“La Giunta Cacciotto festeggia per qualche metro di parquet, ma abbandona la piscina”

ALGHERO – “E’ ormai trascorso un anno da quando la precedente Amministrazione di Centrodestra approvò il Bilancio e stanziò 358.741,00 euro per il completamento di un lotto che avrebbe permesso di rendere quantomeno fruibile la piscina comunale coperta. Da allora è tutto fermo”. Il Direttivo cittadino di Forza Italia così commenta la fuoriuscita della piscina coperta dai radar dell’Amministrazione Cacciotto.

“Siamo fortemente preoccupati per lo stato di abbandono della struttura, nonostante vi siano le risorse necessarie per la fruizione dell’unico plesso natatorio coperto di Alghero. Si trattava infatti di somme chieste dall’ex Assessore alle Opere Pubbliche Peru ed ottenute grazie al contributo dell’ex Assessore Caria affinché si procedesse ad un primo intervento. Inoltre, nelle more dello stanziamento, l’Assessorato alle opere Pubbliche presentava un’ulteriore richiesta di finanziamento affinché si potesse concludere l’intervento sull’impianto natatorio nella più moderna ottica di creare un polo sportivo dove le diverse strutture fossero collegate tra loro. Ad oggi, nessun passo in avanti è stato fatto sulla piscina. Tant’è che nel Piano Triennale delle opere Pubbliche proposto dalla Giunta Cacciotto e approvato di recente dal consiglio Comunale l’unico riferimento ad interventi di completamento risulta essere ancora quello proposto dall’allora Assessore di Forza Italia –precisa il parlamentino cittadino azzurro-.”
Da Forza Italia denunciano che da allora l’Amministrazione comunale non ha impegnato le necessarie risorse aggiuntive per una riqualificazione generale del plesso natatorio e a distanza di sei mesi la Giunta Cacciotto naviga al buio. Eppure una soluzione, peraltro già proposta nella scorsa consiliatura di centro destra, era quella di ipotizzare un progetto di finanza oppure un partenariato pubblico privato che permettesse, in tempi rapidi, di completare l’intervento pur mantenendo un controllo pubblico del prezioso bene. “Una situazione paradossale: mentre la Giunta Cacciotto infesta l’etere con l’annuncio dell’arrivo del parquet per la palestra Palamanchia, omette pericolosamente di intervenire sulla prosecuzione dei lavori per il completamento della struttura natatoria coperta –denuncia il Direttivo di Forza Italia-.”

Secondo gli azzurri cittadini “è evidente il disinteresse dell’attuale Giunta nei confronti di un’opera strategica. Nonostante le pubbliche rassicurazione fatte dal Sindaco Cacciotto al Presidente della Federazione Italiana Nuoto durante l’importante quadrangolare di pallanuoto tenutosi la scorsa estate. In quel contesto il Sindaco, invitato dal Presidente FIN ad intervenire in modo definitivo e risolutivo sulla realizzazione della vasca coperta, “prometteva” vanamente massima attenzione ed impegno in tempi rapidissimi –denunciano gli azzurri algheresi-. Nel frattempo, i nostri ragazzi sono costretti a fare i pendolari del nuoto recandosi a Porto Torres per allenarsi, affrontando disagi e sostenendo notevoli spese. Invitiamo il Sindaco Cacciotto a mettere in agenda in tempo reale la conclusione dell’opera pubblica. Forza Italia è a disposizione dell’Amministrazione con la sua classe dirigente per fornire contributi tecnici e politici. Vogliamo fortemente la conclusione della struttura che consentirà al movimento natatorio algherese di strutturarsi e dare alla nostra comunità significative risposte anche in termini di crescita sociale –chiude Il Direttivo di Forza Italia.”

Violenza di Genere, successo per l’iniziativa #NONSEISOLA delle ACLI Sassari.

SASSARI – “Se anche fosse solo uno sarebbe troppo, il femminicidio non è come un incidente stradale”. Con queste parole, il Presidente delle ACLI Provinciali di Sassari, Giuseppe Fresu, ha aperto l’evento #NONSEISOLA, un’iniziativa che ha coinvolto la cittadinanza sulla sensibilizzazione al tema della violenza di genere nell’ambito della campagna “Nessuno è straniero all’umanità” promossa dall’Assessorato Regionale al Lavoro.

Piazza d’Italia a Sassari si è trasformata in un luogo di riflessione e impegno, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza e conoscenza degli strumenti di prevenzione e dei servizi di aiuto disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale.

La piazza è stata animata da due punti informativi: uno dedicato alla campagna regionale ‘’Nessuno è straniero all’umanità’’ e un altro curato dal CAV Progetto Aurora, AICEM e Centro Contro le Discriminazioni, che hanno offerto materiali informativi e risorse utili per informare i cittadini.

