CAGLIARI – “Abbiamo risposto all’ennesimo rinvio con l’occupazione dell’Aula e delle commissioni, oggi non parteciperemo ai lavori e da domani inizieremo una battaglia sempre più forte”. Lo ha annunciato il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, aprendo la conferenza stampa dei gruppi di minoranza sulla continuità territoriale aerea. Chiediamo da 10 mesi, ha protestato Ganau, che il Consiglio sia messo nelle condizioni di esercitare il suo ruolo, cosa che la maggioranza ha cercato di impedire con motivazioni inconsistenti e false ma ora parlano i fatti: c’era un band che è stato revocato, quello nuovo non c’è e la Sardegna sarà bloccata dal prossimo 18 aprile con danni gravissimi per i sardi, il sistema economico e la stagione turistica.
Ci aspettavamo una reazione diversa alla nostra protesta, ha commentato il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, invece da una maggioranza in grande confusione sono arrivate solo chiacchiere senza serietà ed insulti, rivolti in particolare alla collega Desirè Manca alla quale va tutta la nostra solidarietà. Noi continueremo a batterci per i sardi ed i loro diritti, coinvolgendo anche il Parlamento e il mondo economico.
Per definire ciò che è accaduto ieri non ci sono parole, ha affermato Desirè Manca, capogruppo del M5S. Sono 10 mesi, ha aggiunto, che la Giunta regionale non fa nulla per risolvere i problemi dei sardi e si occupa invece di proporre leggi che moltiplicano spese e poltrone. La continuità, ha concluso, non è solo turismo ma anche diritti fondamentali come lavoro, studio e (purtroppo per chi ne ha bisogno) salute.
Ormai è chiaro che presidente della Regione, maggioranza ed assessore dei Trasporti sono nel caos per colpa della loro inerzia e delle loro scelte, ha sintetizzato il consigliere di Leu Eugenio Lai: prima hanno revocato il bando della Giunta precedente e poi hanno sparato chiacchiere al veto compresa quella del vertice Ue del 28. Non solo non c’era nessun vertice, ha detto infine, ma c’è già la certezza dei danni gravissimi che la Sardegna ha già subito.
Piena solidarietà a Desirè Manca è stata espressa anche dal consigliere dei Progressisti Massimo Zedda perché, ha sottolineato, le offese nei confronti delle donne devono riguardare anche gli uomini. Polemizzando nei confronti della maggioranza, Zedda ha affermato che di fronte ad una Sardegna isolata dal resto del mondo la Giunta organizza una conferenza per parlare dei voli nello spazio: siamo alla follia!
Entrando nel merito delle problematiche legate alla continuità territoriale l’esponente dei Progressisti ha messo in evidenza che non solo il tempo perso è denaro ma la cosa più grave, in questo momento delicatissimo, è che il governo regionale non ha nessuna idea: non c’è più la tariffa unica e nemmeno quella cosiddetta low cost che richiede comunque risorse pubbliche ingenti mentre la Regione non ha nemmeno un bilancio. Nonostante gli annunci, ha previsto Zedda, non ci sarà nessuna proroga se non in cambio di un bando scritto secondo le regole europee, quindi non cambierà nulla.
Per il M5S Roberto Li Gioi ha detto che ci si trova di fronte ad una Giunta ed una maggioranza di incoscienti, ormai sempre più lontani dalla realtà, che si occupano solo di poltrone. A proposito, ha annunciato, quelle nuove non saranno solo 34 ma forse 90/100 perché dovrebbero essere inseriti anche altri organismi a partire dai consorzi industriali. Sulla continuità Li Gioi ha ribadito il diritto del Consiglio a sapere come stanno davvero le cose, uscendo finalmente dall’incertezza della quale approfitta la maggioranza, dicendo tutto ed il contrario di tutto. Sulla mancanza di informazioni che ha colpito anche il Consiglio regionale si è soffermato il consigliere del Pd Giuseppe Meloni (componente della commissione Trasporti nella precedente legislatura).
Meloni ha ricordato di aver presentato nello scorso mese di gennaio una richiesta di accesso agli atti a Bruxelles per conoscere lo stato delle interlocuzioni fra Regione ed Unione europea sulla continuità territoriale. Ebbene, ha spiegato, da quella documentazione si capisce tutto: c’è la richiesta al ministro di revocare il bando dell’ex assessore Careddu ed una seconda richiesta per la proroga dello stesso bando per un solo anno ma non (ed un è un dettaglio molto significativo) per il tempo necessario a preparare il nuovo. La verità, ha concluso, è che il nuovo bando doveva essere pronto già ad ottobre; non saremmo arrivati a questo punto.