La Fondazione cerca operatori informatici, bando da 135mila euro

ALGHERO – La Fondazione Alghero, che, restando a quanto emerso in queste settimane, sta predisponendo il bando per l’individuazione della figura del direttore, cerca un operatore economico con cui stipulare un accordo quadro per l’affidamento del «servizio di assistenza e manutenzione dei servizi informatici» per i prossimi tre anni (36 mesi) ad un importo base di euro 135mila euro oltre Iva (prevista una proroga per ulteriori 6 mesi, per il valore stimato di 22.000,00).

Le aziende interessate ad essere invitate alla trattativa diretta sul portale Sardegna Cat, dovranno accredditarsi entro il 28 marzo 2025, inviando Per all’indirizzo fondazionealghero@informapec.it entro e non oltre, pena l’esclusione, le ore 12. La “Richiesta di offerta” (Rdo) verrà inviata a tutti gli operatori economici iscritti nella categoria merceologica “AD26 – Servizi di Assistenza Informatica e di Supporto” che abbiano presentato l’istanza di manifestazione di interesse allegata ai documenti di gara. Tra i requisiti per partecipare l’operatore dovrà aver svolto nei tre anni precedenti, almeno un servizio analogo a quello richiesto.

Il criterio di aggiudicazione dell’appalto sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo (ai sensi dell’art. 108 del D.lgs. 36/2023). Il bando di gara, unitamente all’avviso, al disciplinare, al capitolato tecnico e ai successivi documenti inerenti alla procedura in oggetto, sono pubblicati sul sito istituzionale della Fondazione Alghero dallo scorso 18 marzo ma soltanto oggi si è avuta notizia del procedimento. (nessuna pubblicità o comunicazione è stata infatti realizzata, così da portare a conoscenza le aziende potenzialmente interessate).

Classico e Scientifico, Mani in Pasta: un viaggio tra tradizione e territorio

ALGHERO – Nell’Istituto Enrico Fermi di Alghero, gli studenti delle classi V Classico e III A Scientifico hanno partecipato al progetto “Mani in Pasta”, ideato e curato dai docenti referenti, con il prezioso sostegno del professor Antonio Farris, Presidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre e già docente di Microbiologia Agro-alimentare nell’Università di Sassari, che ha seguito l’iniziativa in tutte le sue fasi, intervenendo con spiegazioni per i ragazzi e coinvolgendo esperti del settore, da lui stesso contattati.

Tutto è iniziato con una lezione sulla storia e sull’attualità della cerealicoltura tenuta dal dott. Marco Dettori, ricercatore presso l’Agenzia Regionale AGRIS, seguita da una visita al Molino in pietra (impresa Mulino) situato nella zona di Ungias-Galantè, dove il dott. Pietro Fois, socio dello stesso Molino, ha illustrato i segreti dei grani e delle lavorazioni degli sfarinati.
Poi, sotto la guida del Prof. Farris, gli studenti si sono addentrati nella conoscenza del Lievito Madre, imparando a prepararlo e a comprenderne il ruolo nella panificazione. L’attività si è infatti poi spostata in laboratorio, dove i ragazzi hanno osservato al microscopio i batteri (fermenti lattici) e i lieviti della madre acida, responsabili della lievitazione naturale.
Non è mancata la sfida sensoriale, guidata dal gastronomo Tommaso Sussarello: la degustazione di diversi tipi di pane per notare le differenze tra i prodotti fermentati con il lievito madre e quelli con il lievito di birra, tra la cottura con il forno a legna e quello industriale.
Il momento più atteso? L’impasto vero e proprio! Affiancati dalla Signora Teresa Falche, esperta in panificazione domestica, ogni studente ha creato il proprio pane, portandolo a casa per la cottura e la degustazione.

Il progetto non mirava a sviluppare competenze pratiche, ma a offrire una preziosa riflessione sull’importanza della qualità delle materie prime nella panificazione. L’attenzione si è concentrata sulle proprietà del lievito madre rispetto al lievito di birra e sull’utilizzo di sfarinati (di grano duro) di pregio del territorio, capaci di conferire al pane caratteristiche superiori rispetto agli sfarinati importati, spesso soggetti a lunghi tempi di conservazione e di trasporto nelle stive delle navi.
In un’epoca in cui l’industria alimentare domina il mercato, riscoprire il pane fatto con sfarinati locali ha rappresentato un’occasione per avvicinare i ragazzi ai valori della tradizione e della consapevolezza alimentare.

