A Uri ritorna l’attesa “Sagra del Carciofo”

URI – L’attesa è finita. L’8 e il 9 marzo torna a Uri la storica Sagra del Carciofo, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno che celebra il Carciofo Spinoso DOP e le eccellenze gastronomiche del territorio. Organizzata dalla Pro Loco di Uri, la manifestazione da oltre trent’anni è annoverata come evento imperdibile per locali e visitatori.

Anche quest’anno il programma si preannuncia ricco di eventi che spaziano dalla gastronomia alla cultura, dallo spettacolo alla tradizione. Il weekend sarà animato da mostre, laboratori per bambini, spettacoli di musica dal vivo e tanto buon cibo.

L’intrattenimento musicale in piazza della Repubblica inizierà alle 12.30 con i The 90’s Hits, che anche nelle scorse edizioni hanno rallegrato la piazza e il gruppo Hangover. Mentre la Uglienga Street Band si esibirà in forma itinerante dalle ore 17 lungo le vie del paese.

IL MENÙ DELLA SAGRA

Il sabato sarà dedicato, come di consueto a laboratori e convegni, la domenica 9 marzo dalle ore 12, invece, spazio ai ricchi menù a 7€.

La Pro Loco Uri proporrà: lasagne con carciofi, ravioli di ricotta, carciofi e purpuzza, agnello con carciofi e patate, seppie in umido con carciofi.

La Pro Loco Banari presenterà la fregola carciofi e purpuzza. Spazio anche al menu di pesce, a cura della Ristopescheria Itticomania di Alghero, che preparerà il fritto misto con carciofi in pastella. Presente come sempre il delizioso angolo del dolce con le seadas e frittelle a cura del pastificio Andarinos di Usini.

Un evento da non perdere! “La Sagra del Carciofo è molto più di una Sagra. E’ un momento di aggregazione, cultura e valorizzazione delle nostre tradizioni – spiega la presidente della Pro Loco Uri, Antonietta Capozzoli. – Ogni anno cerchiamo di offrire un’esperienza autentica ai visitatori, con un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. Vi aspettiamo numerosi per celebrare insieme il nostro amato Carciofo Spinoso DOP”.

Alberghiero, urge rilancio con asse pubblico-privato. Odg di Mulas e Moro

ALGHERO – Si parla tanto, forse troppo, dell’importanza della scuola, formazione, cultura, salvo poi non garantire l’attenzione adeguata per un problema che non può che far porre un’adeguata attenzione: il “Polo Professionale, compreso l’Alberghiero, è passato in oltre 10 anni, come riferiscono fonti scolastiche, da quasi 700 iscritti (considerando il “polo professionale”) a circa 200. Un calo importante, anche dell’istituto di Piazza Sulis, che deve fare riflettere. Soprattutto chi amministra città e territorio. Un tema, vista l’importanza e le connessioni col tessuto sociale ed economico, di cui Algheronews si occupa da anni.

Il calo demografico, purtroppo incide, ma non può bastare come motivazione di questo tracollo. Del resto stiamo parlando di un istituto che è stato per diverse decadi una gemma e un riferimento per tutta l’Isola. Poi, è vero, tali istituti sono nati come funghi. Ma, anche questa, non può essere la principale scusante. Anche perché la dirigenza, corpo docente e l’offerta didattica è sempre stata ed è tutt’ora all’altezza. Però, anche questo argomento, non può bastare per giustificare un inversione di una tendenza che potrebbe portare a scelte drastiche da parte dei provveditorati.

E’, invece, palese che la politica si sarebbe dovuta occupare dell’Alberghiero e in generale della questione scuola, già da tempo. E non solo, che è comunque importante, realizzare qualche riqualificazione o tinteggiatura, ma comprendere i meccanismi sociali che stavano e stanno portando a perdere una marea di giovani in un comparto (sistema ricettivo, ristorazione, bar, etc) fondamentale per l’economia cittadina. Un alberghiero in salute, e magari come auspicato (nuovamente) in questi giorni, nuovo di zecca, moderno e con tutti i comfort e servizi richiesti, avrebbe potuto e potrebbe ancora fungere da straordinario attrattore.

