Conoci incontra il Comandante della Brigata Sassari

ALGHERO – Gradita visita questa mattina a Porta Terra da parte del Comandante della Brigata Sassari, il Generale Giuseppe Bossa, che ha mantenuto la promessa fatta di rientro dalla guida del contingente interforze durante i Mondiali di calcio in Qatar. Ad accoglierlo il sindaco Mario Conoci, a dimostrazione del forte legame che unisce da sempre la città di Alghero alla gloriosa brigata dell’Esercito italiano. Nel corso dell’incontro il sindaco ha ricordato insieme al Comandante, il sentimento di identità e orgoglio che Alghero e il popolo sardo attribuisce alla Brigata Sassari, per la sua storia, la grande capacità, esperienza e le formidabili doti umane che mette in atto in ogni missione di pace e sicurezza in cui si trova impegnata. In allegato alcune immagini.

Intesa Regione e Aou sul Marino, Doria: “ecco la bozza”

ALGHERO –  “La richiesta formale del Consigliere Marco Tedde riguardo il protocollo di intesa che disciplina il trasferimento dell’ospedale Marino di Alghero all’AOU di Sassari trova la disponibilità di un riscontro immediato da parte dell’assessore Carlo Doria, che pubblica l’anteprima della bozza affidandosi al nostro giornale”, così sempre dal Quotidiano Sanità dove continua ka querelle sulla sanità algherese.

“La dialettica è il sale della politica e quindi ogni tanto è salutare stimolare la discussione specie se si tratta di argomenti sensibili e di interesse dei cittadini come la sanità – dichiara l’esponente di Giunta -. Reputo che sia interessante per il pubblico conoscere le vere origini e motivazioni che hanno negli anni compromesso le elevate performances dell’Ospedale Marino di Alghero ma soprattutto quello che oggi la AOU di Sassari, attraverso ingenti investimenti regionali, sta attuando per rinverdire i fasti di quello che per decenni è stato un centro di riferimento regionale della chirurgia ortopedica”.

“Il mio intervento non e’ quindi solo nella veste di assessore regionale alla sanità ma, soprattutto – precisa l’assessore -, da professore ordinario in ruolo di malattie dell’apparato locomotore nonché direttore dell’unica scuola di specializzazione in Sardegna di ortopedia e traumatologia. La storia del declino progressivo e graduale dell’Ospedale Marino di Alghero è stata scritta negli anni da altri, il mio impegno è quello di contribuire a scrivere la sua rinascita anche attraverso il contributo dell’Università di Sassari”.

“Alle richieste giunte da più parti circa il protocollo fra Regione ed Università di Sassari e formalizzate da un’interrogazione dell’On. Marco Tedde, giunta solo ieri mattina al protocollo dell’Assessorato, rispondo pubblicando in anteprima la bozza del suddetto protocollo che verrà siglato entro il mese di febbraio” – conclude Dori

Piani Personalizzati Alghero (L.R. 162/98), annualità 2023

ALGHERO – Entro il termine del 31 marzo 2023, così come stabilito dalla giunta regionale, i competenti uffici dell’assessorato alle Politiche Sociali e alla Famiglia del Comune di Alghero procederanno alla valutazione dei piani in corso e alla predisposizione dei nuovi Piani Personalizzati di Sostegno a favore di persone con handicap grave per l’annualità 2023. Tre le modalità previste: prosecuzione Piani in corso al 31-12-2022; presentazioni nuove istanze per attivazione nuovi Piani; rivalutazione Piani in corso con decorrenza 1 maggio 2023. Nel primo caso – prosecuzione Piani in corso al 31-12-2022 – I Piani Personalizzati L. 162/98, in essere al 31.12.2022 andranno in continuità per l’anno 2023 con lo stesso importo del 2022. I contratti scaduti al nel 2022 dovranno essere rinnovati e consegnati in copia agli uffici del Servizio Sociale ed i beneficiari riceveranno un SMS di conferma con l’importo a proprio favore per il periodo gennaio/aprile 2023.

