Festival Mediterranea, dal 13 al 18 luglio: “Un mare di cultura” |video

ALGHERO – Dal 13 al 18 luglio la Riviera del Corallo sarà ancora una volta l’approdo sicuro del festival Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi organizzato dall’AES – Associazione Editori Sardi e dedicato alla vasta dimensione, letteraria e culturale, del mar Mediterraneo. La rassegna torna per la terza edizione e si espande sempre più nel territorio di Alghero, con eventi e incontri con gli autori previsti all’ex Mercato Civico, nella Villa romana di Sant’Imbenia, nel complesso archeologico di Palmavera e nella sala Conferenze a Lo Quarter, ai quali si affianca il Parco di Porto Conte per la Summer School in collaborazione con l’Università L’Orientale di Napoli. Un appuntamento ormai fisso nell’estate algherese e reso possibile grazie al sostegno di Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Comune di Alghero, al patrocinio e partenariato con Fondazione Alghero, Azienda speciale Parco Naturale Regionale di Porto Conte e un ampio parterre di istituzioni e privati.

Il programma. Quaranta ospiti per 6 serate – più il pre-festival del 12 luglio alle 21 con il concerto “Leuca” dell’artista salentina Rachele Andrioli all’ex Mercato Civico – per un totale di 18 eventi, tutti a ingresso gratuito, tra cui spicca l’unica tappa sarda di Carlo Vecce, autore del best seller “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo” (Giunti editore) dedicato alla madre di Leonardo da Vinci, che ha scelto Mediterranea per la presentazione del libro nell’isola. L’appuntamento con l’autore è nella giornata inaugurale del festival, giovedì 13 alle 20 all’ex Mercato civico, insieme ad Alessandro Marongiu. L’apertura della serata, alle 19, è affidata a Egidio Ivetic che con “Il grande racconto del Mediterraneo” (Il Mulino) inaugurerà la rassegna accompagnato da Roberta Morosini. Stessa location il giorno seguente, venerdì 14, con Raffaele Sari che dialoga con François Beaune, autore di “La luna nel pozzo” (Astarte) raccolta di 160 storie vere attraverso i Paesi che si affacciano sul Mare nostrum. La serata prosegue con il coinvolgente romanzo corale della scrittrice torinese Gabriella Dal Lago “Estate caldissima” (66thand2nd) per concludersi con il libro “La legge del cuore”. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi” di Claudia Conte (Armando Curcio) in partenariato con Florinas in giallo, thriller concepito e pubblicato a trent’anni dalla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Sabato 16 alle 20 ci si sposta seguendo le stelle alla Villa romana di Sant’Imbenia, idealmente in compagnia di Georges Simenon e del suo suggestivo reportage di viaggio “Il Mediterraneo in barca” con Carlo Vecce, Roberta Morosini e Simonetta Castia. Alle 21 si celebrano gli ottant’anni del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry “Il piccolo principe”, che vanta oltre 300 versioni, il terzo libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia e il Corano, tra cui diverse lingue minoritarie sarde e non solo, molte delle quali presenti sul mercato grazie all’editrice Papiros: partecipano Massimiliano Fois, direttore artistico del MASE (il museo dedicato all’autore francese che visse ad Alghero per un breve periodo), insieme alla traduttrice Carla Valentino e a Diego Corraine e con gli interventi del sindaco di Alghero Mario Conoci, del direttore del Parco di Porto Conte Mariano Mariani e dell’assessore comunale al Turismo Alessandro Cocco. Dai pianeti del “Printzipeddu” alle stelle della volta celeste, l’osservazione del cielo notturno chiude la serata, dalle 22, in collaborazione con la Società Astronomica Turritana. Domenica 16 ancora a Sant’Imbenia la serata si apre alle 20 con “The sea in the middle” (University of California Press), un’originale narrazione dello sviluppo dell’Occidente nel millennio dal 650 al 1650 di Brian Catlos, docente di Storia all’Università della California, che dialoga con la medievalista Roser Salicrú i Lluch. Alle 21 Raffaele Sari incontra Roberta Morosini, docente all’Università di Napoli L’Orientale e autrice di “I cieli naviganti”, racconto della Napoli di Domenico Rea e Boccaccio attraverso il suo mare, prima dell’appuntamento musicale alle 22 con la reunion di Elva Lutza, duo etno-folk composto da Nico Casu (tromba, voce) e Gianluca Dessì (chitarra) più Ester Formosa (voce) e Bruno Piccinnu (percussioni arabe). Lunedì 17 luglio il festival si trasferisce al nuraghe Palmavera con Franco Uda che alle 19 incontra Adel Jabbar, autore di “Passaggi interculturali nella Terra di mezzo” (Kanaga), una riflessione sulle trasformazioni sociali e sui termini più corretti da utilizzare nel dibattito pubblico, tra identità, cultura, pluralismo. A seguire, il fotografo ed editore Enrico Spanu presenta, insieme al co-autore, il giornalista Lello Caravano, il secondo volume dell’opera “Attaccati alle radici”, prima del reading tributo a Giulio Angioni “Il mare intorno”, prossima sezione del festival, con Flavio Soriga e Raffaele Sari accompagnati da Salvatore Maiore al violoncello e Marcello Peghin alla chitarra. L’ultima giornata, martedì 18 luglio il festival torna in città, nella sala conferenze a Lo Quarter: alle 18 è in programma la presentazione di “Domus de janas. Arte e religione nelle tombe ipogeiche della Sardegna” (Carlo Delfino) con Giorgio Murru, Alberto Moravetti e Nicola Castangia. Alle 19 il regista Antonello Grimaldi e Maria Elena Sini dialogano con Alessandro Zara, autore di “PerLe mie radici” (Carlo Delfino) libro di poesie e videopoesie per un’esperienza multimediale, insieme a Gabriele Desole, Paolo Valle, Marco Piras e Mario Chessa. La conclusione con “L’amore è un atto senza importanza” (66thand2nd) è affidata all’autrice Lavinia Mannelli, all’esordio letterario, in partenariato con Dall’altra parte del mare nello Spazio Libreria Cyrano, insieme a Emiliano Di Nolfo. È prevista, inoltre, un’anteprima a Sassari l’11 luglio alle 18 alla Biblioteca universitaria, con la presentazione di “Un’estate caldissima” con Stefania Bagella che incontra l’autrice Gabriella Dal Lago. Il 20 luglio alle 18 ancora a Sassari ma alla Biblioteca comunale sarà invece presentato “Il filo nel vento” (Ilisso) con l’autrice Roberta Sale, l’editrice Vanna Fois e Simonetta Castia.

