Varata “Senza Limiti”, l’imbarcazione concessa dal Comune alla Lega Navale

CAGLIARI – Il Comune di Cagliari ha varato, domenica 23 aprile 2023 nello specchio d’acqua di Su Siccu, “Senza Limiti”, la nuova barca che l’Amministrazione Comunale ha concesso in comodato d’uso, all’interno di un rapporto di collaborazione più vasta, alla Sezione di Cagliari della Lega Navale Italiana.

L’imbarcazione, una Hansa 303, che si aggiunge alla flotta che verrà utilizzata per il supporto alla pratica della vela paralimpica, è stata fortemente voluta dall’Assessore alle Politiche del Mare, Alessandro Guarracino. L’obiettivo, a supporto delle attività veliche già intraprese, è quello di rendere più economici e fruibili i corsi, anche per le persone con disabilità.

Alla cerimonia del varo hanno preso parte, oltre all’Assessore Alessandro Guarracino, l’Assessora alle Politiche Sociali, Viviana Lantini, la Presidente della Commissione Pari Opportunità, Stefania Loi, la Consigliera Antonella Scarfò, l’Ammiraglio Giuseppe La Rosa, Commissario Straordinario della Lega Navale di Cagliari e Maria Sias che sta promuovendo vari progetti di inclusione e pari opportunità oltre che di cultura sportiva e conoscenza del territorio in collaborazione con l’Associazione ICS (Ingegneri Cultura e Sport) dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari

Biancareddu (Udc), Liberazione momento di riflessione

La Maddalena, 25 aprile 2023 – “Il 25 Aprile, Festa della Liberazione, rappresenta uno spartiacque imprescindibile della nostra storia nazionale. A La Maddalena è scritta una pagina molto importante della storia della Resistenza.” Lo ha detto l’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu, che, portando i saluti del Presidente della Regione, Christian Solinas, ha partecipato alla solenne cerimonia in ricordo di quei giorni e dei caduti della battaglia che si svolse nell’isola di La Maddalena dal 9 al 13 settembre del 1943.
“L’anniversario della Liberazione è un giorno di celebrazione, di riflessione e anche di festa per far conoscere e riportare alla memoria i momenti che segnarono, dopo anni di dolore e distruzione, la fine della guerra e del fascismo, la riconquista della democrazia e della libertà del popolo. A distanza di 78 anni questo patrimonio di memoria e di valori è quanto mai attuale, visti i tempi oscuri che stiamo vivendo, ed è quindi importante celebrare degnamente il ricordo della lotta per la Liberazione per promuovere i veri valori umani, di fratellanza e solidarietà. Bisogna sempre tenere viva la memoria per tramandare ai nostri giovani il significato più vero della parola pace.”

Nella battaglia di La Maddalena, combattuta nei giorni immediatamente successivi alla firma dell’armistizio, per liberare l’isola dall’occupazione tedesca morirono 28 militari italiani (tra questi undici sardi, quasi tutti giovanissimi) e ci furono oltre quaranta feriti. Per ricordare quello che fu uno dei primissimi atti della Resistenza italiana, il 13 settembre del 2019 è stato inaugurato a La Maddalena un monumento dedicato ai caduti della battaglia, simbolo della Resistenza combattuta in Sardegna, progettato dall’architetto Almo Bramucci e realizzato dall’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, grazie anche al contributo della Regione.
“Oggi – ha detto ancora l’assessore Biancareddu davanti al monumento ai caduti – rendiamo omaggio al sacrificio dei nostri soldati, di giovani sardi che hanno trovato la morte con un atto di coraggio necessario per ridarci la libertà. Il piacere di essere qui, in quest’Isola per commemorare un giorno a noi tutti caro, la Festa della Liberazione. Un giorno simbolo di amicizia, fratellanza di sacrificio e orgoglio per noi sardi. Questo monumento alla resistenza e al valore di tanti sardi a La Maddalena è un sito istituzionale voluto dalla Regione proprio per ricordare quelle tristi pagine di storia recente, nell’unico episodio di resistenza avvenuto nell’Isola.”
La Battaglia di La Maddalena è uno dei primi episodi della Resistenza italiana. I giorni dal 9 al 13 settembre 1943 segnarono la reazione dei reparti dell’Esercito e della Marina contro i tedeschi che avevano occupato la Base militare. Durante la battaglia, pur essendo il combattimento favorevole alle forze italiane grazie all’ardimento e alla determinazione dimostrata, il prezzo pagato fu alto: 28 morti, quasi tutti molto giovani.
ll programmato arrivo del Re, della corte e del Governo Badoglio a La Maddalena con al seguito la flotta navale da battaglia con in testa la Corazzata Roma avrebbero creato tutte le condizioni per il libero esercizio dei compiti istituzionali del nuovo governo e avrebbero forse mutato il corso della storia e salvato l’istituzione monarchica. (aa)

