Marino, più posti Covid e potenziamento

ALGHERO – “Per far fronte ad una eventuale terza ondata di contagi, l’Ospedale Marino di Alghero è l’unica struttura del Nord Ovest in grado di ospitare nuovi posti letto dedicati ai pazienti Covid” – dichiara il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais – “Grazie alla terapia intensiva Covid già operativa e alla presenza di sufficiente personale sanitario sarà in grado di offrire ai cittadini una risposta tempestiva”.

“I nuovi posti letto dedicati ai pazienti Covid positivi a media intensità di cure saranno ricavati al secondo piano del Marino. Questo comporterà necessariamente il trasferimento di alcuni servizi e reparti nei locali dell’Ospedale Civile e in altre strutture cittadine, garantendo la continuità assistenziale” – continua il Presidente Pais – “Ieri è stato fatto un sopralluogo dalla direzione sanitaria, ingegneria clinica della Assl e direttori dei reparti per valutare il migliore assetto delle specialità mediche in modo da garantire le massime prestazioni cliniche”.

“In particolare, l’attività di Diabetologia e Oculistica non sarà limitata e verrà svolta in spazi adeguati, individuati in maniera condivisa dai direttori dei reparti” – rimarca  il Presidente del Consiglio Regionale.

“Nonostante l’emergenza, grazie agli investimenti strutturali e tecnici fatti sui nosocomi cittadini, abbiamo assistito negli ultimi mesi ad un incremento dell’attività nei reparti e nelle specialità di Alghero” – sottolinea Pais – “Anche quest’ultimo intervento si inserisce in quest’ottica di potenziamento della Sanità algherese”.

“Negli anni passati le strutture sanitarie cittadine non hanno goduto della giusta attenzione” – conclude Michele Pais – “Grazie a questi nuovi interventi strutturali, ed al continuo potenziamento tecnologico, non solo saremo in grado di fronteggiare eventuali emergenze, ma al termine della pandemia avremo dei reparti più moderni ed al passo con le esigenze sanitarie dei cittadini”.

Neonato strappa mascherina, foto simbolo

SASSARI – Un bambino appena nato che tira involontariamente la mascherina dell’ostetrica che lo tiene in braccio e che ha appena assistito la sua mamma in sala parto. Per il quotidiano L’Eco di Bergamo è la foto simbolo di questo Natale 2020, anche se lo scatto risale al 7 maggio scorso. A essere ritratti sono il piccolo Mattia e l’ostetrica Gianfranca Fiori, che lavora nella sala parto della Ginecologia e Ostetricia dell’Aou di Sassari. 

«È stata una reazione inaspettata – racconta Gianfranca Fiori che nei suoi anni di professione non ricorda un episodio simile– una sorpresa sia per me che per le mie colleghe che hanno voluto subito immortalare quel momento».

Una foto che ricorda quella scattata a ottobre a Dubai, dove si è verificato un analogo episodio che ha avuto da subito un forte risalto mediatico. Quello sassarese, invece, avvenuto a maggio, era stato pubblicato sul sito vistanet.it. A scovarla sul web, adesso, è stato il direttore de L’Eco di Bergamo, Alberto Ceresoli, che l’ha pubblicata sulla prima pagina del giornale, in edicola nel giorno della Vigilia di Natale.

«È sicuramente un motivo di orgoglio per noi – afferma il direttore dell’unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Aou di Sassari professor Salvatore Dessole – che siamo il punto nascita di riferimento sul territorio».

Così Mattia, che adesso di mesi ne ha sette, si trova a essere una piccola star per la mamma Marinella Campus, 41 anni alla sua prima gravidanza, e per il papà Stefano Colombino. «Siamo contenti di questa scelta del giornale – afferma mamma Marinella – e la sua nascita è stata anche un momento di libertà. Quelli trascorsi in reparto, infatti, sono stati tre lunghi giorni senza mio marito, che vedevo soltanto dalla finestra dell’ospedale. Ho affrontato tutto da sola, con la forza che un figlio può darti. Quando ho rivisto mio marito, ci siamo guardati e siamo scoppiati a piangere». 

