Scuola Tarragona, operai al lavoro

ALGHERO – Il Settore delle Manutenzioni del Comune di Alghero sta eseguendo le opere di ripristino della funzionalità dell’impianto di riscaldamento della scuola “Grazia Deledda” di via Tarragona. Gli operai della ditta incaricata stanno lavorando senza sosta per riparare la grossa perdita che si è verificata nelle diramazioni sotto il pavimento. L’impianto è particolarmente obsoleto e costituito da tubature in ferro, quindi in gran parte usurate. La sostituzione delle tubature viene eseguita quindi con l’esecuzione anche di opere murarie. L’impianto, molto datato, paga l’assenza di manutenzioni,   con tutti le incognite che ne derivano in termini affidabilità; a questo si aggiunge anche il problema delle chiusure varie che hanno rallentato anche le tempistiche per il reperimento dei pezzi di ricambio e quindi l’operatività dell’impresa, che nonostante questo lavora a pieno ritmo.  

“Capiamo le difficoltà e i disagi delle famiglie, ma stiamo facendo di tutto affinché la riparazione possa essere eseguita in tempi più brevi. Stiamo raddoppiando gli sforzi, tutti, per cui nel corso di questo pomeriggio i lavori in corso dovrebbero fornirci indicazioni più chiare circa la loro imminente ultimazione”, spiega l’Assessore alle Manutenzioni Antonello Peru. I lavori sono in corso  di esecuzione già dal giorno 4 gennaio. Nel corso delle operazioni di spurgo dei radiatori, programmate in accordo con la scuola, la mattina del 4 c.m., gli addetti alla manutenzione degli impianti termici hanno rilevato un anomalo calo di pressione nel circuito, causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento della scuola. Attraverso l’impiego di termo-camera è stata dunque avviata una ricerca della perdita sotto pavimento, localizzata successivamente nel tratto di dorsale principale che dalla centrale termica si dirama all’interno dell’edificio scolastico. 

Con l’ausilio delle maestranze dell’Alghero In House, la mattina di martedì 5, previa comunicazione con la segreteria scolastica, sono iniziati i lavori di scavo e rimozione della pavimentazione sia nella centrale termica che all’interno dell’edificio scolastico, mettendo a nudo diversi metri di tubazione. Con la messa in pressione dell’impianto è stata individuata una grossa falla nel tratto interno alla centrale termica, malgrado i problemi di immediato reperimento dei pezzi speciali di tubazione da sostituire, il personale addetto del gestore degli impianti termici ha comunque proseguito con i lavori di taglio e preparazione per il collegamento della nuova porzione di tubo in sostituzione di quella ammalorata

Sito Sant’Imbenia allagato, azioni immediate

ALGHERO – Maltempo che non dà tregua nel territorio. A causa delle forti piogge di questi giorni, si è completamente allagato l’interno di alcune capanne del Nuraghe S. Imbenia. Immediato l’intervento della protezione Civile, allertata a seguito di un sopralluogo di controllo presso le aree archeologiche della villa romana e del villaggio di S. Imbenia, da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la province di SS-NU, con la funzionaria Dott.ssa Gabriella Gaseperetti,  con l’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero Marco Di Gangi, con l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis ed il restauratore Antonio Chessa e il funzionario dell’Ufficio Cultura Pietro Alfonso.

“Gli interventi della Protezione Civile, ai cui va un plauso per la tempestività con sui ha effettuato l’intervento, sono stati determinanti in quanto sono svolti con immediatezza proprio ai fini di preservare l’importante sito archeologico” sottolinea l’Assessore Di Gangi.  Sul posto i volontari della Misericordia di Alghero, che con i propri mezzi meccanici hanno provveduto a liberare dall’acqua le capanne interessate dagli allagamenti.  

Ecocentro S.M. Palma, avanza l’iter

ALGHERO / Pubblicata sul Buras la variante al Prg relativa alla realizzazione del nuovo Ecocentro comunale a Santa Maria La Palma. Inizia quindi il termine dei sessanta giorni entro il quale i cittadini possono presentare le osservazioni scritte. 