Il presidente provinciale Giuseppe Fresu ha sottolineato i dati allarmanti di questo fenomeno negativo: nel 90% dei casi, il femminicidio è compiuto da persone con una relazione con la vittima. Ha quindi evidenziato la necessità di riconoscere le situazioni di violenza e sviluppare competenza, conoscenza ed empatia, ribadendo l’importanza di creare reti di supporto efficaci, in cui istituzioni credibili e affidabili possano collaborare con la società civile, aggiungendo che “conquistare la fiducia delle persone in difficoltà è un passo fondamentale

per intervenire con successo”.

Il Sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha garantito il proprio impegno per portare l’educazione al rispetto e alla parità di genere nelle scuole. Tra gli altri interventi, si sono alternati Lavinia Rosa di APS Ponti Non Muri, che ha affrontato la condizione femminile in Palestina, la Dott.ssa Giovanna Piana del Centro Anti Violenza, Gianluca Chelo dell’Ordine Professioni Infermieristiche, Antonio Gavino Santoni del Coordinamento Giovani ACLI e Sabrina Sanna del Coordinamento Donne ACLI.

Un momento simbolico è stato realizzato dalle volontarie del Servizio Civile, che hanno ricordato il motto “in piedi davanti a una donna”, mostrando in silenzio il segno antiviolenza. L’evento è stato reso accessibile grazie alla traduzione simultanea in Lingua Italiana dei Segni (LIS) curata da Maria Vittoria Lai.

“Le ACLI sono pronte. Nei nostri spazi sul territorio siamo attenti ai più piccoli segnali di disagio, pronti a far scattare l’allarme e a creare percorsi di ascolto e protezione”, ha concluso Fresu, ringraziando tutti i partecipanti e il Sindaco per il supporto istituzionale.

Aeroporto, “Isolamento invernale, non più tollerabile: Regione e Sogeaal si attivino”

ALGHERO – “L’aeroporto di Alghero è oggi il simbolo di un isolamento invernale insostenibile per il territorio e la Sardegna. La totale assenza di voli internazionali durante i mesi più freddi rappresenta un’involuzione drammatica rispetto ai progressi fatti nei primi anni Duemila, quando l’isola aveva finalmente iniziato a colmare il divario infrastrutturale con altre destinazioni turistiche. Oggi, invece, si è tornati a un punto critico, con danni evidenti per l’economia locale e la qualità della vita dei cittadini.

L’abbandono di Alghero da parte di diverse compagnie e il mancato consolidamento di nuove rotte invernali da parte di Ryanair segnano un fallimento politico e gestionale. Nonostante le promesse di rilancio dell’aerostazione con nuove basi e rotte, l’attuale stagione invernale lascia la Riviera del Corallo senza collegamenti internazionali, in una Sardegna che già soffre di una cronica difficoltà nei trasporti  .

Questo scenario ha conseguenze devastanti per il turismo, settore chiave dell’economia locale, e per le imprese che dipendono dall’arrivo di visitatori stranieri. Durante i mesi invernali, la capacità di attrarre turismo internazionale è essenziale per mitigare gli effetti della stagionalità, ma le scelte strategiche errate e l’inerzia delle istituzioni stanno soffocando ogni opportunità di crescita.

È giunto il momento di un cambio di passo radicale. La Regione Sardegna deve assumersi le proprie responsabilità e mettere in campo un piano di azione chiaro: attrarre nuovi vettori con incentivi concreti, investire nelle infrastrutture aeroportuali e lavorare su un piano di promozione che rilanci l’attrattività di Alghero sui mercati internazionali, non solo durante l’estate e deve prevedere anche un cospicuo aumento dei voli nel mese di dicembre per non vanificare gli ingenti investimenti fatti per il capodanno per evitare che siano solo ad “uso” domestico Non possiamo permettere che Alghero diventi il simbolo di un’isola dimenticata, prigioniera di una visione miope e di annose scelte politiche inadeguate.

Il tempo delle promesse è finito. Serve una classe dirigente che si assuma la responsabilità di liberare la Sardegna da un isolamento che non è solo geografico, ma soprattutto politico ed economico. Un altro inverno così non è accettabile”.