La proposta arriva da lontano, e nello specifico, da un emendamento bipartisan alla finanziaria regionale del 2011 da parte degli allora consiglieri Carlo Sechi, Pietrino Fois e Mario Bruno. Come tante, troppe cose, di questo territorio alle parole, intenzioni e anche scritti, non sono seguiti i fatti, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La drastica diminuzione degli iscritti dell’Alberghiero, finita anche sulle pagine della Nuova, è solo una spia della rotta che ha preso da tempo questa parte del Nord Sardegna. Sul tema specifico, a certificare che non tutto è perduto, hanno chiesto degli interventi, con anche importanti proposte, i consiglieri comunali Moro e Mulas e ancora prima, ma in connessione ai tagli del dimensionamento scolastico, Bamonti.

Più netto e deciso è stato il segretario cittadino del Psd’Az Giuliano Tavera che ha ripreso proprio l’idea messa nero su bianco nel 2011: costruire un nuovo istituto, con annesso convitto e palestra e servizi, e, tramite accordo privati – pubblico, riportare un hotel di qualità legato alle eccellenze (professionali ed enogastronomiche) in piazza Sulis. Riportare alla luce quello che fu un albergo di grande rilevanza, sia per la posizione sia per l’offerta.

Proposta che, insieme ad altri presupposti e considerazioni, è al centro di un ordine del giorno presentato proprio dagli esponenti di maggioranza, Christian Mulas (primo firmatario) e Gianpietro Moro. Obiettivo portare al centro del dibattito politico, al netto di tante parole, scuola, formazione e cultura. Ovvero il fulcro di una comunità, di ieri, oggi e soprattutto domani.

ORDINE DEL GIORNO SU ISTITUTO ALBERGHIERO A FIRMA DEI CONSIGLIERI MULAS E MORO

odg IPSAR

Alghero, studenti dell’IPSAR al corso di “Analisi Sensoriale”

ALGHERO – Mercoledì̀ 19 febbraio ha preso il via il progetto di Analisi Sensoriale, come strumento di valorizzazione dei prodotti di acquacoltura, realizzato in collaborazione con i ricercatori di Porto Conte Ricerche.

L’obiettivo principale del progetto formativo è quello di dotare i discenti degli strumenti teorici e pratici che consentano loro di saper riconoscere i prodotti locali e valutarne i parametri di qualità per la loro adeguata valorizzazione. L’analisi sensoriale è la scienza adottata per valutare gli attributi organolettici di un prodotto mediante i sensi. Si tratta di un metodo scientifico che si avvale di competenze statistiche, usato per risvegliare, misurare, analizzare e interpretare delle risposte a stimoli percepiti dagli organi di senso durante la valutazione di prodotti tramite i sensi della vista, dell’olfatto, del tatto, del gusto e dell’udito usati come strumenti di rilevamento che inviano i segnali al cervello per essere valutati.

Il corso consentirà ai partecipanti di sviluppare le necessarie conoscenze sulle potenzialità dei propri organi di senso e sull’importanza dell’approccio sensoriale. Il percorso formativo porterà alla realizzazione di una coscienza professionale caratterizzata dalla motivazione, dalla disciplina necessaria nel lavoro di gruppo e dalle capacità di analisi dei corsisti. Il progetto, che coinvolge i docenti di scienza dell’alimentazione, di laboratorio di enogastronomia, di matematica, si inserisce nell’ottica della valorizzazione delle produzioni ittiche locali da sempre orientate all’ottenimento di prodotti di qualità ed è rivolto agli studenti del 4° anno, indirizzo Cucina, degli Istituti Professionali per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Alghero che saranno chiamati a proporre e valorizzare, con le proprie ricette, nel prossimo futuro, questi prodotti ai loro clienti.
Le attività si svolgeranno nei locali della sala “Dacrema” dell’IPSAR di Alghero, dal 19 febbraio al 19 marzo con cadenza settimanale dalle ore 08:30 alle 13:30.

A l’Alguer lo bilingüisme als actes municipals

L’ALGUER – Un pas important per la normalització lingüística també a dins de l’administració pública. De ahir, lo Municipi de l’Alguer ha començat una nova fase de polítiques lingüístiques amb l’ús de l’integració bilingüe de actes institucionals com les decisions de gestió, les delíberes del Consell i de la Junta del Govern en català de l’Alguer i en italià.