Se si intende invece inoltrare per la prima volta richiesta di attivazione del Piano Personalizzato di intervento ai sensi della L.162/98, le persone interessate dovranno attenersi alle seguenti indicazioni: le persone in possesso della certificazione dell’handicap grave di cui all’art. 3 comma 3, della L. 104/92 al 31.03.2023, dovranno presentare, entro il 31 marzo 2023 la richiesta utilizzando il modulo “Nuova attivazione Piani 2023” disponibile sul sito internet del Comune di Alghero, completo di tutti gli allegati previsti; le persone che otterranno il riconoscimento dell’handicap grave di cui all’art. 3 comma 3, della L. 104/92 dopo la data del 31 marzo 2023 ed entro il 31 ottobre 2023, potranno presentare richiesta dopo il 1 maggio 2023 ed entro e non oltre il 31.10.2023. Tali richieste saranno finanziate nei limiti delle risorse disponibili secondo l’ordine cronologico di arrivo, come stabilito dalla Delibera di G.R. n° 50/44 del 28.12.2021. Al momento della domanda è necessario aver richiesto la certificazione ISEE 2023 per prestazioni socio sanitarie (ISEE ristretto); in assenza di tale documento verrà applicata la riduzione dell’80% al finanziamento del progetto. L’istanza con la documentazione allegata dovrà essere presentata esclusivamente: per posta, a mezzo raccomandata A/R – (in tal caso farà fede la data del timbro postale l’Amministrazione declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali disguidi imputabili al servizio postale); tramite e-mail ordinaria o Posta Elettronica Certificata al seguente indirizzo protocollo@pec.comune.alghero.ss.it; consegnata a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Alghero –Via Cagliari n. 2.

Per la rivalutazione dei Piani Personalizzati in corso la Regione Sardegna ha previsto due differenti modalità: Casi in cui la situazione sanitaria o la situazione sociale risultino invariate, la rivalutazione del piano avverrà automaticamente d’ufficio senza la necessità di presentare istanza. Rimane comunque necessario aver richiesto la certificazione ISEE 2023 per prestazioni socio sanitarie (ISEE ristretto); in assenza di tale documento verrà applicata la riduzione dell’80% al finanziamento del progetto; Casi in cui la situazione sanitaria o la situazione sociale risultino variate rispetto al 2022, la rivalutazione avverrà esclusivamente su richiesta dei beneficiari/familiari attraverso la presentazione dell’istanza utilizzando il modulo “richiesta modifica Piano 2023”, entro e non oltre il 31 marzo 2023, debitamente corredata dalla documentazione richiesta. L’istanza con la documentazione allegata dovrà essere presentata esclusivamente: per posta, a mezzo raccomandata A/R – (in tal caso farà fede la data del timbro postale l’Amministrazione declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali disguidi imputabili al servizio postale); tramite e-mail ordinaria o Posta Elettronica Certificata al seguente indirizzo protocollo@pec.comune.alghero.ss.it; consegnata a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Alghero –Via Cagliari n. 2.

Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Servizi Sociali telefonicamente al n. 0799978570; inviando una mail al seguente indirizzo: piani162@comune.alghero.ss.it; presentandosi in orario di ricevimento al pubblico presso l’Ufficio di Segretariato in Largo San Francesco 14 “Lo Quarter”. Tutta la documentazione è scaricabile dal sito istutizionale del Comune di Alghero.

“Dopo anni di disattenzione, la Sanità migliora”

SASSARI – “Da quando è in carica questa Amministrazione regionale, nonostante il grave periodo legato alla pandemia, è stato messo in campo un importante piano di valorizzazione della sanità algherese, territoriale e ospedaliera, con il rilancio del Marino e del Civile” – dichiara il presidente del Consiglio regionale Michele Pais – “Valuto positivamente, pertanto, l’attenzione che la politica locale pone nei confronti della nostra sanità, in considerazione dell’esperienza del passato che ha visto un progressivo depotenziamento delle strutture ospedaliere cittadine, addirittura mettendo su un binario morto l’ospedale Marino, condannandolo a chiusura o a diversa destinazione non sanitaria”.

