Sassari, Centro intermodale: approvato il progetto di fattibilità tecnico economica

SASSARI – Prosegue il lungo e complesso iter che porterà alla nascita del nuovo centro intermodale, come previsto dall’Amministrazione Campus. Oggi, martedì 5 settembre, la Giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per gli interventi sulla viabilità a supporto del centro stesso, presentati dal raggruppamento temporaneo di Professionisti Consorzio stabile Mythos S.c.a.r.l. che si era aggiudicato l’incarico. In base alla normativa attualmente in vigore, si dovrebbe arrivare al progetto definitivo entro la fine dell’anno.

Il progetto prevede la realizzazione di due rotatorie in porta Utzeri; di quella nelle vicinanze della chiesa di santa Maria in Betlem, di un’altra davanti al “dopo lavoro ferroviario” e infine di un’ulteriore rotatoria in via San Paolo. Sarà inoltre costruito un sottopasso pedonale tra santa Maria e Predda Niedda. Il tutto per un importo di 7.800.000 euro. Tutte opere che porteranno a un miglioramento della viabilità, con un aumento della sicurezza per automobilisti e pedoni. Le rotatorie porteranno all’eliminazione di tutti gli attuali semafori che interessano il tratto dell’ingresso alla città dalla strada di Alghero, quindi per chi arriva dall’aeroporto, dall’Argentiera e da tutta quella zona, con un notevole snellimento della viabilità per i mezzi privati oltre che pubblici urbani ed extraurbani.

La rotatoria di porta Utzeri, in particolare, libera l’incrocio di grande impatto tra via delle Conce, viale Regina Margherita e via Coppino mentre una ulteriore rotatoria in prossimità di questa, consentirà di mettere in sicurezza l’affluenza da e per via dei Gremi in entrambi i sensi di marcia. La rotatoria di santa Maria, la più interessata dal traffico sia di auto sia di mezzi pesanti, eliminerà l’attuale tappo del semaforo, all’incrocio, spesso sede di incidenti stradali, tra via padre Zirano, via Predda Niedda e via XXV Aprile e piazza Santa Maria.

Porta Utzeri. Sono previste due rotatorie. La prima e più grande sarà nella parte superiore dell’area, dopo il tracciato della metrotranvia. Una seconda rotatoria consentirà di dividere il traffico verso via dei Gremi e alleggerirà il flusso delle altre intersezioni. Il cantiere sarà anche l’occasione per il ripristino delle parti di basolato che nel tempo sono state rimosse o coperte con bitume. Sarà inoltre rifatto l’ampio marciapiede in pietrini, lungo la chiesa di santa Maria in lastre di granito.

Rotatoria santa Maria in Betlem. Sarà creata un’ampia rotatoria che faciliti le manovre anche dei mezzi articolati. Anche per questo intervento è prevista la riqualificazione dell’originale pavimentazione in basolato e le isole spartitraffico saranno in granito. Tutto il tratto tra Porta Utzeri e la nuova rotatoria sarà in basolato.

Rotatoria fronte “dopo lavoro ferroviario”. Sarà sostituito l’attuale incrocio regolato con semaforo con una rotatoria. Il traffico sarà più scorrevole e il riordino della viabilità, con l’accorpamento delle corsie in uscita oggi presenti, libererà spazio e renderà la mobilità più sicura. Anche in questo caso la rotatoria sarà anche in funzione dei mezzi pesanti, che rappresentano una buona percentuale del traffico di questa zona.

Rotatoria san Paolo. Sarà inoltre sostituito l’attuale incrocio a raso con isole spartitraffico e con una ulteriore rotatoria, studiata per far defluire con facilità il traffico anche dei mezzi articolati e pesanti.

Sottopasso a santa Maria. Sarà un’opera che garantirà la sicurezza sia dei pedoni, che avranno uno spazio che consentirà loro di non respirare lo smog delle auto, sia della viabilità perché saranno ampliate le carreggiate dell’attuale sottopasso, che includeranno anche la zona oggi destinata ai marciapiedi. Il sottopasso è stato espressamente richiesto dall’Amministrazione comunale proprio in funzione di un aumento della sicurezza per pedoni e automobilisti.

