Declino Marino, rettifica della Salis

ALGHERO – “Con riferimento al comunicato stampa dal titolo “ declino Marino : Consiglio subito” apparso nei quotidiani on line locali ( Alghero news, Alghero Eco), divulgato anche sui social network e andato in onda sulla emittente televisiva Catalan TV in data 25/01/2020, ritengo doveroso porgere a titolo personale e in qualità di segretaria del Circolo Tricolore Alghero, sentite scuse pubbliche al Primario del reparto anestesia Dott. Salvatore Pala in quanto i fatti e le circostanze riportate nella predetta nota stampa risultano inveridiche e destituite di fondamento. Infatti, da una attenta disamina, ho potuto appurare come l’attività posta in essere dal Dott. Pala sia sempre stata concordata con l’ATS la cui politica aziendale è improntata a coniugare efficienza e sicurezza con le risorse economiche a disposizione; invero, è su queste basi che si fonda il progetto del Presidio unico con tutte le chirurgie per acuti convergenti in una unica sede, ortopedia compresa. In buona sostanza, una politica aziendale tesa unicamente all’uso ottimale delle nuove sale operatorie dell’Ospedale Civile e al potenziamento di quelle del Marino che al momento, purtroppo, non è in grado di gestire in condizioni di sicurezza le cure ai malati ortopedici. Tuttavia, sebbene la finalità del comunicato fosse unicamente volta a porre l’attenzione su una tematica particolarmente sentita nel territorio, quale la riapertura delle sale operatorie dell’Ospedale Marino di Alghero e nonostante non ci fosse alcuna intenzione di diffamare o ledere l’onorabilità e l’immagine del Dott. Pala, non posso esimermi dal non manifestare il mio rammarico per avere involontariamente rivolto ingenerose considerazioni sull’operato del medico, riportando fatti ed episodi non rispondenti a verità. Pertanto, consapevole della completa estraneità del Dott. Pala rispetto ai fatti riportati alla stampa e considerato il clamore e la campagna denigratoria scatenata a seguito della divulgazione del comunicato, mossa dal dispiacere inconsapevolmente arrecato, porgo pubblicamente le mie sentite scuse”.

Dott.ssa Sefora Salis

Palazzo bruciato, degrado sociale e ambientale

ALGHERO – Sono passati tre anni e il palazzo bruciato è ancora là. Un simbolo al degrado nel principale ingresso di Alghero, località turistica. A questo, com’è evidente, si aggiunge la disgrazia di chi attende da tutto questo tempo delle risposte e una nuova casa. Proprio i proprietari e residenti, oramai allo stremo, inviano uno scritto all’Amministrazione Comunale affinchè ascolti le loro ragioni e contribuisca a far terminare questo incubo che, come detto, riguarda anche tutta la comunità algherese visto lo scempio estetico e anche ambientale in uno dei luoghi di maggiore transito della Riviera di Corallo

“Dopo l’incendio del 18 luglio 2017 in via Vittorio Emanuele ad Alghero. 81 appartamenti bruciati. Più di 145 persone private della loro abitazione. 3 anni di deportazione vissuta senza alcun sostegno da parte delle istituzioni. 3 anni in cui due proprietari, Nicolino Doro e Francesco Piras, due nostri compagni nella perdita e nella condizione di sfollati, sono deceduti prima di poter di poter vedere l’inizio dei lavori di ricostruzione”.

“giorni di sofferenza per donne, anziani, bambini, malati e uomini, che hanno perso a causa di un incendio colposo il bene primario per cui hanno fatto immensi sacrifici. 36 mesi di affitto in alloggi di fortuna, di rate di mutuo pagate senza sapere se la porta del proprio appartamento si riaprirà mai, tutto a proprie spese. Decine e decine di migliaia di euro bruciati che si sommano a tutto ciò che è andato distrutto nel rogo. Decine di persone senza l’assistenza psicologica necessaria dopo un trauma così grave, senza una risposta chiara sul futuro da parte di nessuno.”

Questo è stato il nostro tempo. Ora è il tempo delle risposte. 

I FATTI E LA BATTAGLIA LEGALE

A seguito del devastante incendio durato 18 ore tra la notte del 18/07/2017 e il pomeriggio del 19/07/2017 , 51 famiglie ,ancora oggi, vivono nella deportazione e nella disperazione.

