Porto Torres, sportello Suape al collasso. Denuncia del Psd’Az

PORTO TORRES – “Lo Sportello Unico Attività Produttive presente in tutti i Comuni italiani è il punto di contatto fondamentale fra imprese e istituzioni pubbliche per sbrigare tutte le pratiche di carattere edilizio e per l’apertura e la gestione di attività commerciali, consentendo ad imprese e privati cittadini di avere un referente pubblico unico a cui riferirsi. Oltre all’attività di back office  – le fasi di inoltro ed istruttoria delle pratiche avvengono in modalità completamente telematica – esiste un’importante attività di front office che consente all’utente di dialogare direttamente con i tecnici ottenendo consulenza e chiarimenti per il buon esito delle procedure. È senza dubbio uno strumento di grande facilitazione nei rapporti tra utente e amministrazione pubblica.

A Porto Torres, purtroppo non è così! Già nel 2020 il Partito Sardo d’Azione denunciava pubblicamente la rilevante carenza di organico negli uffici strategici del Comune, ufficio SUAPE in primis. La grave situazione determinatasi all’ufficio SUAPE di Porto Torres non è più tollerabile.

Il problema della carenza di personale in grado di dare risposte certe e veloci è stato più volte portato all’attenzione del Consiglio Comunale e delle commissioni consigliari competenti da parte del Psd’Az che si è fatto portavoce del malcontento di cittadini, professionisti e imprenditori.

Ad oggi, trascorsi due anni dalle prime segnalazioni, la situazione appare persino peggiorata: sono 470 le pratiche da istruire e, se non si interverrà con urgenza con l’inserimento in pianta organica di personale in grado di assicurare un servizio ottimale, scongiurando la paralisi di settori importanti per lo sviluppo economico locale, quali l’edilizia ed il commercio. A due anni dalle elezioni, la maggioranza che governa la città non è stata in grado di assicurare attraverso pubblici concorsi una dotazione organica in grado di garantire un servizio al cittadino fondamentale. Bisogna intervenire e bisogna farlo immediatamente. Un’alternativa non è ammessa e soprattutto non esiste!”

Gruppo Consiliare Partito Sardo d’Azione (Spanu e Pantaleo)

Pescatori in Amp, solidarietà da parte delle Borgate

ALGHERO – “Formare un comitato è un diritto fondamentale sancito dalla costituzione. I comitati sono formati da persone che si riuniscono per chiedere il miglioramento delle condizioni di vita nel proprio territorio di riferimento. Il comitato, oltre che a stimolare la responsabilità dei cittadini, spronandoli alla partecipazione, alle scelte inerenti la propria comunità, si fa promotore e interprete degli interessi e dei bisogni dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione e delle istituzioni in genere. Il comitato in sintesi fa da tramite tra amministrazione e cittadini, cercando il dialogo costruttivo con le istituzioni.

Per quanto anzi detto non possiamo esimerci dall’ esprimere la nostra solidarietà e vicinanza ai pescatori dell’area Marina protetta del Parco di Porto Conte che stanno anch’essi chiedendo di aprire un dialogo partecipativo e costruttivo per difendere il proprio lavoro. Ci auguriamo che quanto prima si possa arrivare, con il dialogo, a una soluzione condivisa per le loro problematiche”.

F.to

I Presidenti dei Comitati di Borgata

Luca Rondoni – Fertilia/ Arenosu.

Tonio Zidda- Sa Segada/ Tanca Farrà .

Angelo Sanna-Guardia Grande/Corea.

Amabile Simbula – Santa Maria La Palma.

Tonina Desogos- Maristella.

Le Borgate alla Giunta Conoci, “chiediamo il riconoscimento”

ALGHERO – “Si rende pubblico che in data 10/10/2022 è stata assunta al protocollo del Comune di Alghero con numero 0091853/2022 la nota dei comitati di borgata della bonifica storica algherese, con la quale si richiede all’Amministrazione comunale il riconoscimento ufficiale dei Comitati di borgata, il loro coinvolgimento e l’importanza negata che invece fu utilizzata come promessa elettorale.

 

Alla richiesta, che coinvolge la TOTALITÀ delle borgate esistenti nell’agro di Bonifica, non è  stata data, al momento, nessuna risposta.