Un’esperienza che ha lasciato il segno: non solo per il profumo del pane appena sfornato in casa, ma, soprattutto, per il valore culturale e nutrizionale delle scelte alimentari.
“Mani in pasta” è la dimostrazione che imparare con le mani e con il cuore, guidati da esperti e docenti appassionati, è il modo migliore per crescere cittadini più consapevoli e attenti alla qualità del cibo.
Fondamentale per la realizzazione del progetto è stato il supporto del Dirigente scolastico Mario Peretto che, con un’attenta organizzazione, ha reso possibile lo svolgimento dell’intera attività all’interno dell’Istituto, garantendo ai ragazzi un’esperienza formativa completa e coinvolgente.

La Grupta de Neptú entre exploració i salvaguardia, encontre de l’Òmnium Cultural

L’ALGUER – Divendres 14 a les 18:30 al Carrer La Marmora 64, l’Òmnium Cultural de l’Alguer organitza un encontre on se parlarà de “ La Grupta de Neptú entre exploració i salvaguardia” a càrrec de l’espeleòleg Giampiero Mulas. La Grupta de Netpú, famosa en tot lo mon, representa un patrimoni ambiental que encara avui és poc coneixut i l’obra de investigació i sensibilització és fondamental per favorir la sua tutela. Per aqueixos motivos Òmnium Cultural de l’Alguer ha organitzat l’encontre per valoritzar aqueix inestimable patrimoni non sol ambiental ma també cultural i lingüístic. Durant l’encontre se projectaràn imatges inèdites de algunes parts de la Grupta no accessibles al públic.
Giampiero Mulas és especialista en espeleologia sotamarina, ha fet exploracions a més de 140 gruptes en tot lo territori de l’Alguer, és soci del Grup Espelelògic Alguerés.

Venerdì 14 alle 18,30 presso la sua sede istituzionale in via Lamarmora 64, l’Associazione Òmnium Cultural de l’Alguer organizza un incontro con lo speleologo Giampiero Mulas dal titolo “La Grotta di Nettuno tra esplorazione e salvaguardia”. La Grotta di Nettuno, famosa in tutto il mondo, rappresenta un patrimonio ambientale ancora poco conosciuto e l’opera di ricerca e di sensibilizzazione è fondamentale per favorire la sua tutela. Per questi motivi Òmnium Cultural de l’Alguer ha organizzato l’incontro per valorizzare questo inestimabile patrimonio non solo ambientale, ma anche culturale e linguistico. Durante l’incontro si proietteranno immagini inedite di alcune parti della grotta non aperte al pubblico.
Il relatore Giampiero Mulas è uno specialista in speleologia subacquea, ha fatto esplorazioni in più di 140 grotte in tutto il territorio di Alghero ed è socio del Gruppo Speleologico Algherese.

Alessio Mura, ambasciatore del gusto di Alghero

“Un onore e un nuovo punto di partenza”. Oggi ho avuto il privilegio di essere ospitato presso il Comune di Alghero e di ricevere un importante riconoscimento dal Sindaco Cacciotto e dal consigliere Mulas e assessore Piras. Essere premiato dalla mia città ha un valore immenso per me.

Questo riconoscimento non è un traguardo, ma un nuovo inizio: continuerò a portare con orgoglio il nome di Alghero in Italia e nel mondo, diffondendo la cultura e il gusto della nostra terra ovunque io vada.

Essere Ambasciatore del Gusto significa non solo promuovere l’eccellenza tradizionale gastronomica, ma anche raccontare la storia, le tradizioni e l’identità di un territorio unico.

Alghero è nel mio cuore e nei miei progetti, ed è un onore poterla rappresentare.

