Poste Italiane festeggia San Valentino, ad Alghero le cartoline

ALGHERO – Poste Italiane, come ogni anno, celebra la Festa degli Innamorati di San Valentino con colorate cartoline filateliche. Un’occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, desidera inviare un messaggio d’amore al proprio partner vicino o lontano per ricordare una giornata speciale in modo tradizionale ma allo stesso tempo originale.

La novità di questo anno sono le due cartoline puzzle “Sono puzzle di te” e “Colpito e affrancato” che consentono di scrivere un testo, dividere la cartolina puzzle in singole tessere e spedire il tutto in una busta già affrancata. Il destinatario dovrà ricomporre il puzzle e scoprire il messaggio d’amore.

Poste Italiane ha previsto anche la cartolina “Love only”, raffigurante una buca delle lettere a forma di cuore, quest’ultima prodotta in versione classica.

Sia le due tipologie “puzzle” che la cartolina tradizionale sono disponibili fino al 14 febbraio nell’ufficio postale con sportello filatelico di via Carducci presso i quali sarà possibile utilizzare per la timbratura l’annullo speciale dedicato alla ricorrenza.

Le cartoline sono disponibili anche online sul sito poste.it dove sono presenti ulteriori informazioni sui prodotti e su tutto il mondo della filatelia è disponibile il sito filatelia.poste.it.

Foibe, il Comune di Sassari e Alghero celebrano il Giorno del Ricordo

Dal 2004, con la legge 92, è stato istituito il Giorno del Ricordo per conservare la memoria della tragedia delle vittime delle foibe. Anche quest’anno a Sassari il Consiglio comunale riunito in seduta solenne e trasmesso via streaming celebrerà la ricorrenza, con numerosi ospiti di ogni età. L’Assemblea civica è convocata, nella sede di Palazzo Ducale, lunedì 12 febbraio, alle 9.30. Ancora una volta, l’Amministrazione comunale ha voluto che ci fosse un incontro tra generazioni, un passaggio di consegne della memoria storica di ciò che è stato, perché non si ripeta. All’iniziativa parteciperanno la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, il direttore dell’ecomuseo Egea di Fertilia Mauro Manca, l’esule istriana Marisa Brugna e due classi del liceo Canopoleno.
Una mattinata di riflessione, di ricordo, con la grande opportunità di poter ascoltare dalla voce di chi certi fatti li ha vissuti cosa è stato l’esodo dalle terre istriane, fiumane e dalmate nel secondo dopoguerra e la più complessa vicenda del confine orientale. Un’opportunità, per le giovani generazioni, e un’occasione per sensibilizzare gli studenti e le studentesse su questo dramma nazionale.
Saranno presenti anche il questore della provincia di Sassari Claudio Sanfilippo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Stefano Rebechesu e il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Massimiliano Prichiazzi.

Ad Alghero sabato mattina 10.30 cerimonia solenne nella chiesa dei Fertilia alla presenza delle autorità civili, militari e associazioni che ricordano il martirio delle foibe. Dopo la cerimonia l’Amministrazione Comunale posizionerà una corona di fiori sotto la Stele del Leone Piazza San Marco e poi al Cristo delle Foibe. La sera alle 18.00, il Comitato 10 febbraio, sempre a Fertilia, farà una fiaccolata in memoria.

Alghero deve rilanciare i rapporti con la Catalogna: più progetti per economia, turismo e arte

ALGHERO – Rinsaldare i rapporti con le Istituzioni della Catalogna per proseguire nel solco già trattato con effetti positivi dalla Giunta di FI guidata da Marco Tedde. Un solco che ha prodotto una serie di apprezzabili risultati che si sono riverberati negli anni a seguire, legati a doppio filo tra sviluppo dei rapporti culturali e sviluppo dei rapporti economici. Cosi anche l’ex vicesindaca Giovanna Caria, mossa da un profondo interesse alla tutela e valorizzazione del catalano di Alghero per esserne da sempre autentica interprete e divulgatrice, ha sempre presenziato agli incontri con i rappresentanti dei paesi catalani ad Alghero e non solo. Tra questi ultimi, ricordiamo la celebrazione del Dia d’Europa tenutosi l’8 ottobre 2021 a Berga, capoluogo del Berguedà ( Barcellona ), nella prestigiosa sede della fondazione Casal d’Europa presieduta da Jaume Farguell i Sitges, alla presenza della Consellera d’Acció Exteriors de la Generalitat de Catalunya, Victòria Alsina, già in visita ufficiale ad Alghero in occasione dell’Aplèc Internacional de la Cultura Catalana.