La stessa richiesta rappresenta una svolta storica, se si pensa che tutte le borgate coinvolte comprendono circa il 50% dell’intero territorio del comune di Alghero.

Confidiamo che tale iniziativa venga accolta favorevolmente dall’Amministrazione comunale al fine di attivare tutte quelle forme e quei percorsi di condivisione previsti da svariate norme e trattati nazionali ed europei. L’innegabile risultato di attivare questa collaborazione costruttiva rinforzerebbe i rapporti tra Comitati e Amministrazione rendendo i primi di immediata e diretta espressione degli abitanti delle singole aree, informati e partecipi e i secondi più forti, attraverso scelte condivise dai territori coinvolti.

F.to

I Presidenti dei Comitati di Borgata

Luca Rondoni – Fertilia/ Arenosu.

Tonio Zidda- Sa Segada/ Tanca Farrà .

Angelo Sanna-Guardia Grande/Corea.

Amabile Simbula – Santa Maria La Palma.

Tonina Desogos- Maristella.

Si riporta di seguito la nota integrale:

Sig. sindaco comune Alghero

Assessore Peru Antonello

assessore Piras Emiliano

Oggetto: Riconoscimento comitati

I sottoscritti rappresentanti dei comitati di Borgata Fertilia-Arenosu, Maristella, Sa Segada-Tanca Farrà, Guardia Grande-Corea, e Santa Maria La Palma, nel ribadire la disponibilità alla collaborazione costruttiva con l’Amministrazione comunale di Alghero, chiedono che si proceda quanto prima al riconoscimento ufficiale dei Comitati di borgata e di quartiere della città, come da iter avviato negli anni scorsi e dai recenti impegni presi con la comunità.

Era già stato a suo tempo predisposto uno statuto comune, condiviso e controfirmato dalla quasi totalità dei comitati esistenti, che è nella disponibilità dell’Amministrazione comunale, ma che si allega per comodità.

I nuovi progetti e i processi decisionali previsti che vedranno protagonista il nostro territorio nei prossimi mesi necessitano di ufficialità e chiarezza e crediamo che i tempi siano ormai più che maturi per procedere con tale riconoscimento, al quale è stato altresì dedicato un intero paragrafo del programma elettorale unico del centrodestra “Alghero Futuro Prossimo”.

 

 

Lavoro clinico in co-terapia: formazione per psicoterapeuti, psichiatri e neuropsichiatri

SASSARI – “Il lavoro clinico in co-terapia: un campo relazionale condiviso”: e’ il tema del corso di formazione organizzato dalla Asl di Sassari e che punta a fornire strumenti pratico-clinici a psicoterapeuti, psichiatri e neuropsichiatri all’interno di un ambiente
che permetta ai partecipanti di acquisire nuove competenze che consentano agli operatori di lavorare in situazioni complesse (paziente, coppia, famiglia o gruppo), anche in lavori di coppia.

Il corso, organizzato dalla Struttura complessa di Formazione, Ricerca e Cambiamento Organizzativo di Ares e dal Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (Spdc) della Asl di Sassari, si svolgerà in due moduli il 24 e 25 ottobre e 21e 22 novembre 2022, presso l’ex Ospedale San Camillo di Sassari (scala A, III piano).

“Avere la possibilità di lavorare in coppia, anche tra professionisti di differenti servizi, permette di allargare gli orizzonti ermeneutici nella logica di una maggiore inclusività tra servizi diversi e modalità operative differenti, senza perdere lo sguardo sul contesto clinico grazie alla co-presenza di un altro terapeuta”, spiega Donato Posadinu, Direttore del Spdc di Sassari.

Il corso sarà condotto dal psicoterapeuta Sergio Guido La Rosa, formatore di fama internazionale; ha una durata complessiva di 32 ore, e’ accreditato Ecm ed è rivolto ai dipendenti della Asl di Sassari, delle altre Aziende Sanitarie regionali e a professionisti esterni.