Martinelli, Loi, Piras e Bamonti
Noi Riformiamo Alghero

Sassari, prova a svoltare: al via il cantiere de “La città che cambia”

SASSARI – La prima pietra. Il cantiere per la realizzazione della “città che cambia” inizia a prendere una forma e una direzione piuttosto chiare. Dopo le fondamenta gettate lo scorso settembre attraverso l’approvazione da parte del consiglio delle linee programmatiche del sindaco Giuseppe Mascia, oggi si sono avviati i lavori per la realizzazione dei due pilastri su cui sarà eretto l’intero mandato amministrativo. La giunta comunale ha infatti licenziato la bozza del Documento unico di programmazione e lo schema del Bilancio di previsione per il 2025. Si tratta di due atti fondanti, i più importanti sin qui approvati dall’esecutivo, tra i più importanti e qualificanti dell’intero mandato.
È solo un primo passo, perché i due atti di programmazione per eccellenza assumeranno una fisionomia definitiva solo al termine dell’iter approvativo che avrà per protagonista il consiglio e che coinvolgerà anzitutto le competenti commissioni, il cui lavoro inizierà verosimilmente già la settimana prossima. Ma al netto di imprevedibili stravolgimenti, le due delibere di giunta e i relativi allegati rappresentano un passo decisivo alla scoperta del disegno che il sindaco e la sua maggioranza hanno iniziato a tratteggiare già a partire dal programma di mandato.
Cosa è il Dup
Il Dup, presupposto normativo a tutti gli altri documenti di programmazione, traduce in risorse, obiettivi e azioni concrete le scelte politiche fatte con le Linee programmatiche. Elaborato in funzione di un orizzonte temporale che va dal 2025 al 2027, il documento proposto dalla giunta comunale sulla base degli incipit provenienti dai diversi settori dell’amministrazione rappresenta lo strumento attraverso cui si intende concretizzare una visione orientata al cambiamento, nel rispetto dei principi di equità, sostenibilità ambientale, innovazione e partecipazione.
Gli strumenti su cui si basa
I punti cardinali attraverso i quali il Comune di Sassari deve orientarsi – tra missioni strategiche di portata geografica più ampia, obiettivi da perseguire in ambito locale e linee di finanziamento cui attingere per la loro realizzazione – sono il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la nuova Politica di coesione europea 2021-2027, il Programma regionale Sardegna Fesr 2021-2027, il Programma regionale Sardegna FSE+ 2021-2027, il Programma per la cooperazione territoriale europea e il sistema dei programmi europei a gestione diretta, come il Programma per lo sviluppo urbano sostenibile (Urbact IV), il Programma per la ricerca e l’innovazione (Horizon) o il Programma per gli investimenti in Ict (Digital Europe). Un altro faro che ha ispirato tanto le Linee programmatiche quanto il Dup è l’Agenda 30 per lo Sviluppo sostenibile, attraverso cui gli Stati membri dell’Onu affrontano in modo integrato le questioni economiche, sociali e ambientali allo scopo di promuovere lo sviluppo, proteggere il pianeta e operare per la prosperità e la pace.
Gli indicatori che lo modellano
A definire meglio gli obiettivi concorrono anche informazioni di natura statistica, dalle quali emerge che il Comune di Sassari è quinto in Italia per estensione territoriale, dopo Roma, Ravenna, Cerignola e Noto. Ha un perimetro di circa 169 chilometri, oltre 121 confinanti con altri Comuni e più di 47 costieri. Con quasi 222 abitanti per chilometro quadrato, è alla posizione 2404 rispetto al parametro della densità abitativa, mentre è al 34° posto come numero di abitanti: quasi 121mila. Quaranta località, 12 centri abitati, 26 nuclei abitati, due aree produttive e una vasta porzione del territorio catalogata alla voce “case sparse”, la popolazione sassarese si è più che triplicata in meno di un secolo, ma da oltre quarant’anni è pressoché stabile e da cinque tende a diminuire nonostante l’aumento di stranieri residenti, che oggi rappresentano il 4,4% della popolazione. Aumentano le imprese e gli addetti, calano le attività artigianali e manifatturiere. Aumenta la capacità ricettiva in ragione di una domanda turistica in crescita.
Ancora, la redazione del Dup tiene conto dell’analisi del contesto interno all’amministrazione: modalità di gestione dei servizi, delle finanze, dei tributi, del patrimonio e delle risorse umane, modelli di rendicontazione, coerenza con i vincoli di finanza pubblica, obiettivi strategici e missioni. Infine, ogni singolo intervento previsto è coerente con gli strumenti urbanistici vigenti, sia generali – ossia il Piano urbanistico comunale e il Piano territoriale di coordinamento dell’Area di sviluppo industriale di Sassari, Alghero e Porto Torres – che attuativi, come i Piani particolareggiati del centro storico, del Sacro Cuore, di Tottubella, della città ottocentesca e del quartiere “Le Conce”, il Piano di utilizzo dei litorali, i Piani di lottizzazione di Li Punti, Serra Secca, Palmadula, Sant’Orsola e i Piani urbanistici attuativi di via Luna e Sole e via Simon.
Il Dup 2025-2027 in cifre