Per le restrizioni del Covid, infatti, in reparto e in sala parto non sono ammessi i papà. «Sentirsi soli in una esperienza come la nascita è un po’ triste, bisogna sottolineare però – precisa professor Salvatore Dessole– che si tratta di misure di protezione della salute, quella delle stesse mamme, dei piccoli e degli operatori. Qui da noi, poi, abbiamo creato due percorsi ben precisi uno per le pazienti no Covid e uno per quelle Covid positive». 

E proprio in quest’ultimo percorso medici, ostetriche e infermiere entrano indossando tutti i dispositivi di protezione necessari. «Stiamo per molte ore bardate di tutto punto – riprende Gianfranca Fiori – è dura ma è anche speciale quello avviene lì. Speriamo che questa scelta fatta dal quotidiano bergamasco sia di buon augurio per una rinascita», conclude.

Sardi e sicuri, Piano Crisanti-Solinas: Isola Covid-free

CAGLIARI – ‘Sardi e sicuri’, è lo slogan che la Regione Sardegna ha scelto per promuovere la grande campagna di screening anti Covid-19 che partirà a gennaio nell’Isola. “Una sfida che ha l’obiettivo di riportare la Sardegna all’azzeramento della circolazione virale, attraverso fasi sequenziali in un tempo ragionevolmente breve. Un progetto che, oltre alla parte tecnico scientifica, farà leva sulla responsabilizzazione e il coinvolgimento delle comunità e di tutte le istituzioni”, ha dichiarato il Presidente della Regione, Christian Solinas, che ieri ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa con l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, il commissario straordinario di Ares-Ats, Massimo Temussi, e il Prof. Andrea Crisanti, ordinario dell’Università di Padova che supporterà la Regione nel progetto.

“Un’iniziativa che nel pieno della seconda ondata – sottolinea il Presidente – punta a riportare la Sardegna allo stato di ‘Covid-free’, raggiunto durante la prima fase grazie alle misure adottate e al comportamento responsabile del popolo sardo. Realizzeremo un’azione mirata per l’individuazione dei positivi e la compressione della circolazione virale che prevede anche l’adozione di interventi per consolidare i risultati raggiunti”.

L’attività di informazione e promozione alla base del progetto sarà orientata su quattro fattori: unità, responsabilizzazione delle comunità, opportunità per l’Isola di ridurre o, addirittura, azzerare la circolazione virale e la possibilità, per i cittadini, di accedere gratuitamente a uno strumento di controllo del virus. La campagna di screening partirà dall’Ogliastra e procederà nei mesi successivi sulle altre aree: 23 i comuni individuati come sede per effettuare i test, con 46 postazioni e un totale di 180 operatori per l’esecuzione di 32.278 tamponi antigenici per un’adesione stimata attorno al 65% della popolazione.

“Il territorio su cui avvieremo la campagna – spiega Crisanti – ci permetterà di individuare eventuali criticità e di valutare problematiche che eventualmente dovessero emergere e che possono riguardare diversi aspetti, come il flusso dei dati, la logistica, il personale o altro. Sarà una ‘palestra’ che ci consentirà di procedere, successivamente, su scala più vasta”.

Due gli ‘step’ previsti per lo screening, ciascuno della durata di due giorni. I primi tamponi antigenici rapidi, saranno eseguiti tra il 4 e il 5 gennaio e saranno ripetuti sui soggetti risultati negativi a distanza di una settimana, per aumentare la probabilità di intercettare eventuali positività al Covid. Nella prima sessione di test saranno utilizzati tamponi antigenici rapidi cromatografici (in grado di restituire un risultato visibile a occhio nudo tramite la colorazione, nell’arco di 15 minuti), mentre nella seconda saranno impiegati tamponi antigenici immunofluorescenti (risultato entro 24 ore attraverso l’analisi con un apposito macchinario). In entrambe le fasi le persone risultate positive saranno immediatamente sottoposte al tampone molecolare e con loro saranno tracciati e testati i contatti stretti.

