Restyling bastioni, hotel di pregio e rinnovato alberghiero: si può (ri)fare

ALGHERO – Web e social e più in generale la tecnologia, a parte troppe e diffusi usi distorsivi, hanno portato alle nostre vite straordinari vantaggi. Ed è cosi che, anche per il dibattito quotidiano, possono giungere importanti contribuiti. Accade talvolta, magari guardando vecchi filmati e immagini, di apprendere di quanto fossimo avanti pur essendo indietro dal punto di vista temporale.

E’ il caso di certi lontani scatti che riguardano Alghero che, tra l’altro, sono divenute cartoline storiche in vendita sulle più note piattaforme di e-commerce. Nel caso specifico il focus è sul centro della città ovvero piazza Sulis. In particolare ci sono alcuni ricordi fotografici che mettono bene in evidenza proprio questo aspetto: in un luogo dove quando c’è il troppo pieno del sistema idrico-fognario si assiste a delle obbrobriose fuoriuscite verso il mare, diversi decenni fa si prendeva il sole e si faceva il bagno.

Sdraio, ombrelloni, cabine per cambiarsi e perfino una passerella. Siamo, all’incirca negli anni ’60. E tutto questo prendeva forma sotto i bastioni, proprio davanti l’allora hotel Esit. Non solo per le condizioni meteo-climatiche che lo permettevano, con la presenza naturale i una lingua di arenile, ma anche grazie alla possibilità e visione, allora piuttosto naife, di utilizzare quel tratto di litorale in termini di offerta balneare e dunque anche turistica.

All’epoca il turismo era agli albori e la Riviera del Corallo era pioniera nell’attrarre i primi flussi. Questo grazie all’aeroporto, ma anche alle sue, ovviamente, già presenti bellezze naturalistiche. Ma non solo. Proprio anche per la “visione” di alcuni amministratori che, ad esempio, posero Alghero al centro di grandi manifestazioni internazionali legate al cinema, prima, e ad altre arti (tra cui la musica) poi, e ovviamente connesse con obiettivi di attrattività turistica.

Tra le condizioni di allora da ripercorrere, ci sarebbe sicuramente la revisione della struttura che da tempo ospita l’alberghiero. E’, o almeno lo era fino un paio di anni fa, pensiero diffuso, da destra a sinistra come emerse dal patto per il Nord-Ovest definito con l’allora governatore Soru e Amministrazione col Tedde di Centrodestra e poi finito nel dimenticatoio, che quello stabile potesse ritornare ad essere un hotel di grande pregio con l’anticipato avvio della realizzazione di un nuovo plesso scolastico magari alla fine di via Xx Settembre, vicino le altre strutture formative, oppure in altro luogo come nei pressi della chiesa del Don Bosco.

Con project financing o meno si potrebbe ripristinare un processo virtuoso coi privati che sarebbero a disposizione, tramite bandi, gare e quant’altro, a dare avvio a queste progettualità con al centro, non solo la rinascita di un 5 stelle in pieno centro, ma anche, e soprattutto, il rilancio dell’alberghiero che, come tristemente emerso dalle cronache, sta subendo perfino un processo di ridimensionamento e tagli. E tutto questo in un luogo tra i primi a fare turismo e con, almeno dovrebbe, una leadership nel settore della ristorazione.

Con accordi chiari e ben definiti il privato dovrebbe occupare ogni anno diverse unità che andrebbero a diplomarsi nei vari rami delle proposta didattica dell’Ipsar che, è oggettivo, con una nuova struttura andrebbe ad avere nuova vita. Mentre il sistema ricettivo locale andrebbe a giovarsi di un nuovo asset che, come detto, magari potrebbe contribuire anche a riqualificare gli splendidi bastioni che oggi vedono alcune porzioni piuttosto ammalorate. Anche in questo caso, a parte la cartolina dell’articolo, esisteva un progetto di una ventina di anni fa che prevedeva il posizionamento di una passerella pedonale con anche illuminazione con fari, magari colorati, posizionati a livello dell’acqua e puntati verso il fondale, che potrebbe abbellire l’immagine già unica del tratto verso il mare dell’Alguer Vella. Tutte cose che si possono (ri)fare.

