Inizia il caldo autunno artistico del Coro Polifonico Algherese

ALGHERO – Si aprono domani, venerdì 4 ottobre, gli Encontres Corals de Autunjo, il nuovo appuntamento organizzato dal Coro Polifonico Algherese all’interno del programma della 28esima edizione di Estudi Polifonic, la manifestazione organizzata dal Coro Polifonico Algherese e finanziata dall’azione Salude&Trigu della Camera di Commercio e Artigianato di Sassari, e dalla Fondazione Alghero, inserita nella programmazione estiva AlgheroExperience.
Domani, dalle 20.30, il Joves Ensemble del Coro Polifonico Algherese, diretto dalla maestra Maria Gabriella Mura, aprirà l’evento ospitato nella Cattedrale di Santa Maria di Alghero. A seguire, sono previste le esibizioni dello stesso Coro Polifonico Algherese, diretto dal maestro Ugo Spanu (direttore artistico della manifestazione), del Coro Amicos in Cantos di Galtellì (diretto dalla maestra Maria Bonaria Monne) e del Coro Femminile Urisè di Orosei (diretto dalla maestra Daniela Contu), che presenteranno i loro repertori ricchi di melodie tradizionali sarde e musiche popolari di nuova composizione.
L’appuntamento, con ingresso gratuito, è per domani, venerdì 4 ottobre, dalle ore 20.30, nella Cattedrale Santa Maria di Alghero

Parte dalla Sardegna la battaglia degli editori indipendenti

CAGLIARI – Gli editori indipendenti fanno fronte comune e chiedono alla politica riforme e sostegno. Parte dalla Sardegna la battaglia per un comparto già in sofferenza negli anni passati e oggi ancora più in difficoltà, con il continuo aumento dei costi e la scarsa attenzione delle istituzioni. L’allarme è stato lanciato dal V Forum nazionale per l’editoria regionale, ospitato ad Alghero nei giorni scorsi e curato da AES, Associazione Editori Sardi, e ADEI, l’associazione nazionale degli editori indipendenti. In due giornate di lavori sono state gettate le basi per una proposta da inviare al Ministero della Cultura e alle Regioni. L’ipotesi è quella di sollecitare una legge quadro nazionale sulla quale gli enti locali provvedano a emanare norme regionali di sostegno e sviluppo del comparto. Ad Alghero gli editori hanno iniziato un percorso che, entro febbraio, porterà alla stesura di una piattaforma intorno a pochi ma chiari punti essenziali: abbattimento dei costi di produzione analogamente a quanto già avviene per il cinema, partecipazione alla promozione come le fiere nazionali e internazionali di settore, innovazione tecnologica, sgravi fiscali per l’assunzione del personale. Gli operatori rivendicano poi un riconoscimento ufficiale per il ruolo degli editori, con una definizione stabilita per legge, in modo da far risaltare il lavoro dei professionisti, e chiedono l’istituzione di una commissione permanente tra i grandi attori dell’industria: editori, librai e biblioteche.

Il dibattito, svolto tra l’hotel Catalunya e la Fondazione Alghero, ha visto impegnati il presidente di ADEI Andrea Palombi, il consigliere ADEI sulle politiche regionali Alberto D’Angelo, la presidente di AES Simonetta Castia e i rappresentanti delle associazioni editoriali regionali Chiara Finesso (Veneto), Martina Kafol (Friuli-Venezia Giulia), Mauro Garbuglia (Marche), Salvatore Granata (Sicilia). La due giorni algherese è servita per stilare le priorità del comparto ma anche per rafforzare il legame che le associazioni regionali hanno con ADEI che, è stato detto, può fungere da cinghia di trasmissione delle necessità locali e trarre a sua volta forza dalle realtà territoriali. «Gli editori indipendenti, a differenza dei grandi gruppi editoriali, hanno bisogno di rappresentanza a livello nazionale – ha spiegato Andrea Palombi – anche in vista della riforma dell’editoria che rimane tuttora lettera morta». Tante le necessità su cui intervenire, ha spiegato il numero uno di ADEI: dalla riformulazione di App18 al sostegno per il costo della carta, attivo per i quotidiani ma inspiegabilmente non per i libri; dal ripristino del decreto Franceschini che prevedeva aiuti per il rinnovo delle collezioni delle biblioteche all’introduzione del credito d’imposta per le aziende con meno di due milioni di fatturato. Simonetta Castia ha spiegato come la Sardegna – così come la Campania – si è dotata nel tempo di una legge che sostiene l’editoria, la numero 22, emanata però oltre vent’anni fa e oggi obsoleta, più volte modificata e di difficile applicazione. Fondamentale quindi un riordino normativo, che tenga conto anche dell’esigenza di creare una cabina inter assessoriale per la condivisione di competenze miste e per l’adozione di provvedimenti efficaci. Tutti i partecipanti si sono comunque detti decisi a proseguire nell’impegno comune, attuando già nell’immediato un monitoraggio delle realtà editoriali attive sui territori, sull’esempio di un progetto pilota attuato dagli editori veneti, e dandosi appuntamento a breve in un nuovo incontro che fotografi lo stato dell’imprenditoria libraria e definire meglio le iniziative da intraprendere.

