Ristoranti? Problema è la mobilità. Deroga Trentino

ALGHERO – “Il problema non sono certo i ristoranti, le sale da ballo, teatri o i cinema, il problema, come ci siamo resi conto tutti, è quello della mobilità“. Non è un rigida e ottusa “negazionista” o una rappresentante dell’opposizione al Governo composto da 5 Stelle, Pd e Sinistra, ma è la nota professoressa, ed ex-ministro, Elsa Fornero a proferire tale affermazioni in diretta tv.

Il Trentino Alto Adige ha già derogato, essendo Regione Autonoma (come la Sardegna), alla stringente normativa nazionale imposto dal Presidente Conte. Chiusura alle 22 dei ristoranti, mentre per i bar alle 20 e coprifuoco dalle 23 alle 65. Una scelta ragionevole e figlia di un ovvio riscontro della realtà come spiegato pure dalla docente Fornero. Del resto, e non è una forzatura, in località come Alghero (ma in generale un po’ in tutte quelle turistiche dello Stivale), i ristoranti sono frequentati quasi esclusivamente la sera. A pranzo i numeri sono molto esigui.

Dunque, sarebbe meglio che si rivedano subito questi limiti e soprattutto che, come promesso da Conte, ci siano degli aiuti immediati e sui “c/c” di chi sta soffrendo tali limitazioni. Gli orari indicati dal Trentino son un buon mix tra esigenze di tutela della salute e necessità di non far saltare un sistema economico che, nonostante sia sempre più messo alla gogna (ovviamente dopo il notturno, oramai quasi definitivamente morto), è una delle colonne del tessuto nazionale tra economie dirette e indirette.

Pazienti Covid in alberghi, plauso della Lega a Nieddu

SASSARI – “Trasferiti i primi 11 pazienti negli alberghi domicilio per la quarantena dei pazienti Covid a Sassari e provincia da parte dell’Assessorato alla Sanità. Sono stati spostati dal SS”. Cosi dalla Lega di Sassari riguardo i nuovi spazi da destinare ai pazienti Covid.

“Annunziata all’Hotel Montiruju di Santa Maria Coghinas, struttura selezionata con avviso pubblico. “È stata un’azione tempestiva quella dell’Asl di Sassari con l’impegno dell’assessore Mario Nieddu che ringraziamo per aver dato alla città le dovute attenzioni”, è stato il commento della coordinatrice cittadina della Lega Marina Puddinu a nome di tutto il direttivo Lega con un vivo ringraziamento anche da parte del consigliere comunale Francesco Ginesu. 

Parco, Centrosinistra: conosciamo le norme

ALGHERO – “Ma che solerte il nuovo presidente del Parco. Taccuino alla mano, non sappiamo se abbia redarguito o multato noi componenti dell’assemblea. L’essersi adeguati alle scelte del Consiglio Comunale è stata, nostro malgrado, la risposta data dal Direttore del Parco a membri dell’assemblea che hanno chiesto il motivo della convocazione a distanza”. Cosi i consiglieri comunali di Centrosinistra aprono la replica al Presidente del Parco riguardo la querelle sulla convocazione “a distanza” dell’Assemblea.

“Conosciamo le normative. Sappiamo anche, può non piacere al Presidente Tilloca, che il ruolo di consigliere comunale e di componente dell’assemblea coincidono, nelle persone e nel ruolo, per volontà di questo consiglio comunale e per legge regionale, insistendo, caso unico in Sardegna, un parco regionale interamente nei confini di un comune. Alghero, la nostra città di Alghero per l’esattezza, di cui rivendichiamo il ruolo di consiglieri comunali per volere del popolo e non per un contentino dato dal partito di riferimento, magari come premio per l’andata in quiescenza e per i servizi resi. Crediamo che il Parco sia dotato di spazi talmente ampi da mantenere la distanza, la distinzione e la sicurezza. Il resto sono parole al vento”.