“Oggi, per contro, i due ospedali sono oggetto di importanti ristrutturazioni, per un importo di oltre 12,3 milioni di euro per ammodernamento tecnologico, telemedicina e Casa di comunità, che vanno ad aggiungersi ai 27,6 milioni di euro, tra distretto e ospedali, già stanziati nel corso degli ultimi 2 anni, per un totale di circa 40 milioni. Lavori in parte già iniziati e conclusi, altri in corso di appalto, capaci di rendere le strutture a norma di legge, maggiormente funzionali e soprattutto sicure” – continua Pais.

“Si pensi, per quanto riguarda l’Ospedale Marino, alla  cosiddetta “Casa suore”, una intera ala di 500 mq della struttura, chiusa e abbandonata da 30 anni, che da qui a 2 settimane sarà completamente restaurata; ma come anche la riqualificazione delle 3 sale operatorie, finanziata con con 5 milioni di euro, con la prima che verosimilmente sarà resa fruibile intorno al mese di marzo” – precisa il presidente Pais – “Ma quel che più conta è il fatto che sia stato chiaramente scolpito nella Legge regionale 24/2020, che il Marino di Alghero costituisca un ospedale di rilievo regionale per l’ortopedia e la riabilitazione anche nell’ottica dell’utilizzo delle nuove tecnologie, contribuendo inoltre al mantenimento della qualificazione di Dea di I livello dell’Ospedale civile di Alghero in maniera autonoma da quello di Ozieri”.

“Rimane, naturalmente, il nodo del personale sanitario, medici specialisti e infermieri, la cui penuria continua a mettere a dura prova l’intero sistema sanitario nazionale e regionale – prosegue Pais – ma anche su questo fronte importanti passi avanti sono stati fatti e continueranno a farsene, con l’immissione in ruolo di tutti i professionisti a disposizione”.

“Un percorso virtuoso iniziato con l’Assessore Nieddu e che l’Assessore Doria sta proseguendo con impegno fattivo e determinazione, che ha visto e vedrà sempre il mio sostegno, totale e concreto” – conclude Michele Pais – “Dopo anni di assenza si vede un’attenzione sconosciuta nel passato che non può che essere accolta positivamente, valorizzando con serietà quello che si è fatto e migliorando ciò che è perfezionabile. La sanità è un terreno che non ammette contrapposizioni ma unità di tutte le forze politiche, a cui mi appello”.

Doria risponda: perché sull’Ospedale Marino non attua la legge?

ALGHERO – “L’assessore della sanità Carlo Doria, nel suo attacco pubblicato dal “Quotidiano Sanità” e riportato da altri organi di stampa, è davvero stupefacente. Qualcuno gli avrà raccontato che la miglior difesa è l’attacco. Ma – a mio avviso – sbaglia. Non risponde all’interrogazione di un consigliere regionale di maggioranza, l’onorevole Tedde, che gli chiede conto di un atto dovuto per legge, e replica a una domanda con altre domande, quasi fingendo di erigersi a stratega: si chiede che cosa abbiano fatto gli ex sindaci algheresi che sono stati anche consiglieri regionali. Non sarei intervenuto se non avessi riscontrato, nell’uso che fa del plurale, il pretesto per estendere la platea delle accuse gratuite rivolte anche a chi non lo ha mai citato, e personalmente non l’ho mai fatto. Sapete perché? Perché purtroppo lo ritengo inutile, come sparare sulla croce rossa. L’ex docente, con competenze ortopediche, prestato all’amministrazione pubblica, parla di oche che starnazzano, di zanzare fastidiose che ronzano, fa sottendere perfino incubi aviari e anofelici, ma alla fine è lui che gira intorno al problema. Che è essenzialmente politico. Dovrebbe solo dirci perchè quella convenzione tra Regione e Università non è stata siglata, sapendo che da quella deriva il DEA di primo livello anche per il Civile. E dirci qualcosa di certo sulla robotica futura che – tra un possibile conflitto d’interesse e l’altro – ronza ormai sulla testa degli algheresi. Da un assessore alla sanità i miei concittadini chiedono fatti nel presente, riduzione delle liste d’attesa, possibilità di essere operati in un ospedale che non opera, più medici, più infermieri, meno barelle e garanzia dei presidi che dovrebbero erogare salute. Non le sue parole, le sue noie, i suoi sogni e magari le sue frustrazioni”.

