Thiesi e Ittiri: lavori nelle strutture sanitarie per circa 3 milioni di euro

SASSARI – La Direzione aziendale della Asl di Sassari comunica alla popolazione che dal primo marzo l’ospedale di Thiesi sarà interessato dai lavori di riqualificazione dell’immobile. Un intervento del valore di mezzo milione di euro che interesserà l’intero stabile.

Le lavorazioni riguarderanno l’impianto di rilevazione dei fumi e quello antincendio, oltre all’impianto elettrico: l’inizio dei lavori è previsto per venerdì primo marzo e la conclusione entro l’estate, per un intervento di 510.000 euro.

L’area del cantiere verrà adeguatamente segnalata e sono stati previsti dei percorsi alternativi dedicati all’utenza che frequenta la struttura. L’Azienda sanitaria, nello comunicare l’avvio dei lavori, si scusa anticipatamente con la popolazione per eventuali rallentamenti che si potrebbero generare, ma assicura che l’attività programmata è indispensabile per il miglioramento dell’erogazione dei servizi sanitari.

Entro il mese di giugno, sempre al “Civile” di viale Madonna di Seunis, nel mese di giugno, partiranno i lavori di adeguamento dell’edificio per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità: in questo caso l’intervento, per un valore di 1.200.000 euro, prevede l’adeguamento dell’impianto elettrico, idraulico, ma anche dell’impianto di condizionamento e meccanico. Oltre al rinnovamento di infissi, pavimenti, rivestimenti. Nel rispetto della normativa sull’accreditamento delle strutture sanitarie, la gara d’appalto prevede anche l’impermeabilizzazione della struttura.

Sono invece in fase di conclusione i lavori di natura edile e impiantistica avviati qualche mese fa nella struttura sanitaria di Ittiri. L’Intervento, iniziato a settembre e la cui conclusione e’ prevista per il 30 marzo prossimo, ha interessato il rifacimento dell’impianto elettrico, realizzazione dell’impianto antincendio e rilevazione fumi, per un impegno di spesa di circa 350 mila euro.

Anche “l’Alivesi” verrà interessato, entro il mese di giugno, dai lavori di adeguamento per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità: 800.000 euro di progetto che prevede interventi sia al piano terra che al primo piano.

Ospedale Civile, ecco la terapia intensiva e semi-intensiva | video e foto

ALGHERO – La Asl di Sassari presenta la Terapia intensiva e Semi – intensiva dell’ospedale Civile di Alghero. Cinque posti letto di Terapia intensiva multidisciplinare e un posto letto di Semi-Intensiva che si pongono l’obiettivo di garantire l’assistenza per il decorso post-operatorio dei pazienti destinati alla chirurgia elettiva complessa e alla chirurgia in emergenza che prevede la gestione di pazienti instabili oltre l’assistenza rianimatoria anche a pazienti di livello intermedio che necessitano di monitoraggio e supporto specialistico ad alta tecnologia, che presentano insufficienza multi organo, e provenienti da reparti di area medica e chirurgica, da Pronto Soccorso, da strutture del territorio. Oggi la presentazione alla presenza del direttore generale dell’Asl Flavio Sensi, del presidente del consiglio regionale Michele Pais, dell’assessore regionale Carlo Doria, del sindaco Mario Conoci, del presidente della commissione sanità Christian Mulas, dei primari e degli operatori sanitari e Alberto Bamonti come capogruppo dei Riformatori Sardi.

La Asl di Sassari mostra oggi la terapia Intensiva e Semi Intensiva del “Civile”, ubicata al piano terra nei locali rinnovati del presidio ospedaliero di via don Minzoni, adiacenti al Pronto Soccorso e al servizio SSD di Endoscopia Week Surgery e Chirurgia Ambulatoriale.

La struttura, originariamente concepita per essere destinata a Terapia Intensiva Cardiologica (Utic), è stata allestita, organizzata e attrezzata per accogliere 6 posti letto. All’ingresso del reparto è presente una stanza con una postazione di monitoraggio e un letto da adibire ad area di accettazione (shock room), oltre alle aree adibite alla centralina per il controllo anche a distanza del monitoraggio delle singole postazioni. Nell’Open Space le postazioni sono dotate di un letto da Terapia Intensiva, una colonna sospesa con sistemi di monitoraggio avanzato dei parametri vitali, una colonna con le pompe infusionali per la somministrazione di farmaci e un ventilatore da rianimazione per il supporto respiratorio dei pazienti. Si tratta di posti letto di area critica ad alto contenuto tecnologico e assistenziale per pazienti gravi di area medica, chirurgica e traumatologica.