Nella notte del 18/07/2017 si sono sviluppate delle fiamme dal magazzino del negozio “Risparmio casa”, (situato al piano interrato) che si sono poi propagate al piano commerciale coinvolgendo tutto lo stabile devastandolo e rendendolo inagibile. L’incendio è durato quasi 18 ore. Inizialmente sembrava che attraverso la coesione di tutti i proprietari e affittuari fosse possibile una ricostruzione in breve tempo, ma la burocrazia ha rallentato questo spirito collaborativo e non ha permesso di portare avanti speditamente la ricostruzione.

La curia vescovile, il Centro di Ascolto di Alghero, i Volontari del Rosario, privati cittadini e altre associazioni di volontariato si sono impegnati con noi in una raccolta fondi, volta ad ammortizzare per il primo periodo le spese che con il tempo sono cresciute in modo esponenziale.

Le famiglie hanno dovuto fin da subito provvedere personalmente ad esborsare di tasca propria affitti in case di fortuna per i proprietari, aumento del canone rispetto a quello che pagavano precedentemente per gli affittuari, spese per le  perizie di parte e del tribunale volte ad ottenere la quantificazione dei danni: “solo le perizie ammontano a spese di quasi 20mila euro (già pagati dai condomini) e a ciò si aggiungano ulteriori spese di 52mila euro non ancora sostenute”.

LE RICHIESTE ALLE ISTITUZIONI DEL COMITATO DELLE FAMIGLIE

  1.  Chiediamo che le Istituzioni interagiscano con il Tribunale Civile e con i Periti affinché termino i loro lavori peritali e si arrivi quanto prima a sentenza;
  • Chiediamo che le Istituzioni si facciano portavoce della nostra condizione nei confronti delle compagnie assicurative per avviare, celermente, la liquidazione dei danni per procedere in modo spedito alla ristrutturazione/ricostruzione del palazzo;
  • Chiediamo l’estensione dell’ordinanza comunale n°241 del 02/08/2017 e n° 326 del 25/10/2017, che possa essere sostenuta e coadiuvata finanziariamente dalla Regione. Si allega copia delle suddette ordinanze;
  • Chiediamo al Banco di Sardegna che dia la possibilità alle persone deportate di avere dei mutui o prestiti agevolati, ciò avverrebbe con l’intervento della Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Sassari e il Comune di Alghero;
  • Chiediamo che il Banco di Sardegna – avendo l’ipoteca sugli immobili di proprietà della SO. FIN. GI COSTRUZIONI per quote condominiali pari al 65% – di anticipare le spese di messa in sicurezza e ripristino dello stabile, salvo rifarsi sui responsabili dell’incendio e sulle loro assicurazioni;
  • Chiediamo che almeno due rappresentanti delle famiglie possano intervenire straordinariamente, all’interno del Consiglio Comunale di Alghero per portare le testimonianze e le richieste dei deportati e che questa discussione sia resa pubblica. Chiediamo che altrettanto possa essere fatto straordinariamente all’interno del Consiglio Regionale;
  • Chiediamo alle Istituzioni che ci sia un intervento in termini finanziari da parte delle Istituzioni, che ci permetta di affrontare: le spese di affitto dei nuovi alloggi di fortuna, il pagamento mensile del mutuo per chi ha un debito in essere con la banca (concedendo diritto di rivalsa sui responsabili e sulle loro assicurazioni);
  • Chiediamo al Comune di Alghero l’organizzazione di eventi per sensibilizzare raccolte fondi a sostegno delle famiglie.

Al via la Fase 2 con riaperture graduali

SASSARI – I primi ambulatori dell’Aou di Sassari riprendono la loro attività. A partire dalla prossima settimana una ventina di servizi inizieranno a chiamare a visita utenti esterni in lista d’attesa. Si tratta di quei pazienti ai quali a marzo, con le chiusure imposte dall’emergenza sanitaria per coronavirus, era stata comunicata la sospensione temporanea delle visite ambulatoriali.