Foto: dal web cartoline di Alghero archiviate da Mouse Arti Grafiche

Viabilità, il Comune di Alghero istituisce una “Zona di Particolare Rilevanza Urbanistica”

ALGHERO – Il Comune di Alghero, per venire incontro alle esigenze dei residenti e dei commercianti, istituisce in via sperimentale, con la delibera di Giunta nr.18, la Zona di Particolare Rilevanza Urbanistica, come previsto dal nuovo Codice della Strada in vigore. Si tratta dell’area adiacente alla Zona a Traffico Limitato del centro storico, delimitata dalle vie Sassari, La Marmora, Nuoro, Piazza della Mercede, via Giovanni XXIII, XX Settembre, Carducci e via Gramsci. Sarà così possibile ampliare gli stalli riservati a chi nel centro cittadino ci vive e lavora, alleggerendo il traffico veicolare. La richiesta di istituzione di nuovi parcheggi era stata più volte al centro del confronto con l’Amministrazione comunale che ha accolto le richieste del comitato di cittadini e rappresentanti degli operatori commerciali.

Sanità, al Marino un ambulatorio di Endocrinologia

SASSARI – Un ambulatorio di Endocrinologia di primo e secondo livello, in grado di fornire un percorso di diagnosi e cura di alta specializzazione per la popolazione del territorio. È stato aperto questa mattina, all’ospedale Marino di Alghero, e allargherà l’offerta sanitaria dell’Aou di Sassari, rafforzando i percorsi di collaborazione con le strutture territoriali già presenti.

L’ambulatorio, che fa parte della struttura complessa di Endocrinologia e malattie della nutrizione e del ricambio diretta dal dottor Mario Palermo, si trova al terzo piano della struttura di viale Primo Maggio. L’apertura dei locali questa mattina è avvenuta alla presenza dell’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, del direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano e del direttore di Endocrinologia Mario Palermo. ACCESSO. Sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17,30. Per accedere all’ambulatorio sarà necessario prenotare attraverso il Centro unico di prenotazione.

ASSISTENZA E FORMAZIONE. Nell’ambulatorio saranno operativi due medici, tre infermieri e 2 medici specializzandi. La presenza di queste ultime due figure conferma l’Endocrinologia sassarese quale punto formativo dei giovani medici, in linea con la mission aziendale che – oltre alle funzioni di assistenza – svolge anche attività di didattica e di ricerca. All’interno dell’ambulatorio infatti, come già avviene in quelli delle stecche bianche di Sassari, sarà fatta la formazione per gli specializzandi in endocrinologia e in scienze dell’alimentazione, oltreché per gli studenti del Corso di laurea in Medicina.

OBIETTIVI. L’apertura dell’ambulatorio ha l’obiettivo di allargare l’offerta di endocrinologia e rafforzare i percorsi di diagnosi e terapia, in collaborazione anche con la rete territoriale degli specialisti e dei medici di medicina generale del Nord Ovest della Sardegna, di cui Alghero rappresenta il centro più popoloso dopo Sassari.

Secondo l’assessore regionale della Sanità l’apertura dell’ambulatorio completa il percorso dell’ospedale algherese, a vocazione traumatologica e ortopedica, con un servizio di Endocrinologia che, tra i vari settori, segue anche quello delle patologie osteometaboliche, in considerazione del fatto che l’osteoporosi ha una elevata incidenza nella popolazione sarda.

Sempre nell’ambulatorio del Marino, infatti, la struttura di Endocrinologia attiverà anche un percorso per le patologie osteometaboliche, a supporto della specialistica di Ortopedia.

«Prosegue il nostro progetto di valorizzare la struttura dell’ospedale Marino – afferma il direttore generale Antonio Lorenzo Spano – che sarà a supporto dell’intero ospedale e del territorio. E’ questa una dimostrazione tangibile che gli impegni presi vanno avanti e proseguiranno anche nei prossimi mesi, con investimenti che puntano a dare una sanità migliore al territorio».

«Rafforziamo l’offerta di diagnosi e cura endocrinologica – afferma il direttore della struttura complessa di Endocrinologia dell’Aou di Sassari, dottor Mario Palermo che ha ringraziato l’assessore regionale e il direttore generale dell’Aou per l’indispensabile contributo e collaborazione offerte per l’apertura dell’ambulatorio -. Il nostro ospedale si avvicina al territorio e potenzia la collaborazione con le strutture territoriali. Un passo avanti nella salute dei cittadini di quest’area». Il dottor Palermo quindi ha voluto ringraziare lo staff dei servizi tecnici dell’Aou, il personale amministrativo e infermieristico.

