ALGHERO – Il Prefetto Paola Dessì ricevuta oggi a Porta Terra dal Sindaco Mario Conoci, con il Presidente del Consiglio Raffaele Salvatore, il Vicesindaco Giovanna Caria e l’Assessore Alessandro Cocco. Prima visita istituzionale per il neo Prefetto che ha voluto conoscere le realtà locali del territorio. Con la Dott.ssa Dessì si è discusso dei temi riguardanti la città, che toccano l’andamento della lotta al Covid e del Centro vaccinale del Mariotti, la cui attività ha fatto registrare quota 160 mila somministrazioni, e delle questioni riguardanti lo sviluppo di iniziative per il rilancio dell’economia e della buona prospettiva di crescita dei volumi turistici che la programmazione della società di gestione dell’aeroporto di Alghero lascia intravvedere. Il ruolo fondamentale del Prefetto al servizio delle istituzioni e del cittadino prosegue nella collaborazione fattiva con l’Amministrazione di Alghero anche per l’organizzazione dell’ordine pubblico in continuità con la stretta relazione instaurata dal Sindaco Mario Conoci.
ATTUALITÀ
Emergenza trasporti e infrastrutture, Salaris rassicura
CAGLIARI – “Trasporti efficienti, infrastrutture moderne e accessibilità dei territori sono le condizioni necessarie per garantire una ripresa economica robusta e duratura e per assicurare alla Sardegna adeguati livelli di sviluppo. La Regione è impegnata a creare le condizioni affinché la Sardegna possa essere in grado di superare i ritardi cronici che la affliggono e affrontare con più serenità le sfide future, anche grazie alla leva del Piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR”. Lo ha detto l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, nel corso del suo intervento al tavolo di confronto per lo sviluppo organizzato dalla Camera di commercio di Cagliari-Oristano in collaborazione con le altre strutture camerali sarde e con Uniontrasporti.
L’Assessore Salaris ha evidenziato l’impegno della Regione per accorciare le distanze che in termini di sviluppo dividono la Sardegna dalle altre regioni. “L’indice di accessibilità della Sardegna è inferiore del 75% rispetto a quello del resto d’Italia, la Sardegna è tra le ultime regioni in Italia nell’indice di competitività. Non solo: indicatori come il livello di innovazione e quello delle infrastrutture, per il quale l’isola è fra le ultime in Italia, sono la prima causa di deficit stradale e ferroviario. Siamo impegnati nel cercare di invertire questi trend garantendo il massimo sforzo e il massimo impegno al servizio della Sardegna e dei sardi”.
Nel corso del suo intervento, l’esponente della Giunta Solinas ha posto l’accento sulla necessità di formare i giovani e, guardando agli appalti pubblici, di semplificare le procedure: “Al deficit conclamato del sistema infrastrutturale sardo corrisponde un deficit di risorse umane – ha spiegato – Mancano giovani con competenze all’altezza delle sfide che abbiamo davanti e che richiedono un impegno straordinario in termini di formazione e di maggiori opportunità occupazionali. A questo serve accompagnare uno snellimento delle procedure, una forte azione di semplificazione, a partire dal Codice degli appalti”.
Guardando all’operato della Regione in termini di collegamenti sicuri e accessibilità dei territori, l’Assessore ha evidenziato il lavoro di modernizzazione in corso in tutta l’Isola. “La pandemia e la necessità di rilancio delle economie locali hanno indotto a modificare le strategie regionali puntando su opere diffuse nel territorio – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – Sia nelle ultime rimodulazioni di fondi sia nella programmazione di fondi FSC, la scelta è andata su interventi immediatamente cantierabili relativi ad opere diffuse nei territori e per le quali, dato l’importo non eccessivamente elevato, è certamente possibile la partecipazione alle gare d’appalto da parte di imprese dei territori, con una immediata positiva ricaduta economica”. In chiusura, l’Assessore ha evidenziato le opportunità che derivano dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR, “una sfida da non perdere e per la quale sarà necessaria la massima collaborazione fra Enti per accelerare le procedure. Oggi il PNRR ci dà la possibilità di avere risorse per le opere idrauliche (205 mln), per le ciclovie (33 mln), per l’edilizia residenziale pubblica (46 mln), a cui si aggiungono gli otre 127 milioni su opere stradali, idrauliche e porti (delibera Cipess)
Poste ad Alghero, pagamento delle pensioni dal marzo
ALGHERO – Poste Italiane comunica che ad Alghero le pensioni del mese di marzo verranno accreditate a partire da mercoledì 23 febbraio per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 4 ATM Postamat cittadini, senza bisogno di recarsi allo sportello. In continuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà secondo la seguente turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento:
Pertanto,
i cognomi dalla A alla B mercoledì 23 febbraio
dalla C alla D giovedì 24 febbraio
dalla E alla K venerdì 25 febbraio
dalla L alla O sabato mattina 26 febbraio
dalla P alla R lunedì 28 febbraio
dalla S alla Z martedì 1° marzo
Poste Italiane ricorda inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della pensione a domicilio.
