Idrico-fognario a pezzi (da anni): Sindaco riferisca

ALGHERO - "L'amministrazione comunale, oltre agli annunci di rito, si attivi al più presto nel chiedere - formalmente e secondo tutti i crismi - lo stato di calamità naturale per l'evento atmosferico del 14 ottobre". Cosi il Centrosinistra algherese riguardo l'annoso problema del sistema idrico-fognario di Alghero 

"Il maltempo non ha risparmiato infatti nessun settore nella nostra città e nel nostro entroterra, le forti precipitazioni della scorsa sera accompagnate dal forte vento oltre ad aver danneggiato case e strutture turistiche e aver allagato molte parti della città con ingenti danni, non ha risparmiato neanche le coltivazioni delle nostre aziende agricole che in questo periodo si vedono impegnate nella raccolta delle olive e in altre colture in piena crescita (orti e varie) o in seminatrapianto (fragole), coltivazioni che a causa degli allagamenti si trovano ora fortemente compromesse".

"Non basta aver posto all'attenzione del Consiglio Comunale l'aggiornamento del piano di protezione civile al rischio idraulico e idrogeologico per adeguarlo alle nuove norme in caso di emergenza, se - come è avvenuto ieri - alcune zone della città sono rimaste per lungo tempo senza soccorso. Solo per fare un esempio, nella Via Sant'Agostino i liquami fuorisciti dai tombini hanno invaso anche le attività commerciali e creato notevoli disagi agli automobilisti. Non è dato di sapere se sia stato attivato il Centro Operativo Comunale, mentre certamente non è stato adeguatamente comunicato lo stato d'allerta, poiché  che nè attraverso comunicato stampa, nè attraverso la App Municipium, nella sezione dedicata alla protezione civile, è stato segnalato il pericolo e l'allerta alla popolazione".

"Posto, infine, che è ormai consuetudine che ogni evento piovoso crei in città profondi disagi, con allagamenti che interessano il lungomare Barcellona, la via Lido, via degli Orti e Piazza Sulis, con anche fuoriuscita di liquami, attraverso una mozione reiteriamo quanto già posto all'attenzione dell’amministrazione e chiediamo al Sindaco di riferire in Consiglio Comunale sullo stato dei lavori relativi al  "Progetto Alghero" avviato e finanziato nella scorsa consiliatura. Si tratta di un “piano straordinario di interventi sul sistema fognario e raccolta acque meteoriche”  che riguarda anche l'accertamento degli scarichi abusivi, gli allacci diretti non censiti, le condotte delle acque bianche e le reti bianche e nere, i punti di contatto mediante scolmatori e gli scarichi di emergenza a mare, nonchè le condotte fognarie e le vasche di polmonazione. Sulle vasche, in modo particolare, posto che sono state prese in carico da Abbanoa con molte eccezioni, si chiede al Sindaco di riferire sul loro utilizzo reale e sul loro funzionamento attuale".

Nella foto il lungomare Dante allagato nel 2016

Covid, la Sardegna ha migliorato gestione virus

CAGLIARI – La Sardegna ha migliorato la propria capacità di gestione dell’emergenza rispetto alla prima fase, nonostante la crescita della curva dei contagi”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che nella giornata di oggi ha riferito in Consiglio sull’emergenza Covid-19. “Se l’aumento dei positivi è un fatto innegabile che sta mettendo pressione al nostro sistema sanitario – evidenzia l’assessore – i numeri ci dicono che il sistema sta rispondendo in maniera adeguata. I ricoverati con sintomi sono il 5,95% del totale dei positivi, uno dei dati migliori a livello nazionale. Abbiamo aumentato in modo significativo la capacità di testare e tracciare, un aspetto che ci consente di governare meglio il quadro pandemico”.

“Attualmente – precisa l’esponente della Giunta Solinas – abbiamo 255 posti letto dedicati all’assistenza dei pazienti Covid. La Sardegna ha un piano modulare che ci consente l’attivazione di ulteriori posti letto a seconda della necessità e che ci permetterebbe, nelle condizioni attuali, di arrivare a 402 posti letto”. Attivazioni che seguono le esigenze dettate dalla pandemia per non rischiare di penalizzare i servizi dedicati alle altre patologie: “Le criticità – precisa Nieddu – ci sono come in ogni sistema complesso, ma è nostro dovere modulare ogni intervento per garantire l’assistenza anche a tutte le persone che hanno bisogno di cure non legate al Covid”. In Consiglio Nieddu è anche intervenuto sul tema delle liste d’attesa: “Ancora prima che la pandemia arrivasse sul nostro territorio, abbiamo stanziato 21 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa – ricorda Nieddu – attraverso l’aumento del volume delle prestazioni nella sanità pubblica. Un piano che è stato bloccato dall’emergenza, ma non è mai stato abbandonato”.