Il Forum è inserito nel Festival Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi che proprio ad Alghero proseguirà con le sue iniziative di promozione della lettura. Dopo aver fatto tappa alla libreria Koinè di Sassari, mercoledì 2 ottobre l’autore Sante Bandirali sarà in mattinata al teatro Astra, sempre a Sassari, per il reading-spettacolo Un talento splendente – Omaggio a Siobhan Dowd (uovonero edizioni), in collaborazione con la Compagnia teatrale “La botte e il cilindro”, mentre dalle 18,30 l’autore sarà alla libreria Cyrano di Alghero per presentare il suo romanzo “Papiro” (Marcos y Marcos).

Rapporti Alghero – Catalogna, le assessore Piras e Sanna a Tarragona

ALGHERO – Alghero e Tarragona si ritrovano per una nuova stagione di relazioni che l’Amministrazione Cacciotto vuole rilanciare con le realtà catalane per sviluppare nuove opportunità culturali, turistiche ed economiche.
Per gli eventi di Santa Tecla, il 23 Settembre scorso, le Assessore alla Cultura e al Turismo, Raffaella Sanna e Ornella Piras, hanno partecipato alle celebrazioni organizzate dal Municipio di Tarragona, ospiti del Sindaco Ruben Viñuales Elías e dell’Ajuntament.
La grande festa popolare animata dalle discese dei Castells, la tradizione che da oltre 200 anni di storia è presente nelle feste popolari, è stata l’entusiasmante occasione di incontro e di condivisione delle affinità che uniscono le collettività algheresi e catalane.
“Un rapporto di fratellanza e vicinanza che parte dalla lingua e che si consolida con le relazioni istituzionali che intendiamo approfondire” hanno detto le due rappresentanti della Giunta. “Ci siamo ripromessi, con l’Amministrazione di Tarragona, che questa fratellanza sia sempre più ricca di significati, non solo con visite reciproche ma anche coinvolgendo le scuole e approfondendo la promozione turistica. C’è la forte convinzione, da parte nostra, che il desiderio di conoscenza, approfondimento e scoperta che si porta dietro una buona fetta di turismo sia da incentivare e valorizzare per sviluppare nuove occasioni di sviluppo economico. Da qui – affermano Piras e Sanna – dobbiamo gettare le basi per porre un orizzonte che in futuro possa tramutarsi anche in rapporti tra imprese del territorio”.

Alghero protagonista del programma europeo “Urbact”

ALGHERO – Alghero protagonista del progetto europeo C4TALENT: un’iniziativa per contrastare la fuga di talenti dal territorio e sostenere l’ecosistema imprenditoriale locale, grazie a scambi tra città europee, attività formative e il coinvolgimento attivo dei principali portatori d’interesse locali. Il progetto, denominato C4TALENT – Cities for Talent, è finanziato dal programma europeo URBACT IV e affronta il fenomeno della “fuga dei cervelli” nelle città di piccole e medie dimensioni in Europa, promuovendo condizioni e opportunità capaci di sostenere ecosistemi imprenditoriali innovativi e solidi.

La rete coinvolge dieci città partner: Alghero, con Fondazione Alghero, è parte integrante di questa rete e sta portando avanti diverse iniziative strategiche, in sinergia con le azioni già intraprese all’Amministrazione comunale. Il progetto ha visto la creazione di un Gruppo di Azione Locale che riunisce attori chiave del territorio e stakeholder provenienti da vari settori, tra cui politiche pubbliche, lavoro, istruzione, formazione, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo imprenditoriale. Un elemento distintivo di C4TALENT è il coinvolgimento diretto di questi portatori di interesse, che hanno un ruolo attivo nel definire gli asset su cui lavorare per individuare soluzioni concrete e sviluppare azioni pilota mirate.

Attraverso incontri periodici, il Gruppo di Azione Locale sta elaborando un Piano integrato di azioni. L’ultimo incontro del gruppo, svoltosi nei giorni scorsi al Quarter, ha focalizzato l’attenzione sulle direttrici di intervento individuate e ha visto la partecipazione degli assessori Enrico Daga, Ornella Piras, Roberto Corbia e Raffaella Sanna, che hanno contribuito all’individuazione di sinergie tra le priorità dell’Amministrazione comunale e le azioni già delineate dal gruppo di lavoro. Durante l’incontro si è discusso della necessità di mettere in campo strategie integrate, capaci di rispondere ai bisogni concreti della comunità e creare opportunità per chi sceglie di rimanere o tornare ad Alghero.

Dal 1 al 3 ottobre, la rete del progetto C4TALENT si riunirà ad Alghero negli spazi de Lo Quarter per tre giornate di lavori. L’evento sarà dedicato a sessioni di formazione su metodi e strumenti innovativi, presentazioni di esperimenti pilota e momenti di collaborazione in cui le città partner condivideranno esperienze, sfide e successi. Questo incontro non solo evidenzierà i progressi fatti dalle città coinvolte, ma sottolineerà anche l’impegno di Alghero nel contrastare la fuga dei talenti e nel potenziare il proprio ecosistema imprenditoriale. La stampa locale e regionale è invitata a partecipare all’evento per conoscere da vicino il progetto e le sue ricadute positive sul territorio.