Si tratta di una “Fase 2” con riapertura graduale che interesserà inizialmente solo alcune unità operative, in modo da poter contingentare il numero di pazienti che dovranno accedere alle strutture. Sarà possibile così riprogrammare l’attività pregressa interrotta a causa del lockdown di questi mesi. «Saranno rimodulate le attività – afferma il commissario dell’Aou di Sassari Giovanni Maria Soro – e le visite verranno prenotate in base ai codici di priorità dei pazienti e secondo le nuove tempistiche che prevedono l’effettuazione della sanificazione tra una visita e l’altra».

È chiaro che non si potrà entrare a regime da subito. Ecco perché l’Aou ha messo in campo una task force, composta da rappresentanti di varie unità operative, che ha elaborato le procedure per la riapertura dell’attività ambulatoriale, deliberate nei giorni scorsi dalla direzione generale.

«Per recuperare il maggior numero di appuntamenti sospesi, oltre 10mila prestazioni – riprende il commissario – saranno articolate le agende di prenotazione ed estesi gli orari di apertura degli ambulatori anche nella fascia pomeridiana, serale e prefestiva». La task force ha anche predisposto le modalità di accesso in sicurezza dei pazienti alle strutture ospedaliere dell’Aou di Sassari. Agli ingressi saranno previsti dei check point. Si tratta di veri e propri punti di verifica e indirizzamento degli utenti, con il supporto del personale di vigilanza. Dovranno regolare gli ingressi, misurare la temperatura e verificare che l’utente indossi la mascherina chirurgica, senza la quale è vietato accedere in ospedale, invitare il paziente a igienizzare le mani in ingresso e in uscita, verificare che abbia l’appuntamento per quella giornata e per quell’orario. Non saranno ammessi gli utenti che arrivino in eccessivo anticipo sull’orario prestabilito per la prestazione (massimo 10-15 minuti). I check point saranno aperti dalle 7 alle 20 oppure H 24. All’ingresso potrà essere richiesta un’autocertificazione che dovrà essere poi consegnata in ambulatorio.

Il pagamento del ticket, quando dovuto, potrà essere fatto attraverso il sistema Pago PA, accedendo al sito https://cupweb.sardegnasalute.it/. È possibile effettuare pagamenti con PagoPA anche mediante sportelli bancari, home banking, sportelli ATM bancomat abilitati, punti vendita di SISAL, Lottomatica, Banca 5 e gli uffici postali. L’utente, una volta effettuato il pagamento, dovrà consegnare la ricevuta di avvenuto pagamento al momento della prestazione sanitaria. Sarà possibile pagare il ticket anche con bancomat o contanti agli sportelli ticket del Palazzo Rosa e delle stecche bianche dalle 7,30 alle 17.



– Ecco le strutture che inizieranno la programmazione dell’attività per esterni

Alla stecca bianca riapriranno Endocrinologia, Medicina Nucleare, Chirurgia Maxillofacciale, Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Pneumologia, Smac, la Clinica Radiologica con le risonanze e le mammografie, l’ambulatorio di preospedalizzazione. Nelle cliniche di viale San Pietro Neurologia, Diabetologia, Centro di Ipertensione. Al Santissima Annunziata riaprono al pubblico Radiologia con le risonanze magnetiche, l’ecografia, e la radiologia tradizionale, quindi Fisiatria che ha anche un ambulatorio alle cliniche. Al Palazzo Rosa, oltre all’attività sempre garantita dal Centro trasfusionale, dal centro emofilia e trombosi e dalla Farmacia, riprenderanno l’attività Diabetologia, Dermatologia, Epatologia, quindi il Laboratorio analisi che ha sempre funzionato per le urgenze.

Lunedì riprenderà anche la programmazione della libera professione intramoenia.


Entro le prossime due settimane inizierà la programmazione anche delle altre unità operative.


– Il laboratorio analisi

Prevista la riapertura per esterni anche del laboratorio analisi del Palazzo Rosa. Se le prestazioni urgenti si sono sempre svolte dalle 7 alle 11, con accesso diretto, adesso potranno accedere al laboratorio anche gli altri utenti. In questo caso però sarà necessaria una prenotazione. L’impegnativa dovrà essere inviata alla mail prenotaesamilab@aousassari.it. Quindi l’utente riceverà sulla propria casella di posta elettronica la comunicazione di prenotazione che indicherà luogo, giorno e ora in cui si dovrà presentare per sottoporsi al prelievo, nonché il promemoria per un eventuale pagamento del ticket utilizzando varie modalità.