«Abbiamo posto oggi un nuovo pilastro di quello che ho definito il piano Marshall per il rilancio del centro storico, insieme al progetto Pinqua – commenta il sindaco Nanni Campus -. Quest’ultimo, lo ricordo, prevede la riqualificazione della parte bassa del centro storico, da Porta sant’Antonio, compreso il recupero a fini abitativi dell’ex hotel Turritania in stato di abbandono da decenni il cui relativo intervento è già in esecuzione e di alcune palazzine comunali, fino alle aree pubbliche nella zona di San Donato e delle Monache Cappuccine. A ciò si aggiunge la realizzazione già in atto di un nuovo mercato civico e degli interventi finanziati e programmati per via Torre Tonda e per il quartiere di san Donato».

A maggio la Giunta aveva già approvato i due progetti di fattibilità tecnico-economica per la costruzione del parcheggio di via XXV Aprile e per il restauro e riconversione funzionale del fabbricato “ex centrale elettrica”.

Per quanto riguarda l’area di via XXV Aprile, le opere consisteranno nella realizzazione di un vasto parcheggio con accesso da via XXV Aprile e di una piazza attrezzata sovrastante in continuità con corso Vico, il tutto per un importo di 6.700.000 euro. Intanto proseguono anche le operazioni di monitoraggio ambientale dell’area, così come richiesto da Arpas. Pertanto successivamente alla conclusione delle attività progettuali, con le indicazioni derivanti dal monitoraggio ambientale, si procederà all’appalto dei lavori.

Il secondo progetto approvato a maggio, per 4.800.000 di euro, prevede il recupero e la ristrutturazione del fabbricato dell’ex centrale elettrica che diventerà un centro servizi e un’area attrezzata per accogliere attività sociali e culturali. Poiché si tratta di un intervento di ristrutturazione e restauro, appena ottenute le autorizzazioni da parte degli enti preposti, l’opera sarà immediatamente appaltata.

Per velocizzare quanto possibile l’iter burocratico, nel marzo 2021 l’Amministrazione aveva diviso il complesso progetto del centro intermodale in quattro differenti interventi. Oltre ai due progetti approvati a maggio e a quello passato oggi in Giunta, è prevista la costruzione della stazione degli autobus per 7.900.000 di euro, che sarà realizzata nell’area acquistata dalle Ferrovie dello Stato su viale san Paolo che sarà collegata sia all’interno della stazione dei treni sia con la piazza della stazione.

Lido di Alghero, “Spiaggia facile” anche a settembre

ALGHERO – Prosegue anche per il mese di settembre il presidio della “spiaggia facile” sul Lido San Giovanni, l’area ad accesso facilitato fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Conoci, progetto che ha segnato il primo vero passo in favore dell’accessibilità sul litorale del Comune di Alghero: Sul campo, Protezione Civile “Aib Alghero” con partner Ecotoni e APS Anemone. Le attrezzature rimarranno disponibili per tutta la stagione balneare. Tra queste una sedia Job, rivelatasi utilissima, che è stata donata dall’Associazione Triskell già dalla scorsa stagione. La spiaggia è geolocalizzata anche su Google Maps, con i numerosi fruitori (punte anche di 10 ospiti giornalieri) rivelatisi di fondamentale utilità per suggerire migliorie. A loro, infatti, è stato somministrato un questionario che ha permesso di conoscere i target dei fruitori: utenti per la maggior parte residenti ad Alghero, seguono turisti fidelizzati ed occasionali, venuti a conoscenza del servizio grazie ai giornali, social o casualmente attraverso il passa parola. La maggior parte si dice disposta eventualmente a contribuire, pagando servizi integrativi. Dal questionario è emerso che gli utenti hanno apprezzato la passerella, le postazioni, la presenza dei servizi Igienici, la cortesia e disponibilità dei volontari presenti. Hanno inoltre proposto la possibilità di poter fruire in loco di servizi di terapia riabilitativa e assistenza dedicata, attività di animazione; ombrelloni e lettini riservati, un chiosco bar, un numero più elevato di postazioni, docce.

Alcuni di loro frequentavano la spiaggia dedicata a Platamona, ma hanno poi scelto la “spiaggia facile” di Alghero, segno evidente che il servizio era atteso e necessario. “Sono molto soddisfatto dell’andamento di questa iniziativa, una collaborazione con le associazioni e i volontari che già dalla scorsa stagione ha dato importanti frutti. Ci tengo a ringraziare tutti i volontari (passati e presenti) con l’auspicio che in futuro questo modello venga mantenuto e che le associazioni pronte a collaborare tra loro siano sempre di più. Esistono linee di finanziamento a cui si potrebbe partecipare in co-progettazione, che potrebbero consentire di migliorare ancora di più il servizio secondo le propositive indicazioni che abbiamo ricevuto” sottolinea l’assessore all’Ambiente Andrea Montis.

