“Treno all’idrogeno, distruzione del territorio: diciamo no”

ALGHERO – “Il sistema di trasporto pubblico di Alghero deve subire un cambiamento radicale dichiara il presidente della commissione Ambiente Christian Mulas, che includa una linea capace di collegare il centro città con l’aeroporto di Fertilia, la città di Sassari e Porto Torres con il suo porto. Non è più sostenibile il fatto che i residenti di questa zona della Sardegna abbiano, di fatto, come unica possibilità la mobilità su gomma. Questo comporta più inquinamento, rischi di incidenti e pure meno socialità. Chiediamo un’immediata accelerazione sui progetti da attuare per rendere civile e moderno il trasporto pubblico locale. E la metrotranvia rappresenta una soluzione concreta e sostenibile, mentre l’ipotesi del treno a idrogeno si rivela inadeguata e pericolosa. Questa proposta, infatti, non solo è sperimentale, ma rischia di compromettere seriamente le necessità di mobilità della nostra comunità, sarebbe un irresponsabile salto nel vuoto. Il No del presidente Mulas al progetto treno idrogeno è chiaro.
Non possiamo accettare un progetto che prevede l’esproprio dei terreni dei cittadini e agricoltori e li si utilizzi come cavie per un’iniziativa incerta e non testata e soprattutto calata dall’alto, senza la minima concertazione. È inaccettabile che la politica regionale imponga questa situazione in continuità con la vecchia giunta, è vergognoso che, ancora una volta, si giochi sulla pelle dei cittadini e si ignorino le reali esigenze della nostra comunità e che, per giunta, si avvale di finanziamenti PNRR. La recente riunione a Santa Maria La Palma ha evidenziato un’ampia disapprovazione verso il treno a idrogeno. È stata una scelta giusta convocare un incontro con i cittadini, ma il messaggio è chiaro: questo progetto non solo è inutile, ma si rivela addirittura dannoso. Gli algheresi non vogliono essere soggetti a un esperimento fallimentare.
Da anni, cittadini e comitati chiudono a gran voce una mobilità integrata e razionale. È inaccettabile continuare a imporre un sistema di trasporto obsoleto e frammentato, mentre si ignora l’urgenza di una metrotranvia che colleghi efficacemente i nodi di trasporto e supporti la crescita della città. La proposta del treno a idrogeno, dalla Regione, rappresenta un’imposizione insensata, priva di una visione chiara per l’area metropolitana. Invece di realizzare un sistema unificato che colleghi Sassari, il porto,
l’aeroporto e le città limitrofe, ci troviamo di fronte ad un progetto che non tiene conto delle reali esigenze della popolazione.
Il paradosso è inaccettabile: un algherese per raggiungere la propria auto fino alla Pietraia (stazione), cercare parcheggio attendere un treno a idrogeno, sapendo che la frequenza ridotta e il costo esorbitante renderanno questa soluzione inefficace.
È evidente che la maggior parte continuerà a utilizzare il proprio mezzo , contrariamente alle promesse di una mobilità sostenibile.
In aggiunta, gli agricoltori subiranno espropri dei propri terreni per far passare un treno che compromette il futuro delle nostre zone agricole, il tutto in nome di una presunta transizione green che, in realtà, distrugge il nostro territorio, utilizzandoci pure come cavie ad un progetto sperimentale. È un’assurdità inaccettabile!
Nei prossimi giorni convocherò una commissione per affrontare con urgenza questa situazione. In commissione saranno invitati I comitati dell’agro le associazioni ambientaliste gli Assessori competenti e tutti i cittadini che vorranno partecipare”.

Christian Mulas
Presidente della V Commissione Consiliare Ambiente

“Lavori PalaManchia, termine solo entro inizio anno: totale fallimento della Giunta Cacciotto”

ALGHERO – “Nella commissione consiliare congiunta delle opere Pubbliche e Sport, convocata ieri dai rispettivi Presidenti per discutere sullo stato dei lavori dell’impianto sportivo denominato Pala Manchia, è stata “certificata” la fondatezza delle preoccupazioni già manifestate dai commissari di Forza Italia durante il primo incontro sul tema risalente, ormai, a oltre due mesi fa.

Alla presenza dell’Assessore alle Opere Pubbliche è stato rappresentato, correttamente e finalmente, che il progetto di riqualificazione è quello predisposto dalla precedente Amministrazione e dall’ex Assessore Peru.