Sanità e virus, Sinistra contro Conoci e Pais

ALGHERO – “È inaccettabile il mutismo del Sindaco di Alghero, Mario Conoci e del Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, sulla decisione di requisire in silenzio, senza discussione e confronto alcuno, tutti i 47 posti letto dell’ospedale marino “Regina Margherita” di Alghero e trasformarlo d’imperio Ospedale Covid. L’Ospedale di Alghero infatti è necessario ed indispensabile per garantire servizi primari nella ortopedia, traumatologia, riabilitazione funzionale, oculistica, diabetologia, pneumologia, dermatologia, radiologia, con sale operatorie attrezzate, farmacia territoriale”. Cosi, tramite nota stampa, i consiglieri comunali di opposizione Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo.

“Una scelta improvvisa e caotica, che non fa il paio con l’altra, adottata il giorno prima, senza atti a fronte, di ospitare fin da domani i primi pazienti covid all’ospedale civile di Alghero, in una terapia intensiva senza anestesisti in numero sufficiente e pare senza filtri di sicurezza adeguati, senza accreditamento e solo in emergenza. In un ospedale che già ha un punto nascita funzionante, che rende impraticabile nello stesso stabile un reparto covid. Sembrano provvedimenti assunti da teste diverse, senza logica, senza programmazione, senza buon senso, che mettono a repentaglio la sicurezza”.

“Bastava realizzare, in emergenza, e siamo ancora in tempo, un ospedale da campo covid, come verrà realizzato a Nuoro davanti all’ospedale San Francesco, da Croce Rossa, ASSL e Protezione Civile. Decine di posti letto divisi in reparti, dotato di bagni e comfort, a pressione negativa che rende zona sterile e in sicurezza, a tutti gli effetti, un ospedale provvisorio, un gioiello. Poteva essere ubicato, e può esserlo ancora, nello spazio antistante l’ospedale civile. Il punto è infatti la provvisorietà”.

“Trasferire ortopedia all’Ospedale Civile è infatti una scelta definitiva. Lo dimostra il fatto che già da ieri è presente la cartellonistica al Civile che indica ortopedia al terzo piano. Si è scelto, con la scusa del virus, con precisione chirurgica, e nel silenzio generale, di smantellare l’ospedale marino con tanti reparti per un bacino di utenza vasto, sale operatorie e strutture funzionanti e vitali. Per sempre. Perchè non esiste solo il Covid”.

“E poi, immaginate i pazienti traumatologici che dopo gli interventi chirurgici dovranno essere spostati ogni giorno in altro ospedale per fare la riabilitazione. E dove verranno ubicati i macchinari in dotazione oggi alla riabilitazione del Marino? E il personale? Pare che perfino i letti di ortopedia non avrebbero la possibilità, per dimensioni, di poter entrare negli ascensori dell’ospedale civile. Concordiamo con i sindacati che chiedono altre soluzioni differenti, nel territorio, e di non compromettere servizi e reparti essenziali come quelli di Alghero, per le patologie acute dei pazienti dell’intero distretto”.

Siamo con loro e con tutte le forze sociali e politiche, con i comitati e le associazioni, che vorranno unirsi in una mobilitazione generale. Noi vogliamo garantire l’assistenza ospedaliera per i pazienti covid, attraverso proposte di buon senso e praticabili, in sicurezza. In questo modo invece, nel silenzio complice del Presidente del Consiglio Regionale e del Sindaco di Alghero, viene dato il colpo di grazia definitivo alla sanità del territorio, già martoriata da liste d’attesa infinite e dalla necessità, vergognosa e inaccettabile, di ricorrere al privato a pagamento per farsi curare, oppure, per chi non ha soldi, di rinunciare alle cure. Diciamo basta! Serve la mobilitazione di un intero territorio”.










