Eurotel, ripristino dei luoghi. Punta Giglio, massima attenzione

ALGHERO – Rimessione in pristino dello stato dei luoghi a proprie cura e spese, in solido tra loro, in conseguenza dei lavori di disboscamento, sradicamento e cippatura di tutto il materiale disboscato, eseguito su area sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale nonché sottoposta a tutela della biodiversità europea “Rete Natura 2000”.

Inoltre, conseguentemente: la riqualificazione dell’area della superficie di circa 5000 mq, mediante rimboschimento con una copertura arborea forestale minima dell’85%, avente le medesime caratteristiche oggettive delle aree superstiti circostanti, e nello specifico ginepro fenicio, pino d’Aleppo e macchia mediterranea con specie secondarie rappresentate da fillirea, palma nana e lentisco”. Lo ordina il Comune di Alghero alle società proprietarie dell’area di Capo Caccia Punta del Quadro – la Società SGB S.R.L e il Condominio Eurotel Capo Caccia – entrambe con sede a Mussolente ( VI ), autrici delle opere di disboscamento effettuate in assenza del necessario titolo abilitativo sull’intera superficie di terreno che risulta essere “zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale”. L’ordinanza firmata il 12 marzo dal dirigente del Servizio 4 dell’Amministrazione, Ing. Michele Fois, stabilisce anche 30 giorni di tempo per il deposito presso la piattaforma SUAPE “di idonea, completa ed esaustiva pratica da trattare in Conferenza di Servizi”. I trasgressori sono inoltre avvisati che in ogni caso si provvederà al ripristino dei luoghi in via sostitutiva, qualora entro il termine intimato non venga depositato apposito progetto. Il Comune di Alghero, già il 12 febbraio, ha provveduto alla comunicazione dell’avvio del procedimento ai sensi degli art. 7 e 8 della L. n. 241/1990, finalizzato all’emissione dell’ordine di ripristino dello stato dei luoghi ex art. 167 comma 1, D.lgs n.42/2004, concedendo agli interessati facoltà di presentare memorie e/o osservazioni scritte entro 20 giorni dal ricevimento della stessa comunicazione. Comunicazione senza esito, dato che non è giunta alcuna istanza.

“L’Amministrazione – spiega l’Assessore all’Urbanistica ed Edilizia Privata Emiliano Piras – segue con particolare attenzione l’evolversi della situazione sul fronte della tutela dell’ambiente e del rispetto delle norme ad essa inerenti in tutto il territorio. Attenzione che abbiamo nei confronti di ogni pratica che riguarda iniziative che intervengono in aree tutelate, come anche nel caso di Punta Giglio”. Va sottolineato che comunque che le comunicazioni richieste non sarebbero state preclusive all’emanazione dell’ordinanza di ripristino dei luoghi

Onorare i caduti della Brigata Sassari

SASSARI – “Onorare i caduti della Brigata Sassari – Riqualificare il monumento”.
Questo il testo dello striscione attaccato dai militanti di Fratelli d’Italia Sassari Audax e Spazio Identitario Domus Turritana. “Impianti elettrici, impianti di videosorveglianza, sanitari e impianto d’allarme distrutti, degrado, abbandono. A distanza di quasi due settimane dall’ anniversario della nascita della Brigata Sassari (1 marzo 1915), queste sono le condizioni nelle quali versa il monumento della Brigata stessa, sito nel parco di Baddimanna, nel quartiere del Monte Rosello.

“Come Fratelli d’Italia Sassari – Audax e Domus Turritana Spazio Identitario, chiediamo l’intervento delle istituzioni locali a tutti i livelli e del Ministero della Difesa, affinché provvedano alla riqualificazione e al restauro del monumento.
Una città importante come Sassari, che ha la sede del 152° Reggimento Fanteria Sassari, non può premettere che si compiano atti vandalici ad un simbolo della sua storia patria, lasciando che incuria e degrado la facciano da padrona.

