Bonus 800 euro, accelera iter. A giorni tutti pagati

ALGHERO – In esecuzione da parte degli uffici dei Servizi Sociali  i pagamenti dei  bonus regionali da 800 euro. Sono 3.230 le domande pervenute in Comune per l’ottenimento delle somme. Le procedure di erogazione dei contributi sono state messe a punto dall’Amministrazione in tempi rapidi anche a seguito delle numerose Faq della Regione, mettendo a disposizione dei cittadini la possibilità della presentazione online delle istanze.

Le liquidazioni si stanno succedendo quotidianamente con un ritmo di circa 200/250 pratiche al giorno. Il dato relativo a  sabato è di 700 pratiche, alle quali si aggiungono quelle di domenica e quelle odierne, per un totale di circa 1.200. La fase delle liquidazioni subirà ora una ulteriore accelerata, superata la fase di “rodaggio”.  La situazione della procedura è stata illustrata oggi dal Sindaco Mario Conoci che insieme all’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris segue l’evolversi delle operazioni.

Si tratta di un lavoro molto dettagliato che richiede la verifica di ogni singola pratica – spiega l’Assessore – ed è per questo motivo che, oltre alla complessità che ha richiesto la fase dell’acquisizione delle istanze, abbiamo dovuto impegnare senza sosta un gruppo di lavoro interamente dedicato.”  Nei prossimi giorni si conta di arrivare alla chiusura delle liquidazioni, anche se non sufficienti per rispondere adeguatamente alle necessità delle famiglie. “Servono altri interventi dal Governo – spiega Maria Grazia Salaris –  e auspichiamo che ciò avvenga con più celerità possibi

Ad Alghero un unico nuovo ospedale

ALGHERO – ll vero obiettivo per Alghero non è avere due ospedali ma poter contare su servizi sanitari efficienti, ben integrati tra di loro, funzionali, provvisti delle più moderne tecnologie e capaci di dare le risposte che i cittadini giustamente si attendono. Quella che ho sempre sostenuto e che ho ribadito anche nei giorni scorsi è un’idea, un’ipotesi da cui partire ma si possono avviare anche altri tipi di ragionamenti. Una cosa a mio parere è certa:  ristrutturare i due esistenti non solo costerebbe tanto, se non di più, ma, cosa più importante, non produrrebbe il risultato a cui tutti aspiriamo: avere una sanità algherese che funziona perfettamente.” È quanto dichiara il consigliere regionale del gruppo Cambiamo! UDC Antonello Peru che precisa la sua posizione sul futuro delle strutture sanitarie algheresi.

“Voglio prima di tutto ringraziare il Dott. Spano del Comitato dell’Ospedale Marino per i toni costruttivi del suo intervento. Ho apprezzato molto il fatto che nelle sue parole trasparisse la necessità di individuare la soluzione migliore senza dover per forza ricercare inutili polemiche o contrapposizioni. E dunque  colgo questa occasione per spiegare meglio il mio pensiero. 

Voglio prima di tutto dire che io non sono contro il Marino ma per una sanità migliore per gli algheresi. Ho espresso più di un dubbio sul fatto che sia meglio ristrutturare due ospedali piuttosto che realizzarne uno nuovo. Il costo per le ristrutturazioni sarebbe sicuramente più alto ma sarebbero più alti anche i costi di gestione perché sarebbe tutto raddoppiato. Solo per fare un esempio: le spese energetiche sarebbero doppie ma lo stesso discorso vale per tutti gli altri costi fissi funzionali alla struttura. 

Un ospedale efficiente deve avere tutte le condizioni per poter disporre di tutti gli strumenti  migliori e più innovativi. L’ammodernamento tecnologico è possibile realizzarlo in maniera più adeguata in una struttura nuova.

