Violenze e Femminicidi, bestiale e immondo fenomeno. Odg con proposte da Mulas, Podda e Arcasedda

ALGHERO – La violenza contro le donne è una delle piaghe dell’attuale società. Ad oggi, ma il computo è tristemente da incrementare quasi ogni tre giorni, siamo arrivati a 96 donne uccise da uomini in contesti familiari, domestici o meno. Una vera e propria strage che, al netto dei soliti slogan e accuse da parte a parte, vede una società dove non si contempla la possibilità di “non vivere in coppia”. Soggetti deboli, a rischio, con patologie o meno, una volta che la compagna comunica la volontà di lasciarli, la uccidono. O con me o con nessuno altro. Non è solo patriarcato, anche perchè i contesti sono plurimi, ma è più, come detto, l’angoscia che sfocia in follia omicida di dover affrontare la comunità non più in coppia e soprattutto perdendo colei che era considerata come “cosa propria”.

Insomma, una fenomeno devastante, vergognoso che, da diversi anni, qualifica come sia arretrata la società italiana, ma non solo visto l’alto numero di stessi assassini che accadono negli altri paesi. Ma questa non può e non deve essere una consolazione, anzi. Nel paese in cui si decantano le facoltà della famiglia a partire dalle varie feste a tema, è proprio il contesto familiare a produrre, purtroppo, uno dei più bestiali delitti.

Sul tema e in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, i consiglieri Mulas, Arcasedda e Podda hanno firmato un ordine del giorno da sottoporre all’attenzione, discussione e voto del Consiglio Comunale.

ORDINE DEL GIORNO

PREMESSO CHE:

Un omicidio su quattro avviene fra le mura domestiche e che il 70% delle vittime sono donne;

Secondo le indagini di vittimizzazione elaborate dall’ONU e da altre agenzie di ricerca, nel mondo una donna su tre subisce, nel corso della propria vita, violenza, soprattutto in ambito domestico (violenza psicologica, fisica, economica, sessuale, religiosa);

Mamme, mogli, sorelle, ex compagne, donne di ogni età accomunate da un terribile destino: diventare vittime di violenza;

Sono oltre 100 i casi di femminicidio in Italia nel 2024 ad oggi;

La prima causa di morte violenta delle donne tra i 15 e i 49 anni è il femminicidio, con una percentuale tra il 15% e il 70% delle donne che ha subito violenza sessuale o fisica dal proprio partner;

In Sardegna i dati relativi al femminicidio sono particolarmente allarmanti: la regione è al vertice delle tabelle stilate dall’Istat, con una media di 0,78 femminicidi per 100.000 abitanti;

Ogni giorno, in media, sette donne in Italia denunciano una violenza sessuale;

La violenza sulle donne è un fenomeno in forte crescita, che fonda le sue radici nella negazione dei diritti umani e delle pari opportunità, attraverso la violenta appropriazione o soppressione del corpo della donna, alimentata da una concezione possessiva e consumista della sessualità;

Questo fenomeno genera paura e preoccupazione fra le donne, che meritano un’attenzione e un rispetto particolare, poiché ciò condiziona la loro possibilità di vedere garantiti i propri diritti fondamentali;

Anche nel nostro territorio si assiste a una preoccupante recrudescenza del fenomeno della violenza sulle donne, sia italiane che straniere, da parte di cittadini italiani e immigrati, e talvolta anche minori, che impone una riflessione approfondita sui valori su cui poggia la nostra società. L’affermazione del rispetto dei diritti umani e civili deve essere il nostro obiettivo, in un’ottica di integrazione fra culture diverse.

CONSIDERATO CHE:

La prevenzione con i braccialetti elettronici per i soggetti denunciati non ha portato i miglioramenti sperati, come emerso dalla “Relazione sulla governance dei servizi antiviolenza” della Commissione d’inchiesta sul femminicidio del Senato;

Isolamento, convivenza forzata, restrizioni alla circolazione e instabilità socio-economica hanno comportato per le donne e i loro figli una maggiore esposizione alla violenza domestica;

I reati di maltrattamenti contro le donne sono in aumento, non solo con violenza fisica, ma soprattutto con violenza psicologica.