È necessario proseguire nei rapporti con la Generalitat, non solo formali, riprendendo a rafforzare il ponte sul quale si è percorsa una sinergia tra le due sponde del Mediterraneo: dall’apertura della sede della Generalitat ad Alghero nel Maggio 2009, con la partecipazione del Vice Presidente della Catalogna Carod-Rovida, agli incontri a Barcellona con i Sindaci Jordi Hereu e Xavier Trias, passando per il patto sottoscritto a Barcellona col Segretario Generale del Governo catalano, Germà Gordó, nel febbraio 2011 e quello successivo suggellato ad Alghero col Governo di Catalogna nel maggio dello stesso anno, passaggi cruciali del percorso di relazioni istituzionali che avevano l’obiettivo di generare impulsi alle attività economiche tra la Catalogna, Alghero e la Sardegna. Le economie forti producono rapporti culturali paritari e duraturi. Ma vanno sostenuti, rinforzati e corroborati. Rapporti che debbono prioritariamente passare dalle relazioni istituzionali, al di là delle apparizioni folkloristiche a Barcellona. Un filo che ha necessità di essere ripreso con autorevolezza, anche con la Diputació di Barcellona, che attende ancora la sigla di un accordo rimasto nel cassetto per circa due anni per avviare una serie di collaborazioni e occasioni di sviluppo comune. E non solo.

Alghero non deve perdere i rapporti, solo abbozzati, con l’importante comunità Valenciana, con la quale si potrebbe programmare una strada capace di aprire nuove opportunità di sviluppo con il territorio di Valencia. Così come sarebbe indispensabile ricucire quel filo che lega Alghero, la Regione Sardegna e la Catalogna riprendendo il discorso interrotto che ha portato a compiere passi importanti nell’applicazione della legge 22/2018, alla cui stesura lavoró Tedde, con l’incremento delle attività e le relazioni tra Istituzioni per la certificazione della conoscenza linguistica del Catalano di Alghero. Ma in questo ambito è mancata sensibilmente l’attività di sensibilizzazione istituzionale nelle scuole per “convincere” il corpo docente ad approfittare delle opportunità della legge per l’insegnamento. È evidente che bisogna fare di più. Ma dovrà fare di più anche il prossimo Consiglio Regionale, che dovrà giocoforza intervenire per migliorare la Legge che ha compiuto solo un primo e importante passo verso la salvaguardia dell’algherese a favore delle nuove generazioni.

La FIN ad Alghero apre il corso per Assistenti bagnanti

ALGHERO – La FIN (federazione italiana nuoto) ad Alghero apre il corso per Assistenti bagnanti, da Marzo a Maggio. Potrebbe essere l’ultima occasione per i sedicenni, col nuovo decreto legislativo in attuazione per la prossima stagione estiva, l’età minima sarà di diciotto anni.
La Federazione Italiana Nuoto è l’unico ente in Italia riconosciuto dalla “International Life Saving” ed il brevetto rilasciato è valido in Europa e nel Mondo. Il corso ha validità per l’arruolamento volontario nella marina Militare e nell’Esercito e per l’attribuzione dei crediti formativi agli esami delle scuole Superiori. Oltre al brevetto di A.B. verrà rilasciato: Attestato Esecutore BLS-D
Per informazioni rivolgersi Tel: 3290774001; mail: lorenzo.zicconi @federnuoto.it

Tedde e Caria, “Un teatro tenda per implementare gli eventi”. Location ideale? Anfiteatro di Maria Pia

ALGHERO – «Un teatro tenda di ultimissima generazione per ospitare grandi eventi, facendo di Alghero un riferimento in Sardegna e in particolare nel Nord Ovest». Lo propongono Marco Tedde e Giovanna Caria, candidati consiglieri regionali di Forza Italia a sostegno di Paolo Truzzu presidente della Regione.
Secondo i due esponenti azzurri «il teatro tenda potrebbe essere posizionato in corrispondenza di viale Aldo Moro, nell’ampia area verde inutilizzata, inserita in un contesto urbano dotato di importanti aree di sosta. Sarebbe un altro tassello per fare di Alghero la capitale sarda della cultura e dei grandi eventi».

