Navi, perchè al via solo Tirrenia? Grave errore

ROMA – “Perché in Sardegna solo con Tirrenia?” Lo domanda Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata sul limite imposto dal decreto del ministro ai trasporti e del ministro alla salute. “Questo decreto – spiega Cappellacci- penalizza chi, facendo affidamento sugli annunci del Governo, ha già acquistato un titolo di viaggio. E’ un danno al diritto alla mobilità e al libero mercato, che rischia di aprire un altro fronte anche sul tema dei risarcimenti. Nel momento in cui anche le compagnie che non operano in regime di continuità territoriale adottano gli stessi protocolli di sicurezza della altre, il limite imposto dall’art. 2 appare assolutamente privo di una motivazione e, pertanto, illegittimo”.

“Appare contraddittorio imporre una concentrazione dei viaggiatori nella medesima compagnia, in quanto le più volte ribadite esigenze del cosiddetto “distanziamento sociale” sarebbero rispettate più efficacemente con una distribuzione dei flussi su un numero maggiore di compagnie e di navi. I ministri correggano subito il decreto – ha concluso Cappellacci-, prima che produca altri danni”.

4 Corsie, Tedde indica ancora la via maestra

ALGHERO – “Occorre approvare celermente il progetto di legge per arrivare alla realizzazione di una infrastruttura di importanza strategica per la crescita del territorio.” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta il progetto di legge proposto dai capigruppo di maggioranza, che nel prorogare di sei mesi il Piano casa interpreta autenticamente alcune norme del Piano paesaggistico regionale al fine di consentire la realizzazione dell’asse viario Sassari-Alghero a quattro corsie. Una proposta normativa che va nella direzione perorata da Tedde e dal Prof. Mario Tocci fin dalla scorsa legislatura, facendo leva su una sentenza del  TAR Sardegna. E dà risposta alla richiesta giunta da più parti di superare la fase delle analisi e delle lamentazioni per approdare a solidi argomenti tecnici, che sostengano la Regione nel confronto col MIBACT che ha bloccato la realizzazione di questa opera pubblica strategica. “Se è vero che una lettura superficiale del PPR parrebbe bloccare la realizzazione dell’infrastruttura –sottolinea Tedde-,  è altrettanto vero che occorre uscire dalla fase delle giuste proteste e sottoporre al Min. Franceschini un diverso metro interpretativo del PPR e del Codice Urbani, peraltro coerente con lo spirito e con la lettera della norma statale. Questa interpretazione di sistema fu sottoposta ai rappresentanti istituzionali del territorio anche nell’incontro pubblico svoltosi lo scorso gennaio presso il Teatro Civico di Alghero. La proposta interpretativa –ricorda Tedde-  fu anche sottoposta al Presidente Pigliaru nel 2018, ma senza successo.”

L’ex sindaco sottolinea che il TAR con una sentenza del 2017 propose una lettura del PPR e del Codice Urbani giuridicamente sostenibili al fine di eliminare gli ostacoli per la realizzazione della 4 corsie. La soluzione tecnica vanamente proposta prendeva le mosse dal Codice Urbani, che assoggetta sì a copianificazione Stato – Regione alcune porzioni del PPR, ma lascia libera la Regione di pianificare in riferimento ad altre materie. Dal Codice Urbani emerge che la Regione ha facoltà di individuare unilateralmente le misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate.  Da tale assunto –secondo l’esponente di F.I.- deriverebbe il potere per la Regione Sardegna di adottare una norma o un provvedimento di interpretazione autentica dell’art. 20 del PPR, che evidenzi che la strada Sassari – Alghero costituisce una infrastruttura determinante per realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio ai sensi del Codice dei beni culturali. Ciò porrebbe nel nulla il parere negativo della commissione interministeriale VIA e quello da ultimo espresso dal Min. Franceschini. 

