Sanità in Sardegna, incontro di Azzurro Donna

NUORO – Sabato 26 giugno, a Nuoro, alle ore 10, presso l’Auditorium della Biblioteca Satta (via Asproni 8), si terrà l’incontro regionale di Azzurro Donna Sardegna Forza Italia, finalmente in presenza, dopo i lunghi mesi di incontri on line a causa del Covid. L’incontro, che vedrà la partecipazione delle rappresentanti azzurre di tutti i territori della Sardegna e dei vertici politici regionali di Forza Italia, nello spirito di una forte unità del Partito, verterà sul tema:
“Quale futuro per la Sanità in Sardegna, dalla territoriale all’ospedaliera. L’impegno delle donne”. Saranno trattati i problemi della sanità sarda, visti dalle donne, protagoniste e in prima linea, sia nelle professioni che nella famiglia, con testimonianze, riflessioni e proposte.
Fra le altre, la proposta di una legge regionale di istituzione di un “Garante dell’anziano”, considerati i problemi della popolazione anziana in Sardegna, sia sanitari che sociali, che di accesso ai servizi pubblici, evidenziatisi ancor più in tempo di Covid.

Di seguito il Programma:

– Benvenuto delle azzurre ospitanti:
Maria Rosaria Chessa, coord. provincia di Nuoro per Azzurro donna S.
Gianna Pina Chessa, coord. citta’ di Nuoro per Azzurro donna S.
Maddalena Calia, vice coord. regionale Azzurro donna Sardegna F.I.

– Introduzione di Ada Lai, coordinatrice regionale Azzurro donna Sardegna F.I.

– Saluti:
Catia Polidori, coordinatrice nazionale di Azzurro donna F.I. (in collegamento telefonico)
Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale Forza Italia
Pietro Pittalis, deputato F.I.
Alessandra Zedda, assessore regionale al Lavoro e vice presidente Giunta regionale
Giuseppe Talanas, consigliere regionale F.I.

– Interventi:
Roberta Sulis, medico ospedaliero, Responsabile settore Sanità per Azzurro donna Sardegna
Pasqualina Bardino, medico di base, coordinatrice Provincia di Sassari per Azzurro donna Sardegna
Rita Ragatzu, infermiera USCA e volontaria del soccorso, coordinatrice Selargius per Azzurro donna Sardegna
Alberto Dragonetti (medico dell’Ospedale Niguarda MI) e Luigi Amicone (Giornalista)

– Contributi delle Responsabili territoriali e di settore per Azzurro Donna Sardegna Forza Italia.

– Conclusioni di Ada Lai

Quartieri al centro delle operazioni di disinfestazione

ALGHERO – Con il coordinamento del Servizio Ambiente del Comune di Alghero, prosegue senza sosta l’intervento di Multiss, la partecipata della Provincia di Sassari, nell’attività di disinfestazione e derattizzazione delle aree urbane di Alghero. Le operazioni, che abitualmente vengono svolte la mattina molto presto, sono supportate da personale della partecipata Alghero in House che provvede all’apertura di tombini e caditoie per consentire l’irrorazione in profondità dei prodotti disinfestanti. Negli ultimi giorni l’attenzione si è concentrata sulle blatte, insetti prolifici che trovano l’habitat ideale nel clima caldo e nell’umido e buio delle fognature e dei luoghi chiusi. L’effetto degli interventi è talvolta evidenziato dalla fuga delle blatte che, come successo negli scorsi giorni nel quartiere di Sant’Agostino, tendono ad invadere gli esterni e le facciate degli edifici prima di morire.

Per quanto sgradevole, il fenomeno non ha lunga durata ed è segno dell’efficacia dell’azione. Si rammenta che l’Amministrazione può intervenire solo in aree pubbliche ma trovando le blatte molto spesso rifugio in tubature e spazi privati, per ottenere i migliori risultati in questi si rende necessario un intervento a cura dei proprietari per il tramite di azienda di propria fiducia. È sempre possibile richiedere la disinfestazione per le aree pubbliche attraverso segnalazione sull’app Municipium e verificare gli interventi eseguiti nella sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale del Comune di Alghero.