Marco Tedde: Neurologia di Ozieri, si eviti chiusura

CAGLIARI – “Si eviti la chiusura di Neurologia di Ozieri”. Il consigliere regionale di FI Marco Tedde, membro della Commissione sanità, interviene sulla sospensione dei ricoveri presso la Neurologia di Ozieri ed il trasferimento dei degenti presso il reparto di Neurologia di Sassari  a far data dal 31 ottobre 2022, a causa della penuria di medici. “Una situazione preoccupante, dovuta alla ben nota carenza di medici, che rischia di cancellare una unità operativa inaugurata nel 2016 dopo anni di attesa e ingenti investimenti -ricorda Tedde-.” L’attività era stata già sospesa nel mese di giugno per mancanza di personale medico e delle minime condizioni per il normale funzionamento della struttura complessa. Dopo quasi tre mesi di sospensione, dal  19 settembre erano ripresi i ricoveri dei pazienti presso il reparto di Neurologia. “E’ ben noto che la carenza di personale medico risale a cause ed errori del passato, ma occorre oggi trovare soluzioni, anche temporanee, nell’attesa di misure strutturali. Non possiamo governare la Sardegna con la testa rivolta all’indietro  -chiude Tedde-.” 

Asl Sassari, presentata la bozza dell’Atto Aziendale

SASSARI – Presentazione della bozza dell’Atto Aziendale, modifica dei confini dei Distretti socio sanitari, specialistica ambulatoriale e Continuità territoriale. Sono questi i
temi trattati oggi durante la Conferenza Socio Sanitaria della Asl di Sassari, riunitasi nella Sala Langiu, del Comando della Polizia municipale della città di Sassari.

Alla riunione, presieduta dal presidente della Conferenza Gianfranco Soletta, ha partecipato una nutrita rappresentanza di amministratori del territorio. “La stesura congiunta di questo Atto, redatta prima dell’invio delle linee guida regionali, punta a ridare la forza ai territori, dove l’assistenza sanitaria viene erogata”, ha detto il
presidente Soletta, che ad inizio lavori ha rimarcato come: “Ci lasciano perplesse le linee guida regionali che mantengono inalterata l’impostazione della riforma Arru che per quanto criticata e osteggiata viene adesso confermata. Pertanto, chiederemo che per alcuni aspetti riguardanti la gestione dei servizi sanitari, già discussi con la
Regione, tra cui il mantenimento delle funzioni centralizzate all’Ares togliendo autonomia alle Asl,  siano rivisti dai vertici regionali”. D’accordo con questa impostazione gli altri sindaci, con in testa il Sindaco di Sassari,
Nanni Campus.

La bozza dell’Atto Aziendale è stata illustrata dal Direttore generale della Asl n.1, Flavio Sensi, che ha parlato di “un documento moderno e ambizioso, che punta a ridare dignità ai territori e alle professionalità”. Durante la presentazione è stato affrontato il tema di comunità che andrebbe ad implementare il servizio di Medicina generale, dell’esigenza di attivare nei vari Comuni gli Ambulatori di prossimità, presidiati da infermieri Asl, che possano diventare dei punti di riferimento per la popolazione.

Durante l’incontro, a cui hanno preso parte il Direttore Sanitario della Asl, Vito La Spina, e i responsabili del Distretti socio sanitari di Sassari, Piero Delogu, e di Alghero, Marco Guido, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Franco Sgarangella, e le Organizzazioni sindacali, il Dg Sensi ha illustrato la configurazione della Direzione
Aziendale e dell’area amministrativa a supporto della Direzione, della riorganizzazione delle Strutture ospedaliere di Alghero e Ozieri. Tra i temi trattati anche la specialistica ambulatoriale, l’assistenza de distretto socio sanitari e i loro confini, riqualificazione delle strutture sanitarie di Ittiri e Thiesi. Nei prossimi giorni la bozza del documento, illustrata oggi, verrà condivisa con i sindaci, i quali dovranno fornire le eventuali osservazioni

“Fallimento sanità algherese, oculistica in uno sgabuzzino”