Sarò sempre a disposizione per qualsiasi iniziativa che possa portare Alghero sempre più in alto, con la stessa passione e dedizione che metto ogni giorno nel mio lavoro. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo momento speciale”

Alessio Mura

Sassari Città delle Donne, un 8 marzo di racconti e musica

SASSARI – Una giornata di letture, canzoni, aperitivi, appuntamenti a teatro, racconti e immagini per fare dell’8 marzo un richiamo all’importanza di costruire una comunità che guardi al futuro dalla prospettiva femminile, immaginando una città più inclusiva, accogliente e solidale, in grado di coinvolgere, di estendere il perimetro della partecipazione, della cittadinanza attiva e della materializzazione dei diritti di tutte e di tutti. È l’idea che ispira Sassari città delle donne: 8 marzo sempre, manifestazione diffusa patrocinata dal Comune di Sassari grazie alla triangolazione tra il settore Politiche educative, il settore Politiche sociali e la commissione consiliare permanente per i problemi sociali, pubblica istruzione, attività culturali, sport, turismo e spettacolo.
Grazie alla regia di Memoria Storica Torresina e Clip e al contributo finanziario della Fondazione di Sardegna, sabato 8 marzo le donne saranno protagoniste di due momenti che animeranno il centro per rilanciare una delle direttrici principali lungo le quali si muove l’amministrazione Mascia: Sassari Città delle Donne, appunto.

«Per cambiare prospettiva occorre adottare il punto di vista delle donne», ribadisce il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia a pochi giorni dalla Giornata internazionale della donna. «Il ruolo non ancora adeguatamente riconosciuto investe la dimensione privata e quella pubblica – rimarca – crediamo in una città che affida alle donne ruoli decisionali e apicali, che costruisce una comunità attenta e solidale, che garantisce condizioni di uguaglianza e opportunità di accessibilità, inclusione e partecipazione».
Si inizia alle 11.30 in largo Pescheria, nella nuova sede di Clip, acronimo di Collettivo Letterario Informale Performativo. A voce alta – A bozi manna è il titolo dell’incontro animato da letture e poesie a cura dei componenti dell’associazione e dei loro ospiti, intervallati dalla musica di Rita Casiddu. Questa prima parte della manifestazione si chiuderà con un aperitivo conviviale nel cuore del centro storico.

Alle 19 a fare gli onori di casa al teatro Civico di corso Vittorio Emanuele sarà l’Amst, ossia l’associazione di promozione sociale Memoria storica torresina. Un secolo di sport femminile a Sassari, giunta alla sua terza edizione, sbarca a Palazzo di Città fra proiezioni di foto d’epoca, racconti, aneddoti e curiosità col giornalista Andrea Sini. Durante la serata a ingresso gratuito (sino a esaurimento posti), sono previste alcune incursioni musicali di Giuliano Rassu.
«La cultura, l’arte, l’incontro e la convivialità possono essere preziosi strumenti per veicolare messaggi dal valore universale, per educare a un mondo capace di parlare quotidianamente e attraverso più linguaggi di diritti, di pari opportunità e di diritti», sostiene l’assessora alla Cultura, Nicoletta Puggioni, mentre per l’assessora alle Politiche sociali, Lalla Careddu, «è fondamentale che l’8 marzo cessi di essere un fatto isolato, una ricorrenza, ma che diventi anche nella nostra comunità un’occasione per fare il punto, per aggiornarci, per verificare i passi avanti compiuti nella direzione di una città più inclusiva e più giusta». Per Vannina Masia, presidente della commissione consiliare competente, «è fondamentale l’alleanza con operatrici e operatori culturali, sociali, economici e istituzionali, come in questo caso, per tenere alta l’attenzione su diritti e pari opportunità, determinanti per costruire la nostra idea di città che cambia».

All’ideazione dell’iniziativa e alla definizione del programma ha contribuito anche il consigliere comunale Giovanni Dessole. «Abbiamo pensato a un 8 marzo diverso, che vada oltre le celebrazioni, le liturgie istituzionali e i riti più consumistici – afferma – per farsi richiamo alla consapevolezza, alla cura, all’attenzione».