“Pur rispettando il loro ruolo, credo che i Consiglieri di centrosinistra che si oppongono a questa iniziativa legislativa sbaglino –precisa Tedde-. Sicuramente la legge è perfettibile ed è auspicabile che ne vengano affinati alcuni aspetti, così come accade per tutti i provvedimenti legislativi. Ma oggi è indispensabile che il Consiglio regionale nella sua interezza faccia propria questa interpretazione del PPR, e si confronti con determinazione col Ministro Franceschini che con un parere ingiustificatamente negativo ostacola la realizzazione della strada. Scavalcando nostro malgrado a piè pari anche le motivazioni legate alla pericolosità della vecchia strada e al notevole tributo di vite umane pagate dal territori –chiude Tedde-.”

Nella foto Marco Tedde

S.I.

“Sanità, proclami di Conoci e Pais”

“La sanità algherese, al di là dei proclami del Sindaco  e del Presidente  del Consiglio Regionale sopravvive navigando a vista, senza un progetto e sempre più abbandonata a sé stessa”. I consiglieri comunali di Centrosinistra evidenziano di nuovo la situazione critica della sanità locale. “Elaborazione dei tamponi Covid nel laboratorio dell’ospedale? Fake news. Assicurate solo le urgenze. I tamponi per i pazienti ricoverati e per gli interventi programmati continuano ad andare verso Sassari, destinazione San Camillo”.

“Apertura del reparto di terapia intensiva? Fake news continua e reiterata. Il reparto pur essendo praticamente pronto da tempo, locali moderni con le migliori tecnologie, sei posti letto, uno d’isolamento, zone filtro per i parenti e gli operatori, finanziato e completato da una giunta di centrosinistra, non apre perché non si ha il coraggio e la volontà di trasferire il personale sufficiente. E senza terapia intensiva niente DEA di primo livello.

“Sale operatorie ristrutturate e subito aperte al Civile? Fake News. Continuano a essere inspiegabilmente chiuse. In questi giorni l’ATS ha acquistato le lampade specialistiche per le sale operatorie di Ozieri, ma non per Alghero. Manca la volontà politica. Solo parole. Da più di un anno le sale operatorie dell’Ospedale Civile sono state chiuse perché era necessario ristrutturarle e metterle a norma, compresa la schermatura delle pareti in caso di utilizzo di RX all’interno”.

“Da tempo le sale operatorie sono pronte, ma non c’é l’autorizzazione a riaprirle, non si capisce per quale motivo e si lavora su un’unica sala del secondo piano che viene messa a disposizione di tutte le specialità presenti, in promiscuità e senza programmazione, risulta inoltre non più prorogabile e’ necessario che riprendano i servizi essenziali nelle nostre strutture, visite specialistiche, visite ordinarie e di ambulatorio sospese a causa del covid 19 e che oggi non ha più senso rinviare.”

Nella foto un incontro con gli attuali oppositori

S.I.

Pulizia e verde è evidente che non sono priorità

ALGHERO – “A inizio aprile, in occasione della discussione sul bilancio di previsione, abbiamo ripetutamente segnalato la mancanza di risorse in bilancio per la cura delle manutenzioni e del verde”. Cosi i consiglieri comunali di opposizione riguardo la condizione, non certo all’altezza rispetto a quanto necessario, del decoro e verde in città.

“Abbiamo detto e ridetto che, se non si fosse programmato un piano per manutenzioni e per il verde, la situazione sarebbe, inevitabilmente degenerata,  pregando il sindaco di non lasciare il settore manutenzioni senza fondi. Purtroppo i nostri appelli sono rimasti inascoltati e oggi, come queste immagini documentano, gli effetti di certe scelte sono sotto gli occhi di tutti. Eppure il sindaco Conoci si era presentato agli elettori con un programma nel quale riportava che “L’attenzione da prestare alla pulizia della città deve essere altissima, quasi maniacale e il conseguimento dell’obbiettivo coltivato con priorità assoluta”.

