Covid, 2 positivi ad Alghero

ALGHERO – Con un aggiornamento delle 16,30 di oggi, l’Ats ha comunicato i dati relativi al contagio del Covid ad Alghero. I positivi salgono a due, mentre resta invariato il numero delle persone poste in sorveglianza attiva ( otto).  Stamattina intanto il Sindaco ha sollecitato e richiesto, sia direttamente che insieme agli altri sindaci, attraverso una lettera inviata dal Presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana ad ATS, di avere informazioni “ravvicinate” relative alla situazione Covid 19 sul territorio.

Virus in Sardegna, contagi in calo: +39

CAGLIARI – Sono 2.355 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 39 nuovi casi, 32 da attività di screening e 7 da sospetto diagnostico. Invariato il numero delle vittime, 135 in tutto. In totale sono stati eseguiti 141.041 tamponi, con un incremento di 1.768 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 35 i pazienti ricoverati in ospedale (+3 rispetto al dato di ieri). Sei attualmente i pazienti in terapia intensiva (+1 rispetto al bollettino precedente). Le persone in isolamento domiciliare sono 905. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.270 (+2) pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 2.355 casi positivi complessivamente accertati, 423 (+5) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 243 (+10) nel Sud Sardegna, 79 (+3) a Oristano, 176 (+11) a Nuoro, 1.434 (+10) a Sassari.

Virus, Asl: diffusi numeri falsi, nessun allarme

SASSARI – Un solo positivo tra i dipendenti amministrativi dell’Aou di Sassari che, nei giorni scorsi, hanno partecipato ad una festa di matrimonio. E’ questo quanto risulta dall’attività di screening avviata dall Igiene pubblica dell’Assl di Sassari e dalla struttura di Sorveglianza sanitaria dell’azienda di viale San Pietro. Si tratta di numeri che niente hanno a che vedere con le notizie diffuse oggi da un quotidiano nazionale on line.

“Ancora una volta ci troviamo a dover far fronte a notizie prive di fondamento e non verificate – commenta la direzione strategica dell’Ao – che non fanno altro che creare ingiustificato allarmismo nella popolazione, soprattutto in momento in cui, invece, servirebbero informazioni chiare e precise”.  Funziona, inoltre, il piano straordinario di sorveglianza sanitaria avviato dall’Aou di Sassari a partire dal 22 agosto e che punta a effettuare i tamponi a tutto il personale dipendente dell’azienda che rientra dalla ferie. Su circa 320 dipendenti sino a oggi sottoposti a test molecolare, sono stati riscontrati 3 casi di positività. I dipendenti sono stati posti in isolamento fiduciario prima che prendessero nuovamente servizio in ospedale.Il piano avviato dall’Aou, in accordo con l’assessorato regionale della Sanità, si inserisce all’interno di un programma di valutazione costante di tutto il personale e della realtà che ruota attorno agli ospedali, con l’obiettivo di garantire la sicurezza all’interno delle proprie strutture. Il piano è realizzato su impulso della Direzione strategica, della struttura di Sorveglianza Sanitaria, in collaborazione con le strutture di Otorinolaringoiatria, delle Professioni Sanitarie, della Clinica Medica, della Microbiologia e della Direzione Medica di Presidio.  

Riforma Centrodestra, nuovo inizio Sanità

ALGHERO – “La riforma sanitaria approvata ieri in consiglio regionale dalla maggioranza di centrodestra e fortemente voluta da Fratelli d’Italia è un importante passo in avanti che cancella la pessima riforma sanitaria di Pigliaru”. Così gli esponenti di Fratelli d’Italia Christian Mulas e Alessandro Cocco sulla riforma sanitaria e polemiche annesse.

Con la nuova riforma noi abbiamo messo al centro del sistema sanitario regionale il paziente e il territorio, restituendo controllo e serenità al primo e autonomia al secondo.

Con l’ARES verranno coordinati solo ed esclusivamente quegli aspetti che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale, come gli acquisti e la gestione del personale.

Gli algheresi ottengono un ulteriore risultato: quello di dare un futuro all’Ospedale Marino Regina Margherita, dopo gli anni di progressivo declino che lo avevano riguardato e che aveva creato veri e propri drammi per i malati.