Una proposta più volte riportata e avanzata dalla testata giornalistica Algheronews e anche dall’operatore culturale e giornalista Stefano Idili che, tramite social e pure in maniera ufficiale, ha reso nota, da anni, tale esigenza per Alghero e ciò per evidenti motivi in primis legati alle condizioni meteoclimatiche, ma non solo, anche per arricchire l’offerta di spettacoli, manifestazioni ed eventi. Struttura che si potrebbe realizzare nell’area centrale dell’anfiteatro di Maria Pia luogo che già possiede spazi per parcheggi, servizi e che dovrebbe essere valorizzato per garantire un offerta che vada oltre il singolo concerto estivo, ma che possa anche permettere di fruire di aree giochi per bambini, punti ristoro aperti più ore, spazi sportivi e magari location per proporre musica dal vivo, tutto questo a due passi dal mare.

Per Tedde e Caria «oggi questa prospettiva è frenata proprio dalla mancanza di strutture indoor in grado di ospitare eventi e spettacoli con determinate esigenze». I due rappresentanti politici algheresi citano a esempio il musical “Notre-Dame de Paris”, che necessita di almeno 1500 persone a replica. «Il nuovo teatro tenda porterebbe nell’isola grandi produzioni, convention, convegni, eventi sportivi e televisivi – proseguono – offrendo ai sardi la possibilità sin qui negata di assistere a nuove tipologie di spettacoli. Coinvolgendo il tessuto economico locale, ma senza trascurare il ritorno d’immagine a livello nazionale e internazionale. Amplierebbe anche l’attrattività del territorio, costringendo le compagnie low cost ad incrementare voli e tratte».

Zone 30 km, “Si applichi il Piano Nazionale per la Sicurezza”

ALGHERO – Sullo scambio di vedute tra Nizzi e Salvini intervengono Marco Tedde e Giovanna Caria, candidati di Forza Italia. “Crediamo che in relazione all’istituzione del limite di 30 km orari sul territorio comunale, non si possa fare a meno di rilevare che questo limite è una delle misure chiave del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030 elaborato dal Ministero dei Trasporti. La “città 30” rappresenta un modello sempre più diffuso nelle città europee e non sorprende che alcune città italiane, tra le quali Olbia, abbiano adottato questa politica, supportata peraltro da linee guida internazionali. Riteniamo evidente che la scelta di imporre direttive contro il limite di velocità, limita fortemente il diritto dei sindaci di governare i loro territori e di rendere vivibili e attraenti i centri urbani. Sarebbe apprezzabile una rivisitazione intelligente delle linee programmatiche del ministero non in linea con il diritto – dovere dei sindaci di amministrare i propri territori e con le scelte di mobilità intraprese dalle diverse amministrazioni locali, anche al fine di evitare inutili contenziosi giudiziari.

La direttiva ministeriale ci pare sbilanciata e ci piacerebbe che tenesse in maggiore considerazione la primaria esigenza di garantire l’incolumità dei cittadini e la sicurezza stradale. La sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti è una priorità di tutti i sindaci, i quali sono i soggetti più adatti nel valutare le esigenze di mobilità e sicurezza dei cittadini.

Auspichiamo che il dibattito sul tema si sposti su altri ambiti. In particolare sulla sensibilizzazione e l’importanza del rispetto delle regole della strada, sulla vivibilità dei centri urbani e sulla correlazione tra sicurezza di pedoni e ciclisti e la velocità del traffico automobilistico.
Forza Italia auspica un superamento delle contrapposizioni ideologiche, affinchè l’attenzione si sposti sul principale obiettivo di salvare vite umane e di migliorare i nostri centri urbani.
Partendo da questo criterio guida, le azioni da intraprendere non devono essere spinte da azioni legate alla campagna elettorale ma da esigenze di sicurezza e salute delle persone sulle quali Governo e Parlamento devono lavorare per poter dare risposte concrete ai cittadini.

