Nella nottata di ieri il personale della Compagnia barracellare, al Comando del Capitano Paddeu, in attività di pattugliamento terrestre lungo il litorale dell’Area marina protetta Capo Caccia–Isola Piana, ha notato la presenza, nel tratto di specchio acqueo compreso tra la torre del Lazzaretto e polt agra, di fonti luminose.
Appostatisi tra la vegetazione hanno quindi poi colto in flagranza due pescatori di frodo (provenienti dal sud Sardegna) intenti nell’attività di Pesca subacquea notturna muniti di torce e fucili da pesca.
I responsabili, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica in quanto impegnati nella pesca subacquea in un’area protetta, fattispecie vietata e configurante una condotta penalmente rilevante.
E’ stato effettuato anche il sequestro del prodotto prelevato (circa 20 kg di pescato tra cui grossi saraghi, corvine, spigole, polpi, seppie, barracuda e calamari) e delle attrezzature da pesca utilizzate. Oltre ai risvolti di carattere penale, la condotta messa in atto ha portato all’elevazione di sanzioni amministrative.
Il pescato, certificato dai veterinari del servizio igiene degli alimenti dell ats, è stato considerato idoneo al consumo umano e quindi donato dai barraccelli alla locale Caritas per fini benefici.
L”Attività Mette in evidenza la continua crescita e l impegno della Locale compagnia che compie queste operazioni sempre in stretta collaborazione sia con la Locale Guardia Costiera che offre sempre il proprio prezioso e primario Contributo avendone specifica competenza e con le altre forze del territorio.
CRONACA
Ennesimo sequestro di marijuana in Sardegna: oltre 1000 kg
NUORO – La Guardia di Finanza di Nuoro, nell’ambito della costante attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ha sequestrato di 1.214 Kg di infiorescenze di canapa stoccati in un capannone nella piana industriale di Bolotana e alla denuncia a piede libero di un giovane imprenditore agricolo del territorio. L’attività di servizio, finalizzata al costante monitoraggio dei soggetti che pongono in essere la coltivazione di canapa sativa light, ha consentito di individuare un capannone nel quale venivano poste in essere lavorazioni ulteriori rispetto a quelle consentite dalla legge
Ancora un sequestro di marijuana, 400 gr a Latte Dolce
SASSARI – Prosegue, l’attività di controllo del territorio nonché la prevenzione e repressione finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti della Polizia di Stato. Nella scorsa notte, nel quartiere di Latte Dolce, gli agenti della sezione Volanti della Questura di Sassari, impegnati in un normale servizio, hanno proceduto all’identificazione di alcuni ragazzi che stazionavano davanti ad un garage.
Nella circostanza i poliziotti hanno avvertito un forte odore di sostanze stupefacenti provenire dal box, ove, a seguito della perquisizione, hanno rinvenuto, confezionati e suddivise in 4 buste da freezer, circa 400 gr di marijuana. Pertanto a seguito di ulteriori accertamenti gli agenti hanno denunciato in stato di libertà due persone per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Ennesimo grave incidente, fenomeno cinghiali fuori controllo
ALGHERO – L’incidente di ieri notte sulla 131 all’altezza di Bauladu non fa altro che confermare l’allarme che come Coldiretti abbiamo lanciato più volte e che l’8 luglio scorso ci ha portato a scendere in piazza a Cagliari e in tutti i capoluoghi di regioni italiani per chiedere che e Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento della fauna selvatica.
“Un fenomeno fuori controllo – sottolinea il direttore di Coldiretti Oristano Emanuele Spanò – che con l’emergenza Covid, che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto, secondo una stima Coldiretti, ha registrato un ulteriore aumento del 15% dei cinghiali (in tutta Italia hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari) che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia”.
I branchi – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali (ci sono diversi casi a Dorgali come a Fluminimaggiore di pecore sventrate e ammazzate dai cinghiali), causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.
La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 200 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole (in tutta la Penisola) ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie è la gestione numerica della popolazione di questi animali. L’azione dunque secondo il Piano – continua la Coldiretti – deve essere indirizzata alla riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette.
