Alghero, si iniziano ad allestire le luminarie natalizie

ALGHERO – Alghero si fa bella e si prepara a illuminare vie e piazze e percorsi dello shopping con largo anticipo rispetto al consueto. Sono in corso le operazioni di allestimento delle luminarie natalizie preordinate da un programma dell’Assessorato alle Attività Produttive in coordinamento con i servizi Manutenzioni e Opere Pubbliche. Affidato l’appalto in tempi brevi, con una dotazione finanziaria di 100 mila euro di fondi di bilancio, si vedono al lavoro per le vie e le piazze gli addetti alle operazioni che seguono un programma frutto dell’indirizzo impartito con delibera di Giunta approvata martedì scorso su proposta dell’Assessora alle Attività Produttive Ornella Piras. Previsti gli attraversamenti nelle numerose vie di rilevanza commerciale del centro e in via Don Minzoni, con la novità di quest’anno rappresentata dalle installazioni a bandiera sui pali-mantide del Lungomare Barcellona. E inoltre, il posizionamento di proiettori nello Scalo Tarantiello, Torre dello Sperone, Largo San Francesco, le chiese della Mercede, del Rosario, di Santa Maria La Palma, Guardia Grande, La Segada e Maristella, a cui si aggiungono quest’anno le chiese dei quartieri della Pietraia e di Sant’Agostino. Al programma dell’Amministrazione si affianca quello dei Centri Commerciali naturali del Centro Storico, di Sant’Agostino e di Fertilia, che stanno predisponendo analoghe coreografie luminose nei rispettivi quartieri, con un sostegno economico di 60 mila euro complessivi che la Giunta ha deliberato parallelamente nella seduta di martedì. “Siamo molto contenti di aver varato il piano di installazione delle prime luminarie in così largo anticipo. Vogliamo vedere il prima possibile la città addobbata a festa, accogliente, colorata e bella – commenta l’Assessora alle Attività produttive Ornella Piras”.

“Natale – aggiunge – oltre a un momento di festa, deve essere un momento di comunità, in cui ci si unisce, ed è per questo che lo abbiamo progettato insieme con i Centri Commerciali Naturali, i Comitati di quartiere e gli operatori locali. Vorremmo che fosse un’occasione in cui tutta la città concorre ad essere bella e attrattiva. Abbiamo voluto dedicare importanti risorse perché riteniamo che questo clima aiuti le imprese e invogli visitatori e cittadini a percorrere le vie e a soffermarsi nelle vetrine. Ma l’elemento più importante che vogliamo far emergere – conclude l’Assessora alle Attività Produttive – è sostenere il senso di comunità. Vogliamo valorizzarlo e farlo crescere con queste iniziative”. Il programma che coinvolge i quartieri cittadini prevede anche l’installazione di dieci alberi di Natale nelle borgate e nei quartieri a disposizione dei residenti, che provvederanno agli abbellimenti. Tramite l’accordo con le aziende florovivaistiche, inoltre, la città sarà colorata negli spazi più suggestivi con allestimenti floreali, per completare il progetto di maquillage natalizio.

“Agro e borgate totalmente contrari al treno a idrogeno”