Traffico aereo, 25milioni per la Ct: “Nasce il Modello Sardo”

CAGLIARI – Il Consiglio regionale ha approvato un’importante emendamento per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna.

Le risorse stanziate dal Consiglio regionale sono pari a 25 milioni di euro di cui 5 milioni per l’anno 2023 e 10 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, finalizzate al potenziamento e sviluppo del traffico aereo da e per la Sardegna attraverso l’attivazione di nuove rotte non coperte da altri vettori.

Il provvedimento è finalizzato all’incremento di voli per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini sardi e per la destagionalizzazione delle presenze turistiche.

“Grazie a un emendamento – primo firmatario Michele Ennas capogruppo della Lega in Consiglio regionale – che richiama il DL della Giunta guidata da Christian Solinas, e all’assessore ai Trasporti Antonio Moro, siamo riusciti a portare a casa un risultato importante che consentirà di costruire un modello dei trasporti aerei sardi complementare alla continuità territoriale, così rafforzando, da un lato, il diritto alla mobilità dei Sardi e ampliando, dall’altro, l’offerta di trasporto aereo a fini turistici rendendo così accessibile la Sardegna tutto l’anno”.

“Ora, a maggior ragione, la Regione Sardegna deve essere protagonista nella programmazione dei trasporti e dei flussi turistici della Sardegna, che investono anche profili occupazionali da difendere” – conclude Michele Pais – “I nostri aeroporti sono infrastrutture strategiche rispetto alle quali è indispensabile il coinvolgimento della Regione che oggi, come sempre, interviene per sostenere i collegamenti aerei e gli investimenti negli scali”

Le parole del Presidente Michele Pais:

Pesca in Amp, Mulas: Tutela di ambiente e pescatori algheresi

ALGHERO – “Ci si è posti la domanda: dove è finita la marineria algherese? E non è una domanda retorica. La storia culturale umana di una tradizione che poco a poco si sta spegnendo per il cambio generazionale che non passa più tra padre e figlio, questo ci fa pensare a tante tradizioni culturali che con gli anni si stanno piano, piano perdendo, lo sviluppo dei mestieri e la lingua parlata hanno sempre un legame stretto con i luoghi in cui le cose avvengono e si vivono quotidianamente. Nel cuore della città storica di Alghero, tra i vicoli della città antica e dentro la cinta muraria storica, si è andato evolvendo per secoli, il particolare rapporto culturale ed economico tra gli algheresi ed il mare, ma soprattutto le tradizioni della pesca che ancora ad oggi cerca di rimanere viva con la possibilità di tramandarla. Una tecnica di pesca di tradizione è quella con la fiocina e la lampara, oggi praticata da poche imbarcazioni. A questo riguardo non si comprendono le restrizioni contenute nel disciplinare dell’Area Marina Protetta. In particolare si fa riferimento alla pesca del Barracuda. Addetta dei pescatori,tra le specie dei pesci per la pesca in questione quella del Barracuda è un predatore molto vorace che viaggia in branco, e la sua forte presenza nelle nostre coste va ridotta per non alterare l’equilibrio della fauna marina. A tale proposito la commissione ambiente verrà convocata per mettere a confronto gli interessati al problema alla ricerca di una soluzioni.

Il presidente della commissione consiliare Ambiente
Christian Mulas

Grande Pala-Tenda, anche Bamonti spinge: “E’ l’ora delle scelte audaci”

ALGHERO – Ritorna una proposta più volte, negli anni, avanzata da Algheronews. Ovvero la necessità, ovvia per un luogo che fa turismo, di una struttura piuttosto capiente al coperto. L’ideale, sempre per decentralizzare i flussi di traffico e persone, sarebbe realizzare un moderno “Pala-tenda” nell’area centrale dell’Anfiteatro di Maria. Struttura da concedere volta per volta a chi ne fa richiesta e soprattutto da decidare, come indica anche l’esponente dei Riformatori Sardi Alberto Bamonti, a grandi eventi connessi al turismo, agroalimentare, arte, cultura e settore congressuale.

