ALGHERO – Cambio al vertice dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero: il Tenente di
Vascello Giuseppe Tomai assume la guida della Guardia Costiera della Riviera del Corallo subentrando al Tenente di Vascello Pierclaudio Moscogiuri che lascia l’incarico dopo due anni intensi e impegnativi. Il Comandante TOMAI, 31 anni, proviene dalla Capitaneria di porto di Chioggia dove ha prestato servizio sin dal 2014 dopo aver conseguito la Laurea in Scienze del
Governo e dell’Amministrazione del Mare al termine del Corso di formazione presso
l’Accademia Navale di Livorno e dove ha ricoperto diversi incarichi afferenti alla
sfera tecnico-amministrativa, correlata ai molteplici servizi d’Istituto che
caratterizzano il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Nell’impossibilità di tenere una vera e propria cerimonia del passaggio di consegne
a causa della perdurante emergenza pandemica e in ossequio alla policy della
Forza Armata, il Comandante TOMAI ha comunque avuto modo di rivolgere in data
odierna il suo primo saluto al nuovo ’“equipaggio” schierato negli spazi aperti interni
al comprensorio del Circomare, alla presenza del Capitano di Fregata Gabriele
PESCHIULLI, Capo del Compartimento Marittimo di Porto Torres.
Il Comandante TOMAI ha assicurato il massimo impegno al fine di proseguire nel
solco tracciato dal suo predecessore e di garantire gli elevati standard di efficienza
operativa e di costruttivo confronto con Enti Locali ed operatori del cluster marittimo
raggiunti dalla Guardia Costiera algherese.
Il Comandante Pierclaudio MOSCOGIURI, da parte sua, nel sottolineare come il
percorso compiuto negli ultimi 2 anni sia stato ricco di soddisfazioni professionali e
personali, ha espresso, non senza commozione, tutta la sua gratitudine agli uomini
che, in questi anni, hanno contribuito in maniera determinante alla sua azione di
Comando confermando, con il loro agire, che il raggiungimento degli obiettivi deve necessariamente essere il risultato di una visione condivisa e consapevole a tutti i
livelli gerarchici. Il Comandante cedente è atteso da un nuovo prestigioso e impegnativo incarico che comunque non lo allontanerà dalla Regione Sardegna, poiché sarà trasferito presso
la Scuola Sottufficiali della Marina Militare di La Maddalena.
CRONACA
Finanza, cambio al vertice: da Cavallaro a Rebechesu
SASSARI – Nella mattinata di ieri, con una cerimonia svoltasi presso la Caserma “Giovanni Gavino Tolis” alla presenza di S.E. il Prefetto di Sassari, Dott.ssa Maria Luisa D’Alessandro, e del Comandante Regionale Sardegna, Generale di Divisione Gioacchino Angeloni, il Colonnello Giuseppe Cavallaro ha lasciato il Comando Provinciale di Sassari al Colonnello Stefano Giovanni
Salvatore Rebechesu per assumere l’incarico di Comandante Provinciale di Sondrio. I tre anni che lo hanno visto al vertice delle Fiamme Gialle del Nord Sardegna sono stati molto intensi ed hanno consentito alla Guardia di Finanza di Sassari di conseguire importanti risultati in particolare nel settore della polizia economico-finanziaria, con il contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale internazionale ed in tutte le sue forme. Particolare impegno è stato profuso anche nell’attività a tutela della spesa pubblica, alla lotta alla criminalità
organizzata, al traffico di sostanze stupefacenti ed in materia di contraffazione e sicurezza prodotti. Tra le ultime operazioni di servizio vanno menzionate le operazioni “Marina
Resort” in materia di IVA, “Sotto Zero” e “Bad Village” in materia di reati fallimentari, “All Blacks” in materia di fiscalità internazionale, e “Green Fraud” e “Saeptum” in materia di spesa pubblica. Nel periodo di permanenza alla sede di Sassari, il Colonnello Giuseppe Cavallaro si è trovato ad intervenire in scenari delicati e complessi ed a far fronte ad eventi improvvisi con riflessi su tutta la collettività. Ci si riferisce anche, ma non solo, all’emergenza epidemiologica che da oltre un anno imperversa a livello mondiale e rispetto alla quale il Corpo, anche qui a Sassari, ha saputo reagire con la consueta, estrema determinazione e
resilienza, così come l’emergenza “latte” che ha visto impegnate le Fiamme Gialle in diuturni servizi di ordine pubblico su strade e presso le principali vie di comunicazione della provincia.