Armi abusive, mini-arsenale: denunciato

ALGHERO – Dopo la mezzanotte della domenica di Pasqua, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria La Palma, nell’ambito di un servizio finalizzato al controllo del territorio, allarmati dalla presenza di un’autovettura in area boschiva, frequentata solitamente dai cacciatori, sono intervenuti per un normale controllo. I militari, insospettiti dall’atteggiamento enigmatico dell’uomo e dal suo abbigliamento, tipico di un cacciatore, hanno ispezionato l’abitacolo della vettura, notando che tra lo sportello anteriore destro e il sedile sporgeva la canna di un fucile.

In sicurezza, i militari hanno disarmato l’arma, carica e pronta all’uso, rinvenendo, all’interno di un borsello, ulteriori 13 munizioni cal.30/06. Viste le circostanze di tempo e di luogo, il materiale rinvenuto è stato sequestrato e l’uomo, in possesso di porto d’armi uso caccia, deferito alla competente Autorità Giudiziaria per la violazione della legge che disciplina la materia della caccia e la tutela della fauna selvatica. Vista la condotta dell’uomo, i militari dell’Arma hanno ritirato, in via cautelativa, le armi e le munizioni regolarmente possedute presso la propria abitazione.

Ben 7 fucili semiautomatici cal.12, una carabina Marocchi cal.9F, una carabina Winchester cal.308 e una pistola Taurus cal.9X21 munita di 88 cartucce. Un importante risultato operativo del Comando Provinciale di Sassari che si inserisce in un quadro di intensificazione di servizi di controllo del territorio e finalizzati alla repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli di natura predatoria, nonché al contrasto di attività illecite legate allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla detenzione illegale di armi e alla prevenzione dei reati in materia di caccia.

“Guardie Mediche e 118, emergenza medici”: l’allarme di Mulas

ALGHERO – “Sos medici, il grido d’allarme del Presidente della commissione Sanità Christian Mulas
“Ora basta far da spettatori al protrarsi dei problemi della Sanità e dell’emergenza territoriale. Non bastasse la mancanza di medici di base, la mancanza di pediatri, chirurghi, neuropsichiatri infantili, oggi si presenta il problema della medicina territoriale d’urgenza del 118 e la situazione allarmante del servizio guardie mediche”, così il Presidente della Commissione >Sanità e Ambiente del Consiglio comunale di Alghero Christian Mulas .
“I medici di guardia medica, oggi considerati medici di serie B – spiega – svolgono continuità assistenziale della medicina di base coprendo tutti i giorni, festivi e prefestivi, garantendo il servizio di medicina territoriale ad Alghero, Olmedo , Santa Maria La Palma, Maristella , Fertilia fino a Capo Caccia. Oggi questa figura medica professionale supporta il lavoro stremante del pronto soccorso di Alghero e spesso sopperisce anche alla mancanza del medico di base”.
“Eppure – continua la denuncia del presidente Mulas – questo fondamentale servizio è caricato da tante criticità e forti responsabilità poco riconosciute in termini economici. È sempre più spesso presente nelle cronache il verificarsi di episodi di aggressioni: medici e degli infermieri che lavorano in pronto soccorso e nel 118 e nelle guardie mediche subiscono violenze fisiche o minacce verbali. Come se non bastasse, alla piaga delle aggressioni si contrappone uno salario bassissimo. La Guardia Medica o meglio il Servizio di Continuità Assistenziale notturna e festiva garantisce, in situazioni urgenti, l’assistenza medica di base a domicilio gratuita a tutte le persone, anche in età pediatrica, residenti nella Regione a cui fa riferimento il servizio o ai domiciliati sanitari. I cittadini di altre regioni devono, invece, pagare la tariffa prevista per le visite occasionali”. Il servizio di continuità assistenziale è attivo dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni feriali. Sopperisce così, in quegli orari nei quali il medico di medicina generale o il pediatra non sono obbligati a fornire assistenza ai propri assistiti, ad un vuoto del servizio.
“Anche il servizio di emergenza-urgenza del 118 coordinato dall’Areus ad Alghero sta vivendo un momento di grande difficoltà – rincara il presidente Mulas – le ambulanze medicalizzate devono garantire un’ assistenza sanitaria medica di emergenza per una popolazione quadruplicata nel periodo turistico vacanziero che sfiora i 250 mila turisti ad Alghero. Il servizio che oggi garantisce il 118 in città dovrebbe avere un organico di sei medici, oggi quattro in servizio per le 24 ore, ma da Agosto saranno tre perché un medico va in pensione, andando così ad appesantire un servizio già sottodimensionato per una corretta turnazione del servizio”. Il presidente della commissione sanità definisce ormai “la sanità una coperta troppo corta”. Il vuoto in organico nelle ambulanze medicalizzate del 118 e del personale “desta un’ enorme preoccupazione, visti anche i numerosi interventi che questo servizio è chiamato prestare soprattutto nei mesi estivi nel nostro territorio, a partire da luglio, agosto e settembre. Una situazione a dir poco drammatica, per Christian Mulas, “per la mancanza di medici. “Da ricordare – conclude – che i contratti dei medici del 118 sono a convenzione, senza il diritto alla malattia e nessuna indennità notturna e stradale, e il medico del 118 non può superare il monte ore di 162 mensile”.