Lo bilingüisme s’amprarà en l’escut del Municipi amb l’inscripció Ciutat de l’Alguer – Città di Alghero i en les intestacions dels sectors i servicis que publiquen los actes. Hi siguerà la mateixa dignitat visiva amb la prioritat a l’inscripció catalana de l’Alguer.

“Una primera conquista important, un primer pas decisiu pel valor de la llengua que constitueix la identitat històrica –comenta lo Síndic Raimondo Cacciotto– i que arriba al punt culminant d’un camí començat l’any 2018 amb la Constitució del Consell Cívic de Polítiques Lingüístiques a la qual va lo rengraciament del treball fet i que continua a fer amb l’abnegació”.

Nel camí de la llei autonòmica n. 26/1997 i estatal n. 482/1999 que permiti l’ús de les llengües sard i catalana a les administracions públiques, lo Municipi de l’Alguer fa un pas “històric”, de la qual la realització és fruit del treball conjunt amb lo Consell, de l’Ofici de Política Lingüística del Municipi i l’activitat dels operadors de l’Ofici Lingüístic que han treballat en la redacció de les traduccions.

La transició al bilingüisme en los actes de l’Administració és estada la primera demana formalitzada de la Consulta l’octubre del 2018, que avui s’està acomplint. Satisfacció de part de l’Assessor de les Polítiques Lingüístiques Francesco Marinaro, per la realització d’un primer objectiu. “Continuem així –comenta– continuant la proposta de l’Ofici de les Polítiques Lingüístiques i en plena sintonia amb la Consulta Cívica. Ara planifiquem un diàleg més intens amb les escoles per començar, finalment, l’ensenyament de l’alguerés a les escoles de l’infància i primària, la continuïtat del procés de certificació lingüística en col·laboració amb la Universitat de Sàsser i en cada iniciativa destinada a potenciar la nostra llengua en el sou valor social i cultural”.

Los pròxims passos per la redefinició de la identitat visual de l’alguerés sigueran posar a disposició dels organismes i associacions que beneficien del patrocini de l’Administració municipal i que ne fan demana , un logo normalitzat i també bilingüe per la promoció d’edeveniments i manifestacions.

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Politiche linguistiche, ad Alghero il bilinguismo negli atti del Comune
dopo anni di attesa, da ieri le pubblicazioni saranno intestate in catalano di Alghero e in italiano

Un passaggio importante verso la normalizzazione linguistica anche all’interno della pubblica amministrazione. Il Comune di Alghero da ieri ha avviato una nuova fase delle politiche linguistiche con l’uso della intestazione bilingue degli atti istituzionali quali determinazioni dirigenziali, delibere di Giunta e Consiglio recanti la dicitura in catalano di Alghero e in italiano. Il bilinguismo verrà usato nello stemma del Comune con la dicitura Ciutat de l’Alguer – Città di Alghero e nelle intestazioni dei settori e dei servizi che pubblicano gli atti. Ci sarà pari dignità visiva con precedenza alla dicitura in catalano di Alghero. “Una prima conquista importante, un primo passo decisivo nella valorizzazione della lingua che costituisce identità storica – commenta il Sindaco Raimondo Cacciotto – e che arriva a coronamento di un percorso avviato nel 2018 con la Costituzione della Consulta Civica per le Politiche Linguistiche a cui va il ringraziamento per il lavoro che ha svolto e che continua a svolgere con abnegazione”. Nel solco della delle legge regionale n. 26/1997 e statale n. 482/1999 che permette l’uso delle lingua sarda e catalana nelle pubbliche amministrazioni, il Comune di Alghero compie un passo “storico” il cui raggiungimento è frutto di una lavoro congiunto con la Consulta, del rilancio dell’Ufficio Politiche Linguistiche del Comune e dell’attività degli operatori dello Sportello Linguistico che hanno lavorato alla stesura delle traduzioni. Il passaggio al bilinguismo negli atti dell’Amministrazione è stata la prima richiesta formalizzata dalla Consulta nell’ottobre 2018, che arriva oggi a compimento. Soddisfazione da parte dell’Assessore alle Politiche Linguistiche Francesco Marinaro, per il raggiungimento di un primo traguardo. “Continuiamo così – afferma – con il rilancio dell’Ufficio Politiche Linguistiche e in piena sintonia con la Consulta Civica. Abbiamo in programma ora una più intensa interlocuzione con gli istituti scolastici per avviare finalmente l’insegnamento dell’algherese nelle scuole dell’infanzia e primarie, la continuità del percorso di certificazione linguistica in collaborazione con l’Università di Sassari e ogni iniziativa volta a valorizzare la nostra lingua nel suo valore sociale e culturale”.
I prossimi passi verso la ridefinizione dell’identità visiva dell’algherese saranno ora diretti a mettere a disposizione di enti ed associazioni che usufruiscono del patrocinio dell’Amministrazione comunale e che ne fanno richiesta, un logo standard anch’esso bilingue da utilizzare nella promozione di eventi e manifestazioni.