LE VISITE. Nell’ambulatorio saranno fatte visite specialistiche di endocrinologia, malattie della nutrizione del ricambio, saranno attivati percorsi diagnostici terapeutici intraospedalieri e territoriali integrati, attività di prelievo di sangue, test diagnostici. Saranno attivati, poi, percorsi integrati endocrino chirurgici, in collaborazione con le strutture di Chirurgia aziendali ed extra aziendali, per la terapia dei pazienti affetti da patologie endocrine passibili di terapia chirurgica.

La struttura di Endocrinologia svolge ogni anno oltre 22 mila prestazioni, avviando i pazienti a percorsi dedicati alla cura delle varie patologie endocrine e della tiroide in particolare. All’ospedale Regina Margherita di Alghero si stima possano essere seguiti oltre un migliaio di pazienti residenti ad Alghero e nei territori limitrofi.

“I detenuti fanno richieste per le colonie, ma vengono lasciati ad Alghero”

ALGHERO – In questi mesi si è venuta a creare una situazione paradossale nel carcere di Alghero, alcuni detenuti delle carceri Campane vengono trasferiti nelle tre colonie penali della Sardegna mentre altri sono stati portati ad Alghero, tutti avevano risposto positivamente ad un interpello per andare a lavorare nelle colonie sarde e per questa destinazione erano stati ritenuti idonei, e quindi trasferiti per “accoglimento istanza”. Il lavoro nelle colonie era stato scelto per poter avere la possibilità di lavorare e aiutare le loro famiglie, tutte di modeste condizioni. Tutti i detenuti sapevano di andare in colonia.

La destinazione era stata decisa in partenza perché trasferire queste persone ad Alghero?

I detenuti apprendono solo al loro arrivo dove sono giunti e fanno notare il grave disagio che stanno subendo, avevano risposto ad un appello per lavorare nelle colonie ed invece si trovano in una realtà dove non c’è lavoro.
Successivamente il CR di Alghero invia alla Colonia di Mamone una nota dove venivano riportate le caratteristiche dei singoli detenuti aggiungendo l’idoneità al lavoro.
La colonia rispondeva dichiarando che non erano in possesso dei requisiti richiesti.
Il Carcere di Alghero chiedeva allora che i detenuti potessero rientrare nelle carceri di provenienza. La risposta del PRAP affermava che i trasferiti dovevano rimanere dov’erano e che della loro situazione se ne dovesse parlare solo trascorso un “congruo” periodo di tempo. Si ha la sensazione di una presa in giro nei confronti dei detenuti.
Sono persone e non pacchi postali, persone che hanno moglie e figli, avevano chiesto e accettato di venire in Sardegna solo perché pensavano di poter aiutare le loro famiglie contando sulla differenza di retribuzione tra le Colonie e il carcere. Col trasferimento ad Alghero si trovano senza lavoro quindi più poveri e senza il conforto dei cari che ora devono affrontare costi molto elevati per poter fare i colloqui. Chiedono di poter tornare nelle loro regioni e non gli viene concesso. E’ necessario e urgente sbloccare questa situazione. Ci appelliamo al Dap e al Provveditore affinché possano intervenire quanto prima per sanare questa situazione.

Bacini a secco, campagna irrigua a rischio nella Nurra

SASSARI – L’acqua per gli agricoltori? Non è sufficiente. I bacini sono praticamente vuoti ed è a rischio la campagna irrigua 2024. L’allarme è stato lanciato dal Consorzio di Bonifica della Nurra che, insieme a Confagricoltura, Coldiretti e Cia, ha analizzato la situazione dei bacini in modo da non farsi trovare impreparato, vista la condizione di siccità che sta continuando a interessare la nostra ReLo scenario è davvero preoccupante. Attualmente ci sono circa 38milioni di metri cubi nel sistema Temo-Cuga-Bidighinzu, 24 milioni di metri cubi in meno rispetto all’anno scorso, che già era stato un anno difficile e addirittura 40 milioni di metri cubi in meno rispetto a due anni fa.

Considerando che almeno 40 milioni di metri cubi sono vincolati per uso idropotabile, resterebbe davvero pochissimo, praticamente nulla, per le campagne della Nurra. , spiegano dal Consorzio di bonifica della Nurra che l’altro ieri ha riunito nella sede di via Rolando, a Sassari, le organizzazioni di categoria. Tutti hanno convenuto sulla necessità di correre ai ripari.