E’ emersa, inoltre, la reale situazione dei lavori sul Pala Manchia che non potranno essere conclusi, nella loro interezza, prima degli inizi del prossimo anno.

Durante la commissione è infatti emerso che i previsti lavori non verranno portati a compimento, se non in parte, entro la fine dell’anno, con buona pace delle associazioni sportive che praticano il calcio alle quali era stato incautamente garantito l’utilizzo del campo per le partite di campionato già a far data del 15 ottobre 2024.

Siamo in presenza di un completo fallimento dello scopo per cui si sta procedendo all’adeguamento, con danni ingenti all’associazione sportiva titolare della concessione.

I commissari di F.I. hanno infatti ribadito un principio sacrosanto quando si amministra, ovvero che: “Sarebbe meglio rappresentare alle associazioni e ai cittadini la situazione reale, per evitare questi scivoloni”.

E’ più decoroso, infatti, affermare che i lavori hanno subito un rallentamento per imprevisti ulteriori interventi piuttosto che affermare che, come per “magia” il Pala Manchia avrebbe ospitato già da quest’anno le associazioni sportive del calcio a cinque.

Anche questa volta, sostengono i commissari di Forza Italia, l’immaginifico Assessore agli impianti sportivi, ieri assente per contrasti con i presidenti delle due commissioni, come dichiarato dal Presidente di una delle due commissioni, si è affisso una medaglia di cartapesta.

“Errori su errori, proclami su proclami a discapito della concretezza”, a cui si aggiunge il fatto, ancor più grave, che le commissioni si sono potute tenere solo grazie alla presenza dei commissari d’opposizione che con senso di responsabilità hanno garantito il numero legale.
L’interesse a questa problematica si dimostra, in via primaria, essendo presenti in commissione perché non è accettabile manifestare un interesse che è solo mediatico: “non lo tollerano i cittadini, tantomeno gli sportivi algheresi”, commentano i commissari di F.I.

“Ancora una volta ci vediamo costretti ad invitare la Giunta Cacciotto ad uscire dall’immobilismo e dai proclami in favore della concretezza” -concludono gli esponenti azzurri-.

“No agli interessi di parte, il Marino resti all’Aou”

ALGHERO – “Ieri mattina, dopo una lunga attesa, si è tenuto un Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno, ovvero il passaggio dell’Ospedale Marino dall’Azienda Ospedaliera Universitaria alla ASL e, più in generale, sui problemi che affliggono la Sanità Algherese.
Alla presenza anche di alcuni Comitati che svolgono un encomiabile ruolo di stimolo e sollecitazione, nei confronti della politica, su problematiche importanti in ambito sanitario, sono intervenuto esprimendo, con dati inconfutabili alla mano, la mia contrarietà al passaggio del Marino dall’Università alla ASL, stabilito dalla Regione a partire dal 1° gennaio 2025, senza aver concordato nulla con l’Amministrazione di Alghero e quindi scavalcando a piè pari qualsivoglia parere locale.
Proprio nel momento in cui il Marino aveva dimostrato di funzionare al meglio, a Cagliari hanno deciso di cambiare, facendo tornare la ASL, senza fornire spiegazioni o un piano sanitario alternativo che giustifichi lo stravolgimento, se non con una questione di poltrone da assegnare ai nuovi padroni della Regione.
Detto questo, ho affrontato i problemi ormai endemici di molti Reparti dell’Ospedale Civile e del territorio che probabilmente a Cagliari ignorano o comunque non hanno ancora preso in considerazione per tentare di risolverli.
In conclusione, del mio intervento ho chiesto al Sindaco di farsi carico di una iniziativa unitaria di tutto il Consiglio per ottenere un incontro urgente a Cagliari con i vertici della Sanità che, pur invitati a partecipare al Consiglio Comunale, lo hanno disertato.
Ho avuto la netta sensazione che, all’interno della maggioranza, ci siano opinioni diverse, considerato che, mentre il Sindaco ed alcuni suoi esponenti sono apparsi concordi con i pareri che avevo espresso, altri, tra cui il PD, non si sono palesati, forse per non ostacolare e contraddire il Governo Regionale. In definitiva auspico che sulla Sanità non prevalgano interessi di parte e che si pensi all’esclusivo benessere dei cittadini che, per quanto riguarda la salute, non sono né di Destra né di Sinistra”

“PRIMA ALGHERO” Massimiliano Fadda.