Una scelta improvvisa e caotica, che non fa il paio con l’altra, adottata il giorno prima, senza atti a fronte, di ospitare fin da domani i primi pazienti covid all’ospedale civile di Alghero, in una terapia intensiva senza anestesisti in numero sufficiente e pare senza filtri di sicurezza adeguati, senza accreditamento e solo in emergenza. In un ospedale che già ha un punto nascita funzionante, che rende impraticabile nello stesso stabile un reparto covid. Sembrano provvedimenti assunti da teste diverse, senza logica, senza programmazione, senza buon senso, che mettono a repentaglio la sicurezza.

Bastava realizzare, in emergenza, e siamo ancora in tempo, un ospedale da campo covid, come verrà realizzato a Nuoro davanti all’ospedale San Francesco, da Croce Rossa, ASSL e Protezione Civile. Decine di posti letto divisi in reparti, dotato di bagni e comfort, a pressione negativa che rende zona sterile e in sicurezza, a tutti gli effetti, un ospedale provvisorio, un gioiello. Poteva essere ubicato, e può esserlo ancora, nello spazio antistante l’ospedale civile. Il punto è infatti la provvisorietà.

Trasferire ortopedia all’Ospedale Civile è infatti una scelta definitiva. Lo dimostra il fatto che già da ieri è presente la cartellonistica al Civile che indica ortopedia al terzo piano. Si è scelto, con la scusa del virus, con precisione chirurgica, e nel silenzio generale, di smantellare l’ospedale marino con tanti reparti per un bacino di utenza vasto, sale operatorie e strutture funzionanti e vitali. Per sempre. Perchè non esiste solo il Covid.

E poi, immaginate i pazienti traumatologici che dopo gli interventi chirurgici dovranno essere spostati ogni giorno in altro ospedale per fare la riabilitazione. E dove verranno ubicati i macchinari in dotazione oggi alla riabilitazione del Marino? E il personale? Pare che perfino i letti di ortopedia non avrebbero la possibilità, per dimensioni, di poter entrare negli ascensori dell’ospedale civile.

Concordiamo con i sindacati che chiedono altre soluzioni differenti, nel territorio, e di non compromettere servizi e reparti essenziali come quelli di Alghero, per le patologie acute dei pazienti dell’intero distretto.

Siamo con loro e con tutte le forze sociali e politiche, con i comitati e le associazioni, che vorranno unirsi in una mobilitazione generale. Noi vogliamo garantire l’assistenza ospedaliera per i pazienti covid, attraverso proposte di buon senso e praticabili, in sicurezza. In questo modo invece, nel silenzio complice del Presidente del Consiglio Regionale e del Sindaco di Alghero, viene dato il colpo di grazia definitivo alla sanità del territorio, già martoriata da liste d’attesa infinite e dalla necessità, vergognosa e inaccettabile, di ricorrere al privato a pagamento per farsi curare, oppure, per chi non ha soldi, di rinunciare alle cure.

Diciamo basta! Serve la mobilitazione di un intero territorio.

Parco, Assemblea a distanza: “la norma è norma”

ALGHERO – “In riferimento alla nota stampa, apparsa in data 24 c.m. nelle maggiori testate giornalistiche online, a firma dei “consiglieri comunali” Esposito, Bruno, Sartore, Cacciotto, Piras, Di Nolfo e Pirisi, che lamentano la convocazione, in calendario il 29 p.v., dell’Assemblea del Parco in teleconferenza, occorre fare due precisazioni”. Cosi il presidente del Parco di Porto Conte e Amp Raimondo Tilloca riguardo la querelle sulla convocazione a distanza dell’Assemblea dell’Ente di riserva.

“La prima, di carattere tecnico: mi meraviglio leggere il comunicato stampa sottoscritto dai summenzionati “consiglieri comunali” in quanto, a tutt’oggi noto, con  rammarico, che i suddetti esponenti politici non abbiano ancora compreso la sostanziale differenza tra Consiglio Comunale ed Assemblea del Parco. E’ pur vero che i componenti del Consiglio Comunale coincidano perfettamente con la Assemblea del Parco in quanto ciò deriva da una norma prevista (unica nella nostra isola, a dire il vero) dal vigente Statuto del Parco, ma i ruoli tra una assise e l’altra sono sostanzialmente differenti. Pertanto i summenzionati, membri a pieno diritto dell’Assemblea del Parco, non avrebbero dovuto sottoscrivere il comunicato in qualità di “consiglieri comunali”, ma “membri dell’Assemblea”. Tutto questo, sinceramente, mi sorprende”.