Il Consiglio Comunale e la Commissione Sanità hanno seguito l’avanzamento dei lavori.

Per il Capogruppo Mulas “Con l’ingresso del Marino nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari il territorio algherese viene fortemente valorizzato: ora si punta a un ospedale all’avanguardia, con l’ortopedia robotica, un centro di formazione e senza compromettere i requisiti per l’ottenimento del primo livello per l’Ospedale Civile.”

Sulla riforma e sul Civile la sinistra continua a mistificare, mentendo ai cittadini e ai suoi stessi elettori, dopo anni di slogan senza nessun risultato.

A questo proposito è notevole sottolineare che nessuno dei consiglieri di sinistra abbia difeso la vecchia riforma. Non l’hanno difesa neppure i consiglieri regionali che durante la scorsa legislatura sedevano nei banchi della maggioranza e l’hanno votata. Evidentemente sono consci loro stessi che l’organizzazione burocratica e lontana dai territori è stata un completo fallimento.

“Alghero non sarà più di Primo Livello”

ALGHERO – “Il centro-destra ha approvato ieri una pessima legge di riforma sanitaria che riguarda principalmente gli aspetti gestionali del sistema, con un mantenimento di funzioni accentrate (acquisti, personale) in una azienda regionale (ARES) ed un ritorno a 8 asl territoriali. Un intervento che paralizzerà, in un momento di grave emergenza determinata dalla pandemia covid19, in un regime commissariale”. Così l’ex-presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau Sulis riforma sanitaria approvata ieri.

“il sistema sanitario, per almeno un anno e che a regime comporterà un incremento delle aziende sanitarie da 6 a 14 ed un aumento di ben 48 figure apicali con un aumento dei costi stimato in oltre 3 milioni di euro. Una riforma che risponde solo a logiche di spartizione di potere della maggioranza e che non interviene minimamente sulle criticità dell’organizzazione territoriale e su quelle drammaticamente evidenti nel sistema ospedaliero. Con un emendamento d’aula sono intervenuti sulla rete ospedaliera, tra l’altro, incorporando l’ospedale Marino di Alghero all’Azienda universitaria di Sassari, di fatto togliendo ogni possibilità al presidio di Alghero di aspirare ad essere riconosciuto ospedale regionale di primo livello in piena autonomia e declassificando il reparto di Ortopedia da struttura complessa a struttura semplice, privandolo dell’autonomia funzionale di cui ha goduto sinora”.

“Tra l’altro non chiarendo la destinazione degli altri reparti Oculistica, Diabetologia, Dermatologia etc. facenti parte del presidio incorporato. Per concludere in bellezza la seduta, hanno bocciato un ordine del giorno che chiedeva impegni sul potenziamento della cardiochirurgia di Sassari. Insomma una giornata che purtroppo dovrà essere ricordata con toni tutt’altro che trionfalistici”.

“Marino all’Aou, Civile declassato”

ALGHERO - “Gli ospedali di Alghero non potranno più essere, in modo autonomo, DEA di primo livello e si dovranno accontentare di essere ospedali di base oppure dovranno essere accorpati a Ozieri o a Sassari che invece ne mantengono autonomamente tutte le caratteristiche”. Così u consiglieri comunali di Centrosinistra riguardo l’annoso tema della sanità locale e in seguito alle scelte della Regione. 

“Mancando ortopedia tra le discipline obbligatorie per ottenere il DEA di primo livello, il Civile di Alghero perde uno dei requisiti essenziali. Verrà declassato automaticamente. A poco valgono annunci in legge di protocolli e convenzioni che, evidentemente, restano buone intenzioni, ma inferiori nella gerarchia delle fonti al rango di legge. Senza ortopedia, non c’è primo livello e senza primo livello ci si dovrà accontentare di poche basilari discipline”

“E’ questo il primo nefasto risultato del trasferimento dell’Ospedale Marino di Alghero all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari avvenuto ieri, con voto segreto, in Consiglio Regionale. Non solo, ma anche Ortopedia del Marino, robotica o meno, verrà declassata a struttura semplice, avendo già l’AOU abbondanza di strutture complesse. E questa è un’altra certezza in negativo”.