“Quelle scritte nero su bianco nel programma elettorale al momento sono rimaste solo parole ed è evidente che la pulizia della città non è la priorità di questa amministrazione. Adesso però non è nostra intenzione alimentare polemiche, ma segnalare la situazione, perché si impieghino tutte le forze possibili per invertire subito la rotta. Sta iniziando il mese di giugno e Alghero non può assolutamente presentarsi in queste condizioni a chi verrà a visitarla”.

Interveniamo subito per eliminare le erbacce e interveniamo anche con i dovuti trattamenti fitosanitari, necessari per eliminare i parassiti delle piante. Diversamente a breve potremmo ritrovarci a dover fare un collage di foto con zecche, galerucelle dell’olmo e punteruoli rossi”.

Nella foto le diverse criticità del verde e decoro in città

S.I.

Ex Astra, pubblicato avviso per la gestione

SASSARI – Sul sito www.comune.sassari.it è pubblicata la manifestazione di interesse per la concessione in comodato d’uso del Cine-teatro ex Astra, di proprietà comunale. La presentazione della candidatura potrà avvenire da oggi, 3 giugno, e fino alle 13 del 25 giugno via pec all’indirizzo: protocollo@pec.comune.sassari.it. La gestione dovrà, attraverso iniziative che permettano di mantenere la struttura viva e partecipata, promuovere la collaborazione con associazioni, gruppi di compagnie e operatori culturali. L’assegnazione temporanea del Cine-teatro, con la sua sala-platea di 361 posti a sedere, avverrà in base a uno specifico progetto redatto e presentato dagli interessati.

Obiettivo dell’Amministrazione è rendere l’ex Astra uno spazio-contenitore di eventi e attività culturali della città, attraverso lo svolgimento di iniziative legate al cinema, allo spettacolo dal vivo, laboratori e spazi per le scuole. Possono presentare domanda associazioni culturali, Onlus ed enti noprofit, che abbiano i requisiti previsti dall’avviso. La concessione durerà 3 anni. L’Amministrazione ha la possibilità, in base ai risultati ottenuti nei tre anni, di prorogare il contratto di ulteriore tre anni, a condizioni da rinegoziare sulla base degli esiti economici realizzati nel primo triennio.

È obbligatorio prevedere un sopralluogo all’ex Astra, secondo i tempi e le modalità da concordare via mail scrivendo a antonello.piredda@comune.sassari.it, a pena di esclusione dalla procedura di affidamento. La visita alla struttura dovrà avvenire almeno dieci giorni prima della scadenza per la presentazione delle propost,e prevista per il 22 giugno. Tutte le informazioni, con la manifestazione di interesse integrale, e la modulistica sono pubblicate sul sito www.comune.sassari.it

L’Aeroporto riparte, 3milioni dalla Rete

ALGHERO – Ieri incontro in aeroporto del Sindaco Mario Conoci con il Direttore Generale della Sogeaal Alberto Perini. La riapertura di domani avviene con lo scalo che si adegua, con i lavori svolti e per dotare l’aerostazione di nuovi termoscanner automatici per la misurazione della temperatura sia ai passeggeri in partenza che a quelli in arrivo, con le attività di sanificazione e di prevenzione di tutti gli spazi dell’aeroporto e la completa predisposizione per la riapertura. Da domani ripartono i voli in continuità territoriale per Roma e Milano.

“Il nostro aeroporto è fondamentale per la ripartenza di una fase che stiamo affrontando con tutto il nostro impegno – ha detto il Sindaco nell’incontro con i vertici della Sogeaal – e questo è un segnale importante. Si riprende a volare anche superando la distinzione fatta in precedenza tra gli scali sardi e si continua a lavorare per mantenere e incrementare la ripresa dei voli con Ryanair e con le altre compagnie low cost. Con la Regione stiamo tenendo alto l’impegno per riportare i livelli di flussi che il territorio attende”. Dopo la sosta forzata riprende anche l’attività riguardante gli investimenti della Rete Metropolitana, che già ha sbloccato le risorse sulla promozione e sulla destagionalizzazione, per attività da attuare e implementare in un triennio insieme alla Sogeaal con l’obbiettivo di far crescere il Nord Ovest.