Via Fratelli Accardo Artigiani, primi interventi

ALGHERO – Avviati nei giorni scorsi i primi interventi di sistemazione parziale della Via Fratelli Accardo Artigiani, la strada cittadina recentemente acquisita al patrimonio demaniale di Alghero grazie al forte interessamento dell’Amministrazione comunale, che ha così sanato un problema che da decenni determinava forti disagi ai residenti. Gli iniziali lavori riguardano la rimozione di detriti e infestanti, il livellamento della sede stradale con lo spargimento di materiale idoneo, così da eliminare buche e avvallamenti. In seguito i competenti uffici comunali completeranno l’intervento includendo le necessarie opere infrastrutturali e di asfaltatura nella programmazione del 2024. In allegato una immagine.

“Tassa di imbarco, Truzzu faccia valere la nostra autonomia”

ALGHERO – Marco Tedde e Giovanna Caria intervengono sul tema dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri sugli aeromobili. Una tassa molto criticata dalle compagnie low cost che garantiscono investimenti miliardari nell’ipotesi di sua abolizione. “Auspichiamo che appena eletto Truzzu contratti col Governo l’approvazione di una norma che facendo valere l’autonomia speciale della Sardegna abolisca la tassa sul territorio sardo. Anche corrispondendo allo Stato una contropartita finanziaria per compensare i mancati introiti.” I due esponenti di Forza Italia segnalano che il Friuli Venezia ha di recente seguito questa strada, attraendo investimenti di Ryanair per circa 100 milioni di euro, ottenendo dallo Stato la trasformazione della tassa da statale a regionale e abolendola. Crediamo sia evidente che liberando le low cost dall’onere di questa tassa, che incide in maniera considerevole sul costo del biglietto ma i cui proventi arrivano in proporzione residuale ai comuni sede di aeroporto, le compagnie low cost sarebbero spinte ad aumentare in maniera considerevoli i voli -chiudono i due esponenti politici-”

Pronto Soccorso di Alghero, Asl: precisazione e tutti i dati

SASSARI – In merito agli articoli pubblicati in questi giorni sul Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Alghero, la Direzione della Asl di Sassari precisa quanto segue: Per una giusta analisi degli accessi al pronto soccorso è necessaria l’analisi del Triage, il sistema utilizzato per selezionare i soggetti arrivati al Pronto Soccorso in base alla gravità delle patologie riportate: l’accesso alle cure al Ps avviene infatti sulla base della gravità delle condizioni dei pazienti; dopo una prima valutazione il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un codice colore assegnato al suo arrivo nella struttura ospedaliera.

1. Codice Bianco (nessuna urgenza): indica un soggetto che non necessiterebbe del Pronto Soccorso e potrebbe rivolgersi al proprio medico.

2. Codice Verde: il soggetto riporta delle lesioni che non interessano le funzioni vitali ma vanno curate:.

3. Codice Giallo (urgenza): indica una compromissione parziale delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio, ma non c’è un immediato pericolo di vita

4. Codice Rosso (emergenza): indica un soggetto con almeno una delle funzioni vitali (coscienza, respirazione, battito cardiaco) compromessa ed è in pericolo di vita;

5. Codice Nero (paziente deceduto).

Nel corso del 2023 il Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Alghero ha registrato 24.233 accessi, di cui:
581 codici rossi (il 2,3%), con accesso diretto alle cure
9.072 codici gialli (37,4%), con un tempo medio d’attesa di 36 minuti
13.244 codici verdi (54%), con un tempo medio d’attesa 102 minuti
1.331 codici bianchi (5,4%), con un tempo medio d’attesa di 186 minuti

Nella giornata di venerdì 26 gennaio scorso, in cui si e’ registrato l’episodio di danneggiamento di cui si parlato sugli organi di stampa, che, grazie alla professionalità degli operatori in servizio, non ha registrato danni ne’ alle persone ne’ alle cose, si sono registrati 71 accessi, di cui:
1 codice rosso,
35 codici gialli, con un tempo medio d’attesa di 27 minuti
33 codici verdi, con un tempo medio d’attesa 149 minuti

Quella di venerdì 26 gennaio è stata una giornata di particolare afflusso di codici gialli: circa il 50% degli accessi complessivi della giornata, che ha richiesto un impegno particolare al personale in sevizio (due medici, tre infermieri, un oss e due ausiliari per turno).