Le modalità di pagamento anticipato delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. È necessario indossare la mascherina protettiva, entrare nell’Ufficio Postale solo all’uscita del cliente precedente e tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno sia nelle sale aperte al pubblico.
Poste Italiane ricorda inoltre che in tutti e quattro gli uffici postali di Alghero è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi. Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.
LastBooker, servizio al turista che prenota all’ultimo
ALGHERO – LastBooker è un nuovo servizio al turista direttamente sulla destinazione di arrivo. L’iniziativa si rivolge a quella fetta consistente di viaggiatori che manifesta l’esigenza di trovare un alloggio in condizioni di mancata prenotazione in anticipo, sia per volontà propria che per motivi di urgente necessità di un soggiorno non ancora programmato.
Si tratta di una fetta dei flussi turistici che secondo le analisi di mercato Istat raggiunge la media del 15% degli arrivi in Italia. Last Booker è una piattaforma tecnologica finalizzata a soddisfare le esigenze di diversi stakeholders: il turista, l’operatore turistico ricettivo e le amministrazioni locali e/o associazioni di categoria, offrendo – così – la possibilità di aumentare il periodo di permanenza turistica, gli introiti ed il tasso di occupazione per il settore ricettivo con aumento di prenotazione su camere altrimenti invendute, nonché un maggior controllo del turismo sommerso per gli attori pubblici.
La Start Up innovativa, già tutelata da Copyright, è dell’algherese Michele Nieddu, operatore del settore turistico che ha ricevuto il riconoscimento da EDUGOV, l’ente di formazione che sostiene le imprese e lo sviluppo di nuove competenze e professionalità. LastBooker si è classificata terza nell’ambito del percorso di formazione e accompagnamento alla creazione di impresa e al lavoro autonomo “TOURISMART – Nuove competenze per promuovere e valorizzare la destinazione nel Nord Sardegna”(Sassari-Olbia/Tempio), promosso dal POR Sardegna FSE 2014/2020.
Il progetto premiato prevede la formazione senza frontiere, su scala regionale – nazionale ed internazionale, di reti di operatori del settore turistico- ricettivo della destinazione, interessati ad utilizzare la piattaforma/software per ritagliarsi spazi di vendita “last second” con una promozione al ribasso delle stanze che altrimenti rimarrebbero vuote, con conseguenti costi fissi non ammortizzati. L’interazione avviene tramite apposito hardware presso punti strategici di arrivo del turista e/o di alta frequentazione turistica, dove è possibile reperire le disponibilità inserite dalle strutture, ovvero tramite applicazione mobile, entrambi in fase di sviluppo.