Sull’assistenza territoriale l’assessore della Sanità precisa: “Le Usca attive sono attualmente diciassette. Su questo fronte, come per altri, dobbiamo fare i conti con la carenza di medici. È nostra intenzione, in ogni caso, potenziare il servizio incrementando il personale e migliorando il coordinamento con i medici di base”. 

“Nel corso dell’emergenza – dice Nieddu – abbiamo dato indicazione alle aziende sanitarie di assumere tutto il personale necessario, procedendo con le stabilizzazioni e scorrendo tutte le graduatorie a disposizione. La carenza di operatori sanitari è una delle ragioni di maggiore sofferenza del nostro sistema ed è frutto di anni di tagli e mancati investimenti a cui stiamo, con ogni sforzo, ponendo rimedio. Basti pensare che all’inizio della legislatura Ats presentava economie realizzate sul personale di circa 17 milioni di euro”.

Durante il suo intervento in Aula l’assessore ha, inoltre, confermato l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale: “Abbiamo ricevuto le prime 100 mila dosi e nei prossimi giorni arriveranno le altre, 530 mila in tutto. La Regione ha chiuso un accordo con i medici di medicina generale e partiremo in anticipo rispetto all’anno precedente. Un’attività di prevenzione oggi ancora più importante a causa dell’emergenza Covid”. (vm)

Camposanto, interventi: 420mila dalla Giunta Conoci

ALGHERO – Interventi di ripristino quanto mai attesi in alcuni comparti del cimitero, il cui stato di deterioramento ha reso negli anni molto problematica la frequentazione dei visitatori. Sono due gli ambiti di lavori oggetto del progetto definitivo – esecutivo approvato dalla Giunta nel mese scorso o ora in procinto di raggiungere, tra circa un mese, alla fase di gara d’appalto. L’Amministrazione investe 420 mila euro con fondi di bilancio, per l’opera che si prefigge di mettere fine ai disagi nelle parti di loculi coperti realizzate negli anni 80 ed a fine anni 90.

La parte più degradata è quella realizzata negli anni ottanta, nella quale si dovrà finalmente riordinare il sistema di raccolta delle acque è così risolvere il problema delle infiltrazioni. Problemi strutturali, lesioni da risanare, impermeabilizzazioni, sono le opere previste e non più rimandabili al fine di evitare l’aggravarsi delle condizioni.

L’altra parte dei lavori riguarda le “palazzine” dei loculi realizzate con un progetto che prevedeva, oltra ai cinque piani sovrapposti dei loculi, anche una soluzione inefficace di convogliamento delle acque della copertura.  Anche in questo caso, le infiltrazioni hanno creato diversi problemi che spesso hanno causato l’impraticabilità dell’accesso. “La fase della determinazione a contrarre dal parte degli uffici dei Lavori Pubblici sta volgendo al termine e finalmente si arriva prestissimo all’appalto che ci consente di risolvere un problema molto sentito di una grossa fetta di cittadini che più volte hanno esposto lamentele al riguardo”, spiega così l’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru.

Trasporto locale, urge patto tra aziende e forze sociali

SASSARI – “Il Covid-19 costringe tutti noi a tenere alta la guardia, imponendo a cittadini, lavoratori e aziende una serie di restrizioni cui far fronte per arginare il diffondersi del contagio. Mentre ciò accade, non si può non sottolineare, ancora una volta, i ritardi che pesano sull’adozione e attuazione di politiche che interessano il trasporto pubblico locale”.

L’emergenza può rappresentare una occasione per rimodulare il sistema: “Abbiamo davanti a noi una grande opportunità per ripianare, una volta per tutte, il gap negativo in tema di trasporti e soprattutto di trasporto locale, fra la nostra Isola e il resto d’Italia e d’Europa – spiega il segretario UiltTrasporti Antonio Sias . Se sapientemente investiti, i finanziamenti europei che arriveranno grazie al Recovery Found, possono rivelarsi ed essere uno dei pilastri fondamentali per una efficace riforma del Tpl. Ciò unitamente ad un altro elemento portante: un sistema di trasporto studiato e progettato per rispondere agli attuali e futuri bisogni di mobilità collettiva e, al contempo, per garantire economicità, efficienza, innovazione e rispetto per le politiche ambientali”.