Ma c’è un discorso anche di funzionalità, pensiamo a quanto può essere fondamentale avere tutto in un’unica struttura, avere ad esempio i reparti chirurgici in connessione tra di loro nello stesso ospedale dove è presente la rianimazione, così come la parte medica e diagnostica tutti dialoganti e funzionali per chi opera nella sanità perché non sarebbe costretto a doversi spostare da una struttura ad un’altra per raggiungere un altro reparto. E ovviamente più efficiente anche per gli stessi cittadini.

Ho poi parlato della possibilità di coinvolgere i privati, sfruttando le opportunità legate alla posizione del Marino. A mio parere in questo modo potremmo anche velocizzare molto i tempi per la costruzione di un nuovo ospedale. Si tratta però solo di un’ipotesi ma ovviamente c’è tutto lo spazio per pensare anche a soluzioni di tipo diverso. La base di partenza a mio parere rimane sempre la stessa: qualsiasi tipo di ristrutturazione del Marino non gli garantirebbe quell’efficienza di cui Alghero ha bisogno perché una struttura sanitaria per funzionare non può e non deve espandersi in verticale ma ha necessità di altri spazi. Rischiamo di spendere tantissime risorse e di non riuscire ad ottenere il risultato che vogliamo raggiungere. Per non parlare poi dei tempi per completare le ristrutturazioni. 

E allora si ritorna a quanto ho proposto e ribadito più volte: realizziamo una struttura totalmente nuova, moderna, tecnologicamente avanzata, nella quale possiamo inserire ed integrare tutti i servizi sanitari che possano finalmente offrire livelli di assistenza in linea con quanto giustamente si attendono i cittadini di Alghero. Scelgano il Sindaco e il Consiglio Comunale dove realizzarlo e decidano anche come coinvolgere i privati ma solo per avere un valore aggiunto dal loro intervento. La posizione favorevole del Marino consente di avere un’opportunità in più che altre città non possono avere e credo che si debba semplicemente valutare se sia il caso di sfruttare questo vantaggio. Io credo che la strada da seguire possa essere questa, sia per gli obiettivi di efficienza che possono essere raggiunti che per i tempi di realizzazione e infine anche per quanto riguarda i costi da sostenere. Ho solo un obiettivo il bene di tutti.”

Riaprono i mercati di Campagna Amica

CAGLIARI – Riaprono i mercati di Campagna Amica dopo quasi due mesi di chiusura per il lockdown, durante il quale sono rimasti aperti solo quelli di Nuoro, Abbasanta e il mercato coperto di Oristano.

Il primo mercato a riaprire è stato quello di Sorso, il 28 aprile, seguito da Oristano (giovedì 7) e Sant’Antioco (venerdì). La settimana che sta per cominciare vedrà la riapertura di quasi l’80 per cento dei mercati di Campagna Amica sardi mettendo a disposizione delle famiglie una varietà di prodotti che vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori per una spesa annua che prima dell’emergenza ha raggiunto oltre i 10milioni annui (2,5 miliardi di euro a livello nazionale).

“In questi due mesi abbiamo comunque garantito la spesa a km0 ai cittadini con la consegna a domicilio – ricorda il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. E i cittadini hanno apprezzato e dimostrato sensibilità e vicinanza agli agricoltori e al territorio, consentendo alle aziende agricole rimaste senza mercati di limitare le perdite”.

La spesa contadina con la chiusura dei mercati è crollata in Italia del 61% come è emerso da un’analisi Coldiretti/Ixè presentata in occasione dell’avvio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria con la riapertura dei mercati di Campagna Amica in tutta Italia che ha stravolto i consumi alimentari dei cittadini con il boom negli acquisti di conserve di tonno (+17%), ortaggi surgelati (+28%) e legumi in scatola (+36%) secondo elaborazioni su dati Ismea.

Un momento atteso da quasi sei italiani su dieci (59%) che hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese nell’ultimo anno per acquistare prodotti locali, freschi e di stagione a km0 direttamente dai produttori.

La riapertura dei mercati contadini è una opportunità anche per l’82% degli italiani che secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, con l’emergenza sanitaria cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy.

