Anniversario Brigata Sassari, “Orgoglio per la Sardegna”

CAGLIARI  – “Orgoglio ed esempio per la Sardegna e per i sardi. L’impegno che da sempre contraddistingue la Brigata Sassari è oggi la più viva testimonianza dello spirito generoso e altruista di un intero popolo. Le doti dimostrate sul campo, la professionalità e il grande senso del dovere, uniti alla straordinaria capacità di intervenire nei contesti più difficili, fanno della nostra Brigata Sassari un esempio unico, garanzia di libertà e democrazia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas in occasione dell’anniversario della costituzione della Brigata Sassari, esprimendo, anche a nome della Giunta regionale, ammirazione e gratitudine per il lavoro continuo e l’impegno sempre dimostrato nella ricerca della pace e della sicurezza e nella tutela dei diritti.

Il Presidente ha ricevuto a Villa Devoto il Comandante della Brigata, Gen. Giuseppe Bossa.

“Simbolo identitario di un Popolo e di una terra, la Brigata Sassari – prosegue il Presidente Solinas – ha dimostrato nei decenni di essere guida prestigiosa e affidabile anche nei teatri più delicati, distinguendosi in tutte le operazioni svolte per professionalità, umanità e competenza. Prezioso e fondamentale è il contributo dato sia a sostegno delle forze armate impegnate a garantire la sicurezza nel Paese sia all’estero, in ultimo in Qatar in occasione del campionato mondiale di calcio. Ai Dimonios, in particolare nella giornata odierna, va il più sincero e profondo ringraziamento”.

Chiesa del Carmelo, luogo storico e di estremo pregio da riqualificare| foto

ALGHERO – Intemperie, trascorre del tempo e soprattutto non realizzati interventi di manutenzione stanno mettendo a dura prova la resistenza della Chiesa del Carmelo. Non si tratta, almeno in apparenza, di alcun pericolo per l’incolumità delle persone, ma di non più rinviabili interventi di decoro, tra cui la riqualificazione della facciata e sistemazione dell’arcata d’accesso al portone, che merita un luogo di culto, ancora di più se, come in questo caso, rappresenta la storia del centro storico algherese e soprattutto la presenza dell’importante espressione carmelitana in città.

La fondazione della chiesa risale al 12 dicembre 1644 e coincide con quella del vecchio convento e fu opera di due carmelitani catalani, Briòs e Brunacho che, grazie ai lasciti e alle donazioni della gente del posto, acquistarono tre edifici attigui, poi trasformati in un grande spazio religioso comprendente chiesa e convento – quest’ultimo non più esistente a causa di un incendio che lo distrusse nel 1889.

Un edificio che rappresenta la storia di Alghero che, da anni, si trova chiuso, inagibile e in condizioni pessime. Con esso anche l’area attigua compreso il piccolo slargo con fontanella annessa che,  nonostante possa essere molto utile durante le ondate di calore estivo, non è da tempo più in funzione. Ora che ci sono diversi finanziamenti, anche connessi col Pnrr, oltre che regionali, forse si potrebbe imprimere un’accelerata nel ridare dignità, con il non più rinviabile riqualificazione oltre che ad un luogo di culto ad un angolo della Riviera del Corallo, davanti ai bastioni, di estremo pregio e cospicua frequentazione.

 

Aou di Sassari, un ecografo per la Geriatria

SASSARI – Un ecografo di ultima generazione, completo di due sonde, che consente agli operatori sanitari della Geriatria dell’Aou di Sassari di effettuare esami diagnostici direttamente al letto del malato (bed side). Nei giorni scorsi la Fondazione di Sardegna lo ha donato alla struttura al sesto piano, diretta dalla dottoressa Patrizia Tilocca.

«Si tratta di un’apparecchiatura importante per la nostra attività – afferma la direttrice della struttura – perché consente di fornire al paziente un immediato intervento diagnostico senza doverlo trasportare fuori dal reparto, necessariamente con il letto o in barella, con una riduzione del disagio e un risparmio di utilizzo di risorse.

