Sicurezza bagnanti, incontro coi sindaci costieri

CAGLIARI – Fruibilità dei litorali e sorveglianza per la sicurezza dei bagnanti sono stati al centro dei lavori di una videoconferenza coordinata dall’Assessore Agli Enti Locali Quirico Sanna con gli amministratori dei 69 Comuni costieri della Sardegna, nel corso della quale i Comuni hanno avuto modo di avviare un confronto con la Regione per valutare le criticità esistenti e individuare soluzioni valide per affrontare in sicurezza l’imminente stagione estiva. Da parte di alcuni Comuni sono emerse riserve sull’opportunità di contingentare gli ingressi nelle spiagge, e la necessità di avviare una campagna di sensibilizzazione alle norme di sicurezza, anche con l’ausilio di personale dedicato da impiegare in azioni di informazione sulle prassi corrette da seguire.

“Fondamentale – ha sottolineato l’assessore Sanna – sarà il controllo sanitario, a tutela della sicurezza di tutti. Da parte degli amministratori sono state avanzate varie proposte, come la richiesta allo Stato di un contributo straordinario per sostenere gli oneri di un servizio che sarà necessariamente maggiorato, e per attuare una campagna informativa destinata, in varie lingue, ai turisti. “ E’ stato un importante momento di confronto, ha detto l’assessore Sanna, con coloro che hanno una conoscenza dettagliata delle criticità del proprio territorio. Ogni Comune, ha concluso, farà pervenire le proprie proposte alla Regione cui spetterà il compito di fare sintesi e dare risposte specifiche per ogni territorio.” 

S.I.

E’ nato il mercatino virtuale di Menjalguer

ALGHERO – Finalmente ci siamo, Menjalguer è una realtà. Da questa settimana il mercatino virtuale è presente sui social con una pagina facebook dedicata ai prodotti delle aziende della Sardegna aderenti al progetto ideato da Stefano Idili (giornalista e operatore culturale) che ha trovato subito terreno fertile in alcune tra le migliori realtà locali nella vendita, produzione e commercializzazione delle eccellenze locali. A partire da “Al Forno” di Fabrizio Carboni vero fulcro nel centro di Alghero per la vendita delle tipicità del territorio.

Ma non solo, infatti, è proprio grazie Al Forno che il progetto Menjalguer ha potuto prendere gambe e aggregare importanti aziende come il Panificio Cherchi (con Antonio Masia) e L’Orto sotto casa (di Freddy Pagano e Sonia Ballone). La prima, molto nota, è una colonna del pane della Nurra, mentre la seconda, nel giro di poco tempo, si affermata nel campo della frutta e verdura e km zero trovandosi in via Degli Orti a pochi metri dalle abitazioni. Prodotti veramente di altissima qualità che sono la caratteristica di Menjalguer e che saranno sempre maggiori cosi come le aziende aderenti. Obiettivo, già in itinere, la creazione di un vero mercatino che nel frattempo vedrà il suo sviluppo sul web. Infatti anche dalla pagina facebook è già possibile chiamare o scrivere nei messaggi per ordinare i prodotti che vanno dai salumi, all’orto frutta, vini, liquori, pani di ogni tipo, dolci, formaggi freschi dal pastore e tanto altro.

A breve, ci saranno ulteriori importanti sviluppi al fine di far giungere nelle case di tutti le varie produzioni che provengono dalla terra del Nord-Ovest dell’Isola, con le eccellenze delle borgate algheresi e area di Porto Conte. Si parla tanto e sempre di più di valorizzare i prodotti locali, mangiare e comprare sardo, ecco Menjalguer, nel suo piccolo (per adesso), è tutto questo. Dalla nostra terra con un tocco di modernità e innovazione. 