il Presidente della commissione
Christian Mulas

Porto di Alghero in piena attività, iniziative e presentazione stagione

ALGHERO – Porto di Alghero in piena attività. Partecipazione del principale approdo della Riviera del Corallo all’importante evento nazionale tenutosi a Roma presso lo straordinario, storico Palazzo Colonna dedicato al “Piano Strategico della Portualità Turistica”. Alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè e del presidente di Assonat, organizzatore dell’appuntamento, Luciano Serra, si è discusso della valenza in termini turistici dei tanti scali marittimi della Penisola. Per il Nord Ovest Sardegna è intervenuto il presidente Giancarlo Piras, presente all’evento insieme a Nico Schiaffino (Nautica Stintino) e Antonello Caddau (Porto Torres), che ha posto in evidenza la presenza di un “Piano strategico della portualità dei porti turistici in Sardegna” che prevede anche, nell’ottica di quanto previsto dal convegno della Capitale, l’istituzione dell’albergo nautico diffuso. Inoltre il presidente Piras si è soffermato anche sulla grande, e delicata questione delle concessioni demaniali nell’ottica dei mutamenti in vista per la normativa “Bolkenstein”.

Porto di Alghero che sarà presente anche alle importanti fiere nautiche di Olbia e soprattutto di Palma di Maiorca dove, come accade ogni anno, si procederà anche alla promozione del territorio e delle sue eccellenze culturali, gastronomiche e naturalistiche, oltre che dei servizi offerti dalla portualità. Inoltre, per chiudere, c’è da ricordare che il Porto di Alghero ha partecipato alla “Giornata del Mare” intervenendo con alcune azioni di cura del verde e del decoro degli spazi dell’approdo cittadino. Progetti, iniziative, tra cui un’importante regata in connessione con la Francia (di cui si è svolta una riunione operativa alla presenza dell’Amministrazione Comunale e dei partner francesi e che a breve sarà annunciata), servizi e ulteriori comunicazioni che, oltre la presentazione della nuova stagione, saranno oggetto del classico appuntamento di primavera che si terrà ad Aquatica sabato 6 maggio alla presenza dei vertici del Porto di Alghero, dell’Amministrazione Comunale, della Capitaneria e delle diverse Istituzioni.