Il nuovo Ecocentro, al servizio delle Borgate, nascerà a Santa Maria La Palma, con un finanziamento di 133 mila euro della Regione. Il Progetto di realizzazione della nuova struttura ha ottenuto il 2 dicembre scorso il via libera dal Consiglio Comunale con l’adozione della variante urbanistica che riclassifica l’area con la destinazione artigianale urbana. La procedura presentata dall’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras continua quindi con l’iter che, dopo il periodo dedicato alle osservazioni, dovrà ripresentare al consiglio la delibera per l’approvazione definitiva.  Il nuovo centro sorgerà su un’area della borgata della superficie complessiva di 4.160 mq. e si aggiungerà  alle due strutture presenti ad Alghero e nel territorio, situate a Galboneddu e nella zona artigianale Ungias – Galantè.

La realizzazione della nuova struttura avrà quindi un impatto molto positivo sulla gestione della raccolta dei rifiuti, in quanto, delocalizzata rispetto alle altre due strutture, permetterà di colmare le carenze riscontrate e di raggiungere gli obbiettivi di raccolta differenziata previsti dalla pianificazione normativa.

Alghero, tutti negativi al Cra

ALGHERO – Buone notizie dal Centro Anziani di Alghero. Il nuovo anno comincia con uno spiraglio beneaugurante, che giunge dagli ultimi dati sul contagio da Covid.  Sono tutti negativi gli ospiti della struttura ospitata nell’ex Ostello della Gioventù di Fertilia. Raggiunta quota zero tra gli ospiti, ma anche tra gli operatori. Dei due ricoverati, inoltre, un ospite è rientrato nella struttura in quanto negativizzato. Resta un paziente positivo ricoverato in lungodegenza nell’ospedale di Ittiri, al quale vanno gli auguri di pronta guarigione del Sindaco Mario Conoci e dell’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris.

“Un aspetto che ci fa tirare un sospiro di sollievo ma che ci deve indurre a tenere alta la guardia nell’attesa  dei vaccini anche per gli ospiti e gli operatori delle case di riposo algheresi”, commentano il Sindaco e l’Assessore.  Per i 51 anziani e per i 70 operatori del Centro, una tregua, quindi. “Siamo sicuri – aggiungono –  che anche per quanto le vaccinazioni per le case di riposo, l’equipe dei sanitari di Alghero saprà intervenire con stessa celerità e prontezza che ha messo in atto nelle vaccinazioni appena eseguite per gli operatori del nostro ospedale”.

Scuola, Istituti infuriati contro la politica

CAGLIARI – “Il 7 gennaio è passato, l’11 gennaio si avvicina, e con esso la dichiarata riapertura delle scuole di ogni ordine e grado con la didattica mista al 50% per le sole scuole superiori. Molti eminenti politici, appoggiati da altrettanti esponenti del mondo economico/industriale, seguiti da alcuni sindacalisti e da qualche membro accademico, negli ultimi giorni stanno mettendo in discussione questa ripresa”. Cosi il Coordinamento Presidenti dei Consigli d’Istituto Sardegna riguardo le scelte del Governo Conte sulla scuola.

“Tralasciando il fatto, già ampiamente noto, che la scuola – almeno nelle fasce di secondo grado – è pressoché ferma, con liceali e universitari che non entrano più nei loro istituti dal 5 marzo 2020,  con una nazione che, pur essendo tra le meno digitalizzate d’Europa, continua a ritenere la Didattica Digitale Integrata la soluzione ottimale (forse ci si è dimenticati oppure non si conosce la conformazione geografica della nostra bella ma disastrata penisola), con le polemiche e strumentalizzazioni che si susseguono ormai ininterrottamente da 10 mesi, questo Coordinamento si trova a dover ribadire, con voce sempre più decisa e perentoria, di essere stanco di sentire che la scuola è “pericolosa sotto il profilo sanitario, poiché non si sa quanto possa incidere sull’andamento della curva epidemiologica”.

“E’ veramente mortificante dover ripetere e continuare a ripetere all’infinito, che sulla scuola vengono scaricate le inadempienze di una classe politica molto attenta ai beni materiali e completamente distratta da ciò che è il fulcro e il futuro di una intera società: educazione e cultura. Ed è ancor più aberrante dover ricordare agli organi politici (nazionali, regionali, provinciali e locali), ognuno per la propria parte di competenza, che le centinaia di miliardi di debito che si stanno accumulando, graveranno sulle spalle dei giovani, che sono costretti a doverli restituire nel futuro”.