PER INFORMAZIONI : info@lastbooker.com
Agris di Bonassai, nasce i pastori lanciano “l’agnellone pesante”
Lo stanno facendo attraverso la partnership tra Distretto Rurale della Barbagia, Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp (Contas) e Agris Sardegna, l’agenzia per la ricerca in agricoltura della Regione, con un progetto biennale in cui si stanno sperimentando degli incroci tra la pecora sarda e degli arieti di razze specializzate da carne con gli obiettivi di aumentare la produzione di carne (aumentando quindi il prezzo); eliminare dal mercato il 30% di agnelli da latte Igp nei mesi in cui il prezzo dell’agnello crolla (dopo le festività natalizie); implementare l’esportazione dell’agnello verso i mercati esteri. SITUAZIONE ATTUALE. In Sardegna si allevano tre milioni di pecore. La quasi totalità sono razze da latte, è quella di razza Sarda è di gran lunga prevalente anche se negli anni recenti sono state introdotte anche altre razze ovine selezionate per la produzione di latte. Negli oltre 14mila allevamenti il reddito è ottenuto fondamentalmente dalla produzione del latte e in misura minore dalla vendita al macello degli agnelli eccedenti le esigenze di rimonta e le pecore di fine carriera. In Sardegna si macellano ogni anno circa 150 mila pecore a fine carriera e 1.150.000 agnelli, il 75% dei quali certificati come Agnello di Sardegna IGP. LE OPPORTUNITÀ. “Il mercato delle carni ovine è in netta espansione sul mercato mondiale soprattutto nei paesi di cultura musulmana – afferma il presidente del Contas Battista Cualbu -. La valorizzazione di queste carni e dei loro sottoprodotti potrebbe rappresentare un’opportunità di diversificazione delle produzioni dell’allevamento ovino attraverso l’introduzione di modelli di allevamento dell’agnellone. I recenti studi di mercato, infatti, mostrano come ci siano ampi spiragli di mercato per le carni ovine soprattutto nei paesi di cultura araba i quali sono i principali consumatori mondiali di carne ovina. Alcuni analisti – continua Cualbu - riferiscono che lo sviluppo futuro di una filiera delle carni ovine nazionali deve indirizzarsi proprio verso questi paesi i quali mostrano particolare attenzione alle caratteristiche qualitative del prodotto e alle sue certificazioni. Tuttavia, questo mercato necessita di produzioni costanti durante l’anno con protocolli di produzione standardizzati e animali di maggior peso. Questa esigenza richiamata più volte anche dall’industria di trasformazione impone una parziale revisione dei sistemi di allevamento attualmente in uso in Sardegna. Questo progetto mira a rispondere a queste domande”. LE ESIGENZE. “L’obiettivo è anche quello di sperimentare sul campo e promuovere la linea pecora-agnello – afferma il presidente del Distretto rurale Barbagia Efisio Arbau -, una novità assoluta per il settore che ripercorre quella ormai affermata dei bovini, la linea vacca-vitello”. Questa nuova linea, che si può portare avanti insieme agli allevamenti misti latte – carne, secondo Arbau “rappresenta una risposta a quel target di allevatori che sono in età avanzata (il 30% hanno più di 70 anni) ed hanno difficoltà, come altri pastori, a reperire manodopera per la mungitura delle pecore. Ma è anche un modello sostenibile che si adatta e si può realizzare nei territori marginali e abbandonati, dando nuove opportunità contro lo spopolamento delle terre e delle zone interne”. Non solo il modello dell’agnellone risponde anche al mercato fluttuante dell’agnello da latte che dopo le festività natalizie vive due mesi di crisi: il mercato si satura non riuscendo ad assorbire l’offerta e facendo crollare il prezzo in media a 2,5 euro/kg che non riesce a coprire i costi di produzione del pastore. In questo modo invece si programmerebbero le nascite per fine dicembre superando quel periodo di crisi, perché per l’agnellone, le due linee che si stanno sperimentando, richiedono 50 e 95 giorni di vita. “Con pezzatura di animali più grandi si possono ottenere prodotti lavorati di carne ovina innovativi per il mercato sia sul fresco, sia sullo stagionato – spiega il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Si potranno collocare sul mercato nuovi prodotti freschi e trasformati (omogenizzati, precotti, salami, salsicce, prosciutti) di agnelli leggeri, pesanti per il mercato