Presentazione della rivista “Descobrir”: bellezze di Alghero e Sardegna

ALGHERO – La rivista di viaggi catalana DESCOBRIR presenta il suo numero su LA ‘SARDEGNA NATURALE’ ad Alghero, con la collaborazione dell’Ufficio della Generalitat de Catalogna ad Alghero. Venerdì, 27 settembre 2024, 18:30 Villa Mosca (via Gramsci, 17) , interverranno all’evento Joan Morales, direttore della rivista DESCOBRIR, Gustau Navarro, responsabile dell’Ufficio di Alghero della Generalitat de Catalunya, rappresentanti dell’amministrazione comunale di Alghero, così come i collaboratori algheresi della rivista. L’evento finirà con un vino spumante di Alghero.

DESCOBRIR, la rivista leader di viaggi in Catalogna, ha dedicato un intero dossier di copertina di oltre 50 pagine alla ‘Sardegna naturale’. Ovvero, ai paesaggi e agli spazi naturali del nord-ovest di quest’isola mediterranea, con epicentro nella città di Alghero.
Un percorso esemplare. Nel corso degli anni, DESCOBRIR è diventata la rivista di riferimento per conoscere e godere i territori di lingua catalana, ed è uno dei marchi più noti in Catalogna nel settore turistico. Con più di 55.000 lettori, oltre a decine di migliaia di follower e utenti sui social network, il portale web (Descobrir.cat) e le newsletter digitali fanno di DESCOBRIR un marchio influente che anima la più grande comunità incentrata sul turismo di prossimità in Catalogna. Da 27 anni, la testata lavora con l’obiettivo di promuovere il viaggio responsabile, favorendo la conoscenza del proprio territorio per valorizzarlo e proteggerlo.
Il reportage fotografico, inedito e commissionato per l’occasione, è opera della fotografa Kris Ubach, e gli articoli sono stati scritti da diversi collaboratori, principalmente algheresi.
UNA BELLEZZA CHE TRAVOLGE
I sentieri lungo il mare offrono panorami straordinari.
L’odore della macchia mediterranea, della malvasia, del rosmarino e del lentisco invaderà le vostre narici mentre percorrete il litorale nord-occidentale della Sardegna, una costa sorprendente che combina scogliere con spiagge infinite. Benvenuti nei domini marittimi di Alghero, Stintino, Porto Torres e Asinara.
Testo: Marirosa Martinelli, operatrice del Parco Naturale Regionale del Monte del Comte.
I PAESAGGI DELL’ANIMA ALGHERESE
La diversità e l’immensità dei paesaggi fanno parte dell’identità della città.
Non esiste un paesaggio più bello di un altro, ma c’è quello che ti abbraccia e penetra dentro di te, suscitando emozioni continue e nuove: è il paesaggio dell’anima. L’immensa massa calcarea di Capo Caccia, l’aspra Punta del Giglio e il complesso carsico del Monte Doglia costituiscono il paesaggio intimo degli algheresi.
Testo: Antoni Torre, biologo ambientale e ornitologo, delegato della presidente dell’IEC ad Alghero.
UN LUOGO BENEDETTO DAL SOLE
Lo scrittore, poeta e attivista culturale Pere Lluís Alvau ricorda nel suo scritto quali sono stati i tentativi turistici e industriali per danneggiare i paesaggi che oggi ammiriamo. Gli spazi naturali sono stati protetti, ma c’è ancora lavoro da fare.
Testo: Pere Lluís Alvau / Illustrazione: Pau Gasol Valls

Il dossier si conclude con una guida pratica completa con informazioni su dove dormire, dove mangiare, servizi turistici, attività e proposte per godersi il soggiorno nel nord-ovest della Sardegna.

Ritorna per il quarto anno consecutivo il Cavidani Alguerès

ALGHERO – Ritorna, per il quarto anno consecutivo, il Cavidani Alguerès, festival glocal organizzato dall’Associazione Edicions de l’Alguer e dalla Antica Compagnia Olearia Sarda, che si terrà nel cortile dell’oleificio, in via Vittorio Emanuele 225.

Due gli appuntamenti, venerdì 27 e sabato 28 settembre, confermato il programma tipico dell’evento, sempre molto apprezzato dal pubblico, che prevede la presentazione di un libro edito dall’Edicions dell’Alguer, un momento musicale, e la degustazione dell’olio dell’Antica Compagnia Olearia Sarda, accompagnato dal pane del panificio artigianale Cherchi, dal formaggio della società agricola Monteforte dei Fratelli Riu e dal vino delle Tenute Delogu: tutte produzioni dell’eccellenza agroalimentare del territorio. Le degustazioni saranno guidate dall’enogastronomo Giuseppe Izza.