La Summer School. Al ricchissimo programma di Mediterranea si affianca quest’anno la Summer School Leggere il Mediterraneo” dell’Università L’Orientale di Napoli che trova spazio nel Parco di Porto Conte dal 13 al 15 luglio. Il tema di questa edizione è “Carte. Isole. Confini”, mutuato dalla mostra allestita lo scorso autunno alla Biblioteca universitaria di Sassari. Lungo le tre giornate si alterneranno Egidio Ivetic (Università di Padova), Roberta Morosini, Carlo Vecce (Università L’Orientale di Napoli), Roser Salicrú i LLuch (CSIC Barcelona), lo scrittore François Beaune, Monica Ruocco (Università L’Orientale di Napoli), Antonella Liuzzo Scorpo (Università di Lincoln – UK), Nuria Silleras-Fernandez (Università del Colorado-USA) e Laura Cannavacciuolo (Università L’Orientale di Napoli). Le tre giornate di studio si avvalgono della collaborazione di Mediterranean Seminar, the Society for the Medieval Mediterranean, e la Institución Milá y Fontanals de investigación en Humanidades (IMF), centro propio del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC) en Cataluña: un’occasione speciale per sviluppare un dialogo fecondo e diretto tra la promozione della lettura e l’accrescimento delle conoscenze sul Mediterraneo, lungo un’interazione non casuale con il palinsesto del festival.

Gli eventi collaterali. Mediterranea non è soltanto un festival letterario estivo, ma un progetto di riflessione sul mare che unisce e divide, che avvicina e separa etnie, culture, esperienze. Per questo sono diversi gli eventi collaterali alla rassegna estiva, come le anteprime internazionali al Salone del libro di Torino nello scorso maggio, gli incontri con le scuole a febbraio, aprile e nel prossimo autunno, il quarto forum nazionale sull’editoria regionale programmato per settembre, il premio sui mestieri del libro Lorem ipsum, alla seconda edizione, eventi organizzati con i privati come Olio mediterraneo, volti a incentivare il rapporto con il territorio e a esaltare la straordinaria cultura mediterranea della Sardegna, in particolare del Nord ovest dell’isola.

Come spiega la presidente AES Simonetta Castia, «la forza del progetto sta nelle potenti connessioni, visioni e molteplicità di sguardi che l’analisi letteraria del Mediterraneo ci restituisce, in un tentativo di sintesi che trova nella diversità delle singole esperienze autoriali e nelle contaminazioni la propria ragion d’essere. Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi è un festival letterario che mira a crescere e a strutturarsi nel tempo anche grazie all’apporto solidale dei tanti partner e delle persone che vogliono far parte di una stessa rete».

«Alghero è da sempre terra di intensi scambi culturali, città aperta e ospitale. È in questo solco – dichiara il sindaco di Alghero, Mario Conoci – che s’inserisce Mediterranea, un festival dalla forte connotazione identitaria, ospitato nei luoghi più belli del territorio algherese, dove artisti provenienti dalle diverse sponde del Mediterraneo potranno confrontarsi e regalare al pubblico giornate intense e momenti coinvolgenti».

«Parte integrante dell’offerta culturale della città – aggiunge l’assessore alla Cultura e al Turismo del comune di Alghero, Alessandro Cocco – anche quest’anno Mediterranea ci racconterà gli intrecci e le storie narrate attorno al Mare Nostrum, spaziando dal mare al cielo, dalla storia alla preistoria, fino ai giorni nostri. Un’occasione importante per il territorio, durante la quale ospitare tanti autori, tanti professionisti della scrittura e dell’editoria, offrendo un momento di cultura e riflessione».