https://www.facebook.com/MenjAlguer-101036644957107/?modal=admin_todo_tour

Lavoratrici mensa, scontro Centrosinistra-Salaris

ALGHERO – “Massimo rispetto per i lavoratori, tutti i lavoratori che in questo periodo stanno vivendo momenti difficilissimi e che subiscono i ritardi del Governo  sull’avvio del pagamento degli ammortizzatori sociali tanto sbandierati. Apprendiamo che i consiglieri di centrosinistra vestono ormai d’ordinanza i panni di neo sindacalisti, comunicando notizie sindacali risalenti al 24 marzo delle quali tutti i lavoratori erano al corrente. Ci chiediamo quale sia la misura dello slancio di solidarietà se non quello di una mediocre strumentalizzare su una situazione peraltro già inquadrata dal Comune di Alghero e dall’azienda.  In data 12 Maggio – spiega l’assessore Salaris – ho scritto personalmente alla Gemeaz chiedendo informazioni sullo stato delle domande di FIS dei suoi dipendenti algheresi. L’azienda attraverso il suo direttore ha voluto precisare che aveva proceduto all’inoltro di tutte le pratiche e che purtroppo i ritardi non potevano esserle addebitati. Ha assicurato che a brevissimo sarebbero stati erogati i pagamenti e che era in contatto con le lavoratrici, peraltro puntualmente informate, ben prima dell’arrivo della cavalleria del centrosinistra di questi giorni.  Auspichiamo in  un atteggiamento maggiormente responsabile onde evitare di aggravare ulteriormente una situazione già molto pesante e che non ha bisogno di contrapposizioni ma solo di collaborazione. I Servizi Sociali del comune restano a disposizione dei numerosi cittadini che oggi affrontano un profondo disagio economico a causa del colpevole ritardo nelle risposte da parte  del governo”, conclude.

Consiglieri Comunali Centrosinistra. “Invece di ringraziare il consigliere Di Nolfo che a nome dei colleghi del Centro Sinistra si è impegnato a cercare risposte e a dare informazioni opportune alle lavoratrici l’assessora Salaris si trasforma nel famoso cane dell’ortolano. Atteggiamento che si sta sviluppando come una metastasi nella giunta Conoci in cui il non fare e il non far fare è quotidiano. Non solo, lei stakanovista della poltrona ai Servizi Sociali di Alghero si permette anche i utilizzare il termine “sindacalisti” come un offesa. Rimaniamo basiti da certe affermazioni soprattutto quando arrivano dalle istituzioni che dovrebbero rispettare il lavoro degli altri, invece che denigrarlo in maniera strumentale. Infine sentiamo il rumore delle unghie che stridono sullo specchio mentre lei ci si arrampica e pur di non dire “scusatemi avevo altro da fare” arriva ad affermare il falso. L’assessora avrà anche scritto di suo pugno all’azienda ma si è dimenticata di dar comunicazione sullo stato delle pratiche alle dipendenti come dimostrano le diverse prese di posizione sui social media sia da parte delle lavoratrici che della Salaris stessa, prima che lei ne cancellasse alcune tracce. La solidarietà è un valore troppo importante per essere sprecato con inutili bla bla bla mediatici che hanno come unico scopo quello di coprire le proprie mancanze. Mentre sarebbe bastata un’interlocuzione istituzionale con l’INPS Sardegna per avere e dare informazioni certe a tutte, cosa che l’assessora si è ben guardata dal fare e ci hanno invece pensato i sindacati che lei stessa insulta. Se la delegata del Sindaco Conoci vuole davvero collaborazione tra forze politiche la prossima volta è invitata ad alzare il telefono e i ringraziare l’opposizione per l’attività svolta e per avere fatto quello che lei non ha potuto e voluto fare.

Giunta Conoci, zone pedonali e suoli pubblici

ALGHERO – “Alghero riparte con la sperimentazione di una nuova iniziativa che mette insieme sicurezza sanitaria e sviluppo economico. Una città con più spazi per la socialità, un centro a misura di distanziamento personale, con l’allargamento orario delle zone pedonali e con l’incremento dei suoli pubblici per bar e ristoranti”, cosi dall’amministrazione Conoci riguardo le novità in campo degli spazi per attività. Da considerare che, ad oggi, si è ancora in proroga dei suoli pubblici pianificati dalla precedente Amministrazione di Centrosinistra.

“In coincidenza con il periodo emergenziale l’Amministrazione istituisce le Zone Pedonali nella parte più frequentata dalla città : nella Via Sassari (da Piazza Porta Terra all’incrocio con via XX Settembre); nella Via Genova; nella Via Mazzini, dall’incrocio con via Sassari all’incrocio con via Cagliari; in Piazza Sulis, dall’incrocio con via Carducci all’incrocio con via Gramsci e nella via Gramsci, dall’incrocio con Piazza Sulis all’incrocio con via Petrarca; nel Lungomare Dante dall’incrocio con via Leopardi all’incrocio con via Gramsci. Dal 1 giugno fino al 15 luglio, ogni fine settimana, dalle ore 21:00 alle ore 02:00 e dal 16 luglio sino al 15 settembre tutte le sere, dalle 21:00 alle 04:00 del mattino. Dal 16 settembre fino al 31 ottobre si torna ai fine settimana con orario dalle 21:00 alle 02:00″.