Alla presentazione della struttura hanno presenziato i direttori generale, sanitario e socio sanitario dell’Asl n. 1 di Sassari – rispettivamente Flavio Sensi, Vito La Spina e Annarosa Negri – oltre alla responsabile della Sc Anestesia e Terapia Intensiva multidisciplinare, la professoressa Daniela Pasero, oltre all’assessore regionale della Sanità Carlo Doria, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e il presidente della commissione Sanità Regionale, Antonio Mario Mundula.

In seguito alla concessione del parere favorevole di compatibilità e funzionalità rilasciato dagli uffici regionali negli scorsi giorni, è stata nominata la commissione tecnica regionale che ha fissato per il 6 marzo prossimo l’audit per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e all’accreditamento della struttura. “Dopo oltre dieci anni di attesa, dal mese di marzo 2024 la terapia intensiva curerà i primi pazienti”, ha detto il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

“L’apertura del nuovo reparto di Terapia intensiva è un traguardo importante frutto della collaborazione tra Azienda Sanitaria, Aou, Università, Istituzioni, che risponde ai bisogni della popolazione del Nord Ovest della Sardegna con patologie acute e complesse. Un percorso che testimonia l’importanza del fare rete per raggiungere l’importante obiettivo di integrazione dei servizi sanitari. Il percorso che a breve ci consentirà di attivare la struttura, risponde a tre principali esigenze: da una parte potenziare i posti letto di Terapia Intensiva del territorio, ottimizzare l’offerta sanitaria dell’azienda sanitaria, ponendo così al centro le esigenze di salute del paziente, e inoltre dare giusta attenzione all’ospedale Civile di Alghero e ai professionisti che vi lavorano, oltre a sviluppare e implementare le specialità chirurgiche, determinanti per l’abbattimento delle liste d’attesa “, ha dichiarato il Direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

Marino di Alghero, il 4 marzo riparte l’attività chirurgica di Ortopedia

SASSARI – I lavori della prima sala operatoria dell’ospedale Marino di Alghero sono conclusi e, a partire dal 4 marzo, è stato già programmato l’avvio dell’attività chirurgica di Ortopedia.

All’ospedale di viale Primo Maggio è terminata quindi la ristrutturazione di una parte del blocco operatorio che, oltre alla nuova sala, ha permesso la realizzazione di locali annessi, come quelli dedicati al risveglio del paziente quindi la zona di preparazione all’intervento chirurgico e alcuni locali depositi.

L’apertura del blocco è stata effettuata questo pomeriggio, al primo piano dell’ospedale, alla presenza del direttore generale e del direttore sanitario dell’Aou di Sassari, rispettivamente Antonio Lorenzo Spano e Lucia Anna Mameli. Quindi dell’assessore regionale della Sanità Carlo Doria, del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, del rettore dell’Uniss Gavino Mariotti, del primo cittadino di Alghero, Mario Conoci, e del presidente della quinta commissione comunale Christian Mulas.

Erano presenti, inoltre, la responsabile della struttura Operation manager and operating room, Gabriella Tucconi, il responsabile dell’Ortopedia e traumatologia dell’ospedale Regina Margherita di Alghero, Giuseppe Melis.

I LAVORI. Il progetto per le sale operatorie dell’ospedale Marino di Alghero – per un valore di 1 milione 450 mila euro – ha consentito interventi per opere edili, per impianti elettrici, per l’impianto di condizionamento e riscaldamento quindi per gli impianti idrico e antincendio.

La sala operatoria è situata al primo piano del presidio ospedaliero Regina Margherita, nell’originale comparto operatorio. Ha una dimensione di circa 64mq e ha le caratteristiche impiantistiche che la rendono Iso 5, tipica degli interventi di protesica.

LA NUOVA SALA. La caratteristica Iso 5 è riservata a quelle sale all’interno delle quali vengono effettuati interventi di lunga durata ed elevata complessità, che richiedono un’alta qualità dell’aria all’interno. In questo tipo di sale la carica batterica viene abbattuta con un flusso unidirezionale di aria che interessa sia il campo sia il tavolo operatorio. In questo modo si ha un forte abbattimento dei rischi di infezione.