“La seconda precisazione riguarda la critica rivolta allo scrivente per aver optato per la riunione utilizzando il metodo della teleconferenza. Essendo Presidente del Parco, ho facoltà di scegliere, dopo aver consultato i due componenti del Consiglio  Direttivo e con l’apporto tecnico del Direttore, come convocare Assemblea. Appare pleonastico affermare, stante l’attuale pandemia, vieppiù in recrudescenza, che la teleconferenza offre le massime garanzie per evitare contatti tra le persone. A voler esser precisi, gli avvisi di convocazione dell’Assemblea sono stati trasmessi il giorno 14 ottobre ove era prevista l’assemblea de visu. Il giorno 18 è entrato in vigore l’ultimo DPCM; si è voluto attendere alcuni giorni per verificare l’evolversi della pandemia; alla luce degli avvenimenti, che giorno dopo giorno vedevano un aumento esponenziale della diffusione del Covid19, di concerto con il Consiglio Direttivo e la direzione del Parco, si è optato -con comunicazione datata 23 ottobre- poter lavorare nella massima sicurezza, attenendosi alla normativa vigente, ovvero al DPCM. Pertanto il parere dell’ANCI, citato dai suddetti membri, non è dirimente in quanto risulta essere mero parere. La norma è norma, i pareri restano e resteranno tali”.

No lockdown, rischiamo l’implosione

ALGHERO – Purtroppo, nonostante proclami, annunci, sfilza di Dpcm, l’Italia si sta facendo trovare impreparata dalla risalita dei contagi da Coronavirus. Non erano molti gli interventi da attuare per arginare la diffusione della malattia, ma invece siamo punto e a capo.

Ma anche se Conte, per non attirarsi ulteriori attacchi, ha scaricato sulle Regioni e Comuni le scelte sulle restrizioni, è evidente che senza sostegni economici immediati delle nuove chiusure non potrebbero che portare a reazioni scomposte. Napoli, purtroppo, n’e L’esempio,

“Lasciamo lavorare, intensifichiamo i controlli ma non chiudiamo tutto, chiudiamo solo quelle attività che non rispettano distanze e misure di sicurezza. Da assessore ai servizi sociali di questa città / scrive suo social Maria Grazia Salaris – sono sicura che questa volta rischiamo l’implosione del sistema economico e sociale”, poche ma chiare pistole da chi è in prima linea da anni e conosce al meglio la propria comunità e così pure le altre.

Virus, Conoci aggiorna: 47 positivi ad Alghero

ALGHERO – Sono 47 i positivi in città, tra i quali un ospite del Centro Anziani di Fertilia. I soggetti posti in sorveglianza attiva sono 24. È questo il report dell’Ats comunicato al Sindaco di Alghero in data odierna. 

In queste ore la Terapia Intensiva è al centro di attività finalizzate al funzionamento. L’autorità sanitaria sta approntando complessivamente tutte le operazioni per affrontare l’emergenza; anche quella di Alghero in queste ore è al centro di un intervento specifico. È previsto l’arrivo di medici e di personale sanitario. “Abbiamo chiesto che venga garantito il personale medico e infermieristico per far funzionare appieno il reparto.  E abbiamo chiesto d’altra parte, che venga garantita anche la massima sicurezza per il resto del presidio, con percorsi che consentano agli altri reparti di operare nella massima tranquillità, senza sospendere le attività”. 