Si parte venerdì, alle 19, con il gruppo musicale Muristene, composto da Francesco Morittu, Giovanna Tanda, Agostino Sanna, Giuseppe Tanda e Mauro Morittu, un eterogeneo e originale quintetto che coltiva la tradizione musicale algherese. Seguirà la presentazione del libro Acudiu…Acudiu… Comedies per les escoles, a cura di Enza Castellaccio con Vittorio Guillot, Silvana Nulvesu, Simonetta Rosella, Giovanna Tilocca e il Colletiu de les Maries. Seguirà dai Campi alla tavola, chiacchierata dell’enogastronomo Giuseppe Izza con i produttori presenti al festival.

Sabato, invece, alle 19, aprirà la serata la splendida voce di Vittoria Lacana, cantautrice, rivelazione del Festival della canzone algherese 2024. Subito dopo Giovanni Destro Bisol, docente di Antropologia e Biodiversità umana all’università La Sapienza di Roma e Marco Caria, docente all’Università di Sassari, insieme a Salvatore Izza, direttore de Edicions de l’Alguer, presenteranno il libro “Gli Italiani che non conosciamo. Lingue, DNA e percorsi delle comunità storiche minoritarie”, edito dalle Edicions de l’Alguer con il patrocinio dell’Istituto italiano di Antropologia, frutto di un’iniziativa volta a far conoscere la cultura, la genetica e perfino le tradizioni alimentari di gruppi poco noti, ma che occupano da molto tempo il nostro Paese. Chiuderanno la serata il coro maschile Pro Arte e il coro femminile Le note Ribelli, diretti dal maestro Domenico Balzani, un momento dedicato al bel canto con una compagine che sta riscuotendo sempre maggiori successi, diretta da un baritono di fama internazionale come Domenico Balzani. La serata si concluderà con le degustazione e piacevoli chiacchiere. Perchè è bello pensare globale e agire locale, come recita lo slogan del Cavidani alguerès.

Lo Congrés de Cultura Catalana, una ocasió de confront també a l’Alguer

L’ALGUER – Enguany són començades les celebracions que anticipen los actes principals del Congrés de Cultura Catalana que tengueran lloc al 2025. De la Fundació Congrés de Cultura Catalana, entitat que lo propon amb la complicitat de voluntaris i entitats diverses, lo desig és que se pugui tornar a viure l’experiència dels anys 1975-1977, és a diure una mobilització popular de diversos sectors de la populació catalana, nada de una reivindicació social. Amb l’objectiu de la normalització de la llengua catalana, la desfensa dels drets de les persones i de la cultura catalana, lo Congrés s’és dedicat a analitzar l’estat de la nostra cultura, entesa com la pròpia dels Països Catalans.
Ara, cinquanta anys després de aqueix precedent històric, a travès de les inquietuds i dinàmiques pròpies del segle XXI, se vol portar a terme un nou Congrés, del qual com a una llavor se puguin generar noves mirades, espacis i direccions.
Lo Comitè Executiu del nou Congrés de Cultura Catalana és al treball de temps perquè puguin ésser realitzats una vuitantena d’actes durant lo 2025, que tengueran lloc en tots los Països Catalans.
Nomerosos los actes especials (com inauguració i clausura) que preveuen la implicació de municipis i societat cívica, de entitats, evidenciant la diversitat i riquesa de la nostra cultura. En gran anticipo, per tota l’activitat pública que ja tenguerà lloc a partir de juny de 2025, són estats programats diversos actes de debat i presentació, i al mes de octubre de 2024 lo Congrés arribarà a l’Alguer amb l’acte El futur de la llengua catalana a l’escola. Aqueixa primera activitat siguerà dedicada a l’ensenyament «del i en» català, un tema clau per la transmissió de la llengua local a les noves generacions. La conferència, que compta de la presència de ensenyants i experts del sector, tenguerà lloc divendres 11 de octubre a les 17:30 a la Sala Conferències de Sant Francesc.
Los algueresos, com a catalanoparlants, són convidats a participar a totes les activitats. La descripció detallada de la iniciativa i els seus documents inicials és disponible al web: www.noucongres.cat. Als actes de l’Alguer, lo director Esteve Plantada comptarà del suport de Carles Duarte i Irene Coghene, membres del Comitè Executiu del nou Congrés de Cultura Catalana.
Lo Congrés de Cultura Catalana vol ésser un event de gran impacte, que generi debat, amb una participació viva, diversa, enriquidora. Siguerà una ocasió per crear estructures i narratives obertes i dinàmiques a partir de la interacció entre los participants, pensant també a garantir la continuïtat de les iniciatives nades, generant resiliència i inclusió.