tradizionale ed etnico”. Da questi presupposti nasce l’idea del Distretto Rurale Barbagia, del Consorzio dell’Agnello Igp e dell’agenzia Agris Sardegna, che hanno voluto approfondire e studiare il settore per giungere ad un modello replicabile per l’allevamento di due linee di agnelli più pesanti nel rispetto del disciplinare dell’agnello Igp. Si tratta dell’agnello leggero F1 e agnello da taglio F1 (significa Prima Generazione Finale frutto dell’incrocio industriale per produzione carne tra due razze differenti). Il progetto sperimentale proposto dai tre partner si sta sviluppando in due anni: iniziato il primo gennaio 2021 finisce il 31 dicembre 2022. La sperimentazione è in corso nel centro sperimentale Bonassai dell'Agris Sardegna in Sassari, mentre la seconda parte si terrà in degli allevamenti ordinari nel territorio del Distretto Rurale Barbagia. “Nel primo anno del progetto nel centro Agris di Bonassai stiamo sperimentato degli incroci delle pecore di razza sarda con arieti da carne di razza Dorper, razza di origine sud africana, di piccola traglia, buona pascolatrice e il francese Ile de France per provare ad innestare la produzione di agnelloni da carne negli allevamenti da latte senza creare problemi alla principale rimonta, cercando di far convivere nello stesso allevamento le due linee: quella da latte e quella da carne – spiega Maria Sitzia, responsabile del progetto e responsabile del settore scientifico sistemi di allevamento Agris . Stiamo sperimentato queste due linee paterne in due epoche di parto diverse: una stagione riproduttiva con salti a maggio e nascite e allevamento degli agnelli F1 tra novembre e febbraio; il secondo con i salti a settembre e allevamento degli agnelli F1 tra marzo e giugno. Verranno prodotti agnelli della tipologia Leggero e da Taglio, nel rispetto del disciplinare dell’agnello Igp di Sardegna. L’agnello da taglio F1 di 95 giorni con un peso della carcassa di 13,6 kg e l’agnello leggero F1 di 50 giorni per 8 kg di carne”. La sperimentazione di Bonassai vuole approfondire tutti gli aspetti relativi all'allevamento quali gli accrescimenti degli agnelli sottoposti a diversi piani alimentari principalmente basati sul pascolo, le rese alla macellazione, le caratteristiche chimico – nutrizionali e sensoriali della carne. “Il progetto sperimentale – afferma Efisio Arbau - sta confermando che la produzione della carne negli ovini di razza sarda può essere sensibilmente incrementata con l’impiego delle tecniche di allevamento (svezzamento + ingrasso)”. “Il successo di questo nuovo prodotto – conclude Battista Cualbu - passa solo attraverso accordi preventivi di filiera che ne garantiscano la vendita finale. Gli allevamenti da pecore da latte possono integrare il reddito destinando il 20% delle pecore per le due linee da carne mentre l’80% rimane destinato alla quota di rimonta ed al tradizionale agnello da latte”.
Pioggia di cartelle e crisi, la proposta dell’Udc Alghero
ALGHERO – “Apprendiamo e apprezziamo con piacere il comunicato del Sindaco Conoci e l’assessora Caria che è in linea con quanto il partito UDC ha fortemente evidenziato in un precedente comunicato sul rilancio della società Secal, reinternalizzando la riscossione dei tributi”. Cosi Christian Mulas per conto del Gruppo Consigliare e Partito dell’Udc Alghero riguardo uno dei principali temi del dibattito cittadino da diversi anni ad oggi, viste anche le criticità socio-economiche legate al periodo pandemico e al caro-bollette.
“Non possiamo non condividere le parole dell’Assessora al Bilancio Caria e del Sindaco Conoci “l’invio delle ingiunzioni da parte della Step, la società incaricata dell’accertamento e riscossione coattiva dei tributi, connotata da una condotta perpetrata particolarmente aggressiva e violenta verso le imprese e cittadini algheresi che oggi stanno ancora vivendo il dramma dell’emergenza socio economica”. L’Amministrazione Conoci non ha rinnovato il contratto alla società Step affidatogli dalla precedentemente Amministrazione. È indispensabile quindi andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli in particolare rispetto a quelle imprese e famiglie che non riescono a pagare quanto richiesto vista, come detto dall’Assessore al Bilancio Caria, “una condotta particolarmente aggressiva” da parte dell’organismo riscossore.