«Mediterranea – dichiara Andrea Delogu, presidente della Fondazione Alghero – arricchisce un cartellone estivo davvero intenso per qualità, con proposte che conquistano il gradimento di un pubblico sempre più numeroso. Quaranta ospiti per sei giornate vivissime all’insegna della letteratura, un parterre di ospiti di primissimo piano che impreziosisce l’offerta culturale».

«Il festival Mediterranea con la sua rilevanza internazionale e il focus sugli scambi fra i popoli del Mediterraneo – aggiunge infine il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilocca – rappresenta per noi e l’Area Marina Protetta di Capo Caccia e dell’isola Piana una grande opportunità per sottolineare e la centralità delle tematiche ambientali nel contrasto dei cambiamenti climatici e rimarcare l’importanza della salute del nostro pianeta. In questa direzione il Parco di Porto Conte ha l’opportunità di evidenziare le proprie attività culturali centrate sull’Ecomuseo e sulla figura chiave del Piccolo Principe di cui ricorre quest’anno l’80° anniversario dalla sua pubblicazione».

INTERVENTO DI SIMONETTA CASTIA:https://www.youtube.com/watch?v=hgMHzaDh2-0

INTERVENTO DI MARIANO MARIANI:https://www.youtube.com/watch?v=VrABGc_6pac

+Media talks con Efisio Marras, Alghero può far sognare |video

ALGHERO – Dopo Andrea Alessandrini (leader di Nobento), un’altra realtà virtuosa e di carattere internazionale è protagonista del nuovo appuntamento con +Media talks ovvero il format di approfondimento dell’agenzia di comunicazione composta da professionisti del settore con base ad Alghero. Efisio Rocco Marras è l’amministratore delegato di Isola Marras ovvero la collezione nata, nel 2019, dalla creatività del figlio del grande Antonio Marras stilista di punta del settore che ha portato in giro per il mondo il nome di Alghero e della Sardegna , ma non solo. Grazie al loro prezioso lavoro, padre e figlio, mettono sempre più in risalto le bellezze, unicità, peculiarità, della nostra Terra con la speranza, come evidenziato dallo stesso Efisio, che “prima o poi si possa creare qualcosa di importante proprio ad Alghero”. E forse questo traguardo non poi così lontano, Nel frattempo Sara Alivesi e Stefano Idili hanno snocciolato con Efisio Marras quello che è stato il suo percorso, tra sogni e qualche ostacolo da superare, e soprattutto con la voglia, come detto, di fare il possibile per dare lustro alla terra natia. “Un approfondimento che rientra nella serie +Media talks che continuerà anche nei prossimi mesi con nuovi protagonisti e con anche diverse novità utili a far crescere il format e renderlo ancora più accattivante”, fanno sapere gli organizzatori.

ECCO +MEDIA TALKS CON PROTAGONISTA EFISIO MARRAS:
https://www.youtube.com/watch?v=2oKIV1MPFrg

“Navigantes – La nave dell’identità”: presentazione ad Alghero

ALGHERO – Portare i colori, i suoni, i canti e le tradizioni dell’isola a Barcellona. È “Navigantes – La nave dell’identità”, progetto ideato e realizzato dalla Fondazione Maria Carta con il sostegno della Regione Sardegna e la partecipazione del Comune di Alghero. Dall’8 al 10 ottobre prossimi, con un viaggio che partirà da Porto Torres, una delegazione di circa 500 persone con i costumi e le maschere tradizionali di tutte le aree dell’isola sarà protagonista dell’inedita e originale iniziativa, che richiamerà l’attenzione dei media internazionali. L’evento può contare sulla collaborazione di Adifolk (Associazione per la diffusione della cultura popolare catalana nel mondo) e di Ufi (Unione Folklorica Italiana) e Fitp (Federazione Italiana Tradizioni Popolari).

Il progetto “Navigantes – La nave dell’identità” è stato presentato questa mattina alla stampa nell’ufficio di rappresentanza del Comune di Alghero in piazza Porta Terra. Sono intervenuti il sindaco Mario Conoci, il presidente della Fondazione Maria Carta Leonardo Marras, Ivan Besora Roig, presidente di Adifolk (Associazione per la diffusione della cultura popolare catalana nel mondo), affiancato dal collega Oriol Ramirez Carol. E poi Joan-Elies Adell, addetto culturale della delegazione del Governo catalano in Italia, Mino Meloni e Lino Cordella, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Ufi (Unione Folklorica Italiana), Valentina Spano (Fitp – Federazione Italiana Tradizioni Popolari), Claudia Sotgiu, presidente del Circolo dei Sardi di Barcellona, Maria Julia Fernandez, direttore per la Sardegna della Compagnia Grimaldi, e Franco Arcamone, segretario della Banda musicale “Dalerci”. Ha inoltre preso la parola il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

Il saluto del presidente Solinas. L’iniziativa è stata salutata con un messaggio dal presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. «Saluto con affetto gli organizzatori di questa interessante e preziosa iniziativa, che si concretizzerà con una grande operazione di scambio culturale, di amicizia e fraternità tra il popolo sardo e quello catalano – scrive Solinas –. Il mare, che per millenni ha rappresentato un ostacolo nei confronti del resto del mondo, diventa così una pista, anzi un’autostrada per collegare popoli e culture, per creare e rinsaldare amicizia e solidarietà tra popoli. Sono certo che le adesioni a questa iniziativa saranno numerose e qualificate, e che l’edizione di quest’anno potrà essere la scintilla di un rinnovato scambio e incontro tra sardi e catalani».