ALGHERI – “Ormai e sotto gli occhi di tutti il dramma di una sanità fatta solo di proclami e passerelle, il fallimento è chiaro, le criticità sono tante, la farmacia territoriale aperta solo mezza giornata alla settimana, chirurgia operatoria chiusa, pronto soccorso allo stremo delle forze per la mancanza di medici, tempi lunghi di attesa e insostenibili per visite e prestazioni specialistiche. Oggi il problema è reparto di oculistica. Quest’ultimo situato al secondo piano dell’Ospedale Civile, il pseudo reparto di circa 30 metri quadri,con una sala d’attesa piccolissima con un paio di poltrone donate dall’associazione Rotary Club e non comprate dalla stessa azienda sanitaria , questo fa capire tutto ed evidenzia una scarsa programmazione aziendale. La sala d’attesa della dimensione di uno stanzino può ospitare cinque pazienti alla volta che devono condividere lo stesso spazio con il personale infermieristico e medico, spesso viene anche adibita anche come magazzino per attrezzatura della sala operatoria. L’unico servizio igienico sanitario situato all’interno di questo reparto,è utilizzato con i pazienti uomini e donne,infermieri e medici, ma non può essere utilizzato da un diversamente abile con carrozzina perché l’entrata del bagno è troppo stretta e non né permette il passaggio. Il servizio di oculistica che fino a qualche anno fa vantava circa 3200 interventi all’anno, oggi a malapena né garantisce circa un migliaio e quando gli permettono di fare le sedute operatorie,può garantire 3 sedute alla settimana per circa 44 interventi alla settimana con il limite di utilizzo ore 14, con il rischio che oltre questo orario il personale non garantisce la presenza, situazione questa non si verificava quando il servizio era dislocato presso dell’Ospedale Marino. Tra l’altro lo stato delle sale operatorie è precaria che non da l’idea che al loro interno possano essere rispettati i parametri igienico sanitarie previste delle norme. Mi pongo la domanda a questo punto: se le sale operatorie dell’ospedale Civile possono essere utilizzate per gli interventi dell’oculistica nonostante la situazione su riferita, perché quelle dell’Ospedale Marino no? Non mi pare queste decisioni prese dall’Antropologo da poltrona siano conseguenza di sopralluoghi e verifiche sul campo della reale situazione che versano la nostre strutture ospedaliere cittadine abbandonate e citate solo con proclami sulla stampa”

Christian Mulas presidente della commissione consiliare della sanità

Rifiuti abbandonati e decoro, 40 percettori dell’Rdc al lavoro

ALGHERO – Il Comune di Alghero impiega 40 percettori del reddito di cittadinanza (sugli oltre 1000 che prendono l’Rdc) con il progetto “L’Alguer lluenta – Una mano lava l’altra”. “In un periodo in cui le critiche più frequenti al reddito di cittadinanza riguardano il mancato impiego dei percettori, il Comune di Alghero con l’Assessorato all’Ambiente e l’Assessorato ai Servizi Sociali riesce ad occuparne 40 per proseguire le attività del progetto L’Alguer lluenta -una mano lava l’altra.” – così il Sindaco Mario Conoci. Ad illustrare il particolari dell’importante iniziativa è l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis – “I 40 percettori sono impegnati nella riqualificazione di aree con la raccolta di rifiuti abbandonati, la pulizia degli ambienti ed il posizionamento di attrezzature, sorveglianza e manutenzione di isole ecologiche ed altre strutture del sistema di raccolta differenziata, e nel supporto all’organizzazione di eventi di educazione ambientale. Nella fase iniziale, il progetto ha visto i partecipanti acquisire contenuti di carattere generale inerenti gli aspetti normativi sulla privacy, sicurezza sul lavoro, fattori di rischio e misure di prevenzione individuali e collettive con particolare riferimento all’attività che sarà espletata nel corso del progetto, nonché in merito alla normativa nazionale e comunale afferenti gli aspetti tecnici delle attività da svolgere tra cui: estirpazione delle erbe infestanti, pulizia strade e sentieri agrari, pulizia spiagge, pulizia strade urbane ed extra urbane, raccolta rifiuti e fogliame dalle strade e sentieri, pulizia dai rifiuti nel perimetro di corsi d’acqua, supporto nella organizzazione e gestione di giornate per la sensibilizzazione dei temi ambientali. Le attività in cui sono impegnati i precettori del reddito – prosegue Montis – rappresentano un  momento di promozione del processo di inclusione sociale, in quanto potranno sviluppare competenze e professionalità attraverso una nuova esperienza di lavoro. Non è da considerare secondario l’aspetto economico e di risparmio per le casse comunali che potrà così coprire parte di quei servizi ad oggi non coperti e per cui invece sarebbero diversamente necessarie ulteriori risorse.”.
“Voglio ringraziare i settori, sociale e ambiente per esser riusciti a mettere in piedi questi progetti che, aldilà delle apparenze, non sono per niente di facile avvio a causa delle criticità che le norme di attuazione del reddito di cittadinanza contengono e che vanno sicuramente rimosse.” – chiude il primo cittadino