PERTANTO, IL CONSIGLIO COMUNALE DI ALGHERO IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

1. Ad adottare una proposta di sensibilizzazione per tutte le attività commerciali e farmacie comunali di Alghero (o di altri Comuni) affinché stampino sullo scontrino il numero nazionale 1522, promuovendo la diffusione di informazioni sul numero antiviolenza e sensibilizzando la comunità su questo fenomeno;

2. A destinare il bene immobile confiscato alla criminalità organizzata, di 90 mq, a un servizio sociale, creando uno “Sportello di prevenzione al conflitto familiare”;

3. A potenziare il raccordo fra scuole, servizi territoriali e consultori familiari e per adolescenti, per intervenire più efficacemente nelle politiche educative sulla relazione fra uomo e donna, sull’educazione all’uguaglianza e sul rispetto delle differenze, rendendo obbligatori percorsi formativi di educazione alla cittadinanza;

4. A concertare e perfezionare con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico strategie volte a prevenire atti di violenza e a migliorare le modalità di accoglienza delle denunce, affinché il percorso per la donna che denuncia sia meno traumatico, specialmente quando il responsabile è un familiare;

5. A promuovere, con ogni mezzo a disposizione, un cambiamento sociale e culturale che elimini la disparità di genere, attraverso campagne di educazione alla parità e di sensibilizzazione contro ogni forma di stereotipo.

Primo firmatario:

Christian Mulas
Beatrice Podda
Anna Arca Sedda

“Vaccinazione antinfluenzale? Assolutamente si!”

ALGHERO – In previsione di un autunno difficile, con una forma influenzale che si preannuncia particolarmente violenta, si raccomanda la vaccinazione per i soggetti più a rischio. Quest’anno in Australia si è verificata la seconda stagione influenzale più pesante degli ultimi anni. Il virus predominante è l’AH3N2, una variante del virus influenzale, nota per essere in grado di eludere parte delle difese del sistema immunitario.

La preoccupazione degli esperti è che anche in Europa e in Italia, in base ai casi che si stanno già manifestando, l’epidemia influenzale possa manifestarsi con un percorso simile. Il clima è un fattore determinante per la diffusione dei virus respiratori e il freddo, ormai in arrivo, favorisce l’insorgenza dell’Influenza vera e propria con tutte le conseguenze sperimentate negli anni. I sintomi più comuni sono: un’insorgenza brusca della febbre oltre i 38°C; almeno un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, occhi arrossati); dolori muscolari e articolari.

I soggetti più a rischio, per i quali è raccomandabile la vaccinazione influenzale, sono: gli anziani, i pazienti fragili, ovvero con patologie associate e magari sotto terapie che compromettono il sistema immunitario, o anche a coloro che non sono venuti a contatto con virus simili negli anni precedenti. L’antinfluenzale può essere associato al vaccino anti Covid o a quello anti Pneumococcico.

Un particolare appello/allarme arriva dai Pronto Soccorso, già in grave sofferenza, e che nel periodo invernale, con l’influenza e le altre patologie respiratorie, vengono ulteriormente presi d’assalto. I sintomi influenzali spesso possono essere facilmente risolti col proprio medico curante e il vaccino eviterebbe i casi più gravi e quindi il ricorso alle strutture ospedaliere.

L’invito è dunque quello di vaccinarsi per il bene personale, ma soprattutto della collettività

Rischio idrogeologico e allagamenti, 6milioni dalla Regione

Cagliari, 19 novembre 2024 – In arrivo, nelle casse delle Province e della Città metropolitana di Cagliari, euro 6 milioni destinati alle spese per la manutenzione ordinaria e pulizia degli alvei fluviali. Lo stanziamento è stato deliberato nell’ultima riunione di Giunta su proposta dell’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu: “si tratta di risorse aggiuntive – spiega Piu – per rafforzare il perseguimento dell’azione di continuità nelle attività di manutenzione del reticolo idrografico. Sono convinto che sia importante garantire agli enti destinatari un contributo finanziario per intervenire nelle situazioni più critiche dei rispettivi territori e garantire una migliore efficienza del funzionamento idraulico dei corsi d’acqua, con benefici per le condizioni generali di sicurezza, incolumità delle persone, e salvaguardia dei beni”. Le risorse sono assegnate a ciascun ente su base proporzionale, assegnando i contributi per il 50% in relazione al numero di abitanti e per il restante 50% in relazione alla superficie territoriale afferente. Il finanziamento costituisce un contributo straordinario a destinazione vincolata i cui beneficiari sono individuati nelle società in house tramite la Città metropolitana di Cagliari e le Province. “Ho supportato con convinzione questa decisione – aggiunge Antonio Spano, consigliere regionale, che ha sostenuto l’iniziativa della Giunta regionale – perché ritengo sia un’attività importante, ormai fondamentale, per provare a contenere le conseguenze delle “bombe d’acqua” che sempre con maggiore frequenza si verificano e che tanti danni determinano nelle nostre comunità. L’auspicio è che questi finanziamenti possano storicizzarsi per consentire agli enti intermedi una manutenzione sempre più programmata e costante negli anni”. La delibera di Giunta stabilisce inoltre che gli interventi di pulizia e manutenzione dovranno essere eseguiti secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dalle Direttive per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti approvate dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino (deliberazione n.1 del 20.05.2015). “Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato – conclude l’assessore Piu – abbiamo il dovere di affrontare il tema degli eventi climatici, sempre più estremi, da ogni prospettiva che può rappresentare una criticità. Ogni iniziativa a sostegno della prevenzione rappresenta un argine per contenere le conseguenze, sempre più gravi, dei fenomeni atmosferici”.