ALGHERO – “Ad una settimana esatta dalla riunione convocata dal Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto per presentare al territorio il progetto PNNR relativo al collegamento ferroviario con treni a idrogeno nella tratta Alghero-Sassari- Sorso proposto da Arst Sardegna e Assessorato ai Trasporti della Regione Sardegna, si è tenuta una riunione operativa tra i comitati dell’agro, il Comitato Metrotranvia Sassari Alghero Sorso e i cittadini portatori di interesse.
Presenti Mimmo Pirisi presidente del Consiglio Comunale di Alghero, il Dott.Mario Bruno e l’Assessore Enrico Daga.
Un pomeriggio dedicato all’analisi di quanto successo in settimana, alla visione della documentazione ma soprattutto dedicato al confronto per trovare la giusta posizione tra la necessità di sviluppo e le legittime posizioni dei portatori di interesse.
Dalla riunione è emerso chiaramente che il territorio conferma quanto già detto a gran voce lo scorso lunedì, rigettando integralmente il progetto sia nei contenuti che nella sostanza. E’ chiaramente emerso, purtroppo solo adesso, che si tratta di un opera così come pensata e proposta devastante e impattante per il territorio, che non da risposte alle esigenze della collettività, senza che siano state valutate soluzioni alternative di mobilità decisamente più sostenibili dal punto di vista sia ambientale che economiche.
Inoltre va evidenziato che si rigetta con forza il metodo utilizzato, calando dall’alto un progetto così importante per gli equilibri del territorio, senza nessuna condivisione se non quella della settimana scorsa a procedura quasi praticamente chiusa.
Si chiede a gran voce che tutti i rappresentanti politici in senno al consiglio comunale di Alghero trovino la giusta sintesi con i colleghi omologhi dei comuni della rete metropolitana di Sassari per valutare costi e benefici dell’opera che ad oggi sembra non avere nessun beneficio.
E’ ora di fermarsi un attimo e fare quello che non si è fatto fin’ora, perché ascoltare la popolazione che lavora e produce reddito con aziende di eccellenza dell’agroalimentare e del turismo, in un territorio che attira milioni di turisti all’anno, ricco di storia, di beni archeologici e paesaggistici, tutelato dal PPR, non è solo un dovere civico ma un obbligo morale per chiunque sia stato eletto o si sia candidato a rappresentare l’interesse collettivo”.
Firme
Comitato di borgata Sa Segada – Tanca Farrà Comitato di borgata Santa Maria La Palma Comitato di borgata Guardia Grande – Corea Comitato di borgata Maristella
Comitato Zonale Nurra
Comitato Metrotranvia Sassari Alghero Sorso

Verde, restyling dei pini monumentali di Fertilia

ALGHERO – Intervento di manutenzione e messa in sicurezza dei pini monumentali in piazza Venezia Giulia a Fertilia, ad opera del Servizio Manutenzioni del Comune. Oggi gli operai comunali hanno condotto le operazioni di spalcatura e rimonda dei 13 pini che abbelliscono in maniera spettacolare la borgata. L’operazione di oggi rientra nel piano organico che mira a restituire ordine e decoro alla città.

Blue Tongue, l’assessorato alla Sanità vuole fare chiarezza

CAGLIARI – Circolano nelle ultime ore affermazioni gravemente pretestuose e strumentali che adombrano ritardi nella gestione dell’emergenza Blue Tongue o che addirittura attribuiscono un carattere minatorio ad una recente lettera indirizzata dagli uffici dell’Assessorato della sanità ai Servizi veterinari delle Asl, avente ad oggetto “Chiarimenti e raccomandazioni per quanto concerne le registrazione dei capi morti sul sistema SIMAN”.

In particolare, si vorrebbe sostenere la tesi di un presunto “capo d’accusa” pendente verso i medici del servizio veterinario territoriale, con delle argomentazioni totalmente avulse dal merito e dalle valutazioni tecniche contenute nella nota indirizzata ai Servizi Veterinari territoriali.

E’ opportuno dunque chiarire alcuni punti dirimenti, utili ad agevolare un’interpretazione corretta e non strumentale dei fatti:

Il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare, ravvisando alcune differenze territoriali nei valori di mortalità talvolta superiori alla mortalità media rilevabile nei medesimi territori, ha correttamente richiamato l’attenzione dei Servizi veterinari sul fenomeno. Conferire dati omogenei e coerenti è indispensabile e l’invio della nota di chiarimento aveva esclusivamente il fine di sensibilizzare i competenti Servizi veterinari ad un’adeguata valutazione delle relative situazioni territoriali evitando ogni macroscopico disallineamento riferibile alle informazioni di dettaglio sulla situazione dei focolai registrate nel sistema informativo SIMAN.

Si rifiutano inoltre con forza i presunti ritardi nella gestione della BT e a questo proposito si conferma che l’Assessorato ha provveduto, per quanto di competenza a predisporre quanto necessario al fine di assicurare in maniera tempestiva le relative attività di profilassi vaccinale.

