“Ospedale Marino senza anestesisti, l’AOU ricorre ancora ai contratti a gettone?”

ALGHERO – “Se l’AOU non ricorre al reperimento di nuovi medici anestesisti, dal prossimo mese di novembre l’ospedale marino “Regina Margherita” di Alghero non potrà più garantire gli interventi neanche nell’unica sala operatoria a disposizione del reparto di ortopedia. Sarebbe la fine.
E poiché, come avvenuto in passato, non c’è la volontà di trasferire anestesisti da Sassari (l’AOU ne dispone di oltre 100) sempre nell’ambito della stessa azienda mista, quasi certamente si dovrà ancora ricorrere alle prestazioni aggiuntive, lautamente pagate, forse ancor più di prima, per garantire, e solo ancora per qualche mese, l’attività anestesiologica e operatoria e i turni, di giorno e di notte.
Può reggersi un ospedale su contratti a progetto, costosissimi, di breve durata, spendendo centinaia di migliaia di euro per garantire l’ordinarietà della struttura e solo per qualche mese? E quando ci sarà la garanzia di personale a regime che possa giustificare la presa in carico dell’ospedale da parte dell’AOU?
Non si può continuare all’infinito col ricorso a prestazioni aggiuntive, rinnovate ogni pochi mesi, come sta avvenendo da troppo tempo.
Ecco perché occorre affrontare la situazione con serietà, verificando se sia possibile da parte della Regione, riunificare, con coraggio e lungimiranza, le aziende che gestiscono la sanità nel territorio, a vantaggio dell’attività ospedaliera e territoriale. Con equilibrio nelle responsabilità apicali tra ospedalieri e universitari. Con un progetto complessivo che contempli risorse umane, organizzazione del lavoro e logistica, affidato ad un management capace di restituire al territorio i servizi di cui necessita, a cominciare dal DEA di primo livello per l’ospedale algherese”.

Mario Bruno – dirigente regionale del Partito Democratico

“Sanità, Cacciotto e sua maggioranza di sinistra prendono ordini da Cagliari”

ALGHERO – “Nessuna deliberazione del Consiglio comunale sulla sanità algherese.
“Il Consiglio comunale di Alghero, convocato con urgenza a seguito di una richiesta da parte del centrodestra cittadino, è stato piegato alle miopi esigenze della maggioranza di sinistra, per impedire che venisse messa in votazione una risoluzione con cui l’Aula potesse esprimere una posizione netta sulla riforma sanitaria presentata dalla Giunta Todde che prevede il depotenziamento della sanità algherese e la retrocessione dell’Ospedale Marino dall’Aou all’Asl di Sassari, mettendo così in pericolo l’attività chirurgica ortopedica oggi assicurata” dichiarano i rappresentanti di Lega, FI, FdI e UDC Patto per Alghero.
“Un vero e proprio sopruso illiberale frutto di una concezione padronale delle Istituzioni mai vista nel passato. Nella risoluzione il centrodestra chiedeva esclusivamente una presa di posizione del Consiglio a sostegno della costruzione del nuovo ospedale di Alghero, che la Giunta regionale nel suo primo atto ha negato annullando gli atti della Giunta Solinas che lo prevedevano, e la difesa del reparto di ortopedia e riabilitazione dell’ospedale Marino di Alghero tramite il rafforzamento della collaborazione con l’Università di Sassari. Purtroppo prendiamo atto che per la sinistra algherese l’esigenza di ubbidire agli ordini di scuderia regionali e dell’Assessore della Sanità Bartolazzi, invitato ma assente, è superiore rispetto alla necessità di difesa dei diritti dei cittadini algheresi. Con buona pace dei centristi della maggioranza impegnati nel tentativo di trovare un punto di incontro reso vano dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle. È evidente che il nostro impegno su questo tema non solo non verrà meno, ma sarà rafforzato per dare battaglia a chi, in perfetto allineamento con le decisioni della Giunta Pigliaru, non ha abbandonato il vecchio sogno di chiudere definitivamente l’ospedale marino di Alghero. Glielo abbiamo impedito nel passato, glielo impediremo oggi.” concludono i rappresentanti del centrodestra.