Mario Bruno, ex-sindaco e consigliere comunale

Tedde a Doria: “La spocchia accademica non risolve i problemi e non parli per conto terzi”

ALGHERO – “L’esponente azzurro ed ex sindaco di Alghero, Marco Tedde, non ci sta a rimanere in silenzio sulle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, Carlo Doria, che nel parlare del rilancio della struttura ortopedico-riabilitativa algherese (inserita oggi nel contesto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari) ha denunciato l’‘incuria’ dei passati governi regionali nei confronti dell’ospedale. Tedde insiste inoltre sul ‘protocollo d’intesa’ tra il presidio e l’Aou sassarese, a cui Doria non fa cenno, nonostante fosse già stato sollecitato dallo stesso consigliere con una interrogazione in Consiglio regionale”, nuovamente dalla pagine del Quotidiano Sanità arriva la replica del consigliere regionale Marco Tedde alle parole dell’assessore regionale Carlo Doria. Uno scontro tutto interno alla maggioranza di Centrodestra Sardista che guida la Regione rispetto al tema della Sanità che, insieme ai Trasporti, è centrale e vitale per i sardi.

“Con la spocchia accademica – torna a dichiarare Tedde in risposta a Doria – non si risolvono i problemi della sanità”. L’assessore, per il consigliere di Forza Italia, dovrebbe “in primo luogo evitare di parlare per ‘conto terzi’, i quali poi si vantano di utilizzare l’assessore per le loro piccole beghe di bottega. E deve poi imparare che una interrogazione è un atto che attiene al diritto – dovere del consigliere regionale di proporre atti di sindacato ispettivo. Ai quali l’amministrazione regionale deve rispondere andando al merito dei problemi segnalati, e non sollevando polemiche”.

“Non cavalchiamo il malcontento, ma svolgiamo il nostro ruolo nell’interesse dei sardi – tuona il consigliere -. E tutto ciò che abbiamo fatto e proposto per la sanità algherese è nella copiosa rassegna stampa che l’assessore può leggere. Probabilmente l’assessore Doria non conosce la politica territoriale degli ultimi anni, posto che è stato cooptato solo di recente e durante la sua esperienza senatoriale non ha avuto grandi occasioni per emergere come un parlamentare attento alle esigenze del territorio. Detto questo, e senza vena polemica, i sardi hanno diritto di sapere che fine ha fatto il protocollo d’intesa che dovrebbe disciplinare il passaggio del presidio ospedaliero Marino-Regina Margherita di Alghero all’Azienda ospedaliera universitaria avvenuto con decorrenza 01/01/2022”.

“Il protocollo – spiega l’esponente azzurro – avrebbe dovuto migliorare le attività integrate nel campo dell’ortopedia, della traumatologia e della riabilitazione funzionali alle reti formative per le scuole di specializzazione, favorendo inoltre l’attivazione di un polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative nel campo della robotica. Ribadiamo che non ci pare che in questo anno ci siano stati miglioramenti. Anzi, sono ampliate a dismisura le liste d’attesa, le sale operatorie ancora non funzionano, continuano a mancare gli anestesisti e sono evidenti tante forti criticità che debbono essere affrontate e risolte. Peraltro, non si intravvede un minimo indizio di avvio di attività di robotica chirurgica e di attività di alto profilo formativo che erano alla base del trasferimento”.

“Non intendiamo attribuire soverchie responsabilità a Doria – dichiara Tedde – ma non possiamo governare con il capo rivolto all’indietro posto che ci siamo candidati a risolvere i problemi della Sardegna. E non dobbiamo tenere un atteggiamento pregiudizialmente plaudente rispetto alle iniziative del Governo regionale. Non sarebbe nell’interesse dei sardi. Questo è il senso dell’interrogazione, alla quale deve essere data risposta entro 15 giorni dalla sua proposizione. Per questi motivi, in adempimento ai miei doveri di consigliere regionale, ho interrogato il Presidente della Regione affinché affronti la problematica in prima persona, verificando qual è lo stato del procedimento di trasferimento, ad oggi monco, le criticità del presidio e le responsabilità del ritardo. Nel merito però, e non con argomentazioni stizzite e astruse e con strategie retoriche “ad hominem” utili solo ad eludere le risposte”.