“Essendo, tra l’altro, l’Ospedale Marino “Regina Margherita” trasferito interamente alla Università, incerta resta la collocazione di reparti incardinati o da incardinare di fatto o di norma, fino a ieri, al Marino. Oculistica, diabetologia, pneumologia, dermatologia, lungodegenza, che fine faranno? In legge non si è voluto scrivere niente. Tutto al caso”.

“Mentre vi è la certezza che Cagliari, Sassari, Sanluri avranno i fondi per il nuovo ospedale, Alghero rimane al palo, nonostante le promesse”

“E’ questo il frutto di un emendamento blitz inserito in una legge che aveva obiettivi di funzionalità gestionali per la sanità sarda, avulso da ogni logica di programmazione, da ogni analisi seria, da criteri di uniformità.  Accorpato in un emendamento e politicamente barattato col trasferimento del microcitemico alla Asl 8 o del “Businco” all’AOU di Cagliari, con logiche che con la politica sanitaria non hanno niente da spartire. Mentre le Università ottengono i posti letto che lo Stato non ha accordato. Tanto paga Alghero”.

“A nulla è valso il Consiglio Comunale aperto che non ha pregiudizialmente detto no al polo di robotica, ma solo se subordinato al mantenimento contestuale in legge dei requisiti di DEA di primo livello per l’ospedale di Alghero, al mantenimento in legge delle discipline esistenti, all’inserimento nella stessa norma delle risorse per il nuovo ospedale. Carta straccia, nel silenzio complice del Sindaco”.

Sanità, riforma storica per i sardi

CAGLIARI – “Questa riforma ha una portata storica: è studiata per riportare la governance della sanità pubblica sul territorio, vicino ai cittadini, con il supporto di figure manageriali che si impegneranno a tradurre i bisogni della collettività in servizi e assistenza efficienti. La riforma porterà ad un miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari e all’acquisto di beni e servizi con procedure semplificate e coerenti per ottimizzare risparmio ed efficienza. Superiamo un modello, fondato sull’Ats, che ha paralizzato il sistema sanitario regionale e la sua capacità di rispondere al bisogno d’assistenza dei sardi, affermando, nel contempo, la volontà di tornare a investire per riqualificare i presidi ospedalieri e realizzare nuove strutture, puntando a cure moderne e di qualità”. Lo dichiara il presidente Christian Solinas che esprime soddisfazione per l’approvazione, oggi in Consiglio, della legge di riforma del sistema sanitario regionale. “Abbiamo preso un impegno preciso con i cittadini e lo abbiamo onorato – prosegue il presidente – la riforma è il frutto di un percorso serio, ponderato e responsabile che guarda al futuro dei servizi nell’Isola e alle necessità del presente”. Sul nuovo assetto, che porta alla suddivisione dell’azienda unica in otto Asl, Solinas precisa: “È una vittoria dei sardi. Il risultato raggiunto è stato possibile grazie alla capacità di fare sintesi di questa maggioranza, mantenendo fermi gli obiettivi”.

“Un passo decisivo – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – nella direzione che abbiamo tracciato sin dall’inizio di questa legislatura. Restituiamo ai territori autonomia e allo stesso tempo, con l’istituzione dell’Ares, manterremo centralizzati quegli aspetti, come gli acquisti e la gestione del personale, che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale”.

“Abbiamo importanti sfide davanti a noi. L’emergenza Covid-19 – prosegue Nieddu – ha cambiato e sta cambiando il modo di concepire l’assistenza sanitaria in tutto il mondo. Puntiamo a un sistema moderno in cui sviluppare la telemedicina, potenziare le cure territoriali, realizzare integrazione socio-sanitaria e non solo. La riforma è la base solida di un progetto coraggioso, di ampio respiro che riporta al centro le nostre comunità e i loro bisogni”.