“Ospedale Marino senza anestesisti, l’AOU ricorre ancora ai contratti a gettone?”

ALGHERO – “Se l’AOU non ricorre al reperimento di nuovi medici anestesisti, dal prossimo mese di novembre l’ospedale marino “Regina Margherita” di Alghero non potrà più garantire gli interventi neanche nell’unica sala operatoria a disposizione del reparto di ortopedia. Sarebbe la fine.
E poiché, come avvenuto in passato, non c’è la volontà di trasferire anestesisti da Sassari (l’AOU ne dispone di oltre 100) sempre nell’ambito della stessa azienda mista, quasi certamente si dovrà ancora ricorrere alle prestazioni aggiuntive, lautamente pagate, forse ancor più di prima, per garantire, e solo ancora per qualche mese, l’attività anestesiologica e operatoria e i turni, di giorno e di notte.
Può reggersi un ospedale su contratti a progetto, costosissimi, di breve durata, spendendo centinaia di migliaia di euro per garantire l’ordinarietà della struttura e solo per qualche mese? E quando ci sarà la garanzia di personale a regime che possa giustificare la presa in carico dell’ospedale da parte dell’AOU?
Non si può continuare all’infinito col ricorso a prestazioni aggiuntive, rinnovate ogni pochi mesi, come sta avvenendo da troppo tempo.
Ecco perché occorre affrontare la situazione con serietà, verificando se sia possibile da parte della Regione, riunificare, con coraggio e lungimiranza, le aziende che gestiscono la sanità nel territorio, a vantaggio dell’attività ospedaliera e territoriale. Con equilibrio nelle responsabilità apicali tra ospedalieri e universitari. Con un progetto complessivo che contempli risorse umane, organizzazione del lavoro e logistica, affidato ad un management capace di restituire al territorio i servizi di cui necessita, a cominciare dal DEA di primo livello per l’ospedale algherese”.

Mario Bruno – dirigente regionale del Partito Democratico

“Sanità, Cacciotto e sua maggioranza di sinistra prendono ordini da Cagliari”

ALGHERO – “Nessuna deliberazione del Consiglio comunale sulla sanità algherese.
“Il Consiglio comunale di Alghero, convocato con urgenza a seguito di una richiesta da parte del centrodestra cittadino, è stato piegato alle miopi esigenze della maggioranza di sinistra, per impedire che venisse messa in votazione una risoluzione con cui l’Aula potesse esprimere una posizione netta sulla riforma sanitaria presentata dalla Giunta Todde che prevede il depotenziamento della sanità algherese e la retrocessione dell’Ospedale Marino dall’Aou all’Asl di Sassari, mettendo così in pericolo l’attività chirurgica ortopedica oggi assicurata” dichiarano i rappresentanti di Lega, FI, FdI e UDC Patto per Alghero.
“Un vero e proprio sopruso illiberale frutto di una concezione padronale delle Istituzioni mai vista nel passato. Nella risoluzione il centrodestra chiedeva esclusivamente una presa di posizione del Consiglio a sostegno della costruzione del nuovo ospedale di Alghero, che la Giunta regionale nel suo primo atto ha negato annullando gli atti della Giunta Solinas che lo prevedevano, e la difesa del reparto di ortopedia e riabilitazione dell’ospedale Marino di Alghero tramite il rafforzamento della collaborazione con l’Università di Sassari. Purtroppo prendiamo atto che per la sinistra algherese l’esigenza di ubbidire agli ordini di scuderia regionali e dell’Assessore della Sanità Bartolazzi, invitato ma assente, è superiore rispetto alla necessità di difesa dei diritti dei cittadini algheresi. Con buona pace dei centristi della maggioranza impegnati nel tentativo di trovare un punto di incontro reso vano dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle. È evidente che il nostro impegno su questo tema non solo non verrà meno, ma sarà rafforzato per dare battaglia a chi, in perfetto allineamento con le decisioni della Giunta Pigliaru, non ha abbandonato il vecchio sogno di chiudere definitivamente l’ospedale marino di Alghero. Glielo abbiamo impedito nel passato, glielo impediremo oggi.” concludono i rappresentanti del centrodestra.