Il Documento unico di programmazione elaborato con il coinvolgimento di tutti i settori e in particolare dei livelli dirigenziali è stato poi armonizzato dal servizio Programmazione, che fa capo alla direzione generale. Il risultato è un faldone di 257 pagine in cui quelli che sino a ieri erano solo indirizzi politici sono stati trasformati dalla giunta in una lunghissima serie di azioni: 379 in tutto, ripartite in base ai 117 obiettivi operativi indicati, a loro volta rispondenti a 54 obiettivi strategici, delineati sulla base di 3 indirizzi strategici che rispondono a una sola parla d’ordine: cambiare prospettiva. E se il primo passo verso la città che cambia è segnato dagli impegni per l’inclusione, la sicurezza, l’accessibilità e le pari opportunità, non è secondaria l’attenzione rivolta a sostenibilità, innovazione, sviluppo del territorio e qualità dell’abitare. Il terzo step contempla un impegno sostanziale per favorire la partecipazione attiva, la governance territoriale, la comunicazione e l’efficienza della macchina amministrativa.
Le scommesse della giunta Mascia
Per restare ai temi che hanno caratterizzato sia la campagna elettorale che i primi passi dell’amministrazione Mascia, è tra gli obiettivi strategici quello di costruire una Sassari a misura di tutte e tutti, che passa dall’adozione del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per altri interventi che rendano maggiormente fruibile la città, dall’istituzione di nuove aree pedonali e ciclo-pedonali alla definizione del programma delle “strade scolastiche”, sino all’attuazione del Programma innovativo della qualità dell’abitare, che ispiri processi di rigenerazione urbana e sociale e favorisca la cosiddetta fascia grigia della popolazione, che è sempre più ampia.
Si è parlato di fare di Sassari un punto di riferimento in ambito culturale, a livello territoriale e non solo. Il Dup avvia il processo verso la realizzazione di un’arena per concerti e di spazi sportivi per eventi nazionali e internazionali, dall’individuazione dei siti idonei all’adozione di eventuali varianti urbanistiche. Si punta sul potenziamento delle attività di gestione di Monte d’Accoddi, sulla messa in rete del Padiglione Tavolara, del Museo del Contemporaneo nell’ex Convento del Carmelo, dell’ex Tipografia Chiarella e del complesso di Santa Maria in Betlem.
Come esempio virtuoso di collaborazione con gli altri attori istituzionali, sociali, economici e culturali che operano a Sassari, spicca la collaborazione avviata con l’Università per la valorizzazione dell’omonima piazza come centro di incontro e di iniziativa culturale e sociale attraverso la riqualificazione e la sperimentazione della pedonalizzazione delle aree, che dovrà necessariamente essere preceduta dall’individuazione di una nuova area per parcheggi.
Al di là della funzione abitativa, la rigenerazione urbana nel centro storico come in altre aree della città dovrà passare, secondo la visione della giunta guidata da Giuseppe Mascia, dalla rivisitazione del Piano del commercio e del sistema delle aree mercatali. Molto dipenderà dalla capacità di rendere Sassari sempre più sostenibile e fruibile. Vanno in questa direzione le indicazioni fornite dal Dup per la definizione di strategie di sviluppo territoriale e urbanistico e per la valorizzazione del sistema delle valli, così da favorire lo sviluppo turistico, l’ospitalità di iniziative culturali e di spettacolo e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ma anche l’approvazione del Piano urbano della mobilità sostenibile e lo sviluppo di un sistema di trasporto urbano ed extraurbano in grado di migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale.
Se da un lato si mira a incentivare la partecipazione delle cittadine e dei cittadini ai processi decisionali, partendo dalla valorizzazione del ruolo dei comitati e dei forum sociali di quartiere, d’altro canto Sassari ambisce a riappropriarsi del suo ruolo di guida del territorio, a iniziare dall’attuazione della Città metropolitana attraverso la collaborazione dell’attuale governance della Provincia di Sassari, così da dare immediata operatività al nuovo ente.
Il piano triennale delle opere pubbliche
Ma la giunta comunale ha approvato, in allegato al Dup, anche il programma triennale dei lavori pubblici. Complessivamente la sua realizzazione costerà 36 milioni 842mila e 789 euro. spiccano in particolare i 14 milioni e 400mila euro necessari peri i lavori di adeguamento per la realizzazione e la chiusura definitiva dei moduli esauriti nella discarica di Scala Erre e il loro recupero ambientale, tanto per citare una delle più gravose questioni ereditate dalla passata amministrazione.