Sono state installate, poi, nuove porte ermetiche a tenuta d’aria. Tra i lavori effettuati anche il rifacimento delle linee dei gas medicali e l’adeguamento dell’impianto elettrico. Sono stati necessari, inoltre, anche alcuni lavori edili di adeguamento strutturale.

Le azioni adottate dall’Aou di Sassari hanno da subito messo in evidenza la centralità dell’ospedale Regina Margherita.

«Come tutti i lavori di ammodernamento, è stato necessario del tempo per realizzati – afferma Antonio Lorenzo Spano – un periodo necessario che, ora, è ripagato da una struttura altamente tecnologica e con i migliori standard di sicurezza. L’obiettivo è quello di affiancare al sistema delle Ortopedie e traumatologie dell’Hub e Dea di II livello, quale punto di riferimento dell’altissima specialità del centro nord Sardegna, un polo di rilievo regionale integrato per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative e nel campo della robotica, quest’ultima già attiva nei reparti specialistici di Sassari».

IL PERSONALE. L’avvio delle attività di sala operatoria sarà garantito dalla presenza di un numero adeguato di personale dedicato, a partire dagli anestesisti quindi dai ferristi e infermieri di sala. Questo consentirà lo svolgimento sia dell’attività operatoria programmata sia di quella dell’emergenza intraospedaliera. Per le altre sale operatorie, presenti al primo piano dell’edificio che si affaccia sulla rada di Alghero, è previsto un nuovo apposito progetto di ristrutturazione.

Dal momento del passaggio della struttura – avvenuto il 1 gennaio 2022, in virtù della legge regionale numero 24 dell’11 settembre 2020 – l’Aou di Sassari ha investito sull’ospedale, tra fondi propri e finanziamenti regionali, circa 6 milioni di euro.

Apertura del blocco operatorio del Marino di Alghero

SASSARI- Sarà aperto domani, 23 febbraio alle ore 16.30, il nuovo blocco operatorio dell’ospedale Marino di Alghero, all’interno del quale si sono conclusi i lavori di ristrutturazione della sala operatoria.

All’apertura della struttura saranno presenti i direttori generale, sanitario e amministrativo dell’Aou di Sassari – rispettivamente Antonio Lorenzo Spano, Lucia Mameli, Dolores Soddu – quindi la responsabile della struttura Operation manager and operating room, Gabriella Tucconi, il responsabile dell’Ortopedia e traumatologia dell’ospedale Regina Margherita di Alghero, Giuseppe Melis.

Saranno presenti, inoltre, l’assessore regionale della Sanità Carlo Doria, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, il rettore dell’Uniss, Gavino Mariotti, il sindaco di Alghero, Mario Conoci, e il presidente della commissione Sanità del Comune catalano, Christian Mulas.

Sorso: inaugurazione dell’Hospice e della Rsa

SASSARI – Verrà inaugurato il 18 marzo 2024 il primo Hospice del nord ovest della Sardegna e la prima Rsa della Asl n. 1. In seguito all’audit regionale per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e all’accreditamento istituzionale, la Asl di Sassari potrà avere a breve, nella struttura sanitaria polivalente di Via Dessì, a Sorso, 54 posti letto di Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) e 6 posti letto di Hospice.

“Due strutture di ricovero da sempre attese nel Nord Sardegna e che sono determinanti per la nostra offerta di servizi di ricovero in risposta alle cronicità al di fuori dei grandi ospedali hub di riferimento. Saranno decisivi nel rispondere al fabbisogno di cura per le post acuzie per persone assistite e per le loro famiglie e per alleggerire la pressione di ricovero nei reparti internistici per acuti. Per la prima volta nella storia della Asl di Sassari abbiamo, in ambito delle nostre strutture, una Rsa e un Hospice (a cui seguira’, entro l’estate, quello di Ploaghe) quali strutture sanitarie che rafforzeranno la parità di condizioni di accesso a questa fondamentale tipologia di servizi sanitari della popolazione del Nord Sardegna ad oggi carenti rispetto ai migliori standard nazionali”, spiega il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

L’immobile, di proprietà dell’amministrazione comunale e in concessione alla Asl di Sassari, e che già ospita i poliambulatori con gli specialisti del Distretto di Sassari, e’ stato riqualificato per ospitare la Residenza sanitaria assistita e l’Hospice della Asl n. 1: sessanta posti letto distribuiti insieme a tutti i servizi accessori su una superfice di circa 5.000 metri quadri, su quattro piani, circondata da un area verde e dotata di ampie verande.