Nei mercati di Campagna Amica sono state adottate tutte le precauzioni per garantire la sicurezza con la disponibilità di disinfettanti, l’invito a non toccare la merce e ingressi contingentati per evitare affollamenti.

L’alta qualità dei prodotti più freschi, saporiti e genuini è la principale ragione di acquisto diretto dall’agricoltore per il 71% degli italiani secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali che salgono sul podio delle motivazioni, seguite dalla convenienza economica.

Le vendite dirette in Italia garantiscono lavoro e futuro a oltre 20mila persone con i mercati che oltre a essere luogo di acquisto diventano anche occasioni di educazione e cultura sono un aiuto concreto per contrastare la tendenza allo spopolamento dei centri urbani dove chiudono negozi e botteghe con evidenti effetti negativi legati alla taglio dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza.

“Durante l’emergenza seppur tra tante difficoltà – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – siamo riusciti a strutturare un nuovo servizio di consegna a domicilio che garantiremo anche in futuro, ampliando i servizi e consentendo anche a chi non può andare ai mercati di portare a tavola i prodotti agricoli a km0”.

Si Il sito www.spesaamicasardegna.it rimarrà infatti sempre attivo. Al momento le consegne a domicilio si effettueranno su Cagliari e hinterland ma non si esclude per il prossimo futuro l’allargamento ai maggiori centri della Sardegna.

Regioni, regole subito o riapriamo tutto

ALGHERO – Mentre in Sardegna alcuni comuni giustamente non attendono oltre e riaprono per quanto previsto da Governo d Regione, a differenza di altri (tra cui Alghero) che ancora tergiversano, i governatori delle Regioni Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto, Basilicata, Sicilia e il presidente della Provincia autonoma di Trento hanno scritto al Presidente della Conferenza delle Regioni.

Questo per sollecitarlo a convocare urgentemente per domani un incontro con il Governo al fine di avere assoluta certezza che le linee guida INAIL per le riaperture siano disponibili entro mercoledì della prossima settimana e che dal 18 maggio ogni territorio, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, possa consentire la ripartenza delle attività economiche. Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà le scriventi Regioni ad agire autonomamente.

“Non c’è chiarezza, non riapriamo”

ALGHERO – “ieri sera la Regione Sardegna ha reso noto l’indice Rt (misura della trasmissibilità del virus tra la popolazione) relativo ai singoli comuni dell’Isola. 

L’indice di Nuoro, Oristano e Alghero (così come quello della maggior parte dei comuni sardi) è stato classificato N.C., ossia non calcolabile a causa della bassa presenza di contagi riscontrati. Se da un lato il numero di contagi registrati rappresenta un aspetto positivo, dall’altro l’impossibilità di calcolare l’indice si rivela un forte limite per l’azione dei sindaci, ai quali, con l’ordinanza regionale del 2 maggio, è stata demandata la possibilità di adottare le ordinanze sulla riapertura delle attività proprio in base alla conoscenza del dato, che si sarebbe dovuto attestare in un valore pari o inferiore allo 0,5. 

In parole povere, l’assenza di questo parametro non ci permette di stabilire se nei nostri territori si possa aprire in sicurezza o meno, perché, di fatto, non conosciamo il livello di presenza del virus tra le nostre comunità.

Un altro aspetto di non secondaria importanza riguarda l’assenza di linee guida precise ed inequivocabili sulle misure igienico-sanitarie che si dovrebbero adottare e osservare all’interno delle attività a cui eventualmente dovesse essere consentita la riapertura. E ciò a tutela dei clienti, dei dipendenti e degli stessi datori di lavoro, i quali rischierebbero di incorrere in illeciti amministrativi e penali.

Noi sindaci siamo pronti a riaprire tutto il possibile, conosciamo il disagio economico e sociale che tantissimi nostri concittadini stanno vivendo in questo periodo di chiusura forzata. Le ordinanze sono già pronte e quando saremo messi in grado di emanarle, lo faremo con immediatezza.