I pazienti oncologici dovranno anche indicare la data in cui dovrà essere effettuata la prestazione e riceveranno la comunicazione relativa all’orario di accesso. Il ritiro dei referti di laboratorio potrà avvenire dalle 12 alle 13, dal lunedì al sabato, agli sportelli 6 e 7 al piano terra del Palazzo Rosa.

L’orario di accesso sarà dalle 7 alle 11. Al primo piano, e nelle prime ore del mattino, avranno accesso prioritario i pazienti oncologici, in terapia con anticoagulanti orali e con impegnativa urgente. Al piano terra saranno garantiti tutti gli altri prelievi e il ritiro dei “campioni pronti”. Per informazioni si può telefonare al numero 079 2061308 dalle 11 alle 13.

Parco, appello per evitare il drastico tagli antincendio

ALGHERO – A seguito anche dell’accorato appello dell’ANCI Sardegna sulla campagna antincendio 2020,  anche il Parco regionale di Porto Conte esprime viva preoccupazione per le decisioni assunte dalla Regione con riferimento allo svolgimento della stessa campagna anticendio 2020.

Il dato che preoccupa maggiormente è il drastico ridimensionamento del personale impegnato nella lotta agli incendi  del  Servizio Territoriale di Sassari dell’Agenzia Forestas  che avrebbe conseguenze gravissime per il territorio del Parco che rischia danni ambientali incalcolabili nell’eventuale mancato tempestivo intervento in caso di roghi.

Nel 2018  il Servizio Territoriale di Sassari dell’Agenzia Forestas per l’intero bacino di cometenza aveva 41 nuclei di lotta – coloro che sul campo spengono gli incendi – e 40 vedette. Quest’anno se non si interviene con tempestività, si prevedono tagli drastici con la riduzione a 10 nuclei di lotta e 13 vedette: una riduzione notevole e preoccupante per la tutela dell’ambiente. Sarebbe proprio il Parco di Porto Conte con i suoi 5.200 ettari a rischiare le maggiori conseguenze. Si prevedono infatti, un solo turno per la vedetta di Monte Timidone con scopertura notturna (e non più h24 come in passato), così come per Monte Forte; ridimensionati anche i mezzi/autobotti con un solo turno coperto dal mezzo da 3.500 litri (ma la notte scoperta) e così per la macchina da 350 litri impiegata per soli due turni personale permettendo. Ne conseguirebbe a differenza dalle precedenti annualità la totale scopertura notturna. “E’ un rischio che la città di Alghero ed il Parco di Porto Conte non possono permettersi di correre – è stato il commento del Presidente del Parco Raimondo Tilloca e del Direttore Mariano Mariani- che chiedono a tutte le istituzioni locali ai diversi livelli, e fanno appello alle associazioni ambientaliste, alla società civile di unirsi alla richiesta forte nei confronti della Regione per scongiurare questo drastico ridimensionamento e difendere l’inestimabile patrimonio ambientale del Parco di Porto Conte.”

Palacongressi, Tedde si smarca: basta “toppe”, rilancio moderno

ALGHERO – “Andiamo oltre le “toppe”. Il Palacongressi necessita di una rifunzionalizzazione straordinaria e di un nuovo e diverso progetto al passo con i tempi.” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la richiesta della Regione al Comune di Alghero di un cronoprogramma degli interventi da attuare sulla struttura utilizzando lo stanziamento di 3 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e ordinaria  fatto con la variazione al bilancio del novembre del 2019 su proposta del Presidente  Solinas e dell’Assessore delle finanze e programmazione  Fasolino. 