. In agricoltura, infatti, non ci si può affidare agli eventi climatici per programmare le stagioni. Anbi Sardegna, l’associazione che rappresenta e tutela i Consorzi di bonifica nell’Isola, spinge ancora perché la Regione prenda in considerazione la possibilità di realizzare una diga sul Rio Crabolu, tra Pozzomaggiore e Suni, che consentirebbe un invaso di circa 52 milioni di metri cubi e che completerebbe lo schema idrico del Nord Ovest della Sardegna. Acqua sicura che garantirebbe agli agricoltori una maggiore tranquillità.

Sanità algherese, critiche contro l’Asl

ALGHERO – “La Pediatra di Alghero non chiuderà, al momento stiamo praticando tutte le strade percorribili per acquisire nuovi professionisti in grado di rafforzare il reparto”. Queste sono le dichiarazioni da parte della direzione dell’Asl fatte per mezzo stampa il 15 settembre del 2023 che riassicuravano i cittadini algheresi preoccupati per la sospetta chiusura del servizio. Nello stesso comunicato i vertici dell’Asl dichiaravano che avrebbero percorso tutte le strade percorribili per incaricare nuovi pediatri. Le stesse dichiarazione arrivavano dallo stesso manager della Asl di Sassari, Dott.Flavio Sensi, che arrampicandosi sugli specchi ripercorreva le motivazioni che avevano determinato lo stato emergenziale della Pediatria in Sardegna, e anche del territorio di Alghero. Ricordandoci i fallimenti della direzione dell’Asl che ad oggi ha solo fatto solo annunci e passerelle, si evidenzia che chi coordina la sanità provinciale non conosce minimamente la medicina territoriale e soprattutto non ha visione di come gestire il comparto sanitario locale e territoriale. A riprova di questo, le ripetute bocciature delle bozze Aziendali presentate in Assessorato della Sanità regionale. I fallimenti della gestione a tutt’oggi si evidenziano in tutta la drammaticità e criticità che sta vivendo il comparto sanitario algherese: Pediatria a mezzo servizio fino alle ore 20, Cardiologia a mezzo servizio con la mancanza delle ore notturne del cardiologo,chiusura del punto nascite, situazione difficile nel reparto di medicina e mancanza di un piano organizzativo e un protocollo per gli accessi in pronto soccorso da parte della direzione di presidio dell’ospedale Civile, Questo ha portato al fatto grave che si è verificato venerdì scorso da parte di un paziente che dopo diverse ore di attesa a dato in escandescenza con aggressioni verbali al personale e provocando danni materiali all’area triage del Pronto Soccorso. Un atteggiamento grave che non giustifica tale situazione, certamente da condannare. Quanto alla situazione in cui versa il reparto di pediatria, mi preme evidenziare in particolare la necessità che ai pazienti piccoli, e in quanto tali più fragili, devono essere garantiti percorsi di accesso specifici e quindi adatti alle loro esigenze sanitarie. Si ribadisce ancora una volta, pertanto, l’inadeguatezza di chi ricopre al vertice le cariche dirigenziali nella gestione nel comparto della sanità algherese, e si chiede che venga posta fine a quella che “sembrerebbe una volontà politica chiara,perpetrata, di declassare la struttura ospedaliera del Civile,demolendola, privandola delle figure professionali dirottate verso altre strutture vicine a qualche consigliere regionale che ricopre ruoli importanti sulla sanità” .

Il presidente della commissione consiliare alla Sanità
F.to Christian Mulas

4 Corsie, sblocco espropri: “Avanti spediti con l’iter per l’avvio dei lavori”

ALGHERO – “Piena soddisfazione per il nuovo, decisivo, passo in avanti verso l’avvio ei lavori della 4 Corsie Sassari-Alghero (che dovrebbe essere previsto per questo giugno ndr). Oggi il Presidente della Regione Christian Solinas ha infatti firmato il decreto di occupazione anticipata, finalizzato agli espropri, per il completamento dei lavori della Sassari-Alghero e della bretella di collegamento con l’aeroporto di Fertilia”. Lo dichiara il coordinatore regionale della Lega Michele Pais.