L’investimento di tre milioni di euro riprende il percorso, come da accordo sottoscritto a fine anno dalla Rete con la Società di gestione dell’aeroporto di Alghero. Informazione, accoglienza turistica, itinerari nel territorio, promozione dei principali attrattori del territorio, risalto delle peculiarità architettoniche, ambientali e storiche-identitarie, sono i punti più importanti del progetto che verrà attuato per sostenere la ripartenza. Il progetto estenderà nel prossimo triennio prevede una prima fase di attività di comunicazione con implementazione nel periodo della Summer.

Lungomare chiuso, proteste da Alghero Sud

ALGHERO – “Ma era poi così urgente chiudere il transito alle auto in Passeggiata (Lungomare Dante) . E’ zona Rossa , c’è un focolaio di COVID-19?”? Comitati di Quartiere uniti e contrari alle ultime decisioni prese dell’amministrazione a sostegno delle attività e atte ad ampliare la fruizione all’aperto con alcuni mutamenti alla viabilità cittadina. Nel caso specifico è il Comitato Alghero Sud riuardo la chiusura del Lungomare Dante.

“Un’altra “mazzata” a quei tre bar che sono in Passeggiata ai 2 Ristoranti, che hanno già subito tre mesi di chiusura. E poi che senso ha chiudere? . Non ci sono turisti, non ci sono problemi di traffico o viabilità , il deserto Anni fa il Comitato di Quartiere Alghero Sud , in una Riunione presso il Comando dei Vigili Urbani di Via Mazzini, tra le varie proposte portate all’attenzione del Comandante dei Vigili Urbani, il suo Vice e parte della Giunta del Sindaco Bruno, chiese di chiudere la passeggiata non prima del 15 giugno , su indicazione dell’Istituto Alberghiero (sentiti anche alcuni Insegnanti del Liceo Manno) per motivi legati alla perdita di Parcheggi. Infatti nel periodo 9 / 15 Giugno durante gli Scrutini dei 2 Istituti Algheresi sono moltissime le autovetture degli insegnanti (molti provenienti da Sassari) che si recano in Piazza Sulis.

“Ma tralasciando la scuola, ma quale è il vero motivo di chiudere la passeggiata dal 1° giugno? Soprassedere soprattutto oggi nell’emergenza ancora non conclusa e far slittare il provvedimento al 21 giugno (inizio dell’estate) è una cosa così assurda. Tutto questo si chiama solo Buon Senso , fortunatamente con la politica non ha niente a che fare”.

“Non dobbiamo abbassare la guardia”

ALGHERO – “La fiducia nei giovani e negli imprenditori algheresi non verrà messa in discussione da singoli e isolati irresponsabili.
Durante la seduta del consiglio comunale di lunedì 25 Maggio ho sentito la necessità di lanciare una provocazione – che è cosa ben diversa da una proposta quella che dopo le ore 22 i bar non dovevano dare bibite d’asporto- affinché quello che oggi sta avvenendo in altre città potesse essere scongiurato qui da noi”. Cosi Christian Mulas capogruppo di Fratelli d’Italia.

“In questo momento così delicato, non possiamo abbassare la guardia né davanti al rischio di nuovi contagi, né davanti alla necessità di una ripresa economica rapida di tutti i settori, che non lasci nessuno indietro, compreso il settore della movida e del divertimento. Fratelli d’Italia crede nelle piccole e medie imprese locali. L’impegno che gli imprenditori hanno dimostrato fin qui, nell’adeguare i propri locali alla riapertura, ora deve proseguire con il puntuale rispetto delle regole e delle norme sanitarie e di distanziamento fisico . Su questo sono chiamati a vigilare e responsabilizzare i propri clienti, oltre che sulle normali regole di decoro e pulizia e nel rispetto delle regole vigenti in materia”.

“La voglia di svago e serenità e libertà, la voglia di normalità dei giovani mi trova completamente comprensivo e solidale, umanamente oltre che politicamente. Il ritorno alla normalità sarà però tanto più sereno quanta più sarà la responsabilità che dimostreremo in questi giorni: anche attorno ai tavolini dei bar o sulle panchine degli spazi pubblici si gioca tutta l’importanza di questa fase2″.