«In questo modo possiamo subito verificare la presenza di un eventuale versamento pleurico o addominale oppure, ancora, un globo vescicale o effettuare un esame in urgenza», aggiunge la dottoressa Tilocca. Nel caso di un necessario approfondimento diagnostico verrà richiesto un ulteriore esame in Radiologia. «Ringraziamo la Fondazione di Sardegna per questa donazione – conclude Patrizia Tilocca – anche perché, in questo modo, possiamo dare ai nostri pazienti una risposta più veloce in relazione ai loro bisogni assistenziali, quindi ci consente di programmare e organizzare al meglio l’attività lavorativa della Geriatria».

“Marino all’Aou, la bozza di Doria è un atto vuoto”

La bozza del protocollo d’intesa tra il Presidente della Regione ed il Rettore dall’Università di Sassari, pubblicata dall’assessore regionale della Sanità Carlo Doria a mezzo stampa, è un atto vuoto. È la legge regionale 24/2020 all’articolo 18 comma 3 a dirci che tale protocollo e le relative convenzioni devono essere redatte “anche ai fini del mantenimento dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio Ospedaliero Civile di Alghero”. Ma quella bozza, sul punto, elude e rimanda ad un accordo fra le aziende, dopo l’approvazione degli atti aziendali. Atti che sono purtroppo già approvati e che prevedono, per esempio, una sola unità di ortopedia in capo all’AOU. Ciò significa che occorre garantire – per mantenere i requisiti del DEA di primo livello – che la struttura universitaria operi formalmente in ortopedia anche per la Asl, altrimenti la mancanza di questa unità specialistica renderebbe il civile solo un ospedale di base. E la norma non verrebbe attuata. Inoltre, il protocollo, per essere efficace, deve dirci dove prende la copertura finanziaria. Cioè con quali risorse ne assicuri l’attuazione, il mantenimento delle unità organizzative e il fabbisogno del personale, pensiamo per esempio all’anestesia che dovrà essere presente come unità organizzativa sia al Marino e al Civile,  o agli altri reparti. Finora, infatti, ad Alghero, è stata la asl a venire incontro con personale e strutture all’AOU. Le soluzioni ora sono due: o si corregge questa bozza riempiendola di contenuti o si cambia la legge, affidando non al Presidente della Regione ed al Rettore, ma ai direttori generali delle aziende l’onere di rispettare la norma, impegnando la relativa spesa. Ma va fatto in fretta, perché il tempo passa. E noi continueremo a vigilare, perché questo è il compito che ci hanno affidato gli elettori”

Mario Bruno

Marino, “Ravvedimento di Doria gli fa onore”

CAGLIARI – “Molto rumore per nulla”. Così il consigliere regionale Marco Tedde, utilizzando il titolo di una commedia di Shakespeare, commenta l’ultima uscita dell’assessore Doria, che dopo avere replicato su stampa  in modo stizzito e fuori dalle righe ad una interrogazione fatta da Tedde al Presidente Solinas sui ritardi nel completamento del procedimento di trasferimento dell’Ospedale Marino di Alghero all’Azienda Ospedaliera Universitaria e sulla stipula della convenzione fra la Regione e l’Università, ora interviene inviando al Quotidiano Sanità la bozza di convenzione. “Scivolando ancora una volta -commenta Tedde- perché la bozza di convenzione deve essere consegnata preliminarmente al consigliere interrogante e non ai media”. Secondo l’ex sindaco di Alghero questo è un modo improprio di rispondere alle interrogazioni che vengono fatte dai consiglieri regionali in adempimento al loro dovere di sindacato ispettivo. “Prendiamo comunque atto di questo gesto di resipiscenza, seppur bizzarro,  dell’assessore Doria rispetto ad un suo precedente  intervento fuori dalle righe che vogliamo attribuire ad inesperienza. Un ravvedimento che comunque gli fa onore -sottolinea Tedde-.