“Come poter raggiungere questo, non semplice, obiettivo? Oggi l’Amministrazione ha un fondo di stanziamento di bilancio riconosciuto di 90,000 euro per andare incontro agli utenti in difficoltà, ma vista l’emergenza non basta, per cui sarebbe opportuno creare un fondo straordinario di bilancio, rinunciando ad altre spese ed incrementando con l’istituzione di un contributo straordinario di almeno 500,000 euro per finanziare la Tari e altri tributi locali che gli algheresi non riescono a pagare. In sostanza il Sindaco, l’Assessore e la Giunta si dovranno fare carico di farsi riconoscere il contributo economico straordinario dalla Regione previsto per questa finalità”.
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Porto di Alghero, un molo chiamato desiderio
ALGHERO – Ci sono immagini che descrivono la realtà più di mille parole. E’ il caso del Porto di Alghero. O meglio, ad essere precisi, il Porto principale, perchè c’è sempre da ricordare che, tra le tante potenzialità (per alcuni ancora del tutto inespresse) ci sono anche gli approdi di Fertilia, Porto Conte e pure Tramariglio. Ma, ritornando all’infrastruttura incastonata nel centro storico della Riviera del Corallo, come detto, basta l’immagine aerea riportata in questo articolo per comprendere quanto, ancora oggi, ci sia una rotta verso una crescita immediata e certa ancora non percorsa: il, così detto, “Molo di sopraflutto”.
Una banchina di 850 metri vuota. Desolatamente vuota. Da anni, da sempre. Si sprecano le parole, gli annunci, ma, ad oggi, un tratto potenzialmente di grande valore commerciale che ancora non è “messo a regime”. Eppure, ogni anno, il Consorzio del Porto di Alghero, presieduto da Giancarlo Piras, prova, carte regolari alla mano, a proporre alla Regione una gestione di quella porzione di porto al fine di ospitare delle imbarcazioni, magari anche di maggiore stazza e valore fino addirittura agli agognati “maxi yatch”. Del resto in totale, secondo il calcolo del Consorzio, potrebbero starci fino a 300 barche (da 50 fino 150 metri). Ma, il via libera non c’è. Da Cagliari ricordano che, essendoci dei lavori in corso, non è possibile avviare una gestione di quel tratto dell’approdo.
Un vero peccato, considerando che il molo c’è, esiste ed è là. Vuoto, desolatamente vuoto. Quando invece potrebbe garantire nuovi servizi, decoro e soprattutto economie e posti di lavoro. Ma, non tutto è perduto e anzi paiono esserci all’orizzonte delle rinnovate speranze. Almeno così pare dalle notizie degli ultimi giorni che derivano dal sovralluogo dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Aldo Salaris, insieme al Sindaco di Alghero Mario Conoci e al Direttore Marittimo del Nord-Sardegna Giovanni Canu, dal Capo Compartimento di Porto Torres, Gabriele Peschiulli e dal comandante di Alghero Giuseppe Tomai, Autorità Marittima che, tra l’altro, ha sollecitato l’incontro.
“Attualmente il Comune di Alghero è beneficiario di un finanziamento di 3 milioni per lavori di completamento e razionalizzazione del porto, nello specifico per il completamento del banchinamento del molo di sopraflutto. “Sono però necessarie risorse aggiuntive da impiegare nel ripristino della viabilità interna al porto, a cui deve aggiungersi un intervento sull’intero impianto di illuminazione per adeguamento per la messa a norma e il banchinamento – ha spiegato l’Assessore Salaris – Le richieste sono già arrivate e ora sono in fase di valutazione per circa 1,5 milioni di euro”, così nella nota della Regione.
E ancora: “Guardando al finanziamento da 3 milioni, sono di sei tipi gli interventi per la riqualificazione e la manutenzione necessari per modernizzare il porto di Alghero”, tra cui “il banchinamento del molo di sopraflutto e dei lavori di scavo portuale per consentire l’accesso dei maxi yacht”. Notizie sicuramente positive che dimostrano l’attenzione della Regione e dell’Amministrazione Comunale (che tra l’altro è attesa la definizione del Prg del Porto), ma è importante passare, subito, dalle parole ai fatti. Altrimenti ciò che resterà sarà solo quell’immagine. Forte, limpida e rivelatrice dell’impossibilità di realizzare quanto auspicato, da tutti.