Giunta Cacciotto, adesione al bando per cambiare Sant’Agostino

ALGHERO – Sant’Agostino al centro di una programmazione destinata a dare nuova linfa al quartiere con un importante investimento che la Giunta Cacciotto vuole reperire per cambiare il volto a una delle zone più popolari della città. Ieri l’Esecutivo ha deliberato l’adesione all’avviso pubblico di rigenerazione urbana della Regione Sardegna, candidando un progetto di riqualificazione da 2 milioni di euro denominato “Rigenerazione urbana del quartiere Sant’Agostino”. Su proposta degli Assessori all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Roberto Corbia e Francesco Marinaro, il Comune di Alghero vuole progettare un maxi restyling del quartiere con un intervento pensato e progettato per la rigenerazione del complesso storico costruito nel dopoguerra, ideato come una vera e propria parte di città. Saranno quattro lotti funzionali che dovranno mettere in pratica il programma dell’Amministrazione, a partire dal primo, quello della riqualificazione di largo Costantino, già in itinere dal 2023. A questo primo progetto se ne aggiungono altri tre, che andranno a comporre un programma di rigenerazione di più ampio respiro voluto dal Sindaco Raimondo Cacciotto. Il progetto vedrà quindi l’intervento di riqualificazione dello slargo di fronte alla Chiesa di Sant’Agostino con l’obiettivo di realizzare una piazza pedonale davanti al sagrato, la realizzazione del Parco Urbano all’aperto in Largo Guillot, e l’ultimo lotto, che riguarda il riordino complessivo della viabilità e delle aree di sosta e pedonali in Largo Era, Largo Ballero e Largo Costantino, potenziando il sistema del verde e delle alberature presenti.

“Così come è scritto nel programma – afferma il Sindaco – le nostre politiche urbanistiche saranno incentrate sulla rigenerazione della città consolidata, delle sue periferie, delle borgate e dei centri rurali. Sant’Agostino merita particolare attenzione, e questo intervento articolato vuole dare nuovo slancio al quartiere, migliorando gli spazi collettivi con aree verdi, arredi urbani e parcheggi”. Nei prossimi giorni il progetto verrà presentato in Regione, con allegato il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP), il livello di progettazione richiesto per l’iter, da integrare alla progettazione di fattibilità tecnico-economica del progetto di largo Costantino. “È un programma concreto che va nella direzione del miglioramento della vivibilità dell’area e della qualità dello spazio pubblico, – aggiunge l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia – all’interno di una visione complessiva, finalizzata a soddisfare le esigenze dei residenti e i loro fabbisogni”. Un quartiere ideato con 22 blocchi di edifici interconnessi tra loro, ultimato nel 1947, quando accolse la gran parte degli algheresi del Centro Storico uscito semidistrutto dai bombardamenti del 1943. “Vogliamo realizzare un programma di completa rigenerazione – afferma l’Assessore alle Opere Pubbliche Francesco Marinaro – in grado di attualizzare questa parte storica e rappresentativa della nostra città, ai bisogni della vita contemporanea”.

“Il mondo usa la Metrotranvia, qui si sperimenta l’idrogeno: assurdo”

ALGHERO – Mentre, quasi fuori tempo massimo, si apre una confronto tra cittadinanza, Regione e Arst riguardo il progetto dei “treni a idrogeno”, dall’altra il mondo è andato (molto) avanti. E’ inaccettabile che questo territorio non abbia, ancora oggi, un trasporto locale pubblico “leggero” che possa mettere in collegamento in maniera capillare e diffusa i maggiori centri con i centri di maggiore interesse per la popolazione e turisti, vedi aeroporto, porti e altri servizi primari.

Insomma, almeno una “metrotranvia” che, come accade a Sassari, ma oramai anche in tutto il globo da decenni, possa permettere un minor utilizzo dell’auto e dunque del trasporto su gomma che comporta, come tutti sanno: maggiore inquinamento, rischio di incidenti, uso del telefonino alla guida, minor socialità, etc, etc. Insomma, il mondo normale moderno e civilizzato è andato avanti, qui si è rimasti fermi o addirittura indietro.