“Quando lo schema di convenzione ci verrà consegnato in osservanza del dettato normativo, contestualmente alle altre risposte alla interrogazione, sarà nostra cura esprimere giudizi e valutazioni al fine di contribuire a risollevare le sorti dell’Ospedale Marino algherese, che oggi attraversa un momento di grande difficoltà.  Anche affiancando lealmente e sostenendo politicamente  l’assessore Doria, nei confronti del quale nutriamo sincera stima.  Ma  non vogliamo essere annoverati fra gli esponenti politici che plaudono in modo acritico e dannoso alle iniziative del Governo regionale, e che continuano a scaricare le responsabilità su altri. Non fa parte della nostra storia politica e della nostra cultura. E’ vero che i problemi della sanità sono datati, ma è altrettanto vero che noi ci siamo candidati a risolverli -sottolinea l’ex sindaco di Alghero-.   Fin d’ora non possiamo sottacere che  ci pare che lo schema di convenzione, redatto  frettolosamente e nottetempo, non soddisfi le prescrizioni della legge regionale ed appaia fondato su petizioni di principio e su buoni propositi, già contenuti in legge, che occorre riempire di contenuti, soprattutto relativi alle risorse e al mantenimento del 1° livello per Alghero,  nell’interesse della sanità del territorio e dei cittadini che necessitano di cure.   Sempre in adempimento ai nostri doveri di sindacato ispettivo, peraltro tutelati dalle norme  assieme alle prerogative e alle funzioni dei consiglieri regionali che dovranno essere garantiti dal Presidente del Consiglio regionale, continueremo a seguire con attenzione i problemi della sanità sarda e del sassarese, affrontando anche poco utili  idiosincrasie politiche  -chiude Tedde-.”

E’ ora che il Nord-Ovest alzi la testa, “Contro nessuno, ma ora basta”

ALGHERO – Altro che crescita record, aumento delle aziende e attività, la crisi del Nord Ovest Sardegna si taglia a fette ed è rappresentata appieno dai numeri divulgati da Pietro Fois, commissario della Provincia di Sassari che sta incarnando sempre di più le vesti del trascinatore del popolo sardo di questa parte della Sardegna. Residenti che, come noto, soprattutto nei maggiori centri, è evidente che deve uscire dal classico torpore e muoversi, agire, alzare la voce, se ce n’è bisogno. Non contro qualcuno, ma al massimo contro se stessi, per un ritardo che non è più sopportabile e nemmeno plausibile.

“Sia chiaro, noi non siamo contro la Regione o il Governo. O meglio, chiediamo a Cagliari conto delle sue responsabilità, siamo al fianco di Cagliari per andare a Roma, e siamo vicini al governo centrale per le rivendicazioni a livello europeo. Non cerchiamo contrapposizioni, ma risposte”, così Pietro Fois sulla Nuova Sardegna e continua, partendo dai numeri che rappresentano appieno la condizione di estrema criticità in cui si trova il Nord Ovest.

“Su 1 miliardo e 880milioni di fondi destinati all’area di Cagliari 1 miliardo e 330 milioni sono per interventi già progettati e per cantieri già aperti. A Nord su 850 milioni è praticamente tutto fermo. Noi vogliamo sapere perché, quali sono i colli di bottiglia, quali sono le responsabilità. E soprattutto quali sono le soluzioni che si vogliono mettere in campo”. Per ottenere l’obiettivo, Fois chiede e ottiene il sostegno anche di illustri personalità del calibro di Mario Segni, Arturo Parisi, Pietrino Soddu, Massimo Fantola, Angelo Rojch, Beppe Pisanu, Giovanni Meloni.

“Organizzeremo nei prossimi giorni una manifestazione in piazza – spiega Fois – perché le nostre rivendicazioni interessano in maniera profonda e decisiva il futuro dei cittadini. E la convinta unione del nord, che è già saldissima a livello di amministratori come anche l’altro ieri mi ha confermato il sindaco di Olbia Settimo Nizzi, deve essere visibile anche a livello di cittadinanza“, che sia la volta buona che questa parte della Sardegna, potenzialmente ricca (e in passato, in parte, lo fu), la smette di cianciare e si muove come un corpo compatto per ottenere quanto gli spetta e soprattutto quanto ha a disposizione, ogni giorno, ma deve mettere a regime. Inutile fare l’elenco, sarebbe lunghissimo.