Nuova Emodinamica a Sassari

ALGHERO – Via libera della Regione all’accreditamento del nuovo laboratorio di Emodinamica dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Il provvedimento, emanato oggi con determina dell’assessorato regionale della Sanità, autorizza formalmente l’attività della nuova Emodinamica per le prestazioni sanitarie erogate nella struttura complessa di Cardiologia clinica ed interventistica di cui fanno parte la Cardiologia, con tredici posti letto, e l’Unità Coronarica, con nove posti letto.

Un accreditamento provvisorio di 10 mesi quello accordato dalla Regione alla struttura dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, che seguirà, secondo un preciso cronoprogramma, l’iter dei lavori di adeguamento ancora in corso.

“Un passo importante – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – per un potenziamento a lungo atteso dal territorio. Finalmente le nuove sale, dotate di attrezzature moderne, potranno entrare in funzione e dare ai cittadini l’assistenza e le cure migliori”.

“L’emergenza Covid ci ha impegnato e continua a impegnarci duramente, ma non ci ha fatto dimenticare chi soffre a causa di altre patologie. Continuiamo a lavorare per restituire al nostro sistema sanitario servizi moderni ed efficienti”.

Programmazione 21-27, Conoci: Alghero c’e

ALGHERO – “La programmazione è il cuore di ogni scelta politica, è il carburante che fa muovere le leve dello sviluppo e disegnare orizzonti verso i quali movere passi concreti. Quella che stiamo vivendo è certamente una stagione nella quale puntare fortemente sulla programmazione. Una programmazione però profondamente cambiata rispetto ad anni passati nei quali ognuno progettava un orizzonte che si limitava a definire esigenze prettamente locali, fondamentali certo per modificare il volto di una città, per valorizzare potenzialità urbane, per recuperare un patrimonio architettonico storico spesso abbandonato. Una stagione che la nostra città ha vissuto nel primo decennio degli anni 2000, durate le amministrazioni di centro destra, e che aveva anche radici in “visioni” che risalivano anche ai primi anni 90: l’esempio più significativo è rappresentato dalla passeggiata progettata dall’architetto catalano Joan Busquets.

Oggi, dopo anni di assenza di programmazione, viviamo una nuova stagione legata in particolare al nuovo settennato dei fondi europei 2021-2027 e alle risorse straordinarie del RECOVERY FUND. Questa stagione, a differenza della precedente, sarà caratterizzata soprattutto da una programmazione quantomeno di carattere territoriale e regionale nella quale le città dovranno e potranno avere un ruolo importante nella misura in cui saranno in grado di dialogare e co-programmare con la regione e, nel nostro caso, con la rete/città metropolitana. Tutto ciò, inoltre, in particolare per il RECOVERY FUND, sarà condizionato dalla decisione che il governo nazionale adotterà fra condividere le scelte con le autonomie locali o far calare dall’alto la programmazione delle risorse. Noi tutti, naturalmente, chiediamo scelte partecipate, ma su ciò ancora non esiste chiarezza.

È evidente che questa programmazione di scala sovracomunale non esclude la partecipazione a programmi e finanziamenti più strettamente legati all’ambito locale. A questo sovrintende per il nostro comune un dirigente e una struttura ad hoc, prevista e realizzata dalla nostra amministrazione. In questo quadro si inserisce, ad esempio, l’avvio del distretto rurale, i programmi avviati con l’università, con Porto Conte Ricerche in sinergia col parco di Porto Conte. Altrettanto è continua la programmazione legata a opere pubbliche per le quali abbiamo, purtroppo, riscontrato la assoluta mancanza di un “parco progetti” tale da consentire di partecipare a bandi che richiedono progettazioni avanzate. Ci stiamo dotando quindi tali progettazioni, e rientra in questa ottica la recente decisone di affidare la progettazione su un immobile strategico come la ex caserma di via Simon, solo per fare un esempio di rilievo. A questa struttura tecnica dell’amministrazione è nostro compito dare indirizzi che ne orientino l’attività.