L’esponente di FI ricorda che  si tratta dello stesso importo che nelle finanziarie del quadriennio 2015-2018 da consigliere regionale assieme a Fasolino chiese ripetutamente e con forza di prevedere con emendamenti mirati che furono respinti dall’allora maggioranza di centrosinistra. Nel novembre del 2019 queste proposte vennero fatte proprie da Solinas e Fasolino nella veste di Assessore. “Questa somma, se pur importante, non è comunque sufficiente a rimettere nel pristino stato la struttura che in questi anni è stata colpevolmente abbandonata a se stessa e vandalizzata -precisa Tedde-. In tempi ragionevolmente brevi occorre sì intervenire per ripristinare l’anfiteatro esterno che durante il periodo 2002-2011 ospitò eventi ed artisti di fama internazionale e contribuirono a rendere Alghero capitale nazionale degli eventi e a promuoverla nel mondo. Ma occorre fare scelte coraggiose per uscire dal fallimento complessivo che ha caratterizzato la realizzazione e l’uso della struttura coperta, di cui un pò tutte le forze politiche si sono rese responsabili  –propone l’ex sindaco di Alghero-. Struttura che ormai può essere considerata un contenitore privo di idee serie per il suo “riempimento”.

Secondo Tedde è ormai è assodato che per svoltare occorre uscire dalla politica delle toppe e degli imbellettamenti, ed entrare nell’ordine di idee di realizzare un vero progetto di breve-medio periodo, che ne preveda la rifunzionalizzazione e il riuso in ragione della vetustà della struttura e della antieconomicità degli obbiettivi iniziali che oggi sono anacronistici. Occorre porre la massima attenzione a non sprecare ancora ingenti risorse pubbliche e accendere forti fari sul rapporto fra azioni ipotizzate e congruità della spendita delle somme stanziate. Tedde sottolinea che l’Assessore Fasolino ha già espressamente manifestato la sua massima disponibilità a lavorare per recuperare ulteriori risorse per un progetto di diverso, al passo con i tempi e di più ampio respiro.

“Ma la politica algherese nel suo complesso –sottolinea l’ex sindaco- deve coraggiosamente riprogrammare le strategie nell’uso di questa struttura straordinaria per ubicazione e dimensioni che deve diventare un generatore di sviluppo economico e occupazione. Coinvolgendo nelle scelte e nelle proposte da farsi alla Regione il mondo delle imprese e le rappresentanze sindacali. Diversamente i 3 milioni stanziati a novembre dello scorso anno evaporeranno e saranno l’ennesima toppa priva della capacità di contribuire all’utilizzo intelligente e produttivo della struttura – chiude Tedde-“. 

Autocertificazione per tutti, noi avanti

CAGLIARI – “L’ultimo DPCM del Governo estende a tutta l’Italia l’autocertificazione prima dell’imbarco per tutti i passeggeri, come prevista, per primo, dal nostro Presidente Christian Solinas e già operativa dal 3 giugno in Sardegna. Nonostante tutte le critiche e gli sberleffi, siamo sempre avanti…”, così l’assessore Sardista Quirico Sanna riguardo la questione che aveva sollevato tante polemiche.

Parco in Sardex, polemiche: perchè questa scelta?