Mario Conoci Sindaco di Alghero

Andrea Soddu Sindaco di Nuoro 

Andrea Lutzu Sindaco di Oristano

Nizzi riapre tutte le attività e negozi

OLBIA – Il sindaco Nizzi ha deciso di far riaprire i negozi. Con un indice di contagio sotto lo 0,5%, cone del resto ha anche Alghero, Olbia può allentare la morsa e riprendere la vita a piccoli passi delle attività. Come già annunciato Olbia riapre tutti i negozi per i servizi alla persona, sulla base dell’ordinanza del governatore Christian Solinas. Da lunedì 11 maggio il sindaco, Settimo Nizzi, ha deciso di autorizzare le aperture di tutte le attività commerciali, compresi parrucchieri, estetisti enegozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie.

Nel pomeriggio il sindaco spiegherà i motivi della sua scelta, presa in linea con l’ordinanza del presidente della Regione. Il provvedimento firmato da Solinas, infatti, prevede che se l’indice Rt sia uguale o minore di 0,5, il sindaco può autorizzare prima del 17 maggio alcune riaperture anticipate rispetto al dpcm.

Mondo Rurale, è caso. L’agro punta la Vaccaro

ALGHERO – Oltre alcune fibrillazioni politiche e frizioni all’interno della maggioranza di Centrodestra Sardista, si degustano sempre più malumori su determinare scelte o non scelte sui comparti principali del tessuto sociale es economico di Alghero. Dall’agro arriva una nuova “strigliata” all’assessore Vaccaro. Questa volta sulle presunte modifiche a Mondo Rurale che vedono una lettera del Comitato Zonale alla delegata a commercio, sviluppo economico, attività produttive, pesca e agricoltura.

“Gentile Assessore Vaccaro, 

durante la seduta della commissione sviluppo economico del 04 maggio 2020 abbiamo appreso dalle sue dichiarazioni che il programma di eventi e programmazione territoriale denominato #mondorurale ha subito un cambio radicale. 

Questa eventualità era già stata da Lei dichiarata durante la riunione della Giunta Comunale nella borgata di Guardia Grande, lo scorso mese di dicembre e, se ricorda, sia noi che il comitato organizzatore, insieme a tutti i cittadini presenti, abbiamo contestato la sua decisione e chiesto che qualsiasi decisione sul programma #mondorurale fosse presa in maniera collegiale da tutti quelli che hanno sempre lavorato per la sua creazione e sulla conseguente riuscita. Dopo le nostre rimostranze ci aveva rassicurato sul fatto che tutto si sarebbe deciso insieme e alle sue rassicurazioni sono seguite anche quelle del Sindaco. 

Il programma #mondorurale, nato nel 2016 da una stretta collaborazione tra l’Assessorato allo Sviluppo Economico e il  territorio, è un contenitore di eventi e progettazione che mette in pratica un lungo calendario che spazia dagli eventi ludici ai tavoli di progettazione economica. 

Per la sua realizzazione erano coinvolti oltre che gli enti istituzionali come l’agenzia Regionale Laore o l’Università di Agraria e di Architettura, le aziende agricole, tutte le associazioni del territorio, molte associazioni culturali della città e le associazioni di categoria agricole. Il periodo scelto per la realizzazione è stato attentamente valutato con gli operatori economici in base alle loro esigenze di organizzazione aziendale ma soprattutto per il chiaro obiettivo di allungare la stagione turistica tentando di destagionalizzare attraverso le attrattive del territorio e la stagionalità delle produzioni locali.  

Con questa visione si è creato un calendario di eventi e di progettazione riconosciuto e apprezzato, anche oltre il territorio comunale, che ha prodotto eventi suggestivi e partecipati e che ha coinvolto con entusiasmo l’intero territorio della Bonifica Storica Algherese e la città di Alghero. 

Insomma nel breve periodo si è creato un brand turistico territoriale con forte impatto economico riconosciuto a livello locale ma sopratutto nel quale le varie anime del territorio si riconoscevano dando inoltre prova  di grandi capacità. 