Rilevato un caso di positività al Cra. Un caso che per fortuna in questo momento non ha problematiche che possono portare al ricovero. È una persona in buone condizioni, è stata subito isolata già da prima che si riscontrasse la positività. È stato posto in essere il protocollo previsto, con l’isolamento nelle stanze dedicate ad eventuali casi di positività.  Stasera iniziano i tamponi a tappeto per ospiti e personale, iniziando dagli ospiti. “Anche questo caso che rientrava tra le possibilità che si potesse verificare si sta gestendo secondo i protocolli di sicurezza. 

Da stasera, su tutto il territorio provinciale, compresa Alghero, ci sarà un’intensificazione dei controlli sul rispetto delle prescrizioni e sul divieto di assembramento. “Sebbene il livello di contagi si mantenga sostanzialmente lo stesso dei giorni scorsi e nonostante il dato ci dica che non esiste un’esplosione di positivi ad Alghero, dobbiamo comunque innalzare ancora di più il livello di attenzione con il rispetto massimo delle norme e con la massima responsabilità da parte di tutti” afferma Mario Conoci.  

Aeroporti, Olbia-Alghero gestore unico: vigiliamo

ALGHERO – “Bene il gestore unico. Ma occorre vigilare per sorti dell’aeroporto di Alghero che deve svolgere un ruolo strategico per tutto il territorio del nord ovest e centro Sardegna” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la cessione della maggioranza azionaria della società di gestione dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda alla F2I, che detiene la maggioranza della Sogeaal che gestisce lo scalo di Alghero.

Secondo Tedde questa operazione è positiva se finalizzata a creare sinergie tra le due infrastrutture con pari opportunità di rilancio. Ma per Alghero, dopo il calo verticale di passeggeri del periodo precedente alla pandemia, occorrono progetti e nuovi orizzonti che oggi non si intravvedono. Nonostante l’attuale socio di maggioranza sia il principale fondo infrastrutturale italiano che oltre all’aeroporto di Alghero gestisce quelli di Torino, Trieste, Napoli, Linate e Malpensa, Bergamo e Bologna. “Occorre che la politica regionale e locale fin d’ora stiano “in campana” e  intervengano per conoscere gli obiettivi strategici della fusione, e per sollecitare la F2I ad integrarsi nel territorio ascoltandolo e facendolo  partecipare alle scelte –sottolinea l’esponente politico di F.I-. Così come accadeva nel “periodo d’oro” dello scalo catalano, quando politiche aziendali, locali e regionali lungimiranti portarono ad un incremento dei passeggeri straordinario, inventando letteralmente il modello “low cost” sardo, con benefici economici e sociali esponenziali per un vastissimo territorio. Modello che, purtroppo, è stato scardinato da scelte regionali della precedente legislatura poco avvedute”.

Secondo l’ex sindaco di Alghero questa è una opportunità di crescita per entrambi gli scali, ma occorre chiarezza nel definire ruoli e target e nel mettere in campo investimenti. “Non vorremmo che qualcuno pensi che l’aeroporto di Alghero possa svolgere il ruolo di “parente povero”.” Da oggi la politica locale, senza distinzione di casacche, deve svolgere il compito attento di “sentinella dei cieli”, tenendo la guardia alta e stimolando la Regione e F2I a programmare una nuova stagione di crescita dei due scali –chiude Tedde-.” 

Alghero, calendario spiazzamento rifiuti

ALGHERO  – Al via da venerdì prossimo  lo spazzamento meccanizzato delle strade cittadine. In installazione l’apposita serie di avvisi relativi al  divieto di sosta, al fine di rendere un servizio più completo e di testare gli effetti della soluzione in via continuativa sulla viabilità.