Mariotti, riecco l’erbetta. Attesa per rinascita area e ritorno calcio |foto

ALGHERO – Riecco il manto erboso al Mariotti. Lo stadio, trasformato in parcheggio per l’emergenza Covid con la creazione dell’hub vaccinale nella palestra adiacente, ritrova, grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale, il canonico colore verde dei campi da gioco. Una struttura, come detto più volte, soprattutto da Algheronews, che rappresenta una potenziale ricchezza per tutto il territorio vista la posizione baricentrica e la sua ampiezza, se si considera anche l’ex-vivaio Comunale e altri spazi, oggi, inutilizzati.

In attesa di una progettazione e realizzazione definitiva di un disegno (ne esistono tanti e di valore) che possa finalmente essere attuato, c’è da comprendere, visto il ritrovato fermento intorno al calcio, quale squadra o squadra, andranno a calcare quel campo. Per adesso le due compagini in attività (Alghero Calcio in Prima Categoria e la Fc Alghero in Terza Catergoria) giovano, rispettivamente, a Maria Pia e, pare, a Olmedo.

Ovviamente, la speranza, oltre che venga riavviato un iter di riqualificazione dell’intera area del Mariotti, è che lo stesso stadio ritrovi squadre e tifosi per ridare dignità ad uno spazio inutilizzato (nonostante i diversi denari spesi e il glorioso, recente, passato) da troppi anni.

 

Piano del Parco, plauso di Fdi a Grossi e Direttivo. “Sinistra miope”

ALGHERO – “L’unica commedia è quella recitata dalla minoranza in Consiglio Comunale. Minoranza sbilanciata e ipermetrope, che al solito non coglie il punto di ciò che guarda. La nota del direttivo di Fratelli d’Italia è chiarissima e difficile da fraintendere. Riguardo l’approvazione delle linee guida da parte dell’Assemblea – e non certamente da parte del Consiglio Direttivo – abbiamo esplicitato i dubbi del nostro gruppo in proposito. Al riguardo era stata predisposta una mozione sospensiva della deliberazione delle linee di indirizzo che i nostri rappresentanti nell’Assemblea del Parco non sono riusciti a presentare in quella occasione perché impossibilitati a partecipare per cause indipendenti dalla loro volontà. Alla richiesta di aprire una fase di ascolto e di partecipazione della comunità locale sul Piano del Parco, indirizzata ai vertici del Parco e alla sua Assemblea (che è l’organo deliberante e ne determina l’indirizzo politico) il Consiglio Direttivo dello stesso Parco ha invece risposto in tempi brevissimi, programmando una serie di incontri finalizzati a garantire la più ampia partecipazione della comunità locale. Esattamente quanto da noi richiesto.

Ancora, accogliamo positivamente il favore del Consiglio Direttivo alla proposta inviata per il tramite del Parco ai membri dell’Assemblea per la costituzione di una commissione paritetica che approfondisca ogni fase di elaborazione del piano in perfetta sintonia con le norme in materia.

Questo razionalizzerebbe l’attività inerente al Parco rispetto alle Commissioni consiliari. Per la sensibilità dimostrata ringraziamo tutto il Consiglio Direttivo e, specificamente il nostro rappresentante, Adriano Grossi. Noi coopereremo certamente affinché la partecipazione e il coinvolgimento delle borgate e degli altri soggetti interessati vengano pienamente e concretamente garantiti. Il Piano del Parco non può essere liquidato da poche persone, senza un confronto schietto e diretto con la comunità coinvolta: sarebbe un errore insanabile che contribuirebbe a far sentire il Parco solo un’imposizione e non una reale opportunità di salvaguardia ambientale e di valorizzazione sostenibile del suo territorio. Invitiamo, infine, la minoranza ad essere altrettanto concreta e assai meno confusionaria, ma anche ad una maggiore prudenza ed accuratezza. Sempre più frequentemente, infatti, prende male la mira, sbaglia finanche bersaglio, colpendo chi non deve colpire, sempre più incapace di cogliere nel segno. Per il Direttivo Cittadino

Il coordinatore cittadino di FDI Marco Di Gangi