Lo scorso 11 gennaio 2024 il Nucleo tecnico autorizzazioni e Accreditamento regionale ha effettuato l’audit della struttura sanitaria a cui è seguito il 12 febbraio l’integrazione della documentazione che hanno interessato i requisiti strutturali, impiantistici, tecnologici e organizzativi della struttura.

Il primo sottopiano e’ dedicato ai servizi; al piano terra e’ stata allestita un’ampia hall, dedicata all’accoglienza , una cucina e una sala ristorazione, un’ampia palestra e la piscina riabilitativa; al primo piano trovano posti le stanze di degenza, singole e doppie, per un totale di 33 posti letto, tutte dotate di servizi igienici e di impianto di Ossogino, oltre a sala pranzo e ambulatori; al secondo piano trovano posto altri 27 posti letto, tra i quali quelli dedicati all’Hospice, oltre a sala pranzo e ambulatori.

La Residenza sanitaria assistenziale è una struttura residenziale, finalizzata a fornire ospitalità continuativa per 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana, con l’erogazione di prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale a utenti affetti da malattie croniche o da patologie invalidanti, non autosufficienti e non assistibili a domicilio e che non necessitano di ricovero in strutture ospedaliere o di riabilitazione globale.
Dei 54 posti per RSA:
19 posti (livello R2) sono dedicati alle cure sociosanitarie estensive: rivolto a persone che richiedono elevata tutela sanitaria e trattamenti di cura estensivi (stati vegetativi o stati di minima coscienza prolungati, persone in nutrizione enterale o parenterale protratta, persone con malattie neurodegenerative progressive in fase di non autosufficienza, portatori di tracheotomia in ventilazione meccanica, etc); cure intensive ed estensive a persone non autosufficienti richiedenti elevato impegno e tutela sanitaria. Sono persone, in genere in fase di dimissione ospedaliera, che continuano a presentare instabilità clinica per patologie di labile compenso e che necessitano di un monitoraggio continuo.

35 posti (livello R3) dedicati a cure socio-sanitarie a minore intensità, suddivise in:
Profilo R3A: prestazioni finalizzate all’erogazione di cure a persone non autosufficienti richiedenti trattamenti sanitari e sociosanitari di recupero e mantenimento funzionale. Sono persone in condizioni cliniche moderatamente stabili o moderatamente instabili che necessitano di ulteriore stabilizzazione e recupero di funzione;
Profilo R3D: prestazioni rivolte a persone con demenza e disturbo comportamentale o dell’affettività che necessitano di monitoraggio e trattamento farmacologico, interventi riabilitativi e di tutela in ambiente protetto

Il Nucleo Hospice (sei posti letto), offre un complesso integrato di prestazioni sanitarie assistenziali ed alberghiere, fornite in maniera continuativa per 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana, rivolte a persone affette da una malattia attiva, progressiva, in fase avanzata, con una prognosi infausta a breve termine. Si pone l’obiettivo di mantenere accettabile la qualità della vita, alleviare il dolore dell’assistito ed il senso di impotenza dei familiari. Si inserisce all’interno della rete delle cure palliative che opera in stretta integrazione con l’assistenza domiciliare

In seguito a procedura aperta per la gestione e la fornitura dei servizi sanitari assistenziali, alberghieri e manutentivi, la struttura verrà gestita dalla cooperativa sociale onlus Medihospes.

A partire dal mese di aprile 2024 verrà avviata la graduale accoglienza dei pazienti a seguito della formale trasmissione da parte dell’Assessorato regionale all’Igiene e Sanità dell’autorizzazione all’esercizio e accreditamento della struttura.

Strada Aeroporto, finalmente sarà illuminata: al via i lavori | video

ALGHERO – E luce fu. Finalmente, dopo anni di segnalazioni e articoli, ecco che la Provincia di Sassari, grazie ad un intervento messo in atto dall’attuale commissario Pietrino Fois, realizzerà le opere necessarie per illuminare la strada per l’aeroporto di Alghero.