“E ora, anche Milano pensa a una metrotranvia “radiale” che colleghi il centro città con l’hinterland – cosi dal “Comitato Metrotranvia di Sassari e proprio nel capoluogo turritano – ci chiediamo da dove derivi la cecità di chi ha amministrato la nostra città e il suo Territorio in questi ultimi 25 anni, avendo a disposizione un progetto analogo e una rete infrastrutturale già realizzata, ma ha preferito invece assecondare le scelte aziendali del gestore regionale dei trasporti che, su Cagliari ragiona in termini di modernità e operatività immediata e su Sassari, dimostrando di non aver alcun interesse sul servizio al viaggiatore e al mondo delle imprese, ha deciso di sperimentare treni a idrogeno che, se andrà bene e non finirà in una bolla di sapone, porteranno miglioramenti al Territorio fra 10/15 anni. Ma perché non hanno fatto questa “sperimentazione” anche sul tratto commerciale Piazza Repubblica-Monserrato-Ospedali gli scienziati cagliaritani?”.

Nella foto il mezzo “Sirio” di Sassari

Cappella del Civile, chiusura è fake news: “Il luogo di culto è aperto, a breve una nuova struttura”

ALGHERO – In merito alla notizia della chiusura della cappella dell’ospedale Civile di Alghero, diffusa sugli organi di informazione da un consigliere comunale, la Direzione della Asl di Sassari precisa quanto segue:

La Cappella al IV piano dell’ospedale Civile di Alghero non è mai stata chiusa e non è mai stato intendimento di questa Direzione chiudere il luogo di culto dell’ospedale catalano.
Attualmente si stanno terminando dei lavori di adeguamento, ma l’accesso alla Cappella non è mai stato precluso ai fedeli che anzi a breve potranno contare su una nuova Cappella.

In accordo con la Curia, la Asl di Sassari, viste le mutate esigenze della struttura ospedaliera, ha avviato delle lavorazioni per la realizzazione degli spogliatoi del personale del Servizio di Medicina interna e Chirurgia generale, che hanno portato al ridimensionamento della Cappella.

La Direzione della Asl di Sassari precisa che, come previsto dal progetto di ristrutturazione della struttura ospedaliera e dal finanziamento per lo Sviluppo e Coesione, è prevista la realizzazione di un nuovo luogo di culto nelle adiacenze della Camera Mortuaria nel piano seminterrato della struttura di via don Minzoni, con accesso diretto anche dall’esterno.

Assalto eolico, “Silenzio della Regione, conferenza stampa”

CAGLIARI – “Il Movimento Pratobello 24 invita ogni organo di stampa ed informazione, sia esso cartaceo televisivo o via web, a prendere parte alla conferenza stampa che si terrà il giorno 29 ottobre 2024, a Cagliari alle ore 10.30, presso l’Hotel Italia, in Via Sardegna, 31.

Visto il silenzio assordante della Regione Sardegna, dopo la consegna del 2 ottobre scorso della proposta di legge, firmata da oltre 210 mila sardi, il Movimento ritiene di dover ulteriormente far sentire la propria voce, a nome di tutte le persone che hanno apposto la firma a tale proposta, sigillando così il loro impegno nel salvaguardare il territorio sardo dall’ennesimo tentativo di devastazione.

Il Movimento Pratobello 24, viste le ripetute polemiche, manipolazioni ed inesattezze, intende ribadire con fermezza ed in modo cristallino, qual è la sua posizione riguardo alla transizione energetica. Il progresso non può essere devastazione”.