“Carnevale, non è vero che Alghero non ha tradizione: sostenere quello delle borgate”

ALGHERO – Mentre in tutta la Sardegna tutti i comuni, piccoli, grandi, costieri o montani, comprese le eccellenza di Tempio e Oristano, festeggiano il Carnevale con sfilate, manifestazioni, colori e tanta gioia, nonostante il periodo non sia dei più belli, ad Alghero niente festeggiamenti.  Zero assoluto. Anzi, non è vero. Infatti è grazie, ancora una volta, alle borgate che, con la loro sfilata di Guardia Grande, sopperiscono alle lacune dell’Amministrazione Comunale e delle sue ramificazioni che, quest’anno, si sono limitate ad organizzare, quasi fuori tempo massimo, una “pentolaccia” per i bambini spinti dalle lamentele della città e dei cittadini.
Non solo peccano nel reparto dell’enogastronomia, dell’agricoltura, della pesca e in generale delle eccellenza locali, dove praticamente sentiamo annunci su eventi da organizzare, quando si sarebbero già dovuti fare ma non realizzati nel concreto, adesso ci si dimentica o, per meglio dire, non si crede più come una volta a manifestazioni della tradizione come quella del Carnevale.
È voce di alcuni infatti che il Carnevale non sarebbe una delle tradizione di Alghero. Affermazione sbagliata perchè Alghero, col supporto dell’agro e delle borgate, delle attività produttive, delle associazioni, delle scuole e dei volontari, per decenni ha organizzato un Carnevale in grande stile, con addirittura tre sfilate tra cui quelle più grande durante la giornata della domenica insieme alle scuole cittadine con centinaia di bambini ed adulti in sfilata.
Era pieno di carri, tanta gente, perfino turisti. Diciamo pure che era un territorio festante, come documentato tempo addietro, durante alcuni programmi tv locali, dagli organizzatori dei carnevali spettacolari Algheresi.
Altro che “non c’è la tradizione”, diciamo che qui manca la convinzione di qualcuno, convinto che oramai bastino i grandi concerti e poco altro per rendere vivo il nostro territorio e neanche un assessorato al turismo riesce ad incidere come dovrebbe.
A questa punto, vista la sbagliata credenza diffusa dagli attuali amministratori, che Alghero non ha tradizione Carnevalesca e, visto lo sforzo delle borgate di tenere viva la tradizione, chiediamo che dalla prossima edizione questa manifestazione, fatta dalle borgate e sempre realizzata in borgata, venga sostenuta convintamente anche con contributi importanti, magari coinvolgendo le realtà produttive del territorio che tanto impulso possono dare ad iniziative di questo genere”.
Mimmo Pirisi capogruppo PD Alghero 

