Nuovo Codice degli Appalti, corsi formativi dell’Anbi

SASSARI – Anbi Sardegna nell’ambito dell’attività di formazione offerta ai suoi associati, ha organizzato due interessanti giornate di approfondimento dedicate al nuovo Codice degli Appalti in modo da recepire le principali novità contenute nella riforma, operativa dal primo aprile 2023.

All’iniziativa, suddivisa in due sessioni, parteciperanno una cinquantina di dirigenti e funzionari dei sette Consorzi di Bonifica della Sardegna.

La prima è in calendario i prossimi 6 e 7 luglio, a Cagliari, presso le aule didattiche della S.O.So.R., l’ente di formazione professionale che si occuperà di offrire ai partecipanti tutti gli strumenti teorici e pratici più utili per restare sempre aggiornati, con l’aiuto di docenti qualificati.

La seconda giornata, ancora in via di definizione, si svolgerà i primi giorni di settembre nel centro-nord Sardegna, per dare la possibilità a tutti di accedere alle informazioni acquisendo abilità concrete e conoscenze specifiche per stare al passo con la normativa in costante evoluzione.

L’attività di formazione, infatti, è uno dei valori aggiunti che gli enti consortili desiderano mettere a disposizione delle comunità e dei territori di loro competenza, per sviluppare nuovi programmi limitando, per quanto possibile, i tempi lunghi della burocrazia.

.

Riutilizzo dei reflui del depuratore, intervento del Parco di Porto Conte

ALGHERO – Sul riutilizzo dei reflui del depuratore di Alghero – S. Marco ecco i riscontri del soggetto gestore Abbanoa che nel precisare la correttezza delle preoccupazioni argomentate dal Parco naturale regionale di Porto Conte, rassicura sull’assoluto rispetto dei parametri di legge sul conferimento delle acque reflue depurate in uscita dall’impianto di Alghero.

Rispetto alle preoccupazioni paventate da più parti sul rischio di conferimenti delle acque reflue depurate non conformi ai parametri di legge per scopi irrigui, si invia la nota di risposta del gestore idrico Abbanoa al Consorzio di Bonifica della Nurra e agli enti a vario titolo competenti nella materia.

Giova evidenziare come nella nota si ribadisca l’assoluta correttezza della presa di posizione del Parco naturale di Porto Conte, assunta nel perimetro della propria competenza istituzionale di salvaguardia e tutela del territorio protetto governato. Viene inoltre, ribadita la sicurezza e il mantenimento dei parametri di legge in materia di conferimento delle acque reflue depurate, rassicurando dunque sulla correttezza del processo produttivo.

Di seguito i passaggi più salienti della nota inviata da Abbanoa che per trasparenza viene integralmente allegata

Si legge: “Lo scarico del depuratore di Alghero San Marco è stato autorizzato con provvedimento 112 e l’utilizzo delle acque reflue depurate ai fini irrigui avviene sulla base del “Piano di Gestione” adottato dal Consorzio di Bonifica della Nurra il 2 maggio 2011 e tuttora in vigore. Solo in caso di emergenza, il depuratore può contare sullo scarico alternativo nel Rio Filibertu, affluente dello stagno del Calich, area sensibile. Si richiama inoltre che le acque reflue depurate, non sono utilizzate per gli scopi irrigui in via di esclusiva. Esse concorrono ad alimentare un complesso sistema di irrigazione per circa il 15% della sua capacità complessiva. In altri termini, ricorre per il depuratore di Alghero il riuso delle acque depurate solo in forma “indiretta” (e non prevalente), e cioè in mix con altre fonti.” Tanto premesso, non riteniamo di poter dare esecuzione alla vostra disposizione di disconnessione del collegamento alla rete consortile poiché non ricorrono le condizioni di emergenza per lo scarico presso l’area sensibile dello stagno del Calich e poiché tale soluzione, oltre che peggiorativa sotto il profilo ambientale, per quanto più dettagliatamente espresso dall’Ente Parco, sarebbe anche sbagliata.