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Il Congrés de Cultura Catalana, un’occasione di confronto anche ad Alghero

Un prima giornata dedicata all’insegnamento della lingua catalana
Quest’anno sono iniziate le celebrazioni che anticipano gli eventi principali del Congrés de Cultura Catalana che avranno luogo nel 2025. La Fundació Congrés de Cultura Catalana è l’associazione che promuove le attività, con il sostegno di volontari e diverse associazioni, con l’intenzione che si possa tornare a vivere l’esperienza degli anni 1975-1977, caratterizzati da una mobilitazione popolare di diversi settori della popolazione catalana, nata da una rivendicazione sociale. Con l’obiettivo della normalizzazione della lingua catalana, la difesa dei diritti delle persone e i diritti della cultura catalana, il Congrés si è dedicato ad analizzare lo stato della nostra cultura, intesa come cultura propria dei Països Catalans.
Ora, a cinquant’anni da questo precedente storico, attraverso le inquietudini e dinamiche proprie del secolo XXI, si vuole portare a termine un nuovo Congrés, dal quale come un seme possano generarsi nuovi punti di vista, spazi e direzioni. Il Comitè Executiu del Nou Congrés de Cultura Catalana è da tempo al lavoro affinché vengano portati a termine cira ottanta appuntamenti che avranno luogo durante l’arco del 2025 in tutti i Paesi Catalani.
Numerosi gli eventi speciali (come l’inaugurazione e la chiusura), che prevedono la partecipazione dei comuni e della società civile, di associazioni, evidenziando la diversità e ricchezza della nostra cultura. Preventivamente, per l’attività pubblica già in programma da giugno 2025, son stati proposti diversi eventi, tra dibattiti e presentazioni, e nel mese di ottobre 2024 il Congrés arriverà ad Alghero con l’appuntamento El futur de la llengua catalana a l’escola. Questa prima attività sarà dedicata all’insegnamento «del e in» catalano, un tema chiave per la trasmissione della lingua locale alle nuove generazioni. La conferenza, che vede il coinvolgimento di insegnanti ed esperti del settore, si terrà venerdì 11 ottobre alle ore 17:30 presso la Sala Conferenze di San Francesco.
Gli algheresi, come catalanoparlanti, sono invitati a partecipare a tutte le attività. La descrizione dettagliata dell’iniziativa e dei suoi documenti iniziali è disponibile nel sito www.noucongres.cat. Per gli eventi ad Alghero, il direttore Esteve Plantada sarà affiancato da Carles Duarte ed Irene Coghene, membri del Comitè Executiu del Nou Congrés de Cultura Catalana.
Il Congrés de Cultura Catalana vuole essere un evento di grande impatto, in grado di generare dibattito, con un partecipazione viva, diversa, feconda e in grado di arrichire. Sarà un’ocassione per creare strutture e narrative aperte e dinamiche a partire dall’interazione tra i partecipanti, pensando nel contempo a garantire la continuità delle iniziative nate, generando resilienza, inclusione e un sentimento di appartenenza e radicamento.

Fondazione, Alghero aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio

ALGHERO – Anche quest’anno la città di Alghero, su impulso dell’assessorato alla Cultura e Innovazione aderisce con numerosi e imperdibili eventi alle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days, GEP), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, che si terrà in tutta Italia sabato 28 e domenica 29 settembre con il coordinamento del Ministero della Cultura. Nelle due giornate, anche in Riviera del Corallo sono previste visite guidate, iniziative speciali e aperture straordinarie nei musei e nei luoghi della cultura sul tema: “Patrimonio in Cammino”.

Nella giornata di sabato 28 settembre, Fondazione Alghero prevede l’apertura straordinaria notturna (fino alle ore 23) dei musei MŪSA Museo Archeologico della Città e MACOR Museo del Corallo, al costo d’ingresso simbolico di 1 euro. Visite guidate programmate anche presso la Necropoli di Anghelu Ruju, nel Villaggio Nuragico di Sant’Imbenia e nel Centro storico, grazie alla collaborazione delle cooperative Silt, Mosaico e Itinera e del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione dell’Università di Sassari, della Soprintendenza Archeologica e dell’Istituto Superiore E. Fermi. “Una nuova occasione per valorizzare le bellezze che caratterizzano lo straordinario patrimonio ambientale di Alghero, consentendo così agli algheresi ed ai numerosi turisti che ancora frequentano il territorio di ammirare spaccati autentici della millenaria storia della città” sottolinea la professoressa Neria De Giovanni, presidente della Fondazione Alghero.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “Alghero Experience. Un patrimonio da raccontare”, il progetto di Comune e Fondazione Alghero finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali tramite il Fondo a sostegno delle piccole e medie città d’arte ed è inserita all’interno del Sant Miquel Festival, il ricco calendario di manifestazioni realizzate col contributo del programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, dedicato ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono della città di Alghero.

Sabato 28 settembre

NECROPOLI DI ANGHELU RUJU
“In cammino nel tempo” – visite guidate e happening saggistico, musicale e poetico a cura degli studenti dell’Istituto Superiore Fermi in collaborazione con la Cooperativa Silt.
Orari visite guidate: dalle ore 10.00 alle ore 18.15.
Orari evento serale: dalle ore 18,45 alle ore 19,45
Biglietto d’ingresso: intero € 5, ridotto € 4

VILLAGGIO NURAGICO DI SANT’IMBENIA
Dalle 9 alle 13 – Apertura straordinaria e visita guidata a cura del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione dell’Università di SS, della SABAP per le province di SS e NU e del Comune di Alghero. Oltre alla visita del villaggio, in tale occasione verranno esposti i materiali rinvenuti nelle ultime campagne di scavo.