Si ritiene doveroso ricordare che l’Assessorato ha più volte colto l’occasione per richiedere ai vari attori istituzionali e non, l’imprescindibile supporto in ordine alla sensibilizzazione degli allevatori con riferimento alle misure di prevenzione da porre in essere e altresì per valutare l’eventuale opportunità di attivare in futuro, oltre ad un aiuto alle imprese agricole per il risarcimento dei danni diretti subiti dall’emergenza da BTV, anche un aiuto per l’attuazione negli allevamenti di specie sensibile di misure di profilassi diretta quali l’acquisto di prodotti atti a proteggere gli animali dalle punture degli insetti vettori, e con particolare riferimento agli allevamenti bovini l’attivazione di possibili aiuti a compensazione degli eventuali costi per il controllo delle movimentazioni (test RT-PCR) o per attività di profilassi vaccinale contro la stessa BTV.

“Treno all’idrogeno, distruzione del territorio: diciamo no”

ALGHERO – “Il sistema di trasporto pubblico di Alghero deve subire un cambiamento radicale dichiara il presidente della commissione Ambiente Christian Mulas, che includa una linea capace di collegare il centro città con l’aeroporto di Fertilia, la città di Sassari e Porto Torres con il suo porto. Non è più sostenibile il fatto che i residenti di questa zona della Sardegna abbiano, di fatto, come unica possibilità la mobilità su gomma. Questo comporta più inquinamento, rischi di incidenti e pure meno socialità. Chiediamo un’immediata accelerazione sui progetti da attuare per rendere civile e moderno il trasporto pubblico locale. E la metrotranvia rappresenta una soluzione concreta e sostenibile, mentre l’ipotesi del treno a idrogeno si rivela inadeguata e pericolosa. Questa proposta, infatti, non solo è sperimentale, ma rischia di compromettere seriamente le necessità di mobilità della nostra comunità, sarebbe un irresponsabile salto nel vuoto. Il No del presidente Mulas al progetto treno idrogeno è chiaro.
Non possiamo accettare un progetto che prevede l’esproprio dei terreni dei cittadini e agricoltori e li si utilizzi come cavie per un’iniziativa incerta e non testata e soprattutto calata dall’alto, senza la minima concertazione. È inaccettabile che la politica regionale imponga questa situazione in continuità con la vecchia giunta, è vergognoso che, ancora una volta, si giochi sulla pelle dei cittadini e si ignorino le reali esigenze della nostra comunità e che, per giunta, si avvale di finanziamenti PNRR. La recente riunione a Santa Maria La Palma ha evidenziato un’ampia disapprovazione verso il treno a idrogeno. È stata una scelta giusta convocare un incontro con i cittadini, ma il messaggio è chiaro: questo progetto non solo è inutile, ma si rivela addirittura dannoso. Gli algheresi non vogliono essere soggetti a un esperimento fallimentare.
Da anni, cittadini e comitati chiudono a gran voce una mobilità integrata e razionale. È inaccettabile continuare a imporre un sistema di trasporto obsoleto e frammentato, mentre si ignora l’urgenza di una metrotranvia che colleghi efficacemente i nodi di trasporto e supporti la crescita della città. La proposta del treno a idrogeno, dalla Regione, rappresenta un’imposizione insensata, priva di una visione chiara per l’area metropolitana. Invece di realizzare un sistema unificato che colleghi Sassari, il porto,
l’aeroporto e le città limitrofe, ci troviamo di fronte ad un progetto che non tiene conto delle reali esigenze della popolazione.
Il paradosso è inaccettabile: un algherese per raggiungere la propria auto fino alla Pietraia (stazione), cercare parcheggio attendere un treno a idrogeno, sapendo che la frequenza ridotta e il costo esorbitante renderanno questa soluzione inefficace.
È evidente che la maggior parte continuerà a utilizzare il proprio mezzo , contrariamente alle promesse di una mobilità sostenibile.
In aggiunta, gli agricoltori subiranno espropri dei propri terreni per far passare un treno che compromette il futuro delle nostre zone agricole, il tutto in nome di una presunta transizione green che, in realtà, distrugge il nostro territorio, utilizzandoci pure come cavie ad un progetto sperimentale. È un’assurdità inaccettabile!
Nei prossimi giorni convocherò una commissione per affrontare con urgenza questa situazione. In commissione saranno invitati I comitati dell’agro le associazioni ambientaliste gli Assessori competenti e tutti i cittadini che vorranno partecipare”.