“Gli espropri riguardano la tratta in costruzione del 1° lotto Mamuntanas – Alghero e del 4° lotto di collegamento con l’aeroporto di Fertilia” – continua Pais – “Si tratta di interventi indispensabili per l’immediato avvio dei lavori di un’opera strategica attesa da 25 anni”.

“Il provvedimento firmato da Solinas è volto alla finalizzazione di un’opera pubblica indifferibile e necessaria per il rilancio delle attività produttive nel territorio del Nord-Ovest e per la sicurezza automobilistica e dispone, oltre alla occupazione d’urgenza dei terreni e degli immobili, di determinare l’indennità di esproprio e tutti gli adempimenti previsti dalle normative in vigore” – conclude Michele Pais.

Odissea 4 Corsie, la Regione sblocca gli espropri: l’iter va avanti

CAGLIARI – Il Presidente della Regione, Christian Solinas, in qualità di Commissario straordinario per le opere pubbliche incaricato dal Governo, ha firmato oggi il decreto di occupazione anticipata, finalizzato agli espropri per il completamento dei lavori della Sassari-Alghero e della bretella di collegamento con l’aeroporto di Fertilia. Si tratta di interventi ritenuti indispensabili per la conclusione delle infrastrutture necessarie per il rilancio delle attività produttive nei territori interessati. Nello specifico, si tratta della costruzione del 1° lotto Mamuntanas – Alghero e del 4° lotto di collegamento con l’aeroporto di Fertilia.

Il provvedimento firmato da Solinas, è precisato nel decreto, è volto alla realizzazione di opere pubbliche dichiarate indifferibili e dispone, oltre alla occupazione d’urgenza dei terreni e degli immobili, di determinare, in via provvisoria, l’indennità di esproprio, nonché tutti gli adempimenti previsti dalle normative in vigore. In ultimo, si legge nel decreto firmato da Solinas, si dispone che sia l’Anas, soggetto esecutore dell’intervento, ad organizzare tutti gli atti necessari alla occupazione formale dei terreni e alla valutazione degli stati di consistenza di tutti i beni interessati.

Circonvallazione, lavori per nuova rotatoria all’ingresso di Alghero

ALGHERO – Proseguono i lavori per la realizzazione della nuova Circonvallazione della città di Alghero. Concluso per intero il tracciato, gli interventi sono finalizzati all’ultimazione delle opere di contenimento stradale e si concentrano sui primi due tronconi con la realizzazione della sezione stradale, per la quale si utilizzerà una nuova tecnica che garantirà un’ottima tenuta, in considerazione delle particolari condizioni del terreno su cui poggerà l’asfalto. Ruspe in moto anche per la realizzazione della nuova rotatoria che prenderà il posto dell’incrocio semaforico tra le vie Vittorio Emanuele e Simon Mossa, nella zona del Carmine, all’ingresso della città. L’intervento rientra tra le opere infrastrutturali ricomprese per la realizzazione del ramo sud della nuova Circonvallazione che collegherà la zona alta fino all’intersezione con la Strada Provinciale per Villanova Monteleone e l’aggancio su Viale della Resistenza in direzione Bosa. I tempi di esecuzione sono fissati in circa tre mesi. Per l’intera durata dei lavori, considerata l’importanza dell’arteria stradale, i competenti uffici comunali garantiranno le migliori soluzioni alla circolazione veicolare di concerto con la Polizia Locale.

Agro algherese asfaltato, 11 lotti interessati: interventi attesi da anni

ALGHERO – Tabella di marcia rispettata per gli interventi in corso di realizzazione nell’Agro algherese, interessato per la prima volta da un’opera di restyling generale di strade, ponti e attraversamenti. Tre milioni circa l’investimento complessivo attraverso fondi del Pnrr su Mamuntanas, Tanca Farrà, Santa Maria la Palma, Sa Segada a cui si aggiungono i fondi regionali per la messa in sicurezza dei quaranta chilometri di canali della bonifica (due milioni aggiuntivi). Un lavoro poderoso, avviato dallo scorso autunno e giunto ormai a metà dell’opera. Compresi nei lavori la realizzazione di attraversamenti sul Rio Barca e sulla strada di Mamuntanas, in aggiunta a quelli programmati in della Strada vicinale Don Peppino e Ungias, dove oltre alle opere di sfalcio e pulizia saranno realizzati gli scavi per le cunette laterali, la stesura del tappetino e la segnaletica orizzontale finora assente. In totale si contano ben 11 lotti interessati dai lavori.