Il Colonnello Stefano Rebechesu, 50 anni, originario di Chilivani, ha frequentato l’Accademia del Corpo nel 1990. Proveniente dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma, dove ha ricoperto
l’incarico di Comandante del Gruppo Investigativo Finanziamento Terrorismo e, successivamente, di Capo Ufficio Analisi, struttura preposta all’analisi investigativa concernente le segnalazioni di operazioni sospette e gli altri flussi di intelligence operativa e finanziaria concernenti il riciclaggio, la minaccia terroristica e la proliferazione delle armi di distruzione di massa, nel corso della sua carriera ha prestato servizio con incarichi di comando presso la Tenenza di confine del Gran San Bernardo, i Gruppi Operativi Antidroga di
Palermo, Cagliari e Roma ed i Gruppi Investigazione Criminalità Organizzata di Roma e Cagliari. Assegnato al Comando Generale della Guardia di Finanza di Roma, tra il 2014 e il 2017 ha svolto gli incarichi di Capo Sezione Analisi e Patrimonio Informativo presso il II Reparto Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali. Laureato in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano e in Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha conseguito il Master di II Livello in “Homeland Security – Sistemi,
metodi e strumenti per la security e il crisis management” presso la Facoltà Dipartimentale di Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Ha frequentato specifici corsi in ambito nazionale e internazionale nei settori dell’investigazione e dell’intelligence, nonché della protezione delle infrastrutture critiche. Ha svolto attività di docenza sulle medesime materie nell’ambito dei corsi di qualificazione e specializzazione presso la Scuola Superiore di Polizia
Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lido di Ostia (RM) e la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia del Ministero dell’Interno di Roma e in seminari tenuti presso la Scuola di formazione del Sistema di informazione per la Sicurezza della Repubblica di Roma e altri enti pubblici e privati. Il Colonnello Giuseppe Cavallaro, al termine della cerimonia, ha rivolto a tutti i Finanzieri un sentito ringraziamento per la collaborazione prestata e per i risultati conseguiti ed augurato un sincero “in bocca al lupo” al Colonnello
Stefano Rebechesu per questa nuova esperienza nella sua terra. Il Prefetto di Sassari e il Generale di Divisione Gioacchino Angeloni hanno espresso parole di vivissimo apprezzamento per l’entusiasmo, l’eccezionale impegno profuso ed i lusinghieri risultati conseguiti dal Colonnello Giuseppe Cavallaro sia sul piano operativo che gestionale durante la sua permanenza
in terra di Sardegna. Al Colonnello Stefano Rebechesu hanno rivolto altresì un cordiale saluto di benvenuto unitamente ai migliori auguri di buon lavoro nella convinzione che saprà ben operare nel nuovo e prestigioso incarico.
Salvataggio di un cucciolo di delfino
CAGLIARI – Nel pomeriggio di oggi, la Guardia Costiera di Cagliari, al Comando del Direttore Marittimo Capitano di Vascello (CP) Mario VALENTE, ha effettuato con successo un disperato intervento di salvataggio di un cucciolo di delfino, rimasto intrappolato in una rete nello specchio acqueo interno al porto di Cagliari.
L’operazione è iniziata nel pomeriggio odierno, quando la sala operativa della Guardia Costiera cagliaritana è stata allertata sul numero blu per le emergenze in mare 1530 da un diportista, che ha richiesto l’intervento urgente dei militari per la presenza di un piccolo di delfino completamente intrappolato in un groviglio di nylon ed in evidente difficoltà natatoria.