“L’ordinanza è stata firmata oggi dal Sindaco Mario Conoci e avvia una nuova fase per la città che affronta l’emergenza mettendo in atto ogni iniziativa utile per garantire prima di tutto sicurezza ma anche opportunità per le imprese algheresi del settore dei pubblici esercizi e attività commerciali. In via di definizione anche il correlato provvedimento per istanze da parte di titolari di pubblici esercizi di richiesta, modifica e/o ampliamento delle concessioni di suolo pubblico attualmente autorizzate, motivate dalla necessità di garantire il distanziamento interpersonale e la sicurezza delle persone”.

“Abbiamo cercato la migliore delle soluzioni di equilibrio tra le diverse esigenze, pur comprendendo che ci vorrà tempo affinché il cambiamento entri a far parte delle consuetudini degli algheresi – ha spiegato oggi il Sindaco Mario Conoci – e lo abbiamo fatto mettendo insieme le aspettative dei cittadini e dei turisti che vogliono vivere in serenità il la città e le necessità dei nostri imprenditori e dei loro collaboratori che hanno pagato un prezzo altissimo causato dalle chiusure”. L’obbiettivo dell’Amministrazione è quello di applicare soluzioni condivise, soprattutto per quanto riguarda le zone del Centro, verso le quali si sta lavorando per mettere a disposizione dei residenti una parte dei parcheggi gratuiti nella Piazza dei Mercati.

Per quanto riguarda la possibilità di ampliamento dei suoli pubblici, sarà una commissione tecnica che attuerà i criteri individuati dall’Amministrazione e che valuterà caso per caso le diverse istanze. “Siamo pronti a ripartire con Alghero che dovrà dare certezze per chi vuole godere della città in sicurezza e per le attività legate allo svago che in città hanno bisogno di recuperare fatturato” ha precisato l’Assessore all’Urbanistica Emiliano Piras, che ha aggiunto la possibilità che le zone pedonali vengano estese ad altre zone della città, nell’ambito di un progetto di progressiva pedonalizzazione del centro supportata dalla la creazione di aree di sosta periferiche.

“Si tratta di una soluzione temporanea – ha precisato l’Assessore al Demanio Giovanna Caria – che applichiamo nell’emergenza, nella consapevolezza che ci muoviamo in una situazione estremamente delicata in cui dobbiamo ottemperare a diverse esigenze, mantenendo sempre davanti l’orizzonte di un ritorno alla normalità nel corso del quale l’Amministrazione potrà programmare con più serenità”. Riordino dei mercati, regolamentazione delle esposizioni, cambia anche il fronte del Lungomare con le tradizionali bancarelle. “Abbiamo lavorato per una nuova disposizione legata alle prescrizioni, ma anche per un riordino più funzionale che mette insieme suoli pubblici ed espositori – spiega Giorgia vaccaro, assessore alle Attività Produttive – ed avremo un mercatino più esteso e nuovi spazi per le passeggiate”.

La città riparte, ma dalle prime avvisaglie c’è già preoccupazione per gli assembramenti. Il Sindaco Mario Conoci avverte : “Troppe segnalazioni su comportamenti non in linea, di questo passo non si va avanti ma richiamo di tornare indietro. Faccio un appello ad un maggiore senso di responsabilità personale, in caso contrario ci saranno inevitabili interventi da parte delle autorità di controllo che porterebbero indietro verso misure restrittive che nessuno auspica”.

S.I.

Spaccio nel centro di accoglienza: arrestati 8 nigeriani

VALLEDORIA – Questa mattina, all’alba, i Carabinieri della Compagnia di Valledoria, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, dal Nucleo Cinofili di Abbasanta e da Carabinieri del Comando Provinciale, hanno eseguito 8 ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Tempio Pausania nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani, E.F.O. classe ’92, E.G. classe ’97, E.S. classe ’84, I.M. classe ’98, E.A. classe ’94, L.J. classe ’97, B.E. classe ’87, O.S. classe’88, tutti ospiti presso il centro di accoglienza stranieri di Trinità d’Agultu. 