Dopo interi lustri di discussioni e di scontri, Giuseppe Mascia e l’esecutivo di cui è a capo sono determinati a chiudere alcune opere che Sassari attende davvero da troppo tempo. La principale è quella del centro intermodale, che prevede il parcheggio di via XXV aprile e la piazza soprastante in corso Vico, per cui ci sono 6 milioni e 700mila euro, l’ex centrale elettrica attigua, il cui restyling costerà 4 milioni e 800mila euro, le annesse modifiche alla viabilità di tutta l’area circostante, per un valore di 7 milioni e 800mila euro, e l’autostazione per i bus in via San Paolo, alle spalle della stazione ferroviaria, che costerà 7 milioni e 900mila euro. Tra gli investimenti più significativi c’è quello per gli interventi di mitigazione del rischio idraulico e di consolidamento dei versanti franosi, che risponde ai dettami del vigente Piano di assetto idrogeologico: complessivamente vale 12 milioni di euro. Importante anche la cifra prevista per l’efficientamento energetico delle case popolari di via Leoncavallo e via Paganini, tra Latte Dolce e Santa Maria di Pisa: 5 milioni, 781mila e 746 euro.
Il bilancio di previsione 2025
Nella stessa seduta, a voler rimarcare la coerenza e lo stretto collegamento tra i due atti fondanti del mandato, la giunta comunale ha approvato anche il bilancio di previsione.
Priorità assoluta alle Politiche sociali. Per far fronte alla crisi socio-economica – che negli anni ha assunto le sembianze dell’emergenza occupazionale e abitativa, ma che ha i connotati di una popolazione sempre più anziana, con sempre più numerosi e vari bisogni assistenziali – il Bilancio di previsione che la giunta comunale ha appena approvato, e che ora sarà sottoposto al dibattito consiliare, investe nei Servizi sociali oltre 65 milioni di euro. Si tratta nettamente della voce più alta all’interno di un documento contabile la cui importanza è fondamentale: si tratta del primo bilancio preventivo dell’amministrazione Mascia, e può essere utile per capire quali priorità il sindaco e la sua maggioranza intendono darsi nel corso del mandato, compatibilmente con le condizioni in cui la città è stata presa in mano.
Complessivamente la manovra presentata all’esecutivo dall’assessore al Bilancio, alla Programmazione, alle Partecipate e all’Innovazione, Giuseppe Masala, vale circa 294 milioni di euro. Di questi, 88 milioni di euro sono destinati all’acquisto di beni e servizi funzionali alla realizzazione delle missioni che Palazzo Ducale dovrà compiere nel corso del prossimo anno. In pratica i Servizi sociali rappresentano oltre il 22% delle spese programmate. Più nel dettaglio, quasi 25 milioni e mezzo serviranno per intervenire nell’ambito delle disabilità, 16 milioni per sostenere chi è a rischio di esclusione sociale, 11 milioni e ottocento per i minori, l’infanzia e il sistema degli asili. Gli anziani rappresentano un investimento da 5 milioni e 258 mila euro, mentre per sostenere il diritto alla casa ci sono circa 2 milioni e 600 mila euro.
Detto dei quasi 24 milioni destinati a fondi e accantonamenti di legge, l’altro investimento significativo – che inizia a dare la cifra della direzione verso cui l’amministrazione intende muoversi – è rappresentato dai quasi 39 milioni per lo sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente. Circa 14 milioni e mezzo di euro sono destinati all’istruzione e al diritto allo studio, poco meno della metà alle politiche per la sicurezza e l’ordine pubblico. Ancora da segnalare i 23 milioni per i trasporti e il diritto alla mobilità, i 4 milioni e 800mila euro per i beni e le attività culturali e a cascata tutto il resto, compreso l’investimento di oltre 860 mila euro per sostenere lo sviluppo economico e la competitività.
La fiducia del sindaco Mascia
«Quella che abbiamo approvato è solo una traccia, ma ci sottoponiamo con fiducia e soddisfazione al confronto con il consiglio comunale, che in quanto rappresentante della comunità è sovrano e potrà apportare le modifiche che riterrà», afferma il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia. «Abbiamo sottoposto gli uffici a uno sforzo enorme per rispettare i tempi previsti dalla legge, pur non rinunciando a un documento corposo, estremamente analitico e dettagliato, in cui tutti gli impegni assunti sin qui prendono forma – aggiunge – chiunque potrà giudicarci sulla base di un documento programmatorio che non lascia spazio a interpretazioni e sottintesi». Il primo cittadino rimarca che «ovviamente ci sarebbe piaciuto, specialmente nel bilancio di previsione, poterci dare altre priorità». Tuttavia, «la situazione economica e sociale è particolarmente critica e dobbiamo per prima cosa far fronte a quella che è una vera emergenza, accompagnando la città passo dopo passo verso una fase nuova di sviluppo, di fiducia e di ottimismo».
La soddisfazione dell’assessore Masala
Estremamente soddisfatto l’assessore Giuseppe Masala, titolare sia della Programmazione che del Bilancio. «Muoversi dentro una serie di vincoli formali e sostanziali non è mai semplice, ma siamo sicuri che il lavoro certosino fatto dagli uffici finanziari, unito al grande sforzo prodotto da ciascun settore per fissare le priorità e attribuirgli un valore economico coerente, abbiano alla fine generato due documenti di grande sostanza, di forte impatto e di estremo equilibrio», spiega l’assessore. «Non appena sarà possibile inizierà la discussione in commissione – conclude – con l’obiettivo di approdare in aula quanto prima e liberare presto le risorse e i progetti in campo».