Giunta Cacciotto, adesione al bando per cambiare Sant’Agostino

ALGHERO – Sant’Agostino al centro di una programmazione destinata a dare nuova linfa al quartiere con un importante investimento che la Giunta Cacciotto vuole reperire per cambiare il volto a una delle zone più popolari della città. Ieri l’Esecutivo ha deliberato l’adesione all’avviso pubblico di rigenerazione urbana della Regione Sardegna, candidando un progetto di riqualificazione da 2 milioni di euro denominato “Rigenerazione urbana del quartiere Sant’Agostino”. Su proposta degli Assessori all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Roberto Corbia e Francesco Marinaro, il Comune di Alghero vuole progettare un maxi restyling del quartiere con un intervento pensato e progettato per la rigenerazione del complesso storico costruito nel dopoguerra, ideato come una vera e propria parte di città. Saranno quattro lotti funzionali che dovranno mettere in pratica il programma dell’Amministrazione, a partire dal primo, quello della riqualificazione di largo Costantino, già in itinere dal 2023. A questo primo progetto se ne aggiungono altri tre, che andranno a comporre un programma di rigenerazione di più ampio respiro voluto dal Sindaco Raimondo Cacciotto. Il progetto vedrà quindi l’intervento di riqualificazione dello slargo di fronte alla Chiesa di Sant’Agostino con l’obiettivo di realizzare una piazza pedonale davanti al sagrato, la realizzazione del Parco Urbano all’aperto in Largo Guillot, e l’ultimo lotto, che riguarda il riordino complessivo della viabilità e delle aree di sosta e pedonali in Largo Era, Largo Ballero e Largo Costantino, potenziando il sistema del verde e delle alberature presenti.

“Così come è scritto nel programma – afferma il Sindaco – le nostre politiche urbanistiche saranno incentrate sulla rigenerazione della città consolidata, delle sue periferie, delle borgate e dei centri rurali. Sant’Agostino merita particolare attenzione, e questo intervento articolato vuole dare nuovo slancio al quartiere, migliorando gli spazi collettivi con aree verdi, arredi urbani e parcheggi”. Nei prossimi giorni il progetto verrà presentato in Regione, con allegato il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP), il livello di progettazione richiesto per l’iter, da integrare alla progettazione di fattibilità tecnico-economica del progetto di largo Costantino. “È un programma concreto che va nella direzione del miglioramento della vivibilità dell’area e della qualità dello spazio pubblico, – aggiunge l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia – all’interno di una visione complessiva, finalizzata a soddisfare le esigenze dei residenti e i loro fabbisogni”. Un quartiere ideato con 22 blocchi di edifici interconnessi tra loro, ultimato nel 1947, quando accolse la gran parte degli algheresi del Centro Storico uscito semidistrutto dai bombardamenti del 1943. “Vogliamo realizzare un programma di completa rigenerazione – afferma l’Assessore alle Opere Pubbliche Francesco Marinaro – in grado di attualizzare questa parte storica e rappresentativa della nostra città, ai bisogni della vita contemporanea”.

“Il mondo usa la Metrotranvia, qui si sperimenta l’idrogeno: assurdo”

ALGHERO – Mentre, quasi fuori tempo massimo, si apre una confronto tra cittadinanza, Regione e Arst riguardo il progetto dei “treni a idrogeno”, dall’altra il mondo è andato (molto) avanti. E’ inaccettabile che questo territorio non abbia, ancora oggi, un trasporto locale pubblico “leggero” che possa mettere in collegamento in maniera capillare e diffusa i maggiori centri con i centri di maggiore interesse per la popolazione e turisti, vedi aeroporto, porti e altri servizi primari.

Insomma, almeno una “metrotranvia” che, come accade a Sassari, ma oramai anche in tutto il globo da decenni, possa permettere un minor utilizzo dell’auto e dunque del trasporto su gomma che comporta, come tutti sanno: maggiore inquinamento, rischio di incidenti, uso del telefonino alla guida, minor socialità, etc, etc. Insomma, il mondo normale moderno e civilizzato è andato avanti, qui si è rimasti fermi o addirittura indietro.

