Giunta Conoci, continua la propaganda: resta il problema degli alloggi popolari

ALGHERO – “Continua la propaganda giornaliera dell’amministrazione Conoci. È toccato al tema dell’edilizia popolare. Sono passati quasi 12 mesi (febbraio 2022), dall’annuncio dell’assessore Piras che annunciava, in pompa magna, il bando per l’acquisto di 25 appartamenti, anche usati, con fondi che superavano i 3 miliardi di euro, in cassa da anni recuperati dalla passata amministrazione e dell’eminente bando, da parte di Area, per la realizzazione di 20 alloggi al Caragol.
Dopo quasi un anno e, quasi 4 anni di amministrazione di centro destra Conoci e l’assessore Piras annunciano alla città che Area sta per scegliere, tramite la centrale di committenza regionale, le ditte da invitare al bando, per la realizzazione dei 20 alloggi popolari al Caragol in un’area già individuata da più di 20 anni.
Poi, scelta la ditta vincitrice dell’appalto, ci sarà la consegna dei lavori e passeranno altri 543 giorni per la realizzazione, al netto, delle fasi burocratiche (rinvii, ricorsi e altri tempi dovuti alle lungaggini dei lavori pubblici).
Forse, tra tre anni, potremo avere i 20 alloggi popolari, mentre per il reperimento degli altri 25 alloggi usati non si sa nulla, salvo che, parte dei soldi a disposizione, sono stati spostati per i 20 alloggi Area. Quindi se non si interviene con un nuovo rimpinguamento dei finanziamenti sarà pressoché impossibile acquistare i 25 alloggi promessi, sbandierati e ogni tanto riesumati dalla propaganda politica dell’amministrazione in carica.
Nel frattempo molti comuni in Italia, compreso Nuoro, partecipa ai bandi del PNRR per l’edilizia popolare e come sembra, ottengono milioni di finanziamenti per realizzare alloggi, da realizzarsi in brevissimo tempo.
Alghero invece continua a fare propaganda, chiede e pretende la pazienza degli algheresi che attendono da anni l’alloggio popolare, tanto agognato e sognato e le graduatorie per gli aventi diritto nel frattempo si allungano.
Bentornata Alghero.
Mimmi Pirisi Capogruppo PD Algh

Continuità e voli, è “caso Alghero”. Lai al Ministro Giorgetti: “Non può disinteressarsi”

ROMA – “Ita è la compagnia di bandiera di proprietà del Mef e il Governo non può girarsi dall’altra parte”. Ministro Giorgetti intervenga e faccia in modo che “Ita si proponga per la continuità territoriale con Alghero”. Parole ferme volte a chiedere chiarezza e impegno quelle utilizzate dal deputato del Pd Silvio Lai in una lettera che questa mattina ha inviato al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

“La Sardegna non si può permettere – prosegue Silvio Lai nella missiva – di subire un’altra condizione come quella già subita: Alghero e il nord ovest dell’isola deve avere una risposta adeguata sul piano della continuità aerea e questa risposta deve avvenire tramite un’offerta di ITA. Un’offerta che non prevede perdite considerato che gli oneri di servizio sono finanziati con 13 milioni di euro ma che non deve puntare a speculazioni come ci dobbiamo aspettare da una società pubblica”.

“In queste ore – sottolinea Silvio Lai – si sta procedendo con un bando urgente per consentire l’applicazione degli oneri di servizio per la continuità territoriale aerea da Alghero agli aeroporti di Milano Linate e Roma Fiumicino, dopo una prima gara andata deserta perché si tratta di un territorio con circa 350.000 abitanti che utilizzerebbero notevolmente le tratte sottoposte a oneri di servizio lasciando poco spazio alle speculazioni sulle tariffe per i non residenti. Questo a causa di un gravissimo errore della Regione che non ha inserito un vincolo tariffario massimo per i non residenti come era invece presente sino al 2018.

Tutte le compagnie aeree possono partecipare a questa nuova chiamata della Regione Sardegna su mandato del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e su autorizzazione dell’Unione Europea.” Due cose per Silvio Lai sono da evitare. Assistere passivi “assisteremo ad un colpo definitivo allo sviluppo di un territorio che ha grandi potenzialità dopo una grave crisi industriale ma che richiede di essere supportato” e al tempo stesso evitare quanto “già successo qualche anno fa quando la gara fu vinta da una compagnia aerea minore proveniente dalla Romania che per un anno generò una condizione insopportabile di isolamento e inadeguatezza: accordi di code sharing quasi inesistenti, nessuna connessione con le altre compagnie, servizi inadeguati per passeggeri e merci”.