“Al termine di questa campagna – dichiara Andrea Crisanti – non avremo solo migliorato la situazione dal punto di vista della circolazione virale, ma avremo lasciato sul campo un bagaglio di formazione, competenze tecnico scientifiche e organizzative fondamentali per la fase di consolidamento che seguirà”

Olmedo differenziata all’85%, taglio tariffe

OLMEDO – Nei giorni scorsi si è conclusa la consegna del calendario e del kit per della raccolta differenziata per l’anno 2021; il servizio porta a porta,  con il nuovo appalto ha avuto qualche cambiamento finalizzato alla riduzione del secco indifferenziato e all’incremento della percentuale di differenziazione dei rifiuti.

I cittadini hanno recepito velocemente il nuovo calendario di raccolta contribuendo, nonostante le difficoltà collegate alle numerose utenze Covid,  al conseguimento di risultati di assoluto rilievo con l’incremento di  oltre 15 punti percentuale di raccolta differenziata rispetto all’inizio del mandato, raggiungendo in alcuni mesi la soglia del 90%.

Infatti rispetto all’anno 2016, in cui la percentuale di raccolta differenziata era stata pari al 70,57%, nel mese di luglio  2020 si è rilevato  il 90,40% di rifiuti differenziati, l’89,70% nel mese di agosto 2020 e l’84,95% nel mese di settembre 2020.

Un eccellente risultato ottenuto grazie alla fattiva collaborazione della comunità e del costante supporto dell’ufficio ambiente condotto con grande impegno dall’Assessore Tore Siffu.

In proposito il Consiglio Comunale in data odierna ha approvato il nuovo Piano Economico Finanziario per la raccolta dei rifiuti che consentirà sin dal prossimo anno la riduzione delle tariffe in favore degli utenti.

Invitiamo i cittadini a proseguire con questa virtuosa condotta anche nell’imminente periodo festivo, effettuando un corretto e puntuale conferimento dei rifiuti, evitando in tal modo di vanificare l’impegno di un intero anno.

Nel ringraziare la comunità per la collaborazione, si invitano quanti ancora avessero dubbi sulla differenziazione dei materiali a consultare l’ecodizionario, consegnato nei giorni scorsi e disponibile presso i nostri uffici comunali o consultabile al seguente link: http://www.dovelobutto.info/coros/

“Il Marino solo ora riprende a brillare”