“Alghero si conferma come la principale destinazione degli eventi estivi in Sardegna, grazie all’eccezionale qualità e alla vastità della sua programmazione. Questo merito va attribuito all’Amministrazione Comunale e alla Fondazione Alghero, che hanno realizzato un calendario di eventi straordinario, riportando in vita l’Anfiteatro di Maria Pia anche quest’anno. Tuttavia, ora è cruciale concentrare gli sforzi per estendere l’offerta al di fuori della stagione estiva”, scrive Bamonti.

“Un settore finora poco esplorato, ma con notevole potenziale, è il turismo legato a scopi professionali, di networking o alla partecipazione ad eventi specifici come conferenze, congressi, seminari e riunioni aziendali. Allo stesso modo, lo sviluppo del turismo sportivo è di grande interesse, data la crescente rilevanza delle attività sportive ad Alghero e i successi ottenuti in diverse discipline negli ultimi anni”.

“È giunto il momento di trasformare in realtà l’idea di dotare la città di un moderno centro polifunzionale, in grado di ospitare una vasta gamma di eventi, dai congressi ai concerti e agli eventi sportivi. Immaginiamo una grande arena al coperto, ispirata alle strutture già presenti in Italia, come l’Unipol Arena e il Mediolanum Forum. Una struttura di questo calibro permetterebbe ad Alghero di rompere la stagionalità, attrarre visitatori non solo dalla Sardegna, ma anche dalla Penisola e dall’estero”.

“Inoltre, tale infrastruttura contribuirebbe a risolvere la carenza cronica di strutture sportive segnalata da numerose società. Ora è il momento di prendere decisioni audaci e di mobilitare le risorse necessarie per dotare la nostra città di un’imponente struttura all’avanguardia, che segnerà una svolta significativa nel nostro panorama culturale ed economico”.

Pietraia, nuovo micronido comunale

ALGHERO – UnLa Commissione per i Lavori Pubblici, presieduta da Monica Pulina, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, sta effettuando una dettagliata supervisione dei progressi delle principali opere pubbliche all’interno della città.
Durante la mattinata del 31 Agosto, la commissione ha attentamente valutato lo stato di avanzamento del Micronido comunale ubicato nel quartiere Pietraia, una zona densamente popolata. In occasione di questa valutazione erano presenti l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonello Peru, e il Responsabile Unico del Procedimento, Geometra Chelo. Questo progetto, avviato nel 2012 con la stesura di un progetto preliminare del valore di €450.000, ha attraversato una fase di finanziamento che è culminata nel 2017 con l’assegnazione di €360.000 da parte della Regione Autonoma della Sardegna (RAS) tramite l’assessorato alla Sanità e Servizi Sociali. Tale finanziamento è stato ottenuto attraverso i fondi FSC 2007/2013 al quale si è poi aggiunto un ulteriore contributo da parte del Comune portando la cifra a circa 700.000€ . Nel 2020 sono stati avviati i lavori, con l’obiettivo di completare la struttura in tempo per l’apertura prevista nel mese di ottobre, salvo eventuali imprevisti.

È bene ricordare che Alghero è parte integrante del network delle “Città Amiche della Famiglia,” un’iniziativa che sottolinea ulteriormente l’impegno dell’amministrazione nel favorire politiche familiari inclusive. Il Micronido comunale avrà la capacità di ospitare fino a 19 bambini, con un’età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. Questa struttura si inserisce all’interno del più ampio polo scolastico della Pietraia, il quale comprende già una scuola dell’infanzia, una scuola Primaria e una scuola Media. Il Micronido svolgerà un ruolo cruciale nel supportare sia i bambini stessi che le madri che lavorano, fornendo un sostegno prezioso durante la fase di crescita e sviluppo dei piccoli, fino al momento del loro ingresso nella scuola dell’infanzia.

Monica Pulina, presidente della Commissione Lavori Pubblici, ha commentato: “Siamo profondamente soddisfatti nel vedere il Micronido nel quartiere Pietraia prendere forma. Questo progetto rappresenta un tangibile segno dell’impegno dell’amministrazione nei confronti delle politiche familiari e del sostegno alle madri lavoratrici. La struttura non solo promuoverà il benessere dei bambini, ma costituirà anche una solida rete di supporto per le famiglie durante la delicata fase di crescita dei loro figli. Continueremo a lavorare instancabilmente per creare un ambiente in cui ogni famiglia possa sentirsi accolta e sostenuta.”