“D’altronde l’offerta di Ita non prevedrebbe “perdite considerato che gli oneri di servizio sono finanziati con 13 milioni di euro ma che non deve puntare a speculazioni come ci dobbiamo aspettare da una società pubblica”. Per questo Caro Ministro “il governo non si disinteressi del territorio ed intervenga con immediatezza e concretezza”

Aeroporto di Alghero, “Siamo preoccupati”. Pais incontrerà i vertici Sogeaal

ALGHERO  – “Desta preoccupazione quanto sta accadendo all’aeroporto di Alghero con le notizie di una probabile attivazione della “cassa integrazione” per parte del personale della Sogeaal. La preoccupazione è legittima se si pensa che arriviamo da una stagione in cui lo scalo di Fertilia ha registrato dei numeri record e lo stesso ha fatto il territorio di riferimento rispetto alle cifre relative alle presenze nelle strutture ricettive” – così il presidente del Consiglio regionale Michele Pais sulla notizia del possibile ricorso agli ammortizzatori sociali da parte della società di gestione dello scalo algherese.

“L’auspicio è che tale eventualità possa essere scongiurata, e che la proprietà, anche alla luce della conferma dei voli in Continuità Territoriale come annunciato dall’assessore Moro, possa valutare scelte alternative, anche attraverso una necessaria maggiore connessione col sistema produttivo territoriale, non più differibile, capace di rafforzare lo scalo in termini di presenza di maggiori rotte” – dichiara Michele Pais.

“La Regione da parte sua ha fatto, sta facendo, e farà sempre più la sua parte, sia per quanto riguarda gli investimenti strutturali sia in termini di sostegno all’aeroporto” – prosegue Pais, e conclude – “Si tratta di sedersi attorno ad un tavolo, per condividere scelte e strategie di lungo termine, individuare strade e soluzioni che guardino non alle difficoltà del contingente ma alla prospettiva di un sempre maggior rafforzamento dell’aeroporto di Alghero come infrastruttura centrale e irrinunciabile per lo sviluppo economico della nostra Terra e la mobilità dei sardi, capaci così di confermare e aumentare i livelli occupazionali che devono essere sempre più solidi e sempre meno precari”.

Aeroporto di Alghero: Mulas chiama in causa F2i, “intervengano le Istituzioni”

ALGHERO – “E’ probabile che la società Sogeaal stia cercando di sfruttare il momento di crisi generale per strappare prebende dal territorio e dalla Regione, ma il punto è che il socio maggioritario della società è F2i, una partecipata dello Stato Italiano che, a mio avviso, dopo aver acquistato anche l’Aeroporto di Olbia non può e non deve permettere, in ogni caso, che Alghero sia penalizzata”, cosi il capogruppo dell’Udc ad Alghero Christian Mulas che annuncia, in accordo coi colleghi e con l’Amministrazione, di volere definire e proporre al Consiglio un ordine del giorno sulla delicata questione.

“Altrimenti a pensare male ci si potrebbe anche azzeccare: ma non voglio arrivare a tanto, d’altra parte ritengo che le massime cariche Istituzionali del territorio, a partire da quelle di Alghero, Provincia e Regione, debbano intervenire immediatamente affinché non solo non ci sia alcun taglio del personale, ma anche che venga rilanciato lo scalo di Alghero con una rete di collegamenti degna di questo territorio e del suo bacino di residenti e di richiamo turistico”.

Ossi, servizio sanitario territoriale senza medico: Satta preoccupato

OSSI – Da qualche tempo le attività assistenziali del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica erogate presso la
sede territoriale di Ossi, sono state significativamente depotenziate, a causa della mancanza del
medico, andato in pensione e non sostituito. Attualmente, la fruizione del servizio è garantita nella
sola mattinata del venerdì, mentre i restanti giorni della settimana è necessario rivolgersi alla sede
di Sassari (presso Rizzeddu). Viene così a mancare sostanzialmente, la continuità assistenziale
territoriale del servizio, indispensabile per le comunità locali, specie per quella fascia di
popolazione che risente delle difficoltà negli spostamenti, come ad esempio gli anziani.
Da quanto appurato, il servizio svolto presso la sede di Ossi è sempre stato improntato
all’efficienza, andando incontro alle esigenze dei cittadini del paese e di quelli limitrofi, garantendo
prestazioni continue, puntuali e senza lunghe attese, con cortesia e disponibilità, maturando nel
tempo anche il ruolo di riferimento per altre esigenze sanitarie, mettendo in contatto il cittadino con
altri servizi della ASL.