Le dichiarazioni. «”Navigantes” è un progetto che nasce in occasione dell’Aplec, il festival internazionale della cultura catalana, nel 2021 organizzato da Adifolk proprio nella nostra città – ha ricordato il sindaco Conoci –. Alghero è sempre stata una porta tra diverse culture e la Fondazione Maria Carta sta mettendo un impegno straordinario in questa iniziativa».

«Il nostro viaggio inizia già oggi, con la presentazione del progetto – ha spiegato Leonardo Marras, presidente della Fondazione –. Per mare nel passato hanno viaggiato i nostri nonni e i nostri bisnonni, oggi facciamo viaggiare la nostra identità. La presentazione avviene adesso perché vogliamo dare il tempo a chi vuole di organizzarsi e partecipare. Con Ufi e Fitp abbiamo coinvolto i vari gruppi, in rappresentanza di più di 60 comuni di tutta l’isola. Avremo i costumi, i Mamuthones, i tamburini di Oristano, le launeddas, i tenores e anche le maschere, una delle rappresentazioni massime della nostra cultura». Il progetto “Navigantes – La nave dell’identità” è finanziato dalla Regione Sardegna. I gruppi dei Manuthones, come anche altri, verranno a titolo totalmente gratuito. Alghero sarà rappresentata dalla Banda musicale “Dalerci”.

«Con l’evento di ottobre ricambieremo l’accoglienza che ci aveva dato Alghero nel 2021 – ha detto (in catalano) Ivan Besora –. Quella giornata è stata davvero importante, soprattutto per creare una rete culturale e istituzionale con la Sardegna. Sarà insomma un piacere accogliere la nave». «Il nostro compito è creare ponti culturali. Sarà un’occasione unica e importante per mostrare alla società catalana la bellezza della terra sarda», ha aggiunto Joan-Elies Adell.

In conclusione, ha preso la parola il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. «”Navigantes” è un progetto che esalta storia e identità, elementi che costituiscono la ricchezza di un popolo. Ma anche una bella sinergia tra pubblico e privato, con l’obiettivo di renderla stabile».

E infatti il viaggio programmato per il prossimo ottobre potrebbe non restare isolato. «C’è un sogno. Non c’è solo il mare, l’altra strada è il cielo – ha annunciato Leonardo Marras –. L’idea per il 2024 è di partire con tre “aerei dell’identità” da Cagliari, Alghero e Olbia e “invadere” una città italiana che ha ospitato nel tempo molti nostri emigrati».

“Navigantes – La nave dell’identità”. L’obiettivo è far viaggiare l’identità della Sardegna. Si inizia dal mare, un fatto naturale viene spontaneo pensare, dal momento che si tratta di un’isola. Ma la Sardegna viaggia già per mare con i suoi emigrati, costretti a lasciare la loro terra per lavorare o perché scelgono di cercare nuove opportunità, affrontando nuove esperienze lontano da casa. Stavolta però a viaggiare per mare saranno i segni e gli elementi più caratterizzanti la cultura, le tradizioni e la specificità della gente di Sardegna. “Una nave dell’identità”, per l’appunto. Carica di una significativa rappresentanza di quanti si adoperano per mantenere vive e ancora fortemente radicate le tradizioni più genuine della cultura sarda e in particolare del suo irripetibile patrimonio etnomusicale.

Ecco allora la Sardegna con la sua cultura, la fantasmagoria degli abiti tradizionali, i suoni ancestrali di strumenti come le launeddas, il canto unico delle quattro voci maschili del tenore. Una cultura che vuole aprirsi definitivamente al mondo e farsi conoscere negli angoli dell’Europa dove è stata data ospitalità a tanti nostri emigrati, che non si sono dimenticati della loro isola.

Il viaggio, grazie a un accordo con la compagnia navale Grimaldi, partirà da Porto Torres l’8 ottobre alle 10 e farà tappa a Barcellona. Una destinazione scelta non a caso. La Catalogna, infatti, rappresenta un esempio forte di promozione e salvaguardia dei valori identitari di una vera e propria nazione che porta in giro per l’Europa eventi spettacolari di grande impatto. La “Nave dell’identità” persegue questo stesso obiettivo. A Barcellona la carovana sarda troverà l‘abbraccio della città grazie a una fitta e capillare sequenza di esibizioni, che invaderanno le vie della capitale catalana e permetteranno di far conoscere il valore della nostra cultura. La delegazione sarda sbarcherà così nella mattina del 9 ottobre per essere ricevuta dai responsabili di Adifolk, che nel 2021, come prima ricordato, aveva organizzato ad Alghero una analoga manifestazione dedicata alle espressioni della cultura, dei balli e delle musiche tradizionali della Catalogna (Aplec). In quell’occasione la Fondazione Maria Carta aveva siglato con Adifolk un accordo di collaborazione per promuovere le culture e le tradizioni popolari di Sardegna e Catalogna. Nel pomeriggio del 9 ottobre i gruppi sardi si esibiranno per le vie di Barcellona. Alle 20 è previsto l’imbarco, con il rientro a Porto Torres il giorno successivo alle 10.