“Ad Alghero si realizzi un progetto di archeologia urbana”

ALGHERO – “La notizia del ritrovamento incidentale di alcuni reperti archeologici nel corso dei lavori di restauro del Forte della Maddalena ci rimanda a un nostro precedente documento inviato al sindaco di allora, Mario Conoci, con cui in sintesi si proponeva all’Amministrazione comunale di programmare una campagna di scavi mirata sulle due aree d’intervento, la ex Caserma dei Carabinieri e il Forte della Maddalena, da attuare prima dell’avvio degli appalti con un progetto di archeologia urbana preventiva da concordare tra Comune di Alghero, Soprintendenza archeologica e Università degli Studi di Sassari, soluzione irrinunciabile per un Centro storico di valore ampiamente riconosciuto, interessato da una continuità d’uso degli spazi urbani dal Medioevo ad oggi.
Tale metodologia consente di analizzare e valorizzare al meglio le indagini archeologiche condotte evitando al contempo ogni sorta di rallentamento dei lavori, aggravi di costo e perdita di immagine.

I suddetti beni monumentali di indubbio valore storico-architettonico, tutelati da specifiche norme dello Stato, costituiscono il patrimonio culturale materiale dell’intera comunità algherese.
Auspichiamo pertanto che il loro recupero sia seguito da una scelta di destinazione ad uso pubblico al fine di soddisfare il grande bisogno di spazi idonei e centrali per i servizi comunali, al cui scopo si presta in modo particolare il manufatto di via Simon.
Altra soluzione ipotizziamo dal recupero del Forte della Maddalena che, con un sapiente restauro, potrebbe costituire un teatro all’aperto, come lo fu negli anni ‘80 e ‘90, ospitando concerti, rappresentazioni teatrali, eventi culturali e “cinema sotto le stelle” con larghissima partecipazione di pubblico, così da sottrarlo al lungo stato di abbandono e alle mire invasive di soggetti privati. L’inopportuna struttura di un ristorante addossata alle antiche mura del Forte, nel lato del porto, riteniamo vada rimossa. La felice posizione, la buona acustica, il fascino delle mura e della torre ne farebbero un luogo di straordinaria attrazione e facile fruibilità.

Condividendo l’intenzione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Marinaro, di reperire altri fondi anche per “approfondire la conoscenza” dei luoghi suddetti, Sardenya i Llibertat propone all’Amministrazione comunale di programmare una campagna di scavi mirata sulle due aree da attuare prima del completamento dei lavori attualmente in corso e comunque prima di ulteriori interventi con un apposito progetto di archeologia urbana.

L’archeologia urbana fu attuata in diverse città italiane a partire dai primissimi anni ‘90, vista come un’operazione a vantaggio delle città, per restituire spazi sociali di immediata centralità e al contempo aggiornare, come nel caso di Alghero, la documentazione archeologica e storica.
Gli scavi serviranno a far luce sul nostro passato, rivitalizzando i luoghi, le loro stratificazioni e superfetazioni, consentiranno rilievi, la raccolta di informazioni e di documentazione sulla vita della nostra città. Tutte queste informazioni insieme a quelle già ottenute con gli scavi urbani iniziati nel 1997, durati oltre un decennio e diretti dal professor Marco Milanese, consentiranno una lettura più puntuale sulla storia di Alghero del suo ruolo in Sardegna e nel Mediterraneo”.

Sardenya i Llibertat
Il coordinamento Carlo Sechi, Luigi Addis, Sergio Floris e Salvatore Scala

Nasce ad Alghero il nuovo circolo culturale ARCI targato Open Mind

ALGHERO – Open Mind, associazione di promozione sociale affiliata all’ARCI, annuncia il lancio di una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso per la creazione di un nuovo circolo culturale ad Alghero. L’associazione, nata e cresciuta a Padova, si è recentemente trasferita nella città catalana con i suoi soci fondatori, e ora punta a diventare un punto di riferimento culturale per la comunità locale e per chi arriva da lontano.