Nuova vita per l’ex Cine-Teatro di Fertilia

ALGHERO – “Quindici anni possono bastare. Si tratterà adesso di recuperare, almeno in parte, il tempo perduto. Lo merita Alghero ma soprattutto Fertilia ed i suoi abitanti, che attendono da anni di veder risplendere vecchi edifici ed intorno ad essi progetti di crescita sociale, economica e turistica”. E’ il commento del sindaco Mario Conoci che nei giorni scorsi ha presieduto la Giunta che ha deliberato la rimodulazione del progetto pilota di qualità urbana e marketing territoriale di Fertilia, destinando tutte le risorse disponibili alla riqualificazione architettonica dell’ex Cine-Teatro e dell’area adiacente. 1 milione e 900 mila euro ancora a disposizione del Comune e mai utilizzati fino ad oggi, a causa di lungaggini connesse alla definizione delle linee strategiche definite nel lontano 2008 ed ai problemi relativi all’impossibilità da parte della Regione Sardegna di trasferire la proprietà di alcuni dei beni immobili inseriti nel progetto originario.
Con la delibera proposta dal Settore Sviluppo del Territorio e Attività Produttive ed approvata all’unanimità, la Giunta Conoci sceglie la strada più veloce per sbloccare il progetto, rimodulando l’intervento sugli immobili su cui si è concretizzata la cessione e considerati strategici, di concerto con gli uffici regionali dell’assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’avvio del processo di riqualificazione complessiva del borgo storico. Si è così proceduto ad una nuova elaborazione del Piano di Azione per la Qualità Urbana ed il Riuso Turistico, prendendo in considerazione l’ex Cine-Teatro appunto e ricomprendendo l’attiguo cortile, così da promuovere una serie di azioni in grado di innescare processi di rigenerazione urbana al fine di favorire lo sviluppo e la fruizione di spazi ad oggi abbandonati.
Quattro gli elaborati del progetto pilota rimodulati, su cui si è già espressa positivamente la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle province di Sassari e Nuoro, compreso il nuovo cronoprogramma, che attende adesso il decreto regionale di approvazione definitiva del progetto così da dare concreta attuazione all’intervento. “Si riparte con la stessa determinazione del principio e le idee chiare, così da dare nuova vita ad uno degli immobili simbolo della Città di Fondazione giuliana, a cui dovrà necessariamente seguire la ristrutturazione degli edifici adiacenti e le vie pedonali. Tutti lavori propedeutici per la complessiva riqualificazione architettonica del waterfront e delle piazze sul mare, in modo da gettare solide basi per il definitivo rilancio in chiave turistica del borgo costiero” conclude il sindaco di Alghero.

Sanità algherese, Doria vuole fare chiarezza. “Facile cavalcare il malcontento, la verità è un’altra”

ALGHERO – E’ dalle pagine del Quotidiano Sanità che l’assessore regionale Carlo Doria decide di fare chiarezza sulla sanità algherese.  La miccia la riaccesa il consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco Marco Tedde. Ed è’ da lui che parte il chiarimento di Doria. “Al dibattito acceso dall’esponente azzurro in Consiglio regionale, – si legge sul Quotidiano Sanità – che chiede lumi sul protocollo d’intesa e sulle necessarie convenzioni attuative volte a disciplinare i termini e le modalità del passaggio dell’ospedale Marino-Regina Margherita di Alghero all’AOU di Sassari, anche ai fini del mantenimento dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio ospedaliero civile di Alghero, attraverso Quotidiano Sanità, interviene l’assessore alla Sanità, Carlo Doria.

“Da diverse settimane ormai odo starnazzare, come le oche del Campidoglio, alcuni rappresentanti del territorio della Riviera del Corallo circa il declino dell’Ospedale Marino di Alghero attribuito all’incuria della giunta regionale di cui mi onore di far parte. Se dapprima questo chiacchiericcio populista, demagogico e pretestuoso poteva rappresentare una seccatura comparabile al ronzio di qualche zanzara fastidiosa, oggi ha assunto un tono dialettico che non mi consente più di tacere tanto più se arriva anche da esponenti dell’attuale maggioranza regionale. È quindi necessario fare il punto della situazione a beneficio della verità e dell’utenza”.

“È troppo facile “cavalcare” oggi il malcontento dei pazienti per potersi rifare una verginità in vista della prossima competizione elettorale – tuona Doria -, ma, senza alcuna vena polemica, vi chiedo dove eravate e cosa avete fatto nella vostra veste di primi cittadini dell’Alguer e poi di consiglieri regionali del territorio anche quando siete stati alternativamente in maggioranza nelle stanze dei bottoni ? La risposta è semplice: niente !!! Avete assecondato il degrado di una struttura ospedaliera che ha rappresentato per l’Ortopedia Sarda un centro di riferimento regionale con il compianto Prof. Mastrandrea che ha dato lustro alla città ed è stato maestro di tanti ortopedici. L’incuria che avete dimostrato nei confronti della sanità algherese, e dell’Ospedale Marino in particolare, ha portato anche ad un degrado strutturale del complesso ospedaliero che, negli ultimi dieci anni che hanno preceduto l’attuale legislatura regionale, ha perso anche i requisiti minimi di legge per garantire la qualità e la sicurezza delle prestazioni. Questo è lo stato dell’arte della decadenza inconfutabile di quel gioiello sanitario di un tempo rappresentato dall’Ospedale Marino di Alghero le cui cause sono sotto gli occhi di tutti”.