ITINERARIO DEL CENTRO STORICO
Ore 17.30 – partenza da Torre di Porta Terra
“UN’ISOLA NELL’ISOLA: storia dell’enclave linguistica catalano-aragonese” – a cura della cooperativa Itinera.
Prenotazione obbligatoria al n° +39 079/9734045.

MŪSA Museo Archeologico della Città e MACOR Museo del Corallo
Apertura straordinaria notturna fino alle 23.00 con biglietto al costo simbolico di 1€
La tariffa simbolica si applica nell’orario 19.30 -23, ultimo ingresso ore 22.30.

Visite guidate notturne in entrambi i musei alle ore 20 e 21.30
Prenotazione obbligatoria: mosaicosoccoop@gmail.com | +39 079 980729

Domenica 29 settembre

ITINERARIO DEL CENTRO STORICO
Ore 17.30 – partenza da Torre di Porta Terra
“UN’ISOLA NELL’ISOLA: storia dell’enclave linguistica catalano-aragonese” – a cura della cooperativa Itinera.
Prenotazione obbligatoria al n° +39 079/9734045

Fertilia, Cittadinanza onoraria a Egea Haffner

ALGHERO – “Mi sento particolarmente onorata e mi riempie di gioia ricevere la cittadinanza onoraria della città di Alghero, non solo perché Fertilia ospita il Museo che porta il mio nome ed esalta la bambina con la valigia, quale icona di un intero popolo sparso per il mondo, bensì perché la Sardegna è sempre stata nel mio cuore, è la terra che ha accolto me e mia madre e nella quale ho trovato dei nuovi amici per la vita: Marisa, Mauro, Federico, Elena, Giulio, che mi fanno sentire a casa”. Emozionatissima, Egea Haffner saluta così il conferimento della Cittadinanza Onoraria che il Comune di Alghero le ha attribuito sabato a Fertilia da parte del Sindaco Raimondo Cacciotto. Con il primo cittadino di Alghero, sul palco, il Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi e l’ex Sindaco Mario Conoci. Parole di stima e di condivisione dello stesso sentimento nei confronti di Egea sono giunte da Marisa Brugna, autrice dell’intervento che ha preceduto la consegna della pergamena nella quale è scritta una parte della motivazione che ricorda “il profondo e sincero legame con la nostra comunità, in particolare con Fertilia, divenuto ormai inscindibile, e per quanto rappresenta quale simbolo dell’esodo giuliano-dalmata e della popolazione che giunse ad Alghero, luogo di accoglienza e di speranza, in cui ancora oggi vivono i discendenti di quegli italiani d’Istria provenienti dalla terra dei loro padri”.

“Egea – ha detto il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto nel suo saluto – con la sua vita e la sua testimonianza riannoda i fili della memoria su una vicenda tragica e un capitolo doloroso della nostra storia nazionale. Ancora oggi non siamo immuni da guerre e violenze e guerre e conflitti sono ai margini della nostra Europa. Sono convinto che nel cuore di ciascuna donna e di ciascuno uomo siano insiti i semi del bello, del vero e del giusto”. Il Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi ha voluto ricordare “quanto Fertilia sia un esempio concreto di integrazione, di accoglienza reciproca e di testimonianza per rendere ancora viva la memoria”. Dello stesso tenore anche le parole dell’ex Sindaco Mario Conoci, nella cui Amministrazione è stato deciso all’unanimità dal Consiglio Comunale di conferire la Cittadinanza Onoraria a Egea Haffner, nel luglio del 2023.

Di seguito le motivazioni integrali lette nell’atto di conferimento dal Sindaco Raimondo Cacciotto :

per il profondo e sincero legame con la nostra comunità, ed in particolare con Fertilia, divenuto ormai inscindibile, testimoniato anche dalla preziosa concessione al Museo che racconta la storia di Fertilia e dell’Esodo giuliano-dalmata, di poter utilizzare il suo nome, e testimoniato dalla donazione al Museo Egea della preziosissima fotografia che la ritrae con la valigia ed il cartello “Esule Giuliana 30.001”, simbolo di tutti gli esuli sparsi per il mondo;

perché Egea Haffner rappresenta un importante simbolo dell’esodo giuliano-dalmata incarnato dall’immagine che la ritrae ancora bambina, scattata dalla nonna e dalla zia Ilse il 6 luglio 1946 in ricordo della sua partenza, che rappresenta ancora oggi un importante documento dall’intesa carica emotiva e simbolica, raccontando le ansie e le aspettative degli esuli che vivevano il dramma del distacco dalla loro terra natale;

perché, altresì, quelle ansie, quel sacrificio, quella disperazione personificate da Egea Haffner furono le stesse che numerose famiglie istriane provarono allorquando giunsero ad Alghero, legandosi indissolubilmente con la nostra comunità e con quella di Fertilia dove ancora oggi vivono i discendenti di quegli italiani d’Istria strappati dalla terra dei loro padri