Un tratto viario che, nonostante l’importanza risulta privo di illuminazione, segnaletica e anche decoro. Senza dimenticare pure l’assenza di cartellonistica utile a indicare, anche in maniera moderna e accattivante, la presenza dello scalo.

In totale saranno posizionati 131 pali flettenti ovvero pensati e creati per evitare impatti deflagranti in caso di incidente. La ditta Tilloca inizierà i lavori i primi di marzo con termine previsto per il 30 giugno

Grande soddisfazione da parte di Fois che, in conferenza stampa questa mattina, ha evidenziato l’importanza dell’intervento per tutto il territorio. Inoltre, c’è ancora in itinere la realizzazione della rotatoria di Santa Maria La Palma per cui si è in fase di conferenza di servizi.

Ecco la conferenza stampa di stamattina:

https://youtu.be/B42wCIFzJjI?feature=shared

Auguri Luisetta, e sono 109!

Cagliari, 17 febbraio 2024. “Sono nata il 17 febbraio del 1915, a Carloforte… Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, ci tiene a precisarlo Luisetta Mercalli questa fantastica signora, elegante e impeccabile come sempre, che oggi ha tagliato lo straordinario traguardo dei 109 anni e nella terra dei centenari, è la seconda più longeva della Sardegna, dopo la signora Amelia Addari, che di anni ne ha 112! E la festa, per Luisetta, la donna più anziana della città di Cagliari e la 50 ° in Italia, nella RSA di Su Planu è stata la festa di tutti, con un senso gioioso di appartenenza e di grande affetto da parte di questa piccola comunità. Circondata dalle amate figlie Angela e Myriam con le nipoti Alice, Elena e Francesca ha spento le 109 candeline: “A nome dell’Amministrazione comunale, del sindaco e mio personale con molto orgoglio facciamo i migliori auguri della città di Cagliari alla signora Mercalli per i suoi 109 anni”, così Edoardo Tocco, presidente del Consiglio Comunale di Cagliari, che ha consegnato a Luisetta Mercalli una targa con una medaglia e la fascia tricolore.
A Cagliari Luisetta arrivò a 12 anni e mezzo nell’Istituto delle Suore Carlo Felice per studiare e si diplomò prestissimo a 16 anni nella Scuola di Metodo per l’Educazione Materna, oggi Istituto Pedagogico. Luisetta in questi anni ha raccontato con naturalezza e semplicità e con una memoria straordinaria le notizie sulla sua vita intensa e piena, dedicata al lavoro e alla famiglia, ma attraversata dagli eventi più drammatici del secolo scorso, dalla prima alla seconda guerra mondiale, con i bombardamenti di Carloforte del 4 aprile del ’43, con 13 morti e tanti feriti a cui lei fece assistenza, anche seguendoli in ospedale a Iglesias. Ma Luisetta ha superato anche la tragedia delle pandemie, da un millennio all’altro: superò la terribile spagnola a 3 anni e ha superato indenne anche quella del Covid in questo millennio.
Vera pioniera per quel periodo, iniziò a insegnare giovanissima a soli 17 anni, perché, come racconta sorridendo, “fu costretta” dal preside ad accettare una supplenza di 15 giorni, proprio a Carloforte,come insegnante alla Scuola di Avviamento Professionale, e da allora non si è fermata più fino a 62 anni, con 46 anni di servizio: ma piccolo particolare, nel 1938 dovette andare a Padova a conseguire il titolo specifico al Magistero Professionale per la Donna e a Roma a fare l’esame di Stato. Luisetta si sposò a 36 anni, il 28 giugno 1951 con Luigi Quaquero, ufficiale di artiglieria, anche lui di Carloforte, e si trasferì a Cagliari, insegnando educazione tecnica nelle scuole di avviamento a Cagliari e Monserrato, che non era ancora comune autonomo, e dopo la riforma nel 1963 che le soppresse ha insegnato Educazione Tecnica nella scuola Media Alfieri fino al 1979.
Da Luisetta Mercalli, figlia di Piergiorgio Mercalli e Limbania Rivano, un messaggio forte che secolo scorso arriva fino ai nostri giorni: la realizzazine della vita fra lavoro e famiglia, per realizzare appieno i propri sogni e progetti.