Questo l’epilogo di un’indagine antidroga durata circa cinque mesi, diretta in prima persona dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Gregorio Capasso, e nata a seguito del preoccupante rinvenimento, nei pressi del centro di accoglienza stranieri della località “La Paduledda” a Trinità d’Agultu (SS), di numerose siringhe normalmente utilizzate dagli assuntori di eroina. I servizi di appiattamento effettuati dai Carabinieri avevano sin da subito permesso di accertare la presenza di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, sia al dettaglio che “all’ingrosso”, proprio all’interno del centro di prima accoglienza di Trinità.

Gli acquirenti, quasi tutti italiani provenienti da tutto il nord Sardegna, previ accordi presi con i pusher, si avvicinavano al cancello del centro e dopo aver consegnato il denaro, ricevevano in cambio le dosi, fino a quel momento occultate in bocca dai cedenti pronti ad ingoiarle qualora si fosse verificato un blitz da parte delle forze dell’Ordine. Alcuni di loro, addirittura, talvolta ponevano in essere un vero e proprio “baratto di stupefacenti”, pagando il corrispettivo della dose di eroina con stupefacente di tipo marijuana. Nel corso dell’indagine, in totale, i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato 15 persone, ne hanno denunciate 2 e ne hanno segnalato amministrativamente, quali assuntrici, numerose altre. A diverse di queste ultime, per tale motivo, è stata anche ritirata la patente di guida.

Oltre all’esecuzione degli ordini di custodia cautelare in carcere per gli 8 cittadini nigeriani, su delega della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, questa mattina sono state effettuate anche una quindicina di perquisizioni in tutto il nord della Sardegna. Tra le persone arrestate durante l’indagine ve ne sono 3 che, a seguito di rito abbreviato, il 19 maggio scorso sono stati condannati a 2 anni e otto mesi. Complessivamente, durante il corso dell’indagine, caratterizzato dell’effettuazione di numerosi controlli e perquisizioni, gli inquirenti hanno sequestrato più di 2 chili di stupefacente, tra eroina e marijuana. Il sodalizio, formato da cittadini nigeriani ospiti del centro, si riforniva principalmente da un connazionale dimorante a Sassari, anch’esso finito in manette. 

Panificatori in ginocchio, comprare prodotti sardi

CAGLIARI – Acquistare il pane fresco dai piccoli panifici sparsi nel territorio regionale significa sostenere le imprese più vulnerabili, scegliere la qualità, aiutare a combattere lo spopolamento nei comuni dell’interno. Non è solo una raccomandazione quella presentata nei giorni scorsi dalle principali sigle datoriali, ma è anche il grido d’allarme di un settore che vive da tempo una crisi e nonostante tutto, dimostrando enorme senso di responsabilità, durante il lock down non ha fatto mancare il suo sostegno e il suo servizio alla popolazione, a dispetto del timore del contagio.

L’Associazione Panificatori Nuoro e Cagliari, CNA Alimentare Sardegna, Confartigianato Sud Sardegna e Confcommercio Nuoro, con anche Laore, si sono riuniti nei giorni scorsi per discutere delle emergenze vecchie e nuove che riguardano il settore e che, a seguito della pandemia, si sono rese ancor più evidenti. L’abusivismo, che non solo non si è fermato durante il lock down, ma sembra al contrario essersi esasperato in questa fase; il calo drastico dei consumi negli ultimi anni che si è ulteriormente accentuato perché molti sardi, chiusi in casa, hanno colto l’occasione per fare il pane da sé; una concorrenza sleale dilagante, da parte di chi spaccia pane precotto e surgelato per fresco e lo vende come tale.

Nel frattempo il Tavolo del Pane di cui alla L.R. 4/2016, che ha sede presso l’Assessorato regionale Artigianato, anche a causa delle note ragioni, ha dovuto sospendere la sua operatività. La Regione, con grande disappunto delle imprese interessate, ha interrotto la fornitura del servizio relativo alla campagna di promozione e valorizzazione del pane fresco. Un’azione dovuta a problemi procedurali e amministrativi che ha colto con gran stupore i panificatori che hanno fatto una battaglia durata anni per la realizzazione di una serie di iniziative. Purtroppo molte delle iniziative programmate nei mesi scorsi e che riguardavano attività con il pubblico sono state annullate a causa del divieto di assembramenti che presumibilmente proseguirà ancora a lungo. Oggi si dirotta su altro, compresa una campagna di comunicazione che punti a far conoscere all’opinione pubblica il valore del pane di qualità in una dieta bilanciata e varia. E in questo è di fondamentale importanza l’operato di Laore.