 

 

“Arenosu senz’acqua, condizione assurda e indecente”

Ormai la situazione è insostenibile. All’Arenosu si è ormai passato ogni limite di decenza per quanto riguarda il (dis-)servizio idrico.
Da un lato abbiamo Abbanoa che gestisce in modo inqualificabile una rete idrica fatiscente, ormai al collasso, con un’urgenza dietro laltra; dall’altro lato abbiamo un’amministrazione, spesso irrintracciabile, che negli anni non è mai riuscita in modo incisivo a farsi valere e a far valere le ragioni dei cittadini che rappresenta, nei confronti del gestore idrico.
L’incapacità nel programmare le manutenzioni e dare vita ad un progressivo rinnovamento della rete ha portato l’ente gestore a limitarsi ad inseguire maldestramente i sempre più frequenti guasti improvvisi.
Il problema vero, però, è un altro. È una questione di rispetto nei confronti di chi vive, lavora, contribuisce pagando le tasse in aree del nostro Comune che ricevono sempre meno attenzione e in modo sempre più sporadico. Non si può fare la “caccia al tesoro” per trovare un’autobotte e non si può aspettare l’arrivo delle (più che giustificate) proteste, prima di attivare un servizio alternativo di fornitura idrica. Non si può essere costretti ad elemosinare un bene primario come l’acqua.
Chiediamo che l’amministrazione si impegni con la dovuta decisione, attenzione e costanza nel pretendere che Abbanoa rispetti i propri impegni e che, qualora i disservizi dovessero essere gravi (come in questo caso) si preveda l’applicazione di penali.
Se un evento come quello di questi giorni dovesse ripresentarsi nel periodo estivo, si registrerebbe, oltre al problema per i residenti, un gravissimo danno economico per tutte le attività produttive e ricettive della zona.
Chiediamo che il nostro impegno nei confronti dei cittadini sia riconosciuto, soprattutto quando questo si concretizza nel portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale esigenze e proposte comuni, a volte anche urgenti oltre che importanti.
Ma anche l’attenzione, prima ostentata da tutti ma poi portata fattivamente avanti da pochi, al problema del legittimo riconoscimento dei Comitati sembra essersi affievolita, e i lavori sembrano essersi arenati.
Ricordiamo che dare voce ai cittadini, tramite il riconoscimento e il coinvolgimento di quelle associazioni che si propongono come interlocutori propositivi e collaborativi, è un obbligo di legge e che proprio in occasioni come questa appare evidente la loro importanza per tutto il territorio.”
Arch. Luca Rondoni
Presidente CdQ Fertilia-Arenosu

Circonvallazione: lavori spediti, procedono con regolarità |video con Conoci e Pulina

ALGHERO – “E’ importante vedere i lavori che procedono con regolarità e l’impresa impegnata con numerose maestranze. Un’opera fondamentale per la nostra città, i cui lavori di realizzazione non incidono sulla viabilità ma che vanno avanti spediti ed a compimento ne cambieranno il volto”. Parole del sindaco di Alghero, Mario Conoci, che questa mattina ha partecipato con l’assessore alle Opere pubbliche, Antonello Peru, al sopralluogo della III Commissione consiliare presieduta da Monica Pulina nel cantiere della nuova circonvallazione della città di Alghero. Insieme ai consiglieri comunali, il dirigente, i tecnici del settore ed i responsabili della ditta che ha in appalto l’intervento. Dalle parole del dirigente Giovanni Luca Balzano la conferma sul buon andamento dei lavori, circa il 30percento eseguito sul totale, ed il rispetto delle tempistiche per la consegna dell’opera, prevista nel mese di aprile 2024. “E’ l’intervento più atteso dalla cittadinanza – ha sottolineato la presidente Pulina – un’opera che migliorerà sensibilmente la qualità del traffico urbano e ridurrà i disagi che, soprattutto nella stagione estiva, derivano dalla crescita esponenziale del traffico automobilistico”.

 

Nuovo Ospedale, Peru contro Doria: “Sembra presa in giro”

All’inizio di questa legislatura in una riunione in via Roma alla presenza mia, del Presidente della Regione e del Sindaco di Sassari era stato deciso che la priorità delle priorità per la sanità sassarese era la realizzazione del nuovo ospedale. La nuova struttura doveva servire prima di tutto a sopperire proprio alla carenza di medici perché in un ospedale nuovo, organizzato in maniera razionale in un’unica palazzina è evidente che servano meno medici. Oggi ci sentiamo dire che l’ospedale sarà realizzato a tempo debito perché la vera emergenza è la carenza di medici. Sembra una presa in giro.