“Oltre i necessari controlli degli uomini in divisa, servirà allora tanta responsabilità e tanto buon senso da parte dei cittadini stessi ma soprattutto dei giovani che oggi sono protagonisti della movida: prima ancora che intervengano le forze dell’ordine, prima ancora delle multe e dei divieti e restrizioni, dovranno essere gli imprenditori e giovani a rimproverare gli irresponsabili e a pretendere che tutti rispettino le regole. Potremo superare tutto questo solo restando uniti, con responsabilità e fiducia e attenendosi alle regole”.

Attività, residenti e Comune: scontro fuori dal tempo

ALGHERO – “L’Amministrazione prende atto delle dichiarazioni dei rappresentanti dei Comitati di Quartiere cittadini legate all’ordinanza sindacale n° 15 del 22 maggio. Lo fa nel sottolineare alcune singolari prese di posizione ed evidenti contraddizioni”. Cosi l’amministrazione riguardo lo scontro (tra poveri) tra attività, residenti e Comune riguardo l’utilizzo degli spazi esterni e più in generale il sostegno alle imprese che rappresentano una colonna dell’economia cittadina. Scontro anacronistico e che potevano essere evitato (quando e se motivato) grazie ad azioni messe in atto nei mesi scorsi.

“In primo luogo perché l’intervento pubblico è sottoscritto anche da Comitati che non sono direttamente interessati dal provvedimento sperimentale che mira a rendere il centro più libero, più spazioso e a misura di passeggiata e nel contempo garantisce ai pubblici esercizi di lavorare nel rispetto delle prescrizioni. In secondo luogo perché ciò che viene chiesto – la temporaneità, l’eccezionalità del provvedimento limitato al perdurare dell’emergenza – è già contenuto nell’atto”.

“Ciò che invece dispiace è il fatto che l’intervento è condiviso dal Comitato di Quartiere Alguer Vella e del Centro Commerciale Naturale del Centro Storico, con i quali l’Amministrazione ha concordato i termini dell’ordinanza che mette insieme le esigenze dei residenti con quelle dei pubblici esercizi, proprio attribuendo loro quel ruolo di organo consultivo che chiedono. Sorprende, però, la posizione del Centro Commerciale Naturale del Centro Storico che si mette quasi in contrapposizione con le istanze degli esercenti e di chi opera nel comparto all’interno delle mura. Chi dovrebbe, in teoria, tutelare i propri iscritti, non favorisce di fatto le iniziative a loro favore. Oltre agli evidenti pregiudizi di cui la levata di scudi è contornata, ci sono altri motivi per fare opportune precisazioni”.  

“Uno di questi è il tema della viabilità e traffico, affrontato con più di una inesattezza: ad esempio la chiusura al traffico di Piazza Sulis, che non esiste. Solo la via Sassari e la via Gramsci saranno interdette esclusivamente dalle 21:00 alle 02:00 senza creare problemi alla viabilità, perchè le vie alternative per collegare i quartieri nord e sud della città sono molteplici. Ma, soprattutto, ci si rammarica che non sia colto il senso di un ordinanza che mira a migliorare la qualità della vita di cittadini e turisti e che intende aiutare le attività commerciali in una stagione che si presenta molto difficile. L’intervento dei comitati si pone infatti in una posizione distaccata dal contesto in cui la città si trova, senza prendere in considerazione con la dovuta ponderatezza il grido di allarme del comparto dei pubblici esercizi, letteralmente in agonia”.

“Per quanto riguarda la sosta dei residenti del Centro Storico, inoltre, è stato concordato con il relativo Comitato di Quartiere che verrà garantita la sosta con un intero piano dei parcheggi di Piazza dei Mercati per sopperire ai – pochi – parcheggi che verranno a mancare nelle ore serali. Si ritiene che in questo periodo così duro per l’economia di tante imprese e per le enormi difficoltà di tante famiglie sia oltremodo ingeneroso assumere atteggiamenti così distaccati dal momento di crisi e più rasenti alla polemica politica.  L’auspicio è che sia stato solo un errore di valutazione dei rappresentati dei comitati, ai quali rinnoviamo l’invito a collaborare per affrontare con la gusta cognizione di causa il momento che si sta attraversando”.