I panifici sono il fulcro delle comunità, l’ultimo baluardo di una vita sociale ed economica nella condivisione, i custodi di tradizioni e saperi, persino espressione di identità e storia, visto che dal pane passa la cultura gastronomica di molti territori”, dichiara Gianfranco Porta, Presidente della categoria Panificatori di Confartigianato Imprese Sud Sardegna e dell’Associazione panificatori della provincia di Cagliari. “Quando chiude un panificio il comune perde un pezzo della propria economia e un luogo importante di socialità e condivisione”.

Gli fa eco Alessia Demurtas, titolare di panificio e rappresentante dei panificatori al Tavolo di cui alla L.R. 4/2016, per conto di CNA Sardegna: “Quanto sia importante, da tutti i punti di vista, la funzione di un panificio, si è reso ancor più evidente durante il blocco delle attività produttive dovuto alla pandemia: abbiamo lavorato, assieme ai nostri collaboratori, nonostante la paura dei contagi, con ogni disagio possibile, dovuto al fatto che il resto del mondo si fosse fermato. Tutti abbiamo però reso con convinzione il nostro servizio, nella consapevolezza che non potessimo fermarci perché quello che facciamo è fondamentale per la vita delle comunità”.

Giampietro Secchi, presidente dell’Associazione Panificatori della provincia di Nuoro e rappresentante di Confcommercio Nuoro, ribadisce la sua preoccupazione per le ultime notizie relative ai finanziamenti da parte dell’Assessorato Artigianato, nei confronti della categoria: “la Regione non deve far mancare il suo sostegno alle imprese del settore. Un sostegno che non è solo economico, con il finanziamento di iniziative di promozione e valorizzazione del pane fresco, ma anche operativo. E’ necessario attuare sino in fondo la l.r. 4/2016, riunire quanto prima i componenti del Tavolo, di cui alla relativa legge e proseguire nelle attività”.

Un sostegno però, da parte dell’apparato regionale è già garantito anche in questo momento particolare, da Laore Sardegna, per voce di Antonio Maccioni, direttore del Servizio Sviluppo della multifunzionalità e valorizzazione della biodiversità agricola, e dei numerosi esperti dell’ente che operano al suo interno. Maccioni ha ribadito la necessità di curare ulteriormente la qualità, possibilmente legando in modo indissolubilmente il prodotto tradizionale alla materia prima locale. Anche da questo punto di vista, Laore conferma impegno, apertura e servizi di supporto.

San Michele, la piazza snaturata

ALGHERO – “Quante volte ci è capitato di voler ripensare agli spazi nelle nostre città. È nelle cose, capita ai comuni mortali e ancor più alle amministrazioni quando vogliono incontrare i bisogni dei propri concittadini. È il caso della piazza dinanzi alla chiesa di San Michele, dove l’esigenza era sottrarla alle macchine per renderla funzionale e restituirla agli abitanti del centro storico.” Cosi Francesca Carta coordinatrice della lista Per Alghero riguardo la piazza del centro storico e in generale altre opere da definire in città.

“Questi ultimi, chiamati in causa, si espressero e, dopo un civile confronto, si passò dalle parole ai fatti con un progetto concreto: una piazza con delle aiuole (due per lato corto) a livello della pavimentazione, poche alberate e delle semplici sedute ai margini del perimetro per renderla il più possibile spaziosa e fruibile dalle persone. Ancora oggi non dimentico l’intervento di una signora, molto pratica a parer mio, che suggeriva un occhio attento alla funzionalità delle panchine piuttosto che alla loro estetica”.

“Credo che a suo tempo sia stato seguito quel percorso virtuoso che chiama in causa i cittadini quando si deve intervenire per ripensare e modificare spazi da loro vissuti nella quotidianità. Questo è il mio ricordo, soprattutto di cittadina, pur ricoprendo allora il ruolo di consigliere comunale di maggioranza. Qualche giorno fa, durante una veloce passeggiata, in virtù della cosiddetta fase 2 del covid-19, mi sono ritrovata di fronte alla chiesa di San Michele e ho subito intuito che il primitivo progetto, concertato con i cittadini, è stato snaturato. Non incontra il mio gradimento, ma si sa i gusti sono discutibili. Oggi la piazza appare pavimentata con due diversi rivestimenti, ahimè piuttosto ridotta nelle proporzioni per la presenza di aiuole disposte in maniera asimmetrica e circondate da pericolosi cordoli ospitanti degli alberi, al momento, completamente spogli”.