Movimento Pratobello

Valdo Di Nolfo fa sventolare la bandiera della Palestina dal Palazzo della Regione Sardegna

ALGHERO – La bandiera della Palestina sventola dal Palazzo della Regione Sardegna. A posizionare il vessillo fuori da una delle finestre della massima assise isolana è stato il consigliere regionale algherese Valdo Di Nolfo. L’esponente di Sinistra, eletto nella lista “Uniti per la Todde”, a sostegno dell’attuale presidente del governo sardo, ha pubblicato un video, diffuso poi dai canali social dell’Unione Sarda, in cui lo si vede mentre sistema la bandiera e poi la espone all’esterno dello stabile al fine di renderla il più possibile visibile. Una chiara azione a sostegno del popolo palestinese accompagnata dalla musica di O’ Zulù, già voce dei 99 Posse.

Nella foto Valdo Di Nolfo mentre espone la bandiera della Palestina

Fertilia, “Raccolta firme per essere coinvolti dall’Amministrazione”

ALGHERO – “Nella giornata dello scorso 18 ottobre si è svolto il primo incontro tra CdQ e Amministrazione Comunale.
Alla presenza del Vice Sindaco Marinaro e degli assessori Selva, Piras, Sanna e Corbia, si sono trattati argomenti importanti quali la rigenerazione urbana di Fertilia, il riconoscimento ufficiale del Comitato di Quartiere e la partecipazione della comunità nei processi decisionali che coinvolgono il nostro territorio.
Al momento sembra consolidarsi un costruttivo rapporto e una convergenza di obiettivi tra Amministrazione e Comitato.
Si è infatti comunemente riconosciuta la reale grave urgenza di spazi di aggregazione per la collettività, che di fatto impedisce sia la partecipazione pubblica sia la condivisione delle informazioni con la comunità di Fertilia e dell’Arenosu.
In questo momento tra l’altro, con i finanziamenti previsti per alcuni importanti interventi a Fertilia e con il “Progetto Fertilia” in pieno svolgimento per l’annualità 2024, diventa fondamentale che, alla luce dei progetti individuati da CCN, Egea, Egis, CdQ e portati avanti con UniSS – DADU (il dipartimento di Architettura di Alghero), si possano intavolare reali esperienze di progettazione partecipata, nei modi e nei tempi previsti grazie alla corretta attivazione di tavoli di confronto.
Per sensibilizzare l’Amministrazione al problema sentito della mancanza di coinvolgimento diretto della comunità, nei processi decisionali, è stata anticipata agli assessori presenti, la raccolta (ancora in corso) delle firme di cittadine e cittadini che chiedono il riconoscimento del Comitato e il loro diretto coinvolgimento in tutte le decisioni che li riguarderanno personalmente.
Le firme, al momento poco più di mille, saranno depositate a breve, ufficialmente, e consegnate nelle mani del Sindaco”.

Luca Rondoni

nuovi obiettivi per valutare manager e sanitari

SASSARI – La Asl di Sassari introduce in Azienda un nuovo sistema digitale integrato di pianificazione e performance.

“Con l’avvio della programmazione 2025 sarà dato risalto all’inserimento di indicatori di impatto, in un progetto pilota che consentirà all’utente-paziente di essere direttamente coinvolto nella valutazione delle strutture sanitarie, mentre a queste ultime spetterà il compito di intervenire rispetto alle esigenze segnalate. Manager pubblici e dipendenti risultano dunque coinvolti ed “ingaggiati” rispetto agli obiettivi dell’azienda sanitaria, in un’ottica integrata e certificata di miglioramento continuo”, dichiara Lisa Zanardo, presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) della Asl di Sassari.