“L’Ex-Caserma diventi un polo della creatività e design”

ALGHERO – Il Direttivo e il Gruppo consiliare cittadini di Forza Italia plaudono agli importanti passi avanti fatti per il rilancio dell’ex Caserma dei Carabinieri di via Simon, oggetto di un finanziamento di oltre 3 milioni reperiti attraverso il Pnrr grazie all’impegno dell’Amministrazione e dell’Assessore Peru. Il recupero di alcuni spazi storici della città per fini pubblici è stato uno dei principali obiettivi programmatici realizzati dalle Giunte di centrodestra guidate da Forza Italia e Marco Tedde dal 2002 al 2011. Ricordiamo, solo a titolo di esempio, il Quarter e Piazza Pino Piras, Piazza Santa Croce, la vecchia Capitaneria di Porto, l’Ex Circolo Marinai, l’ex Ospedale che ospita attualmente il Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, il Museo Manno e l’ex Carceretto dove è stato realizzato il Museo della città.

Per quanto riguarda l’ex Caserma dei Carabinieri, nel 2004 l’Amministrazione Tedde ne perfezionò l’acquisto dalla Provincia di Sassari e nelle strategie locali doveva essere recuperata strutturalmente e funzionalmente a sostegno di attività culturali, creative, artistiche, tecnologiche, educative, artigianali e a polo formativo per il Fashion design. Anche approfittando della presenza in città del grande Maestro Antonio Marras, e di tanti talenti locali che avrebbero potuto contribuire a creare un sistema del “Fashion design”. Ricordiamo che in quegli anni il genio di Marras venne letteralmente “brandito” per promuovere il territorio attraverso eventi annuali in cui Marras si coniugava artisticamente con grandissimi artisti in spazi comunali. Con Maria Lai presso il Caval Marì, Claudia Losi e Mario Cocco nella Ex Caserma dei Carabinieri, Carol Rama presso il Museo del Corallo. O in cui si cimentava in prove d’artista presso il Liceo “Manno. Eventi coperti mediaticamente dalla grande stampa nazionale e internazionale. Crediamo sia necessario recuperare questo progetto strategico, magari aggiornandolo, per costruire un forte “brand Alghero”, legandolo alla reputazione internazionale di Marras, ulteriormente corroborata dal suo recente connubio artistico e imprenditoriale con Sandro Veronesi, fondatore del Gruppo Calzedonia e titolare di prestigiosi marchi nel campo della moda. Magari progettando assieme alla Regione uno strumento per valorizzare tutta la creatività sarda intesa nella accezione più generale del termine, e dando a Marras un ruolo che ne esalti le sue visioni creative a fini di promozione dell’isola. Ma occorre programmare, scegliere, decidere e perseguire obiettivi strategici che abbiano ricadute benefiche durature su Alghero. Non limitiamoci alla riqualificazione. Rigeneriamo l’urbano con la visione di Alghero dei prossimi decenni. Noi ci siamo.

Ambulatori mobili: parte a settembre il progetto pilota della Asl 1

SASSARI – “Viaggio nel cuore della prevenzione e delle cure primarie. Siamo da te, con te, per te”: è il progetto sperimentale della Asl di Sassari che punta ad avvicinare medici e professionisti della salute alla popolazione del nord ovest della Sardegna più lontana dai grossi centri sanitari.

Si parte da Nughedu San Nicolò il 09 settembre 2023 per chiudere a Tergu
il 27 aprile 2024: sono venti, in questa prima fase, le amministrazioni
comunali coinvolte.
“In questo avvio di progetto abbiamo individuato una ventina di comuni,
tutti i sotto i mille abitanti (si va dai 109 di Monteleone Roccadoria
ai 763 di Nughedu San Nicolo’) e lontani dai centri di Sassari, Alghero
e Ozieri: saranno i nostri professionisti, a bordo di un Motorhome, una
sorta di ambulatorio mobile, a raggiungere la popolazione target e a
sottoporla a visite e esami a pochi passi dalle loro abitazioni”, spiega
il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi, che insieme
alla Direzione aziendale, ha fortemente voluto la realizzazione del
progetto che vede coinvolte le strutture di Prevenzione e promozione
della salute, i Distretti di Sassari, Alghero e Ozieri e la struttura di
Anestesia territoriale e cure palliative.