“E’ palese che i cinghiali sono diventati un pericolo ed un problema non solo per le campagne ma per tutti i cittadini che si sentono meno sicuri anche nelle strade – afferma il presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Murru -. La Giunta ed il Consiglio regionale sono stati conseguenti agli impegni presi dopo la manifestazione di luglio approvando un ordine del giorno congiunto per la modifica della legge nazionale di riferimento (la numero 157 del 1992), cosi come si è attivato l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis con Provincie e Città Metropolitana per semplificare e sburocratizzare i procedimenti. Ma anche quest’ultimo incidente ci ricorda che occorre fare in fretta”.
Raid vandalico nella Facoltà di Architettura di Alghero
ALGHERO – Ancora un raid vandalico ad Alghero. Nel weekend, durante le ore notturne, è stata presa di mira la biblioteca della Facoltà di Architettura. Alcune persone si sono introdotte all’interno degli spazi nella struttura che insiste nel cuore del centro storico. In particolare pare siano entrate da Piazza Jhuaria e una volta raggiunti gli spazi interni sono state danneggiate alcune parti con il distributore di alimenti e bevande che è stato forzato per cercare di portare via il denaro presente all’interno. Pochi spiccioli che però hanno causato l’azione vandalica che non può che amareggiare il personale e gli studenti della facoltà. Sull’episodio indagano i Carabinieri. Le telecamere presenti, a seguito di un danneggiamento di anni fa, pare non siano funzionanti. Da segnalare che quella zona di Alghero è stata più volte oggetto di azioni vandaliche.
Sassari, stop bevande alcoliche all’aperto
SASSARI – Stop al consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in aree pubbliche e private aperte a uso pubblico, dalle 19 alle 6 del giorno dopo, in tutto il territorio comunale di Sassari. Lo ha stabilito stamattina il sindaco Nanni Campus con un’ordinanza in vigore da subito e fino a fine febbraio 2022. Sono naturalmente escluse dal divieto le aree esterne concesse in uso agli esercenti per la somministrazione, dove resta consentito.
La decisione è stata presa anche a seguito degli ultimi fatti avvenuti in città e legati al consumo di alcol per strada, soprattutto nelle ore serali e notturne. Lo scopo è garantire la sicurezza urbana e l’incolumità di chi vive nel territorio comunale, a tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, del decoro e della vivibilità urbana . L’atto spiega che «si intende per consumo di bevande il possesso di contenitori di queste a cui sia stato rimosso il dispositivo di chiusura del contenitore (tappo, linguetta della lattina, etc.), ovvero in bicchiere»
Olbia, fermato furgone con 500 kg di marijuana
OLBIA – Nel pomeriggio di ieri personale della Sezione Polizia Stradale di Sassari, Distaccamento di Olbia, durante un posto di controllo, ha proceduto alla verifica di un furgone, con a bordo 5 uomini. Il mezzo, che non si è fermato all’alt degli agenti, è stato raggiunto non molto distante, nei pressi di un deposito sito nella zona industriale della città. Nella circostanza è stato arrestato uno dei fuggitivi, che si trovava ancora sul mezzo, mentre gli altri quattro sono riusciti a scappare facendo perdere le proprie tracce. All’interno del furgone, i poliziotti hanno trovato un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, tipo marijuana, appena tagliata, stimato in oltre 500 kg. Grazie all’attenta attività investigativa, i poliziotti sono riusciti a risalire all’identità di uno degli altri fuggitivi, un uomo originario del nuorese, che, dopo essere stato rintracciato nei pressi della propria abitazione, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per pericolo di fuga ed inquinamento delle prove. L’arrestato ed il fermato sono stati tradotti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, presso il carcere di Sassari-Bancali. Le indagini proseguono sotto il più stretto riserbo
Vaccini, al via la terza dose al Mariotti
ALGHERO – Somministrazione dosi addizionali e dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Sars CoV-2 / Covid 19 : Come da comunicazione delle autorità sanitarie. È già possibile la somministrazione della terza dose di vaccino per gli ultraottantenni e fragili con prenotazione attraverso il sistema poste (n. 800009966 dalle 8 alle 20). Dal 19 ottobre la prenotazione delle cosiddette dosi “booster” sarà possibile con le medesime modalità (attraverso sistema Poste Italiane ) anche per esercenti delle professioni sanitarie ed operatori sanitari che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie sociosanitarie e socio assistenziali, sia pubbliche che private .