L’Amministrazione Cacciotto ha incontrato borgate e quartieri

ALGHERO – Quartieri e borgate, Amministrazione vicina. La comunità partecipa alle scelte per il miglioramento della qualità della vita.

Serie di incontri per un programma che si estende senza soste per la soluzione dei problemi dei quartieri e dell’agro

Alghero, 28 novembre 2024 – Su impulso del Sindaco Raimondo Cacciotto e dell’Assessore all’Ambiente con delega ai quartieri e borgate Raniero Selva, l’Amministrazione procede spedita nel percorso di ascolto, condivisione e di effettiva partecipazione alle decisioni per il miglioramento delle condizioni di vita nella città e nel territorio.

Martedì a Porta Terra si è segnato un passaggio importante nelle relazioni con i residenti nell’agro. È iniziata infatti una nuova fase di collaborazione con i comitati di borgata che hanno condiviso con l’Amministrazione le priorità da affrontare : dalla viabilità agli spazi di aggregazione, allo sport, alla socialità, all’igiene pubblica e al decoro.

Sindaco e Assessore hanno incontrato i rappresentanti della borgata di Guardia Grande, probabilmente la più storicamente penalizzata nei confronti del resto dell’agro. La zona è infatti l’unica realtà sprovvista di collegamenti fognari agli impianti di depurazione, a differenza di Santa Maria La Palma, La Segada e Maristella. Problemi anche per quanto concerne le strade, spesso invase dalle vegetazioni con problemi alla sicurezza per il transito dei residenti e dei mezzi pubblici. E inoltre, il periodo invernale riporta all’attenzione il problema della percorrenza delle arterie di collegamento verso la Provinciale 55, che a causa delle piogge mostrano pericolose buche. Tutti argomenti sui quali l’Amministrazione si è confrontata per trovare soluzioni compatibili con le disponibilità di risorse e all’interno di una programmazione che dovrà contemplare l’agro alla stregua delle altre zone della città. Dopo Guardia Grande, è stato il turno del Comitato di Santa Maria La Palma.

I membri del direttivo del Comitato hanno evidenziato alcune criticità relative alla segnaletica verticale riferita all’Ecocentro e agli orari di apertura del sito, incompatibili con i ritmi di vita dei residenti. E poi, aggiornamenti sull’iter della rotatoria sulla provinciale 55 bis all’ingresso della borgata. Dalla Provincia di Sassari, su interlocuzioni del Sindaco, giungono notizie relative alla chiusura dell’iter con la imminente approvazione del progetto definitivo e la successiva gara d’appalto che dovrà vedere la luce entro la metà del 2025. E infine, l’incontro con il Comitato di Quartiere della Pivarada, per fare il punto della situazione sulle stato di attuazione delle iniziative che l’Amministrazione ha assunto relativamente al rifacimento della segnaletica orizzontale e alla necessità di indivuduare ulteriori aree per parcheggi.

“Palestre e aule, indispensabile che gli ambienti scolastici siano sicuri”

ALGHERO – “A seguito dell’incidente accaduto in una palestra scolastica, la consigliera Beatrice Podda esprime il suo rammarico e ribadisce che eventi simili non dovranno mai più accadere. La sicurezza dei nostri ragazzi, in particolare durante le attività scolastiche, è una priorità per l’Amministrazione Comunale e per tutta la comunità.
È fondamentale che ogni ambiente scolastico, dalle aule alle palestre, sia un luogo sicuro dove i ragazzi possano crescere e imparare senza rischi.
Gli impianti devono essere sottoposti a controllo e manutenzione periodica per garantire il loro corretto funzionamento. È essenziale mantenere le superfici di gioco e le strutture in condizioni idonee per evitare incidenti.
L’Amministrazione Comunale, che tanta attenzione sta dedicando al miglioramento delle strutture sportive, con la stessa attenzione si farà garante di una proficua interlocuzione con la Provincia per superare le criticità delle palestre di competenza provinciale”.