Il nuovo circolo sarà uno spazio inclusivo e aperto, pensato per promuovere socialità, mutualismo, partecipazione e senso di comunità. Attraverso incontri, eventi culturali, momenti di gioco e percorsi di crescita personale e collettiva, il circolo si propone come una realtà pluralista, autonoma, democratica e antifascista, coerente con i valori che caratterizzano tutte le associazioni ARCI.

La campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, è fondamentale per coprire le prime spese legate all’affitto, alla caparra e all’arredamento dello spazio. Un luogo in cui le persone possano incontrarsi e confrontarsi al di fuori dei circuiti commerciali, offrendo una valida alternativa alle dinamiche legate all’over tourism che caratterizza la città. “Vogliamo creare un circolo per chi vive Alghero 365 giorni all’anno, un punto di riferimento per la comunità locale”, spiegano i promotori dell’iniziativa.

L’entusiasmo per il progetto ha già preso forma nella prima festa di autofinanziamento ospitata presso l’Obra Cultural, dove la partecipazione attiva ha confermato il desiderio condiviso di costruire insieme questa nuova realtà. Open Mind invita tutti coloro che credono in una cultura inclusiva, libera e partecipata a contribuire per rendere questo progetto una concreta realtà per Alghero.

Per maggiori informazioni:
https://www.produzionidalbasso.com/project/un-circolo-culturale-per-alghero-ci-aiuti-a-farlo-nascere/

Open day all’Ipia, scuola premiata per il primato di assunzioni

ALGHERO – La sede IPIA dell’Istituto Tecnico Professionale A. Roth-Piazza Sulis di Alghero apre le porte al territorio nei giorni 14 e 28 gennaio 2025 dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

La scuola IPIA di Alghero, punto di forza e di riferimento per il mondo del lavoro, grazie al progetto Scuola di Saldatura, molti studenti del corso Manutenzione e Assistenza Tecnica si sono appassionati a questo affascinante mondo. Fondamentale il contributo e il supporto dello specialista Sergio Muzzo, Welding Inspector e Ispettore per il Registro Italiano Navale Aeronautico (RINA) e per l’Istituto Tecnologico Europeo di Certificazione, per il settore nella nostra Regione. Il professore, insieme ai docenti di Tecnologie Meccaniche, ha guidato la scuola in questo percorso. Ne è seguito l’acquisto dell’unico simulatore professionale per la saldatura della Fronius presente in Sardegna, distribuito da Arroweld Italia.

A livello nazionale, pochissime realtà possono vantare una tecnologia così avanzata, utilizzata dalle aziende più prestigiose al mondo, in grado di formare gli studenti in ambiente virtuale e di migliorare le performance anche dei più esperti saldatori. Lo scopo è di accompagnarli nell’utilizzo professionale della saldatrice multi processo targata Fronius e distribuita da Arroweld Italia, attrezzature delle quali la scuola è dotata. Il laboratorio IPIA 4.0 – Saldatura Virtuale fa parte di undici laboratori professionali che la scuola ha recentemente dotato di tecnologie avanzate, tra i quali IPIA 4.0 – Robotica e automazione per la valorizzazione delle competenze nel settore elettrico ed elettronico.

La Fondazione Agnelli di Torino ha riconosciuto all’IPIA di Alghero il primato per assunzioni a tempo indeterminato in coerenza con il titolo di studio, nell’arco dell’anno successivo al conseguimento del diploma. È, inoltre, in continua crescita il numero delle studentesse che scelgono l’IPIA poiché sempre più aziende specializzate ricercano figure femminili con questa specifica preparazione. Numerosi i progetti della scuola in collaborazione con le più prestigiose aziende del territorio.