Ma tornando alle risorse 2021-2027 ed al RECOVERY FUND, Alghero, insieme alle altre comunità del nord-ovest della Sardegna partecipa a pieno titolo, con uomini e idee, ai primi passi che su questo tema si stanno muovendo. A livello comunale abbiamo dedicato, come detto, uno specifico settore con un dirigente e una struttura che si occupa di coordinare tutte le attività di programmazione del comune a tempo pieno e abbiamo, in sede di rete metropolitana, concordato con gli altri sindaci di affidare al direttore del nostro parco regionale questa importantissima funzione. Siamo dunque in prima linea e al passo con le esigenze di una moderna programmazione che rappresenta una straordinaria, e forse irripetibile, opportunità per le nostre comunità.

Di fronte a questo scenario serve la capacità della politica di abbandonare le dispute, di discutere e poi di unirsi attorno ad obiettivi comuni, di rappresentare un progetto coordinato e unitario che sappia inserirsi armonicamente, ma in modo originale, con la programmazione regionale e nazionale. Sarà necessario un confronto serrato sulle linee indicate dalla Unione Europea che più si attagliano alle esigenze e alle prospettive di sviluppo che vogliamo individuare per il nostro territorio. In sede di Rete metropolitana è di questi giorni la proposta, aperta, di portare in discussione nei Consigli Comunali le proposte che riguardano:

“1. a) la trasformazione del sistema energetico territoriale, conseguente alla progressiva de- carbonizzazione ed alla sostituzione delle attuali centrali, con impianti di generazione basati su fonti rinnovabili e tra esse, quale scelta connessa alle caratteristiche peculiari delle coste del nostro territorio, l’energia prodotta dalle onde e dal moto ondoso; b) l’utilizzo prevalente della energia pulita così prodotta per la produzione di idrogeno verde, quale “combustibile” per le esigenze produttive, civili e della futura mobilità sostenibile (aerei, navi, treni, bus, auto, trasporto pubblico locale);

2. la riduzione del divario infrastrutturale con particolare riferimento al potenziamento della rete ferroviaria regionale per la mobilità interna delle persone e delle merci.

La prima idea attiene ad un più ampio disegno di trasformazione green del nostro territorio e di riqualificazione delle aree di crisi e del nostro apparato produttivo su basi bio-industriali, in coerenza con le finalità dei principali strumenti della programmazione disponibili per una futura economia – decarbonizzata e circolare – in sinergia con il Green Deal europeo.

La seconda idea attiene alla esigenza di una riproposizione del ben noto tema storico, ancora irrisolto, che tocca ovviamente anche il Nord-Ovest della Sardegna, e che riguarda il nostro inaccettabile gap infrastrutturale, in materia di collegamenti e trasporti interni, rispetto alle altre Regioni d’Italia.”

A questi temi si affiancano quelli della formazione e della ricerca, dei giovani, della cultura, dell’inclusione sociale, dell’innovazione.

Su questi temi, ma anche su altri che siamo chiamati ad individuare e proporre, dobbiamo confrontarci al nostro interno e con le altre città del territorio per proporre, infine, alla Regione un progetto di sviluppo integrato della nostra città e dell’intero territorio del nord-ovest. La sfida è di fonte a noi e dobbiamo coglierla nell’interesse del futuro della nostra comunità.

In questo processo Alghero c’è e, insieme alle altre comunità del nord-ovest della Sardegna, è pienamente inserita nella nuova stagione della programmazione”.

Mario Conoci, Sindaco di Alghero

Verde e decoro all’Ospedale Civile

ALGHERO – “Ospedale civile di Alghero. Ho sempre sostenuto che il decoro, sopratutto delle strutture sanitarie, fosse lo specchio della qualità dei servizi che si erogano.
L’ordine, la pulizia, il decoro è il primo impatto importante per i pazienti. È un aspetto al quale tengo moltissimo al pari di quelli organizzativi e sanitari. Migliorare tutto e meglio”. Così il presidente Michele Pais riguardo l’intervento presso l’area esterna del nosocomio algherese.