Christian Mulas
Presidente della V Commissione Consiliare Ambiente

“Lavori PalaManchia, termine solo entro inizio anno: totale fallimento della Giunta Cacciotto”

ALGHERO – “Nella commissione consiliare congiunta delle opere Pubbliche e Sport, convocata ieri dai rispettivi Presidenti per discutere sullo stato dei lavori dell’impianto sportivo denominato Pala Manchia, è stata “certificata” la fondatezza delle preoccupazioni già manifestate dai commissari di Forza Italia durante il primo incontro sul tema risalente, ormai, a oltre due mesi fa.

Alla presenza dell’Assessore alle Opere Pubbliche è stato rappresentato, correttamente e finalmente, che il progetto di riqualificazione è quello predisposto dalla precedente Amministrazione e dall’ex Assessore Peru.

E’ emersa, inoltre, la reale situazione dei lavori sul Pala Manchia che non potranno essere conclusi, nella loro interezza, prima degli inizi del prossimo anno.

Durante la commissione è infatti emerso che i previsti lavori non verranno portati a compimento, se non in parte, entro la fine dell’anno, con buona pace delle associazioni sportive che praticano il calcio alle quali era stato incautamente garantito l’utilizzo del campo per le partite di campionato già a far data del 15 ottobre 2024.

Siamo in presenza di un completo fallimento dello scopo per cui si sta procedendo all’adeguamento, con danni ingenti all’associazione sportiva titolare della concessione.

I commissari di F.I. hanno infatti ribadito un principio sacrosanto quando si amministra, ovvero che: “Sarebbe meglio rappresentare alle associazioni e ai cittadini la situazione reale, per evitare questi scivoloni”.

E’ più decoroso, infatti, affermare che i lavori hanno subito un rallentamento per imprevisti ulteriori interventi piuttosto che affermare che, come per “magia” il Pala Manchia avrebbe ospitato già da quest’anno le associazioni sportive del calcio a cinque.

Anche questa volta, sostengono i commissari di Forza Italia, l’immaginifico Assessore agli impianti sportivi, ieri assente per contrasti con i presidenti delle due commissioni, come dichiarato dal Presidente di una delle due commissioni, si è affisso una medaglia di cartapesta.

“Errori su errori, proclami su proclami a discapito della concretezza”, a cui si aggiunge il fatto, ancor più grave, che le commissioni si sono potute tenere solo grazie alla presenza dei commissari d’opposizione che con senso di responsabilità hanno garantito il numero legale.
L’interesse a questa problematica si dimostra, in via primaria, essendo presenti in commissione perché non è accettabile manifestare un interesse che è solo mediatico: “non lo tollerano i cittadini, tantomeno gli sportivi algheresi”, commentano i commissari di F.I.

“Ancora una volta ci vediamo costretti ad invitare la Giunta Cacciotto ad uscire dall’immobilismo e dai proclami in favore della concretezza” -concludono gli esponenti azzurri-.

“No agli interessi di parte, il Marino resti all’Aou”