E si legge ancora: ….la disciplina prevista dal Regolamento (UE) n. 2020/741 riguarda il riuso esclusivo, e cioè diretto, delle acque reflue depurate ai fini agricoli e non anche a quello indiretto grazie all’apporto di altre fonti. Diversamente, qualsiasi scarico in acque interne dovrebbe sottostare al nuovo Regolamento. Né pare applicabile l’art. 7 del recente Decreto Legge 39/2023 di contrasto alla siccità che si propone di aumentare, in via transitoria, sino al 31 dicembre 2023, il recupero irriguo e non certo di limitare le applicazioni già operative.

Infine la nota precisa: …sotto questo profilo, il depuratore Alghero San Marco già oggi rispetta limiti di emissione che non solo sono più restrittivi rispetto a quelli previsti dal testo unico ambientale d.lgs. 152/2006 ma anche più restrittivi rispetto al sopravvenuto e comunque non applicabile Regolamento (UE) n. 2020/71. Anche sotto questo profilo, pertanto, la soluzione adottata appare non solo preferibile ma anche esemplare.

“Bene il Nuovo Ospedale (chissà quando), ma miglioriamo oggi la sanità”

ALGGHERO – “Non possiamo che essere quasi soddisfatti dal fatto che la Regione Sardegna abbia ripreso nuovamente in mano l’iter per il “Nuovo Ospedale di Alghero”. Dopo anni di annunci e passerelle è sicuramente positivo che la campagna elettorale incombente abbia costretto ad un incontro per definire un nuovo studio di fattibilità con l’Asl. D’altra parte, invece, sarebbe stato meglio non alimentare ulteriori sogni e utopie e ampliare oggi il Civile e accorparlo con l’ospedale Marino alla luce anche della variante che fece il Centrodestra per indicare i terreni adiacenti al sito (alla Taulera, ingresso di Alghero dalla due mari) quale luogo per ampliare l’ospedale e permettere cosi di avere una sanità più moderna,funzionale con servizi eccellenti e corrispondente alle necessità del territorio che fa capo ad Alghero. Invece apprendiamo, con l’imbarazzo e frenata del Sindaco, che l’assessore Doria e l’Asl di Sassari, insieme al Presidente Solinas, hanno già deciso sulla testa degli algheresi (e pare già da diverso tempo) che il nuovo ospedale si farà a Mamuntanas, ignorando le scelte e la volontà degli algheresi e del territorio. A questo punto, vista la mole di milioni che occorre per urbanizzare e portare i servizi in un’area totalmente brulla e isolata, vale la pena chiedersi se la Regione ha già allocato le enormi somme che occorrono. É chiaro che per fare quanto indicato si arriverà a cifre da capogiro che superano i 200 milioni di euro. Ed è allora lecito domandare se ci sono le risorse, da dove arrivano, sono state già inserite a Bilancio? Quanti anni ci vorranno prima di vedere questo nuovo ospedale? Queste sono solo alcune delle domande che nascono spontanee, e dal buon senso. A meno che non si voglia valutare la cosa come l’ennesima boutade pre-elettorale. Invece, siccome speriamo che cosi non sia, vogliamo fatti, non parole. “E i fatti consistono nel migliorare oggi una sanità sempre più claudicante” “che per scelte scellerate aziendali non sta tutelando il territorio e la salute dei cittadini” afferma il presidente della commissione consiliare della sanità Christian Mulas”.Mulas – rincara la dose- “E oggi occorre più personale, serve migliorare i servizi per garantire le visite, creare dei nuovi parcheggi, riqualificare le strutture esistenti e tanto altro. Questi sono fatti, il resto, per adesso, sono chiacchiere o poco più”.