“Questo invoglia anche i cittadini a partecipare alla cura degli spazi pubblici.
Come in questo caso dove le panchine sono state donate dalla Famiglia Piccinnu, in memoria dei loro caro curati in questo ospedale, che ringrazio infinitamente.
Questa è la collaborazione che mi piace, questa è la partecipazione che dobbiamo stimolare”.

“Porto Conte e agro in svendita, la politica si svegli”

Eccoli gli algheresi di città che, come al solito, si svegliano fuori tempo massimo. La valorizzazione di Punta Giglio ha affrontato un percorso durato anni e oggi, al termine di quel percorso, ci si desta lamentandosi delle scelte fatte da altri perché in città nessuno è stato in grado di farle a tempo debito. La solita storia del cane dell’ortolano che non mangia e che non lascia mangiare. Vorrei aggiungere dell’altro, una non notizia che, tuttavia, potrebbe stupire le sopraffine menti distratte della politica locale. Negli ultimi anni larghe porzioni dell’agro algherese sono state acquistate da fondi esteri e la tendenza non accenna a diminuire. Si tratta delle zone agricole più pregiate delle nostre borgate costiere, svendute da quella generazioni di residenti che le hanno viste progressivamente abbandonate dalle istituzioni. I figli dei contadini non hanno potuto costruirsi una famiglia a casa loro, castrati da leggi inique avallate senza fare una piega dai luminari a Sant’Anna. I centri di borgata non sono stati curati e cadono a pezzi da decenni. I servizi sono carenti o assenti. La popolazione in agro invecchia e il ricambio autoctono è sempre più difficile. Come chiedere a un algherese di borgata di rimanere a presidiare il territorio con questi presupposti? E allora si svendono i terreni agricoli a meno di 2 euro al metro quadro, contro i 300 euro al metro quadro delle zone agricole più pregiate della Toscana, che nulla avrebbero di più rispetto alle borgate di Porto Conte, se ben curate. La politica algherese si vuole svegliare? Non è bastato il tentativo di istituire un nuovo Comune in agro pur di uscire dall’immobilismo colpevole delle istituzioni locali? La situazione è molto grave e meriterebbe valutazioni e interventi non più rimandabili.

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Nasce il Comitato per Punta Giglio |documento

ALGHERO – Abbiamo dato vita al Comitato per Punta Giglio aperto a tutti coloro che hanno a cuore il Bene Comune che nel nostro caso è rappresentato da questo contesto naturalistico di eccezionale valore, parte integrante del Parco Naturale Regionale di Porto Conte (nel territorio comunale di Alghero – Sardegna). Il Comitato per Punta Giglio intende porsi l’obiettivo di informare l’opinione pubblica sulla qualità del patrimonio presente in quest’area (sottoposta anche ai vincoli in quanto Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria), ricchezza che appartiene a tutta la collettività e che richiede la massima tutela. Il Comitato per Punta Giglio si impegna a tener alta l’attenzione su questo luogo, che ha per tutti noi un valore identitario, affinché non venga arrecato alcun danno alla sua integrità, segnalando le problematiche, le criticità e le minacce in atto o potenziali, chiedendo che dagli organi preposti vengano rispettate rigorosamente e con ogni scrupolo tutte le norme e le procedure di legge previste per la sua tutela. Riteniamo che a Punta Giglio nell’immediato sia da evitare ogni forma di privatizzazione e ogni attività ricettiva che potrebbe pregiudicare l’eccezionale presenza di valori paesaggistici, geo-speleologici, di biodiversità botanica e faunistica, paleontologici e storici, come documentano quanti, studiosi ed appassionati, da differenti punti di vista e approfondimenti scientifici.