Siamo a tempo praticamente scaduto, se si fosse fatto quello che era stato pianificato su mia proposta oggi non avremmo questa emergenza.

Lo dico oramai da anni in tutte le occasioni pubbliche e in tutte le riunioni ufficiali in cui si tratta il tema della sanità: per migliorare la qualità dei servizi offerti agli utenti, per razionalizzare meglio il lavoro di tutto il personale e, aggiungo, per risparmiare soldi pubblici bisogna costruire strutture completamente nuove.

Questo era l’impegno che era stato assunto ed è un impegno che è stato totalmente disatteso.

Questo ulteriore posticipare l’avvio della realizzazione del nuovo ospedale di Sassari, ma anche di quello di Alghero, rischia di essere l’ennesima presa in giro a questo territorio. Continuiamo a parlare di un domani che non si capisce quando arriverà e questo nonostante gli annunci ripetuti e mai attuati nel concreto.

La situazione di Sassari è ben nota a tutti: abbiamo le tre aree principali (quella medica, quella chirurgica e quella della diagnostica e laboratorio) dislocate in padiglioni diversi, lontane le une dalle altre, senza che riescano a poter dialogare come dovrebbero. Spendiamo risorse economiche ingenti per trasportare pazienti da un reparto all’altro mettendo anche a rischio la loro incolumità, oltre alle spese in più legate al mancato efficientamento energetico. E senza dimenticare che con un nuovo ospedale si avrebbe a disposizione una struttura più moderna, più funzionale, dotata di strumenti e tecnologie avanzate, con servizi che si integrano perfettamente. Fino ad oggi invece si è preferito andare avanti con interventi tampone che non risolvono la situazione e costano molto di più.

E allora non parliamo più di un domani indefinito e se riteniamo tutti che i nuovi ospedali siano la priorità mettiamo da parte le parole e gli annunci e iniziamo a realizzarli oggi, perché di tempo inseguendo le emergenze ne è stato perso anche troppo”

Antonello Peru, coordinatore regionale Sardegna al Centro

“Aeroporto, obiettivo Consiglio aperto e tutela lavoratori”

ALGHERO – “L’approvazione dell’Ordine del Giorno del quale sono primo firmatario nasce dall’esigenza di unire il Consiglio Comunale su un tema di rilevanza primaria per la città e per il territorio. L’obbiettivo di realizzare una seduta dell’Assemblea Civica“aperta” sulla questione della Continuità Territoriale, ma anche sull’attività della Sogeaal, con la partecipazione delle forze sociali, delle imprese, della politica regionale, ha probabilmente messo in evidenza le code polemiche piuttosto che il vero senso della proposta. Occorre invece riportare il tema sui binari dell’interesse generale e sulle emergenze che stanno caratterizzando mettendo a rischio il ruolo dello scalo e la sua funzione di primo piano nella crescita e nello sviluppo del Nord Ovest. E il senso dell’ordine del giorno sta proprio in questi passaggi e non la polemica che si è fatta che non può tuttavia prescindere alla situazione dei 277 lavoratori Sogeaal che stanno vivendo il dramma dell’incertezza e il disagio economico sociale. Ciò anche alla luce delle recenti iniziative delle organizzazioni sindacali che hanno avviato la fase di apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione a seguito della stipula dell’accordo separato per l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale e della solidarietà. Nasce anche da qui l’esigenza di chiamare il consiglio comunale a raccolta, oltre le precisazioni quasi pretestuose sulla forma con la quale è stato chiamato ad esprimersi e a votare l’Ordine del Giorno. Auspico che l’Assemblea di seguito con te celerità alla richiesta urgente di un confronto aperto, costruttivo e in grado di incidere sulle decisioni da assumere per attuare scelte adeguate per il futuro dei dipendenti e del tessuto produttivo”

Christian Mulas capogruppo Udc