Christian Mulas, presidente commissione sanità del Comune di Alghero

Uso reflui: critiche a Mariani da Sa Segada, plauso al Consorzio di Bonifica

ALGHERO – “A seguito delle recenti dichiarazioni del Consorzio di Bonifica della Nurra riguardo lo stop ai fini irrigui delle acque reflue depurate a San Marco con conseguente immissione delle stesse nella laguna del Calich, ed a seguire le dichiarazioni del Direttore del Parco Regionale di Porto Conte che minaccia azioni legali per il danno che ciò comporterebbe alla laguna del Calich, ci viene spontaneo pensare che al Dott. Mariani nulla importa della sicurezza e della salute di chi consuma i prodotti agricoli coltivati con l’utilizzo dei reflui (ad oggi non certificati) miscelati ad acque grezze. Il Dott. Mariani fa bene a preoccuparsi della salvaguardia della laguna del Calich, ma nella stessa maniera dovrebbe preoccuparsi anche della salvaguardia e della sicurezza delle centinaia di aziende agricole che si troverebbero ad irrigare i propri prodotti con dei reflui (seppur miscelati ad acque grezze) che ad oggi non risultano certificati in quanto non è stato aggiornato da parte di Abbanoa il Piano di Gestione come da regolamento UE n.741 del 2020. Vogliamo ricordare al Dott. Mariani infatti, che diverse di queste aziende godono proprio del Marchio del Parco, “Marchio di qualità della Rete dei Parchi e delle Aree Protette del Parco di Porto Conte, che viene rilasciato solo ad imprese in possesso di standard qualitativi certificati secondo rigorosi protocolli di sostenibilità ambientale dei processi produttivi”. Non vogliamo neanche immaginare la figura che farebbe il Parco se qualcuna di queste aziende “certificate” a causa dei reflui non certificati e miscelati ad acque grezze dovesse malauguratamente mettere in commercio prodotti che si rivelerebbero dannosi per la salute pubblica.
Ringraziamo invece il Consorzio di Bonifica della Nurra che ha dimostrato di avere a cuore la sicurezza e la salute dei propri consorziati e non solo. Per finire ci auspichiamo che la situazione sia realmente risolta come annunciato nel giro di 15gg poiché lo stop comporterebbe una grave perdita per il comparto agricolo che si ritroverebbe a dover affrontare la stagione con milioni di metri cubi d’acqua in meno con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe.

Antonio Zidda – Presidente CdB Sa Segada Tanca Farrà

“Nuovo Ospedale, per ora solo parole. L’ubicazione è la Taulera”

ALGHERO – “Per ora solo parole, riunioni, fiumi d’inchiostro. Ma sull’ospedale di Alghero si è nella stessa situazione di quindici anni fa. Fermi cioè allo studio di fattibilità. E niente più.
Se la realizzazione di 4 nuovi ospedali in Sardegna, uno dei quali in Alghero, non è semplicemente una boutade elettorale della Giunta Solinas, l’Amministrazione Conoci si affretti a portare in Consiglio Comunale un atto per la riproposizione del vincolo a zona ospedaliera dell’area della Taulera. Lo aveva già stabilito in modo unanime l’assemblea civica nel 2007, con Marco Tedde sindaco, per poter realizzare una vera e propria cittadella sanitaria. Una scelta che metteva d’accordo tutti, al di là dei colori politici, assunta sulla base della decisione di inserire il nuovo ospedale di Alghero nel piano sanitario regionale del 2006, targato Nerina Dirindin, su proposta dell’allora consigliere regionale algherese Mario Bruno.
La decisione sull’ubicazione dell’ipotetico nuovo ospedale, in ogni caso, spetta ancora oggi al Consiglio Comunale, non alla Regione e non alla Azienda Sanitaria.
Dopo il goffo tentativo di ipotizzare un ospedale a Cagliari in alternativa allo stadio a Sant’Elia, tentativo non riuscito per l’opposizione degli stessi consiglieri regionali del di centrodestra, Solinas e Doria, immaginano ora di costruire un ospedale a svariati chilometri di distanza dal centro abitato di Alghero, stravolgendo la vocazione unitaria di uno dei compendi agricoli più importanti dell’intera Sardegna.
Si ribadisca, dunque in consiglio, la volontà già espressa con la variante del 2007 di realizzare l’ospedale in località Taulera. Lo studio di fattibilità, redatto allora dall’equipe del professor Macciocco, espressione del Dipartimento di Architettura, va solo aggiornato e adeguato alla realtà di un moderno e tecnologico ospedale, DEA di primo livello.
Il Sindaco Conoci, dunque, non perda tempo e porti la discussione all’attenzione del Consiglio, prima che da Cagliari si inventino qualche altra ipotesi bizzarra sull’ubicazione dell’ipotetico nuovo ospedale”.

Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in comune e PD

Antonio Ara è il nuovo segretario generale del Comune di Alghero

ALGHERO – Con decreto nr.30 del 3-7-2023 il sindaco Mario Conoci ha nominato questa mattina l’avv. Antonio Ara Segretario Generale del Comune di Alghero. Sostituisce la dott.ssa Giovanna Solinas, trasferitasi ad Oristano, e dalla giornata odierna assume a tutti gli effetti l’incarico portato avanti in queste settimane dal vice Segretario Alessandro Alciator. Sassarese, classe 1978, Antonio Ara vanta una lunga esperienza amministrativa e negli ultimi anni ha ricoperto il medesimo incarico presso la segreteria convenzionata tra i comuni di Ozieri e Ittireddu e presso l’Unione di Comuni del Meilogu. Da parte del Sindaco, anche a nome della Giunta comunale, del Presidente del Consiglio Comunale e dell’intera struttura amministrativa, un caloroso benvenuto con gli auguri per un proseguimento di carriera gratificante presso il Comune di Alghero.

Emergenza idrica, vertice a Ozieri

OZIERI – La Regione è vicina ai territori e lo dimostra con la presenza di tre Assessori regionali, Valeria Satta, dell’Agricoltura, Pierluigi Saiu, dei Lavori Pubblici e Marco Porcu della Difesa dell’Ambiente. Gli esponenti della Giunta Solinas hanno partecipato all’incontro organizzato dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna per discutere dell’emergenza idrica nella Piana di Chilivani. Emergenza idrica che, come è stato più volte detto, non colpisce tutta l’Isola ma solo alcune zone. Dunque massima attenzione alla gestione della risorsa acqua. L’emergenza idrica nella Piana di Chilivani riguarda la diga del Monte Lerno. Bacino dove sono attualmente invasati 8 milioni di metri cubi d’acqua disponibili per uso irriguo. Cifra che non riesce a soddisfare i bisogni di un territorio ad altissima vocazione agricola. Il bacino può contenerne circa 70 milioni che scendono a 39 milioni per motivi di sicurezza. Oltre il 40 per cento viene però perso a causa delle perdite nelle condotte. Ha piovuto tanto è stato detto più volte ma devono necessariamente essere fatti degli interventi strutturali.
“Siamo qui per evidenziare un momento difficile per la zona. Sottolineo che fortunatamente non esiste, rispetto al resto d’Italia, un problema di siccità in Sardegna. Per questo stiamo cercando di capire come mai ci siano dighe che non riescono a raccogliere acqua sufficiente. Parliamo del fatto che arrivi acqua sufficiente in queste dighe e questo è senza dubbio un problema grave riscontrato da molte aziende agricole. Quindi siamo qui per capire cosa chiedono i Consorziati. Noi come Assessorato faremo come sempre la nostra parte. Previsti i ristori per allevatori e agricoltori. Ma dobbiamo anche considerare il fatto che ci sono anche dei problemi per le alluvioni che sono avvenute in questo periodo. Quindi noi stiamo già ricevendo, tramite Laore, tutte le denunce arrivate dagli agricoltori per poter procedere all’erogazione dei ristori. La volontà politica c’è tutta. Solleciterò gli uffici. Cercherò di trovare i fondi recuperati in altre poste di bilancio per accelerare i tempi. Siamo vicini ai Sindaci, agricoltori e allevatori. Quindi diamo delle priorità alle richieste dei nostri agricoltori.”
“L’intervento infrastrutturale sull’invaso – ha invece puntualizzato l’assessore dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu – consentirà, entro la fine dell’anno venturo di riportare la capacità complessiva ai livelli massimi consentiti. La risposta più importante per il territorio è per le aziende che insistono nella zona. Ovviamente ci rendiamo conto che in questo momento si va incontro a una situazione di difficoltà. Sulla base di un accordo con il Consorzio di Bonifica si è ritenuto di dover confermare l’assegnazione dei volumi sia per quest’anno che per l’anno venturo. Riteniamo in ogni caso che lavorando insieme si potrà superare questo periodo e poi poter consegnare finalmente a questo territorio l’acqua che serve attraverso, ripeto, la capacità di basamento originaria, così come prevista di 70 milioni di metri cubi d’acqua, la capacità massima dell’invaso, e sulla quale, grazie all’intervento di Enas, si sta lavorando per ripristinarla completamente. Occorre però programmare per il futuro, riducendo la percentuale di perdite. Massima disponibilità ma serve una gestione di invasamento per la distribuzione dell’acqua.”
I volumi presenti attualmente nella Diga sono inferiori alle assegnazioni annuali che per il 2023 sono state di 12 milioni di metri cubi. Inizialmente erano previsti 10 milioni ma poi, con le precipitazioni delle scorse settimane, sono stati incrementati.
Anche l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu si è soffermato sulla gestione del bene acqua in certe zone. “ Oggi -ha detto Porcu – la Regione Sardegna non ha un problema di siccità in termini complessivi, ma alcune zone, come quella dove oggi ci troviamo, gli agricoltori non riescono ad avere le risorse idriche a sufficienza per poter portare avanti le proprie aziende. Questo è dato da due problemi fondamentali uno da un lato è l’implementazione della dell’infrastruttura che determina il mantenimento e il contenimento della risorsa idrica e dall’altro, come è già stato denunciato, dobbiamo tutti guardare verso un’agricoltura che migliora i propri sistemi, anche attraverso la ricerca scientifica. E in particolare che ci permetta di poter raggiungere gli obiettivi dell’agenda programmatica in tema di agricoltura sostenibile. Inoltre – concluso l’assessore Marco Porcu – bisogna trovare soluzioni per la gestione dei reflui, con la raccolta e l’utilizzo. Siamo disponibili a trovare soluzioni anche come Arpas per la verifica della qualità. L’Acqua è una risorsa fondamentale e non va sprecata”.