ALGHERO – La Cenerentola della sanità locale, dopo che per trent’anni è stata trascurata, diventando oggetto di numerose svariate ipotesi di dismissione che lasciavano trapelare il triste epilogo coronato da una svendita mirata, oggi si è fortunatamente riscattata, trasformandosi nel punto cardine della risposta locale all’ emergenza sanitaria Covid_19. Infatti grazie ad un prezioso intervento dell’Assessorato Regionale alla Sanità si è scongiurato il pericolo di replicare lo stesso destino che ebbe il nostro aeroporto civile, la cui società di gestione fu poi svenduta a prezzo da Black Friday. Oggi grazie ad una scelta virtuosa Alghero vanta un Ospedale Specializzato nel soccorso e nella terapia Anti Covid, un’eccellenza nel settore della sanità arricchita da figure professionali di rilievo, occupate nella missione più straordinaria della nostra realtà quotidiana, salvare la vita ad ogni costo, scongiurare il pericolo e mettere al sicuro la gente dalla temibile condanna del virus che ha cambiato le nostre abitudini, stravolgendo assetti economici e minando la libertà individuale. L’Ospedale Marino di Alghero, sarà il bastione protettivo; questo era ciò che serviva adesso; è pur vero che i servizi sanitari di Oculistica e Diabetologia erogati nella stessa struttura saranno trasferiti presso il vicino Ospedale Civile e in Via Manzoni e che ci vorrà un grande sforzo per poterli adeguare per l’erogazione delle prestazioni specifiche allo stesso modo e nei tempi utili improcrastinabili, ma davanti alle emergenze bisogna avere fiducia di chi muove i passi. E’ certo che le parole da sole non producono fatti, tant’è che di tutte quelle spese negli anni passati attorno al tema del Marino non ce ne sia stata una giusta, capace di trasformarsi in opportunità di sviluppo che portasse le Casse della Regione Sardegna ad impegnare un solo euro, in più rispetto alla normale amministrazione. Quindi la luce esiste, ci sono anche in politica delle persone capaci di guardare avanti, infatti auspicando una durata temporale del periodo virale contenuta in meno di un quinquennio, il nostro Marino tornerebbe ad essere l’Ospedale ortopedico degli anni d’oro. Una struttura neo attrezzata, con tutte le nuove tecnologie, apparati tecnici, arricchita da figure mediche specialistiche, un numero di addetti cospicuo e reparti come la terapia intensiva che resterebbe a disposizione della Sanità Locale, pronta a candidarsi come polo specialistico ortopedico territoriale. Questa occasione, per rispondere alle critiche di chi mal vede la momentanea trasformazione del nosocomio di Maria Pia, è una manna dal cielo. Infatti proprio a causa dello spostamento dei reparti suddetti di diabetologia e oculistica, proprio gli stessi che hanno promosso questo percorso di riqualificazione e specializzazione sanitaria, dovranno investire le maggiori risorse disponibili per rendere questi servizi migliori rispetto a quanto lo fossero nella vecchia collocazione. A nessuno piace sfigurare. La Regione Sardegna, grazie anche al nostro concittadino, il Presidente del Consiglio Michele Pais, sarà la garanzia per la miglior riuscita di questa vicenda. Alghero è più importante oggi ed è quindi anche destinata ad avere dei servizi al cittadino migliori, cosa che prima non avveniva, in quanto essendo trattati da fanalino di coda ci avevano perfino negato una strada dignitosa per raggiungere il capoluogo, nascondendosi dietro balbettii e proclami fatti di mezze parole promesse. Prima di concludere questo intervento che riassume in breve quanto espresso dall’assemblea del Coordinamento Cittadino della Lega, vogliamo auspicare, sempre per ricordare parole spese in passato da chi amministrava che ad Alghero abbiamo anche l’Ospedale Civile, il quale anch’esso è stato oggetto di una miriade di ipotesi di riqualificazione, ampliamento e sviluppo, restando in condizioni di precarietà che necessitano di urgenti soluzioni. Bisogna programmare interventi certi che riguardino tutti i reparti necessari affinché l’Ospedale ci sia realmente. Siamo sicuri che questa Amministrazione Solinas darà risposte certe e concrete rivolte ad una nuova stagione sanitaria che porti nel nostro territorio tutti i contributi economici e professionali necessari per il rilancio di una politica che prediliga il diritto alla Salute dei Sardi.

Monica Chessa, coordinatrice cittadina della Lega Alghero

Alghero, Diabetologia si trasferisce in via Manzoni

SASSARI – La Direzione della ASSL Sassari comunica che domani, martedì 22 dicembre, inizieranno le operazioni necessarie al trasferimento del servizio di Diabetologia dall’ospedale Marino alla nuova sede autonoma dislocata nel Distretto Socio Sanitario in via Manzoni. Il giorno successivo, mercoledì 23 dicembre, è programmato l’adeguamento dei sistemi informativi. Pertanto, alla luce delle tempistiche necessarie all’allestimento del servizio e vista la concomitanza delle festività natalizie, l’attività di assistenza diabetologica ambulatoriale ripartirà nella nuova sede di via Manzoni da lunedì 28 dicembre.