Festival del Mediterraneo, appuntamento in Cattedrale

ALGHERO – Nuovo appuntamento con la musica del Festival del Mediterraneo che ospiterà le travolgenti note dell’organista Susana García Lastra venerdì 7 luglio alle 21 nella Cattedrale Santa Maria di Alghero. Nata nelle Asturie (Spagna) e laureata in Piano e Filologia Ispanica, Susana Garcìa Lastra riuscirà a coinvolgere i partecipanti in una serata che spazierà da composizioni contemporanee a musiche del ‘700 e ‘800.

L’organista spagnola è infatti interessata alla musica contemporanea e presenta regolarmente opere di compositori attuali nei suoi concerti, evidenziando le registrazioni per l’Istituto di Studi Berciani o per il Centro di Documentazione dell’Andalusia. Contemporaneamente lavora con passione alla diffusione e conservazione del patrimonio organistico, è direttrice artistica di diversi Cicli di Organo in Spagna e È presidente dell’Associazione per la conservazione degli organi (AsturOrg). Attualmente è organista titolare dell’Ospedale dei Venerabili a Siviglia (G. Grenzing 1991) ed è stata per dieci anni professoressa del Corso di Organo organizzato dall’Arcivescovado di Siviglia, nonché professoressa del MAES dell’Università di Siviglia.

Venerdì, durante la serata “In Paradisum”, accanto a Susana Garcìa Lastra si esibirà il Coro Polifonico Algherese, diretto dal maestro Ugo Spanu.

La serata di sabato sarà presentata da Carmela Mura Monfardino che guiderà all’ascolto delle opere i partecipanti alla manifestazione.

Il Festival del Mediterraneo 2023, organizzato dall’Associazione Culturale Arte in Musica è sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Sardegna, Consiglio Regionale della Sardegna, Fondazione di Sardegna, Programma Salude E Trigu, Camera di Commercio di Sassari, Fondazione Alghero, Comune di Alghero

Paraules i musica en Plaça, dissabte 8 de juliol

ALGHERO – Sabato 8 luglio con inizio alle 20,00 l’Associazione Culturale Cabirol organizza una serata denominata Paraules en Plaça, nel lato addossato alle antiche mura della Piazzetta Molo, con una serata musicale in algherese per celebrare gli autori locali. Tra i protagonisti della serata, Claudia Crabuzza, recente vincitrice del Premio Mario Cervo, che porta sul palco il suo live in algherese tra brani del suo album che gli è valso la Targa Tenco e altri in duo con Pietro “Barabba” Ledda, con il quale ha avviato da tempo un suggestivo progetto di incontro generazionale e di riscoperta delle più belle canzoni del grande autore Pino Piras. E poi altri ospiti, tra i quali Gabriella Caria, Anna Maria Multineddu, Lorena Meloni, Piero Sotgiu, Franco Mulas, i musicisti Alessandro Pulina, Antonio Fortunato, Sergio Intelisano e Gianluca Porcu.

L’evento si svolge all’interno delle mura, in un angolo tra i più suggestivi e intimi che l’Associazione Cabirol ha scoperto alcuni anni fa e che intende valorizzare quale luogo di cultura e dell’identità algherese. Come già sperimentato in passato, la manifestazione vuole realizzare momento di aggregazione attorno alla musica algherese, da sempre uno dei temi, insieme al teatro, sul quale l’Associazione ha basato la propria attività. La serata è patrocinata dalla Fondazione Alghero e gode del prezioso supporto dei Supermercati COOP Alghero, che contribuisce all’ospitalità della serata.

Cresce il MASE, disegni e quadro della moglie di Antoine De Saint-Exupéry |foto

ALGHERO – Sabato mattina si è svolta al Museo M.A.S.E. la cerimonia per la donazione di diverse oggetti appartenuti a Consuelo Suncín Sandoval moglie di Antoine De Saint-Exupéry. E questo grazie al gesto del prof. Giulio Masotti.

Il museo M.A.S.E., sabato mattina, ha accolto un ospite d’eccezione: il Prof. Giulio Masotti, Presidente della Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia e presidente onorario della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia. Il medico personale di Consuelo Suncín Sandoval, moglie di Antoine De Saint-Exupéry, ha consegnato durante la cerimonia di sabato mattina alcuni preziosi oggetti che vanno ad arricchire la narrazione della mostra espositiva del sito rientrante nell’Ecomuseo di Porto Conte.
Le donazioni, che vanno ad ampliare l’offerta culturale del museo, sono un grande quadro realizzato da Consuelo, tre volumi sui quali la pittrice e scrittrice ha lasciato dediche e schizzi che raffigurano il “Piccolo Principe” e, infine, alcuni biglietti augurali natalizi. Masotti conobbe la moglie dello scrittore francese negli anni ‘60, instaurando con lei un’amicizia che durò fino alla sua morte nel 1979. Un incontro dovuto al fatto che la donna soffriva di asma allergica e mentre si trovava in Toscana, per attuare un percorso di cure, incontro proprio il dott. Masotti che si prese cura di lei e nacque una solida amicizia. In questi anni ha custodito le testimonianze di questo rapporto, ma una visita al M.A.S.E. nel 2021 ha cambiato i suoi piani: la Torre Nuova non poteva che essere il luogo migliore per conservare la sua collezione.