“E ora, anche Milano pensa a una metrotranvia “radiale” che colleghi il centro città con l’hinterland – cosi dal “Comitato Metrotranvia di Sassari e proprio nel capoluogo turritano – ci chiediamo da dove derivi la cecità di chi ha amministrato la nostra città e il suo Territorio in questi ultimi 25 anni, avendo a disposizione un progetto analogo e una rete infrastrutturale già realizzata, ma ha preferito invece assecondare le scelte aziendali del gestore regionale dei trasporti che, su Cagliari ragiona in termini di modernità e operatività immediata e su Sassari, dimostrando di non aver alcun interesse sul servizio al viaggiatore e al mondo delle imprese, ha deciso di sperimentare treni a idrogeno che, se andrà bene e non finirà in una bolla di sapone, porteranno miglioramenti al Territorio fra 10/15 anni. Ma perché non hanno fatto questa “sperimentazione” anche sul tratto commerciale Piazza Repubblica-Monserrato-Ospedali gli scienziati cagliaritani?”.

Nella foto il mezzo “Sirio” di Sassari

Cappella del Civile, chiusura è fake news: “Il luogo di culto è aperto, a breve una nuova struttura”

ALGHERO – In merito alla notizia della chiusura della cappella dell’ospedale Civile di Alghero, diffusa sugli organi di informazione da un consigliere comunale, la Direzione della Asl di Sassari precisa quanto segue:

La Cappella al IV piano dell’ospedale Civile di Alghero non è mai stata chiusa e non è mai stato intendimento di questa Direzione chiudere il luogo di culto dell’ospedale catalano.
Attualmente si stanno terminando dei lavori di adeguamento, ma l’accesso alla Cappella non è mai stato precluso ai fedeli che anzi a breve potranno contare su una nuova Cappella.

In accordo con la Curia, la Asl di Sassari, viste le mutate esigenze della struttura ospedaliera, ha avviato delle lavorazioni per la realizzazione degli spogliatoi del personale del Servizio di Medicina interna e Chirurgia generale, che hanno portato al ridimensionamento della Cappella.

La Direzione della Asl di Sassari precisa che, come previsto dal progetto di ristrutturazione della struttura ospedaliera e dal finanziamento per lo Sviluppo e Coesione, è prevista la realizzazione di un nuovo luogo di culto nelle adiacenze della Camera Mortuaria nel piano seminterrato della struttura di via don Minzoni, con accesso diretto anche dall’esterno.

Assalto eolico, “Silenzio della Regione, conferenza stampa”

CAGLIARI – “Il Movimento Pratobello 24 invita ogni organo di stampa ed informazione, sia esso cartaceo televisivo o via web, a prendere parte alla conferenza stampa che si terrà il giorno 29 ottobre 2024, a Cagliari alle ore 10.30, presso l’Hotel Italia, in Via Sardegna, 31.

Visto il silenzio assordante della Regione Sardegna, dopo la consegna del 2 ottobre scorso della proposta di legge, firmata da oltre 210 mila sardi, il Movimento ritiene di dover ulteriormente far sentire la propria voce, a nome di tutte le persone che hanno apposto la firma a tale proposta, sigillando così il loro impegno nel salvaguardare il territorio sardo dall’ennesimo tentativo di devastazione.

Il Movimento Pratobello 24, viste le ripetute polemiche, manipolazioni ed inesattezze, intende ribadire con fermezza ed in modo cristallino, qual è la sua posizione riguardo alla transizione energetica. Il progresso non può essere devastazione”.

Movimento Pratobello

Valdo Di Nolfo fa sventolare la bandiera della Palestina dal Palazzo della Regione Sardegna

ALGHERO – La bandiera della Palestina sventola dal Palazzo della Regione Sardegna. A posizionare il vessillo fuori da una delle finestre della massima assise isolana è stato il consigliere regionale algherese Valdo Di Nolfo. L’esponente di Sinistra, eletto nella lista “Uniti per la Todde”, a sostegno dell’attuale presidente del governo sardo, ha pubblicato un video, diffuso poi dai canali social dell’Unione Sarda, in cui lo si vede mentre sistema la bandiera e poi la espone all’esterno dello stabile al fine di renderla il più possibile visibile. Una chiara azione a sostegno del popolo palestinese accompagnata dalla musica di O’ Zulù, già voce dei 99 Posse.

Nella foto Valdo Di Nolfo mentre espone la bandiera della Palestina