Beatrice Podda, consigliera comunale Futuro Comune

Assalto energetico, “il Tar boccia la devastazione a Saccargia, Todde e Cani devono dimettersi””

SASSARI – “Ieri, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna ha emesso una sentenza riguardante l’impianto eolico Ploaghe Nulvi, prospiciente la Basilica di Saccargia, che mette in evidenza non solo la gestione superficiale della Regione Sardegna, ma anche la sua diretta responsabilità nella devastazione del nostro territorio.
Annullando il provvedimento della Regione del 27 settembre 2024 e dichiarando l’intervenuta formazione del silenzio-assenso sull’istanza di autorizzazione unica presentata il 15 aprile 2024, il TAR ha fatto emergere un grave vuoto istituzionale che non possiamo più tollerare.
La Regione Sardegna, con la sua inerzia e il suo silenzio, ha avallato di fatto un progetto di repowering eolico che pone in serio pericolo non solo l’integrità ambientale dell’isola, ma anche la nostra eredità culturale, la storica Chiesa di Saccargia. Questo progetto, che devasta l’ecosistema e il paesaggio sardo, rappresenta una manifestazione lampante della complicità indiretta della Regione nella svendita delle nostre risorse e della nostra cultura.
È inaccettabile che le istituzioni regionali si mostrino così negligenti di fronte a decisioni che hanno il potere di cambiare irreversibilmente il volto della Sardegna. La loro incapacità di agire tempestivamente e di proteggere il nostro patrimonio testimonia una mancanza di rispetto verso i sardi e i loro diritti. È ora che la politica ascolti il popolo sardo e i 211.000 sottoscrittori della Legge Pratobello24.
Questo episodio è la conferma che ci troviamo di fronte alla svendita della nostra terra da parte di chi dovrebbe difenderla e tutelarla.
È tempo di rivendicare con fermezza che il futuro della Sardegna non possa essere deciso da chi, per inerzia o indifferenza, contribuisce alla devastazione della nostra terra.
Considerati i trascorsi politici e professionali della Presidente (già sottosegretaria e vice ministro nel Governo Draghi) e dell’assessore Cani (già titolare della Tecmaservizi, operativa nella progettazione di impianti eolici/fotovoltaici e scouting aree idonee), ogni dubbio è legittimo.
In ogni caso, Chiediamo a gran voce le immediate dimissioni della presidente Alessandra Todde e dell’assessore Cani2.

Movimento Pratobello 24

La Regione boccia due invasioni di pannelli fotovoltaici nella Nurra e a Guspini

CAGLIARI – La Commissione Nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), con il contributo della Regione Sardegna attraverso un proprio rappresentante, ha espresso parere negativo al progetto dell’impianto agrivoltaico Palmadula Solar da 360 MW di potenza e un sistema di accumulo di capacità pari a 82,5 MWh, il più grande mai proposto in Italia per potenza e dimensione. L’infrastruttura, che avrebbe occupato oltre 1.043 ettari nel Comune di Sassari, è stata giudicata incompatibile con le esigenze di tutela ambientale e della biodiversità.
“Questo risultato conferma l’impegno determinato della Regione nel difendere il proprio territorio da interventi che potrebbero causare danni irreparabili all’ambiente, al paesaggio e ai valori culturali unici che caratterizzano la nostra isola. Il nostro obiettivo è garantire uno sviluppo sostenibile che non comprometta le risorse naturali e identitarie della Sardegna”, ha dichiarato l’assessora, Rosanna Laconi.

UN PROGETTO INCOMPATIBILE CON IL TERRITORIO E LA BIODIVERSITÀ

L’area interessata dall’impianto è caratterizzata da habitat naturali di alto valore ecologico, inclusi territori contigui a siti della Rete Natura 2000, fondamentali per la conservazione di specie protette e per il mantenimento dell’equilibrio ecosistemico. La realizzazione del progetto avrebbe comportato:
– Significativa sottrazione di habitat naturali, compromettendo le connessioni ecologiche e incrementando il rischio di frammentazione ambientale.
– Impatti cumulativi che avrebbero trasformato il territorio da agricolo a infrastrutturato, con gravi conseguenze per suolo, biodiversità e paesaggio.
– Alterazione irreversibile del paesaggio agricolo della Nurra, un’area di pregio naturale e culturale, violando i principi di sostenibilità ambientale.

PARERE NEGATIVO ANCHE PER IL PROGETTO AGRIVOLTAICO DENOMINATO “GUSPINI”

Nella stessa riunione, è arrivato anche il parere negativo su un altro impianto agrivoltaico, denominato “Guspini”, proposto in territorio del comune di Guspini in un’area di circa 80 ettari e per una potenza di 64,40 MW.
Le ragioni del diniego, anche in questo caso, sono riconducibili a motivi di incompatibilità con aree di pregio naturale e culturale per il rischio che tale impianto potesse determinare un’alterazione del paesaggio rurale e impatti su aree protette e siti ad alta valenza ecologica.