Fertilia Città di Fondazione, 3 giorni di eventi

ALGHERO – Da Fertilia si ricomincia, da Città di Fondazione a cuore pulsante di un sentimento condiviso contro la divisione di popoli. Fertilia è pronta ad ospitare un evento di caratura internazionale che punta a coinvolgere i cittadini e le istituzioni di tutta Europa in un percorso rigenerativo che fa luce sulla memoria e sulla storia, dando un segnale forte e universale di unione tra popoli. E la nascita stessa di Fertilia è sinonimo di accoglienza, dove da terra di bonifica negli anni del fascismo, con lungimiranti progetti di sviluppo, diventa dopo la seconda guerra mondiale, città incompiuta che comunque fu in grado di integrarsi nel tessuto locale mantenendo viva la propria identità. Terminata la seconda guerra mondiale, accolse a sua volta un gran numero di famiglie di esuli dell’Istria Fiume e Dalmazia, fuggiti dal dramma della persecuzione titina. Grazie ad una politica di tutela e assistenza, coordinata dall’Ente Giuliano di Sardegna, trovano qui a Fertilia una casa e quanto bastava per ricominciare la vita. Questa è storia, una storia bellissima, che dev’essere ricordata.

Il 20, 21 e 22 settembre, sotto la guida delle realtà associative che hanno accolto l’invito del Comune di Alghero di gestire e organizzare l’evento “Fertilia Città di Fondazione”, Il CCN Fertilia città di Fondazione, insieme alle associazioni territoriali, tra cui il Comitato di Quartiere Fertilia-Arenosu, l’Associazione Egea – Una Luce sulla Memoria, l’EGIS, il Comitato Provinciale ANVGD di Sassari – Fertilia e il Comitato dei Festeggiamenti di San Marco, e grazie al prezioso finanziamento della Regione Sardegna, del Comune di Alghero, dell’ANVGD nazionale e del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Istriana, Fiumana e Dalmata ed al contributo del Comune di Ferrara, Fertilia sarà protagonista di numerosi appuntamenti, convegni, dibattiti, libri di storie vere, confronti tra culture e regioni. Momenti importanti di crescita, di condivisione, di confronto tra istituzioni, nei quali saranno presenti dalle comunità di esuli nel mondo, ai rappresentanti delle istituzioni e di luoghi che hanno riempito i libri di storia e che hanno vissuto questo terribile esodo. Un momento che la comunità non dimenticherà facilmente sarà contrassegnato dal conferimento della cittadinanza onoraria di Alghero alla signora Egea Haffner, protagonista della fotografia “La bambina con la valigia”, icona dell’esodo dei fiumani, degli istriani e dalmati.
Ma ci sarà anche spazio per numerose sorprese sul palco che verrà allestito fronte Piazza San Marco, come la proiezione del film, proiettato in prima visione nazionale il 21 settembre alle 21 00, reduce dai riflettori del Festival del cinema di Venezia, Rotta 230° – Ritorno alla Terra dei Padri.
La manifestazione lascerà spazio nella giornata conclusiva, ad uno dei progetti più coinvolgenti dedicato ai giovani con la presentazione di un videogioco in realtà aumentata” Memory Department Fertilia Files”. Tra i progetti finanziati e che costituiscono la grande ricchezza di questo evento è importante ricordare l’incontro di apertura “Fertilia sospesi tra storia e futuro” che vede ospiti di rilievo del campo della progettazione, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari e che presenteranno un’indagine storico antropologica, uno studio sul patrimonio edilizio e la ricerca del ruolo di Fertilia nel territorio, con un’attenta indagine sulle trasformazioni territoriali e sociali avvenute nel tempo, una prospettiva verso lo sviluppo futuro della Città di Fondazione e lo sviluppo di risorse disponibili a tutti che permettano la rigenerazione della comunità. Tra questi è fondamentale che l’Ecomuseo Egea diventi strumento dinamico orientato non solo alla salvaguardia della memoria e di tutte le identità che compongono la comunità di Fertilia, ma che passi dall’essere esclusivamente “un faro sulla memoria” ad essere un punto di osservazione privilegiato dal quale “scrutare l’orizzonte” e programmare un futuro condiviso.
Verranno infine presentati i progetti di digitalizzazione legati alla Città di Fondazione, tra cui: la piattaforma digitale che raccoglie la documentazione di archivio su Fertilia https://bora.fertilia.org, una corposa opera di digitalizzazione di documenti e atti storici e una visita virtuale di Fertilia e del suo territorio con inserti multimediali che ne rappresentano la storia: https://zent.fertilia.org. Tutti i progetti di digitalizzazione sono raggiungibili dalla piattaforma https://fertilia.org, che vuole rappresentare la bacheca virtuale della comunità.
“Fertilia rappresenta un esempio di storia condivisa, dimostrata dalla crescita in armonia con la comunità algherese- afferma il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto. L’evento che celebra questa preziosa parte della nostra comunità contribuisce a rafforzare un percorso di valorizzazione identitario, culturale e sociale. Tenere alta l’attenzione su Fertilia significa per l’Amministrazione guardare anche al futuro, con l’obiettivo di attuare progetti di riqualificazione e rilancio delle sue eccellenze architettoniche in chiave culturale e turistica”. Dello stesso parere il vicesindaco Francesco Marinaro e dell’assessora alla cultura Raffaella Sanna che hanno sottolineato l’importanza del messaggio sociale e identitario oltre alla valenza dell’accoglienza e dell’integrazione che la storia di Fertilia che ci ha insegnato.