Ketamina e cocaina rosa, arresti in Sardegna

CAGLIARI – I carabinieri del comando provinciale di Cagliari, con il supporto dello squadrone “Cacciatori Sardegna” e di un velivolo dell’11° Nucleo Elicotteri, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip di Cagliari a chiusura di un’indagine che sta smantellando un presunto sodalizio criminale attivo nel traffico internazionale di droga.

L’ attività, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, è iniziata dal sequestro record di 5 chili di ketamina proveniente dai Paesi Bassi e ha portato, durante il suo svolgimento, a 15 arresti e al sequestro di diverse droghe, tra cui la pericolosa “cocaina rosa”. Gli investigatori hanno raccolto gravi e concordanti indizi di reità utili a dimostrare come il gruppo, ben organizzato e con base in Cagliari, ma attivo anche a Oristano, con un metodosofisticato, avesse realizzato una fitta rete di spaccio che si rivolgeva anche ai frequentatori di locali notturni.

Minacce di morte, sentito Zoffili (Lega) a Sassari: “Confido nella Giustizia”

Roma, 15 nov. – “Stamattina sono stato ascoltato in tribunale a Sassari nel processo contro chi mi ha minacciato di morte quando ero Commissario Regionale della Lega in Sardegna augurandosi, con diversi insulti, di potermi un giorno ‘riempire di piombo’. Confido nella giustizia e sono certo che chi si è reso responsabile di questo gravissimo atto non rimarrà impunito”, così il deputato della Lega Eugenio Zoffili.

Nucleo commerciale della Polizia locale, 180 controlli in due mesi

ALGHERO – Due strutture di dehors abusive installate in un luogo di interesse storico e architettonico sottoposto a vincolo dalla soprintendenza, che nonostante numerosi solleciti i gestori del locale non hanno provveduto a rimuovere sono state smantellate questa mattina dagli operai del Comune con la supervisione della Polizia locale. Ora i costi saranno addebitati ai responsabili dell’illecito. È soltanto l’ultima delle attività compiute negli ultimi mesi dal Comando di via Carlo Felice, nucleo di polizia commerciale, per un totale di oltre centottanta controlli per verificare il regolare esercizio in città delle attività produttive.

È emerso un rispetto generale delle regole, a eccezione di ventotto illeciti per cui sono state sospese tre attività per condotte illecite recidive sull’occupazione abusiva di suolo pubblico; gli agenti, inoltre, hanno accertato che un esercizio di vicinato di ristorazione operava senza autorizzazione, e ne hanno disposto la chiusura, così come è accaduto per un’attività di acconciatore (il gestore era privo dei requisiti professionali). Sei irregolarità sono state riscontrate in capo a organizzatori di manifestazioni di pubblico spettacolo regolarmente autorizzate: occupazioni di suolo pubblico in eccesso, mancato rispetto degli orari in cui si sarebbe dovuto svolgere l’evento e dei valori limite di immissione della musica all’esterno. È stata revocata una licenza per ripetute violazioni amministrative e per non aver ottemperato alla chiusura temporanea dell’attività imposta al gestore dallo sportello unico attività produttive.

Dieci le sanzioni per altrettanti esercenti che avevano occupato senza alcuna autorizzazione un tratto di strada con tavoli e sedie. È stata interdetta la preparazione di alimenti al gestore di un esercizio vicinato per l’utilizzo di una canna fumaria non a norma, che provocava immissioni di fumo all’interno delle abitazioni sovrastanti.

Queste attività, realizzate in due mesi, fanno parte integrante della campagna di legalità promossa dall’Amministrazione, condivisa dagli esercenti e dai cittadini, posta a tutela della trasparenza, della legalità e della convivenza civile nella nostra comunità. L’occupazione degli spazi pubblici oltre l’area autorizzata limita il diritto delle persone a passare in sicurezza, in particolare quelle con difficoltà motorie o genitori con passeggini. Così come la musica oltre gli orari e i decibel previsti dalle norme violano il diritto al riposo.