“Negli ultimi giorni, a cavallo delle festività natalizie, grazie al lavoro coordinato dei Prefetti di tutte le Provincie, si è studiato, discusso, elaborato e trovato il modo di garantire la sicurezza sanitaria sotto il profilo del trasporto pubblico locale. Mezzi suppletivi, risorse umane sussidiarie, orari riprogrammati e diversificati per il rientro in sicurezza di migliaia di studentesse e studenti. Contratti con società private di trasporto per garantire un maggior numero di mezzi a disposizione, tutto questo grazie ai fondi stanziati per la specifica esigenza”.

“Eppure ancora si paventa l’ipotesi di un rinvio “sine die”, rischiando di vanificare il lavoro svolto. Siamo veramente preoccupati. Ancora una volta stiamo assistendo ad una serie di interventi temporanei e fugaci, attuati e adattabili a seconda della transitorietà e del clamore dettato dall’emotività, e non ad una seria programmazione stabile e definita che vada oltre l’emergenza attuale. E’ ora che la politica torni ad essere Politica con la P maiuscola. Che si faccia carico del futuro dei giovani, poiché un paese che non si cura del futuro non ha futuro“.

No alle scorie, mozione del Psd’Az di P. Torres

ALGHERO – Il Partito Sardo d’Azione di Porto Torres, con il suo Gruppo Consiliare, si prepara a mobilitare tutto il Consiglio Comunale con una Mozione di sostegno alle azioni che il Presidente Christian Solinas, la Giunta e il Consiglio Regionale della Sardegna stanno intraprendendo per respingere il piano dell’attuale Governo (Cnapi) che individua anche la nostra isola ( 14 siti in Sardegna sui 67 individuati complessivamente nel territorio nazionale ) come idonea al Deposito unico dei rifiuti nucleari. La Sardegna ha già abbondantemente dato negli ultimi decenni! Tutt’oggi ampie zone di territorio sono vincolate a servitù militare nelle quali periodicamente si svolgono operazioni militari Nato particolarmente significative ed impattanti. Servitù militari che una volta dismesse le ex basi Nato hanno lasciato per lo più uno strascico di mancate promesse di rilancio economico e di riconversione produttiva del territorio. Ampie porzioni della nostra Isola, dal Nord al Sud alle aree centrali, sono state “segnate” dall’ industria pesante e sopratutto dalla Chimica di Stato. Pagando un grandissimo tributo sia occupazionale sia di compromissione del suolo e delle coste interessate. Territori che ancora devono essere bonificati e restituiti alla collettività ed alla economia sarda dopo anni di promesse ed interventi mancati. A tutto ciò si vorrebbe aggiungere la costruzione di un Deposito Nazionale di Scorie nucleari? Con la promessa effimera , già vista in passato innumerevoli volte, di (a regime) poche centinaia di posti di lavoro, che avranno una residuale ricaduta sulla nostra occupazione? Diciamo un CATEGORICO NO al deposito di scorie radioattive in Sardegna. Diciamo un categorico NO ALLA SARDEGNA TRASFORMATA IN UNA PATTUMIERA NUCLEARE DEL MEDITERRANEO. La Sardegna ed i sardi hanno una vocazione turistica, ricettiva e ambientale. Confidiamo in un’ agricoltura sostenibile legata anche allo sviluppo e crescita delle filiere in loco. Confida nella piena valorizzazione del proprio immenso patrimonio storico ed archeologico. Ma confida anche anche nei nuovi processi industriali, turistici e tecnologici legati alla green economy che sarà il tema portante del grande piano Europeo di investimenti del Recovery Fund. Per tutte queste ragioni è inconcepibile pensare di proporre nella nostra terra la costruzione di un Deposito di Scorie nucleari che vincolerebbe per sempre quei territori, sacrificando, ancora una volta, la possibilità di percorrere la strada di uno sviluppo economico diverso. La Sardegna non è più disposta a pagare un ulteriore prezzo in termini ambientali! Il Partito Sardo D’Azione di Porto Torres ed il Gruppo Consiliare sono pronti ad appoggiare tutte le azioni che la Regione Sardegna, il Suo Presidente Christian Solinas, il Consiglio Regionale ed i Comuni interessati in prima persona da questa scellerata ipotesi del Governo Nazionale, saranno chiamati ad intraprendere con forza e decisione!