IL RUOLO DELLA REGIONE E L’IMPEGNO PER UNA TRANSIZIONE GIUSTA

La Regione Sardegna, tramite l’Assessorato dell’ambiente, ha contribuito con competenze tecniche al processo valutativo, sottolineando le incompatibilità del progetto rispetto alle esigenze di protezione ambientale e culturale. Questo approccio conferma la determinazione della Regione a garantire che nessun progetto possa danneggiare il delicato equilibrio ecologico, paesaggistico e culturale dell’isola.
“La Sardegna – ha precisato l’assessora Rosanna Laconi – non accetterà mai progetti che sacrificano il nostro territorio e la nostra biodiversità. Continueremo a vigilare su questi procedimenti, fornendo contributi decisivi per evidenziare le criticità e lavorando affinché lo sviluppo delle energie rinnovabili avvenga in piena armonia con i valori ambientali e culturali della Sardegna. Questo, ha concluso Laconi, è il nostro impegno per le generazioni future”.

Podda ricorda la Giornata contro la Violenza sulle Donne: “Educazione e prevenzione”

ALGHERO – “Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, una ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La violenza contro le donne non è un fenomeno isolato, ma una piaga sociale che tocca tutte le dimensioni della nostra vita collettiva.
Questa giornata è stata istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere e per promuovere politiche, leggi, iniziative a tutela dei diritti delle donne. È un momento importante per riflettere sulle violenze subite dalle donne in tutto il mondo, inclusi maltrattamenti fisici, psicologici e sessuali. È fondamentale continuare a lavorare per l’educazione, la prevenzione e la sensibilizzazione, per rompere il silenzio e favorire il rispetto e la parità. È essenziale un’azione congiunta da parte di istituzioni, associazioni e cittadini per promuovere una cultura basata sulla non violenza e sull’uguaglianza.
È nostro dovere fare in modo che ogni donna sappia come e dove chiedere aiuto in caso di violenza; per questo è indispensabile informare su numeri di emergenza, centri antiviolenza e servizi di consulenza così come è necessario creare reti di sostegno sempre più numerose ed efficaci.
Facciamo rumore per unire le voci di tutte le persone che lottano per un futuro senza violenza”

Beatrice Podda
Consigliera Futuro Comune Alghero

“5milioni all’Aeroporto:: Sinistra pessima che si attribuisce meriti non suoi, sono soldi stanziati dal Centrodestra”

ALGHERO – “Ancora una volta si assiste alla deprecabile pratica di attribuirsi meriti che non si hanno. Questa volta è il caso dei 4,75 milioni di euro destinati all’Aeroporto di Alghero e, precisamente, per la realizzazione di opere necessarie e fondamentali inerenti la viabilità esterna alla aerostazione.
Nello specifico sono risorse che risalgono al governo di centrodestra in Regione, di cui mi sono occupato direttamente e che l’assessorato dei trasporti, con l’Assessore Moro e l’allora DG dott.ssa Massidda, erano riusciti a rimodulare e assicurarne l’attribuzione allo scalo catalano, sottraendoli al forte rischio di essere considerati dalla UE aiuti di Stato, circostanza che ne avrebbe determinato il definanziamento e la restituzione.” Ad intervenire Michele Pais, consigliere comunale di Alghero e coordinatore regionale della Lega.

“Nessun merito è quindi da ascrivere alla Giunta Todde e all’amministrazione regionale di centro-sinistra, che sino ad oggi non ha stanziato neanche un centesimo per l’aeroporto di Alghero” continua Pais, per il quale “risulta pessimo cercare di accamparsi meriti altrui, pratica che dall’insediamento si continua a portare avanti, senza per contro dare prova di capacità e azione in nessun settore, tantomeno quello dei trasporti”.
“Per contro sono riusciti a peggiorare la continuità territoriale dopo 25 anni in cui è stata garantita con frequenze di voli e orari mai modificati e utili ai sardi. Attualmente, invece, la Regione ha supinamente accettato orari e frequenze sul volo Alghero-Milano del tutto inidonei a garantire il diritto alla mobilità dei sardi. Solo che in questo caso, non essendoci meriti, attribuiscono le responsabilità alle regole del Ministero per regole, che non mutano da oltre 20 anni”
“La preoccupazione, pertanto, è l’incapacità di questa amministrazione regionale a difendere lo scalo di Alghero, i suoi collegamenti, nazionali e internazionali, ormai pressoché inesistenti, e i livelli occupazionali che, in nessun caso, possono essere messi a rischio. La speranza è che sia almeno l’Assessore del Turismo Cuccureddu, a prendere a cuore lo scalo algherese rafforzandone l’operatività con nuovi collegamenti” conclude Pais.