Sono tre le fasi di lavoro in cui sarà impegnata la Asl n. 1:
– fase di pianificazione, ad inizio anno, in cui vengono condivisi ed assegnati gli obiettivi strategici ed operativi per tutti i dirigenti e per tutti i dipendenti; “un attività svolta per la prima volta in sinergia con i direttori di Dipartimento e dei Distretti del territorio, che hanno collaborato con il team di controllo di gestione dell’azienda”, spiega.
– fase di monitoraggio, dopo gli esiti del primo semestre, utile a verificare l’andamento intermedio degli obiettivi e ad avviare eventuali azioni correttive e di miglioramento. “Attività svolta con l’ausilio di un sistema informativo, che permette alle strutture centrali e periferiche di essere collegate in tempo reale per la verifica dei dati”, aggiunge Lisa Zanardo.
– fase finale di valutazione, svolta attraverso colloqui individuali fra valutatori e valutati. Sottende una formazione specifica, che consente al valutatore di utilizzare lo strumento valutativo come leva di sviluppo strategico delle risorse umane che gestisce.
“Stiamo lavorando per essere la prima Asl a misurare l’impatto del nostro servizio al paziente e a valutare con indicatori trasparenti e innovativi l’attività dei nostri manager e degli operatori sanitari a tutti i livelli. Digitalizzazione, trasparenza e formazione saranno processi chiave per sviluppare l’organizzazione e per garantire che tutte le risorse, umane ed economiche, siano impegnate in modo efficiente ed efficace”, spiega il Direttore generale della Asl n. 1 Flavio Sensi.

L’Oiv della Asl di Sassari monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato di applicazione, formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi; valida la relazione sulla performance; garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione con particolare riferimento alla differenziazione dei giudizi e dell’utilizzo dei premi; propone, sulla base del sistema di misurazione e valutazione, all’organo di indirizzo politico‐amministrativo, la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l’attribuzione ad essi dei premi.

L’Oiv è responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dal Dipartimento della funzione pubblica, supporta l’amministrazione sul piano metodologico e verifica la correttezza dei processi di misurazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione della performance organizzativa e individuale: in particolare formula un parere vincolante sull’aggiornamento annuale del Sistema di misurazione e valutazione. Promuove l’utilizzo da parte dell’amministrazione dei risultati derivanti dalle attività di valutazione esterna delle amministrazioni.

L’Oiv della Asl di Sassari e’ composto dalla Presidente Zanardo, oltre ai componenti esperti Claudio D’Amario e Lorenzo Pescini

Rifiuti, incontro tra Amministrazione e Comitato Centro Storico

ALGHERO – L’Amministrazione avvia il confronto per la soluzione dei problemi nei quartieri con iniziative atte al miglioramento generale della vivibilità, dal decoro urbano alla viabilità al rispetto delle esigenze del comparto commerciale e dei residenti. Mercoledì a Porta Terra si è svolto l’incontro con il Comitato di Quartiere del Centro Storico, con il Sindaco Raimondo Cacciotto e gli Assessori Francesco Marinaro e Raniero Selva. Guidati dal Presidente del Comitato Gavino Scala, i residenti della Città Vecchia si sono confrontati su diverse tematiche in agenda, alcune delle quali strettamente connaturate alla dimensione commerciale del Centro.

Le esigenze rappresentate riguardano il decoro urbano, anche in relazione alla tenuta degli ecobox da parte dei pubblici esercizi, la necessità di maggiore attenzione sui suoli pubblici, una cura più attenta del verde, con particolare riferimento alla piantumazione di essenze e di alberi laddove sono stati abbattuti. “La nostra attenzione verso le aspettative dei residenti e la disponibilità a un confronto costruttivo è massima”, ha detto il Sindaco Raimondo Cacciotto ai residenti. “Contiamo di individuare soluzioni condivise cercando di intervenire con il miglioramento dei servizi e del decoro, ma riteniamo che si debba agire anche con un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti”.

Per quanto riguarda il fronte ambientale e dell’igiene urbana, gli Assessori hanno garantito la collaborazione sinergica tra i settori dell’Ambiente, In House e Manutenzioni, per interventi coordinati e ottimizzati da un punto di vista di risorse umane ed economiche. Si sta già programmando la prossima stagione insieme all’azienda incaricata del servizio di igiene urbana, per calibrare il livello qualitativo della pulizia e agire in maniera puntuale dall’inizio dell’estate. A fronte di un cambio di passo richiesto, i residenti del Centro Storico hanno garantito una fattiva collaborazione sulla sensibilizzazione contro il fenomeno della maleducazione diffusa che, in alcuni casi, vanifica i comportamenti virtuosi della maggioranza dei residenti