ALGHERO – “Ieri mattina, dopo una lunga attesa, si è tenuto un Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno, ovvero il passaggio dell’Ospedale Marino dall’Azienda Ospedaliera Universitaria alla ASL e, più in generale, sui problemi che affliggono la Sanità Algherese.
Alla presenza anche di alcuni Comitati che svolgono un encomiabile ruolo di stimolo e sollecitazione, nei confronti della politica, su problematiche importanti in ambito sanitario, sono intervenuto esprimendo, con dati inconfutabili alla mano, la mia contrarietà al passaggio del Marino dall’Università alla ASL, stabilito dalla Regione a partire dal 1° gennaio 2025, senza aver concordato nulla con l’Amministrazione di Alghero e quindi scavalcando a piè pari qualsivoglia parere locale.
Proprio nel momento in cui il Marino aveva dimostrato di funzionare al meglio, a Cagliari hanno deciso di cambiare, facendo tornare la ASL, senza fornire spiegazioni o un piano sanitario alternativo che giustifichi lo stravolgimento, se non con una questione di poltrone da assegnare ai nuovi padroni della Regione.
Detto questo, ho affrontato i problemi ormai endemici di molti Reparti dell’Ospedale Civile e del territorio che probabilmente a Cagliari ignorano o comunque non hanno ancora preso in considerazione per tentare di risolverli.
In conclusione, del mio intervento ho chiesto al Sindaco di farsi carico di una iniziativa unitaria di tutto il Consiglio per ottenere un incontro urgente a Cagliari con i vertici della Sanità che, pur invitati a partecipare al Consiglio Comunale, lo hanno disertato.
Ho avuto la netta sensazione che, all’interno della maggioranza, ci siano opinioni diverse, considerato che, mentre il Sindaco ed alcuni suoi esponenti sono apparsi concordi con i pareri che avevo espresso, altri, tra cui il PD, non si sono palesati, forse per non ostacolare e contraddire il Governo Regionale. In definitiva auspico che sulla Sanità non prevalgano interessi di parte e che si pensi all’esclusivo benessere dei cittadini che, per quanto riguarda la salute, non sono né di Destra né di Sinistra”

“PRIMA ALGHERO” Massimiliano Fadda.

“Ospedale Marino senza anestesisti, l’AOU ricorre ancora ai contratti a gettone?”

ALGHERO – “Se l’AOU non ricorre al reperimento di nuovi medici anestesisti, dal prossimo mese di novembre l’ospedale marino “Regina Margherita” di Alghero non potrà più garantire gli interventi neanche nell’unica sala operatoria a disposizione del reparto di ortopedia. Sarebbe la fine.
E poiché, come avvenuto in passato, non c’è la volontà di trasferire anestesisti da Sassari (l’AOU ne dispone di oltre 100) sempre nell’ambito della stessa azienda mista, quasi certamente si dovrà ancora ricorrere alle prestazioni aggiuntive, lautamente pagate, forse ancor più di prima, per garantire, e solo ancora per qualche mese, l’attività anestesiologica e operatoria e i turni, di giorno e di notte.
Può reggersi un ospedale su contratti a progetto, costosissimi, di breve durata, spendendo centinaia di migliaia di euro per garantire l’ordinarietà della struttura e solo per qualche mese? E quando ci sarà la garanzia di personale a regime che possa giustificare la presa in carico dell’ospedale da parte dell’AOU?
Non si può continuare all’infinito col ricorso a prestazioni aggiuntive, rinnovate ogni pochi mesi, come sta avvenendo da troppo tempo.
Ecco perché occorre affrontare la situazione con serietà, verificando se sia possibile da parte della Regione, riunificare, con coraggio e lungimiranza, le aziende che gestiscono la sanità nel territorio, a vantaggio dell’attività ospedaliera e territoriale. Con equilibrio nelle responsabilità apicali tra ospedalieri e universitari. Con un progetto complessivo che contempli risorse umane, organizzazione del lavoro e logistica, affidato ad un management capace di restituire al territorio i servizi di cui necessita, a cominciare dal DEA di primo livello per l’ospedale algherese”.

Mario Bruno – dirigente regionale del Partito Democratico

“Sanità, Cacciotto e sua maggioranza di sinistra prendono ordini da Cagliari”