Antonio Sias prende atto della situazione contingente ma focalizza l’attenzione su un problema irrisolto, e da risolvere: “Solo alcuni giorni fa, l’assessore regionale dei Trasporti presentava le linee guida e i progetti legati al sistema dei trasporti isolani. A dire il vero, più che un programma di attività, quanto enunciato troverebbe più appropriata collocazione in sede di campagna elettorale. Idee lontane dalla realtà dei fatti. Troppo spesso infatti, come già detto in altre occasioni, le aziende e i lavoratori pagano i ritardi cronici delle Istituzioni politiche, la mancanza di scelte e l’assunzione di responsabilità. Il tempo intanto scorre inesorabilmente, e le proroghe arrivano a scadenza registrando un sostanziale nulla di fatto”.

Non certo una sfida semplice. Per questo “è necessario che tutti i vari operatori pubblici e privati del trasporto pubblico locale si attivino con sollecitudine alla creazione di un consorzio tra operatori e contemporaneamente si adoperino per stipulare un patto tra aziende e rappresentanze sindacali a garanzia della buona riuscita e accoglimento di un progetto comune e risolutivo da inoltrare alle istituzioni isolane”.

Un progetto che sia capace di dare efficienza ai servizi offerti, oltre che sviluppo e tutele ai circa 4000 operatori che lavorano nel settore: “Basta perdere tempo – chiude Sias –. Bisogna evitare la sempre incombente e pericolosa pratica della gara pubblica, ricorrendo invece ad affidamenti a lungo termine tali da poter impostare politiche di investimento e innovazioni durature a tutto vantaggio di aziende e delle comunità”.

“Igiene, pulizia e alghe condizione sempre più critica”

ALGHERO – “Lo slogan elettorale della destra algherese era spiagge pulite tutto l’anno, eppure sappiamo bene tutti come sia andata a finire, con la posidonia sulle spiagge anche in piena estate, però riteniamo che ora si stia veramente esagerando, con addirittura la passeggiata Barcellona strapiena di “alghe”. Il Centrosinistra algherese ritorna sulla condizione dei litorali e sulla gestione odierna della posidonia.

“Già molti giorni fa, confidando in un pronto intervento, segnalammo questo problema a chi di dovere, ma ancora oggi la posidonia continua a stazionare sulla passeggiata. La speranza, naturalmente, è che dopo questo sollecito pubblico, finalmente, ci si attivi perché venga mandata la spazzatrice e vengano rimosse le “alghe”, ma non possiamo non osservare che la pulizia della città non può essere ancora curata a mezzo servizio”.

“L‘igiene urbana della nostra città, infatti, è ogni giorno che passa sempre più deficitaria sotto ogni aspetto (isole ecologiche in condizioni indecenti in città e nell’agro, marciapiedi e strade sempre più sporchi, cestini stracolmi perché non vengono svuotati con puntualità…), ma vedere che da settimane non si riesce più neppure a spazzare il Lungomare Barcellona dà la misura definitiva di come il decoro di Alghero stia precipitando”. 

“Per provare a invertire la rotta e per sperare di rivedere la città pulita, l’unica strada possibile sarebbe seguire la nettezza urbana con puntualità e costanza, giorno per giorno. Bisogna, dunque, che al più presto si inizi assolutamente a lavorare a tempo pieno per cercare di rimediare alla indecorosa situazione attuale e per evitare ad ogni costo che piano piano gli algheresi e i nostri ospiti si abituino a vedere Alghero ogni giorno più sporca.

Sassari, Malattie infettive non è al collasso

 SASSARI – «Reparto al collasso? Assolutamente no, la paziente è stata dimessa perché, come indicato dalle linee guida sia nazionali che internazionali (Oms), la guarigione clinica non è determinata dalla negativizzazione del tampone ma dal termine della insufficienza respiratoria, con il paziente che non necessita più di ossigeno e di terapie endovenose e quindi può essere dimesso e far ritorno a casa. È qui, infatti, che può fare la sua convalescenza e aspettare la negativizzazione del tampone».