Per quanto sopra, e dopo aver appreso dal direttore Mariani che l’Ente Parco, da lei citato nella seduta del 4 maggio scorso, non era a conoscenza di variazioni del progetto #mondorurale per la primavera, chiediamo in quale sede sono state apportate tali modifiche, quali siano le ragioni che hanno portato a tale scelta e perché non siano ancora state illustrate a tutti i potenziali attori della manifestazione. 

Si ribadisce la nostra totale disponibilità a collaborare per lo sviluppo di azioni a supporto del territorio ma siamo e saremo fermi nel difendere quanto di buono questo territorio ha prodotto fino ad oggi”.

Alghero Covid free, ma riaperture rinviate

ALGHERO – “Si rende necessario valutare ancora con attenzione la decisione sulle riaperture. Alghero ha una situazione altamente confortante dal punto di vista sanitario, oggi il numero di contagi si è ridotto a soli 3 casi, ma è opportuno che vengano fatte ulteriori valutazioni anche su base territoriale”, così dall’Amministrazione Conoci riguardo le attese e non più rinviabili aperture delle attività fissate per questo lunedì, ma dalle parole di Conoci si evince che ci sarà un rinvio.

“Tenuto conto della situazione della vicina Sassari. Dal punto di vista statistico la città è addirittura non valutabile: la base sulla quale calcolare l’indice Rt, e per avere un’indicazione attendibile secondo quanto stabilito dall’Istituto Superiore della Sanità, è di 30 contagi e Alghero è ampiamente al di sotto. Il numero dei contagi in città ha raggiunto il massimo di 22 casi, quindi non rilevante per una valutazione ai fini statistici ed epidemiologici. La conferma arriva anche dal Prof. Giovanni Sotgiu, epidemiologo componente dell’Unità Tecnica Operativa del Comune di Alghero chiamato in questi giorni a far parte del Comitato Scientifico istituito dal  Presidente della Regione Christian Solinas”.

Oggi il parere di uno dei più autorevoli esperti a livello anche internazionale è stato confermato in una video conferenza con il Sindaco Mario Conoci, che ha voluto   approfondire ulteriormente il quadro. “Capiamo che ci sia  attesa, e che le attività economiche indicate nell’ordinanza regionale possano già prepararsi per la riapertura, ma oggi è nostro dovere fare una valutazione ulteriore per poterlo fare in sicurezza – spiega Mario Conoci –  Questa valutazione è stata fatta insieme ai Sindaci  di Nuoro e Oristano, città con un numero di abitanti analogo a quello di  Alghero, e dopo la decisione della città metropolitana di Cagliari di non riaprire lunedì e della impossibilità di apertura della città di Sassari. Con il Sindaco di Nuoro Andrea Soddu e di Oristano Andrea Lutzu abbiamo ritenuto opportuno assumere una linea comune”.  

Intanto è stata decisa la riapertura del cimitero a partire da lunedì prossimo, secondo i giorni e gli orari di apertura pre-Covid, con il rispetto delle prescrizioni per quanto riguarda il mantenimento delle distanze e l’uso delle mascherine. Si lavora, inoltre alla riapertura del mercato settimanale per quanto riguarda la sola parte alimentare e per la riapertura del mercato della Coldiretti.  È essenziale che i comportamenti dei cittadini in questi giorni siano conformi alle regole ( distanziamento, divieto di assembramento e uso di mascherine ), regole non sempre rispettate e che vengono segnalate al Sindaco da diversi cittadini, con la preoccupazione che vengano messi  a rischio gli ottimi risultati finora raggiunti dalla città. 