MMG a Porto Torres: l’attivita’ della Asl di Sassari

SASSARI – In seguito alle dimissioni volontarie di due
medici di medicina generale operanti nel comune di Porto Torres, la Asl
di Sassari intende tranquillizzare la popolazione comunicando le
attività in corso per ridurre i possibili disagi.

Come già anticipato lo scorso 3 maggio, a decorrere dal primo luglio due
medici con ambulatorio nel comune di Porto Torres, nello specifico il
dottor Giuseppe Delogu e la dottoressa Maria Giovanna Mundula, hanno
terminato la loro attività in seguito a dimissioni volontarie.
La Asl di Sassari ha da tempo avviato le procedure per il conferimento
di due incarichi provvisori: di questi solo uno e’ stato accettato da
una dottoressa in formazione al corso di Medicina Generale, che quindi
potrà prendere in carico un massimo di 1.000 pazienti.

Il medico che gia’ dallo scorso anno ha un incarico provvisorio, il
dott. Gustavo Lai, potrà estendere il suo massimale, passando da circa
800 pazienti a 1.500.

Per dare un ulteriore risposta alla popolazione, il Distretto di
Sassari, Anglona, Romangia e Nurra Nord occidentale ha chiesto ai medici
presenti nell’ambito Porto Torres – Stintino la disponibilità ad
estendere il massimale da 1500 a 1800: di questi, al momento, due hanno
gia’ espresso parere favorevole.

Gli uffici “Scelta e revoca del medico” della Asl di Sassari
procederanno d’ufficio ad assegnare gli assistiti ai medici, dando la
precedenza alle persone maggiormente fragili, come anziani e persone
con gravi patologie.

La Asl di Sassari ha inoltre avviato le procedure per attivare la
Continuita’ Assistenziale diurna nella cittadina turritana, così da
coprire le esigenze della popolazione che in questa fase dovesse
rimanere senza Medico di Medicina Generale.