Pesca illegale in AMP, sequestri e sanzioni

ALGHERO – Nell’arco di pochi giorni sono state eseguite sanzioni e sequestri nell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana e nel Parco di Porto Conte da parte del Comando Barracelli. L’attività di polizia si inquadra in una più ampia serie di controlli nell’ Area Marina Protetta posti in essere quotidianamente dal personale del Comando Barracelli al fine di vigilare e scongiurare in una zona di elevato pregio ambientale situazioni di pericolo tutelando fauna e flora e vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca, di tutela dell’ecosistema marino e terrestre. In particolare sono state riscontrate diverse violazioni della sospensione dell’attività di pesca professionale e conseguentemente anche di quella ricreativa e sportiva come previsto dal Disciplinare delle attività consentite nell’Area Marina Protetta, che ha avuto inizio lo scorso 1° settembre e che terminerà il prossimo 1° marzo 2025. Durante i controlli di questi giorni sono stati identificati e sanzionati diversi pescatori ricreativi ai quali, oltre alle relative sanzioni, sono stati sequestrati diversi attrezzi da pesca. Sono state inoltre accertate e contestate diverse violazioni al divieto di sosta notturno dalle 22:00 alle 06:00, lungo il belvedere difronte all’Isola Foradada, S.Imbenia e Tramariglio.

In pochi giorni sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 2.500 euro. Le violazioni più frequenti riguardano l’esercizio della pesca senza l’autorizzazione e durante il fermo biologico, l’utilizzo di strumenti per la cattura di cefalopodi come i polpi specie la cui pesca è sempre vietata ai pescatori ricreativi. In caso di mancata autorizzazione alla pesca in Area Marina Protetta è prevista una sanzione amministrativa da 300 a 1.032 euro e il sequestro dell’attrezzatura, nelle fattispecie più gravi e in caso di catture possono scaturire risvolti di carattere penale. “In accordo con l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte contiamo di attivare un distaccamento presso la sede del Parco, questo sarà composto da almeno otto barracelli appositamente formati e dopo aver superato una selezione interna. Il distaccamento sarà un punto riferimento per il rispetto della legalità a mare e non solo, continua il comandante Riccardo Paddeu, siamo impegnati giorno e notte per vigilare sul rispetto delle disposizioni dell’ente gestore, evitando il verificarsi abusi di ogni genere. Nei prossimi mesi, così come concordato con il Sindaco Raimondo Cacciotto, si procederà a rafforzare l’organico del Comando con l’avvio delle procedure selettive per l’arruolamento di ulteriore personale”.

Sardegna, strade di sangue. Grave tragedia nel nuorese: muoiono 4 giovanissimi

NUORO – Nuova gravissima tragedia della strada: Questa notte di mercoledì 30 ottobre all’ingresso del paese di Fonni: quattro ragazzi hanno perso la vita in un incidente stradale. A quanto pare, a seguito di una prima ricostruzione, il conducente di una Fiat Punto, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo in curva ribaltandosi e finendo in una scarpata.

Sul posto, verso le 23:51 sono intervenuti i vigili del fuoco del comando Nuoro, alcune ambulanze del 118 e i carabinieri. E’ occorsa tutta la notte per definire le operazioni di messa in sicurezza e i rilievi. Le persone decedute sono quattro giovani di Fonni compresi tra i 17 e i 20 anni e hanno perso la vita dopo essere stati sbalzati fuori dalla macchina.

Morte guardia giurata, “Un’altra vita spezzata mentre lavorava, urge più sicurezza”

CAGLIARI – “Un’altra vita spezzata, un’altra famiglia che piange il proprio figlio. Non ci stancheremo mai di ripetere che la sicurezza deve avere la priorità sui profitti delle aziende, si aumentino i controlli, si faccia formazione con le aziende, vengano applicate pene severe per chi trasgredisce”. Così la Cisl, con il segretario generale Pier Luigi Ledda, la segretaria generale Fisascat di Cagliari, Monica Porcedda, e il segretario generale di Cagliari, Mimmo Contu, commentano l’ennesima tragedia sul lavoro, accaduta oggi a Sestu.

“Nicolò Meloni era un ragazzo solare – ricordano i sindacalisti che lo hanno conosciuto – un giovane con tutta la vita davanti. Il nostro cordoglio e la vicinanza va ai suoi genitori. Ma con il dolore, c’è la rabbia per quanto accaduto: la magistratura deve ora accertare le responsabilità e le cause di questa ennesima tragedia, ma come sindacati sappiamo che troppo spesso le aziende della vigilanza, ad ogni rinnovo del contratto collettivo, cercano di risparmiare. Ogni giorno – sottolinea in particolare la Fisascat – ci troviamo a lottare con imprese che sottovalutano la sicurezza e su questo non cederemo mai di un passo. Siamo di fronte ad un’emergenza nazionale, ogni otto ore un lavoratore perde la vita: pretendiamo controlli, maggiore manutenzione, prevenzione, formazione” concludono i rappresentanti Cisl.