Un dono importante, che regala al MASE la possibilità di raccontare ai visitatori un nuovo capitolo dell’incredibile biografia e storia della vita di Antoine De Saint-Exupéry e di sua moglie Consuelo.
Ad accogliere il Prof. Masotti e la compagna Rosanna Sciumbata, il Presidente e il Direttore del Raimondo Tilloca e Mariano Mariani, il Direttore Artistico del MASE Massimiliano Fois, il Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna Michele Pais, l’Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente Marco Porcu, il Consigliere Regionale Marco Tedde, l’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero Alessandro Cocco, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Andrea Montis e l’Avvocato algherese Claudio Montalto. “Cresce e aumenta nella sua offerta culturale il museo MASE che diventa sempre più punto di riferimento delle attrattive del territorio e in particolare dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte e per questo dobbiamo anche ringraziare il prof. Giulio Masotti”, ha commentato il presidente Tilloca.

Obra Cultural de l’Alguer, Encontres amb l’autor al Museo del Corallo

ALGHERO – Il giardino del Museo del Corallo, via XX settembre n. 8, si prepara ad accogliere l’edizione 2023 della rassegna letteraria “Encontres amb l’autor” organizzata dall’Obra Cultural de l’Alguer con il patrocinio della Fondazione Alghero, del Comune di Alghero, della Diputació de Barcelona e la collaborazione di Plataforma per la Llengua e del Centre Cultural “Antoni Nughes”.
Sei appuntamenti, tra il mese di luglio e agosto, per promuovere la sensibilità letteraria della comunità algherese con la presentazione di novità editoriali prodotte a livello locale di riconosciuto valore letterario, culturale e/o sociale o di opere che trattano di identità, di storia, di cultura di Alghero o di Sardegna.
Sei belle occasioni in cui la lingua algherese sarà la protagonista assoluta.

Questo il programma:

Mercoledì 5 luglio 2023 – h. 19.00
Presentazione del libro “San Giovanni ante portam latinam – La storia della rivalità tra Alghero e Sassari” di Giacomo Oppia

Mercoledì 12 luglio 2023 – h. 19.00
Presentazione del libro “Rondalles a la ràdio IV” di Giuseppe Sanna
Lettura e interpretazione della rondalla “Lo servidoret”
a cura del gruppo “Amics del teatre en alguerès”

Mercoledì 19 luglio 2023 – h. 19.00
Presentazione del libro illustrato “La història de Nostra Senyora de Besapeus” di Carmelita Zedda

Mercoledì 26 luglio 2023 – h. 19.00
Presentazione della ristampa del libro “ALGHERO. IL CENTRO STORICO. Storia e nomi delle strade, delle piazze, dei bastioni e delle torri” di Pino Sotgiu

Mercoledì 2 agosto 2023 – h. 19.00
Presentazione del libro “La caduta dell’inquisitore” di Federico Francioni”

Mercoledì 9 de agosto 2023 – h. 19.00
Presentazione del libro “Les veus de Garulé” di Giuliana Carboni.

L’ingresso è gratuito.

Daniele Dore è il nuovo direttore dell’Accademia di belle arti “Mario Sironi”

SASSARI – A seguito della dolorosa e improvvisa scomparsa del Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, Antonio Bisaccia, avvenuta nel marzo di quest’anno, si sono svolte ieri, il 28 giugno, le elezioni del nuovo direttore. Alle votazioni hanno partecipato tutti i 50 docenti aventi diritto: il candidato che ha riscosso maggior consenso è stato Daniele Dore, docente di ruolo di Sistemi interattivi – Uso dei software per il web, con 33 voti.

Nato nel 1980 e attivo da oltre vent’anni nella crescita della Sironi, che conta oggi oltre 500 studenti, Daniele Dore ha ricoperto diversi incarichi di coordinamento e gestione nei vari organi di governo, tra cui quelli di prodirettore vicario, consigliere accademico e coordinatore del laboratorio ArtLab – Centro di risorse e innovazione per l’alto artigianato artistico nato nel 2017 nell’ambito di un progetto Interreg Marittimo Italia-Francia; a lungo nella redazione della rivista “Parol – Quaderni d’arte e di epistemologia”, la storica rivista bolognese fondata nel 1985 da Luciano Nanni e dal 2009 passata all’Accademia, ne segue e organizza l’edizione della produzione scientifica.