Si parte dalla via Sant’ Agostino per poi proseguire come dal calendario seguente. I cittadini sono invitati a collaborare rispettando la cartellonistica che prevede il divieto di sosta dalle ore 8.00 alle ore 10.00. 
Venerdì 23 Ottobre: Via Sant’Agostino, intera via ed entrambe i lati

Lunedì 26 Ottobre: Via La Marmora, intera via ed entrambe i lati

Mercoledì 28 Ottobre: Via Lo Frasso, intera via ed entrambe i lati

Venerdì 30 Ottobre: Via Vittorio Veneto, intera via ed entrambe i lati

Come da programma dell’Assessorato all’Ambiente, prossimamente verrà installata  la cartellonistica fissa che consentirà lo spazzamento meccanizzato in giorni e orari prestabiliti in determinate vie del centro urbano. 

Dirotta su Cuba e Sergio Caputo ad Alghero

ALGHERO – Questo fine settimana la grande musica internazionale sbarca nella Riviera del Corallo con 2 eventi consecutivi: domani venerdì 23 il funky dei Dirotta su Cuba e dopodomani sabato 24 ottobre la musica d’autore di Sergio Caputo. Si tratta della riprogrammazione degli eventi del Festival Sant Miquel rinviati per maltempo e che dalla corte interna a Lo Quarter si spostano al Teatro Civico Gavino Ballero, palcoscenico perfetto per spettacoli di questa qualità. L’organizzazione è a cura di Fondazione Alghero, Comune di Alghero e dall’associazione culturale Bayou Club Events con il sostegno di Fondazione Sardegna.

La due giorni inizia domani, venerdì alle ore 20.30, con il concerto della band simbolo del funky italiano: i Dirotta su Cuba. Più di trent’anni di carriera costellata di grandi successi, dal disco di platino per l’album omonimo d’esordio – quello che tra le altre comprendeva hit intramontabili come “Gelosia” e “Liberi Di – Liberi Da” – al singolo appena uscito “Thinking of You (Dove Sei)” con la collaborazione del rapper americano Sonny King. Ad Alghero i Dirotta su Cuba si presentano in formazione completa. Sei musicisti sul palco capitanati dagli storici elementi Simona Bencini alla voce e Stefano De Donato al basso ai quali si aggiungono le tastiere di Andrea De Donato, le chitarre di Daniele Vettori, il sax di Marco Caponi e la batteria di Massimo Furian per uno spettacolo in cui funky, soul e acid-jazz diventano un unico elemento in viaggio verso sonorità contemporanee.

Dopodomani sabato 24 ad Alghero sarà un sabato italiano con Sergio Caputo in concerto. Romano di nascita Caputo è figlio di quella fucina di talenti che negli anni ‘70 fu il Folkstudio, straordinario il suo esordio nel 1983 proprio con “Un sabato italiano”. Compositore, musicista e scrittore di indimenticabili successi, è amato in tutto il mondo, dalla Francia agli Stati Uniti d’America, dove ha trovato casa dal lontano 1999. In California lavora a contatto con le sue radici musicali e in pochissimo tempo si fa apprezzare come chitarrista di smooth jazz. Indubbiamente uno dei musicisti italiani più originali dei nostri tempi, autore di un’inconfondibile stile musicale e letterario in cui abbina la canzone italiana più pop al jazz più intimo con testi ispirati alla poesia moderna. Sul palco del Teatro Civico di Alghero andrà in scena lo spettacolo con la formazione più apprezzata da pubblico: in quintetto insieme a Fabiola Torresi al basso, Alessandro Marzi alla batteria, Paolo Vianello alle tastiere e Luca Iaboni alla tromba. Per soddisfare la numerosa affluenza di pubblico il concerto di Sergio Caputo Quintet raddoppia, primo live alle ore 19:00 e il secondo alle 21:00.

I biglietti, costo 20 euro, si possono prenotare via mail all’indirizzo bayouclub.info@gmail.com o telefonando al numeri 3288399504. Il botteghino del Teatro Civico apre venerdì 23 dalle 19.30 e sabato 24 ottobre dalle 18:00.

Si ricorda agli spettatori di seguire le normative di sicurezza anti Covid-19
: distanziamento, obbligo di mascherina e divieto di assembramento dentro e fuori il teatro.