Al fine di scongiurare il peggio ed evitare ulteriori sofferenze al cetaceo, sono stata immediatamente inviati sul punto due battelli veloci con a bordo personale del 13° MRSC e del 4° Nucleo sommozzatori Guardia Costiera Cagliari che, una volta giunti in zona, hanno notato la presenza di un piccolo esemplare di tursiope (Tursiops truncatus) in evidente crisi natatoria poiché completamente intrappolato dallo spesso filo di nylon di una rete, che ne impediva i normali movimenti. I militari intervenuti, dunque, usufruendo dell’assistenza telefonica fornita dal personale del Centro Studi Cetacei di Nora, hanno prontamente immobilizzato e tranquillizzato il piccolo, potendo così liberarlo dal pericoloso groviglio di nylon che gli stava velocemente togliendo le forze mettendolo in pericolo di vita. Una volta liberato, il cucciolo di delfino ha immediatamente ripreso la regolare respirazione, l’apnea e la nuotata al fianco di un esemplare adulto, sicuramente la madre, che ha seguito a distanza tutte le delicate fasi della liberazione.
La tempestività si è rivelata cruciale, in quanto i cetacei devono potersi muovere liberamente per alternare periodi di immersione con la respirazione polmonare, soprattutto per i giovani esemplari come quello salvato quest’oggi.
Il Comando della Guardia Costiera di Cagliari ricorda che, in caso di emergenze a mare, il numero blu da comporre è il 1530 sia da utenza fissa che cellulare, attivo h24 per garantire interventi immediati a tutela della salvaguardia della vita umana in mare e, via radio, il canale VHF 16. E’ importante segnalare tempestivamente anche la presenza di reti abbandonate (c.d. reti fantasma), pericolose sia per la fauna marina che per i bagnanti.
Barca in avaria, salvataggio in mare a Caprera
LA MADDALENA – Salvataggio in mare per la Guardia Costiera. La barca a vela di 13 metri e mezzo, battente bandiera francese, ha imbarcato acqua dopo un’avaria al motore ed era in balia delle onde. È la disavventura, conclusasi con un lieto fine, vissuta da due turisti di 60 e 65 anni. Erano partiti dal porto di Gaeta e stavano dirigendosi in Corsica, quando l’imbarcazione ha avuto un guasto al motore e ha iniziato a imbarcare acqua. I due hanno subito lanciato l’allarme e la Capitaneria di porto di Olbia ha immediatamente inviato la motovedetta Sar Cp 306, che ha raggiunto la barca a vela a circa 30 miglia ad est dell’isola di Caprera.
Tragedia ad Alghero, ciclista muore schiacciato da un bus
ALGHERO – Incidente mortale ad Alghero. Questa mattina verso le 10.30, lungo la strada Sp 55, all’altezza dell’ingresso per la spiaggia di Mugoni, un ciclista, dopo essere caduto con la sua bici al bordo della carreggiata, è stato travolto dal bus (di un gestore privato) che collega il centro città col litorale di Porto Conte. Il ciclista, un medico 64ene, è di origine statunitense, ma vive in Italia. Sul posto la polizia, municipale, col comandante Carmelo Pais d i servizi di soccorso che, però, non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo.
Nella foto l’incidente di questa mattina
Incendi Maria Pia, plauso di Solinas alla Forestale
ALGHERO – Gli uomini della Stazione Forestale di Alghero e del nucleo investigativo dell’ispettorato Forestale di Sassari hanno tratto in arresto un cinquatreenne di Alghero, accusato di incendio boschivo. L’uomo è stato sorpreso mentre appiccava l’ultimo di una serie di incendi che, fin dall’estate del 2020, avevano visto la medesima area, la pineta di Maria Pia, interessata dal fuoco. Secondo il Corpo Forestale sono emersi “indizi univoci, gravi, precisi e concordanti” che hanno convinto il Gip di Sassari Antonio Spanu e il sostituto procuratore Enrica Angioni a disporre l’arresto dell’uomo, che è stato tradotto nel carcere di Bancali
Il presidente Christian Solinas si è complimentato con gli investigatori del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione per l’operazione che ha portato all’arresto del presunto incendiario dei roghi di Alghero. Solinas rammenta “il fondamentale e prezioso lavoro svolto dagli investigatori e da tutti gli agenti del Corpo forestale regionale a presidio della sicurezza dei cittadini e del territorio”, attraverso l’impiego dei 1300 agenti giornalmente impegnati nella difesa del nostro patrimonio boschivo e ambientale. Il nostro massino sforzo – dice ancora il presidente – è quello di garantirne la massima salvaguardia e di assicurare alla giustizia tutti coloro che mettono a rischio la sua integrale tutela
Lesioni a poliziotto e droga, arresto e denunce
OLBIA – Personale della Polizia di Stato nell’ambito dei servizi istituzionali finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in generale ha proceduto ad una serie di attività che hanno portato all’arresto di una persona per resistenza e lesioni a un pubblico ufficiale ed alla denuncia in stato di libertà di altre tre, per fatti occorsi in distinte situazioni.