“Obiettivo prioritario – sostiene il nuovo direttore, Daniele Dore – è innanzitutto quello di portare avanti le numerose e importanti iniziative che l’Accademia Sironi, grazie al lavoro fatto in questi anni sotto la guida autorevole e illuminata di Antonio Bisaccia, ha in corso, alcune delle quali in dirittura di arrivo. La formazione artistica rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo individuale e sociale, in grado di favorire la crescita delle capacità creative, critiche e comunicative delle persone. Attraverso la pratica artistica, si apre un mondo di possibilità espressive che consente di esplorare le emozioni, le idee e le prospettive in modo unico e personale. In questo senso l’importanza della collaborazione tra le anime artistiche dell’Accademia e il personale tecnico-amministrativo favorirà l’efficacia e l’efficienza nel governo della nostra Accademia, così come la sinergia con il Consiglio Accademico, il Consiglio di Amministrazione, i coordinatori delle strutture didattiche, la Consulta degli studenti e il Collegio dei professori”.

Cronologicamente l’ultima delle Accademie di belle arti statali istituite in Italia, ma forse la più dinamica, attiva e innovativa, e che vede oggi alla guida il direttore più giovane fra tutte le accademie italiane, l’Accademia Sironi è da un lato pienamente inserita nel contesto territoriale con rapporti fruttuosi con le associazioni, gli enti, le pubbliche amministrazioni e il tessuto imprenditoriale per i quali rappresenta un punto di riferimento a livello regionale per la formazione artistica, e dall’altro aperta a iniziative di respiro internazionale nell’ottica della collaborazione sempre più ampia e di una didattica sempre più attrattiva.

“La “Sironi” – prosegue Daniele Dore – è un sistema complesso che ha necessità di una visione orientata all’organizzazione e all’efficienza, con l’obiettivo di garantire una didattica di qualità nel primario ed unico interesse dell’Istituzione nella sua globalità. Il raggiungimento dei risultati desiderati richiede metodo e organizzazione, implementando le linee guida del Consiglio Accademico e le norme che la regolano. In questo riveste un aspetto fondamentale il rispetto delle regole, dei ruoli, delle professionalità e delle persone. Garantire una didattica di livello e perseguire obiettivi di qualità, inclusività, trasparenza e pluralità è un percorso che passa dal rafforzamento delle discipline laboratoriali alla revisione dell’offerta formativa, dall’apertura culturale al supporto ai progetti interdisciplinari; ogni azione avrà al centro, come principio ispiratore e dirimente, il miglior risultato in termini di qualità dei servizi agli studenti che passa anche per la stabilità e continuità lavorativa dei docenti”.

“Ognuno di noi – conclude il neo direttore – contribuisce alla crescita dell’istituzione, in vari ruoli e a vario titolo, e tutti noi sentiamo il senso di responsabilità e abbiamo la ferrea volontà di non disperdere tutto il lavoro fatto in questi anni. Il coinvolgimento e la collaborazione di tutti è una priorità portando avanti e coordinando un gruppo di lavoro determinato, innovativo, multidisciplinare, eterogeneo ma coeso, basato sulla condivisione e la co-responsabilità delle scelte. Ed è nell’ottica di questa condivisione che, sin dalla mia prima proposta di candidatura, ho chiesto alla prof.ssa Giuseppina Manca di Mores, docente di Beni culturali e ambientali, di voler condividere questo progetto nel ruolo di pro direttrice vicaria. Per questo desidero ringraziare tutti coloro i quali hanno dato fiducia alla proposta di un progetto basato sul lavoro collettivo e sulla collaborazione, e che continueranno a farlo, per andare tutti insieme nella giusta direzione”.

“Ritorno alla terra dei padri”, Klizia da Alghero a Istria in barca a vela

ALGHERO – Partirà da Alghero a bordo di una barca a vela in legno l’equipaggio dell’Ecomuseo Egea di Fertilia, fino alle coste dell’Istria per portare un messaggio di luce e fratellanza. Su Klizia, questo il nome della barca, sventolerà la bandiera di Nox Oceani, partner del progetto, che nella sua mission ha l’inclusione, lo sport e la sostenibilità ambientale. Il viaggio/evento partirà il prossimo 30 luglio per concludersi l’8 di Ottobre a Trieste in occasione della Barcolana, dopo aver navigato lungo una rotta di circa 800 miglia, visitato 27 Città ed attraversato 10 regioni in 4 diverse nazioni. Francesca de Natale Sifola Galiani, fondatrice di Nox Oceani, ha di recente consegnato al direttore dell’Ecomuseo Egea di Fertilia Mauro Manca, la bandiera che verrà issata a bordo e accompagnerà questo importante viaggio.

L’idea è quella di unire con un filo immaginario ciò che la storia ha tristemente diviso. Per capire meglio il progetto “Ritorno alla terra dei padri” dell’Ecomuseo Egea è necessario fare un passo indietro nel tempo sino all’immediato dopoguerra. Siamo nel 1945, la seconda guerra mondiale era appena terminata mentre iniziano gli anni bui dell’esodo istriano, ovvero l’emigrazione forzata della maggior parte dei cittadini, di nazionalità e di lingua italiana, dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. Il fenomeno, seguente agli eccidi noti come “massacri delle foibe”, coinvolse in generale tutti coloro che non riconoscevano il nuovo governo jugoslavo comunista di Tito. Nell’esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall’Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi, compresa la Dalmazia, dove vivevano i dalmati italiani.