Per centrare il bersaglio, il Comune si è avvalso del contributo di Amst e Clip. Un secolo di sport femminile a Sassari ripercorre un secolo di storia cittadina attraverso le imprese delle tante sportive che hanno lasciato un segno. «Lo sport deve essere inclusivo, la presenza delle donne nella storia dello sport sassarese è sempre stata significativa e vincente», è il messaggio dell’Associazione memoria storica torresina. «Crediamo molto in questo viaggio narrativo alla scoperta di quel mondo», dicono i dirigenti. «Sassari è da sempre molto attiva in ambito sportivo – concludono – e sin dai primi del Novecento la presenza delle donne è centrale».

«Con A voce alta – A bozi manna ci ritroviamo per raccontare, ascoltare, uscire dalla nostra zona di comfort», è la sfida di Clip. «Leggeremo storie che favoriscono una riflessione sulla situazione delle donne, di diritti e di opportunità da conquistare ogni giorno – è l’idea – coi racconti e la musica portiamo avanti la nostra lotta quotidiana a supporto di tutte le donne e di tutte le minoranze che non hanno voce».

La mitica “Mestra Paola” è ritornata a scuola, “faro delle canzoni algheresi”

ALGHERO – “Oggi “la mestra” è tornata a scuola. La mitica Signora Paola che a intere generazioni di bambini ha fatto scoprire le canzoni algheresi è stata invitata, grazie a Elisa Ceravola, dall’Istituto comprensivo 1 Alghero (via XX Settembre), a parlare di lei, della sua storia e della musica algherese nell’ambito del progetto “la musica e i musicisti algheresi. La verve la stessa di quando insegnava, la battuta sempre pronta e non ha disdegnato neanche di accennare una canzone.

“Sono felice della giornata che ho passato”, ha detto al telefono, “ma i ragazzi di oggi le canzoni algheresi non le conoscono, eppure Ciù Franziscu ai miei tempi la conoscevano tutti”; Oggi quei ragazzini erano i docenti della scuola e gli alunni i loro figli”.

“I tempi sono cambiati, gli anni sono passati, ma tu cara madre, resti “la mestra di canto algherese”, scrive la figlia, giornalista e operatrice della comunicazione, che da anni vive a Roma, Elisabetta Palmisano.

Congratulazioni e un caro saluto a “Zia Paolina” anche dalla redazione di Algheronews

Lions Alghero e Arpas per Educazione ambientale al Comprensivo 3 di Alghero

ALGHERO – ASi è tenuto oggi un incontro organizzato dal Lions Club Alghero in accordo con la Dirigente Scolastica Paola Masala dell’IC n° 3 per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche relative all’ambiente e al clima con la presenza del Presidente del Lions Club Alghero Giovanni Congiu e l’esperto ARPAS dott. Andrea Motroni.

Negli ultimi anni i cambiamenti climatici sono diventati oggetto di interesse non solo degli addetti ai lavori ma anche degli organi di informazione, dei cittadini e del mondo della scuola. In particolare, i giovani e giovanissimi stanno dando un notevole impulso alla diffusione delle informazioni, anche attraverso la richiesta presso gli organi competenti di prendere provvedimenti sui problemi legati all’ambiente perché preoccupati per il loro futuro.

La lezione conferenza, in forma anche laboratoriale, ha avuto la finalità di dare le basi scientifiche ad una tematica così tanto trattata ed ancora dibattuta, attraverso un ragionamento sui dati misurati, sui rapporti causa-effetto sia all’interno delle dinamiche del clima, sia tra attività antropiche, azioni quotidiane, e riscaldamento globale, con una visione agli scenari climatici futuri. Scopo del laboratorio è cercare di superare un gap conoscitivo, dando maggiori strumenti per la conoscenza dei fenomeni e provocando una riflessione sulle abitudini quotidiane che non aiutano il clima, attraverso il calcolo dell’impronta ecologica degli studenti.
Tra gli argomenti trattati, i climi e il clima della Sardegna, le differenze tra tempo meteorologico e clima, la variabilità climatica e cambiamento climatico.

Il progetto educativo ha una importante finalità educativa e mira ad approfondire le conoscenze sulle problematiche ambientali, a sensibilizzare gli studenti ad un maggior rispetto dell’ambiente e ad indicare le regole che sono alla base di un comportamento ecosostenibile. L’intento è quello di stimolare il senso di responsabilità e di consapevolezza sugli effetti che le abitudini quotidiane e le azioni umane possono avere e quindi stimolare ad assumere stili di vita sostenibili che si traducono in comportamenti virtuosi nell’ambiente scolastico e familiare.
Il prossimo incontro si svolgerà il giorno 5 marzo presso la sede di Via Biasi e si vedranno altri studenti coinvolti nelle attività laboratoriali.