“Mi chiedo se questa nuova veste della piazzetta possa piacere agli algheresi e, soprattutto, vorrei sapere perché si è alterato un progetto che aspettava solo di essere realizzato. Ancora mi domando, a distanza di un anno dall’insediamento della nuova amministrazione, di centro destra in salsa leghista, cosa ne è di altrettanti progetti che possono tradursi in opere concrete: la casa di riposo per anziani, l’ex cotonificio, l’asilo nido nel Quartiere della Pietraia, il parco urbano tanto atteso nel quartiere della Pivarada, e qui mi fermo perché in tempo di Coronavirus potrei essere tacciata di voler infierire su chi dovrebbe occuparsi di altre priorità. Da parte mia nessuna volontà di far polemica, solo vorrei capire le motivazioni di certe scelte, a parer mio, discutibili seppur lecite. E non mi venite a dire “abbiamo vinto noi fatevene una ragione”.

Sindaci Nord-Ovest, l’Aeroporto deve riaprire

SASSARI – I sindaci di Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Stintino, Sennori, Sorso e il commissario straordinario di Valledoria, riuniti in sede ufficiale come Assemblea della Rete metropolitana del Nord Sardegna, esprimono la massima preoccupazione delle comunità rappresentate per l’incomprensibile e immotivata esclusione dell’aeroporto di Alghero dagli scali sardi che potranno riaprire. È quanto si legge in una lettera inviata ai ministri della Salute Roberto Speranza e delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e a tutti i parlamentari che rappresentano il territorio.

L’articolo 1, comma 2, del decreto interministeriale dei Trasporti e della Sanità del 17 maggio ha disposto, infatti, la riapertura, seppure con limitazioni, degli aeroporti di Cagliari e Olbia, a eccezione di Alghero per il quale, invece, è stata mantenuta la chiusura. «Una decisione che discrimina fortemente i residenti e il territorio del nord-ovest della Sardegna – si legge ancora nel documento -, la cui vita sociale ed economia dipendono in modo determinate dai trasporti, fondamentali per la programmazione delle attività turistiche e per una vera ripresa dalle nostre comunità».

L’aeroporto del nord-ovest della Sardegna, infatti, con un bacino di utenza di circa 300mila persone, pari al doppio del bacino gallurese, rimane chiuso. «È di tutta evidenza che il provvedimento assunto appare ingiusto e fortemente penalizzante per l’economia del nostro territorio letteralmente devastata dalle – seppur giuste – misure restrittive conseguenti alla grave emergenza sanitaria nazionale che ci ha colpito, ma dalla quale abbiamo tutti il diritto di uscire con uguali misure di apertura. In particolare, non sono assolutamente né chiare né definite le motivazioni che hanno portato i due Ministeri alla scelta di escludere da una iniziale fase di ripartenza del sistema di trasporto aereo una parte importante del territorio sardo e lo scalo del Nord ovest dell’isola».

La stessa Regione Sardegna, consapevole dell’importanza di poter contare sul funzionamento di tutti gli scali sardi, aveva chiesto al Governo la riapertura dei tre aeroporti isolani, ciascuno dei quali è parte di un vero e proprio sistema integrato di trasporti. L’istanza, tuttavia, inspiegabilmente non è stata recepita. «È necessario, pertanto – conclude la lettera -, che in questo momento i nostri rappresentanti in Parlamento, ai quali ci rivolgiamo, si facciano carico del problema e intervengano al fine di raggiungere anche per Alghero lo stesso obiettivo raggiunto con la riapertura di Olbia. È indispensabile che le valutazioni prescindano da schieramenti politici e tengano conto esclusivamente delle necessità del nostro territorio che non possono più essere procrastinate né possono accettare di essere poste in secondo piano per discriminazioni che non hanno senso né hanno avuto motivazioni. Il nostro è un accorato appello affinché gli onorevoli Ministri De Micheli e Speranza ascoltino le richieste, correggendo un errore di valutazione e prospettiva che potrebbe portare ad ancora più gravi conseguenze per tutto il sistema del trasporto aereo della regione e penalizzare oltremodo una parte consistente, sia in termini di popolazione che di valenza economica, della intera Sardegna».