Tra i luoghi in cui si rifugiarono gli esuli c’è il borgo di Fertilia, nato ufficialmente nel 1936, che venne popolato in maniera consistente nel secondo dopoguerra da una piccola parte degli emigrati, facendolo diventare un microcosmo istriano. Fertilia negli anni è diventata un esempio compiuto di integrazione, che ha visto riunirsi in una unica comunità i veneti, i ferraresi, gli esuli Giuliano Dalmati, i rimpatriati dalle colonie italiane sparse per il Mediterraneo che, insieme alle popolazioni del luogo, hanno reso effettivo l’auspicio di Fertilità che ne ha originato il nome. E proprio a Fertilia è nato l’Ecomuseo Egea, promotore del progetto “Ritorno alla terra dei padri” che con Klizia, appartenuta a un pescatore giuliano, ripercorrerà a ritroso la rotta degli esuli scappati dalle loro terre in cerca di una nuova vita.

«Siamo orgogliosi della Partnership con Nox Oceani – dichiara Mauro Manca – cui ci uniscono valori forti ed un rispetto per il mare che è fatto di impegno quotidiano e di gesti concreti. Grazie a Francesca de Natale, siamo orgogliosi di portare con noi la bandiera della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente». «Il progetto Ritorno alla terra dei padri ha per noi di Nox Oceani un grande valore» spiega Francesca de Natale che prosegue: «Ripercorrere a ritroso la rotta degli esuli e costruire ponti per trasmettere alle nuove generazioni un messaggio di inclusione è un dovere morale. È importante dare il giusto spazio alla memoria di questo brutto evento. I miei forti rapporti con il Sud America ed il fatto che molti degli esuli istriani emigrarono in Argentina mi lega profondamente a questo progetto» conclude Francesca de Natale.

“Una sera nel borgo”, presentazione libro “Sabbie” di Gianni Caria

ALGHERO – Due persone diverse tra loro, unite solo dal fatto di percorrere avanti e indietro la stessa spiaggia, per lavoro. Ma l’apparenza, si dice, inganna. Pape e Lu, i protagonisti della storia, hanno tanto da condividere. Pape, nato e cresciuto in Senegal in un quartiere povero della grande città. Si era arruolato nelle Guardie presidenziali per dare un’istruzione di alto livello alla sorellina Binette e ormai da anni in Italia come ambulante. Lu è nata in Vietnam, è diventata Lucia Enrica: cittadina italiana grazie a un’adozione internazionale. Adesso è studentessa universitaria in crisi di identità e incapace di trovare un suo posto nel mondo. Si spaccia per cinese, convinta di saper effettuare massaggi rilassanti dopo aver sbirciato qualche video in rete. I segni del tragico passato di guerra del Paese d’origine che Lui porta fin nel corpo menomato e un viaggio in Vietnam con il padre adottivo le ricordano costantemente, come una condanna, da dove viene.

Quest’estratto della seconda di copertina è solo un parte del racconto di un intreccio di vite in una calda giornata estiva sulla sabbia di una spiaggia. Gianni Caria l’autore del romanzo “Sabbie” (il Maestrale – 2023) venerdì 9 giugno sarà ospite della rassegna letteraria “Una sera nel borgo” organizzata dalla biblioteca dell’Associazione Impegno Rurale di Santa Maria la Palma nei locali della Cantina Santa Maria la Palma di via Zirra, nell’omonima località del comune di Alghero.

Daniela Pinna Vistoso e Aldo Curcio presenteranno il suo ultimo romanzo alle 18,00 nello scenario del caratteristico della Cantina. Al termine della presentazione faremo un brindisi con lo scrittore. Per info scrivere a unaseranelborgo@gmail.com.

Cos’è “Una sera nel borgo”?

L’Associazione Impegno Rurale sta realizzando una serie di incontri culturali e non nella borgata di Santa Maria la Palma e dintorni. Gli appuntamenti hanno il nome di “Una sera nel borgo”.

La borgata, fin dalla sua nascita, ha sempre avuto attenzione ed interesse per gli eventi culturali di ogni genere. Ne è chiara dimostrazione la stessa struttura urbanistica con spazi nati proprio a tale scopo, anche se poi abbandonati (ex-cinema, sala da ballo) e spazi recuperati dai residenti associati tra loro (ex scuola media). Lo spirito di comunità e condivisione ha da sempre caratterizzato S.M. la Palma ed i suoi abitanti.

Proprio da queste esperienze pregresse nasce la necessità, anche oggi, di rendere fruibili alcuni siti presenti nella borgata, al fini di creare dei momenti d’incontro quali: rassegne letterarie, momenti musicali,

laboratori ludico-culturali, attività sportive, coinvolgendo chi sul territorio svolge attività formativa (scuole), attività industriali e commerciali (cantine, agriturismi etc), attività di culto (parrocchia).

Per la realizzazione di questo programma sarà necessario strutturare un gruppo di lavoro che si occupi della direzione artistica, della comunicazione e dei rapporti con le strutture che verranno coinvolte nell’iniziativa. “Una sera nel borgo” si propone di far rinascere Santa Maria La Palma come luogo di incontro tra culture, tradizioni e modernità per dare il giusto valore ad un territorio trascurato che merita di essere potenziato e apprezzato.