Il Segretario Cittadino Adriano Solinas

Il Gruppo Consiliare Psd’Az Bastianino Spanu Alessandro Pantaleo

No alle scorie del Psd’Az Alghero

ALGHERO – Quella libertà si chiama indipendenza politica, economica e giustizia sociale: libertà che significa che i sardi debbano essere prima di tutto padroni della loro terra, arbitri dei propri destini.” Così scriveva oltre 50 anni fa Antoni Simon Mossa con un pensiero oggi più attuale che mai. 

La sezione del Psd’Az di Alghero Antoni Simon Mossa lancia un appello e chiede aiuto a tutti gli algheresi e a tutti i sardi per bloccare le scellerate decisioni di uno stato che continua imperterrito nel suo disegno criminale volto a trasformare questa terra in una pattumiera dove scaricare le scorie nucleari prodotte in Italia.
Questa non e’ una battaglia di destra o di sinistra , ma una lotta che i sardi devono portare avanti uniti  per difendere una Regione che ha una storia e una cultura millenaria e  non può essere trattata alla stregua di  una discarica sulla quale riversare gli scarti prodotti altrove.
Abbiamo subito per secoli decisioni calate dall’alto che oggi non possiamo più sopportare. Il disboscamento della nostra terra per far marciare le ferrovie piemontesi, il tributo pesantissimo delle migliaia di sardi morti nelle guerre italiane,  35.000 ettari di terra occupati dal 65% dalle servitù militari italiane,  i 20.000 chilometri quadrati di mare che vengono interdetti a navigazione e pesca durante le esercitazioni,  sono solo alcuni esempi delle prevaricazioni che lo stato italiano perpetra nei confronti di questa terra.

Abbiamo un gap economico, mai compensato, determinato dalla nostra insularità, paghiamo l’energia molto più cara in confronto al resto d’Italia e a questo i sardi reagiscono con l’ orgoglio insito nel loro DNA nel tentativo di produrre benessere che lo stato italiano vuole definitivamente negarci.
Vuole sopprimere la crescita economica mostrando  arroganza e disprezzo nei confronti della volontà di  un popolo che si e’ espresso con un referendum e con una Legge regionale che vieta in maniera categorica  il transito e il deposito di scorie nucleari sul suo territorio.
La nostra economia si basa su agricoltura, turismo, abbiamo beni archeologici che indicano una civiltà più antica della Magna Grecia: perché uno stato patrigno deve mortificarci mentre cerchiamo di risollevarci da una crisi economica senza precedenti?

La scelta  di individuare i 14 siti in Sardegna e’ avallata dal ministro Stefano Patuanelli dello sviluppo economico e dal ministro Sergio Costa dell’ ambiente, ma  la nostra battaglia sarebbe stata la stessa anche se a dirigere quei ministeri ci fossero stati altri partiti e altre parti politiche, ed e’ per questo che il nostro appello va ai sostenitori di tutti i  partiti di cui i due ministri sono espressione.

Dimostrate che queste sono battaglie molto più importanti di quelle strumentalmente portate avanti contro uno strumento urbanistico volto a far rinascere la Sardegna e dimostrate che tenete più alla terra che vi ha dato i natali che ai diktat che vi arrivano dal governo centrale. Dimostrate che il vostro pregiudizio nei confronti di chi non appartiene alla vostra parte politica e’ superabile e soprattutto dimostrate di non far parte di quelli che pur di assecondare i governi centrali fanno il male di questa terra.
 La posizione dura e coraggiosa assunta dal Presidente di tutti i Sardi, Christian Solinas,  a difesa e tutela della Sardegna deve essere la posizione di tutti noi, senza distinzioni. 

Sezione del Psd’Az di Alghero Antoni Simon Mossa

Alghero, già 504 operatori sanitari vaccinati

ALGHERO – “Un primato che mette i nostri medici e i nostri operatori in cima alle classifiche di rendimento nazionale sulle somministrazioni del vaccino contro il Covid. Nel giro poco più di ventiquattro ore  sono state somministrate le 504 dosi messe a disposizione del nostro ospedale. Un ringraziamento forte va all’equipe guidata dal Dott. Gioacchino Greco, composta dagli operatori delle diverse specialità dell’Ospedale Civile di Alghero. Il primo ciclo di vaccinazioni è stato eseguito a tempo di record, e questa è la dimostrazione di quanto sia fondamentale il ruolo dei nostri sanitari. Una visita istituzionale non è stata abbastanza  per ringraziare a nome di tutti gli algheresi chi sta profondendo impegno e professionalità in questa fase dell’emergenza”, così il sindaco di Alghero Mario Conoci sulla campagna vaccinale.