ALGHERO – “Nessuna deliberazione del Consiglio comunale sulla sanità algherese.
“Il Consiglio comunale di Alghero, convocato con urgenza a seguito di una richiesta da parte del centrodestra cittadino, è stato piegato alle miopi esigenze della maggioranza di sinistra, per impedire che venisse messa in votazione una risoluzione con cui l’Aula potesse esprimere una posizione netta sulla riforma sanitaria presentata dalla Giunta Todde che prevede il depotenziamento della sanità algherese e la retrocessione dell’Ospedale Marino dall’Aou all’Asl di Sassari, mettendo così in pericolo l’attività chirurgica ortopedica oggi assicurata” dichiarano i rappresentanti di Lega, FI, FdI e UDC Patto per Alghero.
“Un vero e proprio sopruso illiberale frutto di una concezione padronale delle Istituzioni mai vista nel passato. Nella risoluzione il centrodestra chiedeva esclusivamente una presa di posizione del Consiglio a sostegno della costruzione del nuovo ospedale di Alghero, che la Giunta regionale nel suo primo atto ha negato annullando gli atti della Giunta Solinas che lo prevedevano, e la difesa del reparto di ortopedia e riabilitazione dell’ospedale Marino di Alghero tramite il rafforzamento della collaborazione con l’Università di Sassari. Purtroppo prendiamo atto che per la sinistra algherese l’esigenza di ubbidire agli ordini di scuderia regionali e dell’Assessore della Sanità Bartolazzi, invitato ma assente, è superiore rispetto alla necessità di difesa dei diritti dei cittadini algheresi. Con buona pace dei centristi della maggioranza impegnati nel tentativo di trovare un punto di incontro reso vano dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle. È evidente che il nostro impegno su questo tema non solo non verrà meno, ma sarà rafforzato per dare battaglia a chi, in perfetto allineamento con le decisioni della Giunta Pigliaru, non ha abbandonato il vecchio sogno di chiudere definitivamente l’ospedale marino di Alghero. Glielo abbiamo impedito nel passato, glielo impediremo oggi.” concludono i rappresentanti del centrodestra.

Giunta Cacciotto, adesione al bando per cambiare Sant’Agostino

ALGHERO – Sant’Agostino al centro di una programmazione destinata a dare nuova linfa al quartiere con un importante investimento che la Giunta Cacciotto vuole reperire per cambiare il volto a una delle zone più popolari della città. Ieri l’Esecutivo ha deliberato l’adesione all’avviso pubblico di rigenerazione urbana della Regione Sardegna, candidando un progetto di riqualificazione da 2 milioni di euro denominato “Rigenerazione urbana del quartiere Sant’Agostino”. Su proposta degli Assessori all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Roberto Corbia e Francesco Marinaro, il Comune di Alghero vuole progettare un maxi restyling del quartiere con un intervento pensato e progettato per la rigenerazione del complesso storico costruito nel dopoguerra, ideato come una vera e propria parte di città. Saranno quattro lotti funzionali che dovranno mettere in pratica il programma dell’Amministrazione, a partire dal primo, quello della riqualificazione di largo Costantino, già in itinere dal 2023. A questo primo progetto se ne aggiungono altri tre, che andranno a comporre un programma di rigenerazione di più ampio respiro voluto dal Sindaco Raimondo Cacciotto. Il progetto vedrà quindi l’intervento di riqualificazione dello slargo di fronte alla Chiesa di Sant’Agostino con l’obiettivo di realizzare una piazza pedonale davanti al sagrato, la realizzazione del Parco Urbano all’aperto in Largo Guillot, e l’ultimo lotto, che riguarda il riordino complessivo della viabilità e delle aree di sosta e pedonali in Largo Era, Largo Ballero e Largo Costantino, potenziando il sistema del verde e delle alberature presenti.

“Così come è scritto nel programma – afferma il Sindaco – le nostre politiche urbanistiche saranno incentrate sulla rigenerazione della città consolidata, delle sue periferie, delle borgate e dei centri rurali. Sant’Agostino merita particolare attenzione, e questo intervento articolato vuole dare nuovo slancio al quartiere, migliorando gli spazi collettivi con aree verdi, arredi urbani e parcheggi”. Nei prossimi giorni il progetto verrà presentato in Regione, con allegato il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP), il livello di progettazione richiesto per l’iter, da integrare alla progettazione di fattibilità tecnico-economica del progetto di largo Costantino. “È un programma concreto che va nella direzione del miglioramento della vivibilità dell’area e della qualità dello spazio pubblico, – aggiunge l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia – all’interno di una visione complessiva, finalizzata a soddisfare le esigenze dei residenti e i loro fabbisogni”. Un quartiere ideato con 22 blocchi di edifici interconnessi tra loro, ultimato nel 1947, quando accolse la gran parte degli algheresi del Centro Storico uscito semidistrutto dai bombardamenti del 1943. “Vogliamo realizzare un programma di completa rigenerazione – afferma l’Assessore alle Opere Pubbliche Francesco Marinaro – in grado di attualizzare questa parte storica e rappresentativa della nostra città, ai bisogni della vita contemporanea”.