Punta Giglio, progetto speculativo: politica inutile, dimissioni

ALGHERO – “Finalmente, dopo tanto silenzio, abbiamo capito, grazie all’Assessore Montis, che a palazzo c’è vita e che, a palazzo, conoscono la netta separazione tra la politica, quella che da gli indirizzi, e le funzioni gestionali, di cui si occupano i dirigenti ed gli amministrativi in genere. Hanno consapevolezza di come gli organi di indirizzo non possano e non debbano interferire sugli organi gestionali ma paiono non aver ben chiaro come l’organo politico non possa e non debba sottrarsi al proprio ruolo, è il caso di Punta Giglio, in cui manca un qualsiasi atto di indirizzo politico da parte di questa Amministrazione. L’unico atto esistente risale alla precedente Amministrazione che stipulò un protocollo d’intesa con il Demanio, accettando così di inserire l’ex batteria di Punta Giglio nel progetto “Cammini e Percorsi”. La precedente Amministrazione si impegnò a garantire la conformità e coerenza del progetto di valorizzazione (ancora ignoto al momento della stipula del protocollo d’intesa) con i vigenti strumenti di pianificazione urbanistica, anche procedendo ad una variante urbanistica, qualora fosse stato necessario. L’atto politico di indirizzo del 2017 andava necessariamente perfezionato nel 2020 dall’Amministrazione in carica che, a seguito del deposito dell’istanza di avvio dell’iter autorizzativo da parte della Cooperativa vincitrice del bando, aveva modo di prendere visione del progetto e fare le opportune valutazioni sulla sua congruità e sull’impatto che una trasformazione in chiave turistico ricettiva poteva avere in un sito SIC/ZPS quale è Punta Giglio. E siccome l’illegittimità di fondo di questo progetto era proprio la mancanza di congruità con lo strumento urbanistico vigente, è proprio qui che la parte politica aveva il dovere di intervenire, rimettendo in discussione la scelta fatta tre anni prima, visto anche che il protocollo d’intesa, della durata di tre anni, era in scadenza. Capita spesso che una neo amministrazione revochi scelte fatte da quella precedente, tanto più quando non si è ancora data attuazione al progetto, come in questo caso. Questa nuova Amministrazione ha avuto un anno di tempo per agire politicamente, non per interferire con l’apparato gestionale, per decidere se sciogliere il contratto considerato che le previsioni del protocollo non potevano trovare attuazione, come previsto dall’art. 6 del protocollo, senza alcun addebito a carico, o se intraprendere la strada della variante urbanistica, percorso irto di ostacoli, portando la scelta in discussione all’interno del Consiglio Comunale. Ecco cosa avrebbe dovuto fare la politica, non interferire sugli iter amministrativi ma fare scelte politiche. Ed invece questa Amministrazione, quella eletta per rappresentare l’intera comunità e difenderne gli interessi collettivi, ha preferito lavarsene le mani e, con fare pilatesco, ha delegato gli uffici comunali, quindi la parte gestionale, a gestire questa pratica come fosse una pratica qualunque, al pari di una sopraelevazione in città o della chiusura di un balcone, dimenticando che si trattava della realizzazione di un intervento speculativo in un area di pregio, sottoposta ad una stratificazione di vincoli. Si è lasciato che gli uffici se la sbrigassero da soli e si è dato per scontato che se un’autorizzazione viene rilasciata è sicuramente rilasciata a norma di legge. Eppure, chi viene eletto, dovrebbe sapere che nulla va dato per scontato e che i documenti vanno letti tutti, con attenzione e senza pregiudizio. Se avessero studiato gli atti, il Sindaco, la Giunta, il Consiglio, si sarebbe accorti, ad esempio, che esiste autorizzazione allo scavo (o, e sarebbe ancora più grave, l’ufficio competente ci nega di prenderne visione) e che quest’opera infrastrutturale non è mai stata valutata tecnicamente in sede di conferenza dei servizi che ha prodotto l’atto autorizzativo unico. Ad oggi questo scavo non è stato autorizzato da nessuno. Non solo, avrebbero trovato grottesco l’intervento del Geom. Dedola in sede di conferenza dei servizi quando afferma che l’intervento sull’ex batteria non richiede cambio di destinazione d’uso perché ospitare militari in tempo di guerra equivale ad ospitare turisti in tempo di pace, cambiando il soggetto ma non la funzione, equiparando una caserma ad un albergo, una mensa ad un ristorante, il rancio a sfiziosi piatti di portata, un raccoglitore di acqua piovana in piscina. E avrebbero considerato risibile la trovata di musealizzare la struttura, trovata con cui l’Ing. Fois, sempre in conferenza dei servizi, cerca di giustificare la presenza di una struttura ricettiva in una sottozona H3 di salvaguardia assoluta e G2 parchi urbani e comprensoriali, dandole una valenza di opera pubblica che non può avere visto che si tratta di una intrapresa privata, sottolineando che l’accesso a questi ambienti sarà collegato ad un ticket di ingresso al parco e che l’accessibilità della struttura sarà totale. E avrebbero considerato come fatto gravissimo la mancanza del parere dell’UTP, acquisito sotto forma di silenzio-assenso, o il mancato inserimento nel piano di gestione SIC/ZPS del progetto riguardante il promontorio di Punta Giglio. La parte politica ha grosse responsabilità in questa vicenda, sia quella passata che quella presente, e continuando a derogare agli uffici comunali o alla magistratura, sta di fatto certificando la propria inutilità nell’amministrare la città. Se questa Amministrazione si sente inutile, l’unica cosa di buono che può fare è dare le dimissioni”