Comitato per Punta Giglio

Relazione pluridisciplinare

Alghero, Conoci riapre i Circoli ricreativi

ALGHERO – Il Sindaco Mario Conoci ha firmato l’ordinanza che consente la riapertura dei circoli culturali, ricreativi e sociali. Conformemente al parere espresso dal coordinatore del nucleo URP Emergenza Covid – 19 Servizio comunicazione della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna – controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione, è consentita la riapertura, con specifico riferimento all’orario in cui trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 1 dell’ordinanza regionale n. 4 del 28 febbraio 2021 (Ristorazione, con apertura degli esercizi fino alle ore 23.00; Bar, pub, caffetterie ed assimilabili, con apertura degli esercizi fino alle ore 21.00 ). L’atto del Sindaco ordina inoltre l’osservanza delle prescrizioni e delle misure sanitarie che prevedono l’uso dei dispositivi di sicurezza, le regole sul distanziamento interpersonale e quelle relative al numero massimo consentito di persone che possono accedere presso le suddette attività.

Marino: nessun depotenziamento, polo d’eccellenza

ALGHERO – “Nessun depotenziamento ma, anzi, con la legge di riforma del sistema sanitario regionale n. 24 del 11 settembre 2020 si è costituito un Polo Ortopedico Riabilitativo presso l’Ospedale Marino di Alghero, in sinergia con la AOU di Sassari in un’ottica di rafforzamento come Polo di Eccellenza del Nord-ovest della Sardegna. In questo senso vanno lette le importanti risorse messe a disposizione dell’Ospedale Marino di Alghero, sia per la ristrutturazione dello stabile, sia per il potenziamento della dotazione tecnologica, come mai nel passato”. Così il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais sull’ospedale Marino di Alghero a seguito della delibera Ats n. 63.

“Vero è che la Regione Sardegna, con l’Assessore Nieddu, sta andando nella direzione di un rafforzamento delle prestazioni sanitarie in tutte i territori della Sardegna e la delibera del commissario ATS n.63 va letta proprio nella direzione di un aumento dell’offerta riabilitativa nel nord dell’Isola, e nello specifico del nord- est, oggi sprovvisto, sino a Nuoro, di un di un riferimento in riabilitativo” – continua Pais – “La direzione, dunque, è quella del riequilibrio dei territori della Sardegna più deboli che è mancato nel passato, in un’ottica di solidarietà regionale. Non possono esistere territori di serie A e di serie B ma soprattutto cittadini di Serie A e cittadini di Serie B, ma per tutti una sanità migliore che non tolga ma che aggiunga”.

“Nonostante le evidenti difficoltà create dalla pandemia si aumentano il numero e il livello delle prestazioni sanitarie in tutta la Sardegna. In questo senso – aggiunge il Presidente Pais – l’assessorato alla sanità ha colto l’importante obiettivo dell’aumento di centodiecimila ore in più per le visite specialistiche ambulatoriali a disposizione dei pazienti sardi, nell’ottica di ridurre i tempi di attesa per le visite o per un esame diagnostico. Un deciso cambio di rotta per non costringere i cittadini a costose visite a pagamento nel privato”.

“Insomma, aumenta l’offerta sanitaria e non si toglie niente a quella esistente che invece viene, e deve essere ancor più, potenziata” – conclude Michele Pais – “Basta competizioni tra territori, ma una Sardegna unica in cui il diritto alla salute sia sempre migliore e pari in tutto il suo territorio e per tutti i sardi”.

“Città gestita come circolo di bocciofila”