“Quella di Fertilia è una storia ricca di valori ed estremamente attuale. Con questo progetto- ha raccontato poi la Presidente del CCN Fertilia Città di Fondazione Anna Sigurani- si vuole tenere accesa una luce sulla memoria ma al tempo stesso costruire da essa un percorso rigenerativo che guardi al dramma del passato come esempio da non ripetere e dal quale partire per non commettere gli stessi errori. Fertilia, ma in generale tutti i popoli hanno il diritto e il bisogno di sentirsi a casa in qualsiasi comunità vengano ospitati, guardare ad essa come esempio di inclusione dove la diversità è arricchimento sociale e umano. Fertilia è l’esempio di convivenza tra donne e uomini di diverse provenienze che insieme sono stati capaci di ricostruire una vita in libertà seppur lontani dalla loro terra natia.”
Dello stesso pensiero uno degli organizzatori e ideatori dell’evento e direttore del Museo Egea di Fertilia Mauro Manca, che è stato fra gli altri, protagonista del film “Rotta 230, ritorno alla terra dei padri”: “Fertilia diventa esempio di inclusione: tutti ci dobbiamo sentire a casa in ogni angolo d’Europa. Facciamo nostro il messaggio del presidente Mattarella e del Presidente sloveno Pahor che sull’altopiano carsico si prendono mano nella mano davanti alla foiba di Basovizza per commemorare le vittime italiane delle foibe. È stato un modo di dimostrare insieme la volontà di ricostruire, sulla memoria di un passato drammatico, di violenze e divisioni, un futuro di unità. Fertilia vuole portare avanti questo messaggio, con la forza e la consapevolezza di un popolo che ha saputo creare, dal nulla, una nuova comunità nella quale far coesistere identità, tradizioni e usanze differenti. Per Fertilia passa un pezzo di questo percorso di unificazione. La proiezione del film sarà un momento molto emozionante: racconteremo l’esperienza del Festival del Cinema di Venezia e proietteremo il film “Rotta 230”. Con questo lavoro diretto dal regista Igor Biddau, abbiamo voluto ricucire i fili della storia. Un esule come Giulio, che non è mai tornato nella sua terra prima di quel giorno in cui siamo approdati con Klizia, chiude il cerchio col passato. Ma questo passaggio lo capirete meglio seguendo il Film. È stato un viaggio anche simbolico per tutti gli esuli del mondo e soprattutto per quelli che sono morti e che non sono potuti tornare nella loro terra.”

“Uno degli aspetti sui quali puntiamo fortemente con questo evento- ha spiegato Luca Rondoni, presidente del Comitato di Quartiere- è la riqualificazione e rigenerazione di Fertilia, sotto il profilo urbanistico e della qualità della vita dei residenti oltre a chi Fertilia la vive da turista. La collaborazione con l’Università di Sassari ci da la possibilità di concretizzare un progetto urbanistico che non resta nella teoria ma che mira a fornire una visione più ampia di Fertilia, come borgata non più abbandonata a se stessa ma con grandi potenzialità di sviluppo che parte dal basso, con il coinvolgimento di tutti. Ragionando su questo fronte, si è voluto dare spazio alla ricerca con un progetto che coinvolge dottorandi e docenti del dipartimento di architettura con la messa a disposizione di alcune borse di studio. Fertilia ha bisogno di riappropriarsi del suo patrimonio edilizio che oggi è totalmente da riqualificare, e di incrementare la qualità della vita dei suoi abitanti, non solo in virtù della sua naturale vocazione turistica, ma anche attraverso il rispetto e la valorizzazione del suo sistema economico-ambientale.”
“Il processo avviato con il progetto Fertilia Città di Fondazione- ha spiegato Giancarlo Rosa, della Uno.Srl, coordinatore dei progetti di digitalizzazione, ha come obiettivo la conservazione e valorizzazione della memoria storica della comunità e del suo vasto territorio. La raccolta e l’archiviazione dei dati non sono solo un modo per preservare il passato, ma anche un mezzo per renderlo accessibile alle nuove generazioni. Attraverso tecniche innovative come la gamification, vogliamo trasformare l’esperienza di esplorazione storica in qualcosa di coinvolgente e interattivo. Il videogioco Memory Department Fertilia Files, ad esempio, utilizza la realtà aumentata per permettere agli utenti di immergersi in un viaggio attraverso la storia della città, rendendo la fruizione dei dati non solo istruttiva ma anche divertente. La digitalizzazione non riguarda solo la conservazione, ma anche la capacità di rendere questi contenuti vivi e rilevanti per il pubblico di oggi, creando un ponte tra passato e futuro.”