“Grande faccia tosta, nessuna censura”

ALGHERO – “L’opposizione agita le acque e strumentalizza il ricorso alla querela, necessaria per difendere l’Ente e chi ci lavora da accuse di reati contro la pubblica amministrazione, così come ha fatto giustamente la Giunta Conoci.L’attuale opposizione non ha mai esitato, dai banchi della maggioranza, a sostenere azioni legali in difesa del proprio sindaco, davanti a accuse ingiuriose che offendevano il primo cittadino, la città e i cittadini stessi. Non c’è censura né è in discussione la libertà di critica, come invece sostengono strumentalmente e con grande faccia tosta. Questa Amministrazione non mette il bavaglio a nessuno, al contrario di ciò che cerca di far credere l’opposizione. Noi accettiamo il dissenso e il confronto: sono elementi naturali e necessari della democrazia. Respingiamo al mittente le accuse che provengono della sinistra su fantasiose censure o quant’altro. Al contrario, abbiamo la memoria lunga, come i cittadini algheresi, e ricordiamo bene il clima instaurato dalla precedente amministrazione. La libertà di critica – come abbiamo sempre sostenuto – non va però confusa con la libertà di diffamare, si badi bene: diffamare, con riferimenti a reati della pubblica amministrazione. Le offese o le critiche sono cosa diversa dalla diffamazione. Invitiamo le forze di opposizione a meditare su questo aspetto: contro la diffamazione ci si difende senza che questo voglia dire impedire la libertà di parola o la libertà di informazione. Contro la libertà di critica non si chiede, per esempio, la testa di un giornalista, o si avviano procedimenti giudiziari. La si accetta e, nel caso, si controbatte, ma non si va oltre”.

Christian Mulas, Capogruppo Fratelli d’Italia

Attacchi alla Sardegna, Solinas chiede i danni

CAGLIARI – Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha dato mandato ai legali dell’Ente isolano di valutare il danno reale della campagna mediatica seguita al boom dei contagi nell’Isola a ridosso di Ferragosto. Lo svela la vicepresidente della Giunta Alessandra Zedda (Fi), a margine di un vertice con tutti i segretari del centrodestra. “Continuano ad arrivare disdette e soprattutto si è rappresentata una situazione di assoluta falsità”, illustra l’assessore.

La conferma della possibilità di azioni legali, riporta l’Ansa, arriva anche dalla segretaria regionale di Fdi Antonella Zedda: “L’allarmismo infondato che alcuni hanno procurato sul fronte Covid – attacca – ha compromesso il settembre turistico”. La prima forza politica a proporre i risarcimenti era stata la Lega tramite le parole del capogruppo Dario Giagoni. Intanto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais sta lavorando a un ordine del giorno sugli attacchi subiti dalla Sardegna che domani mostrerà ai capigruppo prima della seduta dell’Aula.

Sanità, road map di Centrosinistra e 5 Stelle

ALGHERO – “Una mozione urgentissima che impegna il Sindaco a formalizzare con sollecitudine massima alla Giunta Regionale e ai Consiglieri Regionali tutti, la volontà del territorio algherese sulle prospettive della sanità cittadina, espressa anche nell’ultima seduta aperta del 31 luglio scorso, è stata depositata oggi dai consiglieri di minoranza”.

“Nella mozione si chiede in particolare di  subordinare ogni decisione di incorporazione dell’Ospedale “Regina Margherita” di Alghero all’AOU di Sassari al mantenimento per il sistema ospedaliero di Alghero dei requisiti, delle discipline, degli standard previsti dal DM 70 per la classificazione a DEA di primo livello; al mantenimento di tutti i servizi specialistici e reparti incardinati o da incardinare all’Ospedale Marino (oculistica, diabetologia, pneumologia, lungodegenza) e alla individuazione contestuale in legge delle risorse necessarie  per edificare il nuovo Ospedale di Alghero, come da Piano Sanitario Regionale vigente”.

“L’urgenza è dettata dal fatto che In Consiglio Regionale è stato depositato, ed è di imminente discussione, un emendamento al “Testo Unificato di Riforma del Sistema Sanitario Regionale”, riguardante la sanità algherese e, in particolare, il passaggio dell’Ospedale “Regina Margherita”, oggi funzionalmente accorpato all’Ospedale Civile, alla AOU di Sassari, all’Università di Sassari”.

“Non vorremmo che passasse – ancora una volta – sotto silenzio la volontà del territorio algherese espressa nella seduta del 31 luglio, alla quale tra l’altro mancavano sia l’assessore regionale della sanità che il Commissario dell’ATS. Sarebbe di una gravità assoluta” affermano i consiglieri dei gruppi “Per Alghero”, “Futuro Comune”, “5Stelle”, “Partito Democratico”, “Sinistra in Comune”, facendo appello alla sensibilità del Presidente del Consiglio Comunale, Raffaele Salvatore.