Comitato Punta Giglio Libera

“Progetto Pietraia vecchio, firma tardiva”

ALGHERO – “Fra tutti i progetti della passata amministrazione la riqualificazione della Pietraia è forse quello che meglio rappresenta cosa sia un’amministrazione “virtuosa”. Non tanto perché nell’aprile 2018 Alghero partecipò al bando per la realizzazione del programma integrato di Riordino urbano, non tanto perché il progetto ottenne il massimo finanziamento, aggiudicandosi 3 milioni e 150.000 euro, ma soprattutto perché la partecipazione al bando fu preceduta da una progettazionione partecipata senza precedenti: grazie alla collaborazione con la facoltà di architettura furono intervistati residenti, operatori economici e sociali, studenti, insegnanti, rappresentanti di quartiere, fruitori del mercatino del mercoledì, della stazione e delle strutture sanitarie. Il risultato fu un progetto di rigenerazione urbana che disegnava una nuova Pietraia. Poiché le idee erano chiare e valide non appena se ne presentò l’occasione si partecipò con la parte considerata prioritaria”.

“Il progetto fu presentato e ulteriormente aggiornato in commissione consiliare e in consiglio comunale, con il contributo di maggioranza e opposizione. Mancava solo la firma della convenzione che oggi finalmente è arrivata. Ci aspettavamo una spiegazione circa i ritardi, sappiamo che diversi comuni hanno sottoscritto la convenzione parecchi mesi fa, ma, come al solito, leggiamo il solito comunicato che vuole far credere che si parli di nuovi progetti e nuove risorse. Non solo: autorevoli esponenti di questa amministrazione avevano a più riprese comunicato a operatori e residenti che non era vero che avevamo trovato i fondi per il restyling del mercato, che i soldi li avevamo “dirottati”. Ora come se nulla fosse propongono le stesse immagini del mercato, si annunciano gli stessi fondi come se si trattasse di una novità. Si proceda con la realizzazione, la Pietraia lo merita, e si lavori con la Regione perché siano prodotti altri bandi: la progettazione del quartiere ha ancora tante parti da trasformare in realtà.”

Vigilanza campagne, convenzione coi Barracelli

ALGHERO – Un altro passo avanti verso la sicurezza nelle campagne e delle aree demaniali, grazie
alla possibilità offerta dalla Legge Regionale n.25/1988 e dal Regio Decreto 14 luglio
1898, n. 403, con cui i privati, gli enti pubblici e i privati gestori di beni pubblici avuti
in concessione, possono stipulare delle convenzioni e contratti con i Barracelli per la
vigilanza dei loro beni. «Si tratta – sottolinea il comandante, Riccardo Paddeu – di
servizi istituzionali che possono essere richiesti ai Barracelli, nell’interesse esclusivo o
prevalente di soggetti pubblici o privati, dietro pagamento di tariffe stabilite
dall’Amministrazione Comunale. Come del resto accade per le polizie municipali che
possono, a pagamento e su richiesta di terzi, fornire prestazioni per l’espletamento di
servizi di cui all’art. 168 del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali
D.lgs. 267/00. I servizi a pagamento non sostituiscono le attività di polizia rurale di
tipo pubblicistico ma rispondono a delle specifiche esigenze di sicurezza.»
Numerosissimi proprietari dell’agro algherese, in appena due settimane, si sono
rivolti volontariamente ai barracelli richiedendo il servizio di vigilanza per poter
tutelare maggiormente i beni immobili e preservare dai furti attrezzature agricole,
colture e capi di bestiame.