A Uri ritorna l’attesa “Sagra del Carciofo”

URI – L’attesa è finita. L’8 e il 9 marzo torna a Uri la storica Sagra del Carciofo, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno che celebra il Carciofo Spinoso DOP e le eccellenze gastronomiche del territorio. Organizzata dalla Pro Loco di Uri, la manifestazione da oltre trent’anni è annoverata come evento imperdibile per locali e visitatori.

Anche quest’anno il programma si preannuncia ricco di eventi che spaziano dalla gastronomia alla cultura, dallo spettacolo alla tradizione. Il weekend sarà animato da mostre, laboratori per bambini, spettacoli di musica dal vivo e tanto buon cibo.

L’intrattenimento musicale in piazza della Repubblica inizierà alle 12.30 con i The 90’s Hits, che anche nelle scorse edizioni hanno rallegrato la piazza e il gruppo Hangover. Mentre la Uglienga Street Band si esibirà in forma itinerante dalle ore 17 lungo le vie del paese.

IL MENÙ DELLA SAGRA

Il sabato sarà dedicato, come di consueto a laboratori e convegni, la domenica 9 marzo dalle ore 12, invece, spazio ai ricchi menù a 7€.

La Pro Loco Uri proporrà: lasagne con carciofi, ravioli di ricotta, carciofi e purpuzza, agnello con carciofi e patate, seppie in umido con carciofi.

La Pro Loco Banari presenterà la fregola carciofi e purpuzza. Spazio anche al menu di pesce, a cura della Ristopescheria Itticomania di Alghero, che preparerà il fritto misto con carciofi in pastella. Presente come sempre il delizioso angolo del dolce con le seadas e frittelle a cura del pastificio Andarinos di Usini.

Un evento da non perdere! “La Sagra del Carciofo è molto più di una Sagra. E’ un momento di aggregazione, cultura e valorizzazione delle nostre tradizioni – spiega la presidente della Pro Loco Uri, Antonietta Capozzoli. – Ogni anno cerchiamo di offrire un’esperienza autentica ai visitatori, con un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. Vi aspettiamo numerosi per celebrare insieme il nostro amato Carciofo Spinoso DOP”.

Alberghiero, urge rilancio con asse pubblico-privato. Odg di Mulas e Moro

ALGHERO – Si parla tanto, forse troppo, dell’importanza della scuola, formazione, cultura, salvo poi non garantire l’attenzione adeguata per un problema che non può che far porre un’adeguata attenzione: il “Polo Professionale, compreso l’Alberghiero, è passato in oltre 10 anni, come riferiscono fonti scolastiche, da quasi 700 iscritti (considerando il “polo professionale”) a circa 200. Un calo importante, anche dell’istituto di Piazza Sulis, che deve fare riflettere. Soprattutto chi amministra città e territorio. Un tema, vista l’importanza e le connessioni col tessuto sociale ed economico, di cui Algheronews si occupa da anni.

Il calo demografico, purtroppo incide, ma non può bastare come motivazione di questo tracollo. Del resto stiamo parlando di un istituto che è stato per diverse decadi una gemma e un riferimento per tutta l’Isola. Poi, è vero, tali istituti sono nati come funghi. Ma, anche questa, non può essere la principale scusante. Anche perché la dirigenza, corpo docente e l’offerta didattica è sempre stata ed è tutt’ora all’altezza. Però, anche questo argomento, non può bastare per giustificare un inversione di una tendenza che potrebbe portare a scelte drastiche da parte dei provveditorati.

E’, invece, palese che la politica si sarebbe dovuta occupare dell’Alberghiero e in generale della questione scuola, già da tempo. E non solo, che è comunque importante, realizzare qualche riqualificazione o tinteggiatura, ma comprendere i meccanismi sociali che stavano e stanno portando a perdere una marea di giovani in un comparto (sistema ricettivo, ristorazione, bar, etc) fondamentale per l’economia cittadina. Un alberghiero in salute, e magari come auspicato (nuovamente) in questi giorni, nuovo di zecca, moderno e con tutti i comfort e servizi richiesti, avrebbe potuto e potrebbe ancora fungere da straordinario attrattore.