Porto Torres: amianto in città, un killer silenzioso

PORTO TORRES – “Amianto in città, un killer silenzioso. In città il problema amianto, portato più volte all’attenzione del consiglio comunale dal gruppo consiliare sardista, continua a essere sottovalutato. L’amianto e il suo smaltimento sono ancora un problema irrisolto nel territorio cittadino e nell’intera area industriale. Come noto la dispersione di fibre di amianto nell’aria rappresenta un rischio enorme per la salute pubblica. Non è più il momento degli annunci, è arrivato il momento di agire, agire subito con azioni concrete. Non c’è più tempo da perdere! Con l’obiettivo di verificare e intervenire su situazioni critiche, il gruppo consiliare sardista chiede al sindaco di dare avvio, sull’intero territorio comunale e industriale, al censimento obbligatorio degli edifici e suoli contenenti amianto (privati e pubblici), al fine di giungere ad una mappatura reale dei quantitativi di amianto presenti nel nostro territorio. In passato, in accordo con lo SPRESAL, una mappatura seppur sommaria dei siti cittadini contenenti amianto era stata fatta. Oggi occorre conoscere con precisione la reale dimensione del fenomeno per poter intervenire in maniera efficace. Si chiede inoltre di emanare un’apposita ordinanza per invitare cittadini e imprese a denunciare la presenza di amianto nelle loro proprietà. Sarebbe utile che l’ufficio ambiente predisponesse una scheda di auto notifica nella quale dovranno essere dichiarati, oltre a quelli personali, i dati dell’immobile in cui vi è presenza di amianto o materiale contenente amianto. Il modulo dovrà essere redatto sulla base delle conoscenze in possesso del cittadino proprietario, senza necessità né di indagini specifiche né di essere controfirmato da alcun professionista, e consegnato all’Ufficio Ambiente del Comune. Affinché i cittadini possano comprendere l’importanza della procedura di censimento dei materiali contenenti amianto, al momento della consegna/ritiro presso gli uffici comunali della scheda di auto notifica dovranno essere informati in modo sintetico sulle problematiche derivanti dalla presenza di amianto negli ambienti di vita, nonché le norme vigenti sul tema specifico. Saranno inoltre individuati gli enti ai quali il cittadino si può rivolgere per qualsiasi necessità inerente l’amianto e la sua opportuna rimozione. Non è più accettabile che in una città industriale come Porto Torres, con migliaia di metri quadri di amianto depositati su edifici pubblici e privati, a tutt’oggi non si sia provveduto a censire in modo preciso e puntuale gli immobili con presenza di amianto. All’ultimo bando promosso dalla Provincia di Sassari per ottenere un rimborso per le somme spese per lo smaltimento dell’amianto dagli edifici di proprietà privata, i cittadini che hanno presentato istanza di cofinanziamento per lo smaltimento dell’amianto presente nelle loro proprietà sono stati soltanto 21! Occorre dunque che l’amministrazione si attivi attraverso azioni di comunicazione più incisive, per diffondere le informazioni necessarie che consentirebbero ai privati di cogliere l’opportunità di accedere a forme di cofinanziamento (nella misura minima del 60% a fondo perduto)”.

I consiglieri comunali P.S.d’AZ
Bastianino Spanu Alessandro Pantaleo

Determinanti socioeconomici, impatto sulla salute: dal convegno diversi spunti

SASSARI – “Il Bisogno di Salute – tra diritti e sostenibilità: L’impatto dei determinanti socioeconomici sulla salute”. E’ il titolo del convegno organizzato dalla Asl di Sassari che si e’ svolto oggi a Borutta, nel Monastero di San Pietro di Sorres.

Una tavola rotonda che ha affrontato il tema dei bisogno di salute della popolazione e delle comunità, con l’analisi dei determinanti che ne possono influenzare il benessere. Alle condizioni ambientali e geografiche che determinano l’accessibilità alla cure, sono da considerarsi anche le condizioni familiari, culturali e socio-economiche che influiscono sul bisogno di salute, condizionando anche la gestione dei percorsi di cura e della presa in carico della fragilità.

“Per questo diventa centrale l’integrazione e interazione tra i diversi attori sociali coinvolti nel processo di programmazione , le Asl, le amministrazioni comunali, i Plus, gli enti del terso settore. Alla luce di questi fattori, nasce la necessità di riorganizzare l’assistenza sanitaria territoriale in chiave moderna. La Asl di Sassari ha attuato una serie di interventi che prevedono la realizzazione di strutture per il coordinamento delle attività territoriali del prossimo futuro, con la previsione di un sistema di assistenza territoriale di prossimità, basato sull’assistenza extraospedaliera, sull’universalità di accesso alle cure, sulla multidisciplinarità e sulla componente socioassistenziale”, ha spiegato Annarosa Negri, direttore dei Servizi Socio-sanitari della Asl di Sassari e organizzatrice dell’evento..