ALGHERO – “Dopo essermi espresso già a maggio scorso sul tema della moneta complementare, a seguito della prima parte del lavoro presentato dall’Unità operativa tecnica diretta dal Dott. Mariano Mariani, si apprende che con specifica deliberazione dell’azienda speciale Parco di Porto Conte n. 38 del 21.05.2020, pubblicata il 9 giugno c.m., la stessa abbia determinato di aderire al circuito della società Sardex. Questa c.d. moneta complementare, in sintesi, rappresenta l’astrazione del baratto per mezzo di un prodotto finanziario. Tuttavia come tutti i prodotti dello stesso genere non risulta garantito in alcun modo. L’unica tutela è data dall’apprezzamento del prodotto stesso. Ora non entrando nel merito dello specifico prodotto finanziario che ai fini dell’analisi potrebbe chiamarsi anche pinco pallino, resta da riflettere sul metodo applicato. Nella deliberazione, tra le premesse, emerge come uno dei fondamenti alla base della scelta operata, sia rappresentato dal lavoro dell’Unità operativa tecnica diretta da chi nei fatti dirige e gestisce lo stesso organismo del Parco di Porto Conte. In secondo luogo a destare meraviglia è anche il fatto che apparentemente non esista un’indagine di mercato circa l’eventuale prodotto finanziario, utilizzabile come moneta complementare, più affidabile in base a criteri oggettivi e consultabili. Viene legittimo farsi alcune domande: perché indicare direttamente un preciso prodotto finanziario? Come è avvenuta questa scelta? Quali sono stati gli studi effettuati nel panorama globale di questi strumenti finanziari? Perché un’Unità tecnica incaricata da un Comune ha scelto in via esclusiva un preciso prodotto? Perché l’Azienda speciale ha intrapreso una scelta univoca e concorde con quella dell’Unità operativa? A tutte queste domande non mi sento di dare risposta, ma queste da altri devono essere fornite e lo si dice senza polemica. Se questa operazione deve essere fatta e se si vuol spingere imprese ovvero cittadini qualsiasi a credere in questa, è dirimente la massima trasparenza specie in chi dal “pubblico” la incoraggia. Stante la mia ritrosia circa le monete complementari, proprio perché costituenti un prodotto finanziario non garantito da alcuna istituzione, non ritengo che possa essere la strada giusta per il territorio. Questo lo affermo anche a costo di attirare critiche. Alghero ha già vissuto sulla sua pelle i mali della finanza creativa con i prodotti derivati, trovando parziale giustizia solo a seguito di molti anni. Non volendo comparare questo alla vicenda dell’uso della moneta complementare, tuttavia invito a riflettere se realmente si voglia incanalare l’economia algherese in uno scenario privo di paracadute. Cosa succederebbe se per un qualsiasi motivo si verificasse un tracollo del prodotto finanziario? Possiamo permetterci questo rischio? Alghero ha bisogno di economia reale e soldi veri. Entrambe le fattispecie passano da scelte strategiche chiare che vedano come rimodulare l’economia del territorio. In una città dove da anni lo scontro politico si basa su alghe, erbacce e palazzo dei congressi, ci si dimentica che la vera emergenza è rappresenta dal lavoro; che manca o resta schiacciato dalla precarietà stagionale. Ora pensare che la panacea per tutto questo possa essere rappresentata dall’uso massivo della moneta complementare è francamente risibile. Ricordo a chi patrocina l’operazione che un buon medico, nella somministrazione di un farmaco, tiene conto in primo luogo delle sue controindicazioni e valuta questa in base al reale stato di salute del paziente. In tal proposito si ricordi che l’economia algherese, con i suoi dismorfismi, non vive da tempo uno stato di particolare vigore”.

Dott. SPANO Giovanni Baldassarre, candidato nelle liste del PSd’AZ nelle amministrative 2019 e incaricato per la formazione del programma di coalizione.

Palacongressi, disponibili subito i 3milioni della Regione

CAGLIARI – Sono pari a 3 milioni di euro i fondi stanziati dalla Giunta regionale per la manutenzione del palaconcressi di Alghero: 1 milione per quella ordinaria nel 2020 e 2 milioni per quella straordinaria ripartiti nel 2020 e nel 2021. Nei giorni scorsi è stata trasmessa all’Amministrazione comunale di Alghero la formale comunicazione da parte dell’Assessorato regionale Enti locali e Finanze in merito alla procedura di erogazione delle risorse.

“Finalmente il palacongressi di Alghero sarà salvato dall’incuria e dall’azione dei vandali e potrà avere  nuova vita. La Regione, che ringrazio per l’attenzione dimostrata nei confronti del nostro territorio, in occasione dell’assestamento di bilancio del 6 dice, ha deliberato lo stanziamento di 3 milioni di euro per rimettere in funzione un’opera strategica non solo per il triangolo Alghero-Sassari-Porto Torres ma per tutta la Sardegna. Con atti concreti, e non con le sole parole, la Regione dimostra di avere a cuore ciò che era stato dimenticato e penalizzato per anni. E’ un impegno che abbiamo mantenuto, invertendo la rotta rispetto al passato dopo un lungo periodo di dimenticanza totale”. Così Michele Pais, Presidente del Consiglio Regionale, che commenta con soddisfazione la prossima conclusione dell’iter di finanziamento.