L’Hub Mariotti con apertura dal lunedì al venerdì con orario dalle 9:00 alle 14:00 continua la campagna di vaccinazione anche per chi deve ancora provvedere ad eseguire la prima somministrazione. Eventuali informazioni possono essere richieste presso l’Hub vaccinale dalle ore 09:00 alle 14:00. L’Hub continua a svolgere la sua attività con efficacia con l’auspicio da parte del Sindaco Mario Conoci “che oltre ai cittadini a cui è dedicata la terza dose, molti altri che ancora non hanno provveduto a vaccinarsi, per diversi motivi, si rechino presso l’Hub cittadino per ottenere la somministrazione”. Per chi non ha ancora provveduto alla vaccinazione non c’è bisogno di prenotazione, è necessario semplicemente recarsi presso il centro muniti di tessera sanitaria.
Le direttive dell’Assessorato alla Sanità della Regione prevedono il via libera anche alle vaccinazioni per il personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani. Adempimento, questo, già eseguito con celerità per tutti gli ospiti e operatori dei centri di Alghero, grazie alla tempestiva programmazione da parte della dirigenza del distretto. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori comunicazioni relative alle fasce di età dei soggetti vaccinabili
Rifiuti selvaggi, interventi dei Barracelli
Green Pass, ecco le nuove regole: controlli e sanzioni
ROMA – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, del ministro della salute, Roberto Speranza, e del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha firmato il Dpcm con le modalità di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo. Il decreto interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni.
I controlli del Green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati potranno avvenire attraverso “l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura”.
E’ quanto prevede il dpcm. “I soggetti che, per comprovati motivi di salute, non possono effettuare il vaccino contro il Covid-19, dovranno esibire un certificato contenente l’apposito “QR code” in corso di predisposizione. Nelle more del rilascio del relativo applicativo, il personale esente – previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al medico competente dell’amministrazione di appartenenza – non potrà essere soggetto ad alcun controllo” I clienti non sono tenuti a verificare il green pass dei tassisti o dei conducenti di Ncc. Lo precisano le Faq sui controlli del green pass pubblicate da Palazzo Chigi.
“Il lavoratore, pubblico o privato, è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del green pass”. Lo ribadisce una Faq del governo sull’obbligo di Green pass. Le sanzioni per chi acceda al lavoro senza pass vanno da 600 a 1500 euro, più “le sanzioni disciplinari” dei “contratti collettivi di settore”. Oltre allo stipendio si perde ogni “altra componente della retribuzione, anche previdenziale, con carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario. I giorni di assenza non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio”.
Per “assicurare efficace ed efficiente” verifica del Green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il ministero della Salute “rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità” per una verifica “quotidiana e automatizzata” rivelando solo il “possesso” di un certificato “in corso di validità” e non “ulteriori informazioni”. Lo prevede la bozza di dpcm sul Green pass, che prevede l’uso “di un pacchetto di sviluppo per applicazioni, rilasciato dal ministero della Salute con licenza open source”, che si può “integrare nei sistemi di controllo degli accessi, inclusi quelli di rilevazione delle presenze”.
“Per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all’erogazione di servizi essenziali, i soggetti preposti alla verifica” del Green pass “possono” richiederlo ai lavoratori “con l’anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore, ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro”.
Il sistema Tessera sanitaria “acquisisce tramite apposito modulo online, reso disponibile sul portale nazionale della Piattaforma” del Green pass, “i dati relativi alle vaccinazioni effettuate all’estero dai cittadini italiani e dai loro familiari conviventi nonché dai soggetti iscritti al Servizio sanitario nazionale che richiedono l’emissione della certificazione verde COVID-19 in Italia per avere accesso ai servizi e alle attività”, incluse quelle di lavoro, per le quali è previsto l’obbligo di pass.
“Nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento delle certificazioni verdi Covid-19 da parte della piattaforma nazionale Dgc, i soggetti interessati possono comunque avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che attestano o refertano” una delle condizioni per il rilascio della certificazione verde (vaccinazione, avvenuta guarigione o effettuazione del tampone)”.
Per i controlli del Green pass effettuati con App, “è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (qr code) delle certificazioni verdi Covid-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare per finalità ulteriori rispetto a quelle” per il controllo per l’accesso al lavoro “le informazioni rilevate dalla lettura dei qr code e le informazioni fornite in esito ai controlli” stessi.