“In Sardegna abbiamo un vantaggio rispetto alle altre Regioni, abbiamo una basso densità di popolazione e un grande potenziale nel settore agro-alimentare, questo ci contente di avere a km zero una quantita’ e qualità di prodotti che ne fanno un determinante positivo importante. Dall’altra parte l’invecchiamento della popolazione e’ un fattore sul quale dobbiamo concentrarci, perche e’ necessario trasmettere l’importanza delle genitorialità ma abbiamo anche il dovere di ridurre l’isolamento della popolazione anziana coinvolgendoli in una vita attiva sia sociale che lavorativa”, ha detto il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

“Con i sindaci dobbiamo soffermarci su progettualità diverse e moderne che possano dare una maggiore risposta alla popolazione, partendo magari dal superamento delle case di riposo, che dovrebbero esser riviste in un ottica meno sanitaria e più sociale”, ha concluso Il Dg.

L’assessore alla Sanita’ Carlo Doria ha parlato dell’articolo 32 della Costituzione: “il diritto alla salute si scontra contro norme nazionali che vanno modificate perchè di fatto ci vincolano; le regole d’ingaggio dell’esercito della sanità attualmente non ci consentono di spostare i medici dove c’è più bisogno”. All’incontro erano presenti anche il Prefetto di Sassari, Paola Dessì, il presidente dell’ordine dei medici, Nicola Addis, oltre ai Sindaci e ai rappresentanti del territorio e del terzo settore e gli operatori sanitari.

Sedi disagiate, accordo coi sindacati per i pediatri

CAGLIARI – L’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ha raggiunto un accordo con i sindacati dei pediatri di libera scelta per 137 sedi disagiate e disagiatissime, dove sarà possibile riconoscere condizioni economiche più vantaggiose ai medici titolari di incarichi a tempo indeterminato. Le sedi disagiate e disagiatissime sono state individuate secondo la rispondenza ad almeno cinque dei sette criteri stabiliti dalle linee guida regionali. L’intesa, valida per tre anni, ha trovato l’unanimità delle sigle presenti al tavolo. Confermate 96 sedi disagiate per la pediatria già attive, a cui si aggiungono ulteriori 41 sedi, tra disagiate e disagiatissime.

“Un risultato importante – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – per riconoscere un incentivo economico ai pediatri che scelgono di lavorare in quelle sedi oggettivamente svantaggiate a causa, ad esempio, dei collegamenti o per la loro distanza dagli ospedali e dove oggi si registra maggiore difficoltà a trovare medici disposti a ricoprire incarichi”.

Prevista una retribuzione mensile aggiuntiva di 800 euro per le sedi disagiate e di 1.400 euro per le sedi disagiatissime. “A questo scopo – precisa l’assessore Doria – abbiamo messo in campo risorse importanti: 600 mila euro l’anno dal bilancio regionale. Questo ci ha permesso non solo di confermare tutte le sedi disagiate già attive, ma di includere, senza eccezioni, tutte quelle sedi che oggi in Sardegna rientrano nei parametri per l’attribuzione dello status di sede disagiata o disagiatissima”.

“Oggi la carenza di medici non risparmia l’assistenza primaria, inclusa quella dei pediatri di libera scelta. Questo pesa in modo particolare sulle sedi più periferiche e i centri più piccoli. Siamo impegnati con ogni strumento a nostra disposizione per dare risposte ai cittadini e garantire quel diritto all’assistenza e alle cure, sancito dalla stessa Costituzione, che per essere ‘compiuto’ dovrebbe prevedere diverse regole di ingaggio e non quelle oggi troppo rigide previste oggi dai contratti collettivi nazionali di lavoro”, conclude l’esponente della Giunta