A causa della problematica e spinti da comprensiva preoccupazione, nei comuni di Ossi, Tissi,
Usini, Muros, Cargeghe, Florinas, Ploaghe e Codrongianos è stata promossa nei confronti della
ASL n. 1 di Sassari una raccolta di firme per segnalare le difficoltà patite dal territorio.
Sulla questione, a firma dell’On. Gian Franco Satta dei Progressisti, è stata presentata
un’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore regionale della sanità. La richiesta di
chiarimenti mira a conoscere quali siano le ragioni per cui si sia deciso di depotenziare il servizio,
nonostante risulti efficiente e perfettamente funzionale a tutto il territorio, accentuando piuttosto
quello di un grosso polo urbano. Piuttosto, si richiede alla giunta, anche in ottica di salvaguardia
dei piccoli comuni e di lotta allo spopolamento, un impegno a mantenere pienamente operativo il
centro, cogliendo anche l’occasione per potenziarlo e offrire così agli abitanti dell’area un segnale
di vicinanza e attenzione istituzionale alla tutela dei servizi pubblici decentrati, fattore determinante
in fase di valutazione di permanenza o trasferimento abitativo.

CT aerea verso soluzione. Criticità Sogeaal desta stupore

CAGLIARI  – L’assessorato regionale dei Trasporti ha avviato la procedura negoziata per l’affidamento del servizio di trasporto aereo in continuità territoriale con compensazione per le rotte Alghero-Roma Fiumicino e Alghero-Milano Linate. La gara si concluderà il 31 gennaio prossimo e si svolgerà tramite la piattaforma telematica SardegnaCAT.

“Abbiamo mantenuto l’impegno di avviare la procedura negoziata nel più breve tempo possibile – commenta l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro – in tempo utile per consentire allo scalo di Alghero di contare sui voli in continuità territoriale anche dal 17 febbraio prossimo“. Dunque, alla luce di queste notizie, pesano ancora di più le eventuali volontà di Sogeaal, come detto da Tedde, di attivare gli ammortizzatori sociali per i dipendenti. 

Allarme Aeroporto, sveglia di Bamonti a tutte le Istituzioni: agiamo o andiamo a casa

ALGHERO – “Il nuovo anno certifica due situazioni di estrema criticità per la Sardegna, da un lato una sanità agonizzante e dall’altro il concreto rischio di isolamento sul fronte della continuità territoriale, sia aerea che marittima, dovuto a procedure che non tengono assolutamente conto delle necessità e dei bisogni degli isolani nel collegamento da e per il continente.

Le responsabilità del governo centrale sono inequivocabili, ma è altrettanto certo che la Regione attraverso i suoi rappresentanti è stata incapace di difendere un territorio ormai allo stremo delle forze su tutti i comparti, già provati da situazioni contingenti di estrema gravità.

Quotidianamente, principi costituzionali e i diritti inviolabili dei cittadini vengono calpestati, facendoci vivere un disagio sociosanitario con servizi e reparti chiusi o ridotti nell’operatività, a cui si accompagna un’altrettanta drastica riduzione di medici specialisti, medici di medicina generale, guardie mediche e pediatri.

Sul fronte dei trasporti, con riferimento al nostro territorio, ci troviamo di fronte ad un altro disastro da tempo annunciato. È paradossale che il nostro diritto alla mobilità sia subordinato ad una procedura d’emergenza al ministero dei Trasporti, perché la gara per i collegamenti dall’aeroporto di Alghero con Roma e Milano è andata deserta. A questo si aggiunge anche lo spettro della cassaintegrazione per i dipendenti della società di gestione dello scalo.

Viviamo già nella precarietà della nostra condizione di insularità, ed abbiamo il diritto alla certezza di una mobilità, al pari di tutti gli altri cittadini del continente. Non possiamo più essere oggetto di soluzioni tampone e procedure di emergenza, i nostri diritti, nei trasporti così come nella sanità, devono essere anteposti ad equilibri di bilancio o a valutazioni di profittabilità economica fatte da privati.

Le nostre istanze, ma soprattutto i nostri diritti devono essere difesi strenuamente a partire dai massimi rappresentati delle amministrazioni locali (veri conoscitori delle dinamiche del territorio)  passando per quelli provinciali, fino ad arrivare a quelli regionali. Non c’è più tempo di dormire sonni tranquilli perché o si sa esattamente quello che si deve fare oppure si va a casa”.

