte Pranu, sul rio Palmas, in provincia di Oristano. La realizzazione due lavori di messa in sicurezza consentirà di superare le importanti limitazioni di invaso che sono state imposte dagli organi di controllo (ufficio nazionale dighe).

“Lavori pubblici e menefreghismo dei disabili”

ALGHERO – “Grazie all’amministrazione Conoci la città di Alghero è diventata la Gruviera del Corallo: le strade sono a dir poco impraticabili, con fosse e buchi ben oltre il pericolo. Se ne frega altamente la giunta con i delegati competenti. Meglio il quieto vivere con il Sindaco da cui dipendono le loro poltrone. Intanto automobilisti, ciclisti e motociclisti che devono farsi il segno della croce ogni volta che escono di casa”, cosi Valdo Di Nolfo, consigliere comunale della Lista Civica Sinistra in Comune. 

“Se in questi anni l’amministrazione di destra ci ha abiutato alla Gruviera del Corallo, la novità degli ultimi mesi è il menefreghismo nei confronti dei disabili. Per realizzare i lavori della fibra vengono chiuse strade per giorni e giorni, coperti per la stessa durata dei lavori i cartelli per il parcheggio riservato ai disabili, anche quelli personali”.
“Le famiglie sono disposte a fare sacrifici per i lavori pubblici, aspettano anche 5 giorni o una settimana se c’è il fine settimana di mezzo con il cartello per i disabili coperto. Parcheggiano lontano e stringono i denti che se poi il lavoro davanti al loro stallo o in quel tratto di strada dura mezza giornata. Non capiscono ma si adeguano. Quello che non capiscono è perchè dopo due settimane a nessuno viene in mente di rifare la segnaletica orizzontale che non è un vizio, ma un diritto. E non lo capiscono, perché non c’è motivazione. L’unica motivazione è che ci sono assessori delegati che se ne fregano dei diritti dei disabili altrimenti sbatterebbero i pugni sul tavolo per ottenerlo. Ma sono sicuro che dopo questa nota stampa si troverà magicamente una soluzione: finiti i lavori verrà subito ripristinata la segnaletica orizzontale, anche grazie alla sensibilità della dirigenza dell’In House”.

Sassari, riprendono le visite in ospedale

SASSARI – Riprendono da oggi, così come previsto dalla legge numero 11 del 18 febbraio scorso, gli accessi dei visitatori alle strutture sanitarie ospedaliere dell’Aou di Sassari. Per l’ingresso in ospedale sarà necessario rispettare alcune disposizioni. I visitatori, infatti, dovranno essere muniti di certificazione verde Covid 19 rilasciata dopo la somministrazione della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario; oppure dovranno possedere certificazione verde Covid 19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione, assieme al referto di un tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti l’ingresso in ospedale.

Restano invariate, inoltre, le regole che prevedono l’applicazione delle misure di prevenzione quali la misurazione della temperatura, l’utilizzo della mascherina FFP2, l’igiene delle mani e l’uso di ogni altro dispositivo di protezione individuale ritenuto necessario. La regolamentazione degli accessi nelle stanze e la durata delle visite sarà comunicata ai visitatori nei singoli reparti.