Protocollo Marino e Nuovo Ospedale, sveglia di Tedde a Solinas

ALGHERO – Il Protocollo di intesa fra Regione e Università approvato dalla Giunta regionale non è soddisfacente. Attendiamo la decisione per la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero-. Così il consigliere regionale Marco Tedde commenta lo schema del Protocollo di intesa che ai sensi della legge regionale di riforma del sistema sanitario il Presidente della Regione e il Rettore dovranno sottoscrivere per il trasferimento dell’Ospedale Marino all’Università. Secondo Tedde è uno schema approvato con ritardo e piuttosto “asfittico”, che peraltro rinvia “sine die” ad ulteriori convenzioni attuative fra l’ASL e l’AOU la disciplina delle attività necessarie al mantenimento dei “requisiti e degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio ospedaliero civile di Alghero”. E lo stesso rinvio “sine die” viene fatto relativamente agli aspetti che attengono al trasferimento del personale, agli acquisti, ai contratti e al quadro organizzativo più in generale. “Ma ciò che più preoccupa –sottolinea l’ex sindaco di Alghero- è che per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per la costituzione e gestione del polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie ortopediche innovative nel campo della robotica, che è uno dei due motivi su cui la legge regionale basa il trasferimento, di fatto si fa un laconico riferimento a risorse oggi non disponibili. Mentre, in altra precedente bozza del Protocollo, diramata attraverso la stampa a febbraio, era previsto un finanziamento annuale specifico per l’AOU per un quinquennio. Ed era previsto anche un finanziamento all’AOU, aggiuntivo rispetto a quello di 4,5 milioni per il ripristino delle sale operatorie, necessario per “l’ammodernamento strutturale e tecnologico delle altre aree del Marino.” Finanziamenti che scompaiono nell’attuale schema. A ciò –secondo il consigliere regionale- debbono sommarsi i problemi che riguardano la reperibilità nei due stabilimenti del Marino e del Civile che oggi non sono affrontati. Ma che auspichiamo vengano affrontati nelle convenzioni attuative.” Ma il consigliere regionale algherese non dimentica che ad agosto del 2019 il Presidente Solinas annunciò la realizzazione del nuovo ospedale che Alghero attende da qualche lustro. “Attendiamo nel brevissimo termine la firma del Protocollo di intesa per il trasferimento del Marino, che auspichiamo venga corroborato da significativi e tangibili impegni finanziari, e delle convenzioni attuative fra l’ASL e l’AOU. Ma attendiamo anche la delibera per la realizzazione del nuovo Ospedale che costituisce un chiaro impegno del Presidente della Regione che non può essere disatteso –chiude Tedde-.”

Sana alimentazione, 100 alunni al mercato di Sant’Agostino.

Promuovere una sana alimentazione, in particolare legata alla dieta mediterranea e ai sani stili di vita delle famiglie, a partire dai più piccoli. Con questo spirito è andato in scena oggi ad Alghero, al mercato settimanale di Campagna Amica di Sant’Agostino, il laboratorio didattico con 100 bambini e famiglie della scuola dell’infanzia “Suore di Nostra Signora della Mercede” organizzato all’interno della giornata dedicata alla Festa dell’alimentazione con Coldiretti Nord Sardegna, Campagna Amica e Comune di Alghero e a cura della responsabile di ‘Donne Impresa Nord Sardegna’, Maria Grazia Murrocu.

LABORATORIO. L’appuntamento, a cui hanno partecipato oltre ai vertici Coldiretti Nord Sardegna e a Vittorio Cadau, presidente della sezione di Coldiretti Alghero, anche il sindaco di Alghero, Mario Conoci e gli assessori comunali della Pubblica istruzione e delle Attività produttive, Maria Grazia Salaris e Giorgia Vaccaro, è stato all’insegna della scoperta dei cinque sensi con una attività che ha permesso lo scambio di emozioni e opinioni intorno al cibo, proprio grazie al pieno coinvolgimento degli alunni della scuola.

COLDIRETTI. “Uno degli obiettivi principali dell’appuntamento è stato quello di stimolare la curiosità nei confronti di nuovi prodotti agroalimentari freschi e trasformati – commenta il direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti – con questa giornata i più piccoli hanno potuto imprimere nella loro memoria odori, sapori e consistenze dei prodotti della terra ma, soprattutto, hanno potuto capire quanto sia importante e piacevole una sana alimentazione”.

CIBO SINTETICO. Intanto è proseguita al mercato di Campagna Amica, anche in occasione della giornata dedicata alla scoperta del cibo sano da parte dei più piccoli, la battaglia contro il cibo sintetico. Proprio a sostegno della petizione si è unito anche il primo cittadino di Alghero, Conoci, che ha firmato la petizione. “Sempre più amministrazioni si stanno unendo alla nostra raccolta firme per contrastare i cibi creati in laboratorio prodotti da poche multinazionali – commenta il presidente Coldiretti Nord Sardegna, Battista Cualbu – difendere le nostre produzioni di eccellenza del territorio vuol dire allo stesso tempo salvaguardare l’ambiente e proteggere la salute dei grandi e dei piccoli”.