«Questa è una dimostrazione di fiducia che i cittadini ripongono nella nostra
istituzione, rimarca il comandante Riccardo Paddeu, grazie ad un costante lavoro di
professionalizzazione iniziato nel 2016, sin dal sua istituzione il Comando Barracelli
non aveva mai avviato questo tipo di attività che invece è tra i compiti principali delle
Compagnia Barracellari». Gli uffici della Compagnia – in Via Enrico Costa 47/B sono a disposizione per qualsiasi informazione che potrà essere richiesta anche tramite mail a
barracelli@comune.alghero.ss.it indicando nell’oggetto la dicitura “assicurazioni
privati”.

Restyling Pietraia, 3milioni: firma e progetto

ALGHERO – L’Amministrazione accelera con la programmazione degli investimenti. Ieri a Cagliari in Regione è stato siglato l’accordo per l’avvio della progettazione relativa al Programma di Rigenerazione Urbana nel quartiere della Pietraia. Il Sindaco Mario Conoci, con l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras ha sottoscritto la convenzione con l’Assessore agli Enti Locali Quirico Sanna, presenti il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais e il presidente della V Commissione Pietro Maieli, oltre al dirigente del Comune di Alghero Michele Fois e al Dirigente regionale Alessandro Puceddu. Al via la progettazione della riqualificazione del quartiere, con copertura finanziaria di 166.000 euro (150 mila regionali e 16 mila di cofinanziamento comunale ) per la redazione del progetto. Il protocollo siglato dà il via libera alla redazione del “Programma Integrato per il Riordino Urbano” (PIRU) delle periferie, per la cui esecuzione è pronto un finanziamento di 3.000.000 di euro. Il cronoprogramma dell’Amministrazione prevede ora una tempistica cadenzata dall’immediata presentazione del piano finanziario e dell’avvio delle procedure di pubblicazione dell’avviso pubblico per la progettazione dell’opera che sarà di competenza dell’Assessorato all’Urbanistica, che coordinerà l’iter verso fase della gara d’appalto. Un balzo in avanti del procedimento che il Sindaco Mario Conoci ha concordato con la Regione per favorire gli investimenti per un intervento di grande respiro per il quartiere della Pietraia.

“Il programma – spiega Mario Conoci – guarda alla rinascita urbanistica, economica e sociale del quartiere. C’è al riguardo un’ interlocuzione attiva con il comitato di quartiere al quale vogliamo assicurare il ruolo di coprotagonista delle scelte”. Partendo dal restyling del Mercato Civico e della piazza circostante, il progetto di rigenerazione mira garantire servizi, generare sviluppo attraverso le imprese e le attività produttive, investire sulla qualità della vita. E poi incremento degli spazi pubblici, miglioramento della viabilità, del drenaggio superficiale delle arterie di collegamento al Lido, aumento delle aree verdi, anche attraverso una generale riorganizzazione della mobilità interna e degli spazi destinati alla sosta delle autovetture. Protagonista dell’investimento sarà il cuore del quartiere, dove il Mercato Civico sarà il destinatario di consistenti aspetti progettuali : ristrutturazione e recupero funzionale, migliorando la qualità degli spazi interni, rendendoli maggiormente idonei alla pratica commerciale contemporanea, indirizzando lo spazio ad una migliore fruizione, anche per attività di tipo culturale.

E’ stato importante, nella fase di avvio e di definizione dell’iter procedurale, l’apporto del Dipartimento di Architettura di Alghero, che verrà coinvolto anche nella fase avviata ieri. “Il rapporto diretto e proficuo con la Regione ci aiuta molto nelle fasi che ci attendono, in cui sarà importante la collaborazione tra le strutture tecniche – sottolinea l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras – e il coordinamento in atto ci assicura il perseguimento dell’obbiettivo che vedrà il quartiere finalmente al centro di un grande progetto di rinascita”. Il programma di si inserisce nelle azioni in via di attuazione nel quartiere per compensare alla mancanza di servizi, adeguando la dotazione degli standard per migliorarne la qualità della vita. Tra questi, il micronido in fase di ultimazione, nell’area della scuola di via Corsica – via Malta, grazie ad un investimento 450 mila euro e che ospiterà 19 bimbi sotto i tre anni.