A spiegarlo è il professor Sergio Babudieri, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Aou di Sassari, che risponde all’articolo pubblicato sul sito web dell’Unione Sarda.

«Da ferragosto a oggi – riprende – sono transitati nella nostra Clinica 133 pazienti. Se la procedura non fosse stata quella data dal Dpcm o dal ministero, difficilmente avremmo potuto ricoverare e dare assistenza a tutti questi malati».

Al momento sono 38 i pazienti ricoverati nella clinica diretta dal professor Sergio Babudieri

Nei giorni scorsi, inoltre, proprio come previsto dal piano per l’emergenza pandemia Covid, è stato attivato anche il reparto di Clinica Pneumologica diretta dal professor Pietro Pirina. A disposizione ci sono 20 posti letto e, attualmente, sono 12 quelli occupati: 8 con pazienti sottoposti a terapia con alti flussi (semintensiva) e 4 in ricovero ordinario.

Infine, nella Terapia intensiva diretta dal professor Pier Paolo Terragni, sono sette i pazienti ricoverati, di questi 5 nel nuovo reparto realizzato nella palazzina di Malattie infettive e 2 nella Terapia intensiva del Palazzo Clemente.

“Mulas fa ennesima brutta figura”

ALGHERO – “Siamo più uniti che mai nel centrosinistra e se il consigliere Mulas avesse letto con più attenzione il nostro comunicato avrebbe evitato l’ennesima personale brutta figura.
Eppure sarebbe così semplice da capire: ho sempre sostenuto, come del resto tutti i consiglieri di minoranza, 5 stelle compresi, la necessità di costituire una commissione speciale per affrontare l’attuale emergenza epidemiologica. Concetto ribadito anche nell’ultima conferenza di capigruppo”. Così il consigliere comunale di Centrosinistra Raimondo Cacciotto riguardo la querelle sulla sanità e commistioni relative.

“Una commissione speciale non si può costituire senza l’esplicito assenso della maggioranza. Si può costituire, infatti, su proposta diretta del sindaco o del presidente del consiglio oppure con l’approvazione dei 3/5 del consiglio comunale.
Di fronte alla dichiarata intenzione della maggioranza di voler affrontare, almeno in questa fase, il tema con le commissioni ordinarie ho preso atto della volontà espressa e siccome abbiamo avuto fin dal principio un atteggiamento costruttivo e a cuore l’interesse della comunità ho suggerito di procedere in ogni caso celermente con lo strumento ritenuto più appropriato.
Concetto ribadito anche nel comunicato che evidentemente il consigliere Mulas ha letto distrattamente.”

“Non si confonda, pertanto, la disponibilità all’unità e il rispetto delle istituzioni come complicità nelle scelte. Anziché perdere tempo in comunicati intrisi di luoghi comuni e difendere le fake news dei rappresentanti istituzionali in Ragione, il presidente di commissione inizi a fare quel che finora non ha fatto: predisporre un programma organico di lavoro con al centro le criticità della sanità algherese e l’emergenza epidemiologica in corso. Magari trovi la forza politica anche di rappresentare la commissione negli atti ufficiali del Comune dove a volte  viene estromesso, neanche invitato.”

“Ricordo, tra l’altro, che la V commissione in un anno e mezzo ha trovato il tempo di affrontare il tema sanità appena tre volte e mai in relazione all’emergenza epidemiologica. Per tanto bando alle polemiche e agli annunci. Attendiamo fatti concreti. Non comunicati d’ufficio”.

Alghero, 54 contagi. Controlli funzionano

ALGHERO – Sono 54 i positivi al Covid ad Alghero, tra i quali 2 soggetti ricoverati. Le persone poste in sorveglianza attiva sono 19. È il bilancio odierno comunicato dall’Ats. Scende di 30 unità il numero dei soggetti in quarantena, ( nell’ultima comunicazione erano infatti 49 ). “Un dato importante che evidenzia che per la gran parte dei casi il decorso avviene tra le mura domestiche senza complicazioni sanitarie particolari”, commenta il Sindaco Mario Conoci. Così come è significativo il fatto che una buona percentuale dei “nuovi” positivi è composta da persone che erano state messe in sorveglianza attiva per precauzione. “Questo significa che i sistemi di prevenzione adottati dall’autorità sanitaria stanno funzionando al meglio per il contenimento dei contagi”, aggiunge.