“Mi auguro che il palacongressi diventi il motore dello sviluppo del litorale di Maria Pia, una delle aree più pregiate della Sardegna. I tempi sono maturi per pensare ad un’idea condivisa da Amministrazione comunale, Comunità locale e Regione, per avviare, in un progetto organico, un processo di sviluppo con servizi connessi. Per quanto riguarda la destinazione della struttura del palacongressi, questa naturalmente dovrà vedere l’amministrazione comunale protagonista di ogni scelta. Un’idea, condivisa con l’Assessore Gianni Chessa durante il sopralluogo avvenuto un anno fa, potrebbe essere quella di farne sede di un braccio operativo dell’Assessorato regionale, come l’Osservatorio regionale del turismo. In ogni caso, ribadisco, ogni decisione sarà presa con la condivisione della comunità algherese” – continua Pais, e conclude – “Sono convinto che una politica lungimirante ed intelligente possa disporre degli strumenti per guidare il territorio, e farlo anche con il supporto delle categorie produttive e il coinvolgimento della cittadinanza, detentori di quelle conoscenze in grado di migliorare la percezione degli spazi e la conseguente qualità della vita”.

Palacongressi, fine degrado, si riparte

ALGHERO – La Regione  finanzia il recupero  del Palaconcressi di Alghero. Tre milioni  di euro per rimettere in sesto la struttura dimenticata da più di un lustro e finita nel degrado. Nei giorni scorsi l’Amministrazione  ha messo nero su bianco l’accordo con l’Assessorato agli Enti Locali per la ripartizione dei fondi provenienti dall’assestamento di bilancio  e ora disponibili   per la conseguente erogazione. “Una ricaduta importante per la città, che arriva a colmare  il disinteresse  della passata amministrazione regionale che ha lasciato un risultato pesante – commenta così il Sindaco Mario Conoci – ma grazie all’impegno mantenuto dalla Giunta Solinas, i finanziamenti arrivano ad Alghero.  I fondi verranno spesi per manutenzioni ordinarie e straordinarie  per  iniziare a rimettere in sesto la struttura nel suo complesso, così da  consentirci di programmare  futuro del Palacongressi”. Abbandonata a se stessa, senza risorse, senza un’idea di utilizzo, nè di chi dovesse occuparsene, il palazzo dei congressi è finito negli scorsi anni più volte in preda ai vandali.

L’impegno del Presidente del Consiglio regionale Michele Pais e dell’Assessore al Turismo Gianni Chessa è stato determinante. L’Amministrazione Conoci intende restituire alla struttura di Maria Pia un ruolo strategico per lo sviluppo. Cominciando dal recupero  e dall’individuare un utilizzo confacente  alla struttura. “Ora – aggiunge il sindaco –  l’avvio del rilancio del Palazzo dei Congressi ci consente di mettere in agenda il futuro dell’intera  area di Maria Pia”. 

Comitato anti-decibel e Giunta Conoci: incontro

ALGHERO – “Il Comitato 45 decibel, promotore dello Sportello di Conciliazione del Rumore, è stato ricevuto oggi dall’Assessore alla Cultura Marco Di Gangi con l’Assessore allo Sviluppo Economico Giorgia Vaccaro e con il presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas. I rappresentanti del Comitato, con la presidente Bruna Russino, hanno posto al centro dell’incontro di Porta Terra la serie di tematiche che contemperano il riavvicinamento delle esigenze di residenti e degli ospiti della città con quelle delle attività di intrattenimento e svago, in un ottica di collaborazione che ha per obbiettivo lo sviluppo delle attività artistiche in armonia con la vivibilità dei quartieri. Lo sportello di conciliazione del rumore sarà operativo per un giorno alla settimana presso gli uffici comunali di via Cagliari, ex Casa del Caffè, dove sarà possibile incontrare i rappresentanti del Comitato”, così da comunicato dell’amministrazione Conoci.

“Sul tavolo, tra i temi affrontati, la possibilità di mettere a disposizione tecnici in grado di affiancare le attività dello sportello e la necessità di adottare un regolamento per gli artisti di strada con il coinvolgimento dei volontari dello Sportello”.

“L’intento è assolutamente quello di supportare non solo i cittadini ma anche e soprattutto le attività che intendono fare musica dal vivo verso le quali c’è il più ampio sostegno, nel rispetto delle regole”, spiega Di Gangi. Attenzione anche verso gli abusi da parte dei pochi che non rispettano le regole che rischiano di mettere in contrapposizione residenti e attività di pubblico esercizio che invece, per la maggioranza di casi, svolgono le attività nel rispetto delle norme in tema di diffusione sonora.