Danni Agro, Protezione Civile e Settore Ambiente in prima linea

ALGHERO – Proseguono senza sosta gli interventi della locale Protezione Civile, coordinata dall’Assessore Andrea Montis, con il presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas. Nelle zone della bonifica, ieri, anche il Genio Civile di Sassari con l’ingegner Giovanni Spanedda, per verificare una delle tante situazioni a rischio che vede diverse abitazioni rese inagibili per l’acqua che ha tracimato dai canali, andando ad allagare i poderi e terreni limitrofi.

“Una condizione che conosciamo molto bene e che tuttavia, per essere maggiormente controllata e arginata, deve vedere in prima linea tutti gli enti preposti affinché ci sia veramente una svolta nella cura e manutenzione dei canali e anche delle cunette stradali che fungono da sfogo per l’acqua” hanno detto Montis e Mulas. “Lo scenario è stato molto esaustivo sugli ingenti danni alle proprietà e alle colture, dovuti alla pioggia di questi giorni – aggiungono l’Assessore e il Presidente della Commissione – e bene ha fatto il Sindaco Mario Conoci a proporre in Giunta la richiesta di calamità naturale da inviare in Regione”. Pesanti i danni, le giornate di maltempo hanno infierito su case, terreni e colture.

“Le responsabilità, per qualcuno, vanno sempre attribuite a madre natura. Ma la soluzione sarebbe più semplice: basterebbe capire che pulire e sistemare i canali è una responsabilità dell’uomo. I cambiamenti climatici impongono di mettere tra le priorità la prevenzione, ed è questo che va fatto”, concludono Montis e Mulas.

Peru al Governo: mai scorie in Sardegna

CAGIARI – “Il governo nazionale si metta l’anima in pace: le scorie nucleari non arriveranno mai in Sardegna. Qualsiasi decisione che vada nella direzione opposta scatenerà una risposta istituzionale e popolare che non si è mai vista fino ad oggi. Il popolo sardo si è espresso in maniera chiara ed inequivocabile nel referendum del 2011 e quel voto popolare verrà rispettato.” Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del gruppo Cambiamo UDC Antonello Peru.

“L’aver indicato 14 siti in Sardegna tra quelli idonei ad ospitare il deposito di scorie nucleari è già un atto totalmente irrispettoso della volontà dei sardi e purtroppo fa seguito ad una serie di atti e comportamenti del governo che appaiono sempre di più ostili nei confronti della nostra regione e della nostra autonomia. Questa volta però sembra davvero che si voglia passare il segno, lasciando quasi intendere che la Sardegna possa essere considerata alla stregua di un territorio nel quale si possa fare e decidere quello che si vuole. 

Lo abbiamo potuto constatare con le leggi regionali impugnate dal governo nell’ultimo anno, e lo stiamo constatando anche ora con la scelta dei siti idonei ad ospitare le scorie. Non è un caso che da tempo sosteniamo con convinzione la necessità di passare da un sistema che accentra le decisioni a livello statale ad un nuovo e moderno federalismo che dia un reale significato alla nostra autonomia e non ci escluda dai processi decisionali. Il governo ha potestà di scelta riguardo al nostro demanio, incamera le somme per le concessioni e ora pretende anche di imporre le proprie decisioni sui siti dove portare le scorie nucleari.

Ed è grave che questo accada con l’inaccettabile e imbarazzante silenzio di tutti quegli esponenti politici, ambientalisti a corrente alternata, pronti a urlare contro un piano casa che non provocherà neanche un milionesimo dei danni prodotti da un deposito di scorie ubicato nell’isola. Non è neanche il caso di citare gli effetti negativi che una scelta di questo tipo comportebbe sia dal punto di vista ambientale che economico. Non possiamo permetterlo e per questo motivo non consentiremo al governo di trattare la Sardegna alla stregua di un immondezzai