Si specifica inoltre che l’attività riprenderà per le visite diabetologiche urgenti, visite diabetologiche con priorità B, visite rivolte al diabete mellito gestazionale e complicanze quali il piede diabetico. L’attività ordinaria programmata riprenderà regolarmente da lunedì 11 gennaio.

Durante questo intervallo di tempo, i servizi aziendali preposti saranno impegnati nel rinnovamento dei locali e nel ripristino del decoro degli spazi esterni e delle aree verdi. I lavori saranno eseguiti in giornate e orari diversi da quelli in cui è impegnata l’assistenza e comprenderanno nuovi impianti e nuovi servizi igienici.

Nella nuova ubicazione, al servizio di Diabetologia sono assegnate quattro stanze e una sala di attesa. I locali avranno un ingresso autonomo e saranno separati dagli altri servizi del Dipartimento di Prevenzione che restano invariati. La disposizione del nuovo servizio di Diabetologia sarà adeguatamente segnalata.

Marino: Fi, Udc e Misto preoccupati

ALGHERO – Occorre meditare sulla penalizzazione per la città di Alghero derivante dall’aumento dei posti letto per pazienti Covid (da 47 a 87) ed il trasferimento di Oculistica e Diabetologia.” Il Gruppo Consiliare di Forza Italia, quello dell’UDC e il Gruppo Misto fanno proprie le preoccupazioni degli operatori sanitari e dei pazienti affetti da gravi patologie che hanno necessità delle prestazioni sanitarie fornite dai Servizi di Oculistica e Diabetologia che a seguito del progetto di incremento dei posti letto per pazienti COVID, che da 47 diventeranno 87, verranno trasferiti rispettivamente presso l’Ospedale Civile e presso la sede del Distretto Sanitario di via Manzoni.

“Ci chiediamo se nelle scelte siano state coinvolte le strutture territoriali e se si è verificato preliminarmente se altre realtà territoriali come l’Ospedale di Thiesi, l’Ospedale di Bonorva, l’Ospedale San Camillo di Sassari, fossero in grado di assumere tali impegni per pazienti Covid –precisano i Consiglieri dei due Gruppi di centrodestra-. O, meglio ancora, se si è pensato all’Ospedale di Ozieri che possiede una semi intensiva con percorsi corretti e ben definiti. Oculistica oggi opera in locali di 480 mq e viene trasferita all’Ospedale Civile in spazi di 150 mq. Privi di una sala d’attesa per i pazienti.  Spazi pari a meno di un terzo e con pavimentazione fortemente usurata che potrebbe costituire terreno di coltura per qualsiasi batterio –evidenziano con preoccupazione i Gruppi di Forza Italia, UDC e Misto”. I Consiglieri Comunali sottolineano che anche il trasferimento di Diabetologia non pare sufficientemente meditato. I circa tremila pazienti di diabetologia, classificati ad alto rischio Covid, saranno costretti a recarsi nella struttura di via Manzoni caratterizzata dalla presenza di barriere architettoniche, totale carenza di servizi igienici degni di tale nome e del bagno per disabili. La struttura purtroppo non è munita di impianto di riscaldamento centralizzato, attualmente garantito da pompe di calore non presenti in sala d’attesa, è sfornita di adeguati lavandini negli ambulatori e pericolosamente depotenziata per la fisica impossibilità di accogliere pazienti barellati. A tali problematiche deve sommarsi la forzataconvivenza con il servizio veterinario che riceve un altro tipo di utenza.

“La normativa vigente prevede che tutte le strutture che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie debbano essere autorizzate all’esercizio e accreditate a conclusione di un procedimento che prevede una previa verifica dei requisiti strutturali, impiantistici, tecnologici e organizzativi. Solo all’esito di tale procedimento la Regione concede alle strutture la possibilità di erogare prestazioni sanitarie nell’ambito e per conto del SSN –ricordano i Consiglieri-. Anche nell’ipotesi di trasferimento di Servizi occorre avviare un procedimento che prevede l’accreditamento della struttura previo parere di compatibilità e autorizzazione all’esercizio. Alla luce di queste criticità e delle conseguenti preoccupate considerazioni crediamo sia necessaria una pausa di riflessione –chiudono i Consiglieri di Forza Italia, dell’UDC E del Gruppo Misto-“.