Il Sindaco sottolinea inoltre “che è più che mai necessario innalzare il livello di attenzione, in tutti i luoghi che frequentiamo, così come ci indicano le autorità sanitarie a livello locale e nazionale. Tutela della salute e proseguimento delle nostre attività devono andare di pari passo e sta alla responsabilità di tutti noi garantire questo equilibrio”. 

Enti Locali, riforma vicina al traguardo

ALGHERO – “La Commissione Autonomia ha approvato definitivamente questa mattina la legge di riforma degli Enti Locali della Sardegna. Manca ora un ultimo passaggio, quello nell’aula del Consiglio regionale, per dare il via libera finale alla normativa che delinea il nuovo assetto degli enti territoriali della nostra Regione. Posso dire con certezza che si tratta di un momento storico eccezionale perché permette di andare verso una riorganizzazione degli Enti Locali più equilibrata e più funzionale alle esigenze della Sardegna e dei sardi. Viene istituita la città metropolitana di Sassari e le nuove province della Gallura, del Sulcis, dell’Ogliastra e del Medio Campidano e cambia anche la città metropolitana di Cagliari che passa da 17 a 72 comuni.” È quanto afferma in una nota Antonello Peru, primo firmatario e relatore del testo di legge approvato questa mattina dalla Commissione.

“È stato un percorso in alcuni momenti non semplice ma di certo anche ricco di soddisfazione per chi come me ha da subito creduto con convinzione nell’esigenza di portare avanti questa riforma. Nasce un nuovo modello che vede due poli, uno al Nord e uno al Sud dell’isola che potranno programmare interventi infrastrutturali per unire i diversi territori e portare avanti progetti di area vasta. Ma la riforma favorisce anche l’unione delle province e dunque anche la creazione di altri due poli, uno che mette insieme le province dell’Est della Sardegna e l’altro quelle dell’Ovest.

Come ho detto più volte in queste settimane – prosegue Peru – a questa riforma dovrà poi seguire una seconda fase nella quale dovranno essere riassegnate le funzioni agli enti intermedi, garantendo così più efficienza nell’erogazione dei servizi alle nostre comunità. Ma c’è ancora di più, si deve andare verso un’organizzazione complessiva della Regione in senso federalistico per consentire una sempre maggiore autonoma capacità progettuale alle singole aree della Sardegna. I territori e le comunità devono diventare il motore dello sviluppo e del benessere della Regione.

E infine due parole sul Nord Sardegna. Sono tra quelli che nel 2016 dissero con forza e decisione che serviva una riforma più equilibrata con l’istituzione di due città metropolitane. Dopo 4 anni non posso che essere emozionato ed orgoglioso nel vedere arrivare a compimento una legge di cui sono primo firmatario e relatore, e che finalmente pone rimedio a quella riforma a mio avviso sbagliata.”

Enti Locali, riforma per i sardi

CAGLIARI – “L’approvazione da parte della Commissione Autonomia del Testo unificato sulla riforma degli Enti locali è un grande passo avanti per ridisegnare finalmente, come ci è stato chiesto dai singoli territori, i nuovi assetti della Sardegna”.

Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais è soddisfatto per l’approvazione, da parte della Prima commissione, del Testo che è il risultato di un’ampia concertazione e che ha l’obiettivo di creare equilibrio tra le varie zone dell’isola.

“La riforma passerà ora nel più breve tempo possibile all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione finale. Sarà  così  restituita  voce ai territori poco rappresentati a livello istituzionale e si creerà quella nuova architettura territoriale che consentirà alle varie zone della Sardegna di potersi confrontare in maniera paritaria e sinergica ”.

La riforma prevede, tra l’altro, l’istituzione della Città metropolitana di Sassari, amplia la Città metropolitana di Cagliari, istituisce le province della Gallura, Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano e sopprime le province del Sud Sardegna e di Sassari. 

“Ringrazio il Presidente della commissione Autonomia Pierluigi Saiu e tutti i componenti per il grande lavoro fatto in questi mesi su una materia delicata come gli assetti del nostro territorio. Ascoltare le voci dei diretti interessati e cercare di eliminare disomogeneità creando nuove zone uniformi nel rispetto delle identità storico – culturali dei territori è stato un lavoro non facile e di grande impegno. Ora l’ultima parola spetta al Consiglio regionale: il testo potrebbe essere approvato dall’aula entro la fine di ottobre”.