“Seguendo le linee di indirizzo strategico del Piano Nazionale e
Regionale della Prevenzione, abbiamo deciso di intercettare la
popolazione maggiormente a rischio di quelle che sono le malattie
croniche non trasmissibili (MCNT), quali le malattie cardiovascolari, i
tumori, il diabete, oltre alle malattie respiratorie, che rappresentano
, a livello mondiale, le principali cause di morte”, aggiunge il Dg
Sensi, “e che In Sardegna (dati 2018) sono ritenute responsabili di
circa il 93% dei decessi”.

In accordo con le amministrazioni comunali, la popolazione target verrà
invitata a sottoporsi, gratuitamente, alla visita a bordo
dell’ambulatorio mobile: sono due i motorhome a disposizione, oltre ai
locali messi a disposizione dagli stessi enti locali e un ambulanza
medica base.
La popolazione verrà sottoposta a visita e valutazione del diabetologo e
cardiologo per lo screening cardio-metabolico, del ginecologo per
screening ginecologico-ostetrico mirato alla valutazione di
problematiche inserenti le algie pelviche croniche, malattie
sessualmente trasmesse, gravidanza e menopausa, alla visita del
pneumologo per lo screening delle malattie respiratorie croniche, come
la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’enfisema polmonare, sarà
inoltre possibile ritirare i kit per la ricerca del sangue occulto nelle
feci per la prevenzione del tumore del colon retto e programmare
l’adesione agli screening per la prevenzione del tumore del seno e del
collo dell’utero.

Le errate abitudini alimentari, l’insufficiente attività fisica, il
consumo di alcol, l’abitudine al fumo rappresentano i principali fattori
di rischio modificabili delle malattie croniche non trasmissibili, ai
quali si può ricondurre il 60% del carico di malattia sia in Europa che
in Italia. Tali fattori di rischio comportamentali sono prevenibili e,
reversibili, qualora diagnosticate e trattate per tempo (si parla di
ipertensione arteriosa, sovrappeso/obesità, dislipidemia, iperglicemia,
lesioni precancerose e cancerose in fase iniziale).
“Per limitarne l’impatto la Asl di Sassari intende intercettare le fasce
di popolazione più vulnerabili e socialmente svantaggiate, considerato
che queste sono più esposte a fattori di rischio e che hanno un accesso
più difficoltoso ai servizi socio-sanitari. Da qui la decisione di
raggiungerli sino a casa. Questo è il primo dei progetti che la Asl di
Sassari sta avviando per invertire la tendenza che va verso lo
spopolamento dei territori, mettendo i piccoli comuni della nostra
provincia al centro delle principali istituzioni e dei servizi erogati
sul territorio”, conclude Sensi.

Durante gli incontri verranno inoltre diffuse informazioni sui corretti
stili di vita oltre all’indicazione, dove necessario, ad effettuare
ulteriori accertamenti di secondo livello secondo percorsi dedicati.

Ex-Caserma verso l’appalto e lavori. “Polo del fashion design con Antonio Marras”

AGLHERO – “Con la riqualificazione dell’ex Caserma dei Carabinieri di via Simon si completa ciò che era stato avviato con grande lungimiranza dai primi anni del duemila, portando al definitivo recupero di tutti gli storici edifici della città, dal Complesso di San Michele al Pou Salit fino e Santa Chiara, oggi sede del dipartimento di Architettura. Un immobile di pregio che continuerà a svolgere un importante ruolo sociale e culturale, contribuendo nel contempo a soddisfare le esigenze della pubblica amministrazione al fine di garantire sempre maggiori servizi di prossimità agli algheresi”. Parole del sindaco di Alghero, Mario Conoci, che nei giorni scorsi ha effettuato un nuovo sopralluogo nell’immobile di via Simon, oggetto di un importante finanziamento di circa 3,2 milioni di euro reperiti dal Pnrr grazie all’attenta opera di programmazione portata avanti in questi anni dai competenti uffici dell’amministrazione.