ALGHERO – “Ricordo che uno dei miei primi interventi sulla stampa, risalente a circa 10 anni orsono, aveva quale tema il possibile uso delle due ex aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas quali sede per campi dal golf, insediamenti di centri benessere e connessione di queste attività con l’agricoltura di eccellenza. Erano i tempi della giunta regionale Cappellacci e dell’assessore Prato, nonché dell’allora Sindaco pro tempore di Alghero Marco Tedde. A distanza di un decennio e a dimostrazione dell’inaudita miopia amministrativa e dell’immobilismo della politica nostrana, mi trovo a scrivere sul medesimo tema. L’unico cambiamento risiede nelle figure istituzionali coinvolte, giusta Solinas, Assessore Sanna e Sindaco in carica Mario Conoci. Il campo da Golf, divenuto mantra ed icona di sviluppo turistico per l’attuale Giunta Regionale, viene nuovamente proposto quale soluzione per l’uso dei due compendi agricoli. La domanda più banale potrebbe risiedere osservando come ad oggi nessun privato ha investito su tale tipologia di turismo nonostante la paventata redditività? Perché i prospettati investitori ad oggi in tutto il territorio del Comune di Alghero, Sassari e Olmendo non hanno acquistato appezzamenti da privati sufficienti per l’estensione richiesta per i campi regolamentari? Mancherà forse la terra sufficiente? No, non credo. Già questo dovrebbe allarmare gli attenti osservatori. L’idea del turismo golfistico viene sempre lanciata senza l’adeguata copertura delle analisi di mercato. Purtroppo per gli assertori di tale tipo di turismo è invece ben noto che il campo stesso non si può reggere senza un adeguato e contiguo investimento immobiliare, traducibile come ulteriore cemento sul nostro territorio! Continuano a parlare di agricoltura di eccellenza ma senza minimamente articolare il discorso od indicare come si intende sviluppare questo essenziale comparto. Insomma la politica dello slogan va bene anche a dieci anni di distanza. Penso che il Cavalier Perussia, fondatore dell’azienda di Surigheddu e amico di Filippo Turati, si stia rivoltando nella tomba. Dalla lotta al latifondo si è infatti passati alla svendita ai resort gestiti da società spesso offshore. La gestione regionale dei due compendi agricoli è stata inequivocabilmente una vergogna che va avanti dalla fine degli anni ’80, con l’acquisto delle terre da parte del pubblico. Denaro sperperato senza utilità, servizi di guardiania che non hanno portato a nulla se non alla libera invasione delle terre da occupanti senza titolo, recentemente parzialmente legittimati nel loro operato. Tutto questo, in un mondo normale darebbe ribrezzo e farebbe ribaltare le scrivanie di chi ancora pontifica progetti sciocchi o frivoli, ma per fortuna loro non siamo un Paese normale. Quella terra è degli algheresi, sia ben inteso alla Regione! Le due ex aziende meriterebbero, proprio per l’origine storica e le idee del fondatore di Surigheddu divenire terre ad uso civico, sottratte agli appetiti degli speculatori o degli occupanti senza titolo! Che destino vogliono riservare ancora ai giovani Algheresi? diventare servi di qualche medio ricco da cocktail o massaggiatori delle loro carni mollicce? Quelle terre potrebbero essere un’opportunità per le aziende agricole del territorio medio-piccole che vogliano investire su filiere di qualità, quali ad esempio quelle cerealicole tanto sponsorizzate proprio dall’attuale amministrazione algherese. Le terre di Surigheddu e Mamuntanas hanno l’estensione necessaria per divenire la giusta scala di produzione di prodotti a marchio di qualità e l’ubicazione geografica per ospitare in loco la trasformazione dei prodotti, che darebbe luogo all’occupazione di figure qualificate, tecniche e professionali. La politica dovrebbe vedere questo e non la svendita ad oscure cordate imprenditoriali. Il Gruppo di Poder Popular è stanco di vedere la città gestita come un circolo di bocciofila ed è parimenti stufo di vedere come ciclicamente riaffiorino proposte stantie. Noi auspichiamo che quelle terre ritornino nell’ambito della legalità in utilizzo alla collettività algherese e per questo non accetteremo utilizzi diversi senza manifestarci contrari. Le terre di Surigheddu e Mamuntanas non devono diventare nemmeno l’estremo argomento di discussione di una consiliatura ormai in pezzi e che le usa per guadagnare sponda politica.

Giovanni Baldassarre Spano, promotore del gruppo Poder Polular per Alghero.