Canapa industriale, via libera dalla Commissione Regionale

CAGLIARI – La Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale ha dato il via libera nel pomeriggio al Testo Unificato “Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera della canapa industriale”. Il provvedimento è stato votato da tutti i componenti di maggioranza e minoranza della Commissione, unico astenuto il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi. Il testo mette insieme due proposte di legge: la n.226 presentata dal Partito Sardo d’Azione (primo firmatario il presidente della Commissione “Attività Produttive” Piero Maieli) e la n.228 presentata dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario Alessandro Solinas). Nelle prossime settimane il T.U. sarà sottoposto all’attenzione dell’Aula per l’approvazione definitiva.

Tra le finalità della legge la promozione della filiera agroindustriale e agroalimentare della canapa sativa con specifico riferimento alla sua coltivazione e trasformazione nel territorio regionale. Particolare valore verrà dato anche al ruolo strategico della canapa nella bonifica dei terreni inquinati, nel contrasto del dissesto idrogeologico, nella bioedilizia e nella bioenergia. Tutti gli interventi riguarderanno esclusivamente la canapa sativa, prodotto non rientrante (per il suo bassissimo livello di THC, uno dei principali principi attivi della cannabis), tra le sostanze stupefacenti o psicotrope.

«Si tratta di un provvedimento atteso da tempo – ha detto il presidente della Commissione Piero Maieli – molti giovani agricoltori stanno scommettendo su questo tipo di attività ma si scontrano spesso con difficoltà burocratiche e un eccesso di controlli dovuto a una normativa poco chiara. Questo provvedimento votato da maggioranza e opposizione farà finalmente chiarezza e darà un contributo importante a tutti gli operatori».

Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere Alessandro Solinas (M5S) che da inizio legislatura ha lavorato al piano di sviluppo della coltivazione della cannabis in Sardegna: «Ora auspichiamo l’approvazione definitiva del testo da parte del Consiglio – ha detto Solinas – un provvedimento per il settore è urgente, la coltivazione della canapa sativa avrà una ricaduta economica importante per l’agricoltura sarda».

Lavori del verde nell’agro algherese

ALGHERO – Interventi a pieno regime da parte del settore manutenzioni del Comune di Alghero. Nell’area urbana e nell’agro, il calendario delle operazioni prevede sfalci, pulizie, potature. In questi giorni gli operai del settore verde comunale sono all’opera nella strada che dalla statale 291 conduce alla borgata di Guardia Grande, dove la vegetazione, a causa dell’incuria, aveva invaso la carreggiata fino a rendere pericoloso il transito per i residenti e per le numerose aziende della zona. Quattro operai destinati a questo scopo dall’Assessore Antonello Peru stanno liberando i bordi della strada, circa due metri per parte, dalla fitta rete di rami e fogliame, per mettere in sicurezza tutto il tracciato. I lavori sono in via di conclusione, al termine dei quali i giardinieri comunali si sposteranno nella Borgata della Segada, dove verranno eseguiti analoghi lavori di pulizia e messa in sicurezza.

Catalogna alla Spagna: fermare la repressione

L’ALGUER – “Il Governo catalano chiede allo Stato spagnolo di adempiere alle richieste del Consiglio d’Europa e fermare la repressione, rilasciare i prigionieri politici e permettere il ritorno degli esiliati”, cosi Gustau Navarro Barba Responsable de l’Ofici de l’Alguer. Delegació del Govern a Itàlia.

“Il Consiglio d’Europa ha approvato lunedì sera con 70 voti a favore, 28 contrari e
12 astenuti la risoluzione “I politici dovrebbero essere processati per dichiarazioni
fatte durante l’esercizio del loro mandato?”, presentata dal deputato socialista
lettone Boriss Cilevičs, sulla necessità di offrire maggiore protezione alla libertà
d’espressione e di riunione dei responsabili politici in Turchia e in Spagna”.

“La risoluzione chiede in particolare allo Stato spagnolo di concedere l’indulto o scarcerare i politici catalani e di ritirare le richieste di estradizione per quelli in esilio. Inoltre sollecita la riforma dei reati di ribellione e sedizione per evitare “sanzioni sproporzionate” e perché “non siano strumentalizzati per aggirare la depenalizzazione dell’organizzazione di referendum illegale”, ricordando che nel 2005 tale reato fu espressamente depenalizzato. La risoluzione chiede anche alla Spagna di rinunciare alle altre cause contro dirigenti minori e di “astenersi dal sanzionare per azioni simboliche i successori dei politici imprigionati”, in
riferimento al caso dell’ex presidente della Generalitat Quim Torra. Per quanto riguarda i gruppi, hanno votato a favore il 65% dei popolari, il 92% dei socialisti, l’82% dei liberali, il 100% della sinistra unitaria e il 20% dei conservatori. Il 75% dei parlamentari spagnoli ha votato contro, mentre l’88% dei grandi Paesi dell’Europa occidentale (Italia, Francia, Germania e Regno Unito) ha votato a favore”.