“Certamente alla sanità algherese – prosegue l’assessore – non ha giovato il presidio unico introdotto dalla precedente giunta regionale ed abolito con la legge n. 24/2020 sulla nuova riforma sanitaria che ha voluto specificatamente rilanciare la struttura ortopedico-riabilitativa algherese inserendola nel contesto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari, per restituirle la dignità e i fasti di un tempo. Per tale ragione si sono resi necessari degli importanti investimenti economici che la regione Sardegna, tramite l’AOU SS, ha fatto volentieri per la ristrutturazione completa e la messa a norma ISO 5 di tre sale operatorie, i cui lavori sono già iniziati, nonché il completamento dell’ala ovest dell’ospedale Marino che ospiterà la nuova struttura dipartimentale di Traumatologia dello sport e tecniche chirurgiche innovative dove verrà attivato il centro di formazione regionale di chirurgia robotica in ortopedia”.

“Un rilancio delle attività del presidio ospedaliero del Marino, che diverrà inoltre sede di formazione del corso di laurea in scienze infermieristiche e fisioterapia, rappresenterà un volano per tutto il territorio completando l’offerta sanitaria atta a soddisfare i requisiti per il riconoscimento del DEA di I livello del presidio ospedaliero della Pietraia, nonché una possibile attrazione per rilanciare a livello regionale e nazionale il complesso sportivo attiguo che potrebbe veramente ambire a diventare un punto di riferimento per il ritiro e la preparazione atletica di moltissime squadre e club sportivi. Tutto il resto è noia”. – conclude Doria

Alla ricerca Continuità, “Ryanair lasci stare”

CAGLIARI – “Ryanair lasci perdere la continuità territoriale e si dedichi a quello che sa fare benissimo: trasportare passeggeri per un target del mercato di riferimento, quello delle low cost. Ma non metta in discussione quanto i sardi hanno conquistato con la continuità territoriale”. Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca in merito alle recenti dichiarazioni del CEO di Ryanair in riferimento Eddie Wilson alla continuità territoriale aerea.

“La Sardegna non è una terra di conquista e non rinuncerà a quanto  ottenuto in questi anni con la continuità territoriale”, afferma Zonca –. Bisognerebbe spiegare al CEO di Ryanair cosa significa la continuità territoriale per i sardi: ovvero biglietti regolamentati e condizioni particolari come le possibilità di rimborso totale, cambio di data o ora, bagaglio compreso. Tutti servizi  che Ryanair eroga a pagamento.  Inoltre, bisognerebbe spiegargli cosa deve garantire la continuità territoriale: trasporto di barellati, di personale delle forze dell’ordine armato, trasporto animali in stiva e in cabina, del materiale radioattivo. Vorremmo capire – aggiunge il sindacalista – come Ryanair che non prevede questi servizi possa essere inserita in un regime di continuità territoriale. E saremmo anche curiosi di sapere  quali sono gli accordi commerciali  che Ryanair  ha con i gestori degli aeroporti sardi”.

 

“La Sardegna non si può permettere di stare sotto il dominio di un unico vettore – prosegue Zonca -. Durante il covid solo una compagnia  ha volato in Italia garantendo i collegamenti e di certo non è stata Ryanair che si è limitata a bloccare gli aeromobili”.

Secondo la Uiltrasporti, Ryanair dovrebbe preoccuparsi innanzitutto  di  rendere più sereno il clima aziendale, garantendo condizioni di lavoro migliorative e possibilmente portando il contratto verso il CCNL senza fare dumping verso gli altri operator. “Ryanair copre un ruolo essenziale per l’economia della Sardegna.  Riteniamo che debba continuare a tenere il suo target di passeggeri e anche espandersi, ma senza mettere in discussione quanto da noi oggi conquistato. Lasci perdere la continuità territoriale  e si dedichi a quello che sa fare benissimo: trasportare passeggeri per un target del mercato di  suo riferimento,  quello delle low cost”.