Alberto Bamonti, consigliere comunale, capogruppo e segretario cittadino dei Riformatori Sardi

Aeroporto stagionale? No, la misura è colma: Regione e Sogeaal evitino la crisi

ALGHERO – “La misura è colma. Cosa altro dobbiamo attendere per agire concretamente a favore dell’aeroporto di Alghero? Mi sembrano assolutamente insufficienti e inadeguate le reazioni , troppo politicamente corrette, quasi rassegnate e a volte solo burocratiche e poco incisive. Non possiamo permettere che Alghero resti un aeroporto solo stagionale. E il territorio del nord ovest di serie B. Serve una risposta politica immediata e strutturale. Il piano regionale dei trasporti, annunciato dalla Regione, non resti sulla carta. Deve indicare una missione chiara per ciascuno degli scali sardi, sapendo valorizzare le specificità di Alghero, di Olbia e di Cagliari nei settori turistico, business, low cost. Nessuna duplicazione, ma complementarietà per le tre porte d’accesso dell’isola. La Regione – insieme alla Sogeaal e agli enti locali – riprenda ad agire utilizzando le leve del Co-marketing che, in un sistema basato sull’investitore pubblico in un’economia di mercato, consenta di intervenire per incrementare rotte e vettori tutto l’anno, senza incorrere in aiuti di stato. Nessuno lo vieta. Servono fatti. Una reazione più forte e concreta della nostra classe dirigente, per non assistere passivamente al declino di un intero territorio che ha bisogno di uno scalo vivo per tutti i 12 mesi dell’anno, altrimenti il prezzo lo continueremo a pagare caro tutti, non solo i lavoratori aeroportuali a cui va il nostro sostegno fattivo”.

Mario Bruno, ex-Sindaco e già vice-presidente del Consiglio Regionale della Sardegna

 

Aeroporto Alghero, Sogeaal convoca i sindacati: situazione allarmante

ALGHERO  – “Sogeaal convoca i sindacati per eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali. Altra brutta tegola per l’aeroporto di Alghero”- Il Consigliere Tedde esprime profonda preoccupazione per la convocazione odierna dei sindacati, fatta dalla Sogeaal per discutere del possibile ricorso agli ammortizzatori sociali a decorrere dal febbraio 2023. “Un altro stonato campanello d’allarme che fa seguito alla mancata assegnazione delle tratte di continuità territoriale –lancia il grido d’allarme l’ex sindaco di Alghero-.” Secondo l’esponente politico oggi non è sufficiente avviare la procedura negoziata per la continuità territoriale, correttamente  e tempestivamente avviata dall’Ass. Moro, ma occorre ripensare il sistema per incrementare i voli e sostenere lo sviluppo turistico della Sardegna. Tedde “rispolvera” la sua proposta, fatta più volte nella passata legislatura, di utilizzo delle ampie possibilità offerte dagli «Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree» della Commissione Europea  del 2014,  tra le quali la possibilità̀ di erogazione di aiuti per l’avviamento di nuove rotte, quelli a carattere sociale e i de minimis. Si tratta di tipologie di intervento non in contrasto con l’imposizione degli oneri di servizio pubblico, anzi assolutamente cumulabili con essa, proprio perché́ ne è differente la ratio. Una è prevista a tutela del diritto alla mobilità, l’altra è una misura di supporto allo sviluppo socio economico delle aeree svantaggiate. Affiancare al regime di continuità territoriale un massiccio ricorso all’incentivazione di nuove rotte tramite il ricorso alla disciplina degli “Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree» del 2014 garantirebbe la tanto agognata destagionalizzazione del turismo. Considerato che si possono poi finanziare nuove rotte (per tre anni) e che la gestione degli scali sardi di fatto fa riferimento allo stesso gruppo, si potrebbe anche ipotizzare una rotazione triennale delle tratte moltiplicando le destinazioni e fidelizzando i turisti. “Ma occorre avere il coraggio di intervenire celermente per ristrutturare un sistema di collegamenti aerei che da qualche anno presta il fianco a severe censure. E’ arrivato il momento di accantonare le “toppe” e di cucire una nuova veste di foggia politica “sartoriale” per gli aeroporti sardi –chiude Tedde-.”

Forte vento, pioggia e mareggiata su Alghero |video e foto

ALGHERO – Bufera su Alghero. Mareggiata, onde record, forte vento e pioggia che stanno sferzando la Riviera del Corallo. Alcuni problemi nel territorio del centro catalano e in particolare lungo il litorale con la strada che collega a Fertilia che, come accade da anni, è stata chiusa perchè sommersa dall’acqua che ha superato il sistema sabbioso arrivando a coprire l’intera carreggiata. Vigili del Fuoco e sistema dei soccorsi in allerta per eventuali interventi.