A l’Ateneu Alguerès la primera sessió del cicle “Cuinant entre llibres”

ALGHERO – L’Istituto Ramon Llull e l’Università di Sassari, con la collaborazione dell’Ateneu Alguerès e della Generalitat de Catalunya, presentano la prima sessione del ciclo “Cuinant entre llibres/Cucinando tra i libri”, con un laboratorio a cura della traduttrice e attivista culturale Carla Valentino. Il laboratorio si terrà mercoledì 15 gennaio alle ore 19:00 presso la sede dell’Ateneu Alguerès, in via Cavour 23, ad Alghero.
Il laboratorio, pensato principalmente per studenti di catalano ma aperto a tutti, permetterà di approfondire diversi aspetti della cucina tradizionale e povera di Alghero: la cucina di una volta, preparata in tutte le case.
Attraverso il libro Cullera de taula. La cuina de casa mia (ed. del Sole, 2022) di Carla Valentino, i partecipanti scopriranno le ricette più tradizionali di Alghero, esplorando al contempo una raccolta linguistica del catalano di Alghero. Questo linguaggio culinario, tramandato dalle donne algherese per secoli, rappresenta una parte importante del patrimonio culturale della città.

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L’Institut Ramon Llull i la Universitat de Sassari, amb la col·laboració de l’Ateneu Alguerès i la Generalitat de Catalunya, presenten la primera sessió del cicle “Cuinant entre llibres”, amb un taller a càrrec de la traductora i activista cultural Carla Valentino. El taller tindrà lloc el dimecres 15 de gener a les 19 h a la seu de l’Ateneu Alguerès, a la via Cavour, 23, a l’Alguer.
El taller, pensat especialment per a estudiants de català, però obert a tothom, permetrà aprofundir en diversos aspectes de la cuina tradicional i pobre de l’Alguer: la cuina de sempre que es preparava a totes les llars.
A partir del llibre Cullera de taula. La cuina de casa mia (ed. del Sole, 2022), de Carla Valentino, els participants descobriran les receptes més tradicionals de l’Alguer, alhora que exploraran un recull lingüístic del català de l’Alguer. Aquest llenguatge culinari, transmès per les dones alguereses durant segles, i que forma part del patrimoni cultural de la ciutat.

Gli Organi della Sardegna, presentato il nuovo straordinario lavoro di Giovanni Solinas

ALGHERO – Nella suggestiva cornice della Cattedrale di Alghero, si è tenuta la presentazione ufficiale del nuovo lavoro discografico di Giovanni Solinas, Gli Organi della Sardegna – Vol.1. Alghero, prodotto dalla prestigiosa casa discografica tedesca Motette Psallite Verlag, che vanta all’attivo più di 550 produzioni e che l’anno prossimo celebrerà i suoi 50 anni di attività. L’evento ha visto la partecipazione di un pubblico caloroso, impreziosito dalla presenza del Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa, Mons. Mauro Maria Morfino.

Nella prima parte della serata, l’organista algherese Giovanni Solinas, residente in Germania da dieci anni, ha dialogato con il pianista Claudio Sanna, condividendo la genesi di questo ambizioso progetto nato per celebrare la ricchezza musicale di Alghero e della Sardegna. “Abbiamo il dovere di valorizzare i nostri beni,” ha sottolineato Solinas. “Saperli riconoscere e presentarli agli altri è un atto d’amore verso la nostra terra.” Le sue parole hanno risuonato con forza, evidenziando la passione e il profondo legame che l’artista mantiene con la sua città natale, nonostante la distanza geografica.

La seconda parte della serata è stata dedicata alla musica: Giovanni Solinas ha eseguito una selezione di brani tratti dal CD, mostrando la straordinaria bellezza dell’organo della Cattedrale di Alghero, costruito nel 1935 dalla ditta Mascioni. Tra i momenti più significativi, il pubblico ha potuto ascoltare due prime assolute: ALGHERO – Calma e tempesta, del compositore Dante Ferrari, un’opera che cattura l’essenza di Alghero attraverso contrasti sonori potenti ed evocativi, e le Variazioni su Deus ti Salvet Maria, composte dallo stesso Giovanni Solinas, un omaggio alla tradizione mariana e alla spiritualità sarda. Le Variazioni offrono un omaggio intimo e suggestivo alla tradizione mariana sarda, mentre Alghero, Calma e Tempesta evoca con maestria le mutevoli atmosfere della città.

Completano il programma capolavori come il Regina Coeli Laetare di Liszt, l’Ave Maria di Gounod e Bossi, e la Fuge über das Magnificat di Bach, in una selezione che celebra la devozione mariana attraverso i secoli e i diversi linguaggi musicali.