Nella foto i bastioni di Alghero

S.I.

Covid free, Spano d’accordo sul passaporto sanitario

ALGHERO – “A seguito della recente disputa che ha visto protagonisti da una parte il Presidente Solinas e dall’altra il Sindaco di Milano Sala”: interviene Gianni Spano, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Per fare chiarezza, al centro della questione vi è la richiesta del nostro Presidente riguardante l’introduzione dei certificati sanitari per chi entra nel territorio sardo. Detta richiesta, diventa il terreno di scontro in vista della riapertura dei confini regionali a partire da questo 3 giugno; da un lato vi è chi la trova assolutamente discriminatoria e dall’altro, chi, invece, ritiene che essa sia ragionevole, vista la situazione di emergenza sanitaria in cui tuttora versiamo e spesso ci si dimentica che ancora non è terminata”.

“A riguardo ritengo che sia doveroso prendere parte alla vicenda. In primo luogo, è necessario chiarire quali siano le ragioni che hanno portato il Presidente Solinas a richiedere il certificato di negatività al Covid-19 per poter arrivare nell’isola. Anzitutto, la ragione principale, che trovo assolutamente giustificata, è la sicurezza; l’intenzione è quella di salvaguardare la salute, l’incolumità pubblica non solo dei residenti, ma anche di chi, in veste di turista, vuole poter trascorrere una vacanza in tranquillità”.

“Nonostante questo certificato non rappresenti una patente di immunità, esso sarebbe, comunque in grado di garantire un controllo e consentirebbe alla Sardegna di gestire l’emergenza limitando i rischi. Difatti, ad oggi, ancora non sussistono le condizioni per consentire uno spostamento libero e senza controllo, soprattutto, dalla Lombardia e dal Piemonte”

“Quindi, ulteriore scopo perseguito dalla ricerca di una “riapertura controllata”, sempre per ragioni di prevenzione, è evitare un aumento della curva dei contagi, cosa che tra l’altro è accaduta dopo le riaperture prive di cautele, come per esempio è accaduto in Corea. È necessario, come insegna l’esperienza, prendere esempio dagli errori altrui per poter fare meglio, quindi le premure e cautele di Solinas sono assolutamente ragionevoli per evitare un ulteriore tracollo, che risulterebbe irrimediabile,  durante una stagione estiva già di per sé problematica”.

“L’obiettivo perseguito di diventare una meta turistica Covid-Free, accontenta non solo i residenti che potranno in libertà e sicurezza godere del loro mare, ma anche i turisti più attenti che ricercano una meta che garantisca loro uno svago più sicuro possibile, a discapito di chi, invece, ritiene di essere immune da qualsiasi rischio e non può sopportare l’esiguo costo di un certificato di negatività per un po’ di sicurezza in più, che, ci tengo a precisare, va a favore dell’intera comunità”.

“Tra l’altro, si ricorda, che queste misure di prevenzione riguardanti l’utilizzo di un certificato di negatività non sono prive di fondamento, se si considera che allo stato attuale, un soggetto positivo al Covid-19 non può, in ogni caso, circolare liberamente nemmeno all’interno della propria Regione.  Inoltre, strade simili sono state già intraprese da altre Isole, come per esempio le isole Canarie, che da luglio sperimenteranno il Passaporto Sanitario Digitale”.

“La Sardegna ha raggiunto un ottimo risultato, con il sacrificio di tutti noi sardi, non ha alcun senso vanificarlo per del becero egoismo e per delle insensate prese di posizione. Cerchiamo di mantenere la Sardegna un posto sicuro per consentire a tutti di godere del nostro mare e della nostra terra in sicurezza”.