Una riqualificazione che ha visto più volte Forza Italia Alghero proporre, già col Centrodestra delle Giunte Tedde, un’idea di grande valore e che se applicata darebbe un serio contributo, tangibile e reale, allo sviluppo, crescita e sostegno alle vere eccellenze di Alghero. Nel 2021 proprio Tedde ricordò che l’obbiettivo principale di “Alghero Creativity” era la creazione di un sistema urbano di strutture viste come centri del “Distretto della Creatività” con l’ex-caserma dei Carabinieri a polo formativo per il Fashion design. Anche approfittando della presenza in città del grande Maestro Antonio Marras, che ha dato e verosimilmente continuerà a dare la sua disponibilità, e di tanti talenti locali che possono contribuire a creare un sistema del “Fashion design”. E ancora Tedde disse: “Credo che il progetto sia sempre attuale. Magari con l’integrazione di “Alghero Creativity” con la previsione di spazi di promozione delle nostre eccellenze agroalimentari

Intanto nel sovralluogo di ieri, Col primo cittadino presente l’assessore alle Opere pubbliche Antonello Peru e il responsabile unico del procedimento, Franco Cherchi. E’ stata l’occasione per visionare lo stato della struttura recentemente consegnata all’amministrazione comunale e definire le scelte progettuali. Il primo lotto di interventi riguarderà la completa messa in sicurezza di tutte le coperture, il consolidamento strutturale e l’adeguamento funzionale di tutto il piano terra, adibito a sale espositive e riunioni con funzioni prevalentemente sociali e culturali legate alle attività associative. I piani superiori saranno invece utilizzati a fini direzionali con uffici periferici della pubblica amministrazione. Prevista nelle prossime settimane l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo a cui seguirà l’appalto dei lavori.

Paziente affetto da Sla: la precisazione della Asl di Sassari

SASSARI – In merito agli articoli di stampa pubblicati
su vari organi di informazione sul caso sollevato dalla consigliera
regionale Desirè Manca su un paziente affetto da Sla, la Asl di Sassari
interviene per fare chiarezza sul caso:

Il paziente 48enne affetto da Sla è in carico presso la Struttura di
Anestesia Territoriale e Cure palliative della Asl di Sassari dal 2020,
inserito all’interno di un percorso multidisciplinare che prevede visite
domiciliari giornaliere di personale infermieristico, visite mediche
settimanali, diversificate a seconda delle esigenze del paziente.
Pertanto non corrisponde al vero che sia il paziente che i suoi
familiari siano stati lasciati soli da parte dell’azienda sanitaria.
Così come non corrisponde al vero che il paziente sia in attesa da un
anno di un comunicatore.
Il 5 febbraio 2020, in seguito a una visita specialistica e al test
tecnico del macchinario, al paziente è stato consegnato un comunicatore
a puntamento oculare che gli ha consentito di comunicare con il mondo
esterno.

Purtroppo, dall’inizio del 2023 il paziente ha iniziato a riscontrare
difficoltà nell’utilizzo dell’apparecchiatura in suo possesso, da qui e’
stato sottoposto a diverse prove del sistema di comunicazione, eseguite
dalle ditte dei puntatori oculari, nelle date del 11, 15, 18 e 31
maggio: tutte hanno evidenziato l’impossibilità all’utilizzo dei diversi
dispositivi oculari a disposizione della Asl di Sassari.

La recente visita specialistica eseguita presso la Clinica oculistica
dell’Università di Sassari, richiesta dai familiari e prontamente
organizzata in poche ore grazie alla collaborazione tra Aou e Asl, ha
solo confermato la diagnosi già a suo tempo comunicata ai familiari da
parte della stessa Asl: l’aggravarsi della patologia a danno dei muscoli
oculari di fatto non consente il funzionamento del puntatore oculare
rendendo quindi impossibile l’utilizzo dei comunicatori da parte della
persona assistita.

La Direzione Aziendale della Asl di Sassari ha prontamente aggiornato la
Consigliera Manca sulle condizioni di salute del paziente e sulle
problematiche relative al bulbo oculare, che di fatto impediscono
l’utilizzo dei puntatori oculari, per questo e’ doveroso ricordare che,
nonostante l’assistenza della Asl, purtroppo il paziente e’ affetto da
una patologia degenerativa progressiva che, col tempo, porta ad un
irreversibile peggioramento della qualità della vita del paziente.
Quindi e’ falso affermare che la situazione possa esser risolta in tempi
brevissimi, perché, così come comunicato sin da subito ai familiari del
paziente, nessun comunicatore oculare esistente può esser utilizzato dal
paziente.

Come di consueto la Asl di Sassari invita soprattutto coloro che
ricoprono ruoli di rappresentanza istituzionali ad una corretta e
precisa comunicazione e informazione pubblica inerente casi e tematiche
delicate e ultrasensibili come il caso in questione.