4 Corsie, passo avanti: ora subito il Conmissario

ALGHERO –“La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica non costituisce una novità sostanziale. Ma adesso inizia il countdown per la nomina del Commissario per la Strada Sassari – Alghero. Non ci sono più ostacoli normativi per lo sblocco dei lavori e il completamento di questa infrastruttura essenziale per un corretto sviluppo del territorio del nord ovest della Sardegna –sottolinea con forza Marco Tedde-” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera  del 29 settembre che aveva dato il via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) al progetto della Strada Sassari-Alghero a 4 corsie che aveva reso esecutiva la delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso luglio. Tedde ritorna ancora una volta su un tema che gli è particolarmente caro. E cioè la possibilità che l’art. 9 del Decreto Semplificazioni del 16 luglio, convertito in legge a settembre, dà al Presidente del Consiglio dei ministri di nominare un Commissario Straordinario per gli interventi infrastrutturali che comportano un rilevante impatto sul tessuto-socio-economico a livello regionale o locale, con decreto adottato  previa intesa con il Presidente della Regione interessata. 

“Il decreto semplificazioni sembra scritto per la Sassari-Alghero -commenta l’ex sindaco di Alghero-. Il Commissario possiede poteri particolarmente incisivi per l’esecuzione degli interventi e per la loro accelerazione.  Poteri che spaziano dalla possibilità di assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante, operando in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, ed esercitando queste funzioni anche a mezzo di ordinanze. I decenni perduti possono essere in parte recuperati, ma solo con una applicazione rapida del Decreto semplificazioni –chiude Tedde-.”

Alberi di Natale nei quartieri

ALGHERO – Si colorano i quartieri della città con gli alberi di Natale installati in questi giorni dall’Amministrazione con la Fondazione Alghero e in collaborazione con i comitati di quartiere. Dal Carmine, alla Pivarada, a Maristella, a Sant’Agostino, Pietraia, Caragol, Fertilia, la realizzazione e l’addobbo degli alberi ha consentito di rendere più accogliente l’atmosfera. 

Ieri le ultime accensioni a chiusura dell’iniziativa con la presenza del Sindaco Mario Conoci, gli assessori e i rappresentanti dei quartieri, con il Vicepresidente della Fondazione Alghero Pierpaolo Carta e la componente del Cda Sara Govoni. 

Un gesto di vicinanza ai cittadini, in questo Natale così “limitato” per via dell’emergenza sanitaria, che si integra alle azioni messe in atto con le installazioni urbane realizzate dagli studenti dell’Istituto d’Arte coordinati da Tonino Serra, con gli addobbi e stelle di Natale  nel centro curati dalla Fondazione Alghero che ha restaurato e rimesso a nuovo le gabbiette e le lanterne che illuminano le piazze del Centro Storico. 

Alghero, finalmente le pensiline. Piras: un assaggio

ALGHERO – Finalmente le pensiline ad Alghero. Da questi giorni si stanno montando le strutture protettive in alcune fermate degli autobus. In fase di installazione le prime pensiline alle fermate degli autobus, per ora 11 quelle previste”; cosi l’assessore alla Mobilità Emiliano Piras che continua “considerando che Alghero mai nel passato ne è stata dotata, per ora, ma questo è solo un “assaggio”, possiamo ritenerci soddisfatti”. E ancora, “si iniziano a vedere i significativi e tangibili risultati delle interlocuzioni tra amministrazione e Arst, ora si continua nella programmazione del “progetto Alghero” del trasporto pubblico locale”.

Nella foto le pensiline che si stanno montando ad Alghero