Welcome Day dell’Asl di Sassari: ““Siate ambiziosi e puntate sulle vostre attitudini”

SASSARI – Dai farmacisti agli assistenti amministrativi, dai collaboratori ai medici specialisti, dai tecnici di laboratorio ai veterinari, dalle ostetriche ai biologi, dai tecnici di radiologia a quello biomedico, dagli Oss agli infermieri: sono solo alcune dei profili dei 450 dipendenti e collaboratori della Asl di Sassari assunti nell’anno 2023 che negli scorsi giorni si sono incontrati per la seconda edizione del Welcome Day della Asl di Sassari.

“Un momento di confronto interno all’Azienda in cui la Direzione intende dare il benvenuto ai nuovi lavoratori, perché è importante conoscersi e confrontarsi con le varie realtà interne ad un Azienda complessa come la nostra. Ma anche un momento di raffronto che ci consente di conoscere i vari percorsi professionali e affrontare e risolvere anche alcune situazioni individuali. Vi invito a unirvi a noi del dimostrare a tutti che la Asl n. 1 e’ un’Azienda capace di esser promotrice di nuovi progetti e buone pratiche. Stiamo puntando su dei progetti pilota inediti che partono proprio dalla nostra azienda: un obiettivo importante che se ciascuno di noi si impegna a portare avanti farà crescere l’azienda e il proprio bagaglio personale”, con queste parole il Direttore Generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, ha voluto aprire il Welcome Day della Asl n. 1 che si è svolto lo scorso 13 febbraio al CineTeatro Astra di Sassari.

Interinali, dipendenti con contratto a tempo determinato e indeterminato, ma anche libero professionisti; molti sono giovanissimi, appena laureati, altri invece sono arrivati nella Asl n. 1 dopo un lungo percorso di studi e una carriera maturata in altre Aziende: sono loro il volto e l’anima dell’Azienda che con grande determinazione contribuiscono giornalmente ad innalzare sempre più, il già alto livello di professionalità dell’Azienda sanitaria.

“Quando si raggiunge una organizzazione complessa come l’Azienda sanitaria e’ importante che ciascuno di voi riesca a raggiungere un buon livello di confidenza con la struttura, con le persone, con le tecnologie, così da poter stabilire, in accordo con la direzione, dei percorsi individuali di crescita personale basati anche sulle vostre ambizioni personali, perché l’ambizione ci spinge ad esser entusiasti per qualcosa che stiamo facendo e che abbiamo piacere di fare. Pertanto non abbiate pregiudizi, approcciamoci in maniera proattiva alle varie attività che l’Azienda ci offre, così da conoscere i vari processi e, conoscendo la macchia, possiate fare una valutazione individuale su quelle che sono le vostre attitudini”, ha concluso Sensi.

Sul palco, messo a disposizione dell’Amministrazione comunale, la Direzione Aziendale: “Tutti noi, insieme, siamo la Asl, dobbiamo esser per questo attori protagonisti e dobbiamo dare giornalmente il meglio di noi stessi, investendo quella proattività necessaria ad affrontare le piccole e grandi difficoltà quotidiane, partendo dalla conoscenza dell’Azienda, una onesta comunicazione, sia interna che esterna, puntando sulla conoscenza e condivisione delle buone prassi”, ha esordito la Direttrice dei servizi socio sanitari, Annarosa Negri.

“Dobbiamo lavorare per costruire percorsi più snelli, più tecnologicamente adeguati al contesto e rispettosi dei diritti delle persone , perché un utilizzo inappropriato delle risorse e’ una lesione del diritto della salute dei nostri cittadini ”, ha voluto rimarcare il Direttore Sanitario, Vito La Spina. Durante la giornata è stato consegnato a tutti i dipendenti il “Vademecum del Dipendente della Asl di Sassari”, un attestato di partecipazione, contenente un QRcode dinamico e aggiornabile, nel quale sono stati inseriti una sintesi di massima dei vari istituti contrattuali dell’Ente che sono in linea con il vigente Contratto Nazionale di Lavoro e con il Regolamento aziendale.
Durante la riunione aziendale non e’ mancato il confronto tra il personale dell’Azienda e i Direttori: dubbi, perplessita’ sul percorso professionale, ma anche soddisfazione per l’avvio di una nuova esperienza lavorativa, e’ stata espressa dai dipendenti.
Per tutti i presenti gli auguri per una carriera gratificante all’interno dell’Asl di Sassari.
Si ringrazia il Comune di Sassari, la Compagnia Teatro Sassari e tutto lo staff per la collaborazione e la buona riuscita della giornata.