“L’approvazione della risoluzione è giunta nello stesso giorno in cui il premier
Sanchez ha annunciato per oggi l’approvazione dell’indulto per i prigionieri politici
catalani. Si tratta di un primo, piccolo passo nella direzione di quanto richiesto
dal Consiglio d’Europa. È opportuno ricordare, tuttavia, che:
1. l’indulto è diverso dall’amnistia in quanto non estingue il reato ma solo la
pena

2. si tratta di un provvedimento parziale, in quanto cancella solo la pena
residua e non è definitivo, perché sarebbe revocato in caso di nuove
condanne

3. non riguarda i politici in esilio né tutti gli altri dirigenti e politici ancora
indagati, per i fatti del 1o ottobre 2017 o coinvolti nell’azione all’estero del
Governo della Generalitat, anche da parte della Corte dei Conti, davanti alla quale è prevista un’udienza il prossimo 29 giugno. Di fatto, l’indulto annunciato da Sanchez è superato dalla risoluzione approvata ieri sera. Ora bisognerà capire quali saranno le mosse del governo spagnolo, che per il momento giustifica la mancata adozione di ulteriori provvedimenti con la presunta necessità di mantenere la divisione tra poteri dello Stato. La stessa risoluzione del Consiglio d’Europa raccomanda invece l’apertura di un dialogo ampio e costruttivo con la Catalogna, senza ricorrere al diritto penale e con l’obiettivo di rafforzare la democrazia spagnola. È chiaro, infatti, che se non sarà abbandonata la via giudiziaria difficilmente il dialogo potrà portare ai frutti sperati. In questo senso vanno le dichiarazioni del vicepresidente del Governo catalano e ministro delle Politiche digitali e del territorio, Jordi Puigneró, e della ministra dell’Azione estera e trasparenza, Victòria Alsina. “È una vittoria politica – ha detto Puigneró – che si aggiunge alle vittorie giuridiche” dei diversi pronunciamenti della giustizia internazionale nei casi di Carles Puigdemont, Toni Comín, Lluís Puig e Clara Ponsatí, tutti in esilio. Puigneró ha invitato Sanchez a riflettere su “come pensa di rispondere alle raccomandazioni del Consiglio d’Europa”. Dal canto suo, Alsina ha affermato che la risoluzione è “una nuova vittoria dell’Europa e una grande sconfitta del Tribunale Supremo e della Corte dei Conti”.

“Alghero, nessun nuovo Ospedale: vergogna”

ALGHERO – “Terapia intensiva dell’Ospedale Civile di Alghero non solo non accreditata, ma non funzionante, Dea di primo livello per il nostro ospedale saltato, otto anestesisti verso Olbia, zero verso Alghero. Anche il nuovo ospedale può aspettare, il Presidente Solinas ha annunciato che i nuovi ospedali si faranno a Cagliari, Sassari e nel Sulcis. Cioè si preferisce utilizzare vergognosamente la sanità per regolare conti interni e compensazioni politiche in vista del rimpasto, non per garantire equità tra i cittadini e tra i pazienti. È chiaro che ai politici leghisti algheresi (sindaco e rappresentante in Regione) va bene così. Preferiscono stare zitti per non disturbare troppo, piuttosto che difendere gli interessi della città che li ha eletti. Non contano niente.
Non valgono nulla neanche le delibere unanimi del Consiglio Comunale, le comparsate dell’assessore della sanità, le previsioni del piano sanitario regionale, quelle della rete ospedaliera.
Diciamo basta tutti insieme alle vane promesse e ai lanci pubblicitari di politici che settimanalmente riempiono tv, giornali, siti internet e corsie ospedaliere con rappresentazioni di una sanità che ad Alghero non c’è. In una situazione così delicata l’Amministrazione, con il sostegno di tutte le forze politiche e sociali cittadine, deve manifestare e mettere in campo una dialettica determinata e incisiva con l’assessore della sanità e il presidente della Regione, senza prese in giro ai cittadini. Senza infingimenti e difesa di casacche sempre più ingombranti.”

Gabriella Esposito
Mario Bruno
Pietro Sartore
Raimondo Cacciotto
Ornella Piras
Valdo Di Nolfo
Beniamino Pirisi