“Va bene il Nuovo Ospedale, ma l’ubicazione la deve decidere il Consiglio Comunale”

CAGLIARI – Per ubicazione del nuovo ospedale di Alghero occorre una delibera del Consiglio Comunale-. Il Consigliere regionale algherese Marco Tedde interviene sulle notizie di stampa dalle quali emergerebbero differenti vedute sull’ubicazione del nuovo ospedale di Alghero. Secondo l’ex sindaco di Alghero è fisiologico che il procedimento per la realizzazione di un’opera così importante generi un dibattito. Ma la discussione e le varie ipotesi sulla sua ubicazione non possono prescindere dalla competenza in materia urbanistica del Consiglio Comunale. Tedde ancora una volta ribadisce di essere convinto che occorra ragionare in termini di prospettiva, e realizzare il più celermente possibile un nuovo ospedale che dia efficacia ed efficienza alla sanità algherese per i prossimi 50 anni. E nelle more della sua realizzazione, che ottimisticamente richiederà non meno di 5 anni, occorra potenziare il Marino e il Civile che debbono continuare a garantire la salute dei cittadini del territorio per il breve-medio termine. Ma per il nuovo ospedale di Alghero non può passare in secondo piano che nel 2007 la giunta Tedde aveva proposto al Consiglio Comunale, che l’aveva adottata all’unanimità in tempi record, una variante urbanistica per la sua localizzazione in località Taulera. Al fianco della vecchia struttura ospedaliera. Variante che aveva ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni degli organi di tutela. “La nostra idea era quella di sviluppare un progetto di “cittadella sanitaria”, e della sua integrazione tra le attività territoriali e ospedaliere. Un programma – sottolinea l’ex sindaco di Alghero- in grado di sviluppare una serie di sinergie tra le due funzioni, così da facilitare i percorsi assistenziali e di specialistica per l’utenza. Con l’Ospedale Marino che avrebbe potuto svolgere funzioni di eccellenza nel campo della riabilitazione, sviluppando convenzioni con strutture ospedaliere italiane e straniere per la riabilitazione sportiva di alto livello specialistico. Ma anche funzioni di Hospice per malati verso il termine della vita, e di ricovero per cronici ”. L’ex sindaco di Alghero ricorda che il piano di fattibilità per il nuovo ospedale algherese, frutto di un accordo con l’allora assessore Dirindin, costato circa 900 mila euro, era stato predisposto dalla Facoltà di Architettura di Alghero ma è stato invece utilizzato per il nuovo ospedale di San Gavino Monreale che ha anche ottenuto un finanziamento di 68 milioni. Lasciando gli algheresi a bocca asciutta. “Ora occorre riavvolgere rapidamente il nastro e ripartire dall’approfondimento della scelta urbanistica già fatta nel 2007 dal Consiglio comunale algherese –chiude Tedde-.”

Comitato Maristella, “Ennesimo attacco del Parco agli agricoltori”

ALGHERO – “Ancora una volta non si smentisce quella che si delinea sempre più come un’avversione del direttore del Parco di Porto Conte, Mariano Mariani, verso gli imprenditori agricoli della Nurra. L’ultima sua sparata riguardo la possibilità di utilizzare i reflui in agricoltura anche se non certificati è strabiliante: rischiare l’avvelenamento di migliaia di ettari di campi agricoli pare una cosa da poco? Agricoltura locale quindi per l’ennesima volta sotto attacco da parte del Parco di Porto Conte: questa sparata si va ad aggiungere alle inefficaci misure per il contenimento dei cinghiali in eccesso, alle promesse di recintare l’area protetta e di fornire agli agricoltori mezzi di contrasto alla fauna selvatica, all’esclusione dalla Consulta dei portatori di interessi locali, alle forti frizioni tra Parco e abitanti dell’area contigua per arrivare sino all’incredibile esclusione del Parco anche dalla più importante manifestazione agricola dell’agro algherese, la Sagra della Fragola di Sa Segada. Bel rapporto di collaborazione con la popolazione residente nell’area contigua!
Chiediamo al Presidente del Consorzio di Bonifica Zirattu di non retrocedere di un millimetro riguardo la necessità di sicurezza dell’acqua per i consorziati. La tutela della salute e la salvaguardia del polmone agricolo di Alghero non possono soccombere di fronte ad interessi diversi. Da tempo non permettiamo più che le borgate siano intese come la cloaca di Alghero e ci stupiamo di come, anche nel 2023, si possa assistere a rigurgiti di indecenza in tal senso2.

Tonina Desogos, Presidente Comitato di Borgata di Maristella