Caval Marì, “Finalmente potrà rinascere riprendendo il filo del passato”

ALGHERO – “La strada intrapresa per il recupero e il rilancio del Caval Marì è quella giusta”. Lo sottolinea Giovanna Caria, candidata con Forza Italia alle prossime Elezioni Regionali del 25 febbraio, commentando la notizia relativa alla presentazione di cinque offerte per il bando predisposto dall’amministrazione comunale. L’ex assessora al Demanio della Giunta algherese ricorda il lavoro portato avanti per mesi, assieme agli uffici comunali, per giungere a una conclusione positiva della procedura: dai contatti fitti con gli altri soggetti coinvolti – Regione e Demanio dello Stato – alla predisposizione del bando.

“In questo modo si migliora la complessiva offerta di servizi alla cittadinanza ed ai turisti, proseguendo nel percorso di recupero del patrimonio pubblico locale abbandonato” rimarca la Caria, ricordando anche l’utilizzo proficuo che ne fece l’amministrazione di centrodestra guidata dall’allora sindaco Marco Tedde. “Dai grandi eventi di Antonio Marras che attiravano aerei pieni di giornalisti della moda, Show The chef con Young & Rubicam e Il Gambero rosso, decine di mostre ed eventi di grande livello e centinaia di incontri pubblici sulle tematiche più rilevanti per la nostra comunità, come Piano urbanistico, Piano del Porto e Piano dei trasporti con la Regione ed eventi legati all’agricoltura sempre con la Regione. Ora – conclude la Caria – con la conclusione di questa procedura si potrà finalmente dare nuova vita al prestigioso immobile”.

“Palestra Mariotti chiusa per le elezioni”, sconcerto da parte dei gestori del PGS

ALGHERO – “In occasione della tornata elettorale per il rinnovo del consiglio Regionale, la Palestra Mariotti sarà destinato a quartier generale logistico e sarà chiusa alle regolari attività dal 21 al 26 febbraio, con riapertura dei corsi prevista per martedi 27 febbraio. La notizia ci è stata comunicata via PEC a firma dal segretario comunale, Dott. Antonio Ara.
Una breve nota sulla decisione; Generalmente la nostra società sportiva è solita misurarsi poco con richieste e polemiche di ogni sorta, ma probabilmente due righe vale la pena spenderle. Nel corso di questa gestione la palestra è stata concessa più volte cone Hub Elettorale logistico, alcune volte come sede di concorsi per il personale del Comune o partecipate, la scuola media di via XX Settembre utilizza l’impianto per circa 20 ore settimanali per le attività di motoria, fino ad arrivare alla chiusura dell’attività a causa del periodo di somministrazione Vaccini durante il COVID, che ci ha privati dell’impianto per 14 mesi. Fermo restando che da contratto le richieste sono legittime, (nella certezza che nessun contribito, comunale o della Regione Sardegna, ci è mai stato concesso e mai ne abbiamo fatto richiesta) ogni volta si presenta la necessità, la piccola palestra del Mariotti, un pò la cenerentola delle palestre cittadine, ecco trasformarsi nel “rimedio” perfetto. Comincia a stare un pò stretta la definizione di “luogo strategico”, anche perchè Alghero non è esattamente Parigi o Londra e siamo convinti che qualche alternativa ci deve essere, anche a costo di fare 300 metri in più, e nel nostro gruppo di lavoro, ovviamente ogniuno ha le proprie facoltà mentali e idee, comincia a radicarsi l’idea che qualche istruttore amministrativo “suggerisca” al dirigente di turno o al segretario comunale la presenza del Mariotti, quasi come potesse essere il male minore, anche perchè la politica locale conosce benissimo, molto meglio dei dirigenti, l’attività sportiva nell’impianto. Chiudiamo con una nota anche per sgomberare il campo dall’idea che non ci sia un’attività “primaria” ben identificata, anche perchè il bouquet di discipline è molto vario ed è molto impegnativo tenere in piedi tutte le linee federali dedicate: La palestra Mariotti, ha un indotto di circa 450 praticanti tutto l’anno, e vi lasciamo immaginare “la facilità” nel rendere fruibile un impianto che ospita attrezzature sportive di ogni tipo (incluso un ring)”.

La direzione PGS e Palestra Mariotti.