La proposta arriva da lontano, e nello specifico, da un emendamento bipartisan alla finanziaria regionale del 2011 da parte degli allora consiglieri Carlo Sechi, Pietrino Fois e Mario Bruno. Come tante, troppe cose, di questo territorio alle parole, intenzioni e anche scritti, non sono seguiti i fatti, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La drastica diminuzione degli iscritti dell’Alberghiero, finita anche sulle pagine della Nuova, è solo una spia della rotta che ha preso da tempo questa parte del Nord Sardegna. Sul tema specifico, a certificare che non tutto è perduto, hanno chiesto degli interventi, con anche importanti proposte, i consiglieri comunali Moro e Mulas e ancora prima, ma in connessione ai tagli del dimensionamento scolastico, Bamonti.

Più netto e deciso è stato il segretario cittadino del Psd’Az Giuliano Tavera che ha ripreso proprio l’idea messa nero su bianco nel 2011: costruire un nuovo istituto, con annesso convitto e palestra e servizi, e, tramite accordo privati – pubblico, riportare un hotel di qualità legato alle eccellenze (professionali ed enogastronomiche) in piazza Sulis. Riportare alla luce quello che fu un albergo di grande rilevanza, sia per la posizione sia per l’offerta.

Proposta che, insieme ad altri presupposti e considerazioni, è al centro di un ordine del giorno presentato proprio dagli esponenti di maggioranza, Christian Mulas (primo firmatario) e Gianpietro Moro. Obiettivo portare al centro del dibattito politico, al netto di tante parole, scuola, formazione e cultura. Ovvero il fulcro di una comunità, di ieri, oggi e soprattutto domani.

ORDINE DEL GIORNO SU ISTITUTO ALBERGHIERO A FIRMA DEI CONSIGLIERI MULAS E MORO

odg IPSAR

Alghero, studenti dell’IPSAR al corso di “Analisi Sensoriale”

ALGHERO – Mercoledì̀ 19 febbraio ha preso il via il progetto di Analisi Sensoriale, come strumento di valorizzazione dei prodotti di acquacoltura, realizzato in collaborazione con i ricercatori di Porto Conte Ricerche.

L’obiettivo principale del progetto formativo è quello di dotare i discenti degli strumenti teorici e pratici che consentano loro di saper riconoscere i prodotti locali e valutarne i parametri di qualità per la loro adeguata valorizzazione. L’analisi sensoriale è la scienza adottata per valutare gli attributi organolettici di un prodotto mediante i sensi. Si tratta di un metodo scientifico che si avvale di competenze statistiche, usato per risvegliare, misurare, analizzare e interpretare delle risposte a stimoli percepiti dagli organi di senso durante la valutazione di prodotti tramite i sensi della vista, dell’olfatto, del tatto, del gusto e dell’udito usati come strumenti di rilevamento che inviano i segnali al cervello per essere valutati.

Il corso consentirà ai partecipanti di sviluppare le necessarie conoscenze sulle potenzialità dei propri organi di senso e sull’importanza dell’approccio sensoriale. Il percorso formativo porterà alla realizzazione di una coscienza professionale caratterizzata dalla motivazione, dalla disciplina necessaria nel lavoro di gruppo e dalle capacità di analisi dei corsisti. Il progetto, che coinvolge i docenti di scienza dell’alimentazione, di laboratorio di enogastronomia, di matematica, si inserisce nell’ottica della valorizzazione delle produzioni ittiche locali da sempre orientate all’ottenimento di prodotti di qualità ed è rivolto agli studenti del 4° anno, indirizzo Cucina, degli Istituti Professionali per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Alghero che saranno chiamati a proporre e valorizzare, con le proprie ricette, nel prossimo futuro, questi prodotti ai loro clienti.
Le attività si svolgeranno nei locali della sala “Dacrema” dell’IPSAR di Alghero, dal 19 febbraio al 19 marzo con cadenza settimanale dalle ore 08:30 alle 13:30.