Gli agenti del Commissariato di P.S. di Olbia sono intervenuti in un locale sito in via Vittorio Veneto a Olbia, ove una 31enne di origini ucraine, palesemente in preda ai fumi dell’alcool, dava fastidio agli avventori del locale.
La donna, per nulla intimorita dall’arrivo del personale in divisa, si è scagliata contro i poliziotti proferendo al loro indirizzo insulti di ogni genere e con un porta salviette in metallo presente sui tavolini del bar, ha colpito un agente alla testa.
L’ucraina è stata tratta in arresto e dopo le formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stata condotta presso il carcere di “Bancali” di Sassari per i reati di resistenza e lesioni a un pubblico ufficiale. Altresì una pattuglia delle Volanti, dopo aver notato una macchina di grossa cilindrata, che si aggirava con fare sospetto nel quartiere “Isticadeddu” sito nella periferia di Olbia, ha proceduto al controllo del veicolo, e dopo un’accurata perquisizione, dei due olbiesi un maschio ed una donna, ha rinvenuto un bilancino elettronico e diversi grammi di cocaina.
I due giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Infine i poliziotti del Commissariato di Olbia sono intervenuti in un appartamento del centro storico olbiese, dove era stato segnalato un anomalo via vai di persone.
All’interno dell’abitazione, hanno trovato un 28enne venezuelano, che oltre a svolgere attività di meretricio, deteneva diversi grammi di cocaina.
L’uomo, pregiudicato per reati simili e per gravi reati contro la persona, dopo esser stato accompagnato in Commissariato per le formalità di rito, è stato denunciato in stato di libertà alla competente A.G., per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Guardia Costiera, salvataggio in mare
BOSA – Giornata impegnativa per i militari della Guardia Costiera diBosa, già impegnati da quattro giorni nella vigilanza sullo sgombero dello specchio acqueo tra Bosa Marina e Porto Alabe, zona interessata dal prelievo di acqua da parte dei canadair impegnati nella lotta all’incendio nel Montiferru. Nella mattinata odierna una coppia di turisti romani ha avuto una avaria al motore del proprio gommone mentre navigava nei pressi di S’Abba Druche, il provvidenziale intervento del battello GC-A63, che si trovava già in mare per vigilare sull’interdizione del tratto di mare antistante Tresnuraghes, ha impedito che il gommone finisse sugli scogli, salvando i due malcapitati. Nel pomeriggio di oggi invece la motovedetta SAR CP 835 è intervenuta in località Tentizzos Torre Argentina mettendo in salvo un 36enne turista francese precipitato in mare dalla scogliera a picco da una altezza di circa sei metri, riportando una frattura scomposta del femore e diverse ed estese escoriazioni.
Il turista, inizialmente assistito da alcuni bagnanti locali che sono riusciti a issarlo su un materassino, è stato prontamente soccorso dai militari della Guardia Costiera e dopo essere stato issato a bordo della motovedetta è stato condotto presso il porto fluviale di Bosa dove è stato affidato alle cure del personale sanitario del 118 nel frattempo intervenuto presso la banchina fluviale, per poi essere trasportato presso l’ospedale di Nuoro. Si rammenta che da quattro giorni è in corso il rilancio di avviso urgente ai naviganti nonché una ordinanza di interdizione del traffico marittimo nella zona compresa tra Bosa Marina e Porto Alabe nel tratto di mare compreso tra i 200 ed i 1000 metri dalla costa, in quanto in tale area sta tuttora avvenendo il prelievo di acqua da parte degli elicotteri e dei velivoli impegnati da giorni nella lotta all’incendio nel Montiferru. La presenza di diportisti in tali aree interdette, in violazione dell’ordinanza della Guardia Costiera di Bosa, oltre a costituire illecito amministrativamente rilevante, provoca notevoli difficoltà alla catena dei soccorsi, pertanto l’utenza marittima locale è invitata al rispetto delle misure attualmente vigenti in considerazione della grave emergenza in atto.