Nella fascia oraria dalle 10.30 alle 17.30 si sono registrati 48 accessi, di cui:
19 codici gialli, (tra questi un bambino di un anno arrivato alle ore 15.07 con una crisi respiratoria)
1 codice rosso, un paziente pediatrico di un anno, arrivato alle 17.19, con una grave crisi respiratoria in corso
Oltre a 28 codici verdi: tra questi, alle ore 10.48, e’ stato registrato un paziente con una ferita al dito e al gomito, responsabile del danneggiamento, segnalato alle forze dell’ordine.
Il paziente in questione al suo arrivo al Pronto Soccorso e’ stato immediatamente valutato e medicato, prima di avviarlo verso il percorso ortopedico, era però necessario che il medico in servizio lo prendesse in carico per suturare le ferite. A
Alle 14 il paziente, al cambio turno, e’ stato rivalutato dal personale, ed e’ stato chiamato alle 17 per esser visto dal medico. L’arrivo però del codice rosso pediatrico pochi minuti dopo il suo ingresso e una rivalutazione urgente di un codice giallo che richiedeva anche la consulenza chirurgica, ha ulteriormente posticipato la presa in carico del paziente che è andato in escandescenza, costringendo il personale sanitario in servizio a contattare le forze dell’ordine.

“Si ricorda alla popolazione che i codici verdi avrebbero potuto trovare adeguata risposta anche rivolgendosi al Servizio di continuità assistenziale, come dal proprio medico di medicina generale o pediatra o dalla Guardia Medica. L’occasione è propizia per ricordare che il Servizio Sanitario Regionale per il trattamento delle urgenze prevede l’integrazione di diverse figure: i lunghi tempi d’attesa citati nell’articolo sono conseguenza di un uso improprio del Sistema sanitario Regionale. È opportuno non ricorrere al Pronto Soccorso per ottenere visite per disturbi di lieve entità: in questo caso bisogna rivolgersi al Medico di Medicina Generale (o al Pediatra di libera scelta) nelle ore diurne, alla Guardia Medica in quelle notturne”, dichiara Giovanni Sechi, responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Alghero.

In questi giorni la Asl ha formalmente incaricato i titolari direttori delle Sc di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza (Pronto soccorso), stabilizzando una situazione di precariato persistente da diversi anni. Questa scelta strategica, insieme al rinforzamento del personale professionale e di misure straordinarie per la gestione di temporanei afflussi massicci di codici gialli o rossi, eviterà ragionevolmente lunghe attese anche per i codici di priorità inferiore che comunque dovrebbero esser gestiti dai Medici di medicina generale o dalle Guardie mediche, anche questi in via di potenziamento.

Forza Italia: “Porta Terra proroghi le concessioni balneari”

ALGHERO – “A pochi mesi dall’inizio della stagione turistica, il comparto balneare non ha ancora ricevuto rassicurazioni sulla prosecuzione delle attività». A lanciare l’allarme sono Marco Tedde e Giovanna Caria, candidati alle prossime Elezioni Regionali del 25 febbraio con Forza Italia.

Tedde e Caria rimarcano come l’assenza di una normativa nazionale che regoli l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime scadute il 31 dicembre 2023, abbia portato diverse amministrazioni a differire la data di scadenza delle concessioni in essere al 31/12/2024, così come stabilito dalla legge sulla concorrenza del 2022.
«La città di Alghero, da sempre in prima linea nell’accoglienza turistica, vive nell’attesa perchè, a tutt’oggi, non è stata adottata alcuna delibera che formalizzi la proroga delle concessioni demaniali – sottolineano gli azzurri algheresi – Nonostante il clima di incertezza normativa e giurisprudenziale, l’Amministrazione Comunale potrebbe assumersi la responsabilità di deliberare le proroghe per dare continuità ai servizi offerti dai nostri concessionari a beneficio del turismo e del territorio. Trattasi di una proroga “tecnica”, in linea con quanto stanno facendo altre amministrazioni in tutta Italia, necessaria affinché gli attuali concessionari possano esercitare l’attività per l’anno 2024. Forza Italia – concludono i due esponenti politici – sostengono gli operatori balneari perchè gli stabilimenti rappresentano decenni di lavoro e la storia di generazioni di famiglie che hanno fatto impresa e turismo in Italia. Parliamo di un segmento su cui si basa una parte importante dell’offerta turistica, fondamentale per l’economia della nostra regione e, in generale, di tutto il Paese».