La serata si è conclusa con il discorso del Vescovo Mons. Mauro Maria Morfino, che ha elogiato il progetto per il suo alto valore artistico e culturale. Ha parlato dell’importanza di preservare e trasmettere il patrimonio spirituale e musicale della Sardegna, sottolineando come questo CD rappresenti un ponte tra fede, cultura e bellezza. “Maria è il cuore pulsante di questo progetto,” ha detto il Vescovo, riferendosi al tema portante del CD. “La sua figura unisce il sacro e l’arte, ispirando opere che parlano al cuore di tutti.”

Il CD Gli Organi della Sardegna – Vol.1. Alghero rappresenta un tributo unico e prezioso alla terra sarda, alla sua cultura e alla sua spiritualità. La serata ha dimostrato ancora una volta come la musica sia uno strumento potente per raccontare e valorizzare l’identità di un popolo. Un progetto che, come ha detto Giovanni Solinas, “non è solo un omaggio al passato, ma uno sguardo al futuro della nostra eredità culturale”.
È doveroso rendere noto che la Diocesi di Alghero-Bosa ha fin da subito sostenuto e reso possibile questa nuova iniziativa discografica

Open Day Liceo Scientifico e Scienze Umane: mostre, eventi e attività di laboratorio.

ALGHERO – L’Istituto sarà una grande “agorà” dove i nostri studenti si racconteranno attraverso mostre, eventi, rappresentazioni e attività di laboratorio. Grazie ai fondi del Pnrr sono stati realizzati un’aula tematica di scienze umane per poter lavorare anche per classi parallele, un nuovo laboratorio, e tutte le classi sono state implementate con schermi touch e attrezzature all’avanguardia (visori, droni, etc.). Tra le attività proposte nelle aule del liceo scientifico, i ragazzi potranno trovare un Incubatore d’impresa che è anche un’aula tecnologicamente moderna. Si tratta dell’ “Aula 4.0” nata dalla collaborazione di Fondazione Sardegna ed altri enti, dove, durante l’anno scolastico, vengono ospitati imprenditori ed esperti del territorio, che, con il loro supporto, guidano i nostri studenti verso la realizzazione delle loro idee.
Sarà possibile fare gli scienziati per un giorno con le attività proposte nei laboratori di Chimica, Biologia, Fisica.

Il laboratorio di Fisica, rinnovato grazie ai fondi del PNRR e della Fondazione Sardegna, si presenta quest’anno come un ambiente all’avanguardia, progettato per rendere l’apprendimento scientifico interattivo e coinvolgente. Gli studenti potranno sperimentare con i kit tematici, le schede Arduino e Makey Makey, approfondendo la programmazione e l’elettronica attraverso la costruzione e il controllo di circuiti e sensori. Una delle novità di quest’anno è la sezione dedicata all’analisi sperimentale delle leggi della fisica, con strumenti digitali per la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi a fenomeni fisici. Non mancherà l’uso di visori per la realtà aumentata, che permetterà di esplorare concetti fisici complessi attraverso simulazioni immersive. Il laboratorio è organizzato in un’aula modulare, pensata per favorire il lavoro di gruppo e adattarsi alle diverse esigenze didattiche, garantendo un ambiente accogliente e stimolante.

Inoltre, l’umanoide Nao, protagonista di collaborazioni con il museo MUSA e della NAO Challenge Nazionale, offre un’esperienza unica nel campo della robotica. Gli spazi modulari favoriscono collaborazione e creatività, creando un ambiente ideale per l’apprendimento scientifico.
Scoprire i Progetti europei, le esperienze di Erasmus, il progetto ASOC in collaborazione con la Regione Sardegna che anche quest’anno ha finanziato il viaggio premio della 3 B a Bruxelles e ancora, le competizioni di filosofia, scienze, chimica e matematica e gli Hackathon.
Il “Fermi” è anche una scuola inclusiva e che accoglie gli alunni stranieri dei programmi Intercultura e Rotary. Durante l’Open day gli studenti avranno informazioni sulle attività dedicate al mondo delle lingue come le certificazioni di lingua inglese e alle iniziative extracurriculari (teatro, laboratori musicali, scacchi diritto e cittadinanza, attività sportive, educazione alla salute e partecipazione a concorsi).
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