“Farsa dati virus, è ora di far riaprire”

ALGHERO – “Alghero sembrerebbe tra i comuni per cui non è possibile calcolare l’Rt, seppure dalla slide con la cartina dei comuni sardi proiettata dal Presidente Solinas in diretta fb potesse apparire il contrario. Peraltro su un quotidiano sardo in data 23 aprile era stato pubblicato il numero dei contagi per comune e ad Alghero ne venivano conteggiati 40 (quindi più dei 30 che, come Solinas ha detto in diretta fb, erano necessari per poter effettuare il calcolo dell’indice)”. Si apre così la nota dei consiglieri comunali di Centrosinistra riguardo l’attesa definizione dei dati sul contagio in Sardegna

“La farsa messa in piedi dal presidente Solinas con l’ordinanza n.20 è comunque, finalmente, sotto gli occhi di tutti i sardi. La Regione, con un atto in pieno stile pilatesco, aveva, infatti, demandato ai Comuni l’onere di una decisione sulle riaperture da farsi sulla base di un oramai noto indice del contagio Rt. In molti avevano denunciato l’assurdità dell’ordinanza emessa dalla Regione e spiegato che non era possibile calcolare l’Rt comune per comune, ma la prode giunta sardo-leghista fino a ieri sera era andata avanti facendo finta di niente. Ieri però, quando ha dovuto mettere le carte sul tavolo” ,

“Solinas ha dovuto svelare il bluff e riconoscere che per tutti i comuni con meno di 30 contagi (la stragrande maggioranza dei comuni sardi) non si poteva calcolare nessun indice, perché il calcolo sarebbe stato privo di ogni fondamento. 
Visto l’enorme pasticcio, crediamo che il Sindaco Conoci dovrebbe prima domandare alla Regione per quale motivo per il nostro comune non sia stato calcolato l’Rt e poi, comunque prendere una decisione sul da farsi. Non si possono lasciare ancora appese le nostre attività che, giustamente, attendono di capire se lunedì potranno o non potranno riaprire”.

“O la Regione prende, una buona volta, una decisione per tutti i comuni, oppure, se come più volte detto informalmente da sindaco e assessori in questi giorni, i dati per Alghero sono buoni e il nostro indice del contagio non desta preoccupazione, il sindaco si prenda lui la responsabilità di permettere la riapertura.”

Presto laboratorio diagnosi Covid ad Alghero

CAGLIARI – “In Sardegna siamo entrati nella Fase 2 della pandemia da Covid 19, caratterizzata da un controllo diffuso e continuo che interesserà tutta l’Isola, e l’ATS Sardegna ha istituito le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero”. È quanto dichiara il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais.

“Queste Unità presenti su tutto il territorio regionale saranno attive anche nelle sedi di Continuità Assistenziale ASSL Sassari, a San Camillo e ad Alghero. Ogni USCA – precisa Michele Pais – è composta da infermieri e medici che si occuperanno di seguire, su indicazione del medico di base, i pazienti in isolamento domiciliare, asintomatici e pauci-sintomatici, e affiancheranno le già operative UIAT, istituite dall’Unità di Crisi Locale di Sassari, costituite da medici specialisti infettivologi, pneumologi e internisti operanti all’interno delle Case di Riposo”.

“Le USCA ci permettono di spostare l’assistenza per il Covid 19 dall’ospedale al territorio anche per consentire agli ospedali di tornare alla piena operatività per la cura delle altre patologie. Un approccio multidisciplinare che assicura assistenza adeguata e aggiornamento tempestivo dell’evoluzione del quadro clinico del paziente domiciliato, interagendo con gli ospedali Covid e i dipartimenti medici” – commenta il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais – “Questo nuovo percorso conferma l’attenzione che il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità rivolgono al territorio del sassarese, anche grazie all’incessante lavoro dell’Unità di Crisi Locale”.

“Nei prossimi giorni saranno inoltre abilitati in Sardegna nuovi laboratori diagnostici per SARS-CoV-2 – sottolinea il Presidente Pais – tra cui l’ospedale di Alghero, che per merito delle professionalità di cui dispone, avrà la possibilità di effettuare le analisi dei tamponi in loco a vantaggio della velocità di risultato e della sicurezza e operatività della struttura ospedaliera”.