Incendi, Comuni e Diocesi per raccolta fondi
ALGHERO – La rete della solidarietà si allarga e abbraccia tutto il territorio del Montiferru. Con Cuglieri, anche Santu Lussurgiu e Tresnuraghes hanno attivato le raccolte fondi istituzionali alle quali tutti sono invitati a partecipare con una donazione.
Anche la Diocesi di Alghero – Bosa ha istituito fondo di solidarietà diocesano “Emergenza incendio Montiferru” per aiutare le popolazioni in difficoltà. La raccolta fondi si è aperta con un contributo predisposto dal vescovo Mauro Maria Morfino.
Di seguito i riferimenti per accedere alle pagine istituzionali dei Comuni di Santu Lussurgiu e Tresnuraghes e della Diocesi per trovare le coordinate bancarie della donazioni
https://www.comunesantulussurgiu.it/archivio/news/Santu-Lussurgiu-per-la-Ricostruzione_533.asp
https://www.comune.tresnuraghes.or.it/ente/avvisi/981
http://www.diocesialghero-bosa.it/emergenza-incendi-montiferru-fondo-di-solidarie
Bar trasformato in discoteca, blitz della Polizia
SASSARI – Centinaia di ragazze e ragazzi, ammassati, senza mascherina, che ballavano senza alcun rispetto delle norme per contrastare il diffondersi del coronavirus, che nella sua variante Delta sta colpendo soprattutto i più giovani. È quanto ha accertato la Polizia locale di Sassari durante due blitz compiuti nel fine settimana in un pubblico esercizio sul litorale del sassarese autorizzato alla somministrazione di alimenti e bevande. Il locale era stato trasformato in discoteca.
Il gestore, recidivo poiché già tre settimane fa era stato sanzionato dagli agenti con le stesse motivazioni, dopo aver intrattenuto gli ospiti fino all’una del mattino con musica di sottofondo che diffondeva i brani di un noto cantautore, alle 2 ha liberato le aree precedentemente occupate dai tavoli e dai divanetti trasformando il bar in una discoteca. Da quell’ora si sono concentrati nel locale circa duecento tra ragazzini e ragazzine, arrivati proprio per questo, che hanno ballato nel pubblico esercizio trasformato in discoteca. La pre-serata si è quindi trasformata in serata disco, con luci e musica mixata dal dj.
Ancora oggi in tutta Italia le discoteche sono chiuse. Una norma ancora in vigore per contrastare il diffondersi del coronavirus. Il bar che ha permesso di danzare ai suoi avventori non solo ha violato la legge, ma ha anche mostrato di non aver alcun rispetto verso la categoria dei gestori di discoteche. Gli agenti al loro arrivo, poco prima delle 3, hanno contestato al gestore la mancanza di agibilità del locale per esercitare come discoteca, attività che configura un reato punito dall’articolo 681 del codice panale.
Inoltre, sono state contestate numerose sanzioni di natura amministrativa: la diffusione di musica oltre il limite temporale sancito dall’ordinanza sindacale per preservare il riposo dei residenti, l’inottemperanza alle prescrizioni di cui al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, l’organizzazione di trattenimenti danzanti. Sono state, inoltre, contestate violazioni delle prescrizioni imposte allo scopo di contenere la diffusione del coronavirus e, specificamente, l’aver favorito assembramenti e aver consentito che i clienti del locale non indossassero la mascherina.
La notte tra sabato e domenica il titolare del locale ha reiterato la condotta trasgressiva trasformando ancora una volta il bar in discoteca. Questa mattina gli atti saranno trasmessi alla Procura della Repubblica del Tribunale di Sassari con specifico riferimento ai reati contestati. Lo Sportello Unico delle attività produttive del Comune di Sassari ha già predisposto la sospensione dell’attività, come prevede la normativa in questi casi.