Buoni spesa dati. Bonus in liquidazione, ma non bastano

ALGHERO – Completata la consegna del buoni spesa con la seconda tranche che ha premesso all’Amministrazione di distribuire gli ultimi 59 mila euro residui dei complessivi 300 mila che hanno raggiunto tantissime famiglie algheresi. “Nonostante le progressive riaperture – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris –  il malumore è palpabile ed è tanta la delusione dei nostri cittadini appartenenti alle numerose categorie che sono state fermate dal lavoro a causa dell’emergenza Covid 19, che non hanno ancora ricevuto né la cassa integrazione né i 600 euro dall’INPS.  È notizia dei giorni – inoltre – scorsi che moltissimi lavoratori stagionali hanno ricevuto da parte dell’INPS il diniego del contributo di 600 euro. Il disagio economico della nostra città, nonostante le riaperture avvenute nei giorni scorsi e gli interventi dell’Amministrazione fa registrare moltissima preoccupazione”.

L’Amministrazione comunale attraverso il settore dei Servizi Sociali ha messo in campo fin da subito una rete di servizi e di aiuti economici per provare a fare fronte all’emergenza, ma il lockdown che si è protratto per quasi tre mesi ha messo evidentemente in ginocchio moltissime famiglie algheresi. “Nonostante l’impegno degli operatori sociali e del settore – aggiunge ancora l’Assessore – restano aperte molte criticità che l’Ente non può colmare, come ad esempio i ritardi dell’INPS e della cassa integrazione sui quali non abbiamo responsabilità”.  Intanto si lavora quotidianamente per mettere in pagamento con cadenza quotidiana i bonus regionali di 800 euro. Sono già oltre 1600 le domande, sulle 3.230 pervenute, che hanno già raggiunto la fase della liquidazione, e si procede quotidianamente in ordine cronologico per il disbrigo della restante parte.

“Abbiamo la grande consapevolezza che la crisi economica in atto non potrà risolversi a breve e che servono iniezioni di liquidità sia alle famiglie che alle imprese algheresi. – spiega Maria Grazia Salaris – sia il governo nazionale che la Regione Sardegna dovranno per i prossimi mesi reperire risorse economiche che consentano una graduale ripresa dei settori economici e produttivi. Il Settore Qualità della vita sta cercando di gestire al meglio questo periodo, caratterizzato da una importante mole di lavoro straordinario legato all’emergenza.”  

Nella foto l’assessore Salaris

S.I.

Olbia-Ollolai e Regione, sinergia virtuosa

OLBIA – I Comuni di Olbia e Ollolai, con il sostegno e la promozione politica dell’Assessorato regionale al Turismo ed in particolare dell’Assessore Gianni Chessa, sottoscrivono un protocollo di intesa per la realizzazione di un progetto turistico per il 2020, denominato “Turismo intelligente, possibile e sicuro”. Questo con un programma di interventi che individuano come obiettivo generale quello di realizzare, in via sperimentale, lo sviluppo di buone prassi in campo turistico tra le comunità di Olbia e Ollolai.

Il programma è caratterizzato dall’impegno al reciproco stanziamento di 10.000,00 euro per promuovere per l’anno 2020 il soggiorno-scambio culturale e sociale presso attività ricettive di Olbia ed Ollolai, di cittadini delle rispettive comunità, secondo la platea degli interessati che le due amministrazioni individueranno autonomamente. In sintesi, il Comune di Olbia finanzierà soggiorni estivi dei propri cittadini nelle attività ricettive di Ollolai e viceversa il Comune di Ollolai lo farà per i suoi cittadini nelle attività ricettive di Olbia. Soggiorno marino-balneare e culturale ad Olbia, del benessere, esperienziale e culturale ad Ollolai.

Un modello per mettere al centro di questa difficile stagione turistica la collaborazione tra le comunità costiere e quelle dell’interno e tra gli ambiti urbani e quelli rurali. L’intesa tra i Sindaci Settimo Nizzi ed Efisio Arbau consegue dalla collaborazione intrapresa negli anni scorsi dall’Assessore al Turismo del Comune di Olbia Marco Balata con il Comune di Ollolai in ordine all’organizzazione  del festival del Mirto.

Nella foto il Sindaco di Ollolai

S.I.